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The Falcon

The Falcon
[1965]
Parole di Richard Fariña
Sulla melodia de “The Cuckoo”, canzone tradizionale risalente al XVII Secolo, ripresa in quegli stessi anni anche dai Pentangle
Nell’album di Mimi & Richard Fariña intitolato “Celebrations For A Grey Day”
Testo trovato su Mudcat Café
Oh, the falcon was a pretty bird, wandered as she flew.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/27 - 08:45
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Going Down to Liverpool

Going Down to Liverpool
Canzone scritta da Kimberley Rew per il suo gruppo "Katrina and the waves" nel 1984. E' una canzone di critica sociale che parla della disoccupazione causata dalle politiche economiche devastanti della famigerata prima ministra Inglese Margaret Thatcher che colpirono in maniera molto dura molte città operaie britanniche, tra cui appunto Liverpool. E' ricordata soprattutto per via della cover fatta dalla banda "The Bangles", cover che nel video includeva la partecipazione dell'attore Leonard Nimoy, interprete del signor Spock nella famosissima serie tv Star Trek.
Hey there...
(Continues)
Contributed by Leonardo Saponara 2017/11/26 - 21:41
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Dodgin' the Draft

Dodgin' the Draft
[1966]
Parole di Allan Sherman (1924-1973), comico statunitense celebre per le sue canzoni parodistiche
Sulla melodia della popolare “Ballin' The Jack” (1913) di Jim Burris e Chris Smith.
Nel disco dal vivo “Allan Sherman ‎Live!!! (Hoping You Are The Same)”

Divertente manualetto ad uso dei giovani maschi americani che cercavano di scampare al Vietnam, anche se – così come chiude il brano – il più delle volte non c'era scampo, a meno di non fuggire all'estero o di passare un bel po' di tempo in un carcere militare.
First you tell your draft board you're hooked on dope.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/26 - 21:04
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Pro-Life?

Pro-Life?
Album War On Women (2015)

Sono tutti pro-life con l'utero delle altre, almeno finché il bimbo non nasce... poi appoggiano la pena di morte e la guerra!
Something stinks in this delivery room
(Continues)
2017/11/26 - 00:37
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Say It!

Say It!
(2015)
Album: War On Women

Se sono stata stuprata vuoi sapere dove stavo passeggiando? come ero vestita? se avevo bevuto?

Efficace canzone sul colpevolizzare la donna vittima di violenza. E se per caso il presunto violentatore è un carabiniere, sono le presunte vittime a essere interrogate per dodici ore!
Daddy, Daddy if I was raped would you wanna know where I walked?
(Continues)
2017/11/26 - 00:30
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Hallelujah Money

Hallelujah Money
Featuring Benjamin Clementine
Album Humanz (2017)
Testo da genius

Pubblicata il 19 gennaio 2017

Il brano non esce a caso prima della cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca: vuole essere una critica aperta al presidente neo-eletto e alla sua famosa sete di denaro.
Rolling Stone
[Verse 1: Benjamin Clementine]
(Continues)
2017/11/26 - 00:19
Song Itineraries: Donald Trump
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Saffiyah Smiles

Saffiyah Smiles
(2017)
Album: Bridges Not Walls

"Following the shocking scenes of white supremacists marching through the streets of Charlottesville this past summer, my mind went back to an image of a young woman facing down a ranting fascist with nothing but a serene smile. Saffiyah Khan had been taking part in a counter demonstration against the neo-fascist English Defence League in Birmingham, England, in April this year when she saw a woman being surrounded by taunting EDL supporters.

Saira Zafar had been verbally opposing the racists and a number of them had left the demo to turn on her. When the police struggled to protect her, Saffiyah stepped up and got in the face of the loudest aggressor, holding him at bay with nothing more than a smile until police intervened. A press photographer captured the moment and the picture went viral. Local Labour MP Jess Phillips memorably tweeted the image with... (Continues)
Angry white men dressed like Elmer Fudd
(Continues)
2017/11/25 - 23:57
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The Sleep of Reason

The Sleep of Reason
(2017)
Album: Bridges Not Walls

Il sonno della ragione produce i mostri del nazionalismo e dell'intolleranza, come spiega Billy Bragg nella sua nuova canzone direttamente ispirata all'incisione di Francisco Goya.

'The Sleep Of Reason’, inspired by a visit to The Prado gallery in Madrid where Billy saw Goya’s etching ‘The Sleep Of Reason Produces Monsters’, is an impassioned polemical anthem set to a stark buzzsaw melody. Written in response to the events of 2016, it is the first of several songs Billy plans to release over the course of the coming months.


