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Would Jesus Wear a Rolex?

Would Jesus Wear a  Rolex?
Woke up this mornin', turned on the T.V. set
(Continues)
Contributed by Anonymous 2014/12/2 - 04:22
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Millworker

Millworker
[1977]
Parole e musica di James Taylor
Scritta originariamente per il musical di Broadway “Working” di Stephen Schwartz, fu poi inclusa nell’album dell’autore intitolato “Flag” del 1979.

Al femminile. Bellissima e dolente.
Now my grandfather was a sailor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/1 - 22:13
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Fensch Vallée

Fensch Vallée
[1976]
Parole e musica di Bernard Lavilliers
Nell’album intitolato “Les barbares”

Il Fensch è un fiume della Lorena, affluente della Mosella e quindi del Reno.
La Fenschdall è stata fino ad epoca recente una valle di miniere, impianti siderurgici, acciaierie ed altiforni.
E’ sempre stata dominata dalla stessa famiglia, i de Wendel.
Oggi la Wendel è una società d’investimenti da 6.5 miliardi di Euro. Nel 2013 ha fatturato 333 milioni di Euro, +51% rispetto all’esercizio precedente: alla faccia della crisi! (che ce la fanno vivere solo a noi poveracci...)
Viens petite sœur au blanc manteau
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/1 - 21:45
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Filles qui êtes à marier

Anonymous
Filles qui êtes à marier
Canto popolare probabilmente originario della Linguadoca
Nel repertorio de La Bamboche
Si trova anche interpretata da Francis Lemarque nella raccolta “Anthologie de la chanson française - Les chansons de femmes”
Filles qui êtes à marier
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/1 - 20:53
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Là su quei monti

Là su quei monti
Un bel canto partigiano "montagnino" di cui non saprei darvi notizie, l'ho ricavato dal disco SIGNAL

Però il ritornello ricorrente "giustizia e libertà" sembrerebbe dare indicazione precisa della appartenenza.

Anche la strofa conclusiva "stanno i migliori dei partigian" meriterebbe un approfondimento.
Là su quei monti
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/12/1 - 15:25

Canzone dei cantastorie “vittime della Phos”

Anonymous
Canzone dei cantastorie “vittime della Phos”
Forse avrete sentito parlare dell'incendio della fabbrica di fiammiferi di Rocca Canavese del 15 marzo 1924. Si incendiò la fabbrica e morirono 21 operai, di cui 18 ragazzine tra i 12 e i 17 anni.
Erano anni di fame, l'apertura della fabbrica in campagna venne vista come una benedizione, le operaie venivano pagate 4-5 lire a giornata, ovviamente per condizioni di lavoro insalubri (tanto che la fabbrica prese fuoco).
Era un po' che cercavo qualche testo per poter raccontare questa storia operaia, finché ho scoperto che alla commemorazione del 90° anniversario i ragazzi della scuola media di Rocca Canavese hanno presentato un canto dell'epoca raccolto dalla prof.ssa Daniela Gaiara, ma del testo non c'era traccia.
Ho contattato la scuola e quindi la professoressa che gentilmente ci ha fornito il testo e ce ne ha raccontato la storia. In occasione del 75° anniversario (1999) ha iniziato a... (Continues)
A Rocca Canavese ha distrutto ogni cosa
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/12/1 - 11:58
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Hitler con gli occhiali a specchio

Hitler con gli occhiali a specchio
[2014]

Album: Come il soffitto di una chiesa bombardata (split con i Contrasto)


La guerra ha un'inizio?
Memorie oniriche di uno stato in bilico tra la pace e la guerra... Al classico pezzo, diciamo, punk, abbiamo voluto abbinare alcuni momenti ambient, sperimentando un po' al di fuori delle solite cose... il frammento che chiude il disco si intitola "Hitler con gli occhiali a specchio"kalashnikov-collective
La prima volta che vedemmo il nemico fu in televisione all'ora di cena, si muoveva sullo schermo con il passo dell'oca e i denti bianchi. La prima volta che vedemmo del sangue fu sul fondo delle vaschette della carne macinata, mentre spingevamo i carrelli pieni verso l'uscita del supermercato.
(Continues)
Contributed by dq82 2014/12/1 - 11:11
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Apollo i Marsjasz

