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Aquile randagie

Stefano "Cisco" Bellotti
Lingua: Italiano


Stefano "Cisco" Bellotti

Lista delle versioni e commenti


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2019
Aquile randagie

Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.

In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.

Siamo Aquile randagie
che volano in alto nel cielo
siamo giovani fedeli ribelli
che combattono l'uomo nero
siamo quelli che stanno nei boschi
cuore libero sguardo sincero
siamo quelli che fino alla fine
resistono al mondo intero

Estote parati, estote parati
è il grido che abbiamo in gola
troviamoci stasera dove l'aquila vola

Stivali sporchi di fango
l'uniforme nascosta in cantina
passi rapidi e schiena diritta
per andare in montagna a mattina
ci son persone da salvare
da portare attraverso il confine
marciare nascondersi ancora
per resistere fino alla fine

Estote parati, estote parati
è il grido che abbiamo in gola
troviamoci stasera dove l'aquila vola

Siamo Aquile randagie
che volano in alto nel cielo
siamo giovani fedeli ribelli
che resistono al mondo intero
tacere non è possibile
a lottare siamo in tanti
amore follia e coraggio
è ciò che ci manda avanti

Estote parati, estote parati
è il grido che abbiamo in gola
troviamoci stasera dove l'aquila vola
troviamoci stasera dove l'aquila vola

inviata da Dq82 - 17/4/2019 - 11:12



Lingua: Francese

Version française – LES AIGLES ERRANTS – Marco Valdo M.I. – 2019
Chanson italienne – Aquile randagie – Stefano "Cisco" Bellotti – 2019

scout


Les Aigles Errants étaient un groupe scout clandestin de milan, qui a commencé ses activités en 1928 (après la dissolution du scoutisme catholique italien en faveur de l’opera nazionale balilla – formation de jeunesse fasciste), avec la promesse de résister « un jour de plus du fascisme » ; il continua son activité clandestine de résistance jusqu’à la fin de la guerre. Après l’armistice (1943), dans la zone occupée par les Allemands et les fascistes, à partir des Aigles Errants, ils fondèrent l’OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati – Oeuvre Scout Catholique d’Aide aux Recherchés) pour fournir de faux documents et aider les Juifs, les appelés et les fugitifs politiques à émigrer en Suisse. Cette petite structure, malgré les poursuites et la répression, réussit à expatrier 2166 clandestins et à distribuer 3000 faux documents.
LES AIGLES ERRANTS

Nous sommes des aigles errants
Qui volent haut dans le ciel ;
Nous sommes de jeunes fidèles rebelles
Qui combattons l’uniforme noir.
C’est nous qui sommes dans les bois –
Cœur libre, sincère regard.
Nous sommes ceux qui du matin au soir
Résistent au monde entier, pas à pas.

Estote parati ! Toujours prêts !
C’est le cri que nous avons à la bouche.
Estote parati ! Toujours prêts !
Retrouvons-nous ce soir où l’aigle vole.

Bottines pleines de boue,
L’uniforme caché dans la cantine,
Pas rapides et échine droite,
Pour aller le matin en montagne ;
Il y a des gens à sauver,
À mener par-delà la frontière.
Marcher, se cacher encore ;
Jusqu’au bout, résister.

Estote parati ! Toujours prêts !
C’est le cri que nous avons à la bouche.
Estote parati ! Toujours prêts !
Retrouvons-nous ce soir où l’aigle vole.

Nous sommes des aigles errants
Qui volons haut dans le ciel ;
Nous sommes de jeunes fidèles rebelles
Qui résistons au monde entier ;
Se taire n’est pas possible
À lutter, nous devons tant :
Amour, folie et courage,
C’est ce qui nous pousse en avant.

