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In Death's Shadow

2009

An elegy to those who died on June the 4th, 1989.

L'autore sembrerebbe essere uno sconosciuto musicista, il testo l'ho trovato su Youtube
You who stood at Tiananmen
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/4 - 12:59
Song Itineraries: Tien An Men Square, 1989
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Tiananmen

Tiananmen
2016
The Hum
I looked at the face of a lost boy in a photograph
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/4 - 12:33
Song Itineraries: Tien An Men Square, 1989
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Tiananmen Square

Tiananmen Square
2017
Fear Not
A little Asian flare on your tea set there
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/4 - 12:21
Song Itineraries: Tien An Men Square, 1989
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News From Tienanmen

News From Tienanmen
1990
Futurista
Whatever happened to my mind
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/4 - 12:05
Song Itineraries: Tien An Men Square, 1989
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Proprio oggi

Proprio oggi
[1962]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
In "Milanin Milanon", registrazione di un concerto al Teatro Gerolamo di Milano, 14 dicembre 1962.

Sandra Mantovani, "la voce autentica. Cantava il popolo: una vita dedicata alla salvaguardia della cultura popolare in tutte le sue sfaccettature. Un lavoro instancabile con una sentita vocazione antifascista" (Chiara Ferrari da Patria Indipendente)
Proprio oggi sono andata a San Vittore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 20:33
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Casètta mia

Casètta mia
[1944]
Parole di Alfredo Bracchi (1897–1976), paroliere, regista, commediografo e sceneggiatore milanese.
Musica di Giovanni D'Anzi (1906-1974), compositore e musicista milanese, l'autore della celeberrima "Oh mia bela Madunina".
Testo trovato su Cabaret Milano Duemila

Una poesia di Salvatore Quasimodo, nella raccolta "Giorno dopo giorno" (1947)

MILANO, AGOSTO 1943

Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la città è morta.
È morta: s’è udito l’ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E l’usignolo
è caduto dall’antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.

Stasera ona grand malinconia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 19:11
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El mè paes

El mè paes
[1980]
Parole e musica di Francesco Magni
Nell'album "Cocò"
Vègni d’on paes morissi chì che l’era on quader
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 18:20
Song Itineraries: War on Earth
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L'orizzonte di Damasco

L'orizzonte di Damasco
(2019)
Milleanni
Ho visto pietre
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/2 - 17:59
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Erik Olov Älg

Erik Olov Älg
[1974]
Parole e musica di Kjell Höglund
Nel suo album "Baskervilles hund"
Testo trovato sul sito ufficiale dell'autore

Erik Olov Älg hette egentligen Erik Olof Olofsson och ska ha dött 1934.
"Erik Olov Älg är ingen påhittad figur. Han levde i slutet på 1800-talet och i början på 1900-talet och var under nödtiden i Norrland fattigfolkets hjälpare undan svält och svårigheter ... Redan under sin livstid blev han en legendarisk figur, en den tidens Robin Hood i Ångermanlands, Jämtlands och Västerbottens inland." ("Erik Olov Älg - en norrländsk Robin Hood" av Karl Erik Johansson i Backe, Smålänningens förlag, 1979)

Erik Olof Olofsson, meglio conociuto come Erik Olov Älg (ossia, l'Alce) è stato un cacciatore e bracconiere svedese, nato e vissuto (1849-1934) nella regione storica dell'Angermannia, Svezia nord-orientale. Da quelle parti è una figura leggendaria ed è considerato una sorta di... (Continues)
Det berättas ännu idag
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 14:28
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Trollfolk på bygden

Trollfolk på bygden
[1974]
Parole e musica / Text och ord / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi : Baskervilles hund

Kjell Höglund prese come simbolo (e titolo) del suo album del 1974, il quarto in studio, il famoso racconto di Arthur Conan Doyle The Hound of the Baskervilles, che in italiano si chiama Il mastino dei Baskerville. Come tutti sapranno, dal simpatico cagnolino del racconto (per il quale Conan Doyle aveva “resuscitato” Sherlock Holmes, fatto morire nel racconto precedente), Umberto Eco trasse il nome del frate francescano investigatore del suo “Nome della rosa”, Ma chi sarebbe il “mastino dei Baskerville” per Kjell Höglund? Lo spiega forse la copertina dell'album, un'immagine appositamente creata e dipinta da Pieter de Groot Boersma (1932-2006), un pittore olandese (di Amsterdam) che aveva fatto il medesimo cammino di Cornelis Vreeswijk trasferendosi nel 1952... (Continues)
Mjölken har surnat
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 13:55
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Man vänjer sig