Apollo i Marsjasz
[1961]
Poesia di Zbigniew Herbert dalla raccolta "Studium przedmiotu"
Messa in musica da Przemysław Gintrowski
Da http://www.fundacjaherberta.com/
właściwy pojedynek Apollona
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/30 - 22:44

Riccardo Venturi: Per Gian Piero Testa / Για τον Τζαν Πιέρο Τέστα

Riccardo Venturi: Per Gian Piero Testa / Για τον Τζαν Πιέρο Τέστα
Firenze, 10 frimaio 223.
Quando scompare una persona che mi è cara, e per mille motivi, non mi riesce mai scrivere “a caldo”. Probabilmente, la prima reazione che ho è quella del silenzio. Nel caso di Gian Piero Testa, purtroppo, ho avuto poi in sorte di sapere già prima che cosa si stava preparando, e direttamente dalla sua voce; eravamo soliti farci telefonate interminabili, raccontandoci di tutto e “cospirando” per mettere sul sito questo o quell'album, questa o quella canzone. Nel contempo, ci raccontavamo la nostra vita, quella passata e quella quotidiana. Mi accadeva, con Gian Piero, praticamente la stessa cosa che ebbi a vivere con un altro mio amico carissimo, anche lui scomparso all'improvviso; la raccontai, anni fa, parlando di Traiettorie dei gatti. I gatti, non so come, ci sono sempre. Nelle persone cui più ho vol... (Continues)
2014/11/30 - 08:46
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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Πω πω τι έπαθε ο Μουσολίνι

Πω πω τι έπαθε ο Μουσολίνι
[1941]
Versi di Pol Menestrel / Πωλ Μενεστρέλ, che credo sia lo pseudonimo di tal Γιάννης Χιδίρογλου
Parodia sulla melodia di una qualche canzone italiana dell’epoca con musica scritta da Nino Casiroli (1910-1975), milanese, compositore, autore di testi, direttore d’orchestra ed editore.
Nella raccolta di canzoni interpretate dalla Vembo negli anni 40 intitolata “Η Σοφία Βέμπο Στα Τραγούδια Του '40”

Sofia Vembo cantò queste canzoni di sdegno e di incitamento contro l'aggressione italiana al suo Paese, diventando, tra l' Ottobre del 1940 e l'Aprile del 1941, la "voce della Grecia" per antonomasia. (Si vedano anche Bάζει o Nτούτσε τη στολή του e Στον πόλεμο βγαίν' ου Ιταλός)
“Μολών Λαβέ!”, “Vieni a prenderle!”, è la risposta data da Leonida a Serse che gli chiedeva di consegnare le armi (Battaglia delle Termopili, 480 a.C.). (Note di Gian Piero Testa, da Stixoi.info
Ντούτσε κορόιδο τα έκανες ρόιδο αφότου φοράς το χακί
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/30 - 00:12

Αθάνατος

Antiwar Songs Blog
Αθάνατος
E’ la più triste notizia che si possa dare, ma purtroppo dobbiamo farlo. Gian Piero Testa, collaboratore storico di questo sito e anima della “Sezione Greca”, con decine di traduzioni magistrali, ci ha lasciati stanotte per una gravissima e rapidissima malattia. A chi lo ha conosciuto di persona restano non uno, ma diecimila ricordi; a […]
Antiwar Songs Staff 2014-11-29 23:14:00
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La Brigata Garibaldi

Anonymous
La Brigata Garibaldi
Canto partigiano nel repertorio di Giovanna Daffini (voce e chitarra) e Vittorio Carpi (violino)
Fata largo cha passa
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/29 - 22:07
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Valsesia

Anonymous
Discografia : Bella Ciao, LP Signal, 1972

Canto partigiano
Quando si tratta di attaccare
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/29 - 14:04
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Me and the I.R.S.

