Nebraska
I saw her standin' on her front lawn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/9/2012 - 13:22
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
What Did You Do in the War?
[1993]
Scritta da Joe Grushecky e Bruce Springsteen
Nell’album di Joe Grushecky & The Houserockers' intitolato “American Babylon”, pubblicato nel 1995 e prodotto dal “Boss”, che partecipò pure alla registrazione di tutte le canzoni compresa questa “What Did You Do In The War?” in cui suona la chitarra.
Testo trovato su Springsteen Lyrics
Scritta da Joe Grushecky e Bruce Springsteen
Nell’album di Joe Grushecky & The Houserockers' intitolato “American Babylon”, pubblicato nel 1995 e prodotto dal “Boss”, che partecipò pure alla registrazione di tutte le canzoni compresa questa “What Did You Do In The War?” in cui suona la chitarra.
Testo trovato su Springsteen Lyrics
What did you do in the war now Daddy?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/9/2012 - 10:52
Homestead
[1993]
Scritta da Joe Grushecky e Bruce Springsteen
Nell’album di Joe Grushecky & The Houserockers' intitolato “American Babylon”, pubblicato nel 1995 e prodotto dal “Boss”, che partecipò pure alla registrazione di tutte le canzoni compresa questa “Homestead” in cui suona chitarra, armonica e mandolino.
Testo trovato su Springsteen Lyrics
Dopo Father Was Killed by the Pinkerton Men e Homestead Strike Song, ancora una canzone sui lavoratori dell’acciaio ad Homestead, Pennsylvania.
Qui siamo quasi un secolo dopo il grande sciopero e la battaglia del 1892, rievocati nella quarta strofa. L’accento viene ora posto sulla pericolosità delle lavorazioni e sulla necessità di portare il culo sano e salvo a casa ogni sera, senza rimetterci la testa o qualche dito. Nell’ultima strofa compare infine lo spettro della disoccupazione dovuta alla crisi dell’acciaio verificatasi... (continuer)
Scritta da Joe Grushecky e Bruce Springsteen
Nell’album di Joe Grushecky & The Houserockers' intitolato “American Babylon”, pubblicato nel 1995 e prodotto dal “Boss”, che partecipò pure alla registrazione di tutte le canzoni compresa questa “Homestead” in cui suona chitarra, armonica e mandolino.
Testo trovato su Springsteen Lyrics
Dopo Father Was Killed by the Pinkerton Men e Homestead Strike Song, ancora una canzone sui lavoratori dell’acciaio ad Homestead, Pennsylvania.
Qui siamo quasi un secolo dopo il grande sciopero e la battaglia del 1892, rievocati nella quarta strofa. L’accento viene ora posto sulla pericolosità delle lavorazioni e sulla necessità di portare il culo sano e salvo a casa ogni sera, senza rimetterci la testa o qualche dito. Nell’ultima strofa compare infine lo spettro della disoccupazione dovuta alla crisi dell’acciaio verificatasi... (continuer)
I was born in the corn fields of Kentucky
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/9/2012 - 10:32
Jack of All Trades
[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
The song debuted on 22 Feb 2012
Album: Wrecking Ball
"It has not yet been revealed when "Jack of All Trades was written or recorded, but it's probably in 2011. The lineup on this track is Bruce Springsteen, Ron Aniello, Tom Morello (electric guitar), Soozie Tyrell (violin), the New York String Section (strings), and a horn section consisting from Curt Ramm (trumpet and/or cornet), Clark Gayton (trombone), Stan Harrison (clarinet, alto sax, and/or tenor sax), Ed Manion (tenor sax and/or baritone sax), Dan Levine (alto horn and/or euphonium), and Art Baron (euphonium and/or tuba)." - springsteenlyrics.com
"La più bella canzone sulla crisi"
di Riccardo Venturi
C'è chi le canzoni del Boss se le va, giovane e intrepido, a ascoltare insieme a 45.000 persone in uno stadio, in una serata da tregenda dove sembrava... (continuer)
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
The song debuted on 22 Feb 2012
Album: Wrecking Ball
"It has not yet been revealed when "Jack of All Trades was written or recorded, but it's probably in 2011. The lineup on this track is Bruce Springsteen, Ron Aniello, Tom Morello (electric guitar), Soozie Tyrell (violin), the New York String Section (strings), and a horn section consisting from Curt Ramm (trumpet and/or cornet), Clark Gayton (trombone), Stan Harrison (clarinet, alto sax, and/or tenor sax), Ed Manion (tenor sax and/or baritone sax), Dan Levine (alto horn and/or euphonium), and Art Baron (euphonium and/or tuba)." - springsteenlyrics.com
"La più bella canzone sulla crisi"
di Riccardo Venturi
C'è chi le canzoni del Boss se le va, giovane e intrepido, a ascoltare insieme a 45.000 persone in uno stadio, in una serata da tregenda dove sembrava... (continuer)
I'll mow your lawn, clean the leaves out your drain
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 17/6/2012 - 10:32
Sì, bravo RV; ma la canzone, che dice? Eh, dice tutta una serie di cose semplicissime. Dice di smuovere le manine invece di perdersi in "disperazioni" comodissime per il potere (perché riducono ancora di più all'impotenza abulica, perché creano un'atmosfera ancora più propizia alla repressione, perché debilitano l'organizzazione, perché spostano l'attenzione sul pietismo individuale e per tutta un'altra congerie di motivi); bisogna essere dei "tuttofare", rivoluzionariamente autosufficienti, e far funzionare quel che abbiamo invece di sprecare, consumare e affidare al superfluo tutta la nostra vita. Una canzone che è un invito a fare da soli, perché facendo da soli non solo passerà la "crisi", ma ci accorgeremo forse che non è mai esistita, e che si tratta solamente dell'ennesimo, criminale mezzo di controllo e di sfruttamento. Non è una canzone "pacifica"; tra le tante cose che potremmo... (continuer)
Riccardo Venturi 17/6/2012 - 11:42
Riccardo, la volevo inserire dalla prima volta che l'ho ascoltata ma non trovavo le parole giuste... tu le hai trovate benissimo.
Dico solo che al famoso concertone sotto l'acqua Springsteen l'ha definita (in un italiano stentato, poi ha ribadito in inglese) "a song of hope for better times". Ma una speranza e un futuro che possiamo e dobbiamo costruirci da soli. Ho provato anche a immaginare come sarebbe definito in Italia uno che scrive una canzone con quel finale... ma Springsteen quando non si perde dietro a Obama sa essere straordinariamente chiaro.
Dico solo che al famoso concertone sotto l'acqua Springsteen l'ha definita (in un italiano stentato, poi ha ribadito in inglese) "a song of hope for better times". Ma una speranza e un futuro che possiamo e dobbiamo costruirci da soli. Ho provato anche a immaginare come sarebbe definito in Italia uno che scrive una canzone con quel finale... ma Springsteen quando non si perde dietro a Obama sa essere straordinariamente chiaro.
Lorenzo 17/6/2012 - 18:45
Poiché il sig. "Pinco Pallino" intende insistere, arrivando a definirci "ridicoli", lo informiamo cortesemente di avere cancellato tutti i suoi commenti (ed anche quelli di tutta la "discussione" a base dei profondissimi significati delle palle demolitrici, da baseball ecc.), e che più nessun suo "commento" sarà pubblicato, anche con eventuali nicknames differenti. Dopo qualche decennio in rete sappiamo distinguere il comportamento dei normali commentatori (anche critici) da quello dei troll, e non desideriamo che nessuna pagina di questo sito divenga un terreno di attività per simili "psicopatici virtuali". Naturalmente chiunque abbia da dire qualcosa su questa canzone, su questa pagina e sul sito in generale (anche criticandolo, ripetiamo) continua ad essere il benvenuto. Chi invece intende fare altrimenti, meglio che sappia fin da ora che per farlo scomparire definitivamente ci bastano un paio di click. Saluti.
