Secondamarea – Canzoni a carburo (RadiciMusic, 2016)
L’etichetta toscana propone una raffinata riedizione di "Canzoni a carburo ", in formato CD-libro di ottanta pagine (digipack a tre ante realizzato con carta artistica, ricco di contributi scritti, testimonianze e immagini d’epoca). È un album tematico – prefato da una poesia di Alda Merini – che scava nella memoria delle comunità di minatori, portando all’aperto le ‘voci’ di chi quel mondo lo ha pienamente vissuto o ha tragicamente perso la vita nelle viscere della terra. Il disco di Ilaria Becchino, cantante e musicista, e Andrea Biscaro, cantautore e scrittore, era uscito nel 2009, allegato a un volumetto di Stampa Alternativa. Però, l’odierna pubblicazione contiene quattro brani nuovi: due canzoni inedite in italiano e due in tedesco su testi di Manlio Massole, poeta-minatore di Buggerru, nel Sulcis-Iglesiente. «Un lavoro che sarebbe... (Continues)
dq82 2017/2/18 - 19:09
BB alias DE non è che trovi/hai anche le altre canzoni di questo album?
Ciao dq82, la pagina si Stampa Alternativa da cui avevo preso i testi mi pare non sia più raggiungibile...
Ho provato a fare qualche ricerca in base alla track list ma i risultati sono solo parziali:
1. Canto proletario italo-francese: è una poesia di Dino Campana
2. Barche amorrate: pure di Dino Campana
3. Carbone: trattasi di una poesia di Erri De Luca, dalla raccolta “Solo andata”
4. Medaglie: scritta da Andrea Biscaro (?)
5. Candela a Carburo: scritta da Andrea Biscaro (?)
6. Lampo: poesia di Simone Weil
7. Ballata Senza Tempo: poesia di Gianfranco Rossi, scrittore ferrarese, cugino di Giorgio Bassani
8. I Carbonai: si tratta di una poesia di Giorgio Bassani
9. Estate: poesia di Manlio Massole, ma non trovo il testo
10. Ombre: scritta da Andrea Biscaro (?)
11. Pelle di mulo
12. L'Oro Degli Stolti: scritta da Andrea Biscaro (?) (“Abbiamo trovato l'oro degli stolti, abbiamo... (Continues)
Chanson italienne – Dotti, medici e sapienti - Edoardo Bennato – 1977
«Burattino senza fili – Marionnette sans fils » est un album d’Edoardo Bennato sorti en 1977, dont on a vendu environ un million de copies. Il raconte les aventures de Pinocchio de manière métaphorique et propose une double clé de lecture : l’histoire de Carlo Collodi telle quelle et une exposition allégorique des personnages moderne. Toute la poétique de « Marionnette sans fils » est une métaphore du pouvoir, qui impose sa culture et sa notion de normalité, en repoussant et en opprimant celui qui s’éloigne des règles fixées et ose chercher sa vision du monde personnelle . Les morceaux de « Marionnette sans fils » sont presque tous centrés sur la réinterprétation des personnages de l’histoire en fonction du dualisme normal/anormal. Le thème fondamental de l’évolution de Pinocchio de marionnette à enfant devient, alors... (Continues)
DOCTEURS, MÉDECINS ET SAVANTS (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/18 - 13:44
VIA TADDEA
Via Taddea è una delle più antiche strade del quartiere di San Lorenzo, a Firenze. Sembra che prenda nome da una famiglia Taddei, che qui aveva il suo palazzo dove soggiornò pure il pittore Raffaello.
E' una di quelle strade fiorentine strette, ombrose, in alcuni angoli persino buie ma che inaspettatamente si aprono in sprazzi di sole. Il palazzo nobiliare è accanto alle case della gente comune e alle vecchie botteghe e ai fondi, senza soluzione di continuità, in un'unica severità. Al numero 21 di via Taddea nacque, il 24 novembre 1826, Carlo Lorenzini detto il Collodi, l'autore del Pinocchio. Da questo vicolo partì il Burattino senza Fili per il suo giro del mondo.
