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Nexşe Mîrzo

Nexşe Mîrzo
[1997]
Nell'album intitolato “Dergüş”
Poi nella colonna sonora del documentario “La espalda del mundo”, diretto nel 2000 dal regista peruviano Javier Corcuera Andrino. Uno dei tre episodi del film è dedicato a Leyla Zana, scrittrice e parlamentare turca di etnia curda, più volte incarcerata dal governo di Ankara.
Kanya jorê cot kanî ne
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/3/2017 - 23:23
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Immobili

Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo

Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(continuer)
4/3/2017 - 20:05
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Sabato

Sabato
dal disco "Domenica" (2014)

La voce è tratta dal documentario D'amore si vive diretto dal regista Silvano Agosti composto di interviste raccolte a Parma nei primi anni '80.

In questo spezzone Franck, un bambino di nove anni, descrive le prime esperienze sentimentali e sessuali e commenta l'atteggiamento degli adulti.
- Eh. Mi spiego con le mie parole
(continuer)
4/3/2017 - 18:12
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De la Tierra

De la Tierra
(2016)
con Gata Cattana
Album: The Blues

Sul finale citazione di un flamenco tradizionale.
Secuestraron a una mora y a España se la trajeron
(continuer)
4/3/2017 - 17:43
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Por eso mato

Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)


Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?

Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (continuer)
A la mierda las instituciones
(continuer)
4/3/2017 - 13:20
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Êxodo

Êxodo
2016
Horizonte

Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira

Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017

Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria

Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(continuer)
envoyé par Dq82 4/3/2017 - 10:22
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Lisístrata

Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015

Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.

Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(continuer)
3/3/2017 - 23:28
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Adios Berta Cáceres Flores

Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!

Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.

Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:32
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All We Need Is Peace and Love

All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:27
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Mandela Thanks

Mandela Thanks
Free Africa

Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:12
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Jerusalén

Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:05
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Minarets

Minarets
Album: Remember Two Things (1993)

Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(continuer)
envoyé par Amy 3/3/2017 - 02:27
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Torino è la mia città

Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite

Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...

Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)

Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continuer)
Crescer nella noia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01
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Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima

Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima
20 novembre 1978
Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti, Milano



Sadako Sasaki ( (佐々木禎子, Sasaki Sadako?); Hiroshima, 7 gennaio 1943 – Hiroshima, 25 ottobre 1955) fu una sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima del 6 agosto 1945.

La piccola Sadako si trovava a casa, a circa 1,7 chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo divenne forte e atletica, ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per un'importante gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.

La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella... (continuer)
Poiché l'angoscia di ciascuno è la nostra
(continuer)
envoyé par dq82 2/3/2017 - 11:09
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I didn't raise my boy to be a soldier

I didn't raise my boy to be a soldier
based on lyrics by Alfred Bryan
Hebrew version: Eli Bijaoui
Arabic translation: Shireen Daniel Music: Mika Danny

We would like to share with you Rana – Arab-Jewish women's choir's renewed version of the song "I didn't raise my boy to be a soldier" - the lyrics of which are based on a song that was written during World War 1 in the USA by Alfred Bryan and Al Piantadosi, with a new melody composed by Mika Danny. The song is sung in Hebrew, Arabic & English and has an option for subtitles in French, German, Spanish, Portuguese & Italian.
לא גידלתי את בני להיות חייל,
(continuer)
envoyé par Idan Toledano 1/3/2017 - 23:10
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Días y flores

Días y flores
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com

Come per L’œuf dur (La grasse matinée)‎ di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese ‎Mahmoud Darwish:

“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Si me levanto temprano,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/2/2017 - 23:18
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Sueño con serpientes

Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com

Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:

Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!

Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/2/2017 - 22:54
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El Aguante

El Aguante
(2014)
Album: MultiViral

“El Aguante” transporta a distintas regiones y matices a través de una canción que plantará bandera dentro de un espacio universal. Nos habla de ciencia, anatomía, la hambruna, las guerras, la represión, el racismo, los embates de la naturaleza, los fenómenos astrales, los modelos económicos, el abuso de poder, las dictaduras y las ejecuciones.