CCG/AWS Staff 18/6/2012 - 17:54
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
Chanson étazunienne - Jack of All Trades - Bruce Springsteen – 2012
"La plus belle chanson sur la crise"
par Riccardo Venturi
J'en connais un, jeune et intrépide, qui va écouter les chansons du « Boss », en compagnie de 45.000 personnes dans un stade, dans une soirée de Malpurgis où toutes les vannes du ciel semblaient avoir été ouvertes (quelqu'un, un journaliste, a parlé d'un « rite purificateur ») ; et, un autre, qui n'étant plus si jeune et ni si intrépide, choisit, une semaine plus tard et une belle soirée estivale, pour s'en aller les écouter à une fête de di Rifondazione Comunista, à Campi Bisenzio, au milieu d'une trentaine de personnes. « Hein, quoi ? », pensez-vous : « Bruce Springsteen va chanter à Campi, à la fête de Rifondazione?...”; pas du tout. À la fête de Rifondazione se produisaient deux de nos anciennes connaissances :... (continuer)
Chanson étazunienne - Jack of All Trades - Bruce Springsteen – 2012
"La plus belle chanson sur la crise"
par Riccardo Venturi
J'en connais un, jeune et intrépide, qui va écouter les chansons du « Boss », en compagnie de 45.000 personnes dans un stade, dans une soirée de Malpurgis où toutes les vannes du ciel semblaient avoir été ouvertes (quelqu'un, un journaliste, a parlé d'un « rite purificateur ») ; et, un autre, qui n'étant plus si jeune et ni si intrépide, choisit, une semaine plus tard et une belle soirée estivale, pour s'en aller les écouter à une fête de di Rifondazione Comunista, à Campi Bisenzio, au milieu d'une trentaine de personnes. « Hein, quoi ? », pensez-vous : « Bruce Springsteen va chanter à Campi, à la fête de Rifondazione?...”; pas du tout. À la fête de Rifondazione se produisaient deux de nos anciennes connaissances :... (continuer)
LE BRICOLEUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/6/2012 - 18:31
Ho letto il bel commento di Marco Valdo M.I. e la sua critica all'"individualismo" della canzone. Sicuramente per alcuni versi Marco Valdo ha ragione, ma non bisogna dimenticare che la cultura statunitense è imperniata su immaginari ricorrenti e in qualche modo condivisi che però possono essere declinati in modo opposto a sinistra o a destra. Ma lascio la parola a Alessandro Portelli che sa scrivere molto meglio del sottoscritto.
“Certe volte il domani arriva intriso di tesoro e di sangue; siamo sopravvissuti alla siccità, adesso soprivveremo all’alluvione; so fare tutti i mestieri, ce la caveremo” (Jack of All Trades).
La capacità di risollevarsi dalle crisi e dalle catastrofi contando sulle proprie forze è un grande tema americano che affonda nella letteratura, nel cinema, nella letteratura degli anni ’30 e della Grande Depressione. Da Furore di Steinbeck e John Ford alle Dustbowl Ballads... (continuer)
“Certe volte il domani arriva intriso di tesoro e di sangue; siamo sopravvissuti alla siccità, adesso soprivveremo all’alluvione; so fare tutti i mestieri, ce la caveremo” (Jack of All Trades).
La capacità di risollevarsi dalle crisi e dalle catastrofi contando sulle proprie forze è un grande tema americano che affonda nella letteratura, nel cinema, nella letteratura degli anni ’30 e della Grande Depressione. Da Furore di Steinbeck e John Ford alle Dustbowl Ballads... (continuer)
Lorenzo 19/6/2012 - 09:27
Mi sono appena imbattuto in un "ragazzo" sui quarant'anni, scarpe antinfortunistiche, pantaloni da lavoro grigi, maglietta abbinata, cinturone in vita con pochi, essenziali attrezzi, che si affacciava ai negozi e chiedeva se c'era bisogno di qualche riparazione...
Era Jack Tuttofare in person and in action!
Anche qui ormai ci siamo e chi soccomberà - come canta Thom Yorke in 2 + 2 = 5 (the Lukewarm) - è perchè non ha fatto attenzione.
Era Jack Tuttofare in person and in action!
Anche qui ormai ci siamo e chi soccomberà - come canta Thom Yorke in 2 + 2 = 5 (the Lukewarm) - è perchè non ha fatto attenzione.
Dead End 19/6/2012 - 11:14
Mon Amérique à moi
C'est mon Amérique à moi, même si elle est trop bien pour moi, comme dit le cousin Gaston... (Jacques Brel)
Lorenzo a raison... et il a raison d'insister et de citer Alessandro Portelli ... (que j'ai donc été lire).
Cependant...
Aux Zétazunis, il y a une condivision, un partage de « valeurs » qu'on fait semblant de croire communes... mais enfin, le drapeau, la patrie, la liberté statufiée, la religion, Dieu en tous cas (dont on ne sait trop de quel côté il penche ; en fait, il penche de tous les côtés à la fois dans un somptueux numéro d'illusionniste), sans oublier le dollar... Mais si tout cela existe et c'est en effet le fondement de la foi partagée dans le système... C'est vrai seulement pour ceux qui sont d'une façon ou d'une autre ralliés au système... Cette communion dans le « Travail, famille, patrie », dans l’État étazunien, cette démocratie pervertie par... (continuer)
C'est mon Amérique à moi, même si elle est trop bien pour moi, comme dit le cousin Gaston... (Jacques Brel)
Lorenzo a raison... et il a raison d'insister et de citer Alessandro Portelli ... (que j'ai donc été lire).
Cependant...
Aux Zétazunis, il y a une condivision, un partage de « valeurs » qu'on fait semblant de croire communes... mais enfin, le drapeau, la patrie, la liberté statufiée, la religion, Dieu en tous cas (dont on ne sait trop de quel côté il penche ; en fait, il penche de tous les côtés à la fois dans un somptueux numéro d'illusionniste), sans oublier le dollar... Mais si tout cela existe et c'est en effet le fondement de la foi partagée dans le système... C'est vrai seulement pour ceux qui sont d'une façon ou d'une autre ralliés au système... Cette communion dans le « Travail, famille, patrie », dans l’État étazunien, cette démocratie pervertie par... (continuer)
Marco Valdo M.I. 19/6/2012 - 11:24
Quando avevo sentito questa canzone sul disco mi era piaciuta e basta. Averla sentita in concerto con quell'assolo di tromba sotto la pioggia... mamma mia, i brividi.
Luca 'The River' 24/8/2012 - 13:32
Ciao Luca, hai visto il concerto sotto la pioggia a Firenze o dove? Comunque io sono sempre più convinto che Bruce dia il meglio di sé quando piove.
Lorenzo 24/8/2012 - 13:51
A Firenze! Un diluvio mai visto, ma sono d'accordo con te: dà assolutamente il meglio di sé, basta vedere quando si è fatto mettere il microfono sotto la pioggia e si è inzuppato insieme a noi. :)
Luca 'The River' 27/8/2012 - 16:19
The Klansman
[1984]
Outtake da “Born in the U.S.A.”
