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Kiss Mother Nature Goodbye

Kiss Mother Nature Goodbye
The oil tankers poisoned the oceans
(Continues)
2014/12/18 - 04:45
Song Itineraries: War on Earth
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La colpa è del Diavolo

La colpa è del Diavolo
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


CVJ

Il Collettivo Víctor Jara, 1974.
Il Collettivo Víctor Jara, 1974.



Via, via, estremisti, capelloni, zozzi!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/18 - 00:43
Song Itineraries: The Devil

La romance du Maquis

Anonymous
La romance du Maquis
[Tra il 1942 ed il 1944]
Canzone di anonimo autore francese, renitente al lavoro obbligatorio in Germania ed entrato nella Resistenza.
Sull’aria de “Romance de Paris”, canzone interpretata da Charles Trénet nel film omonimo diretto da Jean Boyer nel 1941.

Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.
On les appelle les réfractaires,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/17 - 16:06
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La Religion

La Religion
La Religion

Chanson française – La Religion – Jacques Debronckart – 1967



Lucien l'âne mon ami, voici une bien intéressante chanson. Une chanson athée, c'est déjà quelque chose, mais une chanson contre la religion, contre toute religion, contre les religions, les religieux, c'est encore plus rare. Car elle va au-delà de l'anticléricalisme, elle va au-delà des déismes en tous genres ; c'est la religion comme telle qui est visée. La religion comme rassemblement sous une bannière ; en fait, cette chanson ne serait pas nécessairement athée ; en ce sens, elle rejoint Épicure pour qui les Dieux pouvaient bien exister vu qu'ils n'avaient aucun lien quelconque avec l'humanité et que dès lors les dieux ne souciaient pas de ce que peuvent bien faire les humains et les humains n'auraient aucune raison de se soucier des dieux, de tous les dieux ou d'un dieu singulier. Mais elle peut tout aussi bien... (Continues)
[Parlé]
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/17 - 16:06

Chant des Réfractaires

Anonymous
Chant des Réfractaires
[1942?]
Canzone di autore anonimo, sull’aria di “Au devant de la vie” (1935), canzone del Front Populaire scritta da Jeanne Perret prendendo a prestito una composizione di Dmitrij Šostakovič di qualche anno prima.
Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.

I “réfractaires au STO” durante l’occupazione tedesca della Francia erano i francesi che rifiutavano di essere inviati in Germania a lavorare per il Terzo Reich, così come disponeva la legge sul lavoro obbligatorio varata dal governo collaborazionista di Vichy. Siccome poi i renitenti – considerati “ennemis intérieurs” al pari di partigiani, dissidenti, prigionieri politici evasi ed ebrei – venivano braccati dalle Brigades Spéciales del regime, giocoforza erano costretti alla clandestinità e quasi sempre entravano nelle formazioni della... (Continues)
Pour travailler en Allemagne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/17 - 14:22

Dakota Sunset

Dakota Sunset
New York City, 8 P.M.
(Continues)
Contributed by Beavis 2014/12/17 - 03:53
Song Itineraries: Weapons: our daily home war

Les camouflés

Les camouflés
[1944?]
Parole di tal Jean Seauve, forse un giovane renitente al lavoro obbligatorio e poi partigiano nei Francs-Tireurs et Partisans Français operanti nel Vercors.
Sull’aria della popolare “Le Maître à Bord”, di Jean Rodor e Roger Dumas, 1937.
Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.
Nous sommes des centaines
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/16 - 22:11
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Che la vita è troppo bella

Che la vita è troppo bella
Cantata il 13 dicembre 2014 in occasione della contestazione di una manifestazione delle "Sentinelle in piedi", gruppo integralista cattolico che si oppone alle unioni gay e alle adozioni da parte di famiglie non tradizionali (e che probabilmente non sa come altro passare i fine settimana)
Cara mamma non temere,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2014/12/16 - 21:48
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The World Today

The World Today
[1970]
Scritta da John Lee Hooker
Nell’album intitolato “Hooker 'N Heat” del 1971, con il bluesman accompagnato dalla band dei Canned Heat.