Man vänjer sig
[1974]
Parole e musica di Kjell Höglund
Nel suo album "Baskervilles hund"
Testo trovato su LyricWiki
Man vaknar varje morgon med en hemskhet i sitt bröst
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 13:47
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Maffian

Maffian
[1975]
Parole e musica di Kjell Höglund
Nel suo album "Baskervilles hund"
Testo trovato su LyricWiki
Det har nått våra öron att Ni har kritiserat oss
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 13:38
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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Privilegierad man

Privilegierad man
[1975]
Parole e musica di Kjell Höglund
Nel suo album "Hjärtat sitter till vänster"
Testo trovato su LyricWiki
Jag är en privilegierad man
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 13:29
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Vilka är det som stjäl?

Vilka är det som stjäl?
[1975]
Parole e musica di Kjell Höglund
Nel suo album "Hjärtat sitter till vänster"
Testo trovato su LyricWiki
Pengar växer inte på träd, man skakar inte fram dom ur hatten
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 13:25
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France Gall: Résiste

France Gall: Résiste
[1981]
Parole e musica di Michel Berger
Lato B del singolo "Tout pour la musique"

Una canzone sulla libertà e sull'amore, e sul diritto alla libertà e all'amore per tutti gli esseri umani...
Un tributo alla bella France Gall, scomparsa appena settantenne il 7 gennaio 2018 dopo lunghi anni di lotta contro il cancro...
Si on t'organise une vie bien dirigée
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 12:01
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Plastic People

Plastic People
[2007]
Parole di Jonathan Chandra Pandy, in arte JC-001
Musica de Le Peuple de l'Herbe
Singolo estratto dall'album "Radio Blood Money"
Featuring C. Di Vita

Credo che questo brano costituisca anche un omaggio al Frank Zappa e alla sua canzone omonima...
Real life still seedy, for the poor sick and needy
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/2 - 11:31
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Franco Battiato: No U Turn

Franco Battiato: No U Turn
[1974]
Parole e musica / Lyrics and music / Worte und Musik / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Franco Battiato
Album / Albumi: Clic
Per conoscere
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2019/6/2 - 10:17
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Movimiento

Movimiento
(2017)
Album: Salvavidas de Hielo

Il movimento come caratteristica essenziale della specie umana, che si muove per cercare una vita migliore, per fuggire dalle guerre.

Il videoclip mostra Lorena Ramírez, una corridora del popolo Tarahumara. I Tarahumara, (o nella loro lingua: Rarámuri, “il popolo dai piedi leggeri”), sono un popolo indigeno dello stato di Chihuahua in Messico, conosciuti per la loro resistenza nella corsa, capaci di correre per varie centinaia di chilometri. Non si allenano né utilizzano vestiti sportivi. Correre è la loro cultura e a volte superano i 200 km senza fermarsi.

"Ho pensato che la storia di Lorena e del popolo Tarahumaras sarebbe stato un contributo meraviglioso per la resa visiva della mia canzone. Un popolo che è sopravvissuto muovendosi e che mette in discussione la nostra visione contemporanea urbana sullo sport e la cultura. Che vede l'atto di muoversi,... (Continues)
Apenas nos pusimos en dos pies,
(Continues)
2019/6/2 - 00:12
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It's Just Begun

It's Just Begun
[1970-71]
Scritta da Gerry Thomas, Jimmy Castor e John Pruitt
La traccia che dà il titolo al disco pubblicato nel 1972

"Bianchi e neri, la pace verrà, in questo mondo regnerà finalmente la calma solo quando saremo uniti..."

Un pezzo incredibile di una band guidata dal musicista polistrumentista afromericano Jimmy Castor, che su queste pagine è stato riscoperto dal nostro Webmastro Lorenzo Masetti con l'inserimento, solo pochi giorni fa, di When?. E solo qualche ora dopo il sottoscritto, contribuendo il brano République tratto dall'album "11.08.73" dei francesi La Canaille, riscopre questa "E' solo l'inizio" addirittura come brano seminale dell'Hip Hop, il pezzo che ne decretò la nascita quando l'allora giovanissimo Clive Campbell, in arte Kool Herc, DJ del West Bronx, lo cominciò a mixare alla festa di compleanno della sorella, l'11 agosto del 1973.

Incrèdibol bat trù!

