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Before 2007-4-6

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The Capeman, a musical by Paul Simon. At the time it was a clamorous flop, but it's a story of immigration, racism and jail we don't want to forget. For the first time translated into italian
Lorenzo Masetti 2007/4/6 - 14:51
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Aspettando il processo

Aspettando il processo
1975
Del carcere

Testo ripreso da La musica de l'altra Italia
Con le dita intrecciate
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/4 - 19:20
Song Itineraries: From World Jails
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137 Executions (And Not One Innocent Man)

137 Executions (And Not One Innocent Man)
While ranking extremely low in many social service areas, the great state of Texas does have one national record to be "proud" of: number one in executions! In fact, the president holds the national record for most executions while governor; 152. He also has the lead for most executions in a single year - 40 in 2000, averaging one execution every nine days. But, his "greatest" mark on history might just well be allowing two prisoners to be executed on the same day in the same prison.
Down in Texas it's a new century
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/4 - 18:54
Song Itineraries: From World Jails
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Push the Button

Push the Button
Da "Land Speed Record", primo lavoro degli Hüsker Dü risalente al 1982.
Hear the sirens in the afternoon
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/4 - 08:26
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Newest Industry

Newest Industry
Dal doppio album "Zen Arcade" del 1984.
Been through mass destruction once, but once was not enough
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/4 - 08:22
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Guns At My School

Guns At My School
Dal primo album del gruppo, un live del 1982 intitolato "Land Speed Record"

Celeberrima la copertina del disco, la pancia di un aereo militare carica di bare avvolte nella bandiera a stelle e strisce...
We've got guns at my school
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/4 - 08:15
Song Itineraries: Weapons: our daily home war

È troppo comodo

È troppo comodo
[1966-67]
Testo e musica di Pino Masi

"Ti ho appena offerto, prima di ogni altro mio testo, caro Lettore, quello di una canzone scritta tra il '66 ed il '67 - la mia prima, ancora ingenua, canzone - e colgo l'occasione al volo per adempiere - pur se in maniera non meditata fino a un attimo fa - anche alla seconda, non secondaria, richiesta dell'Editore (la prima fu quella di raccogliere, in un libro, tutti i testi): "...affiancare, ai versi di tutte le tue canzoni, un commento utile al Lettore per poterli 'vedere'... nel loro contesto culturale, storico, sociale." Come potevo quindi, adesso, non sottolineare subito la parola Vietnam e dire quanto forte abbia 'suonato il campanello' di quel dramma - nel '66 compivo i miei primi venti anni - per quelli della mia generazione? Fu, quello, un 'campanello' della Storia. E suonò, allora, tanto forte quanto, alle nuove generazioni, suona ora quello... (Continues)
È troppo comodo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/4 - 02:15
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Il galeone

Il galeone
[1967]
Da una poesia di Belgrado Pedrini
Musica di Paola Nicolazzi

Il Galeone, Belgrado Pedrini e la "Liberazione"
di Riccardo Venturi.

"Il galeone" è una poesia che Belgrado Pedrini, anarchico carrarese, scrisse in galera, a Fossombrone, nel 1967. Il titolo originale della poesia era Schiavi. Fu poi messa in musica da Paola Nicolazzi sulla base di una canzone popolare intitolata, curiosamente, Se tu ti fai monaca; la Nicolazzi, nel trasformarla in canzone (e in uno dei più noti canti anarchici italiani di ogni tempo), ne omise però la quarta e l'ultima strofa, che così recitano:

Nessun nocchiero ardito,
sfida dei venti l’ira?
Pur sulla nave muda,
l’etere ognun sospira!
(...)
Falci del messidoro,
spighe ondeggianti al vento!
Voi siate i nostri labari,
nell’epico cimento!
Fu poi pubblicata, senz'alcuna indicazione di titolo, nel giornale Presenza anarchica, a cura dei... (Continues)
Siamo la ciurma anemica
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/4 - 01:24
Song Itineraries: From World Jails
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Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]

Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]
Inseriamo da oggi la "Storia di Rodolfo Foscati", antica e terribile canzone di carcere della tradizione toscana, come canzone autonoma nell'ambito del percorso Dalle galere del mondo; finora era stata presente a complemento della pagina di Affare Dreyfus di Davide Giromini, canzone nella quale ne vengono citati i versi iniziali e finali.