“I giovani combattono in ogni città, in ogni campus universitario, non so se fanno bene o male ma combattono per il loro diritti…”

E ragioni per combattere in quel 1970 ce n’erano state a strafottere: l’assoluzione dei “Chicago Seven” per i disordini alla convention del Partito Democratico nel 1968, il massacro di My Lai in Vietnam, l’invasione americana della neutrale Cambogia, l’uccisione di 4 studenti da parte della Guardia nazionale durante le proteste contro la guerra alla Kent University dell’Ohio, la marcia su Washington del 9 maggio, i test nucleari francesi a Mururoa, il festival rock all’isola di Wight, il “Settembre Nero” palestinese in Giordania, l’elezione di Salvador Allende in Cile (preceduta di poco dall’assassinio, ordito dalla CIA, di René Schneider Chereau, un generale democratico che lo appoggiava), la nascita del regime segregazionista in Rhodesia
I wonder why this world is the way it is
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/16 - 11:43

Vorrei parlarti

Vorrei parlarti
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Inedita in album

Sia il testo della canzone che l'immagine sono ripresi dal volume Alfredo Bandelli, Musica e utopia pubblicato nel 2006 dalle edizioni Il Grandevetro di Santa Croce sull'Arno, le stesse presso le quali pubblicava parecchi suoi libri Ivan Della Mea. Nelle canzoni d'amore dei lavoratori c'è un tema fisso e forzato: il lavoro che impedisce di godere delle cose più belle e autentiche della vita. Le poche ore a disposizione sono riservate al riposo, pure forzato, che deve permettere il lavoro del giorno dopo, e così via fino alla fine. Chissà se qualcuno ha fatto in tempo a dire a Alfredo Bandelli, prima che morisse oltre vent'anni fa, di avere scritto una delle più belle canzoni del genere che si conoscano. [RV]
Vorrei parlarti d'un po' d'amore
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/16 - 11:31
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Le Poseur de Rails

Le Poseur de Rails
Le Poseur de Rails

Chanson française – Le Poseur de rails – René-Louis Lafforgue – 1956



Ah, Lucien l'âne mon ami, j'avais inséré l'autre jour une chanson de René-Louis Lafforgue, chanteur libertaire, surtout connu pour ses chansons gouailleuses et dansantes. Cette chanson – Les Enfants d'Auschwitz – reflétait cependant l'autre versant de René-Louis, celui d'un fils de réfugiés espagnols, venus d'Euzkadi (qu'on nomme souvent par ici, le Pays Basque), fuyant la dictature franquiste et les massacres qu'elle perpétra avec l'appui armé (Guernica est en Euzkadi) des fascistes italiens et des nazis allemands. Derrière le chanteur de musette, on découvrait un artiste militant anarchiste – comme Maurice Fanon, Henri Tachan, Léo Ferré, Georges Brassens...

Je m'en souviens très bien de cette chanson assez bouleversante et qui mérite bien sa place près de celle de Guccini Auschwitz, o Canzone del... (Continues)
Re-hop, re-hop
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/16 - 10:26
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Cadillac Assembly Line

Cadillac Assembly Line
[1976]
Scritta da tal Mack Rise
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Truckload Of Lovin'”

“Vado a Detroit, babe, a cercarmi un lavoro alla Cadillac. Non posso portarti con me ora. Sono stanco di penare quaggiù nel Mississippi, costretto a raccogliere quel maledetto cotone…”

“Voglio prendere un bus per il Nord, non voglio più dover dire sempre sissignore, sì padrone… Bene, amore, se ci stai a metterti un paio di blue jeans aderenti, appena prendo la paga ti metto sul primo volo per raggiungermi…”
Goin' to Detroit, Michigan
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/16 - 09:50
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Padrone Olivetti