"Per quanto... (Continues)
Watch me now
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/1 - 22:58
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Décimas para el Guernica

Décimas para el Guernica
(2017)

Décima 1: Juanlu Mora
Décima 2: Mopo Meursault
Décima 3: Marta Jiménez Serrano
Décima 4 y estribillo: Andrés Romero

Música: Jorge Drexler

Nel 2017 il "Guernica" compiva 80 anni e per l'occasione Jorge Drexler è stato invitato a suonare davanti al capolavoro di Picasso al museo Reina Sofía di Madrid. Per l'occasione Drexler ha lanciato un appello in rete per scrivere dei versi dedicati a Guernica, e li ha messi in musica. Nella stessa occasione Drexler ha cantato Milonga del moro judío e El pianista del gueto de Varsovia.
La sangre gris en el lienzo
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/6/1 - 22:21
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République

République
[2017]
Scritta da Marc Nammour
Nell'album "11.08.73" (data di nascita dell'Hip Hop)

"Premier extrait du quatrième album du groupe, République est sorti en mai 2017, entre les deux tours de l'élection présidentielle française.
Marc Nammour présente d'abord la République française telle qu'elle est idéalisée, avant de revenir sur son Histoire pas toujours glorieuse et sur ce qu'elle représente aujourd'hui: une façade pour masquer que le pouvoir est réellement aux mains des très riches." (Genius)

Spiegazione del titolo dell'album, "11.08.73":

"Per quanto resti un esercizio arbitrario stabilire con esattezza una ricorrenza del genere, i più autorevoli esperti in materia da tempo hanno convenuto che l’11 agosto 1973, nel West Bronx, ebbe inizio la saga di uno stile musicale e di vita che avrebbe cambiato la cultura del mondo occidentale e (in meglio) le sorti dell’industria discografica... (Continues)
Je te côtoie depuis l'enfance
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/1 - 22:16
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Bolivia

Bolivia
(2014)
Testo e musica di Jorge Drexler
dall'album Bailar en la cueva
nel disco interpretata con Caetano Veloso, che canta l'ultima strofa. La canzone è infatti una cumbia in puro stile tropicalista, con influenze boliviane e brasiliane.

Nel 1939 il padre di Jorge Drexler aveva quattro anni e con la famiglia ebrea tedesca fuggì dalla Germania nazista verso l'Uruguay. Quando tutti i paesi latinoamericani chiudevano le frontiere ai profughi europei, solo la Bolivia lasciò le porte aperte salvando la vita a numerose persone. Questa canzone del moro judío Jorge Drexler racconta questa storia ed è un omaggio a quel paese che fu a quel tempo un esempio di accoglienza.

"Entre las canciones de mi nuevo disco, Bailar en la cueva, hay una que no sé si es mi preferida, pero que quiero especialmente por varios motivos: Bolivia. Habla de la salida de Alemania de mi padre de cuatro años y mi abuelo,... (Continues)
Europa, 1939.
(Continues)
2019/6/1 - 21:53
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Il faro

Il faro
tratto dall'album dei Petralana "Fernet" uscito il 7 febbraio 2019

Proprio perché parli di attualità e Siria, un pezzo che mi ha ricordato molto ciò che succede oggi è Il Faro. Attuale perché ci parla dell’immigrazione, dell’attraversata in mare che avveniva ieri, all’epoca di Pietro, verso l’America, e quella di oggi verso l’Italia.

“Beh, il paragone è presto fatto. Gli italiani venivano trattati in America esattamente come gli stranieri vengono trattati oggi in Italia, ovvero come bestie. Proporre queste tematiche all’ascoltatore ha l’obiettivo di empatizzare di più rispetto alle solitudini e le realtà difficile che vivono gli stranieri che arrivano. Il Faro racconta della solitudine che hanno provato gli italiani all’estero, lasciando la loro casa. Ed è una solitudine che ancora oggi molti nostri connazionali vivono, in Europa. Lo dico da italiano all’estero. La comunità italiana in... (Continues)
Il campo del mare come una pianura contro i sollevatori
(Continues)
Contributed by Adriana e Lorenzo 2019/6/1 - 18:58
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Quitte à t’aimer

Quitte à t’aimer
[2007]
Scritta da Nando Da Cruz
Nell'album "Place 54"
Featuring Magic Malik Mezzadri
Il refrain riprende la canzone "Petit pays" di Cesária Évora
Yeah...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/1 - 17:55
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La pulzella d’Orleans

La pulzella d’Orleans
[2017]

Album : Eretiche visioni
La storia di Giovanna tutti l’abbiam sentita,
(Continues)
Contributed by adriana 2019/6/1 - 17:40
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Giordano Bruno

Giordano Bruno
[2017]