Me and the I.R.S.
Well you can tell them boys at the IRS
(Continues)
Contributed by Anonymous 2014/11/29 - 05:49
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Ítaca

Ítaca
(1975)
dall'album Viatge a Ítaca

Testo (I) tratto da Itaca (Ιθάκη), poesia di Konstandinos Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης (1911)
traduzione catalana di Carles Riba (1893-1959), professore di greco all'Università Autonoma di Barcellona dal 1925 al 1939, traduttore in catalano dell'Odissea e dei poeti greci moderni
Adattamento di Lluís Llach
Testo (II - III) di Lluís Llach
Musica di Lluís Llach
Arrangiamenti del pianista Manel Camp leader del gruppo di rock progressive Fusioon

Per Gian Piero che oggi ha raggiunto la sua Itaca, dopo un cammino pieno di avventure, pieno di conoscenze



E' il 1975, l'ultimo terribile anno della dittatura franchista. Il dittatore morirà a novembre, a maggio Llach presenta al Palau de la Música di Barcellona il nuovo album. Il recital sarà seguito dall'immancabile ritorsione: per aver proferito parole considerate offensive verso le istituzioni e... (Continues)
I
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2014/11/28 - 22:59
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Antifascista

Antifascista
Herz für die Sache (2013)

Antifascista è un appello a bloccare il neonazismo e a opporsi all’ideologia di destra e alle manifestazioni della estrema destra.

La canzone fa parte del progetto Kein Bock auf Nazis, avviato da ZSK e alcune altre band tedesche. Si tratta di un’“iniziativa contro il neonazismo, la politica di destra e il razzismo”.
Es ist unsere Stadt, merkt euch das
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2014/11/28 - 17:19
This is the saddest news we possibly can give, but we have to do it anyway.
Gian Piero Testa, an historical collaborator of our website and the “soul” of the Greek Section with dozens of masterly translations, has passed away last night for a serious and sudden illness.
All those who have known him will keep thousands of memories; those who have not known him will keep his work, to which this website will give on its right importance, merit and value.
For Gian Piero, so deeply fond of Greece, its culture and its language, let the cry resound: ΑΘΑΝΑΤΟΣ !

Αυτά είναι τα θλιβερότατα νέα που μπορούμε να δώσουμε, αλλά, δυστυχώς, πρέπει να το κάνουμε.
Ο Τζαν Πιέρο Τέστα, ιστορικός συνεργάτης αυτής της ιστοσελίδας και ψυχή του “Ελληνικού Τμήματος” με δεκάδες εξαιρετικών μεταφράσεων, μας άφησε χρόνους απόψε λόγω μιας βαριάς και ξαφνικής ασθένειας.
Γι' όλους αυτούς που τον έχουν γνωρίσει μένουν μυριάδες θυμήσεων. Γι' αυτούς που δεν τον έχουν γνωρίσει, μένει το έργο του, που η ιστοσελίδα αυτή θα μελετάει να του δίνει την αξία και την προβολή που αξίζει.
Για τον Τζαν Πιέρο, ερωτευμένο με την Ελλάδα, την κουλτούρα και τη γλώσσα της, ας ηχήσει η φωνή· ΑΘΑΝΑΤΟΣ !
Riccardo Venturi 2014/11/28 - 15:35
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Fa' o Signore

Fa' o Signore
"Sono il numero A 5384 di Auschwitz-Birkenau" Così iniziava le sue "lezioni" la testimone sopravvissuta agli orrori dell'inferno.

Seduta sul divano della sua abitazione genovese, l'ex maestra di Langasco racconta, con la sua voce calma e pacata, al microfono dell'intervistatrice uno dei tanti simpatici episodi che avevano allietato il suo ritorno dal campo femminile di Auschwitz-Birkenau.
"Andavo alle poste a ritirare la pensione e una volta ho, incautamente, appoggiato il braccio sul piano del banco. L'impiegato, incuriosito dal tatuaggio rimasto in vista mi ha chiesto che cosa era. Gli ho spiegato che era quello che mi avevano fatto al campo di sterminio. E lui mi ha risposto, ma se vi hanno sterminati, come mai siete così tanti?" (Forse si riferiva ai superstiti degli oltre duemila genovesi deportati nei campi di concentramento)
Oltre all'inferno tedesco, anche quello, imprevisto, trovato... (Continues)
Fa' o Signore
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/28 - 15:30
Song Itineraries: Extermination camps

Le soleil rouge

Le soleil rouge
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay

Interpretata già nel 1910 nientepopòdimeno che da Émile Combes (1835-1921), uomo politico francese di primo piano all’inizio del secolo scorso, esponente radicale e fiero anticlericale.
Nella raccolta “Chansons de Frances. Chansons révolutionnaires et sociales”

