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The General's Fast Asleep / Le général dort debout

The General's Fast Asleep / Le général dort debout
Chanson française – Le Général Dort Debout – Ray Ventura – 1936
Paroles : Jean Féline



Alors voilà, mon ami Lucien l'âne. Voilà la chanson que je t'avais promise l'autre jour en te faisant connaître ma version « LE GÉNÉRAL », de la chanson allemande « DER GENERAL », chanson de Dieter Süverkrüp. J'espère que tu t'en souviens…

Évidemment et j'attendais avec une certaine impatience cette chanson d'enfance de Georges Brassens...

Ce « général qui dort debout » est une chanson de son enfance, mais elle est aussi présente tout à la fin de son existence comme en témoigne un enregistrement de 1980. Je te rappelle que Tonton Georges est mort jeune d'esprit et de corps… Né en 1921, il meurt en 1981, soit exactement 60 ans.

En effet, de nos jours, soixante ans n'est plus considéré comme un âge avancé. D'ailleurs, moi qui te parles… J'ai largement plusieurs dizaines de siècles, alors…

En parlant... (continuer)
LE GÉNÉRAL DORT DEBOUT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/2/2015 - 20:34
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It Ain't Me Babe

It Ain't Me Babe
Neanche io credo che sia certamente la giusta interpretazione. Sono convinto che l'intento principale fosse quello di riferirsi ad una ragazza, e che il testo sia così splendidamente scritto da poter lasciar trasparire anche una critica politica.
Andrea 23/2/2015 - 16:57
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Das neue Deutschland

Das neue Deutschland
[1919]
Parole di Erich Mühsam, nella raccolta “Revolution. Kampf-, Marsch- und Spottlieder” pubblicata a Berlino nel 1925
Originariamente pensata sulla melodia di “Preisend mit viel schönen Reden”, verso di apertura de “Der reichste Fürst” del poeta tesesco Justinus Kerner (1786-1862), divenuta poi inno del Württemberg.
Il testo di Mühsam è stato più recentemente ripreso dal solito Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.

Canzone satirica indirizzata alla dirigenza socialdemocratica delle Repubblica di Weimar, responsabile della feroce repressione della Novemberrevolution. Due su tutti: Friedrich Ebert, allora Cancelliere, e Gustav Noske, ministro della Difesa, mandante ed esecutore della reazione, coloro che diedero mano libera ad esercito e paramilitari (Freikorps) per fare a pezzi i lavoratori e i militanti rivoluzionari, comunisti, socialisti ed anarchici.
Sich empfehlend den Genossen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/2/2015 - 13:21
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Raffaella Carrà: Il presidente

Raffaella Carrà: Il presidente
[1977]
Parole di Gianni Boncompagni (1932-), conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo e regista televisivo italiano.
Musica di [[|Franco Bracardi]] (1937-2005), sceneggiatore, musicista e attore italiano.
Nell’album della Carrà intitolato “Fiesta”

1977. La Carrà era già un’icona nazionale, Boncompagni approdava alla RAI per condurre Discoring, di cui era autore pure Franco Bracardi (il fratello del comico e cabarettista Giorgio nonchè pianista residente del Maurizio Costanzo Show)...

E fu pure l’anno della prima discesa in campo di Silvio Berlusconi, che proprio allora emise i suoi primi vagiti politici conquistandosi l’amicizia con Craxi, rivelatasi negli anni successivi molto fruttuosa per le emittenti televisive del gruppo Fininvest. Parlo ovviamente dei decreti Berlusconi uno, bis e ter, con cui iniziò lo stupro della democrazia e della cultura ancora in atto nel Belpaese.

Si può quindi considerarla una canzonetta inquietantemente premonitrice...
Una festa in grande stile
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/2/2015 - 22:31
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Wilde Love

2012
Loveblood

liberamente ispirata a The Ballad of Reading Gaol
All men kill the thing they love
(continuer)
envoyé par dq82 22/2/2015 - 20:44
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Lo estamos pasando muy mal