Says Billy: “Life comes at you real fast these days. What’s a singer-songwriter to do when events keep challenging the way that we see the world? Before we’ve had a chance to digest one startling development, along comes another to throw us off balance again. I’ve been grubbing up songs for the past 12 months, but without the time... (Continues)
One by one
(Continues)
2017/11/25 - 23:44
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Il Dovere Di Reprimere

Il Dovere Di Reprimere
2005
Dal Fronte Dei Colpevoli

Testo ripreso da [[|Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]] (1970) di Elio Petri
Da oggi assumo la direzione dell'ufficio politico. Non è senza significato che abbiano destinato
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/25 - 19:56
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I Bury the Living

I Bury the Living
2017
Low In High School

Un'invettiva contro chi accetta di fare il militare
A wretched outcast with no point of view
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/25 - 19:45
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Laissez Passer

Laissez Passer
2017
Laissez Passer

Written By Rami Nakhleh & Hasan Nakhleh
Lyrics Translated by Rifaa' Abu Jabal

Dopo un primo album i TootArd nel 2017 si lanciano sul mercato internazionale con l'etichetta Glitterbeat, come però spesso avviene con i dischi di questa etichetta, il prodotto è per un mercato anglo/francofono e spesso i testi sono irreperibili nella loro lingua originale, in questo caso in arabo, ma solo in traduzione.

"A string and a piece of wood are my gunpowder"
Una corda e un pezzo di legno sono la mia polvere da sparo
non ricorda forse: "Il mio mitra è un contrabbasso che ti spara sulla faccia ciò che penso della vita?

TootArd are a band from the village of Majdal Shams in the Israeli occupied Golan Heights. The area, originally Syrian territory, has been part of Israel since 1967, but the inhabitants don’t have Israeli citizenship. Instead of a passport, they have a ‘laissez-passer’,... (Continues)
I do not exist on the ID card
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/25 - 19:27
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وين الناس

وين الناس
2010

Wayn en-nas?

I TootArd (in arabo: fragole) sono un gruppo di reaggae delle montagne... le montagne sono le alture del Golan, una zona della Siria occupata dagli Israeliani; sono quindi dei Siriani con documenti Israeliani, una sorta di apolidi: nelle loro canzoni, seppure con melodie e ritmi gioiosi, viene fuori la loro situazione e l'essere cresciuti in zona di guerra.
وين الناس اللي كلا بدا سلام؟
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/25 - 19:10
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Arborea

Arborea
[2017]

Album : Cabudanni

"Ho seguito la battaglia della comunità di Arborea (OR) che sconfigge il gigante Saras, comunità che ha avuto l'intelligenza di coinvolgere le altre comunità sarde, e capire (non tutti hanno questa maturità, ahimè) che era una storia che interessava tutta l'Isola. È una storia importante perché è la prima volta che in Sardegna un grosso tentativo di speculazione sul territorio, spacciato per grande affare alla popolazione, è stato smontato in tempo e rispedito al mittente. " Da A Rivista anarchica

Sardegna: sconfitta la Saras dei Moratti, niente trivellazioni ad Arborea
“Su comitau infòrmat totu sa populatzioni,
(Continues)
Contributed by adriana 2017/11/25 - 09:12
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Uno studente e Vysotskij

Uno studente e Vysotskij
[2014]

Album : CATACATASSC'
Se vuoi cercare in piazza questa sera
(Continues)
Contributed by adriana 2017/11/25 - 08:05
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The Black Friday Song

The Black Friday Song
(2017)
from Really Stupid Bad Songs That I Made

La guerra del consumismo, la follia dello shopping, i lavoratori sfruttati... buon Black Friday a tutti!
Blaaaaaaaack Friday, Time to go to the mall.
(Continues)
2017/11/24 - 23:12
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Tadeusz Nalepa: Ale wstyd

Tadeusz Nalepa: Ale wstyd
[1999]
Parole e musica di Tadeusz Nalepa
Dall'album "Zerwany film" (Film strappato)
Il testo da tekstowo


W pokera umoczyłem wszystko
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2017/11/24 - 23:10
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Big Parade

Big Parade
"So, how do you write an anti-War song, and inspect man's avarice, stupidity and ultimate extinction in song?
Well, with humour naturally! I wanted to deliver a dark message tongue-in-cheek with a jaunty, foot tapping rhythm...
Done in more of a Vaudeville style than true PROG! (Whatever that is)

When we played Summers End festival in 2016, some of the band members were a tad skeptical about performing this one live...but I stuck to my guns (no pun intended) and in the end, it turned out to be the most talked about piece that we performed on the day when it came to the reviews!" (Guy)

Damanek
Sticks and stones may break my bones but words will never hurt me
(Continues)
2017/11/24 - 21:59
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Celle que je n'aurais pas voulu faire

Celle que je n'aurais pas voulu faire
Paroles : Claude Vinci - Musique : Jean-Claude Petit
Album "Quarante ans de chansons (1963-2003) par Claude Vinci"
Celle que je n'aurais pas voulu faire
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/24 - 19:01
Song Itineraries: The Algerian War
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Omine Mannu

Omine Mannu
[1985]

Album : Abbardente
O su babbu mannu
(Continues)
Contributed by adriana 2017/11/24 - 17:22
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Oh! Breathe Not His Name

Oh! Breathe Not His Name
Testo di Thomas Moore
“Irish Melodies”, la raccolta di canzoni arrangiate da John S. Stevenson per pianoforte, pubblicate in dieci volumi tra il 1807 e il 1834.

