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Vi skal ikkje sova bort sumarnatta

Vi skal ikkje sova bort sumarnatta
[1966]
Poesia di Aslaug Låstad Lygre / En dikt av Aslaug Låstad Lygre / A poem by Aslaug Låstad Lygre / Poème d'Aslaug Låstad Lygre / Aslaug Låstad Lygren runo
"Vi skal ikkje sova", Eld av steinar, Gyldendal 1948
Musica / Musikk / Music / Musique / Sävel: Geirr Tveitt (1908-1981)



La si potrebbe chiamare una “canzone contro la guerra emozionale”, questo autentico (e meritato) caposaldo della canzone in lingua norvegese; o meglio, neonorvegese, dato che il testo è scritto in “nynorsk”, o landsmål, la variante del norvegese basata sugli arcaici dialetti occidentali e codificata nel XIX secolo dal linguista Ivar Aasen. Emozionale, e chiunque la legga e la ascolti potrà facilmente capire perché. È, nel testo, una poesia di Aslaug Låstad Lygre, nata a Lindås il 12 dicembre 1910 e morta a Bergen il 19 dicembre 1966. Di salute assai cagionevole a causa della tubercolosi, Aslaug Låstad Lygre... (Continues)
Vi skal ikkje sova bort sumarnatta,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/3/9 - 01:11
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Todos los nombres

Todos los nombres
[2009]

Album :Contraste
En una fosa común
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/8 - 18:52

Langston Hughes: Justice

Langston Hughes: Justice
Poesia di Langston Hughes
That Justice is a blind goddess
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/3/8 - 11:09
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Santamarea

Santamarea
[2019]

Album : Soli che si appartengono
Testo: Alessandro Hellmann
Musica: Priska Benelli

Santamarea è quasi una preghiera. Parla della speranza che ha nel cuore colui che si è lasciato tutto alle spalle per intraprendere un difficile viaggio verso l'ignoto alla ricerca di una vita migliore.
Santamarea che ci navighi
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/8 - 08:46
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Io non so dire

Io non so dire
Io non so dire se la Legge è giusta o se la Legge è ingiusta.
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/8 - 07:54
Song Itineraries: From World Jails

Still Here

Still Here
I been scared and battered.
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/3/7 - 12:41
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Spowiedź anarchisty

Spowiedź anarchisty
Classico Antybiotico
Parole di Krzysztof Rodak
Musica di Antybiotyka
Il testo trascritto a orecchio da YT.

"Finalmente c'è l'album di debutto del gruppo breslaviano "Życie seksualne przedmiotów" (La vita sessuale degli oggetti). È 'na gioia!" [KW]




Aggiungo qualcosa su questo testo del debuttante & antibiotico gruppo breslaviano, che anche a mio parere è fenomenale in questo mondo così disperatamente pieno di “sobri”. Mi sbaglierò, ma il titolo della canzone mi ricorda parecchio la Confessione di un teppista di Sergej Esenin, anche lui gran bevitore, che nel titolo originale russo suona Исповедь хулигана (Ispoveď huligana). Con quello Spowiedź del titolo polacco che è l'esatto corrispondente, anche lessicale, del russo исповедь. [RV]
Przepraszam Cię Panie za wszystkie moje grzechy
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/3/6 - 23:47
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Alça Manolo

Alça Manolo
(1985)
Del disc/dall'album "Es que m'han dit que..."

Canzone dedicata a Manuel Fraga Iribarne, più volte ministro durante la dittatura franchista e poi riciclatosi come "democratico" fondatore di Reforma Democrática e Alianza Popular, embrione dell'attuale Partido Popular.

Fraga divenne famoso nel mondo quando come ministro del turismo del governo franchista si adoperò per dimostrare l'inesistenza della contaminazione nucleare in seguito all'incidente di Palomares che vide coinvolto un bombardiere strategico statunitense B-52 che trasportava quattro bombe termonucleari Mark 28 (modello B28RI) da 1,5 megatoni. In quell'occasione Fraga si esibì in un bagno nelle acque di una spiaggia vicina al luogo dell'incidente, insieme all'ambasciatore statunitense, bagno immortalato in una celebre foto.
Un dia de Sant Eugeni,
(Continues)
2019/3/6 - 22:53
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San Martino