Si dice che all’epoca questa canzone fosse amata e cantata quanto L'Internationale
Vers la Cité de l’Avenir
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 13:23
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Tu t’en iras les pieds devant…

Tu t’en iras les pieds devant…
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Simone Bartel, nel suo disco intitolato “Chansons du Sang Passé - Sur les turpitudes et les usages des monarchies des empires et des république” (1970) e anche da Georges Brassens, nella raccolta “Inédits, archives 1953-1980”

Canzone de “‘A livella”, come direbbe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, che in arte fu Totò…
Tu t'en iras les pieds devant,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 11:53

Les pissenlits

Les pissenlits
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Hélène Delavault nel disco “La Républicaine”, Le Chant du Monde, 1988.

Il “piscialetto”, o “dente di leone”, è il nome popolare dato in Francia al Tarassaco, da noi chiamato anche dente di cane, soffione (con riferimento all'infruttescenza), cicoria selvatica, ingrassaporci, ecc. Più genericamente con “pissenlits” ci si riferisce alle erbe selvatiche, raccolte in passato... (Continues)
« Des pissenlits ! des pissenlits ! »
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 11:18

Les ventres

Les ventres
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Anne Cuvelier e Denis Cacheux (Compagnie Tant Qu’à Faire) nel disco intitolato “Moi, j’m'en fous!” pubblicato nel 1999.

“Il grasso ventre dei commendatori…”, 80 anni prima di Rino Gaetano
Chantons le ventre des bourgeois
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 10:49

La citée rouge

La citée rouge
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Anne Cuvelier e Denis Cacheux (Compagnie Tant Qu’à Faire) nel disco intitolato “Moi, j’m'en fous!” pubblicato nel 1999.

La miseria, la fame, lo sfruttamento, l’emarginazione delle classi più povere nella grande città, la “Ville Lumière” (si veda al proposito la bellissima Embrasse-moi di Prévert/Oswald), non determina automaticamente la protesta organizzata contro gli affamatori, ma prima di tutto la guerra e la violenza tra gli stessi diseredati.
Una canzone di oltre un secolo fa che parla del nostro presente.
Le cuir rongé de vermine,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 10:26
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La chanson de l’aiguille

La chanson de l’aiguille
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Chantal Grimm in un disco della serie “Anthologie de la Chanson Française” (“Chansons de métiers. Travaux des villes et travaux des champs”)

“Complainte des petites mains”, lamento delle giovani, spesso giovanissime, operaie che nell’industria tessile di fine 800 erano impiegate nelle cuciture a mano. Qui una giovane sarta, costretta a cucire giorno e notte, lamenta che il lavoro le ha sottratto la salute e, di fatto, la vita.
«Cours, mon aiguille, dans la laine !»
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 09:47

La chanson du rémouleur

La chanson du rémouleur
[1896]
Parole di Maurice Boukay (nome d’arte di Charles-Maurice Couyba, 1866-1931), nella raccolta intitolata “Chansons rouges”, pubblicata nel 1897, con le illustrazioni di Théophile-Alexandre Steinlen (1859-1923) artista anarchico svizzero.

Musica di Marcel Legay (1851-1915), cantante di strada, chansonnier e compositore, soprannominato “le barde au bouc noir” o ancora il “chauve chevelu”. E’ considerato un precursore degli chansonniers di Montmartre.
Testo trovato su questo sito dedicato a Marcel Legay
Interpretata da Hélène Delavault nel disco “La Républicaine”, Le Chant du Monde, 1988.

Un pamphlet contro la guerra e contro la pena di morte.
Jadis, en la paix des familles,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/28 - 09:18
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To Hell With the Devil

Stryper
To Hell With the Devil
Well, speak of the devil
(Continues)
Contributed by Anonymous 2014/11/27 - 23:27
Song Itineraries: The Devil
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Embrasse-moi

Embrasse-moi
[1935]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta intitolata “Histoires et d'autres histoires” pubblicata nel 1963.
Musica di Wal-Berg (1910-1994), nome d’arte di Voldemar Rosenberg, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa.