Poi rimusicata anche da Herbert Hughes (A purse of Gold, 2007) e da Eleanor McEvoy (The Thomas Moore Project, 2017)

Dedicata a Robert Emmet, stato un patriota irlandese. Membro dell'associazione United Irishmen, incontrò Napoleone e Talleyrand a Parigi nel 1802, dai quali seppe dell'ipotesi di invasione dell'Inghilterra. Rientrato a Dublino, organizzò un'insurrezione armata, che scoppiò il 23 luglio 1803, con l'uccisione del viceré Arthur Wolfe Kilwarden e del nipote. La rivolta fallì ed Emmet fu arrestato, processato e impiccato.
Oh! breathe not his name, let it sleep in the shade, 
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/24 - 13:02
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The Politician

The Politician
[1972]
Scritta da Mac Davis, songwriter texano, bianco, autore di grandi successi come In The Ghetto per Elvis Presley
Singolo dall'album di Lou Rawls (1933-2006), grandissima voce afroamericana, intitolato “A Man of Value”
Il testo l'ho trovato un po' su Genius e un po' su RateYourMusic, poi ho provato a sistemarlo all'ascolto ma mi sono rimasti due o tre dubbi, che ho indicati col punto interrogativo... Se qualcuno volesse dire la sua, si faccia avanti.

Peccato che solo qualche anno dopo Lou Rawls si facesse ritrarre in una serie di fotografie tutto pappa & ciccia con Ronald Reagan...
See the politician
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/23 - 22:28
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Synthetic World

Synthetic World
[1970]
Scritta da Jerry Williams Jr., in arte Swamp Dogg
Nell'album intitolato “Total Destruction to Your Mind”

What a song! What a voice!
Hey you, I'm up from the bayou
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/23 - 21:31
Song Itineraries: War on Earth
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La petite balle perdue

La petite balle perdue
Paroles et musique : Bernard Joyet
Interprétation : Monique Trehart
Album : Je Demande L'asile Poétique 2009
Par la fenêtre
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/23 - 15:07
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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The War Song

The War Song
[1973]
Scritta da Jon Lucien con Dave Grusin e la sua orchestra
Nell’album intitolato “Rashida”

Una post-Vietnam CCG/AWS, assolutamente DOCG, che mancava…
Children lose their lives in the war
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/23 - 13:52
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Anderssons kärring

Anderssons kärring
[1975]
Testo e musica: Dan Berglund
Lyrics and music: Dan Berglund
Text och musik: Dan Berglund
Album: En järnarbetares visor

La canzone fa parte del primo album di Dan Berglund, En järnarbetares visor (1975), che contiene anche il brano più famoso del cantautore, De mördades fria republik. L'album è interamente composto da canzoni di lotta, ed è fortemente orientato contro il partito socialdemocratico allora al potere, visto oramai come un establishment che gestisce il potere e che ha tradito la causa della classe lavoratrice. In quel periodo, Dan Berglund è militante del KFML, il partito comunista marxista-leninista svedese; una militanza che entrerà in profonda crisi non molto tempo dopo. Con la fine degli anni '70 Dan Berglund smetterà anche momentaneamente di comporre e cantare.
När Anderssons kärring sänkts ner i mull
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi från tåget / dal treno 2017/11/23 - 09:26
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God Bless America (for What)

God Bless America (for What)
[1971]
Scritta da Jerry Williams, Jr., in arte Swamp Dogg, con Troy Davis
Nell’album “Rat On!”
Testo trovato su YouTube

Ancora mancava un brano di Swamp Dogg sulle CCG/AWS…

“Oltraggioso come George Clinton, immediato come un Little Richard in versione punk e selvaggio come Dyke & The Blazers, Swamp Dogg suonava come avrebbe potuto suonare Otis Redding se dopo Monterey si fosse calato un acido con i figli dei fiori”: memorabili parole del critico inglese Peter Shapiro che così anni fa raccontava colui che altri descrissero come un Frank Zappa afroamericano ed era quello un paragone con poche attinenze musicali ma molte per l’intelligenza del personaggio, la lucidità delle analisi sociopolitiche, il gusto per l’oltraggio […] (dal blog Venerato Maestro Oppure)
Oh lord, is this the land of the free?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/23 - 09:12
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Am I Ever Gonna See My Baby Again

Am I Ever Gonna See My Baby Again
[1968]
Scritta da Ralph Bartey, Johnny Northern e Rudy Clark (?)
Interpretata da uno dei più importanti gruppi vocali femminili afroamericani degli anni 60/70, The Sweet Inspirations, composto da Estelle Brown, Sylvia Shemwell, Myrna Smith e la leader Cissy Drinkard Houston, la madre di Whitney Houston.
La canzone fa parte dell'album intitolato What the World Needs Now Is Love e contenente pure la cover di quel brano di Burt Bacharach
Testo trovato su questo sito giapponese e controllato all'ascolto

Niente più che una bella canzone d'amore, ma davvero straziante, che dall'inizio alla fine aleggia lo spettro della morte e dell'infelicità, a causa del possibile, probabile, non ritorno dell'uomo amato dalla guerra in Vietnam... Alla fine del 1968 i morti fra i soldati americani in quel conflitto ammontavano già ad oltre 37.000...
Am I ever gonna see my baby again?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/22 - 21:13
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Djävulens sång