San Martino
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

L’11 novembre, giorno del calendario dedicato a San Martino, corrispondeva in molti luoghi alla scadenza dei contratti agrari, data nella quale il proprietario poteva non rinnovare e dare la disdetta alla famiglia del mezzadro. Era scelta tale data perché in genere erano stati terminati i lavori dei campi, in particolare la semina, prima del riposo invernale. Dato che il contratto prevedeva l’obbligo del mezzadro di abitare sul terreno assegnato in una casa messa a disposizione dal proprietario, il mancato rinnovo del contratto si risolveva in un vero e proprio trasloco per tutta la famiglia, che caricava le poche cose su un carretto o su un barroccio trainato dai buoi, ed era costretta ad andarsene. La famiglia del mezzadro, prima doveva seminare e poi andarsene.

Inizia... (Continues)
Vattene mezzadro contadino
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:56
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Il vento del Nord

Il vento del Nord
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Il vento del Nord è il nome che gli diedero quando rientrò a Corleone dopo la guerra partigiana in Carnia, per l’energia che metteva al servizio delle lotte contadine della sua terra. La figura di Placido Rizzotto ho avuto modo di approfondirla proprio durante in viaggio in Carnia tre anni fa, proprio passeggiando su quelle belle montagne dove Rizzotto aveva vissuto la sua università.

La Carnia è nella foto qui accanto, una foto friulana per parlare di Sicilia. Il giorno prima di arrivare in Carnia ero stato sulla diga del Vajont per la veglia notturna dei cittadini per la memoria del Vajont, in occasione del cinquantenario di quella strage, ed ero già carico di suggestioni verso le terre e le lotte da non dimenticare.

Inoltre, proprio quell’anno avevo pubblicato... (Continues)
Non si può ingabbiare il vento
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:52
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Scagliosa

Scagliosa
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

In questi giorni di metà dicembre ricorre l’anniversario della morte di Giuseppe Novello, ferito il 14 dicembre del 1949 a Montescaglioso (Matera) e poi deceduto tre giorni dopo, il 17, appena un giorno prima del suo 32° compleanno. Per una singolare coincidenza di date, in questi giorni, il 15 dicembre, ricorre anche l’anniversario della morte di Rocco Scotellaro, avvenuta nel 1953 all’età di trent’anni, e quindi, a maggior ragione, è il momento giusto per ricordarli entrambi.

Il racconto che nel libro è a loro dedicato prende il titolo da un verso di una poesia di Scotellaro, “Ti porterò gli odori della terra (Verrò tirando il mulo carico / degli aratri di ferro, / ti porterò gli odori della terra / incollata alle mie scarpe, canta il poeta in Una dichiarazione... (Continues)
Ma dov’è che accade
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:49
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Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)

Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Ecco l’ultima canzone arrivata, appena in tempo prima di capodanno, per ricordare le due occupazioni delle terre d’Arneo, nel feudo di Nardò in Salento, che avvennero appunto nei giorni di capodanno, per due anni consecutivi, tra il ’49 e ’50 e poi tra il ’50 e ’51, visto che nel frattempo i padroni 1non avevano rispetto gli accordi, e per di più lo stesso governo aveva lasciato fuori dalla pseudo riforma agraria la provincia di Lecce, reinserita dopo la seconda occupazione. Alcune migliaia i braccianti a occupare, e centinaia poliziotti e carabinieri a seguirli e aspettarli; fu nel secondo anno che si verificò il sequestro delle biciclette, una pratica più dispettosa che repressiva e assai diffusa allora negli scioperi dei braccianti in ogni parte d’Italia,... (Continues)
Bruciano
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:47
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Su alzati Maria

Su alzati Maria
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Su alzati Maria, storia di una canzone, dedicata alla memoria di Maria Margotti. In realtà è la prima canzone nata da L’erba dagli zoccoli, quando Silvano mi stuzzicò a scrivere qualche testo originale per le canzoni che avrebbero accompagnato le letture dal libro. Scelsi questo racconto perché in quel momento mi sembrava il più facile, per una sorta di musicalità, e anche di coralità, che avvertivo già nel testo del racconto, con quel ritornello già presente, Su alzati Maria, che avevo ripreso da un articolo scritto al tempo di quella storia, nel maggio ’49, dall’inviata dell’Unità Renata Viganò, la partigiana che pochi anni prima magari poteva anche averla incontrata davvero Maria Margotti, passando a piedi anche da quelle parti, avanti e indietro su quelle... (Continues)
Su alzati, alzati Maria andiamo a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:44
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Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)

Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

SOGNI ALLA DERIVA è una delle prime canzoni che abbiamo composto ed è forse quella che più è stata fatta ascoltare durante i reading concerto, ma non solo. È l’unica di quelle composte che è nata prima da una base musicale e da una idea / ritornello di Silvano, e poi le parole le si sono sviluppate attorno. Per mia fortuna non ho mai vissuto l’esperienza dell’emigrazione in prima persona sulla mia pelle, ho avuto soltanto occasione negli anni di vivere molte esperienze sociali e culturali a fianco delle migrazioni e dei rifugiati, dalle attività seguite durante le guerre di ex Jugoslavia e poi le attività interculturali con le scuole – compreso un giornale scolastico bilingue tra una scuola elementare di Jesi e una analoga di ragazzi sfollati a Mostar in Erzegovina... (Continues)
Neanche una valigia
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:39
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Lentella

Lentella
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Sono affezionato a Lentella in modo particolare, perché è stato il primo racconto che sono riuscito a raccogliere e scrivere per il mio libro, e mi aveva stimolato in questo la visita al paese, con i suoi vicoli, la piazzetta, i panorami che si aprono e in particolare la simpatia immediata delle persone incontrate, e ricche di questa memoria. Poi, quando il libro uscì, fu proprio nella biblioteca di Lentella, voluta a suo tempo dal sindaco Pierino Sciascia, che ho avuto il piacere di fare la prima presentazione, leggendo alcuni brani dal libro, e non in un momento qualunque dell’anno ma proprio nei giorni in cui cadeva l’anniversario, che coincide con il primo giorno di primavera, il 21 marzo.
Avevo già deciso prima di iniziare a scrivere, che con questo libro... (Continues)
Vi racconto la verità con la fantasia
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:34
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Prendete quella canaglia

Prendete quella canaglia
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testi di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Prendete quella canaglia, storia di una canzone. “Prendete quella canaglia”, inizia così il racconto dedicato a Vittorio Veronesi, con il grido dei carabinieri che lo inseguono per impedirgli di andare a parlare con i crumiri, e magari convincerli ad aderire allo sciopero, il grande sciopero dei braccianti della primavera 1949, 36 giorni consecutivi di sciopero in tutta Italia, con il nucleo principale nella pianura padana.
Vittorio Veronesi era un partigiano, aveva perso due fratelli in guerra, uno disperso in Russia e l’altro partigiano come lui ma fucilato nel marzo del ’44 a Bologna.
Sono molti i partigiani o i militari che dopo la guerra ritornano a casa ma trovano una realtà in cui alla libertà appena conquistata bisogna aggiungere, e non è facile, anche... (Continues)
C’è un’ombra che veloce pedala
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:29
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Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)

Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Portella della Ginestra, primo maggio 1947. Il racconto nel libro e la canzone, “Vi cunto e canto”.
Domani è il Primo Maggio, settanta anni esatti dall’eccidio di Portella. Ho dedicato a questa vicenda uno dei racconti del libro, «Purtelja së Jinestrës», in lingua arbëreshe, la lingua di tanti in quella zona. Tutti i racconti del libro riguardano storie accadute tra il 1949 e il 1950, tranne questa di Portella, che risale a due anni prima, ma non potevo escluderla e non solo per la sua importanza ma anche perché da ragazzo ho avuto l’occasione di incontrare due persone presenti quel giorno a Portella, due superstiti per raccontare quella storia negli anni.

Il racconto che ho scritto e inserito nel libro nasce dunque da questo legame di sentimento. Ho raccolto... (Continues)
Vi cunto e canto la storia di quel giorno
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:26
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Corre il treno [I treni della felicità]

Corre il treno [I treni della felicità]
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (Continues)
Ci dicono
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:21
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Sai

Sai
2019
#Notengocasa

Tornano con ben dieci nuove canzoni i Marmaja, la storica band folk rock, che mancava sulle scene da qualche anno.

La notizia l’hanno data loro, sulla pagina Facebook del gruppo: “Dopo un lungo silenzio volevamo regalarvi delle canzoni, loro già c’erano alcune pronte, alcune quasi, ma erano rimaste lì, senza nessuno, senza casa.
Ci siamo ritrovati e le abbiamo cantate di nuovo, registrate con piccoli mezzi, in uffici, in stanze prestate, non avendo sala prove”.

