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Song Itinerary From World Jails

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All'origine

All'origine
1975
Del carcere
Avete mai guardato
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/3/12 - 14:30
Song Itineraries: From World Jails
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Lust for Freedom

Lust for Freedom
I left the city for another life, to start it all again
(Continues)
2020/3/11 - 02:25
Song Itineraries: From World Jails
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Il topo (Signore delle Fogne)

Il topo (Signore delle Fogne)
[1994]
Parole e musica di Ivan Graziani
Nell'album "Malelingue"
Sono un topaccio dei bassifondi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/23 - 21:32
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Juice Rap News [Game of Polls]

Juice Rap News [Game of Polls]
Game of Polls
[2013]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Giordano Nanni & Hugo Farrant
Musica / Music / Musique / Sävel :
You're the Voice by John Farnham ; A Game Of Thrones by Ramin Djawadi
Partecipazione / Participation :
Julian Assange


A Julian Assange, unendomi alla dichiarazione dei giornalisti a difesa della libertà di parola e di manifestazione del pensiero.
[Riccardo Gullotta]

La prigione di Sua Maestà /Her Majesty Prison di Belmarsh, nel sobborgo di Thamesmead, a est-sudest di Londra, è uno dei tre carceri di massima sicurezza della Gran Bretagna. Per la presenza di detenuti stranieri, accusati di terrorismo e in attesa di processo dal 2001, Belmarsh è definita come la Guantanamo inglese.
Da Aprile 2019 il detenuto più noto è Julian Assange. È in attesa dell’udienza il prossimo 24 febbraio per l’estradizione chiesta dagli Stati Uniti. Se il Regno Unito la concedesse... (Continues)
A GAME OF POLLS
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/2/23 - 00:04
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Der Kapitän

Der Kapitän
[2012]
Parole e musica di Sarah Lesch
Nell'album "Chansonedde - Lieder aus der schmutzigen Küche"



Una canzone dedicata ad una vicenda che nel 2004 vide protagonista la Cap Anamur, una vecchia nave mercantile di proprietà di una organizzazione umanitaria tedesca che a partire dal 1979 aveva svolto molte operazioni di soccorso nei mari del mondo.

Il 20 giugno del 2004 la Cap Anamur, dopo aver fatto scalo a Malta per riparazioni, si trovava in acque internazionali e avvistò un gommone in difficoltà, carico di migranti africani. Li mise in salvo e li trasportò alla volta dell'Italia. Allora il Governo era quello di Berlusconi (FI-AN-LN e altri), con ministri come Fini agli Esteri e Pisanu agli Interni.

All'epoca Matteo Salvini faceva ancora il “giovane padano” e l'eurodeputato...

Fu Berlusconi a tenere la Cap Anamur per 21 (ventun) giorni in mare, prima di concedere l'attracco a Porto... (Continues)
Da wird ein großer Preis verliehen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/9 - 20:44
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Das Braune Haus

Das Braune Haus
[1931]
Una poesia di Mühsam pubblicata nel marzo del 1931 sul settimanale "Die Welt am Montag – Unabhängige Zeitung für Politik und Kultur", fondato nel 1896 e chiuso nel 1933 (ovviamente...)
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki

"Das Braune Haus" (La casa bruna) è Monaco, capitale del movimento nazionalsocialista...
Come sappiamo, Mühsam conosceva bene le galere tedesche, per esserci stato per cinque anni dopo essere stato condannato per aver difeso i consigli operai bavaresi nel 1919. Ma nemmeno lui poteva immaginare cosa gli avrebbero riservato gli odiati nazisti al loro avvento nel 1933. Uno degli ultimi brani del disco di Dieter Süverkrüp, letto da Walter Andreas Schwarz, descrive la fine di Erich Mühsam nel racconto degli amici. Era il 10 luglio 1934, a poco più di un anno dall'arresto:

"Erich... (Continues)
Stempeln geh'n ist kein Vergnügen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/2 - 14:40
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Ballad of a Well-Known Gun

Ballad of a Well-Known Gun
[1970]
Parole di Bernie Taupin
Musica di Elton John
Nell'album intitolato "Tumbleweed Connection"
Testo da Genius

Storia di un uomo che la fame e l'ingiustizia hanno fatto fuorilegge e pistolero. Braccato dagli agenti della celebre Pinkerton – premiata ditta specializzata in persecuzioni, torture, assassinii e sparizioni ai danni di militanti politici, attivisti sindacali, operai e contadini in sciopero e fuorilegge di varia natura - il bandito si arrende al suo destino, sopraffatto, e accetta la prigione e le catene...