Djävulens sång
[1972]
Testo / Lyrics / Text: Lars Forssell
Musica / Music / Musik:
Georges Brassens, Le gorille
Album: Visor, Svarta och Röda

Lars Forssell, nato nel 1928, morto nel 2007, poeta, saggista, critico, librettista di opere, accademico, reporter di Stoccolma. Fu conoscente, e forse amico, di Pier Paolo Pasolini. Nella storia della canzone d'autore svedese è noto per essere stato il “coveratore” per eccellenza: su musiche, e spesso su temi di fondo, di canzoni d'autore di altri paesi, scriveva testi allo zolfo, e zolfo di tutto rispetto. Tanto che l'amico Cornelis Vreeswijk, nel 1972, coi testi di Lars Forssell ci fece un album intero, Visor, Svarta och Röda. “Canzoni, nere e rosse”; comunque si voglia interpretare questo titolo, non si può fare a meno di pensare che abbia qualcosa a che fare con l'Anarchia. Da questo album, tra le altre cose, proviene anche il Disertore svedese, sulla regolare... (Continues)
Förstår ni var jag vill komma?
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/22 - 15:35
Song Itineraries: The Devil
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La rotta del navigante

La rotta del navigante
2015
Tra le pieghe di un cielo stellato

Testo, musica di Roberto Billi

2017
Di Terra, di mare e di stelle

Feat. Roberto Billi

L'album racconta, insieme a Roberto Billi (“La rotta del navigante”), le sofferenze patite per mare dai migranti; 
Mare illuminato dal sole
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/22 - 14:03
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Questa terra porterà il tuo nome

Questa terra porterà il tuo nome
2017
Di Terra, di mare e di stelle

Feat. Alexian Santino Spinelli

La storia mitologica è quella di Palinuro, compagno di Enea, preso come "vittima sacrificale" in cambio della salvezza e dell'approdo per Enea da Nettuno. Muore in mare e ivi rimane insepolto: Palinuro diventa però il simbolo di tutti coloro che oggi muoiono in mare per fuggire dalla guerra.
Nocchiero al suo timone, navigatore
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/22 - 13:26
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C'est la guerre

C'est la guerre
2016
Acte 1 Manifeste : L'Oiseau Paradis
Des bombes à l’Occident puis des bombes à l’Orient 
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/22 - 09:15
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Les bombes et les roses

Les bombes et les roses
2016
Le Cœur qui cogne

Se tutte le bombe diventassero rose...
Elles se jettent en l'air
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/22 - 08:45
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Where Did the Peace Go

Where Did the Peace Go
[1970-73?]
Scritta da tal Dickie Diamond (?)
Interpretata da tal Larry Sanders (o Saunders), un cantante nero che si faceva chiamare “The Prophet of Soul”

Una canzone dichiaratamente contro la guerra in Vietnam, interpretata da un artista, oggi misconosciuto, che doveva essere vicino all'ala più radicale del movimento di lotta degli afroamericani. Infatti fu sempre lui nel 1972 ad interpretare “Free Angela!”, una canzone dedicata ad Angela Davis, comunista e black panther allora sotto processo con pesantissime accuse.

Su parecchi siti il brano viene datato al 1968 ma, considerati i dati citati della seconda e terza strofa (una guerra che dura da 10 anni e ha già mietuto 50.000 tra i soldati americani), credo che debba situarsi nei primissimi anni 70. In effetti i morti statunitensi in quel conflitto furono, tra il 1960 ed il 1975, oltre 58.000.
All my brothers been shipped to the South
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/21 - 23:31
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Mördar-Anders

Mördar-Anders
[1964]
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Svensk text: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Musica / Music / Musik: Sam Hall
(Canzone popolare inglese / English Folksong / Engelsk folkvisa)
Album: 1. Tjyvballader och barnatro [Jailbird Singers, 1964]
2. Visor Och Oförskämdheter [Cornelis Vreeswijk, 4 dicembre 1964]


"Scritta da Cornelis Vreeswijk e Tony Granqvist, la canzone apre il disco “Tjyvballader Och Barnatro” [Ballate di ladri e Fede infantile] realizzato nel 1964 del terzetto svedese Jailbird Singers. Cornelis Vreeswijk la inciderà dal vivo nel dicembre del 1964 in un concerto a Stoccolma con Ann-Louise Hanson e Fred Åkerström. La versione si trova nel disco “Visor Och Oförskämdheter” pubblicato nel 1965, che fu pure l'anno della prematura scomparsa del coautore Tony Granqvist (1938–1965)." [BB]


Sulla musica... (Continues)
Mördar-Anders det är jag, det är jag.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby (per tramite di RV con meno dolori articolari) 2017/11/21 - 19:34
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Don't Cry My Love

Don't Cry My Love
[1968]
Parole di Oscar Brown Jr.
Musica di Curtis Mayfield
Un singolo del 1968 poi incluso in diversi album successivi, a partire da “Big Sixteen Vol. 2”

Una canzone in cui la condanna dell’ingiusta ed inutile guerra in Vietnam si accompagna parallelamente alla celebrazione della giusta ed importante lotta degli afroamericani per i loro diritti civili.
Mi viene in mente la famosa frase di Mohammad Ali: “No VietCong ever called me nigger”...
Don't cry my love, I'll be back
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/21 - 16:45
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Tout ça parce qu'au bois de Chaville

