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Omaggio all'anarchico Lucetti

Davide Trebbi
Lingua: Italiano




"Ciao, viva l'anarchia
viva la libertà"
con le manette ai polsi
gli brillavano gli occhi
parole sottovoce di solidarietà
tirato nella cella
di un carcere romano
Una botola sulla testa
un futuro bruciato
il massimo della pena
come un dannato
e andava coi ricordi
lontano fino ad Avenza
oppure laggiù
dagli amici della Francia
con la sua dolce Nella che sorrideva...
di speranza.
E la milizia volontaria
con i Carabinieri
pantaloni rossi e neri
espressione d'arroganza
circondavano il Lucetti
da bravi carcerieri
Era sempre un pò dubbioso
e la scelta era dura
una bomba o rivoltella
non temeva la questura
ma il suo gesto provocò
solo un mare di paura.
E a Torino s'é saputo
di operai massacrati
"questo schifo di regime,
ora vanno vendicati"
tutto ormai era deciso
e aspettava....
solo il giorno.
Porta Pia era affollata
per attendere un signore
e lui l'attese con pazienza
quel fascista da ammazzare
ma la bomba non colpì
e lui no, non si pentì
E non immischiò i compagni
parlo solo di se stesso
"individualista, anarchico, misantropo.."
affermò
ma i politici non comprendono
il calvario e l'idealista.
E attentò a Mussolini
ma eran tempi di balordi
conformisti e pestaggi
e una corte di boiardi
ma Lucetti rappresenta
l'altro lato dei codardi.



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