Padrone Olivetti
[1968]
Scritta e cantata da
Piero Nissim
Padrone Olivetti, un nostro compagno
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/16 - 01:10

La ruota del tempo

La ruota del tempo
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Inedita in album
Nasce una stella nella notte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/16 - 00:49
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Les Enfants d'Auschwitz

Les Enfants d'Auschwitz
Les Enfants d'Auschwitz

Chanson française – René-Louis Lafforgue - 1966
Quand le matin mon fils, mon gars,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/15 - 21:53
Song Itineraries: Extermination camps
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Revolta

Revolta
[1989]
Scritta da José Olissan e Domingos Sérgio
Nell’album “Do Nordeste do Saara ao Nordeste brasileiro”
Retirante ruralista, lavrador (1)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 16:36
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Il bandito

Il bandito
[1974?]
Scritta dal Collettivo Víctor Jara:
Chiara Riondino
David Riondino
Gaia Gualtieri
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Silvano Panichi
In album : "Non vi mettete a spingere" [1979]



Questa è, al tempo stesso, una canzone a caldo e a freddo. Parla, in senso generale, di vite, di scelte e di lotte; e di disperazioni, e di galere, e di rivolte. Parla pure, però, di un fatto ben preciso; accadde a Firenze, in piazza Leon Battista Alberti, il 29 ottobre 1974. Quarant'anni fa.





In questo sito, a pensarci bene, di canzoni che parlano di banditi ce ne sono parecchie; abbastanza per tirarci su un “percorso”, probabilmente. Oggi però non si parla di romantici e lontani “fuorilegge” o “outlaws”, si parla di due proletari armati per i quali la morte, come la canzone dice esattamente, era già preparata e da servire con cura. Si chiamavano Luca Mantini, 25 anni all'epoca, di Firenze;... (Continues)
Vai amico, ti stanno aspettando
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/15 - 12:20
Song Itineraries: From World Jails
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Einigkeit und Recht und Freiheit

Einigkeit und Recht und Freiheit
[1927]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 15 marzo 1927 su “Die Weltbühne”.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Sylvia Anders nel disco “Hanns Eisler: Hollywood~Elegien Und Andere Lieder”

“Unità, Giustizia e Libertà”, che cosa significhino per le “tribù germaniche” resta completamente sconosciuto… così Tucholsky nel 1927.
Se poi si pensa che “Einigkeit und Recht und Freiheit” è la terza strofa del “Das Lied der Deutschen” (1846), passata quasi indenne attraverso le epoche (Primo Reich, Repubblica di Weimar, Terzo Reich) e ancora oggi inno della Bundesrepublik Deutschland…
Was die Freiheit ist bei den Germanen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 11:21
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An den deutschen Mond

An den deutschen Mond
[1920]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 18 aprile 1920 sul “Berliner Volkszeitung”.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

La luna osserva dall’alto, quasi annoiata, la Germania di Weimar, con la gente che passeggia e figlia indifferente, i cambiavaluta illegali agli angoli delle strade, i burocrati di Gustav Noske (il dirigente socialdemocratico responsabile della feroce repressione della Rivoluzione spartachista) che affollano gli uffici del Governo, i militari nelle caserme che attendono dal generale Ludendorff il segnale per la presa del potere… Tutto questo la luna lo conosce bene… Ma ecco che sbuca un tizio – lo stesso Tucholsky, io credo – il quale, nonostante gli insulti, le minacce e i fischi, sbatte un pugno sul tavolo e urla: “L’esercito deve essere smantellato, solo così sarete finalmente al sicuro!”… No, questa scena la luna proprio non se l’aspettava…
Guter Mond, du gehst so stille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 09:54
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Einkäufe

Einkäufe
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 21 dicembre 1919 su “Ulk”, rivista satirica berlinese (che i nazisti chiusero nel 1933, dopo più di sessant’anni ininterrotti di pubblicazione)
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