“È stato come agli inizi, arrangiandoci, facendo del nostro meglio – raccontano ancora -. Gli abbiamo dato un nome, che dipinge la nostra situazione attuale, il nostro stare qui, ora, l’abbiamo chiamato #notengocasa e lì ci ritroveremo, augurandoci che tutto ciò sia per voi un regalo”.

maurizio zannato - voce
guido frezzato - chitarra, archi
moreno prearo - percussioni
mirco drago - bouzouki
giovanni la terza - fisarmonica
jacopo frezzato - basso elettrico
Ho navigato tanto nella notte dentro al mare
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 14:19
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Aleppo

Aleppo
2019
The Capitalist Blues
Bombs are falling in the name of peace
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 12:34
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I Wish That They’d Sack Me

I Wish That They’d Sack Me
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”
Six in the morning, don’t want to wake
(Continues)
Contributed by David B 2019/3/5 - 20:10

Ist das alles schon wieder vergessen?

Ist das alles schon wieder vergessen?
[1946]
Versi di Walter Dehmel (1903-1960) poeta tedesco.
Nella sua raccolta postuma intitolata "Großstadtperipherie", pubblicata nel 1963
Musica di Siegfried Matthus (1934-), compositore tedesco
Interpretata da Lin Jaldati, pseudonimo di Rebekka Rebling-Brilleslijper, detta Lientje (1912-1988), cantante olandese naturalizzata tedesca, nel suo album del 1966 intitolato semplicemente "lin jaldati singt".
Testo trovato su LyricWiki

Lin Jaldati era nata ad Amsterdam in una famiglia di fede ebraica. Durante la guerra, lei e sua sorella Janny lavorarono nella Resistenza e nascosero alcuni ebrei. Nell'estate del 1944 furono arrestate e deportate dapprima nel campo di transito di Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine a Bergen-Belsen. Qui incontrarono Anne Frank e sua sorella Margot e furono anche tra le ultime persone a vederle in vita. Su Wikipedia – da cui traggo questa breve biografia... (Continues)
Ist das alles schon wieder vergessen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/3/4 - 20:40
Song Itineraries: Extermination camps

La Guerre sainte

La Guerre sainte
La Guerre sainte

Chanson léviane – La Guerre sainte – Marco Valdo M.I. – 2019

Lettre de prison 12

20 avril 1934


Dialogue maïeutique

Évidemment avec un titre pareil, c’est une chanson qui attire le regard, dit Lucien l’âne.

Oui, elle attire le regard avec son titre en trompe l’œil, répond Marco Valdo M.I, car s’il y est question d’une guerre sainte, ce n’est pas celle qu’on pourrait croire.

Qu’on pourrait croire, ah, ah !, dit Lucien l’âne, elle est bien bonne celle-là, car croire en la guerre sainte, c’est le cas de le dire. Moi, ces idées de croyance et de guerre sainte me font toujours rire, tellement elles sont absurdes et loufoques.

Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, je te rassure, nous, on n’est pas là pour croire, ni pour faire la guerre – sainte ou pas, faut-il te le rappeler. Cependant, je reviens à ma guerre sainte ou plutôt à celle que mène dans sa cellule le prisonnier.... (Continues)
Je souris de toute accusation.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/3/4 - 15:36
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Ο Μιχαλιός

Ο Μιχαλιός
O Mihaliós
[1961]
Ποίημα του Κώστα Καρυωτάκη
1927, Ελεγεία και Σάτιρες
Μουσική: Νίκος Μαμαγκάκης (1929-2013)
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Βουγιατζής
Δίσκος 45ρης στη Philips 7766 (332 0 66 PF), 1961
'Αλμπουμ: ''Ο Γιάννης Βογιατζής τραγουδά για σας''
'Αλλες ερμηνείες: Τάσης Χριστογιαννόπουλος (2007)
'Αλμπουμ: ''Νίκος Μαμαγκάκης, Καμπανέλλης, Μπρεχτ, Τάσης Χριστογιαννόπουλος ‎– Ο κύκλος με την Κιμωλία και Πέντε Θεατρικά Τραγούδια με τον Τάση Χριστογιαννόπουλο''