A brevissima distanza dal Palazzo Taddei dove soggiornò il pittore Raffaello (al numero 17 della strada), una vecchissima e modesta casa popolare che ancora oggi è tale, coi panni stesi e le mutande a asciugare al... (Continues)
Bravo Krzys, anche se in italiano non è che si capisca molto...comunque hai visto che il 27 gennaio è uscito sul mercato polacco il primo cd tributo a Cohen dopo la sua dipartita: BOOGIE STREET - RENATA PRZEMYK SPIEVA PIOSENKI LEONARDA COHENA perchè non me ne spedisci una copia? Ti posso inviare i soldi tramite Paypal Account. Grazie, ciao
Non ti deve, Flavio, né creare problemi e né dispiaceri correggermi o puntualizzare. Tutte le pagine di questo sito, "mie" o di altri, sono fatte per ricostruire in modo preciso la storia di una data canzone, di un dato brano musicale, e di tutto ciò che "c'è dietro"; quindi, in ultima analisi, per creare e ricevere conoscenza. Se ho scritto delle inesattezze, non solo sollecito che mi vengano emendate, ma mi rende felice: significa che ho imparato qualcosa di nuovo, che non conoscevo, e lo dico con la più totale umiltà. Non ho mai pensato di essere una specie di "autorità somma" in nessuna delle cose che faccio, anche perché dalle cosiddette sommità si cade facilmente e rovinosamente. Quindi ben venga ogni sorta di correzione, puntualizzazione e quant'altro, da parte tua e di chiunque. Saluti carissimi!
Riccardo Venturi 2017/2/17 - 20:57
PLAC'H LANDELO
Bernez Tangi
Denez Prigent, Ar Gouriz Koar, 1993
Bez'zo ur plac'h e Landelo
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Bez'zo ur plac'h e Landelo
Kant gwech 'neus karet
Kant gwech bet gloazet
Freget he c'halon e pilhoù
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Freget he c'halon e pilhoù
'barzh 'vefe kavet
Ur prad alaouret
Kleier hanternoz ga't o sko
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Kleier hanternoz ga't o sko
Ez a kuit diarc'hen
Gant he sae saotret
Ur puñs e-kichen a zo
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Ur puñs e-kichen a zo
D'ar veol hi zo aet
He divronn 'neus glebiet
Al loar a luc'h tro-war-dro
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Al loar a luc'h tro-war-dro
En dour trankilaet
'zegas dezhi he c'hened
Met galv' 'ra 'nezhi ar c'hav
Landandeli di landandandeli... (Continues)
Fine anni settanta.La fantastica invasione pirata nel mondo folk ben ordinato e melodioso di questo gruppo sedusse non poco, la prova tangibile che poteva resistere un rock bretone. Personalmente non ho mai amato troppo la musica rock, ma amavo invece visceralmente l'opera di ogni singola persona della Cooperativa NEVENOE e se questo 45 giri del giugno 1978(una versione in studio quindi un po' differente da quella live del 33 giri, di Gwerz Maro Jorj Jackson e sul retro il lungo Gwerz An Dilabour - Il Lamento Della Disoccupazione) e questo LP dalla meravigliosa copertina dell'anno seguente, erano usciti presso di loro, dovevo assolutamente scoprirne il motivo. Era una musica per l'epoca, molto contemporanea, gli strumenti elettrificati, che non rinnegava però il kan ha diskan, una canzone cantata in bretone, esistenziale e anche politica che contestava i poteri ufficiali o paralleli del denaro:
pardon, devo rettificare il mio precedente intervento:la versione del gwerz di George Jackson apparsa sul 45 giri è effettivamente differente da quella seguente dell'ellepi, ma sono entrambe state registrate in studio. A generare confusione è stato il fatto che nella riedizione in cd della Coop Breizh è stata aggiunta una versione live.
P.S. Riccardo, lo sapevi che il nonno di Denez Abernot era un goémonier ed è in suo omaggio che il brano fu composto?