Album : Eretiche visioni
Sedeva nel boschetto
(Continues)
Contributed by adriana 2019/6/1 - 17:28
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Parler le fracas

Parler le fracas
[2012]
Nell'album "A Matter of Time"
Featuring Marc Nammour
J'aime quand les pages bavent quand le groove est grave
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/6/1 - 17:22
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La strada ferrata

La strada ferrata
tratto dall'album dei Petralana "Fernet" uscito il 7 febbraio 2019


‘La Strada Ferrata’ è sicuramente il vostro pezzo più di successo, nonché uno dei momenti più alti e importanti di Fernet. Ho trovato una similitudine che potrebbe farti arrossire, ed è con Generale di De Gregori: il treno pieno di soldati, quello che De Gregori immagina tornare a casa, e che per voi porta Pietro al fronte. E anche le infermiere ‘che fanno l’amore’, come l’infermiera cui Pietro vorrebbe sfilare i guanti.

“È giusto! [Ride, n.d.r.] Non ci avevo mai pensato; è talmente forte nel nostro immaginario quel tipo di cantautorato che riecheggia. Mi sembra un paragone calzante, La Strada Ferrata – rispetto a Generale, che apre uno spiraglio di luce – finisce con un bombardamento. Il pezzo si sgretola, e questo sgretolamento porta ad una nuova consapevolezza da parte del protagonista che accompagnerà le decisioni... (Continues)
Quando ogni cosa in questa vallata
(Continues)
2019/6/1 - 16:19
Song Itineraries: Trains
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Explosión

Explosión
(2015)
Album: Algo Sucede

Una de las canciones que llama de inmediato la atención es Explosión, obviamente por el tema muy actual, y porque no acostumbras tocar la denuncia social, aunque obviamente, en este caso es algo que estás viviendo muy de cerca en la Ciudad de México y que afecta a todos los mexicanos. ¿Cómo te vino esa canción?

No suelo juntar mis convicciones sociales o políticas con mis canciones, pero me pega en lo emocional lo que está pasando en México. Fue una canción muy difícil de escribir porque sí, es muy explícita. Y de repente, escribir sobre algo tan directamente… Pero me pareció importante al final que estuviera. No es una canción que vaya a cambiar al mundo –las canciones no creo que hagan eso realmente– pero para mí era importante que estuviera.
Hay otra canción también sobre México, Una respuesta, que también trata sobre cómo la realidad te sobrepasa. A veces... (Continues)
Fue un José o un Pedro
(Continues)
2019/6/1 - 15:56

Je suis un Artiste

Je suis un Artiste
Je suis un Artiste

Lettre de prison 29
10 juin 1935


Dialogue Maïeutique

Si tu le veux bien, Lucien l’âne mon ami, je propose de faire une pause dans notre histoire tout comme le fait le Dr. Levi afin de récapituler ce qui s’est passé depuis sa première incarcération en mars 1934. D’abord, il faut distinguer au moins trois périodes. La première incarcération qui est celle qui va de mars à mai 1934, aux Nuove, la prison de Turin. Durant cette période, il est interrogé très ponctuellement par la police politique et par les juges d’instruction turinois. C’est à ce moment que Carlo Levi fait la remarque qu’une partie de la prison est réservée aux prisonniers politiques et prend soudain les allures d’une synagogue. Dans la presse, le gouvernement fasciste dénonce un complot juif, anticipant et probablement, annonçant ainsi les lois raciales de 1938.

Oui, dit Lucien l’âne, je me souviens de... (Continues)
Qui sait pourquoi
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/5/31 - 11:50
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On parle de parité

On parle de parité
[2005]

Album:Tripopular
Spécialement dédicacé
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/31 - 11:13
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Allo spuntar dell’alba

Anonymous
Allo spuntar dell’alba
Variazione di un canto delle mondine di origine militare, qui con
un netto riferimento alla lotta partigiana dei gruppi legati al PCI (Partito Comunista Italiano)
Da :Imparare con la storia
Allo spuntar dell’alba
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/31 - 08:47
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Cara mamma sono carcerato

Anonymous
La musica è quella della marcia nazista "Wenn wir fahren gegen England". Vedi anche la versione triestina Magnaremo suf.

Come puoi capire ascoltando questo canto, si tratta di una registrazione effettuata da qualche studioso di canzoni popolari, che ha intervistato un testimone dei fatti accaduti.
Da Imparare con la Storia
Cara mamma sono carcerato
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/31 - 08:16
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Sorge un grido d' orrore

Anonymous
Sorge un grido d' orrore
Testo reperito in questa pagina
Sorge un grido di orrore
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/31 - 08:12
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El crimen fue en Granada

El crimen fue en Granada
[1936-37]
Versi di Antonio Machado (1875-1939), nella raccolta "Poesías de la guerra, 1936-1937"
Messi in musica da Francisco Montaner, è la poesia che intitola il suo disco del 1974.