Poesia di Kostas Karyotakis
1927, Ελεγεία και Σάτιρες (“Elegie e satire”)
Musica di Nikos Mamangakis (1929-2013)
Prima interpretazione di Giannis Bogiatzis
45 giri, Philips 7766 (332 0 66 PF), 1961
Album: Ο Γιάννης Βογιατζής τραγουδά για σας (“Giannis Bogiatzis canta per voi”)
Altri interpreti: Tasis Christogiannopoulos (2007)
Album: ''Νίκος Μαμαγκάκης, Καμπανέλλης, Μπρεχτ, Τάσης Χριστογιαννόπουλος ‎– Ο κύκλος με την Κιμωλία... (Continues)
Tο Mιχαλιό τον πήρανε στρατιώτη.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/3/4 - 14:43
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Nous les gueux

Nous les gueux
[2018]
Album: Vers des ailleurs

Paroles Léon-Gontran Damas (1912-1978) – France (Guyane) in [Black label et autres poèmes (1956)], traductions Radio Babel Marseille.
Musique Radio Babel Marseille.
Nous les peu
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/4 - 10:07

Et l'au-dela de Suez

Et l'au-dela de Suez
Et nous leur parlerons, nous, de la vieille Europe
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/4 - 08:02
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Chissà se Dio lo sa

Chissà se Dio lo sa
1989
Don Chisciotte
Dove prima c'era un prato
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/3 - 17:26
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Quante domande

Quante domande
1989
Don Chisciotte

Una canzone che sicuramente risente nella struttura di Blowin' in the Wind, anche se in parte la canzone di Gian Pieretti è una canzone decisamente più intimista.
Quante strade devi fare per un po' di libertà
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/3 - 17:14
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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F.U.B.U.

F.U.B.U.
Album A Seat at the Table (2016)
Featuring BJ the Chicago Kid & The-Dream


One of the tracks is called "F.U.B.U.," which stands for "For us by us." I read that your working title for the song was "Be Very Afraid." When you talk about choosing optimism over pessimism, "For us by us" versus "Be very afraid" is a pretty stark contrast.

It is, it is. And to be honest, "F.U.B.U." was the song I had the hardest time writing in terms of conceptualizing. Before, that song specifically was about people being afraid of us and fear being at the root of so many murders from policemen, so many murders that we have constantly seen in the past few years. And it was really, really hard for me to put that in a four-minute song. And I kept trying, and I kept trying, and it hurt so much and it was so painful for me and it was so sad. And one day, I put on the track again, probably the fifth or sixth... (Continues)
One for us
(Continues)
2019/3/2 - 23:55
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Queen of the Field (Patsey's Song)

Queen of the Field (Patsey's Song)
[2013]
Brano da "12 Years A Slave (Music From And Inspired By)", che non è la colonna sonora del film di Steve McQueen (quella fu composta da Hans Zimmer) ma una raccolta di canzoni connesse al tema di quel film, che racconta la storia vera di Solomon Northup, un afroamericano libero del nord degli USA che nel 1841 venne sequestrato e venduto come schiavo nel Sud, rimanendo in schiavitù per 12 anni prima di riuscire a riacquistare nuovamente la libertà.
Queen of the field
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/3/2 - 22:20
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Arbeiðskvinnan

Arbeiðskvinnan
[1989]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Steintór Rasmussen
Musica / Music / Musique / Sävel: Hanus Gerdum Johansen
Album / Albumi: Millum frændur
Eg eri móð, troytt og svong,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/3/2 - 16:19
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Penso diverso

Penso diverso
2019
Adversus

Mai militanti, i Colle der Fomento hanno, però, sempre preso posizione e continuano a farlo. “Il rap deve raccontare quello che succede, In ‘Io penso diverso’, il pezzo più politico dell’album, parliamo di migranti, di razzismo. Non ci interessa parlare di Salvini, ma delle persone che lo hanno votato sì”, ci dice Masito. “È uno scontro di mentalità: tra chi pensa che un muro risolva i problemi e quella nuova umanità che i confini li ha già buttati giù”, chiude Danno.
Repubblica.it
[Strofa 1: Danno]
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/2 - 09:51
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Run Rabbit Run

Run Rabbit Run
Pare che Run, rabbit, run sia stata scritta all'inizio della seconda guerra mondiale e che sia divenuta popolare dopo un infruttuoso attacco aereo della Luftwaffe, che il 13 novembre cercò di colpire degli idrovolanti alla fonda nelle Shetland.