E a lui è andata ancora bene, che i vigilantes della Pinkerton non erano sempre soliti assicurare le loro prede alla legge, ma spesso le linciavano sul posto, specie quando il bando di taglia recitava "Vivo o morto"... Questa fu per esempio la fine che fecero intorno al 1868 tutti i membri della banda dei fratelli Reno – citati nella canzone - disertori della guerra... (Continues)
I pulled out my Stage Coach Times
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/1/22 - 22:15
Song Itineraries: From World Jails

Buon anno anche a te Nicoletta

Canzoniere Anarchico della Bassa Bolognese
Buon anno anche a te Nicoletta
(2020)
Un canto per Nicoletta Dosio e per chi non si piega all'arroganza del potere
Cantabile (volendo) sulle note della Ballata del Michè di FdA
Lo zero è una cifra speciale
(Continues)
2020/1/11 - 18:46
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Non è l'ora dei vinti

Non è l'ora dei vinti
[2019]
Testo e Musica: Gianfranco Domizi


GULAG / ГУЛаг. Antifascisti italiani vittime dello stalinismo

Negli anni venti e trenta del Novecento circa 500 antifascisti italiani si stabilirono in Unione Sovietica. Trecento lo fecero per sfuggire alle repressioni del regime fascista, da cui erano ricercati o condannati per reati politici. Altri duecento, in gran parte artisti e operai, lo fecero per motivi ideologici e alcuni, dopo la crisi del ’29, per motivi economici. Sino ai primi anni trenta furono bene accolti e integrati in Unione Sovietica.
Dopo il ’33 iniziò un’ondata di xenofobia sia come reazione al peggioramento delle condizioni di vita causato dalla collettivizzazione forzata sia come sindrome ossessiva di un attacco nemico di cui il regime avvertiva l’imminenza, finendo per vedere in ogni straniero una quinta colonna. L’apice del Terrore si ebbe tra il ’37e il ’38 con 800.000... (Continues)
Si chiude una porta, si apre un portone,
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/12/26 - 23:14
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Nella tua stanza

Nella tua stanza
Dal CD Tracce (2007)

"Cari ragazzi, questa volta mi prendo la libertà di suggerirvi un testo che proviene dal mondo della destra radicale. Oltre al fatto che parla della galera, soprattutto trovo che sia molto bello. Ma fate voi." [L.L.]

Caro L.L., tutte le considerazioni su colui che sarebbe diventato l'on. Marcello de Angelis (fondatore e leader dei "270bis", lo ricordiamo) sono già state fatte nella pagina dedicata a Il poeta, la canzone che scrisse e cantò su Rigoberto López Pérez, l'assassino del dittatore nicaraguense Somoza. Non crediamo di dover ribadire la cosa. Accogliamo quindi anche questa sua canzone per quello che è, senza ulteriori disquisizioni. Grazie. [RV]
Nella tua stanza
(Continues)
Contributed by L.L. 2019/12/26 - 14:38
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Η σονάτα του σεληνόφωτος

Η σονάτα του σεληνόφωτος
I sonáta tou selinófotos
[1956]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Ghiannis Ritsos /Γιάννης Ρίτσος
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Ludwig van Beethoven - Klaviersonate nr. 14 op. 27 nr. 2 (1° movimento)
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Moni Ovadia
2. Hristos Tsagas / Χρήστος Τσάγκας
3. Melina Mercouri / Μελίνα Μερκούρη
4. Karyofyllia Karabeti / Καρυοφυλλιά Καραμπέτη