Testo trovato su www.springsteenlyrics.com
Ancora una canzone di Springsteen che mi ha fatto tornare in mente un vecchio film, il violentissimo e coraggioso (anche se non perfettamente riuscito, forse perché gli attori protagonisti erano sempre ubriachi persi) “L’uomo del klan” (“The Klansman”), girato nel 1974 da Terence Young, con due enormi interpreti, Lee Marvin nella parte di un irreprensibile tutore dell’ordine e Richard Burton in quella di un proprietario antirazzista. Insieme cercheranno di evitare lo scontro razziale in una cittadina rurale ma gli eventi li costringeranno a confrontarsi armi in pugno con i suprematisti bianchi. C’è pure un giovane O.J. Simpson nella parte di un nero che, braccato dai bianchi, si trasforma in un vendicatore in stile “black panther”…
L’autore del romanzo da cui il film è tratto, William Bradford... (continuer)
Outtake da “Born in the U.S.A.”
Testo trovato su www.springsteenlyrics.com
Ancora una canzone di Springsteen che mi ha fatto tornare in mente un vecchio film, il violentissimo e coraggioso (anche se non perfettamente riuscito, forse perché gli attori protagonisti erano sempre ubriachi persi) “L’uomo del klan” (“The Klansman”), girato nel 1974 da Terence Young, con due enormi interpreti, Lee Marvin nella parte di un irreprensibile tutore dell’ordine e Richard Burton in quella di un proprietario antirazzista. Insieme cercheranno di evitare lo scontro razziale in una cittadina rurale ma gli eventi li costringeranno a confrontarsi armi in pugno con i suprematisti bianchi. C’è pure un giovane O.J. Simpson nella parte di un nero che, braccato dai bianchi, si trasforma in un vendicatore in stile “black panther”…
L’autore del romanzo da cui il film è tratto, William Bradford... (continuer)
Word of the trouble spread around
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/8/2012 - 12:10
The New Timer
[1995]
Album The Ghost Of Tom Joad
Canzone che mi ha fatto tornare in mente alcuni bellissimi film…
come “L’imperatore del nord” (“The Emperor of the North Pole”) di Robert Aldrich (1973) con due giganti come Lee Marvin e l’appena scomparso Ernest Borgnine, il primo voloroso hobo, il secondo sadico capotreno…
o come “America 1929: sterminateli senza pietà” (“Boxcar Bertha”) di Martin Scorsese (1972), dove in piena Grande Depressione Barbara Hershey (Bertha Thompson), che ha perso padre e casa a causa dell’avidità dei prorpietari terrieri e delle banche, si lega sentimentalmente al sindacalista anarchico, “hobo” e baro "Big" Bill Shelly (David Carradine): insieme realizzeranno grandi rapine e grandi scioperi dei lavoratori sfruttati, fino a subire la dura repressione da parte di polizia e guardie al soldo dei potenti.
Ma in qualche modo la storia di questi due hobo - l’assassinio... (continuer)
Album The Ghost Of Tom Joad
Canzone che mi ha fatto tornare in mente alcuni bellissimi film…
come “L’imperatore del nord” (“The Emperor of the North Pole”) di Robert Aldrich (1973) con due giganti come Lee Marvin e l’appena scomparso Ernest Borgnine, il primo voloroso hobo, il secondo sadico capotreno…
o come “America 1929: sterminateli senza pietà” (“Boxcar Bertha”) di Martin Scorsese (1972), dove in piena Grande Depressione Barbara Hershey (Bertha Thompson), che ha perso padre e casa a causa dell’avidità dei prorpietari terrieri e delle banche, si lega sentimentalmente al sindacalista anarchico, “hobo” e baro "Big" Bill Shelly (David Carradine): insieme realizzeranno grandi rapine e grandi scioperi dei lavoratori sfruttati, fino a subire la dura repressione da parte di polizia e guardie al soldo dei potenti.
Ma in qualche modo la storia di questi due hobo - l’assassinio... (continuer)
He rode the rails since the great depression
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/8/2012 - 10:55
Mi viene in mente Box-car Bertha (autobiografia di una vagabonda americana), libro che andava per la maggiore ai miei tempi.
Silva 22/8/2012 - 11:22
Il film di Scorsese "Boxcar Bertha" che ho citato nell'introduzione è proprio basato sul romanzo "Sister of the Road: The Autobiography of Boxcar Bertha" scritto nel 1937 dall'anarchico Ben Reitman, di professione medico dei poveri, che fu anche l'amante di Emma Goldman...
Dead End 22/8/2012 - 11:45
Bruce Springsteen: 57 Channels (and Nothin' On)
[1992]
Words and music by Bruce Springsteen
Album “Human Touch”
“Cinquantasette canali e niente da vedere… Così ho comprato una .44 magnum fatta di buon acciaio e nel nome benedetto di Elvis ho fatto saltare in aria quel televisore…”
Una canzone sicuramente dettata da una vicenda personale - quando il Boss, dopo aver chiuso con la E-Street Band, come un qualunque astro nascente si trasferì dal nativo New Jersey nella Città degli Angeli (e dei Diavoli) – ma se sulla CCG/AWS c’è già Television, The Drug Of The Nation non può certo mancare pure questo brano di Springsteen…
Words and music by Bruce Springsteen
Album “Human Touch”
“Cinquantasette canali e niente da vedere… Così ho comprato una .44 magnum fatta di buon acciaio e nel nome benedetto di Elvis ho fatto saltare in aria quel televisore…”
Una canzone sicuramente dettata da una vicenda personale - quando il Boss, dopo aver chiuso con la E-Street Band, come un qualunque astro nascente si trasferì dal nativo New Jersey nella Città degli Angeli (e dei Diavoli) – ma se sulla CCG/AWS c’è già Television, The Drug Of The Nation non può certo mancare pure questo brano di Springsteen…
I bought a bourgeois house in the Hollywood hills
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/8/2012 - 09:38
The Ghost Of Tom Joad
spero vi piaccia....
IL FANTASMA DI TOM JOAD
(continuer)
(continuer)
envoyé par luca 13/7/2012 - 09:41
Paradise
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 settembre.
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono finalmente la pace, il paradiso... (continuer)
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 settembre.
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono finalmente la pace, il paradiso... (continuer)
Where the river runs to black
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 10:02
PARADISO
(continuer)
(continuer)
The Fuse
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Bandiere a mezz’asta, cortei funebri, credenti ai piedi della Croce, una luna di sangue che sorge in un cielo offuscato da nera polvere di morte, stridore di gomme sull’asfalto, una minaccia sibila nell’aria come elettricità, il diavolo è all’orizzonte… Ennesima, perfetta descrizione della tragedia dell’11 settembre.
E – come sempre nella poetica di Springsteen – non c’è altro che l’amore a salvarci: mi basta stringerti, accarezzare la tua pelle e sono vivo. Il fuoco è innescato. Coraggio, lasciami fare…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Bandiere a mezz’asta, cortei funebri, credenti ai piedi della Croce, una luna di sangue che sorge in un cielo offuscato da nera polvere di morte, stridore di gomme sull’asfalto, una minaccia sibila nell’aria come elettricità, il diavolo è all’orizzonte… Ennesima, perfetta descrizione della tragedia dell’11 settembre.