Una foto diffusa nell'occasione mostrava i crateri di due bombe finite evidentemente fuori bersaglio, e un uomo che reggeva un paio di conigli indicati come le uniche vittime dell'attacco.
Si seppe poi che i conigli erano stati regolarmente reperiti in una normalissima macelleria, per aggiungere un po' di sale a una foto di propaganda.
Nei mesi successivi la Luftwaffe avrebbe tolto la voglia di ridere a parecchia gente già provata dalle restrizioni imposte dal razionamento.

E questo ci porta al vero motivo ispiratore della canzone, la penuria di carne cui toccava rimediare come si poteva; per esempio con la caccia al coniglio...
On the farm, every Friday
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2019/3/1 - 18:28
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Το τραγούδι του στρατιώτη [H μπαλάντα του στρατιώτη

Το τραγούδι του στρατιώτη [H μπαλάντα του στρατιώτη
I baláda tou stratióti
[1957]
Από τον Κύκλο με την κιμωλία (1945) του Μπέρτολντ Μπρεχτ
Μετέφρασε στα ελληνικά o Οδυσσέας Ελύτης
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Μούτσιος
'Αλμπουμ: Ο κύκλος με την κιμωλία
Dal Cerchio di gesso del Caucaso (1945) di Bertolt Brecht
Traduzione greca di Odysseas Elytis
Musica: Manos Hatzidakis (Hadjidakis)
1a interpretazione: Giorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("Il cerchio di gesso")
Lyrics: From Bertolt Brecht's The Caucasian Chalk Circle (1945)
Translated into Greek by Odysseas Elytis
First performed by Yorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("The Chalk Circle")
Tiré du Cercle de craie caucasien (1945) de Bertolt Brecht
Traduit en grec par Odysséas Elytis
Musique: Manos Hadjidakis
Première interprétation: Yorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("Le cercle de craie")
Bertolt Brechtin Kaukaasialaisesta... (Continues)
Την ώρα που ο λεβέντης
(Continues)
Contributed by Dq82 - Ελληνικό Τμημα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/3/1 - 17:44
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Nuovi schiavi

Nuovi schiavi
2018
Il sangre e il sal

Finalista Voci x la libertà 2019
C'erano un tempo schiavi orgogliosi di sognare
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/1 - 15:50
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Kanska ein dag

Kanska ein dag
2003
Krákan
Kanska ein dag finna vit frið,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/1 - 10:14
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Zelot

Zelot
[1986]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Rani Nolsøe - Eyðun Nolsøe - Steintór Rasmussen
Album / Albumi: Frændur II

Questa è una canzoncina rock proveniente dalle Føroyar, o Fær Øer. È dei Frændur, i “Parenti”; su 4 canzoni presenti finora nel sito in lingua faroese, tre sono loro. Questa è la quinta in faroese, e la loro quarta. Un rock della metà degli anni '80, forse invecchiato, forse ingenuo, non lo so, e perdipiù un rock delle Fær Øer, che i più considereranno improbabile. Invece era probabilissimo, quello del gruppo dei fratelli Nolsøe (Rani e Eyðun) e di Steintór Rasmussen. Come ho conosciuto i Frændur e il loro secondo album, Frændur II, l'ho già raccontato dieci anni fa; e anche questa canzone proviene da quell'album. A modo suo, quindi, è una perfetta “dimenticanza delle CCG”, perché, con tutto il suo rocchettino ingenuo e quel che si... (Continues)
Tit søgdu nei til trælahald,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/3/1 - 07:22
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Gabriel Fauré: Requiem, Op. 48

Gabriel Fauré: Requiem, Op. 48
[1886-90]
Musica del compositore ed organista francese Gabriel Fauré (1845-1924)
Testo di Gabriel Fauré basato sulla Missa pro defunctis secondo la liturgia cattolica tridentina, con omissione del Dies irae.
Testo trovato sul sito de L'Orchestra Virtuale del Flaminio

Propongo questo brano perchè lunedì scorso, il 25 febbraio, nel Duomo di Torino, il Requiem di Fauré è stato eseguito in suffragio delle migliaia di migranti morti nel Mediterraneo
Il Requiem, nella versione per voci e pianoforte, è stato intonato da alcuni componenti dei più importanti cori italiani, del Teatro alla Scala e della Fenice, dell’Opera di Roma e del Maggio musicale fiorentino, del Comunale di Bologna e del Lirico di Cagliari, dell’Arena di Verona e dell’Accademia di Santa Cecilia. Con Valentina Escobar, voce bianca, Roberto De Candia, baritono, e Carlo Caputo al pianoforte. A dirigere il maestro Fabio Biondi.... (Continues)
I. INTROITO E KYRIE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/27 - 22:54
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Schachmatt