Non lo sapevo affatto, ma mi ero come ammascato una cosa del genere. Nella canzone se ne parla non solo con troppa partecipazione, ma anche con troppa competenza per non sospettare qualcosa "di famiglia"... Piuttosto, avrei una domanda da farti sulla Plac'h Landelo: ne sai qualcosa sulla sua origine? A me ha fatto venire in mente una cosa abbastanza frequente in Bretagna, vale a dire un fatto di cronaca realmente avvenuto e poi trasposto "alla bretone" in atmosfere lunari, mitiche, fiabesche, quello che vuoi. Mutatis mutandis, un po' come dalla tragica morte della prostituta che fu gettata nel Tanaro (o si gettò, non ricordo) De André trasse la "Canzone di Marinella". Sei a conoscenza di qualcosa, per caso...?
Mi spiace Richard, non conosco niente della genesi della canzone, so solo che Bernez Tangi incontrò Denez Abernot nel 1976 e quello fu l'embrione del gruppo. Il pezzo non fu inserito nel disco, quindi si può ipotizzare che venne composto dopo quell'anno...
La prostituta, De André disse di aver letto nel 1955 su "La Provincia di Asti", fu gettata....ma una puntigliosa verifica delle annate fino al 1958 dette esito negativo: nessuna traccia di una notizia del genere. Però nel 1953, una prostituta trentatrenne, tale Maria Boccuzzi, fu rinvenuta cadavere nel fiume Olona, nei pressi di Milano, crivellata di colpi e rapinata. In seguito si venne a sapere che inizialmente aveva tentato una carriera di ballerina col nome d'arte di Mary Pirimpò e che di recente aveva manifestato l'intenzione di uscire dal giro, grazie ai risparmi messi da parte......Fabrizio, tredicenne, all'epoca avrebbe potuto... (Continues)
Non è facile leggere oggi che "un sorriso ci seppellirà" e che "ci salverà", eppure tocca mettere da parte la tristezza e lasciarci come compagni di viaggio che si dicono addio, ognuno per la sua strada.
Non ci si vedeva da anni, forse da quella volta che inaspettatamente ci leggesti "Lentamente muore" (e dagli) da quel pulpito, o forse l'anno dopo a Sarajevo, ma già stavi male.
Mi sembravi un immortale, che di fronte all'ineluttabile resisteva, sorrideva e viveva.
Un abbraccio da lontano.
Su Mudcat Café trovo una versione certamente più antica della precedente, solo che la fonte è piuttosto generica perchè “Songs of Zion” è il titolo di diverse raccolte di inni o libretti di canti religiosi adottati nelle chiese protestanti, metodiste in particolare, degli USA.
Ciao Dq82, era solo una precisazione, e ho ritenuta di farla non per puntiglio o per farti una critica.
Il fatto è che:
1) Il titolo dell'album era sbagliato (è vero, usiamo tutti Wikipedia, ma ho imparato col tempo che lì dentro ci sono anche inesattezze quando non strafalcioni... meglio verificare.)
2) credo fosse interessante sottolineare che la più grande label di musica nera (e non solo) era costretta ad usare una sussidiaria per pubblicare certe cose.
L’etichetta toscana propone una raffinata riedizione di "Canzoni a carburo ", in formato CD-libro di ottanta pagine (digipack a tre ante realizzato con carta artistica, ricco di contributi scritti, testimonianze e immagini d’epoca). È un album tematico – prefato da una poesia di Alda Merini – che scava nella memoria delle comunità di minatori, portando all’aperto le ‘voci’ di chi quel mondo lo ha pienamente vissuto o ha tragicamente perso la vita nelle viscere della terra. Il disco di Ilaria Becchino, cantante e musicista, e Andrea Biscaro, cantautore e scrittore, era uscito nel 2009, allegato a un volumetto di Stampa Alternativa. Però, l’odierna pubblicazione contiene quattro brani nuovi: due canzoni inedite in italiano e due in tedesco su testi di Manlio Massole, poeta-minatore di Buggerru, nel Sulcis-Iglesiente. «Un lavoro che sarebbe... (Continues)