Insieme a Weihnachten, un’altra “allegra” canzoncina natalizia di Tucholsky: “Che cosa comprerò al piccolo Michel per questo freddo Natale?”
Was schenke ich dem kleinen Michel
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 09:13
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Outlaw Women

Outlaw Women
She works in a bank and she works in a store
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/15 - 05:06
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Say It Like You Mean It

Switchfoot
Say It Like You Mean It
All this noise of rock and roll
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/15 - 04:54
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Media Slant

Media Slant
Tried but I can't
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/15 - 04:40
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Twodot Montana

Twodot Montana
I bet you've been wondering why you ain't heard from me
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/15 - 04:18
Song Itineraries: From World Jails
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None of Your Business

None of Your Business
What's the matter with your life?
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/15 - 02:57

Revolutions-Rückblick (1)

Revolutions-Rückblick (1)
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati come Kaspar Hauser (uno dei suoi 4 pseudonimi) su Die Weltbühne del 6 novembre 1919
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

Prima parte della “retrospettiva” di Tucholsky sulla Rivoluzione tedesca, schiacciata nel sangue tra gennaio (quando vennero assassinati Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht e molti altri dirigenti spartachisti) e maggio del 1919 (quando cadde anche la Repubblica dei Consigli di Monaco).
L’intento di Tucholsky è ancora quello di cercare di tenere viva la debole fiamma della speranza, contro l’onda montante della destra, contro l’ipocrisia dei socialdemocratici, contro il ritorno in pompa magna della casta militare, con in testa quel Ludendorff che fu contemporaneamente tra i responsabili della disfatta tedesca nella Grande Guerra, lo stratega dell’annientamento della Rivoluzione ed uno dei teorici del nascente nazional-socialismo...
Ich schau zurück. Die Pressegenerale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/14 - 21:42
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Socialism Is Love

Socialism Is Love
[1974]
Singolo poi incluso in alcune compilation e dischi collettivi successivi, come “Freedom Sounds (A Celebration Of Jamaican Music)”

Mi sa tanto che questa è una cosa quasi completamente dimenticata, e non farebbe affatto male tornare a ricordarla e praticarla un po’...
You're asking, "What is Socialism, and what it really means?"
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/14 - 21:10

Helden!

Helden!
Helden! 

Erich Kästner – 1928 (?)
Es gibt ein Wort, das sagt so viel 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/14 - 18:35
Song Itineraries: Heroes
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Mother Wolf

Mother Wolf
(2014)
Album: "Give my Love to London"

“Mother Wolf”, which Faithfull co-wrote with Patrick Leonard, may be her finest moment on Give My Love to London. It consists primarily of a single verse and chorus, each repeated throughout the song, but Faithfull sings each iteration with new dramatic emphasis. On the first time through, she delivers the allegorical lyrics almost passively, as though looking down on humanity from some high cloud. The next time, she has descended to earth and become a human amid the earthly horror of war. Faithfull doesn’t sing so much as she spits the words, her delivery grinding against the song’s meter. “How you disgust me!” she growls, turning those syllables into something acrid and poisonous and fundamentally ugly. Her performance meets violence with more violence, and the song’s pummeling pace and dark catharsis simultaneously underscore and undermine the song. The pirates are attacking London, and Faithfull is leading them onward.

Stephen M. Deusner, pitchfork.com
Mother wolf where are you going?
(Continues)
2014/12/13 - 16:30
Song Itineraries: AWV (AntiWar Wolves)
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Lilith: El segundo fracaso de dios

Lilith: El segundo fracaso de dios
[1993]

Lilith: El segundo fracaso de dios



Cuando en mi novatez religiosa comencé a saber de Lilith, me impresionó primero mi ignorancia y luego la censura de la que ha sido objeto la primera rebelde de la historia. Entiendo que a la moral cristiana no le interese como a los asirios y a los babilonios una Diosa que ayude a tener erecciones y eyaculaciones, es decir, que ayude a liberar el cuerpo y el alma de tantas idioteces.