E – come sempre nella poetica di Springsteen – non c’è altro che l’amore a salvarci: mi basta stringerti, accarezzare la tua pelle e sono vivo. Il fuoco è innescato. Coraggio, lasciami fare…
Down at the court house they're ringin' the flag down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 16:14
LA MICCIA
(continuer)
(continuer)
Empty Sky
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Ancora una canzone che solo in apparenza racconta una vicenda privata di amore perduto ed assente. L’ “empty impression in the bed”, l’impronta lasciata sul letto dal corpo dell’amata perduta, serve solo ad introdurre l’ “empty sky”, il paesaggio, la “skyline” di Manhattan privata dopo l’11 settembre di uno dei suoi simboli…
E, ancora una volta, il dibattersi dell’essere umano - svuotato, privato dei suoi affetti più cari dall’insulsa violenza – tra segni e sentimenti opposti: l’albero del bene e quello del male, l’amore e la vendetta…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Ancora una canzone che solo in apparenza racconta una vicenda privata di amore perduto ed assente. L’ “empty impression in the bed”, l’impronta lasciata sul letto dal corpo dell’amata perduta, serve solo ad introdurre l’ “empty sky”, il paesaggio, la “skyline” di Manhattan privata dopo l’11 settembre di uno dei suoi simboli…
E, ancora una volta, il dibattersi dell’essere umano - svuotato, privato dei suoi affetti più cari dall’insulsa violenza – tra segni e sentimenti opposti: l’albero del bene e quello del male, l’amore e la vendetta…
I woke up this morning
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 15:48
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
CIELO VUOTO
(continuer)
(continuer)
Lonesome Day
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
In apparenza una canzone d’amor perduto che tuttavia nasconde la personale riflessione di Springsteen sulla tragedia dell’11 settembre.
La ferita è aperta, l’inferno ribolle, sorge un sole nero, la casa brucia e serpenti velenosi si annidano nel giardino… La prima comprensibile reazione è quella della vendetta veloce e feroce che spazzi via il dolore, il tradimento, l’inganno… Ma poi prevale la consapevolezza che sia “meglio fare [e farsi] delle domande prima di sparare” e che solo così la tempesta potrà finire, alla fine di questa triste giornata…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
In apparenza una canzone d’amor perduto che tuttavia nasconde la personale riflessione di Springsteen sulla tragedia dell’11 settembre.
La ferita è aperta, l’inferno ribolle, sorge un sole nero, la casa brucia e serpenti velenosi si annidano nel giardino… La prima comprensibile reazione è quella della vendetta veloce e feroce che spazzi via il dolore, il tradimento, l’inganno… Ma poi prevale la consapevolezza che sia “meglio fare [e farsi] delle domande prima di sparare” e che solo così la tempesta potrà finire, alla fine di questa triste giornata…
Once I thought I knew
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 14:29
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
GIORNATA DI SOLITUDINE
(continuer)
(continuer)
The Rising
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
“The Rising”, la salita, l’ascesa.
La salita di un vigile del fuoco di New York City lungo le scale di una delle Torri Gemelle colpite a morte quell’11 settembre, la sua personale ascesa al Monte Calvario, insieme ad altre 3000 persone… Scorrendo le prime strofe mi è sembrato di rivedere le immagini girate da due registi francesi, i fratelli Naudet, che proprio quel giorno si trovavano al seguito di una squadra del New York City Fire Department intervenuta sul luogo dell’attentato, tutti uomini addestrati e determinati ma sgomenti ed impotenti di fronte all’enormità dell’evento, accolti dal rumore dei tonfi dei corpi su terrazzi più bassi dell’edificio, circondati, prima ancora che potessero capire cosa fosse successo, da “anime dai visi anneriti e dagli occhi incandescenti”…
“The... (continuer)
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
“The Rising”, la salita, l’ascesa.
La salita di un vigile del fuoco di New York City lungo le scale di una delle Torri Gemelle colpite a morte quell’11 settembre, la sua personale ascesa al Monte Calvario, insieme ad altre 3000 persone… Scorrendo le prime strofe mi è sembrato di rivedere le immagini girate da due registi francesi, i fratelli Naudet, che proprio quel giorno si trovavano al seguito di una squadra del New York City Fire Department intervenuta sul luogo dell’attentato, tutti uomini addestrati e determinati ma sgomenti ed impotenti di fronte all’enormità dell’evento, accolti dal rumore dei tonfi dei corpi su terrazzi più bassi dell’edificio, circondati, prima ancora che potessero capire cosa fosse successo, da “anime dai visi anneriti e dagli occhi incandescenti”…
“The... (continuer)
Can't see nothin' in front of me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 14:09
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
SOLLEVARSI
(continuer)
(continuer)
Balboa Park
[1995]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Ghost of Tom Joad
Una canzone su uno dei tanti teatri di guerra esistenti sul nostro bel pianeta, quello che in California, al confine con il Messico, vede da decenni combattersi il Governo statunitense e le organizzazioni di narcotrafficanti, entrambi impiegando i rispettivi soldatini…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Ghost of Tom Joad
Una canzone su uno dei tanti teatri di guerra esistenti sul nostro bel pianeta, quello che in California, al confine con il Messico, vede da decenni combattersi il Governo statunitense e le organizzazioni di narcotrafficanti, entrambi impiegando i rispettivi soldatini…
He lay his blanket underneath the freeway
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 10:54
Swallowed Up (in the Belly of the Whale)
[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
Eravamo convinti che la libertà potesse anche solo essere una maglietta sporca e sudata, e la vanga che dissoda la terra potesse tenere lontano il diavolo… Eravamo sicuri di noi stessi, delle nostre capacità e del buono che c’è in ogni uomo, eravamo certi di farcela nonostante tutte le avversità… Avevamo perfino creduto che i giusti a questo mondo avrebbero prevalso, con l’aiuto di Dio…
Ma è stato tutto inutile: siamo stati inghiottiti e siamo scomparsi da questo mondo.
Di noi non sono rimaste che ossa spolpate, ammucchiate nel ventre della bestia.
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
Eravamo convinti che la libertà potesse anche solo essere una maglietta sporca e sudata, e la vanga che dissoda la terra potesse tenere lontano il diavolo… Eravamo sicuri di noi stessi, delle nostre capacità e del buono che c’è in ogni uomo, eravamo certi di farcela nonostante tutte le avversità… Avevamo perfino creduto che i giusti a questo mondo avrebbero prevalso, con l’aiuto di Dio…
Ma è stato tutto inutile: siamo stati inghiottiti e siamo scomparsi da questo mondo.
Di noi non sono rimaste che ossa spolpate, ammucchiate nel ventre della bestia.
I fell asleep on a dark and starlit sea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/6/2012 - 13:51
Rilettura in finto romanesco maccheronico di Riccardo Venturi
19 giugno 2012
19 giugno 2012
CIANNO INGHIOTTITI (NA'A' PANZA D'A'A BALENA)
(continuer)
(continuer)
Mi piacerebbe far leggere questa traduzione finto romanesca a una simpatica coppia di romani che avevo accanto al famoso concerto di Springsteen. Con lui che spiegava che la musica era una cosa graduale, e che per arrivare ai Pink Floyd si doveva passare per Claudio Lolli. "Ma Claudio Lolli lo ascolta mi' padre" replicava un ragazzino, anche lui romano, senza pensare che infatti il signore poteva benissimo essere suo padre. "Ma Claudio Lolli è IMPRESCINDIBILE... ahò li zingari felici è un CAPOLAVORO". (Applausi).
Altro siparietto quando il ragazzo spiegava che voleva andare a Londra a fare il pizzaiolo, ma poi aveva trovato lavoro sempre come pizzaiolo a Roma e aveva deciso di rimanere nella sua città. "Sì, ma er patriomonio linguistico dove lo metti?" "Eh il patrimonio linguistico... er romanesco!".
Ok non c'entra nulla con la canzone ma mi han fatto molto ridere.
Altro siparietto quando il ragazzo spiegava che voleva andare a Londra a fare il pizzaiolo, ma poi aveva trovato lavoro sempre come pizzaiolo a Roma e aveva deciso di rimanere nella sua città. "Sì, ma er patriomonio linguistico dove lo metti?" "Eh il patrimonio linguistico... er romanesco!".
Ok non c'entra nulla con la canzone ma mi han fatto molto ridere.