I - El crimen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/30 - 22:27
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Kupte si hřebeny

Kupte si hřebeny
[5.září 2011 / 5 settembre 2011 / September 5, 2011]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: "Tak mě tu máš" [2012]
Il testo da questa pagina
Kupte si hřebeny
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/5/30 - 19:10
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Me 'nnamoravo de te

Me 'nnamoravo de te
2019
Figli di nessuno
Nasco negli anni '70
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/5/30 - 18:42

Passa la ronda

Anonymous
Il canto è stato raccolto nel gennaio 1964 da Cesare Bermani dalla voce di un informatore anonimo di Mantova, secondo il quale era la canzone dei partigiani che operavano verso la Val di Fiemme; il testo ha alcune analogie con un componimento del poeta friulano Teobaldo Ciconi (1826-1863) che passò poi nel repertorio risorgimentale.
Da :Imparare con la storia.blogspot
Passa la ronda del partigiano
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/30 - 09:38
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1 Rythme 2 Chien

1 Rythme 2 Chien
[2002]
Nell'album "P.H. Test / Two"

Io stasera sono abbastanza stanco, e anche bevuto (tre bottiglie en fraternité de trois) ma abbastanza vigile per asserire che questo brano è un capolavoro musicale oltre che una CCG... n'est-ce pas?

"Le nom du groupe, « Le Peuple de l'Herbe », provient du titre du film documentaire sorti en 1996, « Microcosmos : Le Peuple de l'herbe », et est une allusion au cannabis. Lors de la création du groupe en 1997, la situation politique en Europe semblait différente et les membres espéraient une dépénalisation du produit en France. À cette époque, le logo du groupe représente un chien tenant une feuille de cannabis dans la gueule. Les musiciens ne se sont jamais cachés et en consommaient sur scène, avant l'interdiction de fumer dans les salles de concert." (fr.wikipedia)
Pour la première fois dans toute l'histoire de l'humanité
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/30 - 02:10
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Chico Mendes

Chico Mendes
1993
Clarion

La maggior parte dei brani di questo album sono di ispirazione classica, romantica, con inserti ora jazzati ora barocchegginati. L'album è ispirato principalmente ai Jethro Tull più melodici (vedi "Christmas Album"), ai Genesis di "Nursery Cryme" e "Foxtrot", a Steve Hackett degli esordi e ai Caravan di "Land of Grey and Pink". Altre influenze? Non saprei, forse ve ne sono troppe. Ascoltate il finale di Chico Mendes e mi direte a chi si sono ispirati, anche in modo un po' troppo sfacciato. 

Gran disco per tutti gli amanti del prog tradizionale.
Verso la stratosfera

Strumentale
Contributed by Dq82 2019/5/30 - 02:05
Song Itineraries: Chico Mendes
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La fille d'usine

La fille d'usine
[1978]
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Jean Blanchard
Album / Albumi: La saison de l'amour


Ah, dites-moi, ma mère,
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2019/5/29 - 20:41

José Saramago: Os inquiridores

José Saramago: Os inquiridores
[1966]
Poesia di José Saramago
Um poema de José Saramago
A poem by José Saramago
Poème de José Saramago
José Saramagon runo
1966, Poemas Possíveis

Come si sa, José Saramago ha scritto anche le Poesie possibili (Poemas possíveis). Furono pubblicate nel 1966 dalla Portugália Editora, due anni prima dell'incidente domestico (pare si trattò di una caduta in vasca da bagno) che portò alla morte il dittatore Salazar. Alcune delle Poesie Possibili di Saramago sono state messe in musica e cantate da Manuel Freire; qui abbiamo Ouvindo Beethoven, quella, famosa, del Giorno delle Sorprese (che sarebbe arrivato di lì a qualche anno, esattamente otto, il 25 aprile 1974; e fu una sorpresina niente male). La presente Poesia Possibile, invece, non mi risulta essere mai stata messa in musica da nessuno; ma poiché sono stato smentito tante e tante di quelle volte, chissà che non lo sia stata anche questa.... (Continues)
Está o mundo coberto de piolhos:
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/29 - 11:07
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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I musicanti di Brema