Tout ça parce qu'au bois de Chaville
La chanson Tout ça parce qu'au bois de Chaville, composée en 1953 par Pierre Destailles (paroles) et Claude Rolland (musique), eut un grand succès populaire. Elle fut aussi interprétée par, entre autres Odette Laure, Jacques Pills, Henri Decker, Jean Lumière, Caroline Cler, Luc Barney, entre autres, sans oublier l'auteur de la chanson Pierre Destailles.
Ce jour là au bois de Chaville
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/20 - 19:15
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Zoot Suit Riot

Zoot Suit Riot
The Zoot Suit Riots were a series of violent clashes during which mobs of U.S. servicemen, off-duty police officers and civilians brawled with young Latinos and other minorities in Los Angeles. The June 1943 riots took their name from the baggy suits worn by many minority youths during that era, but the violence was more about racial tension than fashion.

http://www.history.com/topics/zoot-sui...
Who's that whisperin' in the trees?
(Continues)
2017/11/20 - 17:14
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Trastevere

Trastevere
2005
Non ha la presunzione di essere un brano musicale, ne un video (e si vede). Mi hanno colpito le voci di questa donne per cui ho deciso di metterci qualche suono intorno, nulla più.
Prendetela come una cosa con qualche nota musicale in croce come ce ne sono tante sul web,
Da una intervista a Radio Città Aperta a due donne occupanti.
Prince Faster - Trastevere
Prince Faster: sinth, batterie, tastiere.
Paolo Bertozzi: Basso e chitarre.
Mario Tagliaferri - Guit
So' dieci anni che c'ho lo sfratto de casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/20 - 11:56
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On Receiving News of the War

On Receiving News of the War
[Cape Town, 1914]
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎. Nella raccolta “Poems by Isaac Rosenberg”, Heinemann, 1922
Musica per voce e pianoforte di Gary Bachlund, compositore statunitense di natali tedeschi.‎
Snow is a strange word;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/20 - 08:46
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Cornelis Vreeswijk: Somliga går med trasiga skor

Cornelis Vreeswijk: Somliga går med trasiga skor
[1968]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Tio vackra visor och Personliga Person

B.B., in un commento a tutt'altra canzone, ha, come si dice, “toccato le corde” con la richiesta di inserire, “come Extra s'intende”, questa canzone di Cornelis Vreeswijk. E perché “tocca le corde”? Perché, ne sono ragionevolmente certo, non l'ha scritta Cornelis, o perlomeno -diciamo- è stato soltanto il tramite, in un dato anno e in una data lingua, di qualcosa che in realtà è stata scritta e vissuta almeno dal 65% di tutti noi esseri umani, in ogni epoca e in ogni paese. Nel dare questa percentuale ho cercato di essere abbastanza realista; riservo al restante 35% l'aver potuto vivere appieno, con le scarpe ammodino, con un po' di soddisfazione e con il mantenimento di qualche piccola illusione. A BB è peraltro parso che... (Continues)
Somliga går med trasiga skor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby (per tramite di RV pieno di dolori articolari) 2017/11/20 - 06:48
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Le matin, je m'éveille en chantant

Le matin, je m'éveille en chantant
Le matin, je m’éveille en chantant

Chanson française – Le matin, je m’éveille en chantant – Guy Béart – 1960



Comme tu le vois, Lucien l’âne mon ami, c’est une chanson de Guy Béart, qui en a écrit et chanté tellement durant ses 60 ans de chanteur, encore assez loin de Charles Trenet qui en fit 70 ou Charles Aznavour qui pourrait durer plus encore.

Avec Béart,tant c’était l’éternel retour un moment, j’ai cru qu’il resterait sur scène à jamais. Certains ont eu très peur.

D’accord, Lucien l’âne mon ami, cependant, les gens l’aimaient bien, même s’il n’arrivait pas à dételer. Finalement, une défaillance cardiaque l’a emporté. Donc, Guy Béart a eu le temps de faire de bonnes et de moins bonnes chansons. Cette fois, j’ai retrouvé celle-ci qui, à première vue, à voir son titre et son succès de ritournelle, n’aurait jamais de raison de figurer dans les Chansons contre la Guerre et pourtant,... (Continues)
Le matin, je m’éveille en chantant
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/11/19 - 20:51
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Dialogue

Dialogue
Album: Le steak - 1973
"Avec ce que j'ai fait pour toi",
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/19 - 17:05
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Petit porcher

Petit porcher
Musique et interprétation : Gérard Pierron
Il a dans les treize ans ; chez eux,
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/19 - 16:46
Song Itineraries: Child Abuse
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Chiedo scusa se parlo di Maria

Chiedo scusa se parlo di Maria
(1973)
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
nello spettacolo "Far finta di essere sani"


