Sorsero improvvisi dalle trincee morenti
i poveri soldati i veri combattenti
un canto di natale che risuonava strano
dalla trincea di fronte qualcuno udì lontano
la maledetta guerra dei ricchi e dei potenti
ma poveri contadini i veri combattenti
ma poveri contadini i veri combattenti
un primo pazzo si alzo' e rischio' di esser falciato
ma di la' una voce disse non deve essere ammazzato
in due sorsero piano e brindarono di un sorriso
quel giorno di natale apparve un paradiso
un paradiso di popoli uniti dalla vita
distrutti senza ragione dalla politica impazzita
distrutti senza ragione dalla politica impazzita
in tanti allora si alzarono da dentro le trincee
un canto di natale in quelle lunghe sere
parlava di una lingua universale e colta
la lingua dei soldati non era ancora morta
e corsero l'un l'altro e si abbracciarono nel fango
giocarono a pallone e mangiarono insieme il rancio
giocarono a pallone e mangiarono insieme il rancio
poi tornarono e trovarono regali nelle tasche
l'un l'altro si eran donati un segno nelle burrasche
poi presero i fucili e tornarono a sparare
e quel fratello dolce continuarono a ammazzare
quel giorno di natale rimase nella storia
un canto contro i potenti uccisi dalla gloria
un canto contro i potenti uccisi dalla gloria
e restarono sul campo già' morti e affratellati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
e restarono sul campo già' morti e affratellati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
quei poveri soldati che si erano abbracciati.
i poveri soldati i veri combattenti
un canto di natale che risuonava strano
dalla trincea di fronte qualcuno udì lontano
la maledetta guerra dei ricchi e dei potenti
ma poveri contadini i veri combattenti
ma poveri contadini i veri combattenti
un primo pazzo si alzo' e rischio' di esser falciato
ma di la' una voce disse non deve essere ammazzato
in due sorsero piano e brindarono di un sorriso
quel giorno di natale apparve un paradiso
un paradiso di popoli uniti dalla vita
distrutti senza ragione dalla politica impazzita
distrutti senza ragione dalla politica impazzita
in tanti allora si alzarono da dentro le trincee
un canto di natale in quelle lunghe sere
parlava di una lingua universale e colta
la lingua dei soldati non era ancora morta
e corsero l'un l'altro e si abbracciarono nel fango
giocarono a pallone e mangiarono insieme il rancio
giocarono a pallone e mangiarono insieme il rancio
poi tornarono e trovarono regali nelle tasche
l'un l'altro si eran donati un segno nelle burrasche
poi presero i fucili e tornarono a sparare
e quel fratello dolce continuarono a ammazzare
quel giorno di natale rimase nella storia
un canto contro i potenti uccisi dalla gloria
un canto contro i potenti uccisi dalla gloria
e restarono sul campo già' morti e affratellati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
e restarono sul campo già' morti e affratellati
quei poveri soldati che si erano abbracciati
quei poveri soldati che si erano abbracciati.
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