Lo estamos pasando muy mal
benisimo yo la escuchaba desde muy pequeño en los 80s un detalle obviamente la cantante anti arte es violeta parra y bueno... tantos otros, victor jara qulapayun etc, lo mas interesante es que este tema nunca fue editado cuando debio serlo por censura pero atras suena el tema lo estamos pasando muy bien mas lento de fondo o sea mientras se habla sobre un supuesto asesinato planifiado de la dina en el fondo se dice lo estamos pasando muy bien esto es fantastico etc jajajaja buen tema me recuerdan esos años que en chile se escuchama musica solo en cassettes piratas grabados en nuestras casas si conseguiamos uno lo copiabamos y se masificaba que recuerdos pero vomo dicen por ahi... todo tiempo pasado fue peor...
22/2/2015 - 19:43
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Il prossimo disco dei Clash

Il prossimo disco dei Clash
2015
La prima volta
feat. Linea

Filippo Andreani è membro degli Atarassia Gröp. E così come per un'intera generazione punk Joe Strummer e i Clash non sono solo stati idoli musicali, fonte d'ispirazione, ma anche una "scuola di politica". (Marino Severini dedica a "Joe lo strimpellatore" Bandito senza tempo ogni qulavolta la canti). E questa è una canzone sui tempi moderni, e sullo smarrimento di una sinistra che non esiste più, in attesa che Joe Strummer torni ad indicare la via
Il sindacato ha firmato: vendesi scarpe da ballo
(continuer)
envoyé par dq82 22/2/2015 - 12:22
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Expo 2015

Expo 2015
[2015]
Album :iPorn
“Altro che I lavoretti alla Vallanzasca”
(continuer)
envoyé par adriana 22/2/2015 - 10:11
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Oh Dear Me (The Jute Mill Song)

Oh Dear Me (The Jute Mill Song)
O, dear me, the mill is running fast
And we poor shifters canna get nae rest
Shifting bobbins(1) coarse and fine
They fairly make you work for your ten and nine(2)

O, dear me, I wish this day was done
Running up and doon the Pass(3) is nae fun
Shiftin’, piecin’, spinning warp(4), weft(5) and twine(6)
Tae feed and clothe ma bairnie offa ten and nine

O, dear me, the warld is ill-divided
Them that works the hardest are the least provided
But I maun bide(7) contented, dark days or fine
There’s nae much pleasure living offa ten and nine
Oh povera me il mulino va veloce
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 22/2/2015 - 00:06
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Mojado

Mojado
[2007]
Parole e musica di Édgar Ricardo Arjona Morales, in arte Ricardo Arjona, cantautore e musicista guatemalteco.
Nell’album intitolato “Adentro”.
Il brano si avvale della partecipazione straordinaria di (feat.) della band tex/mex Intocable

“Mojado”: migrante senza documenti, che ha provato più volte ad attraversare clandestinamente la frontiera tra Messico e USA... Letteralmente, “bagnato”, in inglese “wetback”, con riferimento al fatto che in molti cercano di attraversarla a nuoto immergendosi nelle acque del Rio Grande... Il termine, dispregiativo, è stato coniato negli anni 20 del secolo scorso ed è utilizzato con significato immutato ancora oggi...
... es muy triste, es, hay palabras ya para decirlas, pero hay problemas, pero, pues, todo lo que uno ha vivido no lo puede platicar en unos cinco o diez minutos...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/2/2015 - 23:06
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Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker)

Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker)
[1972-73]
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
Nell’album degli Stones intitolato “Goats Head Soup”, pubblicato nell’estate del 1973.
Testo ripreso da [[|Keno's Rolling Stones Web Site]]




Heartbreaker è il poliziotto che spara a un ragazzo senza ragione, è lo spacciatore che vende la dose ad una ragazzina di 10 anni, è la madre della piccola tossica che non l’ha protetta, convinta che quello fosse il suo destino inelluttabile... Heartbreaker è la violenza e l’indifferenza...

Una piccola nota sul verso di apertura del brano: se “police” davvero fosse stato scritto originariamente “po-lice” - come suggerito dal sito Keno citato - allora dovrebbe tradursi come “po-pidocchi” o “po-vermi”, il che non è dettaglio di poco conto...
The po-lice in New York City
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/2/2015 - 15:32
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Группа крови

Группа крови
Yoon Do Hyun Band / 윤도현 밴드



《혈액형》(러시아어: Группа крови)는 소비에트 연방의 록 밴드 키노가 1988년에 발표한 앨범으로, 키노의 6번째 스튜디오 앨범이다. 타이틀 곡은 <혈액형>(Группа крови)으로, 반전(反戰)적인 메시지를 담고 있는 노래이다. 1989년에는 캐피틀 레코드에 의해 미국에서도 발매되었다. - ko.wikipedia
혈액형
(continuer)
envoyé par dq82 21/2/2015 - 15:18
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Undercover Of The Night