Evento felice e singolare quello proposto dalla prima interpretazione : l’incontro di tre mondi che si compenetrano sfidando gli accadimenti e il tempo. La Grecia, da cui ha avuto origine la civiltà occidentale; la Mitteleuropa, mondo nuovo, proteso verso orizzonti in continuo mutamento; la cultura ebraica, un mondo antico, meno visibile ma che ha attraversato la storia con processi di inculturazione travagliati e fecondi. Di questi mondi sono testimoni... (Continues)
[Ἀνοιξιάτικο βράδι. Μεγάλο δωμάτιο παλιοῦ σπιτιοῦ. Μιά ἡλικιωμένη γυναίκα, ντυμένη στά μαῦρα, μιλάει σ' ἕναν νέο. Δέν ἔχουν ἀνάψει φῶς. Ἀπ' τά δυό παράθυρα μπαίνει ἕνα ἀμείλικτο φεγγαρόφωτο. Ξέχασα νά πῶ ὅτι ἡ Γυναίκα μέ τά Μαῦρα ἔχει ἐκδώσει δυό-τρεῖς ἐνδιαφέρουσες ποιητικές συλλογές θρησκευτικῆς πνοῆς. Λοιπόν, ἡ Γυναίκα μέ τά Μαῦρα μιλάει στόν Νέο]:
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/11/23 - 16:09
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Freedom Believer (for Ibrahim)

Freedom Believer (for Ibrahim)
2017

Ibrahim Halawa has been in prison in Egypt and should be released immediately as he has done nothing wrong. As a songwriter I'm releasing this song as a show of solidarity with Ibrahim. www.amnesty.ie/freeibrahim/
Ibrahim Halawa I sing this song for you
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/11/21 - 09:33
Song Itineraries: From World Jails
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Midnight Express [Theme From]

Midnight Express [Theme From]
Midnight Express
[1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Chris Bennett
Film / Movie / Film / Elokuva :
Midnight Express
Alan Parker
Musica / Music / Musique / Sävel :
Giorgio Moroder
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Chris Bennett

Billy Hayes. I fatti
Il newyorkese William Hayes, classe 1947, meglio noto come Billy Hayes , ex-studente di giornalismo alla Marquette University, decide di fare lo scrittore, lascia l’università e si da ai viaggi. Durante un viaggio in Turchia nel 1970 cerca di esportare 2,5 kg di hashish. Scoperto all’aeroporto di Istanbul è condannato alla reclusione di quattro anni nel famigerato carcere Sağmalcılar, quartiere Edirnekapı di Istanbul.
Due anni dopo viene trasferito all’ospedale psichiatrico di Bakırköy, nell’omonimo distretto di Istanbul. Vane le pressioni del Dipartimento di Stato americano per fargli scontare la pena negli... (Continues)
As the night is leaving
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/11/12 - 18:58
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الشاطئ الاخر

الشاطئ الاخر
Aš šāṭiʾ al’āḳr
[2006]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo:
Dimitri Analis
موسيقى / Musica / Music / Musique / Sävel:
Kamilya Jubran / كاميليا جبران , Werner Hasler
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Kamilya Jubran / كاميليا جبران ,
الألبوم / Album:
Wameedd

Ai profughi, agli esiliati, agli invisibili [Riccardo Gullotta]
Aš šāṭiʾ al’āḳr [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/11/3 - 22:41
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Hidup di bui

Hidup di bui
[1970s]
Parole e musica di Bartje Van Houten
Trovo il testo originale del brano nella raccolta "Indonesian Popular Music: Kroncong, Dangdut, & Langgam Jawa", pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1991. In quel disco il brano viene interpretato da un'altra formazione, Gambang Kromong Slendang Betawi.

Una canzone che racconta le tristi condizioni dei prigionieri nel carcere di Tangerang a Jakarta. Il governo militare impose la censura e Bartje Van Houten con i suoi D'Lloyd furono costretti a cambiare il verso principale...

"Hidup di Bui was composed and recorded in the early 1970s by Indonesian popular music group D’Lloyd.
The song details poor living conditions for prisoners at the Tangerang Correctional Institution, which is located on the outskirts of Jakarta. The lyrical reference to a specific government institution attracted the attention of officials, who, unamused by the... (Continues)
Hidup di bui bagaikan burung
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/11/3 - 18:43
Song Itineraries: From World Jails
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Lög og regla

Lög og regla
[1983]
Orð og tónlist / Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bubbi Morthens
Album / Albumi: Fingraför