Sobre la canción, René dijo que “nace gracias a las influencias musicales celta-irlandesas. Irlanda tiene fama de ser un país lleno de tabernas (pubs) y de gente feliz, que trabaja duro, peculiarmente capaces de tolerar la bebida”.
Genius
Nacimos para aguantar lo que el cuerpo sostiene
(continuer)
27/2/2017 - 21:49
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Run and Hide

Run and Hide
Questa canzone vuol essere una canzone contro ogni tipo di guerra, anche se è stata immaginata nei panni di un iracheno costretto ad affrontare ogni giorno della sua vita pericoli tremendi. Volendo trasportarla ai giorni nostri, potrebbe essere immaginata nei panni di un siriano. Sconfiggere la guerra sarebbe la vittoria più grande dell'umanità.
Alessandro 27/2/2017 - 19:37
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La casa in riva al mare

La casa in riva al mare
Un tuffo di struggente nostalgia - per me - nel passato, con una dolcissima Fiorella, voce e persona adorabile

Abi52 27/2/2017 - 19:26
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Катюша

Катюша
CURDO (KURMANJI)/KURDISH (KURMANJI)
da lyricstranslate.com
Katyûşa
(continuer)
envoyé par dq82 27/2/2017 - 16:52
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Катюша

CURDO (SORANI)/KURDISH (SORANI)
da lyricstranslate.com
کاتیوشا
(continuer)
envoyé par dq82 27/2/2017 - 16:50
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Little Drummer Boy

Little Drummer Boy
PICCOLO TAMBURINO
(continuer)
envoyé par Gloria Nasca 26/2/2017 - 23:55
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Gloria

Gloria
(2015)
feat. Camila Moreno

Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
Desespero, terror.
(continuer)
26/2/2017 - 22:19
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Maquinas sin dios

Maquinas sin dios
(2015)
Album: Mala Madre

“Aquí la búsqueda del sentido va por el lado más religioso, entregándole simbolismo a cosas y matándonos por ello. Un paganismo de lo ritual, lo natural, de entregarle un sentido al porvenir. “Yo vi la sangre, yo vi los cuerpos…” hace alusión a los 43 de México; traté de imaginar eso o lo que pasó en Auschwitz, ¿Cómo la humanidad logra hacer estas cosas? Yo prefiero ser, me considero, una maquina con Dios. Porque yo tuve una experiencia con Dios… y fue increíble, es algo que va más allá de la religión, es místico, es algo de una experiencia propia que va más allá de ti y logras sentirte parte de algo más grande, como la naturaleza o el universo”.

Camila Moreno
Todos los feos viven en mí
(continuer)
26/2/2017 - 21:48
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Катюша

Катюша
A proposito della parodia italiana non è goliardica in origine, ma nasce nel 1941 con le truppe dello CSIR e poi.dell'ARMIR. La versione originale riporta in tutte le stofe Katiusha, e altre strofe, come

O Katusha, scavagli la fossa,
Gliel'han date le Camicie Nere,
Gliel'han date a colpi di pugnal
Ambrogio Ghisolfa 26/2/2017 - 21:46
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Libres y estupidos

Libres y estupidos
Primo singolo dal disco "Mala Madre" della cantautrice cilena (2015)

“Es una crítica a la sociedad, a los políticos. Me cuesta hablar de temas puntuales, pero refleja una sensación de todo, de las guerras, las dictaduras, de las opciones humanas que hemos tomado con nuestra libertad, ¿de verdad somos libres? Pero hacemos tantas estupideces, la guerra en Irak donde se mató a gente, la misma humanidad destruye las cosas tratándole de entregar un sentido a esa destrucción. Somos bastante estúpidos”.

Camila Moreno

Me pudro como un niño envejeciendo
(continuer)
26/2/2017 - 21:40
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Millones

Millones
(2009)
Album: Almismotiempo

“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.

Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción

“A la gente que cree que que puede
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,


una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.

desde mi libertad
Una vida se apaga porque le estorba
(continuer)
26/2/2017 - 21:26
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Nevermind

Nevermind
C'è anche una bellissima foto in bianco e nero che non sono in grado di inviarvi nel post del 27 Novembre 2016 by DrHGuy su cohencentric.

When Leonard Cohen Was “The only tourist in Havana”

Come, my brothers,
let us govern Canada,
let us find our serious heads,
let us dump asbestos on the White House,
let us make the French talk English,

not only here but everywhere,
let us torture the Senate individually
until they confess,
let us purge the New Party,
let us encourage the dark races
so they’ll be lenient
when they take over,
let us make the CBC talk English,
let us all lean in one direction
and float down
to the coast of Florida,
let us have tourism,
let us flirt with the enemy,
let us smelt pig-iron in our back yards,
let us sell snow
to under-developed nations,
(It is true one of our national leaders
was a Roman Catholic?)
let us terrorize Alaska,
let us unite
Church... (continuer)
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 21:04
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Ciudadana del mundo

Ciudadana del mundo
Disco: Depura (2015)
feat Carmen Lienqueo
Somos las venas abiertas
(continuer)
26/2/2017 - 17:53
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La complainte du coureur de bois

La complainte du coureur de bois
Caro Riccardo, fatto interessante e credo abbastanza inedito è che la foto della copertina sia presa da un vagone originale dell'Orient-Express, presso il Musée du chemin de fer (SNCF) e che il personaggio che rappresenta il nostro caro Adélard altro non è che un manichino di cera raffigurante Gesù e recuperato dal Museo Grevin, che si trova in Boulevard Montmartre a Parigi.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:30
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
Caro Riccardo, vorei contribuire ricordando che la scelta di musicare una poesia del padre del Romanticismo francese Victor Hugo, non era del tutto casuale: ne "Les Orientales" pubblicato nel 1829, figurano parecchie ballate nello stile dei canti popolari.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:05
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La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]

La fille aux chansons, <i>ou</i> Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau <i>et alia</i>]
Caro Riccardo, sono molto affezionato a questo brano, non vorrei sbagliarmi ma credo sia stato addirittura il primo che ho ascoltato del gruppo, capivo poco in quel tempo del francese ma fu un bene, perchè quando si è ragazzi l'immaginazione vola a mille....mi ero convinto allora che fosse un ratto piratesco, l'interpretazione dei Malicorne mi seduceva più di tutte le altre canzoni anche se la musica era veramente gracile rispetto a molte delle loro interpretazioni.

E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (continuer)
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 10:47
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Ke Sakihitin Awasis

Ke Sakihitin Awasis
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
He’s not like a stranger he’s more like a vision you’d seen
(continuer)
envoyé par adriana 26/2/2017 - 09:48
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The Uranium War

The Uranium War
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Ay ha ay ha yo Ho
(continuer)
envoyé par adriana 26/2/2017 - 09:37

Kälte

Kälte
Chanson allemande – Kälte – Erika Mann – 1933

Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)



En 1933, la majeure partie des cabarettistes allemands avait déjà quitté l’Allemagne. Il fut alors qu’Erika et son frère Klaus – en guerre ouverte avec l’encombrante figure de leur père Thomas Mann, jusqu’à ce moment silencieux face au nazisme alors triomphant – décidèrent de se charger de cette scène littéraire et théâtrale en extinction et de la proposer de manière ouvertement anti-nazie.
« Die Pfeffermühle », « le... (continuer)
FROID
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/2/2017 - 22:02
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La ragazza e la miniera

La ragazza e la miniera
Ma il fuochista non muore nel naufragio del Titanic?
Bruno 25/2/2017 - 18:58
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Marcha del ERP

anonyme
La Marcha del ERP fue el himno oficial del Ejército Revolucionario del Pueblo (más conocido por su abreviatura "ERP") grupo guerrillero y estructura militar del Partido Revolucionario de los Trabajadores, liderado por Mario Roberto Santucho, en la Argentina, durante los años 1970.
Por las sendas argentinas
(continuer)
envoyé par adriana 25/2/2017 - 10:11
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Eredi della Sconfitta