Undercover Of The Night
AL RIPARO DELLA NOTTE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/2/2015 - 12:18
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Песня про Путина

Песня про Путина

The Deportation of Soviet Koreans and Its Reverberation in the Lyrics of Korean Songwriters

Oct 8, 2014 by Asya Pereltsvaig

[This post was originally published in May 2013]

One of the first groups deported by the Soviet regime on purely ethnic grounds was the Koreans of the Far East. Their deportation was conceived in 1926, initiated in 1930, and carried out in 1937, when virtually all ethnic Koreans were forcefully moved to unpopulated desert areas of Kazakhstan and Uzbekistan. This resettlement program was so brutal that it engendered enduring bitterness not only among the deportees themselves but also among many of their descendants as well. It is thus unsurprising that the two most famous ethnic Koreans in Russia are songwriters known for the subversive lyrics.

The history of Russia’s Koreans, who refer to themselves as Koryo saram, goes back to 1850s and early 1860s, when they began... (continuer)
Donquijote82 20/2/2015 - 22:13
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I Can't Breathe

I Can't Breathe
[2014]

Singolo

Pussy Riot's first song in English is dedicated to Eric Garner and the words he repeated eleven times before his death. This song is for Eric and for all those from Russia to America and around the globe who suffer from state terror - killed, choked, perished because of war and state sponsored violence of all kinds - for political prisoners and those on the streets fighting for change. We stand in solidarity.
He's become his death
(continuer)
envoyé par adriana 20/2/2015 - 18:00

Brudermord

anonyme
Brudermord
[1848]
Canzone di anonimo soldato dell’esercito imperiale austriaco, inorridito dall’ordine di sparar sulla sua gente ricevuto durante la repressione della rivoluzione del 1848. In quel periodo accadde effettivamente – specie durante le rivolte del 1849 nel Baden-Palatinato - che reparti dell’esercito si rifiutassero di sparare e passassero con gli insorti, ma fu un fenomeno sporadico e comunque irrilevante per l’esito finale.
Testo trovato su Volkslieder Archive
Brudermord, Brudermord!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 14:27
Parcours: Déserteurs
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Lied Der Verfolgten

Lied Der Verfolgten
[183?]
Versi di Friedrich von Sallet (1812-1843), scrittore e poeta tedesco, che in molte opere ha satirizzato la casta militare della sua epoca.
Musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album “1848, Lieder Der Deutschen Revolution” pubblicato nel 1973.
Ulteriore musicalizzazione ad opera del compositore Sergio Vesely, nell’album intitolato “Schlafe, mein Deutschland. Alte Dichter, 1848 - neue Lieder, 1998 - Politische Lieder von heute zur Vormärz-Lyrik der 48er Revolution”, pubblicato nel 1998 in occasione dei 150 anni dalla Rivoluzione del 1848.
1830, nach der Julirevolution in Frankreich, wächst in Deutschland die antifeudale Opposition.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 13:12
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Oh welche Lust Soldat zu sein

Oh welche Lust Soldat zu sein
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo si tratti di parodia della militare ottocentesca “Auf Brüder stimmet alle ein wie schön es ist Soldat zu sein
Poesia messa in musica da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995
Soldat sein heißt zu Zeit
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 11:33
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Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]

Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]
[März 1917]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Nella raccolta intitolata “Brennende Erde. Verse eines Kämpfers” pubblicata a Monaco nel 1920.
Questa poesia è già di per se stessa una canzone, come dal titolo.
In ogni caso è stata messa in musica da diversi artisti, come Gerhard Stäbler ‎(in “Für Später: Jetzt” del 1984), dai gruppi punk Blockade (nel loro disco omonimo del 1989) e Kaltfront ‎(nel loro “Zieh Dich Warm An” del 2006), dai Der Singende Tresen ‎(nel loro “Mühsamblues” del 2014) e da Claus Boysen e Rainer Abraham ‎(nel loro “Tucholsky Und Genossen”, data imprecisata)…
Oltre all’immancabile, prolificissimo Christoph Holzhöfer.
Sengen, brennen, schießen, stechen,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:55
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Kalender 1913