Impareggiabile Prévert. Splendida la Oswald.
C’était dans un quartier de la ville lumière
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/27 - 16:12
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Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)

Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)

La Benedicta

Una massiccia operazione di rastrellamento da parte dei comandi germanici si ebbe il 6 Aprile del 1944. I nazifascisti intimarono il coprifuoco in tutti i paesi della zona, compresa tra il basso alessandrino e la zona dei Laghi Gorzente, tra le 18 e le 5 del mattino, nei giorni precedenti si erano concentrate tutte le popolazioni maschili delle classi comprese tra il 1914 e il 1925 nei campi di concentramento di Novi e Masone.
All'alba del 6 aprile mossero due colonne una da Voltaggio e l'altra da Piani di Praglia, nello stesso tempo tutte le rotabili della zona venivano bloccate. Le colonne convergevano verso il centro della zona occupata dalla III Brigata Liguria, l'area della Benedicta.
Lungo il torrente Rovemo, nel territorio di Bosio, le sentinelle della Brigata Autonoma Alessandria avvistavano la colonna proveniente da Voltaggio. Il comandante Odino fece ripiegare... (Continues)
gianfranco 2014/11/27 - 11:33

Buongiorno, signor padrone

Anonymous
Buongiorno, signor padrone
l'informatore non cambia ARBITRARIAMENTE la datazione del canto, ma è prassi normale che ogni cantore popolare attualizzi il testo che sta recitando o cantando. E' probabile che l'autore della ballata (certamente un cantastorie) citi l'anno in cui il canto è proposto agli spettatori.
Il contrasto tra Pasquino e il padrone non è un canto di sconfitta. Anche qui occorre ricordare che l'autore era un cantastorie particolare, perché era un artigiano, costruiva e vendeva aratri: conosceva il mondo contadino profondamente ma non era contadino, quindi poteva prendere in giro la subalternità mezzadrile perché si sentiva superiore e soprattutto perché suscitava la risata del pubblico delle fiere e dei mercati.
Mariano Fresta (raccoglitore del canto e autore del saggio, riprodotto poi ampliato in Clemente et alii, Letterati mezzadri padroni, Sellerio 1982.
Mariano Fresta 2014/11/27 - 09:09
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Ode to Billy Joe

Ode to Billy Joe
What the hell did Billie Joe McAllister throw off the Tallahatchee Bridge?

Over thirty-five years after the release of Bobbie Gentry’s “Ode to Billie Joe,” questions linger about her haunting southern-gothic ballad. Decades from now, will anyone still wonder who let the dogs out? Gentry’s #1 single tells the story of a family dinner where the narrator finds out that her boyfriend, Billie Joe McCallister, has jumped off the Tallahatchee Bridge; the day before, people spotted her and Billie Joe throwing an unidentified object off the same bridge. “Everybody has a different guess about what was thrown off the bridge: flowers, a ring, even a baby,” Gentry has said. “What was thrown off the bridge really isn’t that important. The message of the song, if there must be a message, revolves around the nonchalant way the family talks about the suicide. The song is a study in unconscious cruelty.”... (Continues)
It was the third of June
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/27 - 06:00
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El pueblo unido jamás será vencido

El pueblo unido jamás será vencido
Nonostante la presente versione russa sia pienamente cantabile (lo slogan si traduce: “Finché saremo uniti, saremo invincibili!”), non è stato possibile reperirne l'autore, né risulta che sia mai stata incisa. La versione è accompagnata da una trascrizione in caratteri latini. [RV]
Объединённый народ
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/26 - 23:07
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Fischia il vento

Fischia il vento

Maria Baiardo, la mamma d'U Megu

Come riportato dalla storiografia del canto partigiano, la mamma di Felice Cascione è stata la fedele custode della memoria del figlio e del canto partigiano per eccellenza "Fischia il Vento" dai vari tentativi di sfruttamento commerciale del dopoguerra delle numerose versioni del canto, che dalla zona di origine, si era rapidamente propagato in tutte le formazioni partigiane dell'alta Italia.
E in ogni formazione le parole della canzone avevano subito qualche modifica, per motivi non sempre "politici". Un motivo poteva essere, ad esempio il passaggio orale non necessariamente fedele, anche per evidenti ragioni, tipo la scomoda presenza di varie divisioni militari tedesche che erano poco propense ad agevolare le canzoni ed altre attività partigiane, per non parlare delle bande nere.
Nel suo libro del 2014, sotto citato, Donatella Alfonso cita la versione... (Continues)
gianfranco 2014/11/26 - 22:23
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Pus d’ patrons!