Entiendo también que nos sea difícil pensar en ella si no estamos metidos en los mundazos de los cabalistas. Pero entiendo también que si Dios puso una manera de coger y un árbol que no se debía tocar fue para hacernos prisioneros de sus terquedades. Cuando William Blake dice que la misericordia no existiría de no haber pobres, pienso en el tesoro del Vaticano. Cinco veces las deudas externas de todo el mundo se pagarían con las ofrendas que los más pobres han... (Continues)
Seguiré buscando en el silencio de los lagos
(Continues)
Contributed by adriana 2014/12/13 - 12:54
Song Itineraries: Witches
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Sally's Pigeons

Sally's Pigeons
The song was inspired by the story of a childhood friend of Lauper, who in her teens got pregnant, had a back-alley abortion, and died as a result. The song was co-written with Mary Chapin Carpenter. Lauper was a childhood fan of Elton John, and as a tribute to him, "Sally's Pigeons" contains references to "Tiny Dancer," a song that Lauper has revealed to always make her cry.
When I was eight I had a friend
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/13 - 06:37
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80s Ladies

80s Ladies
We were three little girls from school.
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/12/13 - 06:13
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Wtedy wrócą moje pieśni

Wtedy wrócą moje pieśni
Cantata da Andre Ochodlo
Da qui
Testo di Agnieszka Osiecka
Musica di Ewa Kornecka
Viene eseguita anche da Joanna Kaczmarek
Jak cicho tu, jak milczy świat,
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/12/13 - 03:49
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Krivi smo mi

Krivi smo mi
THE BLAME
(Continues)
Contributed by S. Ćirić 2014/12/13 - 03:28
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Canción de la esperanza

Canción de la esperanza
gracias mil!
ana 2014/12/12 - 12:05
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Ragin' Cajun

Ragin' Cajun
From a town in Louisiana on the wrong side of the tracks
(Continues)
Contributed by Dionysus 2014/12/12 - 05:08
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Lilith

Lilith
Da "Trama Tenue" (1999)
Testo di Ginevra Di Marco e Jacopo Di Marco
Musica di Francesco Magnelli

Dal primo disco solista di Ginevra, uscito appena dopo la fine dei CSI prima di addentrarsi nel mondo della musica popolare italiana e europea. Un disco molto bello in cui spicca questa inquieta e disturbata "Lilith". Sono le parole di una strega sul rogo mentre sta bruciando, una rivendicazione della libertà dalla religione e dall'oppressione del patriarcato della società medievale ma anche moderna ("senza verità inseminate da contemplare in cui cadere dentro e scomparire").

Lilith è il demone femminile associato alla tempesta: secondo la tradizione ebraica è stata la prima compagna di Adamo precedente ad Eva ma presto ripudiata perché ribelle e indipendente. Lilith è scacciata dal paradiso terrestre perché si ribella al volere divino, alla condizione di donna a servizio dell'uomo: sceglie... (Continues)
È forse possibile scordare
(Continues)
2014/12/11 - 22:54
Song Itineraries: Witches
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Weihnachten

Weihnachten
[1918]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati come Kaspar Hauser (uno dei suoi 4 pseudonimi) su Die Weltbühne del 19 dicembre 1918
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht ‎– Deutsches Miserere

Beh, a questo punto ci voleva proprio una canzone natalizia!

