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װײַל איך בין אָ ייִדעלע

Yankele Hershkovits [Yankele Hershkowitz] / יאַנקעלע הערשקאָװיץ
Lingua: Yiddish


Lista delle versioni e commenti


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אדעסאַ מאַמאַ
(anonimo)
עס איז אַ קלאָג
(Yankele Hershkovits [Yankele Hershkowitz] / יאַנקעלע הערשקאָװיץ)
ציגײַנערליד
(Dovid Beyglman [David Beygelman] / דויד בײגלמאַן)


Vayl ikh bin a yidele

[1940?]
[1984]
Informatore: Yaakov Rotenberg
Yaakov Rotenberg nacque nel 1926 a Łódź, venne poi deportato nel ghetto con tutta la famiglia e successivamente ad Auschwitz. Unico sopravvissuto della sua famiglia si traferì in Israele nel 1948. A Yaakov è dedicato il 3o capitolo del libro.

Secondo Yaakov Rotenberg la canzone risale agli inizi della 2a guerra mondiale e si riferisce alle vittime innocenti dei bombardamenti tedeschi. La canzone ha poi probabilmente assunto un nuovo significato nel ghetto.
Il ritornello in tono ironico risponde alla domanda "Perché canti" perché sono ebreo. Come a dire che non mi è rimasto nient'altro.



Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)


Yankele nel ghetto


Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.

L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.

I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa della Cultura. La popolazione del ghetto di Łòdź, tra i primi a essere istituiti, e l'ultimo a essere smantellato, tenuta a lavorare per l’esercito tedesco, privata di qualsiasi rapporto con il mondo esterno, di cibo e libertà, nelle strade, presso le riunioni dei movimenti giovanili, sul lavoro, nella Casa della Cultura, ha trovato nella musica un modo per esprimersi, per eludere le censure, per mantenersi libera creando un mondo e un tempo che trascendesse e al contempo parlasse della realtà. Le canzoni, molte delle quali composte da Hershkowitz (lo Yankele cui fa riferimento il titolo dell'album), erano frutto di creazioni originali o rielaborazioni di fonti prebelliche, attingevano alla tradizione klezmer, alla cultura ebraica dell’Europa dell’Est, accogliendo le influenze della musica zigana… erano proprio per questo famigliari, con i loro testi spesso in yiddish mantenevano un legame con le tradizioni, con le abitudini che riportavano ai giorni precedenti la guerra, anche se le liriche non rinunciavano a raccontare il presente.
losthighways.it

Intro (from "װײַל איך בין אָ ייִדעלע/Vayl ikh bin a yidale")
עס איז אַ קלאָג/Es iz a klug
Yankele nel ghetto
רומקאָװסקי חײם/Rumkovski khaym
Yankele nel ghetto #2
איך פֿור אין קעלצער קאַנט/Ikh fur in keltser kant
קאַלט: אַ לידל פֿון לאָדזשער געטאָ 1945/Kalt: a lid fin lodzger getto, 1945
Sakharin finf a marek
ציגײַנערליד/Tsigayner lid
Vayl ikh bin a yidale
פּאַפּיראָסן/Papirosn/nishtu kain przydziel
Kalt #2
?װער קלאַפּט עס/Ver klapt dos azoy shpet bay nakht?
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען/Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen
Finale (from "Vayl ikh bin a yidale,")



װײַל איך בין אָ ייִדעלע
זינג איך מיר דאָס לידעלע
װײַל איך בין אַ ייִד
זינג איך מיר דאָס ליד.

מלחמה 'ט אָנגעפֿאַנגענ
נישט געהאַט קײַ' שטיק קאָלאַציע
ייִדעלעך האָבן אָנגעהױבן
מ׳ט אַ שפּעקולאַציע.
'ס איז באַלד געװאָרן אַ מאַנגל
אין זילבער, דראָבנע געלט,
געװאַלט ייִדן מיר האָבן מלחמה
אױף דער גאַנצער װעלט.