Schachmatt
Album Return of the Mother - 2000
Das Ende der Welt, ist euch das egal
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/2/27 - 22:44
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Le bombe

Le bombe
1973
Ma...
Per ogni bomba che non porti una firma
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 15:54
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A Victor

A Victor
1975
Moby Dick

Cercando in rete sembrerebbe che esistano due diverse edizioni dell'LP Moby Dick e la canzone sarebbe presente solo in una delle due.
Ho sempre creduto in te e perciò che ti canto
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 15:38
Song Itineraries: Víctor Jara
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Don Chisciotte

Don Chisciotte
1989
Don Chisciotte
Io ne ho visti bambini nel deserto
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 14:46
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Radio Belgrado

Radio Belgrado
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (Continues)
Notte chiara sopra i fiumi grandi fiumi sembra che riposino
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 13:23
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I bambini di Sarajevo

I bambini di Sarajevo
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (Continues)
Sono tuoni o son cannoni lì nei boschi quei fuochi dimmi cos'è
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 12:58
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Belfast

Belfast
1983
Cattivi pensieri
È strano come piova anche d'agosto in questa città
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 12:27
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)

Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)
2016
A colpi di Machete

Con una dedica speciale a Riccardo
Antifà dal 1591, leggi livornine(1) qui nessuno è straniero
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 15:05
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Hunger Strike & Troubles

Hunger Strike & Troubles
2016
A colpi di Machete
Vento ribelle che accarezza l'erba,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 14:56
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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I dannati della terra

I dannati della terra
2018
"Storie tra bottiglie e ciminiere"
feat. Kento
Bruciano ancora quegli occhi insanguinati
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 14:52
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Mille lire al mese

Mille lire al mese
Sergio Endrigo ha prodotto con Mille lire una riflessione poetica sul fenomeno dell'inflazione.
La canzone afferma che negli anni Trenta

mille lire almeno mille lire al mese
era un sogno, il sogno piccolo borghese

ed è probabile che questo assunto derivi da Mille lire al mese, di Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi, scritta per il film omonimo uscito nel 1939.
Secondo Gianfranco Vené (1988) "Il film è stato del tutto dimenticato, a torto perché il regista austriaco Max Neufeld fu un pioniere della commedia cinematografica e gli attori, Alida Valli, Umberto Melnati e Renato Cialente, erano eccellenti; la canzone, al contrario, è ricordata anche troppo, e troppo spesso viene citata dagli evocatori di quegli anni come parametro utile a definire il valore reale del denaro alla vigilia della seconda guerra mondiale. Mille lire al mese, secondo questa generica interpretazione, indicavano... (Continues)
Che disperazione,
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2019/2/26 - 10:50
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Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]

Anonymous
Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]
[1914/18]
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German Folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel:
Gold und Silber lieb ich sehr (1843)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: August Schnetzler (1828) [1809-1853]
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Friedrich Hyeronimus Truhn [1811-1886]
Album / Albumi: Die Grenzgänger, Maikäfer, flieg! (2014)

Il Lied Gold und Silber lieb ich sehr ("Oro e argento mi piacciono un sacco"), musicato nel 1843 da Friedrich Hyeronimus Truhn su un testo scritto nel 1828 dal poeta August Schnetzler, è stato assai popolare in Germania e ha quindi ispirato parecchie parodie, o détournements. La qui presente sembra essere stata, secondo il Volksliederarchiv, ideata e cantata nel 107° (o 109°) Reggimento di Fanteria tedesco, più probabilmente verso la fine della "Grande Guerra"; l'ultima... (Continues)
Brot und Frieden hätt`ich gern,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/2/25 - 23:00
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Teorema

Teorema
[24 febbraio 2019]
Testo di Stefano Andreoli [@blogstark] di Spinoza
Lyrics by Stefano Andreoli [@blogstark] from Spinoza
Paroles de Stefano Andreoli [@blogstark] de Spinoza
Sanat: Stefano Andreoli [@blogstark], Spinozasta
Musica / Music / Musique / Sävel: Marco Ferradini, Teorema (Ferradini / Herbert Pagani), 1981