Lorenzo 20/6/2012 - 00:09
Mi ricorda parecchio di quando ai concertoni ci andavo io, ma spesso e volentieri a fare l'ambulanzaiuolo. Nel 1987 vennero allo stadio i Duran Duran, tu sei giovincello e non te ne puoi ricordare ma allora fu una cosa spaventosa. Sotto il palco avevamo addirittura sistemato uno scivolo, una specie di "toboga" dove gli addetti alla sicurezza sul pratone infilavano ragazzine e ragazzini in delirio che cadevano direttamente distesi sulle barelle in preda a crisi isteriche e disidratamenti vari (quel giorno c'erano 35 gradi). Una ragazzina anche lei di Roma, nel cadere sulla barella, gridava: "Er quinto....er quintooo....!"; qualcuno le domandò allora cos'era 'sto quinto. "Er quinto reggiseno che j'ho lanciatooooo.....!"
Riccardo Venturi 20/6/2012 - 00:41
Shackled and Drawn
[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
“Il giocatore d’azzardo tira i dadi, il lavoratore paga il conto. Lassù, sulla collina del banchiere [il guadagno] è ancora grosso e facile, lassù il gioco si sta facendo duro. Quaggiù, qui in basso, ci trasciniamo in catene…”
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
“Il giocatore d’azzardo tira i dadi, il lavoratore paga il conto. Lassù, sulla collina del banchiere [il guadagno] è ancora grosso e facile, lassù il gioco si sta facendo duro. Quaggiù, qui in basso, ci trasciniamo in catene…”
Gray morning light spits through the shade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/6/2012 - 10:37
(Contenente un paio di precisazioni ugualmente vergate nel linguaggio labronico)
19 giugno 2012
Dedicata a Marinella per il suo compleanno
Prima di tutto, si starà a vedé ora se l'esperto di palle ciavrà da ridì quarcosa, e ner quar caso vorrà di' che lo mando pre-ven-ti-va-men-te a fàsselo troncà ner culo lui e ir tegamone di su' ma'. Detto questo, du' parole sulla 'anzone. Ma cosa deve fà un poerino a parte 'antà le su' canzoni? Bella domanda, tenendo 'onto der non indifferente fatto che, ora 'ome ora, chi lavora (e soprattutto 'i fa ir preàrio, ir cassi-disintegrato o ir disoccupato), cià parecchio pòo da cantà. A parte i signor Brus Sprìsti, che di lavoro fa appunto 'antà canzoni, e che mi resurta se le faccia pagà un fottìo di vaini, ivi compreso a' 'oncertoni (Lorenzo, 'vanto 'ostava ir biglietto...?). Sarà anco “tirato 'n catene”, ma a me mi sa che a lui la grisi 'ni fa, come si... (continuer)
19 giugno 2012
Dedicata a Marinella per il suo compleanno
Prima di tutto, si starà a vedé ora se l'esperto di palle ciavrà da ridì quarcosa, e ner quar caso vorrà di' che lo mando pre-ven-ti-va-men-te a fàsselo troncà ner culo lui e ir tegamone di su' ma'. Detto questo, du' parole sulla 'anzone. Ma cosa deve fà un poerino a parte 'antà le su' canzoni? Bella domanda, tenendo 'onto der non indifferente fatto che, ora 'ome ora, chi lavora (e soprattutto 'i fa ir preàrio, ir cassi-disintegrato o ir disoccupato), cià parecchio pòo da cantà. A parte i signor Brus Sprìsti, che di lavoro fa appunto 'antà canzoni, e che mi resurta se le faccia pagà un fottìo di vaini, ivi compreso a' 'oncertoni (Lorenzo, 'vanto 'ostava ir biglietto...?). Sarà anco “tirato 'n catene”, ma a me mi sa che a lui la grisi 'ni fa, come si... (continuer)
TIRATO 'N CATENE
(continuer)
(continuer)
Beh un po' c'hai ragione, un po' esageri. E' chiaro che il signor Springsteen non è toccato dalla crisi (ma ti confesserò che anch'io sono un privilegiato e sono ben poco toccato), vabbé ma questo non gli impedisce di simpatizzare con chi invece è "tirato 'n catene".
È anche chiaro che quando nella canzone scrive "I woke up this morning shackled and drawn" non è "I, Bruce Frederick Joseph Springsteen...", è un personaggio. Se no Springsteen dovrebbe anche essere un reduce del vietnam, uno che quando perde il lavoro spara a una guardia, uno che si sposa a diciannov'anni e va a cercare lavoro scendendo il fiume, un emigrante messicano che passa il confine, eccetera eccetera...
Sulla questione dei soldi per le canzoni, alla fine vale quello che diceva Ferré: "Il signor Ford o il signor Fiat sfruttano gli operai, e ci fanno i soldi. Io scrivo canzoni, e ci faccio i soldi.". Finché la logica... (continuer)
È anche chiaro che quando nella canzone scrive "I woke up this morning shackled and drawn" non è "I, Bruce Frederick Joseph Springsteen...", è un personaggio. Se no Springsteen dovrebbe anche essere un reduce del vietnam, uno che quando perde il lavoro spara a una guardia, uno che si sposa a diciannov'anni e va a cercare lavoro scendendo il fiume, un emigrante messicano che passa il confine, eccetera eccetera...
Sulla questione dei soldi per le canzoni, alla fine vale quello che diceva Ferré: "Il signor Ford o il signor Fiat sfruttano gli operai, e ci fanno i soldi. Io scrivo canzoni, e ci faccio i soldi.". Finché la logica... (continuer)
Lorenzo 19/6/2012 - 13:25
Sì, Lorenzo, è vero. Esagero, e ben conscio di esagerare; tra l'altro, cosa non secondaria, Springsteen mi piace, e parecchio. Ciononostante, ritengo che esagerare, a volte, sia doveroso. D'accordo che lo "Shackled and Drawn" non è Brucio Federico Giuseppe Springsteen, ma converrai che tutti coloro che una certa vita (di merda) la fanno sul serio, e tutti i giorni, e magari per tutto il loro mortal corso terreno, forse si potrebbero rompere un po' i coglioni di essere trasformati in "personaggi" che servono a far fare i soldi al signor Springsteen e, perché no, anche al signor Léo Ferré. Chissà, sarà per questo che (per quel che mi riguarda) ho sempre preferito le canzoni popolari, scritte o concepite da gente che viveva in prima persona quel che cantava. Oppure gli artisti squattrinati e sconosciuti, cui vado dietro si può dire da decenni, cercando per quanto posso di farli conoscere (con... (continuer)
Riccardo Venturi 19/6/2012 - 14:40
Vai... allora al prossimo concerto del Lega e del Rovelli o di Max Larocca (sì che ci son venuto, magari non proprio apposta, da Ginevra per vederli) voglio trovarti munito di sistola.
Attento però che se sbagli mira e gli infradici la chitarra magari se la prendono a male! Non sono mica Springsteen che coi soldi che fa se ne può comprare quante ne vuole (per non parlare degli Who che le spaccavano sul palco, ma ho sempre avuto il sospetto che prima del "numero" le scambiassero con chitarracce da poco prezzo).
Attento però che se sbagli mira e gli infradici la chitarra magari se la prendono a male! Non sono mica Springsteen che coi soldi che fa se ne può comprare quante ne vuole (per non parlare degli Who che le spaccavano sul palco, ma ho sempre avuto il sospetto che prima del "numero" le scambiassero con chitarracce da poco prezzo).
Lorenzo 19/6/2012 - 15:04
La ricchezza è una cosa molto relativa. Qualche tempo fa una ragazzina rom, ovviamente povera, che studiava per prendere la terza media, un po' aiutata da me e da altri, diceva di essere consapevole di essere fortunata, in confronto ai ragazzi che vivono cercando rifiuti nelle discariche di Nairobi...