Solo che questa di Tucholsky - scritta nel dicembre del 1918, a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra, da cui l’Impero era uscito malconcio per colpa delle “idee spartachiste e socialiste che avvelenavano l'esercito tedesco”, come ebbe a dire il glande generale Ludendorff, e nel pieno della ribellione socialista che di lì a poco sarebbe stata schiacciata nel sangue – non è proprio una canzoncina rasserenante…
So steh ich nun vor deutschen Trümmern
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/11 - 17:38
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Canción del jinete

Canción del jinete
Leggendo La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca di Ian Gibson

– Lucertola, lucertola, lucertola!
dicono che prima di fucilare
Federico García Lorca i fascisti
gli rivolgessero parole oscene
Questo fu presso la fonte che i Mori
chiamavano delle lacrime e Qui
insieme al poeta furono uccisi
il maestro Dióscoro Galindo
e Cabezas e Galadí toreri
– e molti altri ragazze e adolescenti
Poi vennero i Gitani a seppellirlo
ai piedi del cerro del Aceituno
senza chiedersi dove fosse il Cristo
che da venti secoli risuscita invano

5-6 dicembre 2014
L.L. 2014/12/11 - 17:30

Battle of Blair Mountain

Battle of Blair Mountain
Scritta da Josh Hamblin, membro dei Southern Sun, quartetto bluegrass di Gatliff, un villaggio minerario del Kentucky.

Sono molte le canzoni sulle lotte intraprese all’inizio del 900 dai minatori americani, e del West Virginia in particolare. Episodi come quello di Paint Creek (1912), Ludlow (1914) e di Matewan (1920), culminati in quella che fu una vera e propria battaglia campale a Blair Mountain (1921), segnarono profondamente la coscienza collettiva.

La scintilla che fece scoppiare il più violento scontro armato negli USA dall’epoca della Guerra Civile fu l’assassinio dello sceriffo di Matewan Sid Hatfield, caduto in un’imboscata insieme al suo giovane attendente Ed Chambers. Ad ucciderlo, mentre disarmato si recava ad un’udienza in tribunale, furono uomini della Baldwin-Felts Detective Agency che l’anno precedente Sid Hatfield aveva contrastato con successo, uccidendone sette, per... (Continues)
Was back in the day 1921
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/11 - 11:02
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Fire in the Hole

Fire in the Hole
[1987]
Parole di John Sayles (1950-), regista, sceneggiatore e attore, e Mason Daring (1949-), musicista e compositore, autore di tutte le colonne sonore dei film di Sayles.
Musica di Mason Daring
Interpretata da Hazel Dickens nella colonna sonora del film di John Sayles “Matewan”, 1987.

Di John Sayles ho visto molti film, tutti belli e coraggiosi: “Fratello da un altro pianeta” (1984, un divertente ed ironico “sci-fi” anti-razzista), “Otto uomini fuori” (1988, sull’avidità dell’uomo e la corruzione nel mondo dello sport), “Stella solitaria” (1996, un western sui generis sui grandi temi della verità, della giustizia e della legge - che non sempre coincidono) e soprattutto lo splendido e misconosciuto “Angeli armati” (1997, sul genocidio dei nativi in Guatemala negli anni della dittatura e della guerra sucia)...

Purtroppo non ho mai visto “Matewan” ma, cercando canzoni sulla Battle of... (Continues)
You can tell them in the country, tell them in the town
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/10 - 23:18
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
una canzone molto seria ma allo stesso tempo banale
ciccio 2014/12/10 - 21:01
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Battle of Blair Mountain

Battle of Blair Mountain
[2009]
Scritta da Louise Mosrie e Mike Richardson
Nell’album intitolato “Home”

La “battaglia di Blair Mountain” (Logan County, West Virginia, dal 25 agosto al 2 settembre del 1921) è stata la più importante e violenta insurrezione armata avvenuta negli USA dall’epoca della Guerra Civile.