La canzone ha un'origine oscura. C'è un Rodolfo Foscati patriota milanese, imprigionato durante i moti carbonari del 1821. Ce n'è un altro in San Frediano, a Firenze, protagonista di un non meglio precisato fatto di sangue e condannato all'ergastolo. Forse le due figure si sono sovrapposte, forse no; la canzone è sicuramente toscana, e rappresenta in maniera cruda i primi, terribili giorni dell'ergastolano ("Più oscura è invece la storia di Rodolfo Foscati da San Frediano, protagonista di un’altra disperata canzone narrativa sui suoi primi giorni da ergastolano.... (Continues)
Caro padre, vi scrivo piangendo,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/3 - 18:45
Song Itineraries: From World Jails
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Le Mantellate

Le Mantellate
[1959]
Testo e musica di Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi
Incisa per la prima volta in singolo Assieme a Ma mi
Poi in "Canzoni della Mala" e in "Ornella Vanoni" (1961)



E' la campana in bronzo della Chiesa delle Mantellate che per molti secoli, con il suo rintocco, ha segnato lo scandire delle ore nella quotidianità del carcere. Attualmente il reperto storico si trova presso il museo criminologico del Ministero della Giustizia.

Alzi la mano chi conosce "Le Mantellate" e non la crede un'antica canzone popolare romana. Eppure è stata scritta nel 1959 da Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi per Ornella Vanoni. Tre milanesi che si mettono a scrivere una serie di canzoni della mala nei vari dialetti italiani facendo credere a tutti che si tratti di autentiche canzoni popolari; all'operazione, presentata nel 1959 al "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, partecipa anche Fausto Amodei. Le Mantellate... (Continues)
Le Mantellate so' delle suore
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/3 - 17:48
Song Itineraries: From World Jails
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Aria

Aria
[1999]
da "Sig. Dapatas"

Contribuisco anch'io al percorso sulle galere con questa canzone che Silvestri ha avuto il coraggio di presentare al Festival di Sanremo. Veramente suggestiva, anche perché non si capisce se l'evasione sia riuscita o se l'ergastolano sia morto. [LM]
Alle otto e un quarto di un mercoledì d'agosto
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/4/3 - 17:38
Song Itineraries: From World Jails
Another new song itinerary: From World Jails, dedicated to the "jail world" as an expression of the System and of its repressive violence. A song itinerary likely to become very complex and extensive.
Riccardo Venturi 2007/4/3 - 17:28

Canzone di Portolongone

Anonymous
Canzone di Portolongone
Si tratta della fusione di due canti differenti raccolti da Giovanna Marini: le prime quattro strofe derivano molto probabilmente da una canzone da cantastorie dell'Ottocento; l'ultima strofa è di origine meridionale.


IL CARCERE DI PORTOLONGONE
di Riccardo Venturi

Il carcere di Portolongone, ora Porto Azzurro, all'Isola d'Elba, si trova in un'antica fortezza retaggio della dominazione spagnola su quella parte dell'isola: la Fortezza Alarcón, o Forte di Focardo. Accanto alla funzione militare originaria, ha da sempre avuto quella di carcere; col tempo è divenuta l'unica.

Una lunga storia di carcere durissimo e di evasioni impossibili. Fino agli anni '60 del secolo scorso, all'ingresso della prima porta della fortezza, vi era scritta la terribile frase dantesca: Perdete ogni speranza o voi che entrate; l'edificio centrale, quello storico, veniva detto "Reclusione o Rissa". Sarebbe difficile... (Continues)
Avevo quindici anni, ero bambino,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/3 - 15:43
Song Itineraries: From World Jails
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Il maschio di Volterra

Anonymous
Il maschio di Volterra
[ca. 1900]
Alcuni dei testi qui presentati sono stati raccolti originariamente da La musica dell'Altra Italia; altri sono raccolti dalla Rete e da Catanuto-Schirone.