Estote parati ! Toujours prêts !
C’est le cri que nous avons à la bouche.
Estote parati ! Toujours prêts !
Retrouvons-nous ce soir où l’aigle vole.

inviata da Marco Valdo M.I. - 17/4/2019 - 19:32


Aquile randagie, la storia di scout e Resistenza che andava raccontata

Aquile randagie


Il 30 settembre esce in 200 sale il film di Gianni Aureli che racconta come un gruppo di giovani tra Milano e Monza sotto il fascismo si ribellò al Duce e permise la fuga di duemila persone ricercate attraverso le montagna

di CHIARA UGOLINI

Una storia vera, una storia talmente importante che viene da domandarsi come mai così pochi la conoscano e soprattutto una storia che doveva essere raccontata. Aquile randagie è il film di Gianni Aureli che racconta una pagina della storia resistenziale italiana veramente poco nota, i protagonisti sono un gruppo di giovani scout lombardi che a partire dagli anni Venti, quando tutte le associazioni giovanili vennero chiuse per decreto dal Duce, decisero di non mollare il fazzolettone e di continuare a incontrarsi in clandestinità. Il film, dopo la presentazione al Giffoni film festival nelle sale da lunedì 30 settembre in 200 copie grazie all'alto numero di richieste che il mondo dello scoutismo ha fatto di questo titolo, è un viaggio attraverso il ventennio fascista. I protagonisti sono i ragazzi che decidono di resistere al fascismo creando le Aquile Randagie: giovani, guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza.



"I protagonisti di queste avventure sono stati dei ragazzi, tra i 14 e i 20 anni, che hanno dimostrato coraggio, adesione, spirito di sacrificio e lealtà al Paese - dice il regista nelle sue note - Valori che, soprattutto oggi, devono essere memoria storica e viva. I motivi per raccontare un film sulle Aquile Randagie sono quindi molteplici: raccontare una parte di storia d'Italia che in ben pochi conoscono, rendere omaggio a una storia di coraggio realizzata da giovani, essere d'ispirazione per i giovani di oggi. Si tratta di un film diretto ai giovani, che vuole parlare loro con le parole dei giovani di un'altra epoca, quando un altro mondo sembrava impossibile, ed invece il cambiamento si realizza proprio grazie a loro: forse eroi, certo giovani fedeli e ribelli".

locandina del film


Il film è diviso in diversi momenti che raccontano le tappe del gruppo dagli anni Venti fino alla fine della guerra. In un primo tempo il gruppo scopre la Val Codera, una piana tra gli alberi segreta e impervia a poche ore da Milano, e ne fa la sua base per campi e uscite clandestine. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia, arrivando a pestare a sangue Kelly, che perde l'uso di un orecchio, ma come è accaduto con altri gruppi resistenziali non li riesce a fermare. "Avevano fatto una Promessa, di servire la Patria e di aiutare il prossimo, e quindi con l'uniforme sotto gli abiti borghesi, e sempre alla ricerca di qualche luogo dove indisturbati poter proseguire le loro attività all'aria aperta questi giovani, fedeli (alla promessa) e ribelli (al regime), sfidarono il fascismo per anni, portando avanti gli ideali di solidarietà e speranza propri dell’Associazione Scout - racconta Aureli - Con l'inizio della guerra poi e dopo l'8 settembre, il coinvolgimento con la Resistenza è stato via via maggiore, fino alla fondazione dell'OSCAR".



Oscar è l'Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati, un'organizzazione che con azioni mirate permetterà di far superare il confine italiano e raggiungere la Svizzera a più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti: ebrei, perseguitati politici e chiunque avesse bisogno di fuggire le persecuzioni, e una probabile morte. Ma quello che più colpisce di questa storia è che alla fine della guerra, clamorosamente e con coerenza, le Aquile Randagie tuteleranno tedeschi e italiani autori di violenze, ricercati dai partigiani, chiedendo per loro una giusta pena con un processo giusto. La strada di questi giovani, interpretati per lo più da esordienti, si incrocerà con quella di personaggi storici come il Cardinale Schuster, monsignor Montini (che sarà Paolo VI) e naturalmente Sir Robert Baden Powell, il fondatore dello scoutismo internazionale.

repubblica.it

Dq82 - 29/9/2019 - 19:09




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