Langue   

Non ho mai sparato

Voci del Vicolo
Langue: italien




Mio padre già faceva congetture
sul mio futuro e le mie abilità.
Suonavo il clarinetto per passione,
facevo il calzolaio per campare.

Ero poco più che maggiorenne
quando arriva una missiva
che mi chiama per il fronte.
Così disse mio padre: “Tutte le arti che già sai
son le tue armi, ritornerai... »

Vinto l’assalto, sfila la banda,
sempre ho suonato, ma mai…
na…na…na…io non ho mai sparato
na…na…na

Mio padre mi spediva qualche riga
scriveva: “Qua si tira avanti e là che vento tira?”
Coi topi di trincea sul Montenegro
succhiavo pane secco curvo, smunto e magro.

Poi cambiò di colpo il vento e come su una banderuola
deportati a mo’ stracci in balìa di pazzi.
Secchi come chiodi diventammo solo dei pupazzi,

Vinto l’assalto, sfila la banda,
sempre ho suonato, ma mai…
na…na…na…io non ho mai sparato
na…na…na

Mi prese per un braccio un S.S.,
mi chiese:”Quali sono le tue abilità?”
“Io suono il clarinetto per passione,
ma sono calzolaio di mestiere.”

Fu la mia salvezza, ciabattino del nemico,
ma la guerra brutta bestia mi ha rubato mezza vita.
Notti senza nome, preda di pensieri,
di pidocchi, di paure lascio solo questo come eredità.

Vinto l’assalto, sfila la banda,
sempre ho suonato, ma mai…
na…na…na…io non ho mai sparato
na…na…na



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