Inserendo questa canzone diamo l'avvio ad un nuovo percorso, che comprenderà canzoni già presenti in raccolta ed altre ancora da inserire dedicate all' "universo-galera" in tutto il mondo. Un percorso logico e doveroso che si occuperà della più logica manifestazione della repressione del potere e del suo sistema: la galera. A chi obiettasse che questo tema sembra allontanarsi da quello principale del sito, rispondo che tale lontananza non sussiste nella realtà dei fatti (si pensi, ad esempio, all'istituzione dei carceri militari, agli imprigionamenti per renitenza alla leva, alla "cella di rigore", alla violenza militaresca all'interno delle carceri e a innumerevoli altre cose). Ma, più che altro, vogliamo con questo rappresentare... (Continues)
Ah me ne stavo mesto a lavorare
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/3 - 15:07
Song Itineraries: From World Jails
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Bloodshed In Africa

Bloodshed In Africa
Dall'album "Jerusalem" del 1986.
Bloodshed in Africa
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/3 - 13:52
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Wait For The Sun

Wait For The Sun
Another Day is gone So many have died
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/4/3 - 01:40
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The Edge Of The World

The Edge Of The World

“To resist is to create. To create is to resist.” It’s now been 9 years since SLIVER started rocking on Belgian, French, German and Luxemburger scenes ; with always the same idea : using art and creation as resistance, music as a weapon. “Their riot scream floating like a flag,” SLIVER continue to sing their ideas with rockin’ hardcore as a soundtrack (and also in paper “communiqués” distributed for free at gigs and elsewhere). The band has played more than 100 shows in Europe since 1999 (with Feverish, Death Before Disco, Guerilla Poubelle...) and has released 6 self-produced records and now works with the Belgian label we are all liars records (distribution: Bang!) which released their latest EP: “Kamikaze” (reviewed in Rock Sound, Rock One, Abus Dangereux, Shoot me Again, Metalorgie…). As for the texts and ideas of the band, they even crossed the Atlantic Ocean and were noticed by the... (Continues)
I’m standing at the top of a seventeen story building
(Continues)
Contributed by Ben 2007/4/2 - 18:31
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Que la tortilla se vuelva

Que la tortilla se vuelva
Allora, la prima strofa, per come la ricordo io, è quella che inizia proprio così:

Que culpa tiene el tomate
que sta tranquilo en la mata
que culpa tiene el tomate
que sta tranquilo en la mata
si viene un hijo de puta y lo
mete en una lata y lo
manda pa' Caracas

La hierba de los caminos
la pisan los caminantes
la hierba de los caminos
la pisan los caminantes
y a la mujer del obrero la pisan
cuatro tunantes de esos
que tienen dinero
y a la mujer del obrero la pisan
cuatro tunantes de esos
que tienen dinero

Lo senhores de la mina
se han comprado una romana
los senhores de la mina
se han comprado una romana
para pesar el dinero que todita la semana
lo roban al pobre obrero
para pesar el dinero que todita la semana
lo roban al pobre obrero

Cuando querra el Dios del Cielo
que la tortilla se vuelva
cuando querra el Dios del cielo
que la tortilla se vuelva
y los pobres comen pan comen pan
y los ricos mierda mierda
y lo pobres comen comen pan
y los ricos mierda mierda.
Salvatore 2007/4/2 - 12:08
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Andrea

Andrea
Il traduttore avverte: "Andrea ist im Italienischen ein männlicher Vorname", cioè che "Andrea" è in italiano un nome maschile (in tedesco è invece il femminile di "Andreas").
ANDREA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/1 - 22:23
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
TEDESCO / GERMAN [2]

Versione tedesca di Christian Rafelsberger da faberdeandre.com (sito dell'amico Marcello Motta)

Si tratta di una traduzione in rima e cantabile.
DER KRIEG DES PIERO
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/1 - 22:16
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Mediterráneo

Mediterráneo
Mediterraneo è decisamente una delle più belle poesie di Serrat - stante il nobile scopo, ascoltarla (soprattutto nella versione duettata con Ana Belén) solcando le onde del Mare Nostrum, entrando dalla e Colonne d'Ercole (Algeciras) e proseguendo fino al Mar Nero (Istanbul) è una sensazione di libertà e non solo spaziale.
Ironia della sorte: ho ascoltato per puro caso questa canzone per la prima volta nel 1990, avevo dimenticato le cuffie alle orecchie addomertandomi quando mi sono risvegliato al suono dolce di questa canzone, costeggiavamo la costa del Sol diretti oltre Algeciras...
Pasquale G. (grazie a T.R.W.) 2007/4/1 - 21:46
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Pontelandolfo

Pontelandolfo
In questo link del Comune di Pontelandolfo viene raccontato quel che avvenne a Pontelandolfo nel 1861, vedete voi se copiare/incollare il contenuto o mettere solo il link.