Abbiamo sempre cercato, io e Luporini, di contrapporre e unire questi due piani, il personale e il politico, di individuarli come contrapposti e di risolverli con l'unione nel gesto che diventa personale e politico contemporaneamente ma questa scissione tra personale e politico mi sembra già sbagliata nell'enunciazione. Non puoi parlare di "personale" e di "politico", nel momento in cui tu li distacchi o - cercando di metterli insieme - li consideri separati. "Maria il Vietnam, Maria la libertà, Maria la rivoluzione", sono parole messe insieme che a me danno una emozione proprio perché diventano la stessa cosa: Maria è il Vietnam. Non è che bisogna occuparsi del personale o del politico, sono la stessa cosa. lo non mi sono mai trovato d'accordo su questo tipo di scissione, che poi diventa degli... (Continues)
Chiedo scusa se parlo di Maria
(Continues)
2017/11/18 - 23:19
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Mill-Doors

Mill-Doors
[1916]
Versi di Carl Sandburg (1878-1967) poeta, nella sua raccolta intitolata “Chicago Poems” pubblicata nel 1916
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1948 da Nicodemo DeGioio, in arte Norman Dello Joio (1913-2008), importante compositore statunitense di origine italiana
You never come back.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/18 - 21:50
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Choose

Choose
[1916]
Versi di Carl Sandburg (1878-1967) poeta, nella sua raccolta intitolata “Chicago Poems” pubblicata nel 1916
Musica di Gary Bachlund, prolifico compositore tedesco-americano. Per voce e pianoforte, 2008
The single clenched fist lifted and ready,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/18 - 20:19

Preparedness

Preparedness
[1916]
Una poesia canzone che Ralph Chaplin contribuì sulla rivista “Solidarity” il 24 giugno 1916 e poi incluse nella sua raccolta “When the Leaves Come Out” pubblicata l'anno seguente, poco prima di essere arrestato e condannato a 20 anni di carcere per “spionaggio”, “sedizione” ed “attività antiamericane”. Lo stesso destino toccò a quasi tutti i dirigenti e a molti militanti dell'IWW. L'organizzazione venne disarticolata proprio con il pretesto della sua opposizione all'ingresso degli USA nella guerra in Europa. Ralph Chaplin venne liberato solo nel 1923.
For freedom die? but we were never free
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/18 - 18:32
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

November Nineteenth

November Nineteenth
[1916]
Versi di John E. Nordquist, cantautore e militante dell'IWW (Industrial Workers of the World), di origini svedesi, come lo stesso Joe Hill cui la canzone è dedicata, a pochi mesi dal suo assassinio.
Sull'aria de The Red Flag
They've shot Joe Hill, his life has fled
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/18 - 17:08
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Meglio un figlio ladro che un figlio frocio

Meglio un figlio ladro che un figlio frocio
[1993]
Nell'album “Saluti da Cortina”

Nazitalia...
La mamma non ha dubbi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/18 - 16:04
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Mladic

Mladic
[2012]
Prima traccia di “Allelujah! Don't Bend! Ascend!”, quarto album in studio per i GY!BE, uscito a 10 anni dal precedente “Yanqui U.X.O”

I GY!BE, canadesi apocalittici, fanno musica strumentale, per cui non mi resta che ricordare brevemente a chi è dedicato questo brano dall’incedere marziale...

Ratko Mladić è stato il comandante delle truppe serbo-bosniache durante la guerra in Bosnia (1992-95) ed il responsabile dell'assedio della città di Srebrenica e del successivo massacro di circa 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani.

Ricercato fin dal 1995 dalla giustizia internazionale con le pesantissime accuse di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, Mladić è stato latitante per 16 anni, venendo arrestato solo nel 2011 in un paese non distante da Belgrado dove viveva tranquillamente sotto falso nome.
Da allora Ratko Mladić è sotto processo davanti al tribunale penale... (Continues)
- With his arms outstretched...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 23:32
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Luciferian Towers

Luciferian Towers
[2017]
“Luciferian Towers” è il sesto album di questo gruppo canadese dedito alla musica sperimentale (qualcuno dice che facciano Post-rock-experimental-drone-dark-ambient...)
Il lavoro è costituito da 4 tracce, tutte strumentali, la seconda e la quarta articolate in tre movimenti.
Contribuisco in introduzione la chiara recensione dell'album fatta su OndaRock da Valerio D'Onofrio.
Al posto del testo, in corrispondenza di ogni traccia, riporto i rispettivi commenti presenti sul libretto del CD, così come tratti da Genius (e confermati dalla parziale traduzione italiana nella recensione di D'Onofrio)


“This, this long-playing record, a thing we made in the midst of communal mess, raising dogs and children. eyes up and filled with dreadful joy – we aimed for wrong notes that explode, a quiet muttering amplified heavenward. we recorded it all in a burning motorboat” (GY!BE)

I GY!BE indicano... (Continues)
[Instrumental]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 22:05
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Isabelle

Isabelle
(1991)

"For years people have asked who Isabelle was: 'were you shagging her'? But no. It was the height of the Bosnian war and I remember seeing a TV interview with some kids who were stuck in Sarajevo at the height of the bombing and thinking how utterly removed from that situation we were in New Zealand, thankfully.

"And I wondered what it would be like to sit down at have a chat to those kids: people who looked like us, and should have been having fun and playing music but were running the gauntlet of snipers. So essentially, it's an anti-war song, but I wanted to give it a personal face. That's kind of my schtick when it comes to songwriting: to take bigger pictures and bring them in close. That's the only way you can really understand these things.