All’inizio degli anni 20 i sindacalisti dell’United Mine Workers (UMW) e i militanti dell’International Workers of the World (IWW) cercarono di organizzare gli sfruttatissimi minatori del West Virginia. La risposta delle compagnie, dei loro agenti privati e ‎‎“strikebreakers” e delle forze di polizia fu la stessa del 1912 (massacro di Paint Creek) e del 1914 ‎‎(Ludlow Massacre). Ma nelle contee di Mingo e di Logan i minatori non si fecero cogliere di sorpresa e ‎risposero armi in pugno agli agenti delle compagnie e alla polizia, prima resistendo a Matewan il 19 ‎maggio 1920 (dove furono uccise sette guardie... (Continues)
Find a vein and drain the black gold.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/10 - 16:59
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Capitol Air

Capitol Air
[1980]
Versi di Allen Ginsberg , con l’apporto di Joe Strummer.
Nella raccolta poetica “Holy Soul Jelly Roll: Poems and Songs 1949-1993” pubblicata da Ginsberg nel 1993.
Trovo il brano nella raccolta dei Clash intitolata “Last Gang In Town: Rarities 1976 – 1984” pubblicata nel 2003.

Era il periodo in cui i Clash erano in tour con “Sandinista!” e una sera, nel backstage di un concerto al Bond’s International Casino di New York (era la fine di maggio del 1981) Joe Strummer chiese ad Allen Ginsberg di salire sul palco perchè lui molto meglio di loro avrebbe potuto spiegare cosa stava combinando Reagan in centro America… La performance ebbe successo e fu replicata in seguito, credo, almeno una volta, con la band che accompagnava Ginsberg sulle note di Ghetto Defendant (brano poi incluso in “Combat Rock” del 1982)

Al proposito si veda anche CIA Dope Calypso.
I dont't like the government where I live
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/10 - 16:13
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All the Little Bourgeois Dreams

All the Little Bourgeois Dreams
[2010]
Nell’EP intitolato “Jubilation”

L’altro giorno ci hanno detto che l’azienda è sull’orlo del dissesto…
Ci hanno detto che i soldi per gli stipendi ci sono solo fino a marzo/aprile…
Ci hanno detto che c’è un emendamento “spada di Damocle” ad un qualche decreto “Renzi Sacconi Derio o chi per essi” che taglia il personale del 30-50% (minimo)…
Ci hanno detto che siamo dal culo…
Ci hanno detto che la Grecia è dietro l’angolo…
Ci hanno detto che bisognerà lottare per difendere i posti di lavoro, anche se bisognava pensarci prima perché ormai è troppo tardi…

Fine di ogni “sogno piccolo-borghese”…
All is what it seems
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/10 - 14:49
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Bettogli, 1911

Bettogli, 1911
Chanson italienne – Bettogli, 1911 - Bededeum – 2008

Le texte du morceau est inspiré d'un fait réel : le 26 Juillet 1911, dans la marbrière, propriété des Comtes Lazzoni, dans la localité de Bettogli (près de Carrare), la montagne s'écroula tout à coup, en tuant dix mineurs, dont quelques-uns très jeunes.

C'est seulement un des multiples épisodes qui pourraient être racontés, dans l'interminable défilé de morts dans les carrières de Carrara ou dans n'importe quel autre lieu de travail…
La mélodie est un morceau traditionnel écossais « Clyde's bonnie banks », elle aussi inspirée d'un dramatique incident minier produit à Blantyre (près de Glasgow) le 22 Octobre 1877, où moururent plus de deux cents mineurs.

Ce morceau est dédié à tous les morts au travail, de tous les temps et de partout, et à la mémoire de ceux qui, comme Alberto Meschi, se sont battu généreusement pour que cette extermination... (Continues)
BETTOGLI, 1911
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/9 - 19:26
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High Germany

Anonymous
La versione di Judy Collins, da suo album d’esordio intitolato “A Maid of Constant Sorrow”, pubblicato nel 1961
High Germany
WARS OF GERMANY
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/9 - 15:27
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Marciam marciam

Anonymous
Marciam marciam
Dal disco LP 33 giri "Pietà l'è morta", Dischi del Sole, Ds 1048/50, 1975