(Boriz)

Il link è sicuramente molto interessante per ricostruire gli avvenimenti di Pontelandolfo, e corredato da un'ottima iconografia. Ciononostante, non potrei ricopiarlo espungendo i passi del testo che mi stanno assai poco simpatici, in primis quello finale; questa sarebbe un'operazione scorretta. Preferisco quindi lasciare esclusivamente il link, lasciando alla coscienza di tutti il giudizio su ciò che vi viene espresso; personalmente, di certo "meridionalismo" a base di Borboni e santa religione mi sarei un po' caramellato i coglioni (appunto ovviamente non rivolto a te, Boriz; ci tengo a specificarlo). Così come tengo ovviamente a specificare che gli avvenimenti di Pontelandolfo restano comunque un vomitevole... (Continues)
2007/4/1 - 19:47
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Victor Jara

Victor Jara
è una canzone stupenda, ogni volta che l'ascolto mi sale un brivido su per la schiena
VICTOR JARA
(Continues)
Contributed by matteo88 2007/4/1 - 17:45
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Franz è il mio nome

Franz è il mio nome
[1976]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Da "La torre di Babele"


La torre di Babele è il 4° album in studio di Edoardo Bennato. Sia testi che musiche sono di Edoardo Bennato, così come gli arrangiamenti, eccetto la numero 2, Venderò, il cui testo è stato composto da Eugenio Bennato, fratello dell'autore. Disco di successo grazie alla canzone trainante (cantautore,ironica sbeffeggiatura del culto della personalità dei musicisti impegnati), si presenta come una raccolta di pezzi a tinte scure, quasi grotteschi, proseguendo la poetica surreale del precedente lp Io che non sono l'imperatore.I testi spaziano dalla crisi della Germania del muro, spaccata in due da due regimi speculari (Franz è il mio nome), ad allusioni non tanto velate sulla connivenza fra dittature sudamericane e governi democratici occidentali (Fandango), attacchi al perbenismo (Quante brave persone) e quadretti di delirio... (Continues)
Franz è il mio nome e vendo la libertà
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/1 - 17:29
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Maledetto sia Copernico

Maledetto sia Copernico
Un tempo avevano punti fissi
(Continues)
Contributed by Mincio Attila Eugenio 2007/4/1 - 13:30
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Cantata Santa María de Iquique

Cantata Santa María de Iquique
La escuela Santa María, canta de día, pena de noche nos comentaba "Pachín Advis" amigo y compañero de colegio.
Durante el día hay alumnos que ignoran la tragedia del suelo que pisan, en la noche el silencio se acompaña con las voces de aquellos que no pudieron callar.
Así íbamos escuchando sus relatos que pronto los transformaría, en una plegaría inolvidable de la tragedia nortina.
Al obrero, su mujer e hijos de la pampa, nunca se podrá hacer un monumento más glorioso que el canto a su muerte, de PACHIN ADVIS.
Con el cariño de siempre, gracias amigo, un pampino de Rosario de Huara, Iquique 2007

(Jorge Múñoz Salgado)

L'amico e compagno pampino Jorge Múñoz Salgado non deve essere soltanto ringraziato per questo suo commento (cosa che, comunque, facciamo con tutto il cuore); al suo commento deve essere dato il giusto risalto. Ci ha scritto una persona che è stata compagno di collegio di... (Continues)
2007/4/1 - 06:01
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Mal de guerre

Mal de guerre
Ils ont sorti les armes
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/1 - 00:34
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The Harder They Come

The Harder They Come
stupenda
2007/3/31 - 16:21
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L'ot ed setember

L'ot ed setember
[1978]
Testo e musica di Pierangelo Bertoli
Da "S'at ven in meint", album interamente in dialetto sassolese.
L'ot ed setember d'un dè pin ed saul
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/31 - 13:53
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Dictature

