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Przemowa Wojciecha Jaruzelskiego

Emose Uhunmwangho
Lingua: Polacco


Emose Uhunmwangho

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[2015]
Una canzone compilata dai frammenti del discorso alla nazione del generale Jaruzelski il 13 dicembre del 1981, il giorno in cui dichiarò la legge marziale in Polonia.

Il brano è stato eseguito durante la serata di gala della 36-esima edizione di PPA a Breslavia (La Rasegna della Canzone Teatrale) e faceva parte dello spettacolo basato sui discorsi dei politici e delle celebrità dell'età moderna. Tra personaggi scelti: J. F. Kennedy, Dalajlama, Mahatma Gandhi, Arnold Schwarzenegger, Sacheen Littlefeather, Andrzej Wajda, Lech Wałęsa e altri.
Musica è stata arrangiata dal gruppo The Natural Born Chillers.
Il testo trascritto a orecchio.

Jaruzelski


Qua giù la traduzione di un pezzone del discorso di Jaruzelski da Wiki italiana:

«Oggi mi rivolgo a voi come soldato e come capo del governo polacco. Mi rivolgo a voi riguardo a questioni di straordinaria importanza. La nostra patria è sull'orlo del collasso. I risultati di molte generazioni e la casa polacca che è stata costruita dalla polvere sono in procinto di trasformarsi in rovina. Le strutture dello Stato cessano di funzionare. Ogni giorno offre nuovi colpi per il declino economico (...) Il clima di conflitti, incomprensioni, odio provoca la degradazione morale, supera i limiti di tolleranza. Gli scioperi, la prontezza allo sciopero, e le azioni di protesta sono diventati una norma di vita. Anche i giovani studenti vi sono stati coinvolti. Ieri sera, molti edifici pubblici sono rimasti sequestrati. Grida si levano, di rappresaglie fisiche contro i 'rossi', contro persone che hanno opinioni diverse. I casi di terrorismo, minacce, vendetta e di violenza, anche diretti, sono in aumento. Un'ondata di impudenti delitti, rapine e furti è in corso in tutto il paese. Le fortune degli squali del mercato nero, già a milioni, sono in crescita. Caos e demoralizzazione hanno raggiunto la dimensione di una catastrofe. Le persone hanno raggiunto il limite di tolleranza psicologica. Molte persone sono preda della disperazione. Non solo i giorni, ma ciascuna ora sta portando l'intera nazione al disastro (...) Cittadini! Il carico di responsabilità che ricade su di me in questo momento drammatico nella storia della Polonia è enorme. È mio dovere di prendere questa responsabilità - per quanto riguarda il futuro della Polonia, per la quale la mia generazione ha combattuto su tutti i fronti della guerra e per i quali ha sacrificato i migliori anni della propria vita. Dichiaro che oggi il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale è stato formato. In conformità con la Costituzione, il Consiglio di Stato ha imposto la legge marziale in tutto il paese. Vorrei che tutti capissero i motivi delle nostre azioni. Il nostro obiettivo non è un colpo di stato militare, una dittatura militare (...) Nel lungo termine, nessuno dei problemi della Polonia può essere risolto con l'uso della violenza. Il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale non sostituisce gli organi costituzionali del potere. Il suo unico scopo è quello di mantenere l'equilibrio giuridico del paese, per creare le garanzie che dìano la possibilità di ripristinare l'ordine e la disciplina. Questo è il modo migliore per portare il Paese fuori dalla crisi, per salvare il paese dal collasso (...) Mi appello a tutti i cittadini. Un tempo di difficili prove è arrivato. E dobbiamo superarle, al fine di dimostrare che siamo degni della Polonia. Davanti a tutto il popolo polacco e al mondo intero vorrei ripetere le parole immortali: La Polonia non è ancora perduta, finché viviamo ancora!»



Emose Uhunmwangho

https://www.wroclaw.pl/files/cmsdocuments/9703281/plakat%20
Obywatele i obywatelki Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej!

Pragnę dzisiaj jako żołnierz i jako szef rządu polskiego.
Zwracam się do Was w sprawach wagi najwyższej
Ojczyzna nasza znalazła się nad przepaścią
Zwracam się do Was jako żołnierz,
Który pamięta dobrze okrucieństwa wojny
Niechaj w tym umęczonym kraju
Nie popłynie ani jedna kropla polskiej krwi
Powstrzymajmy wspólnymi siłami wybuch wojny domowej
Nie budujmy barier tam, gdzie potrzebny jest most
Zwracam się do Was, zwracam się do Was, zwracam się do Was
Matki, żony, siostry,
By w polskich domach nie przelewano łez
Zwracam się do Was, zwracam się do Was
Obywatele starszych pokoleń
Ocalcie od zapomnienia prawdę o latach wojny
Zwracam się do Was, zwracam, zwracam, zwracam się do Was
Młodzi Polacy i Polki
O namysł nad własną przyszłością
Do Was się zwracam moi towarzysze broni
Od Waszej postawy zależy los tego kraju
Zwracam się do Was, MO, SB,
Strzeżcie narodu przed wrogiem,
A ludzi pracy przed bezprawiem
Nadeszła godzina ciężkiej próby
Musimy dowieść, że Polski jesteśmy warci, rodacy
Wobec narodu i wobec świata
Pragnę powtórzyć nieśmiertelne słowa:
„Jeszcze Polska nie zginęła, póki my żyjemy”!

inviata da Krzysiek - 16/4/2019 - 21:50




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