Il titolo dell'album del 1983, sulla cui copertina Bubbi Morthens compare nudo e rannicchiato in una stanza che sembra quella di un manicomio, significa "impronte digitali' (lo si capisce anche dall'impronta digitale sovraimpressa). Potrà forse apparire strano che nell'Islanda del 1983 sia stata composta una canzone che sembra parlare, che so io, di Stefano Cucchi, di Federico Aldrovandi, di Marcello Lonzi e di tanti altri; la polizia islandese (la Lögregla) non è certo nota per la sua violenza, in un paese che -tra l'altro- ha un bassissimo indice di criminalità. Eppure, di recente, ha fatto il suo "esordio", sparando e ammazzando come un cane una persona che stava dando in escandescenze. Non era mai accaduto prima. Si dia il benvenuto in questo mondo meraviglioso anche alla polizia islandese. [RV]
Hvers vegna eru lög og regla
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/21 - 01:48
Song Itineraries: From World Jails
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Errore Giudiziario

Errore Giudiziario
1974
Un nome, un senso
Prendi su la tua roba
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/11 - 14:50
Song Itineraries: From World Jails
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Columbus Stockade

Columbus Stockade
[2005]
Columbus Stockade
Remix /الريمكس : No Blues
Album / الألبوم: Farewell Shalabiye

I gruppi musicali attivi nelle fusioni di stili e generi non si contano, ma di band affermate capaci di inventare una fusione di blues e folk americano con la musica tradizionale araba ce n’è una sola : l’olandese No Blues. Il genere non si sostanzia soltanto con il mix di motivi musicali di diversa provenienza ma anche con la rielaborazione di struttura e ritmi. Inoltre si basa sull’esecuzione strumentale mista di strumenti impiegati in Occidente e strumenti della musica araba, chitarra e basso insieme al liuto arabo, ’ūd.
Il risultato, oltre a riuscire gradevole per un vasto pubblico, si segnala per la proposta di avvicinare culture e sensibilità, di per sé lontane, con un genere di contaminazione, l’Arabicana, dall’esito assai felice sotto diversi punti di vista. Quella di No Blues fu un’esperienza... (Continues)
Way down in Columbus, Georgia
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/21 - 23:50
Song Itineraries: From World Jails
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Columbus Stockade Blues

Columbus Stockade Blues
Testo, Musica e Interpretazione: Tom Darby & Jimmie Tarlton

E’ una canzone popolare negli Stati Uniti , scritta nei Roaring Twenties, più noti come gli anni del proibizionismo. L’America era avviata ad un periodo di prosperità che sarebbe durato sino al crollo di Wall street del ’29. Il settore industriale tirava forte ma l’agricoltura soffriva anche per lo spostamento delle masse rurali verso le città, circa 4 milioni su una popolazione totale di 105 milioni.

Il sistema penitenziario spostò gradualmente la sua funzione da servizio con funzione correttiva a quella di organo deputato al mantenimento dell’ordine sociale e alla segregazione degli elementi indesiderabili. Nel 1920 la popolazione carceraria negli Usa era di 103.000 unità, nel 1930 era salita a 146.000.

La Columbus Stockade è un edificio in mattoni rossi ubicata a Columbus, Georgia, al 622 della 10th Street. Fu costruito... (Continues)
Way down in Columbus, Georgia,
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/17 - 19:13
Song Itineraries: From World Jails, Ghettos
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In Prison

In Prison
[1915]
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)

Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Wearily, drearily,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/7/24 - 21:59
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Born in a Prison

Born in a Prison
[1971-72]
Parole e musica di Yoko Ono
Nell'album con John Lennon intitolato "Some Time in New York City"
A dirla tutta i crediti vanno a "John & Yoko - Plastic Ono Band With Elephants Memory And Invisible Strings"
Testo ripreso da Genius

Bellissima canzone, interpretata da John e Yoko, con il sax di Stan Bronstein. Un album prodotto da Phil Spector (oggi quasi ottantenne, detenuto per omicidio, molto malato e quindi ricoverato nell'ospedale di un carcere californiano...)
We are born in a prison
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/7/22 - 22:17
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If You Had Me in Shackles

If You Had Me in Shackles
[196?]
Parole e musica di Tom Paxton, che non incise nè – credo - interpretò mai il brano
Faceva parte del repertorio live del Chad Mitchell Trio quando verso il 1967, o giù di lì, si chiamava ormai The Mitchell Trio, con John Denver, David Boise e Mike Kobluk.
If you had me in shackles on a dungeon floor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/7/21 - 22:54
Song Itineraries: From World Jails

La Tête d’Olympia

La Tête d’Olympia
Lettre de prison 36
8 juillet 1935

Dialogue Maïeutique

Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui ouvre des perspectives intéressantes sur le paysage artistique et plus particulièrement, pictural auquel songe Carlo Levi du fond de sa cellule. Il revoit ses années parisiennes.