Kalender 1913
[1913]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo che la poesia faccia parte della raccolta intitolata “Kain-Kalender für das Jahr 1913”, pubblicata a Monaco
Poesia musicata da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995.
Più recentemente è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Una poesia che intuisco molto attinente al percorso, non formalizzato ma trasversale, de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi hanno fatto, fanno e faranno ai poveri.
Urgerebbe quindi un intervento traduttorio degli ottimi Marco Valdo M.I. e il suo inseparabile amico Lucien Lane, che ringrazio anticipatamente.
Januar:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:21
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Großstadt-Indianer

Großstadt-Indianer
Chanson allemande – Großstadt-Indianer – Juliane Werding – 1972



Il existe dans les Chansons contre la Guerre, comme tu le sais, Lucien l'âne mon ami, rassemblent des milliers et des milliers de chansons et plus encore de traductions d'icelles dans des dizaines et des dizaines de langues et d'idiomes ; il s'agit bien entendu, car on peut les entendre à l'unique condition qu'elles aient été enregistrées, des chansons contre la guerre. La guerre versus la paix en donc est le thème général et il s'agit de la guerre considérée, non comme un des beaux-arts… Quoique on verrait bien se développer une esthétique de la guerre et de la paix, comme le regretté Thomas de Quincey le fit au milieu du dix-neuvième siècle pour l'assassinat, sous le titre original de Murder considered as one of the fine arts, en français : De l'assassinat considéré comme un des beaux-arts et en italien : L'assassinio come... (continuer)
INDIEN DE VILLE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/2/2015 - 22:06
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Waffenhändler-Tango

Waffenhändler-Tango
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Una canzone che trovo pubblicata come singolo, significativamente sul lato B di “Amerika”, e poi anche in una compilation del 2006 intitolata “Politische Lieder”
Erst baun wir Waffen, dann verkaufen wir sie weiter,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2015 - 20:18
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El Fiscal Nisman

El Fiscal Nisman
[2015]
Parole e musica di Mauro Lecornel, musicista argentino originario di Rufino, Santa Fe

Beh, non siamo certo qui al livello artistico di un León Gieco o di un Charly García, però questa grezza cumbia popolare è quanto di più recente, musicalmente parlando, sulla misteriosa morte di Natalio Alberto Nisman, il procuratore generale che si è occupato delle complesse indagini sull’attentato contro l'Asociación Mutual Israelita Argentina (A.M.I.A.) avvenuto il 18 luglio 1994 a Buenos Aires, quando un'auto carica di esplosivo fu fatta saltare in aria davanti alla sede dell’associazione ebraica, uccidendo 86 persone, il più grave atto terrorista contro una comunità di religione ebraica dalla fine della seconda guerra mondiale.

Come sappiamo, lo scorso 18 gennaio, alla vigilia della sua comparizione al Congresso per esplicitare i risultati dell’inchiesta, Nisman è stato trovato morto nel suo... (continuer)
Él es Nisman
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2015 - 14:33

Hallo, Mister General

Hallo, Mister General
[1982]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco collettivo intitolato “Wir Wollen Leben - Lieder Gegen Den Untergang”

Una canzone dedicata ad Alexander Haig (1924-2010), gran generale USA e politico di spicco nelle amministrazioni Nixon, Ford e Reagan (di cui fu Segretario di Stato), famoso non solo (e non tanto) per il cognome in comune con una nota marca di scotch whisky (il cui motto era ed è “Don't be vague, ask for Haig”) ma soprattutto per una “felice” ed imitata frase a proposito della necessità di intensificare i bombardamenti per vincere la guerra in Vietnam: “Bombing the North [Vietnam] back to the Stone Age.” Forse la frase non era proprio farina del suo sacco ma di uno dei suoi collaboratori, il gen. Curtis Lemay… Fatto sta che Haig la fece sua e viene ancora oggi comunemente utilizzata sia dai gerarchi israeliani che da quelli americani. Recentemente è stata utilizzata... (continuer)
Hallo, Mister General mit dem klangvollen Whisky-Namen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2015 - 11:57
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Ricordati di Chico

Ricordati di Chico

COLOMBIA. PARLANO LE VITTIME
(Gianni Sartori)

Intervista con Enrique Cabeza. Insieme a Yomaira Mendoza, ha recentemente portato a conoscenza dell’opinione pubblica europea le esperienze di una comunità afro-colombiana che ormai da venti anni cerca di tener fuori dal proprio territorio la violenza e le minacce dei latifondisti. Nel 1996 erano iniziati attacchi e massacri contro le comunità che di conseguenza erano state costrette a fuggire e nascondersi. Nei campi di rifugio hanno cominciato a organizzarsi per ritornare, si è trattato di un processo organizzativo lungo e difficile dato il persistere della violenza. Nel 2006 è stata realizzata la prima Zona Humanitaria del Curvaradò.