Greg Johnson
Hey I'm stuck on an island and I couldn't care less
(Continues)
2017/11/17 - 20:19
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's

La vita del militare

Anonymous
La vita del militare
[1914-18?]
Un canto dalla Grande Guerra raccolto da Cesare Bermani e da lui riferito in un articolo dal titolo “I borghesi cantavano 'il Piave' ma al fronte si cantava 'Gorizia'", pubblicato su Liberazione il 1 novembre 2008
La vita del militare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 16:41
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Til Riksbanken

Til Riksbanken
[1973]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort

Sempre che la canzone di Cornelis Vreeswijk (dall'album del 1973 I stället för vykort “Invece di una cartolina illustrata”) si riferisca a Jacob Wallenberg, l'onnipotente banchiere e finanziere svedese che nel medesimo 1973 veniva preso di mira con nome, cognome e qualifica di assassino in De mördades fria republik di Dan Berglund, questa canzoncina di Cornelis Vreeswijk serve perfettamente -se mai ce ne fosse ancora il bisogno- i meccanismi fondamentali del capitalismo. Quasi sicuramente il “mercante di cavalli Wallenberg” della canzone è proprio Jacob Wallenberg; in uno scrupolo di ricerca, mi sono messo a vedere se per caso, tra le aziende che controllava, vi fosse anche un salumificio. Possibilissimo, ma non ho trovato nulla; e quindi,... (Continues)
Hästhandlare Wallenberg hänger upp sin päls på kroken
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/17 - 10:56

The Indian’s Lament

The Indian’s Lament
[1846]
Parole e musica di J. W. Hutchinson
Arrangiamento di Edward Little White
Canzone pubblicata a Boston dall’editore musicale Stephen W. Marsh
Testo trovato su Protest Song Lyrics
Alas, alas, said the Indian, I once had a home,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 10:23
Song Itineraries: Native American Genocide
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Song of the Shirt

Song of the Shirt
[1843]
Versi di Thomas Hood (1799-1845), poeta londinese
Pubblicati anonimamente sul settimanale “Punch; or, The London Charivari”, su cui Hood regolarmente pubblicava, nell’edizione del Natale 1843.

Thomas Hood in questa sua poesia raccontò la storia vera della signora Biddell, una sarta rimasta vedova con figli ancora piccoli, una famiglia che viveva in condizioni miserabili. In base ad una pratica di sfruttamento semi-schiavistico assai praticata all’epoca, e che nessuno metteva in discussione, la signora Biddell cuciva capi di abbigliamento a casa sua ed il padrone le forniva il materiale necessario, imponendole un salato deposito. La Biddell – e con lei una miriade di lavoratori e lavoratrici di allora - pur lavorando tutto il giorno, non era nemmeno in grado di sopperire alla cauzione e finì così con l’indebitarsi ed essere condannata sostanzialmente ai lavori forzati. Spedita in... (Continues)
With fingers weary and worn,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 09:23
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Three Chords and the Truth

Three Chords and the Truth
[2007]
Scritta da Ry Cooder ed il figlio Joachim, musicista polistrumentista
Nell’album intitolato “My Name Is Buddy: Another Record by Ry Cooder”
I'm going to tell you a story right here.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 08:14
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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This Country's Going to War

This Country's Going to War
[1933]
Testo di Bert Kalmar (1884-1947), liricista
Musica di Harry Ruby (1895-1974), compositore e sceneggiatore
Nel brano sono parodiate le popolari "All God's Chillun Got Wings" e "Oh! Susanna".

Dal film “Duck Soup” (“La guerra lampo dei fratelli Marx”), diretto da Leo McCarey (1898-1969) e interpretato dai Marx Brothers, con Groucho nella parte del protagonista, Rufus T. Firefly, il folle dittatore dello Stato di Freedonia.

Un apologo antiautoritario e antimilitarista che ovviamente valse al film il bando in Germania e in Italia. Ma l'ironia e la satira dei Marx era troppo avanti per i tempi anche negli USA, tant'è che “Duck Soup” fu un mezzo flop commerciale. Venne invece rivalutato in seguito, nell'ambito del movimento di protesta contro la guerra in Vietnam.

La storia è ambientata a Freedonia, immaginario Stato dell'Europa centrale. Per far fronte alla grave situazione economica... (Continues)
[Firefly]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 20:47
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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The Laws of My Administration

The Laws of My Administration
[1933]
Testo di Bert Kalmar (1884-1947), liricista
Musica di Harry Ruby (1895-1974), compositore e sceneggiatore

Dal film “Duck Soup” (“La guerra lampo dei fratelli Marx”), diretto da Leo McCarey (1898-1969) e interpretato dai Marx Brothers, con Groucho nella parte del protagonista, Rufus T. Firefly, il folle dittatore dello Stato di Freedonia.

Un apologo antiautoritario e antimilitarista che ovviamente valse al film il bando in Germania e in Italia. Ma l'ironia e la satira dei Marx era troppo avanti per i tempi anche negli USA, tant'è che “Duck Soup” fu un mezzo flop commerciale. Venne invece rivalutato in seguito, nell'ambito del movimento di protesta contro la guerra in Vietnam.