Dictature
canzone veramente bella
2007/3/31 - 12:37
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Che

Che
Album: True Stories (1973)
One morning in Bolivia
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/3/30 - 18:43
Song Itineraries: Che Guevara

De Dulle Griet

De Dulle Griet
[1980]
Woorden en muziek / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Wannes van de Velde

'De Dulle Griet' is een tekst van Wannes van de Velde, gebaseerd op een traditionele melodie. De dame in kwestie wordt ook wel eens het vrouwelijk symbool van de oorlog genoemd, en is in die hoedanigheid al een schitterend vereeuwigd op een schilderij van Pieter Brueghel. Ook in later eeuwen blijkt ze een onuitputtelikjke bron van inspiratie te zijn voor uiteenlopende zaken. Zoals bij voorbeeld: een strip (Suske & Wiske en de Dulle Griet), een bier (Dulle Griet van de Scheldebrouwerij in Westmaas), een folkband, verschillende kaffees in Nederland & België en een kanon in Gent. Buiten categorie vernoemen we ook nog de friettent 'De Dulle Friet', ook te vinden in Gent.

(Uit antekeningen van Wè-nun Henks cd "Bar", 2002)
Die onder alle vrouwen, het minst is te vertrouwen
(Continues)
Contributed by jacopo (laverdure) 2007/3/30 - 18:41
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Il cuoco di Salò

Il cuoco di Salò
Leggo tardi questo commento e devo necessariamente difendere Vecchioni dalle false accuse di faziosità. Riporto, quindi, le dichiarazioni di De Gregori stesso su "Il cuoco di Salò", che chiariscono la sua volontà di non giustificare assolutamente chi è morto dalla parte dei nazifascisti:

"Sono loro stessi che in questo canto dicono di stare dalla parte sbagliata. Credo che questo fosse un sentimento abbastanza diffuso, forse in maniera più o meno conscia fra coloro che avevano scelto di militare nella Repubblica Sociale. Sicuramente sapevano di andare incontro ad una sconfitta storica, non solo ad una sconfitta militare"
(dall’intervento di Francesco De Gregori nel Convegno “Comunicare storia. Un seminario a più voci”, tenutosi ad Arezzo il 22 e il 23 febbraio 2001 e organizzato dall’Assessorato ai Beni e Attività culturali della Provincia di Arezzo e dalla rivista “Storia e problemi contemporanei”.)
Antonio Piccolo 2007/3/30 - 12:59
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Disposable Heroes

Disposable Heroes
30 marzo 2007
EROI USA E GETTA
(Continues)
2007/3/30 - 12:33
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Johnny I Hardly Knew Ye

Anonymous
Johnny I Hardly Knew Ye
Vedo che c'è una piccola polemica sull'utilizzo di questa canzone nello spot SEAT, e vorrei chiarire una cosa .... lo spot non utilizza questa canzone! Mi spiego. Questa è un'antica canzone popolare irlandese, come naturalmente avrete visto dal testo e dai numerosi links presenti sulla pagina, che parla di un soldato che torna a casa dopo la guerra, più morto che vivo. Come tutte le canzoni popolari che parlino di di guerra, non può che essere profondamente antimilitarista e pacifista, ed in questo senso sicuramente tutti noi la intendiamo. Però come spesso accade, la musica e le canzoni non rimangono cristallizzate nel tempo, ma, soprattutto quando sono molto conosciute, possono essere modificate anche radicalmente. Avrete letto, nella parte della pagina dedicata al film di Kubrick, Il Dottor Stranamore, come durante la guerra civile americana, questa canzone, che probabilmente era arrivata... (Continues)
2007/3/29 - 21:53
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We Have All The Time In The World

We Have All The Time In The World
CONCORDO, LA CANZONE E' STUPENDA... E "THE JACKET" E' IL MIO FILM PREFERITO... FA DAVVERO CAPIRE CHE IL TEMPO CHE ABBIAMO LO DOBBIAMO SFRUTTARE AL MEGLIO !!!
ALEXA 2007/3/29 - 17:16
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Spara