D. Cominciamo con un riepilogo della vostra vicenda nel contesto colombiano attuale…

R. Anzitutto devo dire che lo Stato colombiano, il governo attuale( presidente J.Manuel Santos) ha compiuto passi importanti... (continuer)
Gianni Sartori 19/2/2015 - 11:04

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli ani 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Zwischen zwei Kriegen krächzen drei Krähen –
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2015 - 10:21
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Mister Kapital

Mister Kapital
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli anni 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Sagt mich tot und schreibt mich krank, Totgesagte leben lang
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2015 - 09:40
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Aquarius

Aquarius
Forse è giunto il momento, visto i tempi che corrono, di rispolverare questo stupendo messaggio di pace e amore, ai visto mai che l'Arte, quella vera, riesca dove la politica connivente dei nostri giorni fallisce miseramente!
Americo Palelli 19/2/2015 - 02:54
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Aoooouh, forse come il mio solito non mi sono spiegato bene, ma secondo me, nella quarta strofa Fabrizio non dice proprio che un ladro non può entrare nel tempio, anzi, dice, ritenendosi alle parole della canzone che ce ne può entrare facilmente. Cioè, dalle partole del testo non si evince tutto quel senso che sia dato dagli folti "spiegazionisti" di questo passaggio. Se io riuscissi a chiarirmi per bene questi versi, potrei magari fornire una traduzione definitiva del pezzo, che sì, è un buon lavoro secondo me, ma non è privo di qualche "slittata" involontaria. Insomma, mi rode proprio la mia l'incertezza riguardo il punto, e credo vivamente, che solo Riccardo fosse unico a poter darmi un parere decisivo nel merito della questione.
Fiduciosissimo
Krzysiosissimo
Saludissimo,
Ciau!
Krzysiek Wrona 19/2/2015 - 02:10
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Człowiek spotęgowany człowiekiem

Człowiek spotęgowany człowiekiem
Parole di Witold Gombrowicz
Musica di Marek Grechuta e Jan Kanty Pawluśkiewicz
Dall'album intitolato "Szalona lokomotywa" (La locomotiva forsennata) ispirato ai testi di Stanisław Ignacy Witkiewicz del 1977 nella sua versione ampliata del 2000.
Da http://www.tekstowo.pl/
Największym rozczarowaniem jakie oczekuje ludzkość w przyszłości,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 18/2/2015 - 22:35
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Dis, Quand Reviendras-tu ?

Dis, Quand Reviendras-tu ?
Dis, Quand Reviendras-tu ?

Chanson française – Dis, Quand Reviendras-tu ? – Barbara – 1962
Autres interprètes: Martha Wainwright



Voici, Lucien l'âne mon ami, la chanson dont je t'avais entretenu l'autre jour, quand je déposais ici-même la version française du « Train de Soldats », le Soldatenzug de Juliane Werding et où je proposais :
« de lui adjoindre, la chanson de la femme qui attend depuis longtemps… C'est en quelque sorte la suite. Une suite possible, il en est d'autres… Je te le dis tout net : pour moi, il n'est pas possible que les Chansons contre la Guerre (CCG) passent à côté de cette merveille : « Dis, quand reviendras-tu ? » et d'ailleurs, je m'en vais leur envoyer prochainement. » C'est donc ce que je fais .

Et j'en suis bien content, car j'ai toujours eu un faible pour cette chanteuse sentimentale. Pour tout t'avouer, elle me fait souvent pleurer sans que je sache trop... (continuer)
Voilà combien de jours, voilà combien de nuits,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/2/2015 - 22:31
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Sotto i portici di marmo

Sotto i portici di marmo
[1969]
Scritta da Claudio Rocchi e Franco Fabbri
Nell’album d’esordio degli Stormy Six (l’unico con Claudio Rocchi) intitolato “Le idee di oggi per la musica di domani”