װײַל איך בין אָ ייִדעלע
זינג איך מיר דאָס לידעלע
װײַל איך בין אַ ייִד
זינג איך מיר דאָס ליד

נישטאָ אַ מענטש אױף דער װעלט
װאָס װײַנט נישט אױף דעם חורבן,
מײַן שװעסטערס אַ פֿרײַנדינע
איז אױך געפֿלן אַ קרבן
איך זע דאָס בילד בײַ מײַנע אױגן:
דער הימל װײעט רױט,
שאַ! אַ שראַפּנעל איז געפֿלױגן
טראַך! דאָס מײדל טױט.

װײַל איך בין אָ ייִדעלע
זינג איך מיר דאָס לידעלע
װײַל איך בין אַ ייִד
זינג איך מיר דאָס ליד.

אײַנער פֿאַלט פֿון ביקסן שאָס,
דער צװײַטער פֿון שראַפּנעלן
יעצט זען די מענטשן
װי עס װערט פֿון אַ גבֿיר אַ תּל.
עס גײט אַ ייִד אַ פֿאַבריקאַנט,
מיט אַ גראָבן בױך,
טראַך! אַ באָמבע איז געפֿאַלן
אױס פֿאַבריקאַנט בלױז רױך

װײַל איך בין אָ ייִדעלע
זינג איך מיר דאָס לידעלע
װײַל איך בין אַ ייִד
זינג איך מיר דאָס ליד.

inviata da Dq82 - 26/7/2016 - 15:06




Lingua: Yiddish

Trascrizione del testo in caratteri latini.
Romanized Yiddish lyrics

Nota sulla trascrizione. Avendo ripristinato il testo in caratteri ebraici, si è posto il problema se mantenere o meno la trascrizione con cui questa pagina è stata aperta. Tale trascrizione sembra mostrare caratteri dialettali o locali (ad es. fin per fun, e la chiusura in “u” di molte “o” (ungefangen, ungehoybn, milkhume per on-, milkhome). Si tratta comunque di pronunce che erano largamente diffuse tra i parlanti dello yiddish. La trascrizione è stata quindi rifatta (anche per alcune incongruenze, come forydine per frayndine “amica”, probabilmente per un refuso, oppure fabricant con una "c" non prevista dagli standard YIVO) seguendo il testo in caratteri ebraici, ma dando qui conto dell'aspetto che ha la trascrizione qui presentata in origine. [RV]
VAYL IKH BIN A YIDELE

Vayl ikh bin a yidele
Zing ikh mir dos lidele
Vayl ikh bin a yid
Zing ikh mir dos lid.

Milkhome ‘t ongefangen
Nisht gehat kay’ shtik kolatsye
Yidelekh hobn ongehoybn
Mit a shpekulatsye.
's iz bald gevorn a mangl
In zilber, drobne gelt,
Gevalt yidn mir hobn milkhome
Oyf der gantser velt.

Vayl ikh bin a yidele
Zing ikh mir dos lidele
Vayl ikh bin a yid
Zing ikh mir dos lid.

Nishto a mentsh oyf der velt
Vos vaynt nisht oyf dem khurbn,
Mayn shvesters a frayndine
Iz oykh gefaln a korbn,
Ikh zey dos bild bay mayne oygn:
Der himl veyet royt
Sha! a shrapnel iz gefloygn
Trakh! dos meydl toyt.

Vayl ikh bin a yidele
Zing ikh mir dos lidele
Vayl ikh bin a yid
Zing ikh mir dos lid.

Ayner falt fin biksn shos,
Der tsvayter fun shrapneln
Yetst zeyen di mentshn
Vi es vert fun a gvir a tel.
Es geyt a yid a fabrikant,
Mit a grobn boykh,
Trakh! A bombe iz gefaln
Oys fabrikant bloyz roykh

Vayl ikh bin a yidele
Zing ikh mir dos lidele
Vayl ikh bin a yid
Zing ikh mir dos lid.