Esecutori : il Gruppo Padano di Piadena (Delio Chittò, Bruno Fontanella, Amedeo Merli), Sandra Mantovani, Giovanna Daffini, Franco Mereu. Alla chitarra, Gaspare de Lama, Paolo Ciarchi e Sergio Lodi. Registrata a Milano, 6 maggio 1964.
E sotto il sole ardente
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/12/9 - 15:06
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Marat/Sade

Marat/Sade
[1963]
Parole di Peter Weiss (1916-1982), scrittore, pittore, regista tedesco, naturalizzato svedese.
Musica di Richard Peaslee (1930-), compositore inglese
Dall’opera musicale intitolata “Die Verfolgung und Ermordung Jean Paul Marats dargestellt durch die Schauspielgruppe des Hospizes zu Charenton unter Anleitung des Herrn de Sade.” (“La persecuzione e l'assassinio di Jean-Paul Marat, rappresentato dalla compagnia filodrammatica dell'ospizio di Charenton sotto la guida del marchese de Sade.”), più semplicemente nota come “Marat/Sade”.

Judy Collins fece un medley di alcune delle canzoni dello spettacolo di Weiss.
Nel suo album intitolato “In My Life” pubblicato nel 1966.

Sempre del 1966 è la riduzione cinematografica che dell’opera di Weiss fece il regista britannico Peter Brook (1925-) nel suo “Marat/Sade”.
Four years after the Revolution
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/9 - 15:03
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Compagno ti conosco

Compagno ti conosco
[1975]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Album: Fiaba Grande (La nave dei folli)

All'interno di Fiaba grande (La nave dei folli), Compagno ti conosco, suddivisa in ben tredici parti distinte, rappresenta una sorta di “album nell'album”. Per le loro pertinenze specifiche, si era pensato di inserire nel sito solo due di queste parti, vale a dire Alcide Cervi e Se muere Allende; ma ciò avrebbe significato spezzare l'unitarietà del messaggio che reca. Ne è venuta fuori una “paginona alla gpt” che comunque, anche in altre sue parti, potrà risultare non lontana dalle tematiche di questo sito. A tutto questo ha contribuito senz'altro anche il fatto che nessuna parte di questa fondamentale composizione di Ivan Della Mea si trova(va) in rete. [RV]


Compagno ti conosco
di Teresio Zaninetti
Rabbia e poesia in Ivan Della Mea, II

Del ’75 è Fiaba grande (La nave... (Continues)
1. Chi può chiamare scienza (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/9 - 14:14
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Gegen den Krieg

Gegen den Krieg
ΣΤΡΑΤΕΓΕ, ΤΟ ΤΑΝΚ ΣΟΥ
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2014/12/9 - 11:17

Ballata per Oswald Lee

Ballata per Oswald Lee
[1963]
Omicron-Della Mea
Edizioni BELLA CIAO, Milano 1963

Quando il presidente Kennedy fu ammazzato a Dallas da Lee Harvey Oswald, il 22 novembre 1963, c'ero fisicamente ma non c'ero: avevo l'età di due mesi meno tre giorni. E quando Jacob Leon Rubenstein, detto Jack Ruby, ammazzò l'assassino di Kennedy nel caos di una stazione di polizia di Dallas, due giorni dopo, avevo due mesi meno un giorno. Sono solito dire di essere stato accolto al mondo prima dalla strage di Longarone, duemila morti, il 9 ottobre; e poi dall'assassinio di Kennedy. Benvenuto in questo mondo, Riccardino; avrai un grande avvenire dietro le spalle. E così, quei due avvenimenti storici me li porto talmente dietro da ricordarmeli quasi senza ricordo; in questa canzone “a caldo”, scritta dall'allora ventitreenne Ivan Della Mea, se ne parla, di uno di essi.

Se ne parla, appunto, a caldo e con delle imprecisioni forse... (Continues)
C'è luce e giorno e confusione nella notte,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/9 - 10:16




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