I musicanti di Brema
(2019)
da "Ballate per uomini e bestie"
Arrangiamento di Daniele Sepe

con Daniele Sepe al sax, Marc Ribot alla chitarra
ispirata alla favola dei Fratelli Grimm

Espulsi dal mondo dell’utile e della produzione si salvano compiendo un gesto inutile: formare una banda musicale. È una storia veramente pedagogica, afferma che non importa se sei stato licenziato, esodato, esuberato o scartato: puoi sempre trovare qualcuno come te. E non solo l’unione fa la forza, ma anche il divertimento. Trovo sia fortificante. Nella sua realizzazione musicale sono stato molto gratificato dal lavorare con Daniele Sepe. Il pezzo ha una sua ironia, c’è del grottesco, c’è una speranza. In fondo i musicanti sono dei disgraziati che, insieme, si aggiustano. E Sepe ha dato un’orchestrazione che rende il senso.

Vinicio Capossela
Un asino fatto vecchio
(Continues)
2019/5/29 - 00:19
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When?

When?
(1972)

dall'album Phase Two

Un bellissimo brano funk che ho scoperto grazie al programma Il Collezionista. Alternando cantato e recitato, quasi un rap ante litteram, Jimmy Castor si scaglia contro la guerra e contro il razzismo negli Stati Uniti. Le parole che ho trovato nel video youtube purtroppo non sono complete.
Turn the tv on
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/5/28 - 23:46
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Anarkistmarsch

Anarkistmarsch
[?]
Text / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Victor Arendorff (1878-1958)
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel: Socialisternas Marsch [?]

Victor Arendorff era nato il 27 aprile 1878 a Stoccolma da una famiglia borghese; suo padre era uno stimato commerciante di pellicce in un paese dove fa freddo e le pellicce si vendono bene. Succede a volte che i figli della borghesia mandino tutto al diavolo, e così successe al giovane Arendorff, che ruppe tutti i legami con il suo ambiente diventando un anarcosindacalista convinto. In un primo momento lavorò come giornalista, nel 1896, per il quotidiano Stockholms Dagblad, che era orientato a destra; se ne stancò presto, cominciando a scrivere per riviste sindacali, socialiste e anarchiche (tra le quali il famoso Brand e il socialista Arbetaren). Rotto ogni legame con la famiglia, non aveva di che campare e dove vivere: non molto dopo fu arrestato... (Continues)
Vi veta vår väg och vi veta vårt mål,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/28 - 12:37
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P.C.D.F.

P.C.D.F.
[2017]
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina

Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
La politique de la terreur
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/27 - 21:10
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Les Pins du Janicule

Les Pins du Janicule
Les Pins du Janicule

Lettre de prison 28
7 juin 1935

Dialogue Maïeutique

On était au début juin 1935. Crois-moi, Lucien l’âne mon ami, c’était un bon moment pour voir les pins du Janicule.

Bien sûr, répond Lucien l’âne, c’est le temps où la colline rutile sous le soleil et un vent tiède venu d’Ostie arrive par vagues ondulantes pour agiter les cimes des pins du bois sacré, où on célèbre ainsi Janus, le bifront, mais également, Fontanus, son fils et Isis, la déesse égyptienne.

Mais encore, Lucien l’âne mon ami, c’est un lieu préhistorique qui vit l’installation des Étrusques sur les bords du Tibre et qui pur sa version historique ne manque relativement pas d’importance pour notre récit, car il fut le lieu même où la République de Rome soutint un long combat contre les armées de Napoléon III, venues pour rétablir le pouvoir du Pape et de ses essaims de noirs corbeaux. Cependant, en juin... (Continues)
Ici, que faire d’autre
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/5/27 - 16:37

Soldatsång

Soldatsång
[1918]
Text / Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ture Nerman
Musik / Music / Musica / Musique / Sävel:
Den tappre landsoldat (Dengang jeg drog afsted), Peter Faber, 1848.


This is a song written by no occasional author and in no occasional time. It was written in 1918 by the Swedish communist Ture Nerman (1886-1969), who, rather ironically (and diabolically, as Enn Kokk points out in his basic website) set it to the tune of a well known Danish patriotic song of 1848, Den tappre landsoldat (“Fatherland's Bold Soldier”). The “reveille” resounding “from one nation to the others” comes from no occasional nation: it comes from Soviet Russia. Nevertheless, I think this song might be still of actuality. Now guess why. [RV]

The lyrics were published 1925 in a booklet called “Socialistiska kampsanger”, including 15 songs (among them, three are by Joe Hill in Swedish translations). Here you... (Continues)
Det brinner över jord.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/27 - 11:29
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Il paese dei ciucci

Il paese dei ciucci
[2010]

Album: Ultima notte a malá strana


U paisi di ciucci
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/27 - 08:48
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Ballata del carcere di Reading

Ballata del carcere di Reading
da Ballate per uomini e bestie - 2019

La canzone si inspira all'omonima The Ballad of Reading Gaol un celebre componimento poetico di Oscar Wilde, scritto dopo la sua scarcerazione il 19 maggio 1897 dalla prigione di Reading e pubblicato nel 1898.