Pus d’ patrons!
[1890]
Parole e musica di Aristide Bruant, nella raccolta “Dans la rue” pubblicata tra il 1889 ed il 1895.

Interpretata dallo stesso autore in “Le Paris de Bruant. Enregistrements historiques”

Ripresa da molti artisti, per esempio da Marc Ogeret ‎nel suo “Chansons Contre” del 1968.

Canzone “dans la rue”, in stretto argot - anche se il testo viene spesso mal trascritto, a cominciare dal titolo che non è “Plus de patrons” - fieramente anarchica, anche se si conclude con un interrogativo che è quello che attanaglia da sempre l’utopia libertaria: “E quando non ci sarà più nemmeno un padrone, chi darà la paga al sabato?”, cioè a dire, ma gli esseri umani saranno mai pronti per una società di liberi ed eguali?

Personalmente non lo credo proprio, infatti sono un anarchico nichilista convintamente “estinzionista” (quelle tristesse!)…
J’suis républicain socialisse,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/26 - 11:23
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Casseur de gueules

Casseur de gueules
[1888]
Parole (e musica?) di Aristide Bruant, nella raccolta “Dans la rue” pubblicata tra il 1889 ed il 1895.
Testo trovato su Histoire de France en Chansons

Brano incluso nella compilation intitolata “L’esprit anarchiste de la Commune à Mai 68. Chansons anarchistes et pacifistes, 1820-1990”, a cura di Jean Buzelin e Christian Marcadet.

Nel 1886, dopo un sontuoso ricevimento in occasione del fidanzamento della principessa Amélie d’Orléans, percepito dai Repubblicani come un affronto, il Parlamento aveva votato una legge che vietava a tutti gli appartenenti alla famiglia reale di soggiornare sul suolo francese… Ma all’anarchico Aristide Bruant “L’Expulsion” evidentemente non bastava… Per prìncipi, preti e ricchi non c’è che una cura: “Il faut leur casser la gueule”, bisogna spaccargli la faccia.
I's ont la gueule et la vi' dures
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/26 - 10:20
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Salut Commune!

Salut Commune!
[1881]
Versi di Clovis Hugues (1851-1907), poeta, romanziere, comunardo a Marsiglia e militante socialista (poi in vecchiaia – come spesso accade - diventato nazionalista boulangista)
Musica di Pierre Letorey (1867-1948), compositore
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Brano incluso nella compilation intitolata “L’esprit anarchiste de la Commune à Mai 68. Chansons anarchistes et pacifistes, 1820-1990”, a cura di Jean Buzelin e Christian Marcadet.
Salut Commune! Quand tu vins,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/26 - 09:25
Song Itineraries: The Paris Commune, 1871
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Todesfuge

Todesfuge
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN / ITALIA [2]

Paul Celan, Poesie, a cura di M. Kanan e M. Bagnasco, Mondadori, Milano 1976, p. 46
FUGA DI MORTE
(Continues)
Contributed by Donquijote82 +Gianfranco 2014/11/25 - 21:21
Video!

La Commune de Paris [Versaillais! Versaillais!]

Jean-Edouard
La Commune de Paris [Versaillais! Versaillais!]
La canzone (con qualche lieve modifica nel testo) si può ascoltare anche nel doppio 45 giri "Les Barricadiers ‎(“Commune de Paris 1871 - Commune de Mai 68”, 1968)edita in Francia dalla "Collection Expression Spontanée" di Parigi. Sul retro della copertina (che per esempio, si può vedere nel sito cliccando su "Le Père Duchesne (ou L'Bon Dieu dans la merde)" scrivevano: l'"Expression Spontanée" è una produzione e diffusione di dischi che non trova posto nel sistema di produzione capitalista attuale e ha la sua diffisione al di fuori dei circuiti commerciali tradizionali che sono basati unicamente sul profitto e sull'abbruttimento dell'individuo.

L'elenco completo dei titoli presenti in questo doppio 45 giri, interpretato da questi non meglio identificati Barricadiers, è:
- La Semaine Sanglante
- Le Père Duchesne
- Le Drapeau Rouge
- La Canaille
- Je Vote
- Carmela
- Versaillais
- Des Canons
Flavio Poltronieri 2014/11/25 - 18:46




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