Ohlala, dit Lucien l’âne, comme ce Paris artistique doit lui sembler plus passionnant que les conversations que lui imposent à intervalles irréguliers les commissaires et les enquêteurs du Tribunal Spécial que le régime fasciste a instauré pour poursuivre les opposants politiques.

Cependant, elles sont terminées, pense Carlo Levi et en bien ou en mal, il n’y a plus qu’à attendre les conclusions.

Ce doit être bien pénible et angoissant, dit Lucien l’âne. Que veux-tu dire avec ce en bien ou en mal ?

Eh bien, Lucien l’âne mon ami, Le Dr. Levi sait très bien ce qu’on lui reproche et il sait aussi que ces accusations... (Continues)
On ne m’interroge plus,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/7/5 - 22:15
Song Itineraries: From World Jails
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Jailer, Bring Me Water

Jailer, Bring Me Water
[1962]
Parole e musica di Walden Robert Cassotto (1936-1973), grandissimo e sfortunato artista, scomparso a soli 37 anni, autore anche della bellissima Simple Song Of Freedom
Nell'album "Things & Other Things"

Ho scoperto questo brano per caso, in un'esecuzione della cantautrice tedesca Fasia Jansen...
Jailer, bring me water
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/20 - 22:18
Song Itineraries: From World Jails
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Life in Prison

Life in Prison
[1967]
Nell'album "I'm A Lonesome Fugitive", di Merle Haggard and The Strangers
The jury found the verdict first degree
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/10 - 20:50
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Boiati

Boiati
2015
Mamihlapinatapai
Er potere teme le parole
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/10 - 17:35
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Ti chiamo per nome, prigione!

Registrazione dal vivo su lettura improvvisata: roma, Isola Tiberina, 25/06/2013
Ti chiamo per nome, prigione!
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/10 - 17:28
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Prisoner's Talking Blues

Prisoner's Talking Blues
[1959]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Louisiana
In "Angola Prisoners' Blues", registrazioni degli etnomusicologi Harry Oster e Richard B. Allen nel penitenziario statale della Louisiana
Testo trovato sul blog The Daily Guru e corretto all'ascolto.

Evidentemente le note biografiche concernenti Robert Pete Williams su en.wikipedia non sono esattissime... Nel 1959 doveva essere ancora dentro, visto che è ad Angola che lo registrarono quell'anno... Comunque non è una cosa così importante... Importante è la tristezza, la devastazione interiore che scaturisce da questo blues davvero primordiale e straziante... Credo che se qualcuno dei suoi compagni di prigionia vi assistette, lo implorò di smettere...
In questo blues è concentrato tutto il sentimento di un uomo privato della libertà.
Tutta la prima parte è una spoken song che prepara il canto doloroso finale.
Il Blues, secondo me, è questa roba qua. Non altro.
Lord, I feel so bad sometime
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/9 - 22:58
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Pardon Denied Again

Pardon Denied Again
[1958]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Lousiana
Nell'album "Those Prison Blues", pubblicato nel 1959

La storia di Robert Pete Williams è molto simile a quella di Huddie William Ledbetter, detto Lead Belly.
Nato in una poverissima famiglia di sharecroppers, schiavi della terra, il giovane Robert Pete Williams crebbe senza istruzione, raccogliendo cotone e tagliando canna da zucchero. A 20 anni si costruì una chitarra: la cassa era una scatola di metallo, le corde fili di rame. Appena potè, se ne comprò una vera, di quelle a buon mercato. Tra gli anni 30 e i 50 suonò senza sosta alle feste di ogni genere, continuando a lavorare in un deposito di legname a Baton Rouge.