Tra le denunce che fai in questo disco ci metti in mezzo anche il sistema carcerario con La ballata del carcere di Reading.
Di questo tema ha parlato magnificamente e completamente, sulla sua pelle, il grande poeta Oscar Wilde. La vicenda per la quale ho scritto questa ballata credo sia molto toccante: un gigante che arriva alla completa caduta e che, invece che distruggersi o lasciarsi morire, capisce gli altri e la compassione attraverso il dolore. Comprende che Cristo non è venuto sulla Terra per salvarci, ma per insegnare agli uomini a salvarsi l’un l’altro. Trovo che – insieme al De profundis – siano le pagine più alte, dettate dal dolore.... (Continues)
Non indossava la giubba rossa
(Continues)
2019/5/26 - 23:57
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Zeig Dich

Zeig Dich
Exmustamus
(Continues)
Contributed by Federico Mina 2019/5/26 - 19:52
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La cattiva coscienza

La cattiva coscienza
[1991]
Nella mitica compilation "Benvenuti a FIATlandia", con i gruppi torinesi Disforia Psichica, Cracsi Acidi, Fucktotum e Oppe e i Lupi.


Nei Disforia Psichica ci suonava anche un mio vicino di casa... Le loro esibizioni erano imbarazzanti, soprattutto per via del leader e cantante Giovanni Spada, poi curatore del famigerato Festival Cinema Trash, un libero pensatore – come si autodefiniva – che arrivò anche a candidarsi come consigliere circoscrizionale nell'UDC di Pierferdy Casini. Il suo slogan elettorale era "Meno cemento, più sentimento"... Un situazionista, un vero cultore del trash...

La formazione dei torinesi Disforia Psichica, a cavallo tra 80 e 90, si presentava come segue: Giovanni Spada (voce, anarco-comunista), Paolo Aceto (basso, ciellino), Matteo Aigotti (batteria, antiproibizionista), Claudio Buratti (chitarra, seminarista)...
Nella città più libera del mondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/25 - 21:40
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La Salvineide

La Salvineide
Oggi 24 Maggio 2019 Matteo Salvini è a Vercelli, la mia città. Non potendo unirmi alla protesta di persona, ho deciso di scrivere un INNO per l'occasione, dal titolo LA SALVINEIDE
(libera riscrittura del canto partigiano "La Badoglieide").
O Salvini, o Matteo Salvini
(Continues)
2019/5/25 - 19:50
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Avance

Avance
Chanson sur Martin Luther King
Texte Raff AGOSTI

Album: Rien n'est acquis (2017)
Par-delà nos cris
(Continues)
Contributed by Stef 2019/5/25 - 19:22
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Conversazione con Marco sui destini dell'umanità

Conversazione con Marco sui destini dell'umanità
[2015]
Parole e musica di Giovanni Truppi
Nel suo album senza titolo pubblicato nel 2015
Che poi questa cosa dei cattivi a me non è che mi convince veramente più di tanto
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/25 - 19:16
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Au pied du mur

Au pied du mur
Texte Raff AGOSTI
Musique Didier BARRET
album "Et tout ça et tout"
Au pied du mur
(Continues)
Contributed by Stef 2019/5/25 - 19:09
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Qui pleure pour moi

Qui pleure pour moi
Chanson sur les migrants africain
Je suis la mère Africa
(Continues)
Contributed by Stef 2019/5/25 - 19:01
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Compagnons

Compagnons
Texte sur la guerre civile espagnole
Oh Compagnons Oh Compagnons
(Continues)
Contributed by Stef 2019/5/25 - 18:36

Arbeidermarsj

Arbeidermarsj
Testo / Lyrics / Paroles / Tekst / Sanat: Bjørnstjerne Bjørnson (1832 - 1910)
Musica / Music / Musique / Musikk / Sävel: Heinrich Nutzhorn (1833 - 1925)