Che fare? Chi stabilisce la quota di beni di cui possiamo godere senza sensi di colpa? Penso che se uno lavora e riceve una giusta retribuzione, non debba passare la vita a torturarsi....
Springsteen è ricchissimo, Guccini abbastanza ricco, e anche de André non se la cavava proprio male economicamente, eppure le loro canzoni se non altro hanno influito sulla formazione di tanti giovani e un passettino, piccolo quanto volete, alla società nel suo insieme l'hanno fatto fare, se non in senso materiale, almeno nella testa della gente.
Che fare? Chi stabilisce la quota di beni di cui possiamo godere senza sensi di colpa? Penso che se uno lavora e riceve una giusta retribuzione, non debba passare la vita a torturarsi....
Springsteen è ricchissimo, Guccini abbastanza ricco, e anche de André non se la cavava proprio male economicamente, eppure le loro canzoni se non altro hanno influito sulla formazione di tanti giovani e un passettino, piccolo quanto volete, alla società nel suo insieme l'hanno fatto fare, se non in senso materiale, almeno nella testa della gente.
Silva 19/6/2012 - 15:15
A proposito, Max Larocca dovrebbe suonare abbastanza a breve a San Salvi (roba da manicomio, in tutti i sensi! :-PP); verrò rigorosamente munito di sistola, però poi voglio gli urlettini sennò chiudo la cannella (sempre per i non toscani: = "rubinetto"). Comunque non ci saranno problemi: con la sistola in mano sono un asso. Per Silva, invece: Ma certo, per carità. Altrimenti non sarei nemmeno qui, se non sapessi che certe cose hanno contribuito a far fare qualche passo avanti; né è mia intenzione invitare a torturarsi chi riceve la "giusta retribuzione", non sono di sicuro un adepto della tortura. Anche se la storia che la "ricchezza è relativa" mi sembra più che altro una comodissima scappatoia mentale; non è coi "relativismi" palliativi, e col pensare che c'è sempre qualcuno che sta peggio di te, che -a mio parere- si trova una via d'uscita. Penso anche che la "quota di beni di cui possiamo... (continuer)
Riccardo Venturi 19/6/2012 - 17:08
"... Dove andremo, che cosa accadrà, non lo so, ma d'altra parte non potete chiedere risposte a quelli che fanno musica. Noi, al massimo, siamo i canarini nella miniera."
(Bruce Springsteen)
(Bruce Springsteen)
Per chiarire meglio l'anonimo commento precedente: nelle miniere si usava porre delle gabbie con degli uccellini, che servivano, povere bestiole, da rudimentali rivelatori di gas. Vale a dire, se li trovavano stecchiti significava che c'era una perdita. Quando abitavo nella zona mineraria del Nord della Francia, però, nessuno mi ha detto di aver utilizzato per la bisogna dei cantautori impegnati americani. Che so io, roba tipo se trovavano stecchito Bruce Springsteen in gabbia, oppure Bob Dylan a gambe all'aria, scappavano tutti quanti. In definitiva, questa affermazione di Springsteen mi lascia quantomeno perplesso, anche se è un comune cavallo di battaglia del cantautorato di ogni paese quello di affermare di "non dare risposte" (lo diceva anche Edoardo Bennato: "Io di risposte non ne do, io faccio solo rock 'n' roll"). Credo invece che buona parte delle loro canzoni siano incentrate proprio... (continuer)
Riccardo Venturi 19/6/2012 - 19:18
Credo che Bruce intendesse dire che, qualche volta, a chi canta con sincerità e vicinanza dei problemi di tutta quella miriade di persone che stanno laggiù, sotto la collina del banchiere, incatenati e distrutti, ai sinceri cantori può anche capitare di rimetterci le piume - vedi per esempio Victor Jara e Phil Ochs, in modi e per mani diverse...
Quanto alla capacità di dare risposte e direzioni, non sono d'accordo con te e apprezzo invece l'umiltà di Bruce: sono solo un uccellino (nel suo caso, forse, meglio un pennuto cazzuto) e tutt'al più porto un po' di conforto e di riflessione.
Quanto alla capacità di dare risposte e direzioni, non sono d'accordo con te e apprezzo invece l'umiltà di Bruce: sono solo un uccellino (nel suo caso, forse, meglio un pennuto cazzuto) e tutt'al più porto un po' di conforto e di riflessione.
Dead End 19/6/2012 - 20:21
Chanson étazunienne - Shackled and Drawn – Bruce Springsteen – 2012
« Le joueur lance les dés, le travailleur paye la note
C'est toujours juteux et facile sur la colline du banquier
Là-haut sur la colline du banquier, le jeu se durcit
Ici en bas, par contre, nous sommes enchaînés et crevés «
« Le joueur lance les dés, le travailleur paye la note
C'est toujours juteux et facile sur la colline du banquier
Là-haut sur la colline du banquier, le jeu se durcit
Ici en bas, par contre, nous sommes enchaînés et crevés «
ENCHAÎNÉ ET CREVÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/6/2012 - 21:02
Nella stessa intervista dice anche "La mia natura non è politica, e anche se da adulto ho letto e studiato per capire che cosa mi era accaduto da ragazzo, tendo a leggere gli avvenimenti in chiave psicologica più che sociologica.".
Sono insomma le piccole storie personali della gente comune, non la Storia con la S maiuscola. Sono sicuro che Dead End, da buon erede di Bartleby (il quale, per la cronaca, è stato inghiottito dalla balena, e ancora non si sa se qualcuno interverrà per liberarlo dopo tre giorni e tre notti), proprio per questo apprezza queste canzoni.
Sono insomma le piccole storie personali della gente comune, non la Storia con la S maiuscola. Sono sicuro che Dead End, da buon erede di Bartleby (il quale, per la cronaca, è stato inghiottito dalla balena, e ancora non si sa se qualcuno interverrà per liberarlo dopo tre giorni e tre notti), proprio per questo apprezza queste canzoni.