Forse una scrittura ancora un po’ acerba, incerta... Eppure questa canzone mi sembra che in tre strofe sintetizzi la parabola di un’epoca intera, quella della Contestazione, dell’opposizione al genocidio in Vietnam, quella in cui apparati dello Stato e neofascisti preparavano la stagione delle bombe - adombrata nella prima strofa profeticamente, visto che il disco uscì diversi mesi prima della strage di Piazza Fontana - per soffocare nel sangue le istanze di cambiamento, di rivoluzione sociale.
Noi invece
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/2/2015 - 21:17
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La Locomotiva

La Locomotiva
Guccini e la sua “Locomotiva”: stasera si “lanciano” contro la Tav

da notav.info

da repubblica (si da repubblica!) - Il cantautore emiliano alle 21 ad Almese assieme a Marco Aime per raccogliere fondi a favore di un “Tribunale Permanente dei Popoli sulla repressione in Valsusa”. “Non sono informato sulle questioni tecniche, ma se qualcuno si oppone a chi vuole bucare una montagna mi sento dalla sua parte”, aveva dichiarato tempo fa

di JACOPO RICCA

Francesco Guccini sposa la battaglia No Tav. “Sembrava il treno anch’esso un mito di progresso”, recita la sua “Locomotiva”, la canzone che l’ha reso famoso e che chiudeva i suoi concerti, ma per il cantautore emiliano il Tav in Valsusa non c’entra nulla con il progresso e, insomma, non s’ha da fare. E allora non lancerà una locomotiva contro “un treno di lusso e pieno di signori”, come il ferroviere anarchico della sua ballata, ma ha scelto... (continuer)
daniela -k.d.- 18/2/2015 - 20:26
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Soldatenzug

Soldatenzug
Chanson allemande – Soldatenzug – Juliane Werding – 1994

Paroles et musique de Juliane Werding et Andreas Bärtels


Une chanson qui raconte le départ du soldat pour la guerre… Un soldat parmi tant, le simple soldat, quoi… Comme dans l'Histoire du Soldat. Il en est beaucoup d'autres de ces chansons du départ. Je propose de lui adjoindre, la chanson de la femme qui attend depuis longtemps… C'est en quelque sorte la suite. Une suite possible, il en est d'autres… Je te les dis tout net : pour moi, il n'est pas possible que les Chansons contre la Guerre (CCG) passent à côté de cette merveille : « Dis, quand reviendras-tu ? » et d'ailleurs, je m'en vais leur envoyer prochainement. D'ailleurs, Barbara a déjà ici une chanson qui pourrait elle aussi être une suite à celle-ci ; elle s'intitule : « Veuve de guerre ». Elle conte l'histoire d'une jeune femme qui a perdu son premier amour, son premier... (continuer)
TRAIN DE SOLDATS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/2/2015 - 17:45
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Canzone del padre

Canzone del padre
visto che nessuno ha ancora fatto gli auguri, mi permetto di farli io a nome di tutti:
Oggi Fabrizio compie 75 anni!
(utilizzo "La Canzone del Padre" che mi emoziona fin da quando ero ragazzo e che su queste pagine ha goduto tanti ottimi onori)
Flavio Poltronieri 18/2/2015 - 16:15
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Die Mäuler auf!

Die Mäuler auf!
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).

Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (continuer)
Heilgebrüll und völksche Heilung,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/2/2015 - 15:11
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Spartakus 1919

Spartakus 1919
[1919]
Versi di sconosciuto militante spartachista
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nell’EP intitolato “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

In seguito in “Liedertheater”, un disco di Vera Oelschlegel (1979), più nota come attrice e direttrice teatrale
Poi interpretata da Dagmar Krause ‎nel suo “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (1988)
Infine presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

“Atene sulla Sprea” è uno dei modi con cui viene chiamata Berlino. L’espressione altisonante fu coniata in relazione alla politica culturale promossa tra fine 600 ed inizio 700 da Federico I di Prussia, il quale, per esempio, a Berlino fondò l’Akademie der Künste, l’Accademia delle Belle Arti. “Atene sulla Sprea” divenne poi di uso comune con la fondazione nel 1809/10 dell’Humboldt-Universität zu... (continuer)
Oh, Spree-Athen, oh, Spree-Athen,
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envoyé par Bernart Bartleby 18/2/2015 - 13:11
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Claudio Rocchi: Ho girato ancora

Claudio Rocchi: Ho girato ancora
[1977]
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records

Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Ho girato ancora ed ho visto te che mi hai detto che
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 22:35




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