Spara
Io so chi è! Ha 17 anni, va in un liceo qui a Roma, lo conosco perchè me l'ha indicato il mio ragazzo! E' veramente bravo, su myspace ormai ho il link fisso! Pensa che fa tutti i testi e le musiche da solo.
(Eleonora)

Carissima Eleonora, se tu e il tuo ragazzo conoscete Giacomo, allora portategli i nostri saluti e soprattutto i nostri complimenti, perché un testo del genere scritto da un ragazzo di 17 anni, oltre a farci un enorme piacere, ci lascia letteralmente a bocca aperta. O forse non dovrebbe essere così, e più semplicemente tra i ragazzi della vostra età ci sono veramente dei...tesori nascosti che intendiamo portare alla luce. Grazie ancora! [RV]
2007/3/29 - 16:56
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Het jong soldaatje

Het jong soldaatje
Da/uit "Bar" [2002]
Trad., arr. Wè-nun Henk

Grazie infinite al nostro vecchio, fedelissimo e prezioso amico e collaboratore Jacopo "Laverdure", che ci ha spedito il libretto completo dell'album dei Wè-nun Henk corredato di note. Ricordiamo il suo bel sito: http://www.ordet.it

"Ook in onze nieuwe tijd blijkt het een actueel thema, kindsoldaten die in alle delen van de wereld in de strijd worden geworpen. Hoewel de hoofdpersoon in dit lied inmiddels de respectabele leeftijd van 22 jaren heeft bereikt – en dus oud genoeg om te sneuvelen – had hij waarschijnlijk liever nog 50 jaar doorgeleefd. 'Het Jong Soldaatje' is en lied dat Harrie Franken optekende in Bladel (Noord-Brabant), maar hij noteerde er ook bij dat het oorspronkelijk afkomstig zou zijn uit Zwitserland (en die informatie komt dan weer uit de Duitse bundel 'Der Zupfgeigenhansl', Leipzig, 1939). Met een lichte melodische afwijhet... (Continues)
Ik ben een jong soldaatje van 22 jaren
(Continues)
Contributed by Jacopo 2007/3/29 - 15:23
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My Neighbors In Delray

My Neighbors In Delray
[2001]
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "Recognition"
rodmacdonald.net

"A song in the aftermath of September 11" - Rod MacDonald
My neighbors in Delray ate on Federal Highway
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/29 - 15:13
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Canzone fra le guerre

Canzone fra le guerre
Vorrei fare un appunto breve su un grande equivoco emerso più volte in questa discussione: quando si è usata l'espressione "laicista" con senso dispregiativo, s'è accostato il suo senso ad una simpatia verso l'integralismo islamico. L'equivoco nasce dal fatto che chi è laico in Italia, combatte ovviamente contro il dilagante integralismo cattolico. Ma chi è contro le istituzioni religiose, è contro tutte le istituzioni religiose e il suo discorso non si ferma certo all'Italietta. Una domanda che ci si pone, ad esempio: perché ci sono paesi in cui si possono lapidare le donne? Nessuna legge lo permetterebbe, se non ci fosse un'istituzione religiosa a consentirlo. Ecco perché combattiamo: perché un'istituzione con caratteri politici ed economici non ha nulla a che vedere con dio.

"Già la parola «cristianesimo» è un equivoco: in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.... (Continues)
Antonio Piccolo 2007/3/29 - 12:22
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Who Built The Bomb? (That Blew Oklahoma City Down)

Who Built The Bomb? (That Blew Oklahoma City Down)
[1996]
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "And Then He Woke Up"
rodmacdonald.net


THE OKLAHOMA CITY BOMBING
from en.wikipedia

The Oklahoma City bombing was a terrorist attack on April 19, 1995 aimed at the Alfred P. Murrah Federal Building, a U.S. government office complex in downtown Oklahoma City, Oklahoma. The attack claimed 168 lives and left over 800 injured. Until September 11, 2001, it was the deadliest act of terrorism within the U.S. borders.