“La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero quanto siamo essenziali per la... (Continues)
[Mrs. Teasdale]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 20:09
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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Le tournevire aux vaisselles

Le tournevire aux vaisselles
[?]
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musique et interprétation / Musica / Music / Sävel:
1. Groupe musical Le P'tit Crême
2. Vania Adrien Sens
Le Tournevire aux Vaisselles - Vania chante Gaston Couté Vol. 2]]

Nella piazza di un paesino della Sologne è arrivata la sagra, ricchi premi e côtillons: tra le tante attrazioni, il Tournevire aux vaisselles, vale a dire la lotteria con un “coso” di legno che gira diviso in scomparti contenenti piattacci decorati, tazze e altra terraglia di quella che finiva sulle credenze delle nonne a far da soprammobile. I bambini accorrono a frotte, e si lasciano incantare dalla lotteria buttandoci via tutti i soldini che hanno; quando per la piazza si spande il profumino della torta calda, però, i soldini son bell'e tutti che finiti, e addio torta. Si son fatti abbindolare, e parecchi tornano a casa pure senza aver vinto uno di quei troiai,... (Continues)
Su' la grand' place, y a des baraqu's et des roulottes,
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/16 - 19:01
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Les Enfants de la liberté

Les Enfants de la liberté
[1989]
Scritta da Viviane Galo e Joël Fajerman
Interpretata da Brenda Hervé, 10 anni, conduttrice della trasmissione televisiva per bambini Samdynamite, in onda tra il 1989 ed il 1991 su TF3.
La trasmissione presentava anche serie originali di cartoon, una delle quali s’intitolava “Les Enfants de la liberté”, ideata per il bicentenario della Rivoluzione francese, che raccontava di tre ragazzini abbandonati, vittime della loro perfida tutrice, che cercano vendetta e riscatto proprio negli anni della Rivoluzione.
Testo trovato su Bide & Musique
Le cœur empli d'espoir et de courage
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 15:54
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Livin’ in the City

Livin’ in the City
[2013]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “Flesh & Blood”, pubblicato nel 2014
Bells are ringing on your alarm clock
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:51
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I’d Do Anything (Soldier’s Lament)

I’d Do Anything (Soldier’s Lament)
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
Tell me what you want girl, you tell me what you need.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:41
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One Way Road

One Way Road
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
They come, they take
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:35
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Revolution

Revolution
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
So tell me family now what do you think ?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:29
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Home Is Where the Heart Is

Home Is Where the Heart Is
[2001-02]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nella raccolta dal vivo “Living 2001–2002”, dove il brano è il solo in versione da studio
Hard working people from another land
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:06
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Help Is Coming

Help Is Coming
[1985-95]
Scritta da Neil Finn, Mark Hart, Nick Seymour e Peter Jones
Nella raccolta intitolata “Afterglow”, pubblicata nel 1999
Help is coming
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 13:31
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Illegally

Illegally
[1996]
Parole e musica di Javier Vargas, chitarrista blues spagnolo ma di rilievo internazionale.
Un singolo poi incluso nell’album del 1997 intitolato “Gipsy Boogie”
Picture the other side
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 10:57
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Il postino

Il postino
1995
Colonna sonora de "Il postino"
Musica di Luis Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco, Paolo Margheri
Premio Oscar 1995 come miglior colonna sonora.

Questo inserimento racconta alcune storie, tutte meritevoli di essere raccontate.
Innanzitutto è il primo inserimento a nome di Luis Bacalov, scomparso ieri, che comunque era già presente nelle CCG come autore delle musiche e degli arrangiamenti di Endrigo. E proprio questo brano è stato fonte di scontro dopo anni di (sofferta?) collaborazione: Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri fecero causa per plagio a Bacalov del brano Nelle mie notti, arriverà il riconoscimento ad Endrigo solo postumo.

Poi il film "Il postino" ultimo film di Massimo Troisi che morirà a fine riprese (o prima di girare l'ultima scena in cui muore durante degli scontri di piazza a Napoli, e dove infatti Troisi non si vede chiaramente, non saprei neanche... (Continues)
Strumentale
Contributed by Dq82 2017/11/16 - 10:06
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Flight of the Earls

Flight of the Earls
[1980s]
Credo che testo e musica siano di Liam Reilly, musicista associato al gruppo irlandese Bagatelle e attivo solo fino ai primi anni 90.
I Wolfe Tones l’hanno interpretata nel loro album “Sing Out For Ireland” del 1987

Con lo stesso titolo esistono altre canzoni, come quella di Phil Coulter, che probabilmente si riferiscono allo specifico episodio della Flight of the Earls (Imeacht na nIarlaí), quando il 4 settembre del 1607 alcuni nobili gaelici irlandesi, che avevano perduto la guerra dei 9 anni (1594-1603) contro gli inglesi, fuggirono precipitosamente dalle loro contee del nord, divenendo esuli in Roma (accolti dal Papa) e senza far mai più ritorno in patria.

Qui invece a quell’episodio storico ci si riferisce per raccontare dell’emigrazione irlandese nel mondo.
I can hear the bells of Dublin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 08:44




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