Lorenzo 19/6/2012 - 21:44
Ma per carità, non vorrei certo essere stato frainteso. Per quel che mi riguarda, le canzoni di Bruce Springsteen le ho sempre apprezzate parecchio, e mi ricordo anche di interi viaggi in treno da e per Friburgo interamente a base del Boss, l'unica volta che ho avuto una specie di iPod (poi rottosi senza rimedio). Poi è chiaro che ho alcune differenze di lettura e interpretazione rispetto alle vostre; ad esempio, nonostante le sue affermazioni, le canzoni di Springsteen (o meglio, alcune canzoni) per me hanno invece un contenuto sociologico ben preciso e non serve il suo stesso schernirsi per convincermi del contrario. Anzi, probabilmente una delle cose che più apprezzo in Springsteen, e che "mutatis mutandis" mi appartiene di più, è proprio lo spaccato di una società a partire dalle piccole storie della gente comune; se qualcuno di voi ha mai letto qualcosa dal mio blog, sa bene che è una... (continuer)
Riccardo Venturi 19/6/2012 - 23:22
We Are Alive
[2012]
Uno dei brani più sorprendenti, We Are Alive, ha anch'esso ha a che fare con New Orleans, luogo per eccellenza del gotico, dei vampiri e del voodoo (dal Bacio della pantera a Intervista col Vampiro). Springsteen sguazza in questa tradizione, per capovolgerne il senso: quelli che dalle tombe nel gotico cimitero notturno ci gridano “siamo vivi” non sono vampiri, ma sono gli spiriti e le anime dei migranti morti abbandonati nel deserto dell’Arizona, delle bambine nere uccise da una bomba razzista a Birmingham, Alabama nel 1963, e degli operai che nel 1877 diedero vita al primo sciopero generale della storia americana. I primi due sono riferimenti abbastanza canonici; ma il terzo è sorprendente: la storia del movimento operaio, il grande sciopero insurrezionale del 1877, sono cancellati dai libri di scuola e dal discorso pubblico. Per saperne qualcosa bisogna aver letto, se non Sciopero... (continuer)
Uno dei brani più sorprendenti, We Are Alive, ha anch'esso ha a che fare con New Orleans, luogo per eccellenza del gotico, dei vampiri e del voodoo (dal Bacio della pantera a Intervista col Vampiro). Springsteen sguazza in questa tradizione, per capovolgerne il senso: quelli che dalle tombe nel gotico cimitero notturno ci gridano “siamo vivi” non sono vampiri, ma sono gli spiriti e le anime dei migranti morti abbandonati nel deserto dell’Arizona, delle bambine nere uccise da una bomba razzista a Birmingham, Alabama nel 1963, e degli operai che nel 1877 diedero vita al primo sciopero generale della storia americana. I primi due sono riferimenti abbastanza canonici; ma il terzo è sorprendente: la storia del movimento operaio, il grande sciopero insurrezionale del 1877, sono cancellati dai libri di scuola e dal discorso pubblico. Per saperne qualcosa bisogna aver letto, se non Sciopero... (continuer)
There is a cross up yonder on Calvary Hill
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/3/2012 - 10:23
Chanson étazunienne – We Are Alive – Bruce Springsteen – 2012
Un des morceaux les plus surprenants, We Are Alive – NOUS SOMMES VIVANTS, a lui aussi à voir avec la Nouvelle-Orléans, lieu gothique par excellence, des vampires et du vaudou (Du baiser de la Panthère à Entrevue avec un Vampire). Springsteen barbote dans cette tradition pour en transcender le sens : ceux qui dans les tombes du cimetière nocturne nous crient « Nous sommes vivants » ne sont pas des vampires, mais ce sont les esprits et les âmes des émigrés morts abandonnés dans le désert de l'Arizona, des filles noires tuées par une bombe raciste à Birmingham, Alabama 1963 (et ajoute Marco valdo M.I., elles s'appelaient Addie Mae Collins, Carole Robertson, Cynthia Wesley et Denise McNair, tuées par le KKK dans un attentat un dimanche matin au cœur de l'Eglise Baptiste et il y eut un dimanche de 1965 toujours à Birmingham Alabama,... (continuer)
Un des morceaux les plus surprenants, We Are Alive – NOUS SOMMES VIVANTS, a lui aussi à voir avec la Nouvelle-Orléans, lieu gothique par excellence, des vampires et du vaudou (Du baiser de la Panthère à Entrevue avec un Vampire). Springsteen barbote dans cette tradition pour en transcender le sens : ceux qui dans les tombes du cimetière nocturne nous crient « Nous sommes vivants » ne sont pas des vampires, mais ce sont les esprits et les âmes des émigrés morts abandonnés dans le désert de l'Arizona, des filles noires tuées par une bombe raciste à Birmingham, Alabama 1963 (et ajoute Marco valdo M.I., elles s'appelaient Addie Mae Collins, Carole Robertson, Cynthia Wesley et Denise McNair, tuées par le KKK dans un attentat un dimanche matin au cœur de l'Eglise Baptiste et il y eut un dimanche de 1965 toujours à Birmingham Alabama,... (continuer)
NOUS SOMMES VIVANTS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/3/2012 - 11:05
My viewpoint, in telling the history of the United States, is different: that we must not accept the memory of states as our own. Nations are not communities and never have been, The history of any country, presented as the history of a family, conceals fierce conflicts of interest (sometimes exploding, most often repressed) between conquerors and conquered, masters and slaves, capitalists and workers, dominators and dominated in race and sex. And in such a world of conflict, a world of victims and executioners, it is the job of thinking people, as Albert Camus suggested, not to be on the side of the executioners.
*
Il mio punto di vista, nel raccontare la storia degli Stati Uniti è diverso: non dobbiamo accettare come nostra la memoria degli stati. Le nazioni non sono comunità e mai lo sono state. La storia di qualsiasi paese, presentata come fosse la storia di una famiglia, nasconde... (continuer)
*
Il mio punto di vista, nel raccontare la storia degli Stati Uniti è diverso: non dobbiamo accettare come nostra la memoria degli stati. Le nazioni non sono comunità e mai lo sono state. La storia di qualsiasi paese, presentata come fosse la storia di una famiglia, nasconde... (continuer)
Mon point de vue, pour raconter l'histoire des Zétazunis, est différent : c'est que nous ne devons pas accepter la mémoire des États comme étant la nôtre. Les nations ne sont pas des communautés et ne l'ont jamais été. L'histoire d'un pays, présentée comme l'histoire d'une famille, dissimule de terribles conflits d'intérêts (parfois explosifs, la plupart du temps réprimés) entre conquérants et conquis, maîtres et esclaves, capitalistes et travailleurs, dominants et dominés dans les races et les sexes. Et dans un tel monde conflictuel, un monde de victimes et d'exécuteurs, c'est le devoir des intellectuels, comme le suggérait Albert Camus, de ne pas être du côté des exécuteurs.
Howard Zinn (1922-2010), A People's History of the United States, 1980
Sans être à proprement parler des « intellectuels » de métier, étant un âne et un manœuvre, c'est ce que nous essayons de faire en racontant... (continuer)
Howard Zinn (1922-2010), A People's History of the United States, 1980
Sans être à proprement parler des « intellectuels » de métier, étant un âne et un manœuvre, c'est ce que nous essayons de faire en racontant... (continuer)
Lucien Lane 22/4/2012 - 08:53
Bruce Springsteen: Tenth Avenue Freeze-Out
“....Standing together we were badass, on any given night, on our turf, some of the baddest on the planet. We were united, we were strong, we were righteous, we were unmovable, we were funny, we were corny as hell and as serious as death itself. And we were coming to your town to shake you and to wake you up. Together, we told an older, richer story about the possibilities of friendship that transcended those I’d written in my songs and in my music. Clarence carried it in his heart. It was a story where the Scooter and the Big Man not only busted the city in half, but we kicked ass and remade the city, shaping it into the kind of place where our friendship would not be such an anomaly.
...I’ll miss my friend, his sax and the force of nature that was his sound. But his love and his story--the story that he gave to me, that he whispered in my ear, and that he gave to you--is going to carry... (continuer)
...I’ll miss my friend, his sax and the force of nature that was his sound. But his love and his story--the story that he gave to me, that he whispered in my ear, and that he gave to you--is going to carry... (continuer)
22/4/2012 - 00:03
Death to My Hometown
dal nuovo disco di Springsteen, "Wrecking Ball", pubblicato il 6 marzo 2012. Contiene un sample di “The Last Words of Copernicus” da "Sacred Harp" una collezione di inni e canzoni religiose del 1869.
Molto duro il testo, che attacca una società divisa da maggioranze e minoranze, dove purtroppo il ricco batte il povero ed il debole ha la peggio sul forte.
"Death of my hometown" suona come una parata nel giorno di San Patrizio a New York ma pone la domanda dell’uomo semplice: come è possibile che senza bombe, senza spari, senza dittatori abbiano potuto portare la morte nella mia città? Il Boss è incazzato seriamente. Se il dopo-11 settembre era stato una resurrezione, qui siamo in mezzo al guado della sofferenza; prima di arrivare a "The rising" bisogna semplicemente "mandare i baroni ladri dritti all'inferno". L'obiettivo è il mondo della finanza e delle banche, ma il vero cancro è stato... (continuer)
Molto duro il testo, che attacca una società divisa da maggioranze e minoranze, dove purtroppo il ricco batte il povero ed il debole ha la peggio sul forte.