Within days after the bombing, Timothy McVeigh and Terry Nichols were arrested for their role in the bombing. Investigators determined that McVeigh and Nichols were sympathizers of an anti-government militia movement and that that their motive was to avenge the government's handling of the Waco and Ruby Ridge incidents. McVeigh was executed by lethal injection on June 11, 2001; Nichols was sentenced... (Continues)
Who built the bomb that blew Oklahoma City down?
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/29 - 11:30
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Smoke

Smoke
[2004]
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "A Tale Of Two Americas"
rodmacdonald.net
While you were outside having a smoke
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/29 - 11:13
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(The Man Who Dropped The Bomb On) Hiroshima

(The Man Who Dropped The Bomb On) Hiroshima
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "Recognition"
rodmacdonald.net
The man who dropped the bomb on Hiroshima
(Continues)
Contributed by adriana 2007/3/29 - 09:54
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Peace

Peace
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "A Tale Of Two Americas"
rodmacdonald.net

Rod MacDonald è un cantautore americano, nato in Connecticut nel 1948. Laureatosi in storia, nel 1970, all'Università della Virginia e ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza della Columbia. Ma durante l'ultimo anno prese la decisione di vivere di musica. Ha fatto parte, nel 1980, del rinascimento folk al Greenwich Village, e del laboratorio del Cornelia Street Cafe. Le sue canzoni sono state cantate, fra l'altro, da Dave Van Ronk, Christine Lavine e Garnet Rogers. Una curiosità: ha fatto una cover americana di Auschwitz, di Guccini. - Francesco Senia
Peace now there's a concept
(Continues)
Contributed by adriana 2007/3/29 - 09:50
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Sacrifice

Sacrifice
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "A Tale Of Two Americas"
rodmacdonald.net

"Rod MacDonald è un cantautore americano, nato in Connecticut nel 1948. Laureatosi in storia, nel 1970, all'Università della Virginia e ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza della Columbia. Ma durante l'ultimo anno prese la decisione di vivere di musica. Ha fatto parte, nel 1980, del rinascimento folk al Greenwich Village, e del laboratorio del Cornelia Street Cafe. Le sue canzoni sono state cantate, fra l'altro, da Dave Van Ronk, Christine Lavine e Garnet Rogers. Una curiosità: ha fatto una cover americana di Auschwitz, di Guccini." - Francesco Senia
I'm just as patriotic as the next guy
(Continues)
Contributed by adriana 2007/3/29 - 09:48
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The Death Of Victor Jara

The Death Of Victor Jara
[1996]
Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "And Then He Woke Up"
rodmacdonald.net
In a gunboat outside Santiago
(Continues)
Contributed by adriana 2007/3/29 - 09:44
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De Spaansche Brabander

De Spaansche Brabander
Da/uit "Bar" [2002]
Trad., arr. Wè-nun Henk
[XVI/XVII secolo]

Grazie infinite al nostro vecchio, fedelissimo e prezioso amico e collaboratore Jacopo "Laverdure", che ci ha spedito il libretto completo dell'album dei Wè-nun Henk corredato di note. Ricordiamo il suo bel sito: http://www.ordet.it

"Een liedje uit de 80-jarige oorlog, een periode die zeker voor de Zuidelijke Nederlanden niet altijd even gezellig was. Menig Spanjaard en geus versmoorde in zijn bloed, zoals Valerius het zo mooi uitdrukte, maar toch was het hiet altijd kommer en kwel. In dit lied gaat één van de ongenode Spaanse gasten aan de haal met een Brabantse maagd, wat voor laatstgenoemde anders afloopt dan ze van tevoren waarchijnlijk had gehoopt. Vandaar dat er een nuttige moraal aan get lied is toegevoed, zodat zij 21e eeuwers er ook nog iets aan hebben. De titel leidden we af van Bredero's beroemde gelijnamige toneelstuk,... (Continues)
D'r zat een meid al voor d'r deur klits klets de boem lala
(Continues)
Contributed by Jacopo 2007/3/29 - 02:12
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Paz pela paz

Paz pela paz
pela paz, contra a guerra, sempre.
jose mario 2007/3/29 - 01:25
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World War Three Is A Giant Ice Cream Cone

World War Three Is A Giant Ice Cream Cone
Cherry on the top
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/29 - 00:16
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Let's All Make A Bomb

Let's All Make A Bomb
1981
Penthouse And Pavement
And as the low aggress the high
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/3/29 - 00:02




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