Eredi della Sconfitta
Eredi della Sconfitta può sembrare un titolo pessimista e disilluso: nulla di più lontano dal vero. Fronte Unico parte da una considerazione realista: l’antagonismo italiano del 2017 nasce dalle sconfitte di chi lo ha preceduto. Se ancora stiamo a parlare di femminismo, antifascismo, antisessismo e antirazzismo allora chi ci ha preceduto ha fallito. Ma forti di questo, possiamo continuare la lotta, ereditare la sconfitta passata di mano in mano dalla Resistenza al G8 di Genova per arrivare alla vittoria.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
Figli della Resistenza di una storia riscritta
(continuer)
envoyé par Stefano 25/2/2017 - 07:52
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I muri del ventuno

I muri del ventuno
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 25/2/2017 - 04:26
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Rodeo

Rodeo
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 25/2/2017 - 04:25
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Io non ti voto più

Io non ti voto più
2013
Oggi ho deciso,
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2017 - 15:40
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Senza dire niente (mio padre)

Senza dire niente (mio padre)
2012
Chi si accontenta muore

Dedicata al giornalista Beppe Alfano, vittima di mafia nel 1993
Mio padre entrava in camera la sera, mai la solita ora
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2017 - 15:38
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L'Air de la Bêtise

L'Air de la Bêtise
He hum... Et si tout simplement l'auteur de la phrase mystérieuse sur l'Opéra Fantôme "La Vie Quotidienne" avait voulu faire une métaphore plaisante, inscrivant un air qui traite de la bêtise dans la vie quotidienne, où effectivement on rencontre souvent la bêtise ? A travers l'image d'un opéra inventé pour la circonstance et perceptible seulement par les lecteurs avisés ?
Avant d'enfourcher un cheval fougueux, s'assurer qu'il est bien équipé de brides et de mors. Autre métaphore.
Quant aux ânes....ils ne s'appellent pas tous Martin.
Michel 24/2/2017 - 09:52
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Gelato in febbraio

Gelato in febbraio
2010
Storie di non lavoro

E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (continuer)
23 di febbraio, piazzale Lugano,
(continuer)
envoyé par Dq82 24/2/2017 - 07:04

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)
[1878]
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...

Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (continuer)
Soffriamo! Ne’ giorni che il popolo langue
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/2/2017 - 22:46
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo

Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
Quanto qualunquismo nelle parole di Riccardo. Stai muovendo le stesse critiche che venivano mosse a Mogol dalle femministe in quegli anni: l'essere misogino, reazionario, soppressore di coscienze e chi più ne ha più ne metta. Mogol attraverso le canzoni che tu hai citato (una minimissima parte dell'immensa teoria di "tipi" che ha messo in versi) non ha fatto altro che mettere in circolo, appunto, dei "tipi" di uomini e di donne, senza per forza apporre un giudizio preciso. Il sempliciotto, l'emancipata, il piccolo-borghese, la prostituta: sono tutti tipi che esprimono la contraddizione della società del tempo (caos e inquietudini cittadine contro la secolarità e la stabilità reazionaria della campagna, in cui sono sacrificati certi valori in favore di altri e viceversa). Sono idee tutt'altro che univoche o che sopiscono la capacità critica, ma anzi pongono interrogativi profondi su diverse... (continuer)
Stebre 23/2/2017 - 22:46
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Forty Acres And A Mule

Forty Acres And A Mule
Mi sa che il testo contribuito 10 anni fa vada un po' verificato...
B.B. 22/2/2017 - 21:52

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
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envoyé par Bernart Bartleby 22/2/2017 - 13:18
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Sigue caminando

Sigue caminando
2014
Contratiempos

La terra sta diventando un deserto...
Dicen que en otro tiempo
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envoyé par dq82 22/2/2017 - 11:25
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La serie dei numeri

La serie dei numeri
adattamento testi in francese di Étienne Roda-Gil.

LA SÉRIE DES NOMBRES
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envoyé par dq82 22/2/2017 - 10:37




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