"Death of my hometown" suona come una parata nel giorno di San Patrizio a New York ma pone la domanda dell’uomo semplice: come è possibile che senza bombe, senza spari, senza dittatori abbiano potuto portare la morte nella mia città? Il Boss è incazzato seriamente. Se il dopo-11 settembre era stato una resurrezione, qui siamo in mezzo al guado della sofferenza; prima di arrivare a "The rising" bisogna semplicemente "mandare i baroni ladri dritti all'inferno". L'obiettivo è il mondo della finanza e delle banche, ma il vero cancro è stato... (continuer)
No cannonballs did fly
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 7/3/2012 - 19:31
MORTE NELLA MIA CITTÀ
(continuer)
(continuer)
Quando ho letto la traduzione della prima strofa di Μια γόμα γλυκιά (Ο ήχος της καμπάνας) non ho potuto fare a meno di pensare a questa nuova canzone di Springsteen. Grecia o Stati Uniti, la situazione è straordinariamente simile. E devo dire che lo Springsteen disilluso e feroce mi piace molto di più dello Springsteen entusiasta di Obama. Comunque la si veda, nella guerra dei centomila anni, il Boss sa benissimo da che parte stare!
Lorenzo 24/3/2012 - 22:57
Springsteen un racconto horror della crisi Usa
di Piero Negri, da La Stampa
Born in the Usa, che a metà degli Anni 80 fece di Bruce Sprinsgteen una star mondiale, si chiudeva con una canzone intimista, malinconica, forse perfino cupa. Si intitolava «My Hometown», ovvero «la mia città», e raccontava la storia di un uomo di mezza età che probabilmente aveva perso il lavoro e che stava pensando di abbandonare il luogo in cui era cresciuto e in cui aveva sempre vissuto, ora che «sulla strada principale ci sono solo vetrine imbiancate e negozi vuoti». Be', oggi, la hometown di Bruce Springsteen non è vuota. È morta, è il set di un film dell' orrore. Trovati una canzone da cantare, dice un padre dei nostri giorni al figlio nella canzone «Death Of My Hometown», perché gli assassini torneranno, gli avvoltoi non hanno finito di sfamarsi con i nostri cadaveri.
Il nuovo disco di Bruce Springsteen,... (continuer)
Chanson étazunienne – Death to My Hometown - Bruce Springsteen – 2012
Quand j'ai lu la traduction de la première strophe de Μια γόμα γλυκιά , je n'ai pas pu faire autrement que de penser à cette nouvelle chanson de Springsteen. Grèce ou États-Unis, la situation est extraordinairement semblable. Et je dois dire que le Springsteen désillusionné et féroce me plaît beaucoup plus que le Springsteen enthousiaste de Obama. Ainsi on voit, dans la Guerre de Cent Mille Ans, le Boss sait très bien de quel côté aller !
Lorenzo - 24/3/2012 – 22:57
"Death of my hometown" (Mort sur ma ville) sonne comme une parade le jour de la Saint Patrick à New York, mais pose la question de l'homme simple: comment il est possible que sans bombes, sans coups de feu, sans dictateurs ils ont pu jeter la mort sur ma ville? Le Boss est sérieusement furieux. Si l'après-11 septembre avait été un résurrection, nous sommes... (continuer)
Quand j'ai lu la traduction de la première strophe de Μια γόμα γλυκιά , je n'ai pas pu faire autrement que de penser à cette nouvelle chanson de Springsteen. Grèce ou États-Unis, la situation est extraordinairement semblable. Et je dois dire que le Springsteen désillusionné et féroce me plaît beaucoup plus que le Springsteen enthousiaste de Obama. Ainsi on voit, dans la Guerre de Cent Mille Ans, le Boss sait très bien de quel côté aller !
Lorenzo - 24/3/2012 – 22:57
"Death of my hometown" (Mort sur ma ville) sonne comme une parade le jour de la Saint Patrick à New York, mais pose la question de l'homme simple: comment il est possible que sans bombes, sans coups de feu, sans dictateurs ils ont pu jeter la mort sur ma ville? Le Boss est sérieusement furieux. Si l'après-11 septembre avait été un résurrection, nous sommes... (continuer)
MORT SUR MA VILLE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 26/3/2012 - 23:48
D'une chanson étazunienne de langue anglaise – American Land – Bruce Springsteen – 2006
Les paroles racontent une histoire d'immigration (en terre d'Amérique – réalité, aux Zétazunis) ; l'histoire des millions d'émigtrants qui ont construit les Zétazunis et que les Zétazunis ont remboursé en les tuant dans les chantiers tandis q'uils construisaient les chemins de fer, travaillaient dans les usines. Il faut souligner que le nom de Zerilli est le nom de la mère de Springstenn, fils d'un Irlandais et, d'une Italienne.
Les paroles sont inspirées du poème « He lies in the American land », d'Andrew Koval ; un immigrant polonais, mis en musique par Pete Seeger:
Bon Dieu ! Qu'est-ce que c'est ce pays d'Amérique ?
Tant de gens viennent ici
J'y vais aussi, car je suis encore jeune
Putain, Dieu me donnera ma chance ici.
Toi, ma femme, reste-là, attends de mes nouvelles
Quand tu recevras ma lettre,... (continuer)
Les paroles racontent une histoire d'immigration (en terre d'Amérique – réalité, aux Zétazunis) ; l'histoire des millions d'émigtrants qui ont construit les Zétazunis et que les Zétazunis ont remboursé en les tuant dans les chantiers tandis q'uils construisaient les chemins de fer, travaillaient dans les usines. Il faut souligner que le nom de Zerilli est le nom de la mère de Springstenn, fils d'un Irlandais et, d'une Italienne.
Les paroles sont inspirées du poème « He lies in the American land », d'Andrew Koval ; un immigrant polonais, mis en musique par Pete Seeger:
Bon Dieu ! Qu'est-ce que c'est ce pays d'Amérique ?
Tant de gens viennent ici
J'y vais aussi, car je suis encore jeune
Putain, Dieu me donnera ma chance ici.
Toi, ma femme, reste-là, attends de mes nouvelles
Quand tu recevras ma lettre,... (continuer)
EN TERRE AMÉRICAINE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/3/2012 - 16:17
The Ghost Of Tom Joad
IL FANTASMA DI TOM JOAD
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envoyé par DonQuijote82 21/11/2011 - 17:32
Souls of the Departed
Album: "Lucky Town" (1992)
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
On the road to Basra stood young Lieutenant Jimmy Bly
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envoyé par DoNQuijote82 16/11/2011 - 11:48
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Album “Nebraska”
La storia, raccontata in prima persona dal protagonista, di Charles Starkweather e Caril Ann Fugate, una coppia di teenagers (20 anni lui e 15 lei) che nel 1958 scorrazzarono dal Nebraska al Wyoming uccidendo 11 persone senza apparenti motivi, per pura crudeltà.
Starkweather finì direttamente sulla sedia elettrica, senza nemmeno la consueta lunga attesa nel braccio della morte; Fugate fu condannata all’ergastolo e liberata nel 1976.
La loro cavalcata di morte fu magistralmente resa sul grande schermo da Terrence Malick che nel 1973 diresse Martin Sheen e Sissy Spacek nel bellissimo “Badlands” (da noi “La rabbia giovane”).
“ […] Da Lincoln, Nebraska, fino alle “badlands” del Wyoming “ammazzai tutto quello che mi trovavo per strada”. “Ho ammazzato un uomo giusto per vederlo morire”, dice Johnny Cash in Folsom Prison Blues; e il protagonista... (continuer)