28/7/2016 - 05:38




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
8 agosto 2016

Due parole del traduttore. Come di consueto, la traduzione italiana segue alla lettera il testo originale yiddish; anche in questo caso la traduzione inglese rende piuttosto il senso. Ci sono anche alcune piccole note esplicative.
POICHE' SONO UN EBREUCCIO

Poiché sono un ebreuccio
Mi canto 'sta canzoncina [1]
Poiché sono un ebreo
Mi canto 'sta canzone

La guerra è incominciata,
Non c'era nulla da desinare,
Gli ebrei [2] hanno iniziato
A fare il mercato nero.
Presto c'è stata penuria
Di spiccioli d'argento,
Gente [3], su, abbiamo la guerra
Nel mondo intero.

Poiché sono un ebreuccio
Mi canto 'sta canzoncina
Poiché sono un ebreo
Mi canto 'sta canzone

Non c'è nessuno al mondo
Che non pianga per questa disgrazia,
Un'amica di mia sorella
Ne è pure caduta vittima.
Mi vedo l'immagine negli occhi:
Un lampo rosso nel cielo, [4]
Boom! Una bomba è scoppiata,
Zang! La ragazzina è morta.

Poiché sono un ebreuccio
Mi canto 'sta canzoncina
Poiché sono un ebreo
Mi canto 'sta canzone

Qualcuno cade per una fucilata,
Un altro per le bombe,
Ora la gente vede
Come un ricco cade in rovina.
C'è un industriale ebreo che cammina
Con il suo bel panzone,
Zang! Una bomba è caduta
E dell'industriale non resta che fumo.

Poiché sono un ebreuccio
Mi canto 'sta canzoncina
Poiché sono un ebreo
Mi canto 'sta canzone.
[1] Come è stato detto tante volte, lo yiddish fa un uso smodato dei diminutivi. Usualmente non è semplice renderli, ma in questo ritornello li ho tenuti anche nella traduzione: c'è una contrapposizione tra i primi due versi, in cui i diminutivi (“yidele”, “lidele”) sono presenti, e gli altri due, in cui si hanno i termini normali (“yid”, “lid”).

[2] In tutta la canzone, “ebrei” e “gente” sono perfettamente sinonimi così come era realmente l'uso popolare. In un mondo totalmente e forzatamente chiuso com'era quello dei ghetti e degli shtetl, si trattava di un uso del tutto naturale. Per questo motivo anche l' “ebreuccio” del ritornello e del titolo deve essere preso piuttosto con il significato di “ometto qualsiasi”. Nella traduzione si è scelta ora una, ora l'altra soluzione.

[3] Per quanto sopra, apparirà qui meglio la traduzione scelta.

[4] Alla lettera, “il cielo esplode rosso”.

8/8/2016 - 10:41




Lingua: Inglese

Traduzione inglese da music and the Holocaust
BECAUSE I'M A JEW

Because I’m a Jew
I sing this song
Because I’m a Jew
I sing a song.

The war broke out and
No one had anything for dinner
Folks began
Wheeling and dealing.
Soon there were shortages
Of silver money, small change
Oy people, there’s war
Throughout the world

Because I’m a Jew
I sing this song
Because I’m a Jew
I sing a song.

There isn’t a person in this world
Who isn’t weeping at this catastrophe
A girlfriend of my sister
Also fell victim to it
I see the image before my eyes
The sky flashes red
Bang! A piece of shrapnel comes flying
And wham! The girl is dead.

Because I’m a Jew
I sing this song
Because I’m a Jew
I sing a song.

One person falls from a rifle shot
Another from shrapnel!
Now everyone can see
How a rich man is brought to ruin.
A Jewish factory owner is walking along
With his ample paunch
Pow! A bomb falls
No more industrialist, just smoke

Because I’m a Jew
I sing this song
Because I’m a Jew
I sing a song.

inviata da Dq82 - 26/7/2016 - 15:09


Io l'avevo lasciata in sospeso in attesa di un intervento del buon Riccardo.

Dq82 - 27/7/2016 - 11:58


Va tutto bene, però magari ricordati (ricordatevi) di togliere lo stile "direction:rtl" se mettete un testo in trascrizione, sennò viene il testo in caratteri latini allineato a destra.... (saluti dal buon Riccardo)

RV - 27/7/2016 - 12:30




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