Bjørnson wrote this poem, set to music by Danish Heinrich Nutzhorn, for the Oslo Workers' Association sometime in the middle of the 1880's. Despite extensive search I haven't been able to find an audio sample of the original title nor the Swedish version of it. A sheet music version of the song with Swedish lyrics is available here.
Takt, takt, pass på takten,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/5/25 - 13:39

Addio Ninetta

Anonymous
Testo ripreso da questa pagina
Addio Ninetta
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/25 - 11:03

Ave Maria grazia piena

Anonymous
Testo ripreso da Canti e filastrocche nella media e bassa Valle Seriana Archivio de “il Popolario” di Valter Biella

Ironica "preghiera" contro il Duce e la guerra, a ritmo dell'Ave Maria.
Ave Maria grazia piena
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/25 - 09:51
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La libertà

La libertà
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vanni Landi ("Vanni Scopa")
Album / Albumi : Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (Continues)
La libertà non si dice, si vive soltanto, ma
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/25 - 06:54
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Future

Future
(2019)

Feat. Quavo

Nuovo singolo estratto dall'album di prossima pubblicazione, Madame X.
Traccia vagamente reggae con un testo genericamente pacifista, ma un buon ritmo...

Durante l'esibizione all'Eurovision Festival a Tel Aviv lo scorso 18 maggio, la canzone finisce con due ballerini che si allontanano abbracciati con sulla schiena le bandiere israeliana e palestinese.
Mambo, Huncho
(Continues)
2019/5/24 - 22:04
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Capelli '67

Capelli '67
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Paolo Ricci - Vanni Landi ("Vanni Scopa")
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae... (Continues)
Lunghi sempre più, erano i nostri capelli
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/24 - 21:53
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Les enfants de l'an 2100

Les enfants de l'an 2100
di Gerard Delahaye

Si trova nel CD: Ewen/Delahaye/Favennec "Kan tri men" del 2011
Je salue les enfants de l'an 2100
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2019/5/24 - 21:28
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Dopoguerra

Dopoguerra
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Paolo Ricci - Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che... (Continues)
Dopoguerra, ricostruzione, Hiroshima e Nagasaki,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/24 - 20:33

Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato

Anonymous
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
Un “controcanto” per una memoria diversa.

Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.

Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (Continues)
E il 24 maggio
(Continues)
2019/5/24 - 16:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Hold the Fort

Anonymous
Hold the Fort
Musica / Music / Musique / Sävel: Philip Bliss (1838 - 1876)

This song, written to the music of an 1870 gospel by Philip Bliss, is included in the Little Red Songbook of the Industrial Workers of the World as an »English Transport Workers' Strike Song«. Until proven otherwise, the author of the lyrics remains unknown, although in another songbook published in 1940 by the Swedish Syndicalistic Youth League and titled »Frihetssånger« (Freedom Songs), the song is credited to Joe Hill, which, however, I'm inclined to consider a homage to Swedish-born Joel Hägglund) rather than a fact.
We meet today in Freedom's cause,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/5/24 - 15:01
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Canto de guerra de las cosas

Canto de guerra de las cosas
[1943-44]
Versi del poeta nicaraguense Joaquín Pasos (1914-1947), fiero oppositore della dittatura dei Somoza, feroci padroni del paese dagli anni 30 fino alla rivoluzione sandinista del 1979.

Nella raccolta "Breve suma", pubblicata all'indomani della sua prematura morte (distrutto dalla malattia, dall'alcol e dall'inquietudine), e poi in "Poemas de un joven", progetto realizzato nel 1962 da Ernesto Cardenal (1925-), poeta, sacerdote (sospeso a divinis da papa Giovanni Paolo II nel 1983), ministro sandinista e teologo nicaraguense.

Trovo il testo completo di questo suo Canto in una raccolta edita dalla UNAM, Università di Città del Messico, nel 2008, con una vecchia prefazione di Julio Valle-Castillo (1952-), anch'egli poeta ed artista nicaraguense.

Evidentemente, il cantautore svedese Kjell Höglund non è stato l'unico artista ad esprimersi frequentemente in modo, diciamo, articolato... (Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/23 - 21:57
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Rubber Bullets

Rubber Bullets
[1972]
Scritta da Kevin Godley, Lol Creme e Graham Gouldman
Singolo poi incluso nell'album d'esordio della band inglese originaria di Stockport.

Grazie a Riccardo per l'input, con Neanderthal Man...

"Rubber Bullets" è una canzone farsesca, alla Jailhouse Rock, ma che nel 1973 non poteva non far pensare alla realtà dei Troubles o di Attica...
I went to a party at the local county jail,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/22 - 23:33
Song Itineraries: From World Jails




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