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Before 2014-7-18

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Fighter Pilot

Fighter Pilot
(1981)
dall'album "Honi soit"

Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan

Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
Fighter pilot you're losing the war again
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/7/18 - 22:59

Rataplan!

Antiwar Songs Blog
Rataplan!
Dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un’interessante trasmissione musicale dedicata  alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall’inizio del grande macello del primo conflitto mondiale. Il programma si chiama “Rataplan” e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00. Lo conduce l’ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-18 21:11:00
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سر اومد زمستون

سر اومد زمستون

Originally an Armenian song, called "Sari sirun yar", this song was performed by the Organization of Iranian People's Fedai Guerrillas and is one of the revolutionary anthems of Iran. In 2009, this song was used by Mir Hossein Moussavi's electoral campaign. ("T")
سر اومد زمستون، شکفته بهارون
(Continues)
Contributed by T 2014/7/18 - 15:17
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World Peace Is None of Your Business

World Peace Is None of Your Business
[2014]
Parole e musica di Morrissey.
Il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro del grande ed immarcescibile artista inglese, sempre più anarchico man mano che passa il tempo...

Semplice, dura, diretta, semplicemente bellissima. Un pugno in faccia ai governanti e una sferzata diretta a tutti noi: “No more you poor little fool”, WAKE UP!!!

Appena scoperta grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
World peace is none of your business
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 22:11
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Let's Make Peace and Stop the War

Let's Make Peace and Stop the War
[1972]
Nel disco intitolato “Chicken Lickin'”

Ho scoperto questa splendida acid/funk Anti War Song grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
Let's make peace, oh, stop the war
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 21:39
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Βράχο βράχο

Βράχο βράχο
Vráho vráho

[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη έκτελεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Δίσκος: "Πολιτεία"
1961

Testo di Dimitris Christodoulou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
Disco: ""Πολιτεία" ("Città")

Colmo una lacuna. Questa vecchia e non mai dimenticata canzone greca, quando uscì tra iol 1960 e il 1961 con le altre del disco intitolato "Città" (Politia), intendeva probabilmente richiamare, tra le comuni situazioni e i comuni sentimenti di chi stentava la vita nei quartieri popolari delle città, anche il caso non certo infrequente di chi doveva imbarcarsi per trasferire in un paese straniero le sue chance di sopravvivenza. La canzone, sia nel testo sia nella musica, è infatti focalizzata sullo stato d'animo di chi è partito ma ancora non è arrivato: di chi cioè sta arrancando sul mare senza essere marinaio.

I... (Continues)
Eίναι βαριά η μοναξιά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/17 - 19:32
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Christians Murdered Indians

Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”

Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 14:56
Song Itineraries: Native American Genocide
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The New Black

The New Black
[2008]
Scritta da Jeremy Karodia e Ayub Mayet.
Nell’album intitolato “Pura Vida” (2012)
Canzone ispirata al racconto “Mornings in Jenin” (il cui titolo originale è “The Scar of David”) della scrittrice palestinese americana Susan Abulhawa (1970-)

Susan Abulhawa, nata in Kuwait in una famiglia di rifugiati dopo la guerra del 1967, scrisse “The Scar of David” dopo aver constatato di persona gli effetti dell’operazione “Scudo Difensivo” lanciata da Israele nel 2002 nel corso della seconda Intifada, la più grande operazione militare in Cisgiordania dalla guerra dei Sei Giorni del 1967, proprio la guerra che costrinse i suoi genitori all’esilio prima in Kuwait e in Giordania e poi negli USA.

Nei primi dieci giorni di aprile del 2002 il campo profughi di Jenin nella West Bank fu teatro di una furiosa battaglia tra l’IDF e i gruppi armati palestinesi che lasciò sul campo 23 morti tra gli aggressori... (Continues)
Did I hear you speak? Did you hear the children plead?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 11:39
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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One Rode to Asa Bay

One Rode to Asa Bay
[1990]
Parole e musica di Quorthon (Tomas "Ace" Börje Forsberg, 1966-2004), il leader di questa formazione extreme/viking/thrash metal svedese.
Nell’album intitolato “Hammerheart”

La Scandinavia fu l'ultima parte dell'Europa germanica ad essere convertita al cristianesimo, e fu anche la più restìa ad accettarlo. Glielo fecero ingoiare con la spada.
A partire dal IX secolo, i territori dell'Europa settentrionale vennero gradualmente convertiti al cristianesimo non tanto dai missionari, come Oscar di Brema, piuttosto manu militari dai capi germanici e vennero trasformati in stati-nazione sotto il controllo della Chiesa.

Il processo di cristianizzazione forzata culminò con le crociate del Nord (le “Crociate Baltiche”) intraprese tra il XII e il XIII secolo dai re cristiani di Danimarca e di Svezia, dagli Ordini monastico-militari tedeschi dei Fratelli della Spada e dell’Ordine Teutonico... (Continues)
One man rode the way
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 22:12
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Stella

Stella
Questa canzone mi ricorda un vecchio libro di religione!
Rossella 2014/7/16 - 21:50
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Creek Mary's Blood

Creek Mary's Blood
La traduzione italiana della preghiera nativa, in lingua Siouan Lakota (Teton), con cui "Creek Mary's Blood" si conclude.
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).

Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Bernart Bartleby 2014/7/16 - 21:04
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Солдат

Солдат
another version
Poparzeni kawą trzy
https://www.youtube.com/watch?v=oi0aWIV1EG0
Krzysiek Wrona 2014/7/16 - 20:51
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(Indian) Corn Song

(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.

Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 20:41
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Polentransport

Polentransport
Chanson tchèque de langue allemande - Polentransport – Ilse Weber – 1944.

Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.

Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants,... (Continues)
CONVOI POLONAIS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/16 - 18:24
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Not In Our Name

Not In Our Name
Visto che in questa pagina sono menzionati due dischi della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, mi sembra doveroso ricordare anche l'altro: The Ballad of the Fallen, il più militante a cominciare dall'eloquente titolo. Contiene El Segadors, la canzone della rivolta dei contadini catalani, diventata in seguito l'inno ufficiale della Repubblica Catalana, Grandola Vila Morena (che ho precedentemente segnalato), El pueblo unido jamas sera vencido! e poi La Santa Espina e Si me quieres escribir entrambe ancora dalla guerra civile spagnola. Contiene la Milonga para un fusilado, canto recente da El Salvador, La Pasionaria, canzone dedicata a Dolores Ibarruri che ispirò il famoso slogan "No Pasaran", i disegni di Celia, bambina salvadoregna del Centro Rifugiati di Managua, Nicaragua e una musica che fa venire le lacrime agli occhi...
Flavio Poltronieri 2014/7/16 - 17:53
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Pierres De Gaza

Pierres De Gaza
[2007]

Album:D'un Chemin A L'autre

Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano
(miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(Continues)
Contributed by adriana 2014/7/16 - 17:08
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Avec le coeur et la raison

Avec le coeur et la raison
[2009]

Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(Continues)
Contributed by adriana 2014/7/16 - 16:33
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Migrante

Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014) 
Dal nero del mare e del cielo il vento
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/7/16 - 15:57

The Indian Hunter

The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).

Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer
Oh! why does the white man follow my path,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 15:18
Song Itineraries: Native American Genocide

The Indian's Prayer

Anonymous
The Indian's Prayer
[1846]
Versi di autore anonimo
Musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.

Una preghiera che potrebbe essere stata davvero scritta da un pellerossa nell’America del XIX secolo, cacciato dalla sua terra e privato della sua vita dai coloni bianchi, così come anche da un profugo palestinese del XXI secolo, ridotto a sopravvivere in un campo o assediato o bombardato in un enorme ghetto chiamato Gaza o rinchiuso in un bantustan chiamato West Bank, delimitato da un alto muro di cemento presidiato notte e giorno da uomini armati, un palestinese cacciato dalla sua terra e privato della sua vita da un esercito potente e da cowboys con la kippah in testa e l’Uzi in mano…
Let me go to my home in the far distant west,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 14:26
Song Itineraries: Native American Genocide
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Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story

Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story
[1976]
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
T’ho incontrata a Quarto Oggiaro
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 09:36
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
Русский перевод: Влад Ермаков

МОГИЛА БАКУНИНА
(Continues)
Contributed by Vlad Ermakoff 2014/7/16 - 08:24
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Solang die Mörder

Solang die Mörder
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Solang die Mörder – Ernst Busch – 1967

Poème russe Пока убийцы ходят по земле (1965) - : Jewgeni Jewtuschenko - Evgueni Aleksandrovitch Evtouchenko
Version allemande: Wladimir Wischnjak
Musique: Eduard Kolmanowski

M'est avis, dit Lucien l'âne, que j'ai déjà entendu une chanson qui ressemble à celle-ci par le thème central de l'enfant brûlé dans un camp qui s'envole en fumée...

En effet, Lucien l'âne mon ami, il y a bien une chanson qui raconte une histoire d'enfant brûlé dans le four d'un camp d'extermination et qui s'envole en fumée... Il s'agit d'une chanson de Francesco Guccini, intitulée Auschwitz et j'en avais fait une version française, moi aussi. Principalement, car cette chanson m'avait ému. Mais celle-ci parle de Dachau... et puis, elle est nettement plus dure ; c'est une chanson de haine et qui appelle... (Continues)
TANT QUE LES MEURTRIERS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/15 - 23:43

Metafore incrociabili

Metafore incrociabili
Testo di Gian Piero Testa
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Forza Concordia alza il bicchiere
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/15 - 20:13
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Maramao, perché sei morto?

Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).

Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:

“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (Continues)
Quando tutto tace
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 13:25
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Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]

Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
LO SCUDO

È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua

14 luglio 2014
L.L. 2014/7/15 - 10:05
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Cinnamon Girl

Cinnamon Girl
Quando i tamburi di guerra suonano a Babilonia
(Continues)
Contributed by ecnirp89 2014/7/15 - 00:40
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Lungometraggio

Lungometraggio
Grande Enzo!
k 2014/7/14 - 23:28

La gente, non i luoghi

Antiwar Songs Blog
La gente, non i luoghi
  Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00




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