Ma nel 1956 Robert Pete Williams uccise un uomo nel corso di un alterco in un night club. Disse che era stato costretto a difendersi ma non fu creduto e venne condannato all'ergastolo,... (Continues)
Lord I got myself on the pardon board
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/9 - 10:09
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Castiadas

Castiadas
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (Continues)
Cando in Austu ‘nde sun isbarcados
(Continues)
2019/6/6 - 08:34
Song Itineraries: From World Jails
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Se io potessi scrivere

Se io potessi scrivere
Album : Storie liberate

Liberamente tratto dalle lettere dal carcere del detenuto Nilo Vettorazzi

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della... (Continues)
Uno sbuffo di cipria che scolora gli affanni
(Continues)
Contributed by adriana 2019/6/6 - 08:19
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Storie liberate

Storie liberate
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (Continues)
Ci sono storie miniaturizzate
(Continues)
Contributed by adriana 2019/6/6 - 08:11
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Un numero

Un numero
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (Continues)
“La civiltà di un popolo, di un intera nazione/si evince dallo stato di ogni sua prigione”
(Continues)
Contributed by adriana 2019/6/6 - 07:51
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Proprio oggi

Proprio oggi
[1962]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
In "Milanin Milanon", registrazione di un concerto al Teatro Gerolamo di Milano, 14 dicembre 1962.

Sandra Mantovani, "la voce autentica. Cantava il popolo: una vita dedicata alla salvaguardia della cultura popolare in tutte le sue sfaccettature. Un lavoro instancabile con una sentita vocazione antifascista" (Chiara Ferrari da Patria Indipendente)
Proprio oggi sono andata a San Vittore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 20:33
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Ballata del carcere di Reading

Ballata del carcere di Reading
da Ballate per uomini e bestie - 2019

La canzone si inspira all'omonima The Ballad of Reading Gaol un celebre componimento poetico di Oscar Wilde, scritto dopo la sua scarcerazione il 19 maggio 1897 dalla prigione di Reading e pubblicato nel 1898.


Tra le denunce che fai in questo disco ci metti in mezzo anche il sistema carcerario con La ballata del carcere di Reading.
Di questo tema ha parlato magnificamente e completamente, sulla sua pelle, il grande poeta Oscar Wilde. La vicenda per la quale ho scritto questa ballata credo sia molto toccante: un gigante che arriva alla completa caduta e che, invece che distruggersi o lasciarsi morire, capisce gli altri e la compassione attraverso il dolore. Comprende che Cristo non è venuto sulla Terra per salvarci, ma per insegnare agli uomini a salvarsi l’un l’altro. Trovo che – insieme al De profundis – siano le pagine più alte, dettate dal dolore.... (Continues)
Non indossava la giubba rossa
(Continues)
2019/5/26 - 23:57
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The Ballad of Reading Gaol

The Ballad of Reading Gaol
Vinicio Capossela
Ballate per uomini e bestie (2019)

Dq82 2019/5/25 - 12:04
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La Garaventa

La Garaventa
Buonasera. Sono Diego Cossu, il figlio dell'ultimo comandante della Nave Scuola. Mio padre è mancato a Natale dello scorso anno. Io sono cresciuto con i ragazzi della Garaventa tra Genova e Peveragno. Sono il testimone di quanto mio padre fosse affezionato ai suoi ragazzi, e questo suo attaccamento era un argomento spesso citato fino alla sua morte. Sono orgoglioso di quanto bene lui abbia fatto per questi ragazzi (quanti ne ricordo!! Aruta, Farci, Chiu, Perriello, Famiglietti....). Ora sono un medico affermato ma non sarei l'uomo che sono se non avessi avuto la possibilità di confrontarmi da bambino e da ragazzo con le difficoltà di questi che per me erano solo coetanei con i quali giocare. Grazie papà per avermi insegnato il rispetto e la tolleranza verso i meno fortunati. Ti ringrazio io per chi non lo ha mai fatto.
diegocossu61@gmail.com 2019/5/19 - 00:35
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
ÖZGÜRLÜK SAATİMDE
(Continues)
Contributed by Cagla G. 2019/5/14 - 14:55
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L'ora d'aria

L'ora d'aria
the letter of a detained, chronicle of a suicide foretold."
ONE HOUR OF AIR
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/5/2 - 10:35

La Sagesse de la Nation

La Sagesse de la Nation
La Sagesse de la Nation

Lettre de prison 21
24 mai 1935


Dialogue Maïeutique

En fait, Lucien l’âne mon ami, le titre « La Sagesse de la Nation » aurait dû être plus long, mais pur toutes ces lettres de prison, j’ai définitivement opté pour des titres courts.

Bonne idée, Marco Valdo M.I., mais du coup, tu m’intrigues. Qu’aurait été ce titre court, s’il avait pu être long ?

Bonne question, Lucien l’âne mon ami, il aurait été formulé comme ceci : « La Sagesse de la Nation,
de la Justice et de la Raison », mais tout compte fait, ce n’était pas nécessaire et je vais te dire pourquoi. Vois-tu, mon ami l’âne Lucien, quand on choisit un titre, il faut savoir pourquoi. Dans mon cas, je veux dire, dans ce cas-ci, j’utilise le titre pour attirer l’attention sur le point focal de la canzone. Ceci vu qu’une chanson parle de diverses choses et qu’il faut bien lui faire exprimer un caractère qui... (Continues)
Cette admonition
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/14 - 21:29
Song Itineraries: From World Jails

Admirable Justice

Admirable Justice
Admirable Justice

Lettre de prison 20

24 mai 1935


Dialogue Maïeutique

Comme tu pourras t’en rendre compte, Lucien l’âne mon ami, le Dr. Levi est d’une cohérence durable et en quelque sorte, imperturbable. Si l’on reprend ses lettres depuis le début – soit sur une durée d’une année, il tient les mêmes arguments et il développe les mêmes pensées avec une grande constance.

C’est très bien tout ça, Marco Valdo M.I. mon ami, mais ne pourrais-tu pas détailler un peu ?

Bien sûr que si, Lucien l’âne mon ami et je vais le faire à l’instant. Tout au long de ces échanges de lettres avec sa famille – essentiellement sa mère et sans que nous ayons connaissance des réponses, il affirme systématiquement qu’il est innocent de ce dont on pourrait l’accuser, qu’il n’a rien à voir, ni rien à faire avec la politique, qu’il est sincère, qu’il ne comprend pas ce qu’on lui reproche, qu’il est un artiste... (Continues)
Je n’ai pas reçu vos lettres.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/12 - 21:24
Song Itineraries: From World Jails

Le Bouquet

Le Bouquet
Le Bouquet

Lettre de prison 19

18 mai 1935


Dialogue Maïeutique


Pour une fois, Lucien l’âne, commençons par le commencement. Allons-y dans l’ordre. Ce samedi 18 mai 1935, Carlo Levi est en prison depuis deux jours déjà et il n’a encore été informé de rien en ce qui concerne les motifs de son arrestation et de son incarcération ; il n’a même rencontré personne pour l’interroger. Il se trouve dans un vide total – probablement voulu, évidemment.

Ce doit être assez angoissant, dit Lucien l’âne, mais connaissant le Dr. Levi, il ne doit pas en être trop affecté.

Non en effet, répond Marco Valdo M.I., ce qui l’embarrasse, c’est le manque d’informations. Il y fait allusion quand il dit à la fin de la lettre :

« Je me demande si la Gazzetta del Popolo
Va faire l’éloge de mes tableaux au Valentino
Ou de la grande expo
De Paris, inaugurée quand on m’arrêtait. »

Qu’est-ce que c’est que... (Continues)
Que viennent nombreuses les heures
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/9 - 19:28
Song Itineraries: From World Jails

Retour en Cellule

Retour en Cellule
Retour en Cellule

Lettre de prison 18
18 mai 1935 (16/V/34)


Dialogue Maïeutique.


Mettons immédiatement au clair, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange de « Retour en Cellule ». En fait de mystère, l’étrangeté se dissout quand on regarde de plus près la date équivoque de cette lettre de prison et qu’on remarque tut d’un coup qu’une année a soudain disparu. Elle s’est perdue en ville, à Turin, dans le studio du peintre Levi, Piazza Vittorio Veneto, au cinquième étage. C’est là qu’on est revenu chercher le Dr. Levi pour le ramener aux Nuove, à peu près un an jour pour jour après sa précédente libération. Le peintre avait passé ce temps à travailler à ses toiles, à faire des portraits, là dans une grande salle qui avait été à la fin du siècle précédent l’atelier du peintre Lorenzo Delleani. C’était une autre génération, c’était un autre temps, c’était une autre peinture. Et ce retour... (Continues)
Voici à nouveau le soleil
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/6 - 09:16
Song Itineraries: From World Jails
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La nostra poesia è scritta con le lacrime

La nostra poesia è scritta con le lacrime
Una canzone per il Rojava (2017)
Nell’oscurità di anguste celle,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/1 - 13:50
Song Itineraries: From Kurdistan, From World Jails




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