Luca e Paolo, vale a dire Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (nipote di un profugo armeno sfuggito al genocidio turco), genovesi, non devono in fondo tenere così tanto alla loro carriera televisiva. Già pressoché eliminati dalla TV “di stato” italiana, tale RAI, e confinati a Quelli che (il calcio), una trasmissione di intrattenimento calcistico sulla RAI2 attualmente diretta dal neosovranista Carlo Freccero, ieri domenica 24 febbraio il duo si è praticamente scavato la fossa con una parodia antisalviniana di Teorema, la famosa canzone del 1981 scritta da Marco Ferradini e... (Continues)
Prendi una barca piena di gente,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- & R.V. 2019/2/25 - 22:03

Dangereux pour l’Ordre de l’État

Dangereux pour l’Ordre de l’État
Dangereux pour l’Ordre de l’État

Chanson léviane – Dangereux pour l’Ordre de l’État – Marco Valdo M.I. – 2019

Lettre de prison 11

20 avril 1934


Dialogue maïeutique

Il est toujours inquiétant, Lucien l’âne mon ami, d’entendre parler de « danger pour l’Ordre de l’État » ou de choses du genre.

J’imagine, Marco Valdo M.I., mais pourquoi, selon toi ?

Eh bien, répond Marco Valdo M.I., il y a au moins deux raisons à ça. La première, c’est le mot « danger » lui-même et l’absence de précision qu’il recèle ; ce danger est insaisissable et peut dès lors prendre de multiples formes. À quoi peut ressembler le danger à ce stade, nul ne le sait et on ne pense pas nécessairement au pire. Cependant, le pire existe aussi. L’autre raison se trouve dans l’usage qu’évoque l’expression « Ordre de l’État », deux mots qui, mis ensemble, forment un terrible épouvantail et leur réalisation tient de la catastrophe.

Mis... (Continues)
J’aimerais vous voir.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/2/25 - 20:48

Soldatenlied

Anonymous
Soldatenlied
[prima del 1810 / vor 1810 / before 1810 / avant 1810 / Ennen 1810]
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu

Le canzoni popolari, e particolarmente di soldati, che parlano della durezza estrema del servizio militare sono diffuse, ovviamente, ovunque (e nel sito ne abbiamo a decine). La presente sembra essere diffusa un po' in tutta la Germania ed è attestata prima del 1810 (è, quindi, con tutta probabilità di origine settecentesca). Varianti e versioni ne ha parecchie, accomunate da un tema di fondo: il soldatino di campagna mandato a fare il servizio in una città, con tutto quel che ne consegue in termini di disciplina, punizioni umilianti (tutte le versioni riportano la pratica delle forche caudine a cui viene sottoposto il soldato), tentativi di furto del soldo e usuali consolazioni (l'alcool e le donne).... (Continues)
Ade, du Stadt und deine Gegend !
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/2/25 - 10:50
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Brave as a Pigeon

Brave as a Pigeon
In January of 2016, we travelled to the Kurdish region of Turkey along with Clowns Without Borders to play for children. We played for a group of Yezidi refugees in their camp, who had fled ISIS in Iraq; for a group of Kurdish children in Diyarbakir; and for children living in the village of Dargeçit which had been under an imposed curfew and siege from the Turkish Army. This song is about the children we met on that trip.

A year later, many of the folks in towns under siege lost their homes. Over 100,000 Kurdish folks in southeastern Turkey lost their homes in 2016. The Yazidi camp was closed down, and many who lived there are now in worse conditions in major cities across Turkey and Iraq.
Country kids brave as city pigeons
(Continues)
2019/2/24 - 18:11
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In The States

In The States
Trump's executive order banning immigration from 7 Muslim countries has affected thousands of people around the world.

Country For Syria is an Istanbul-based music collective. 4 of it's members are directly affected by the ban.

On Saturday, February 4th, 2017 we came together to speak out against the ban.

bandcamp
Dear Mr. President
(Continues)
2019/2/24 - 18:05
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10 Commandments

10 Commandments
(2019)
Album: Encore
Featuring Saffiyah Khan

Saffiyah Khan è la ragazza diventata famosa per la foto in cui sorride beffardamente in faccia al leader razzista della English Defense League durante una manifestazione di estrema destra.

È stata scelta dagli Specials per questo rifacimento in chiave femminista di una vecchia canzone di Prince Buster il cui testo sessista e maschilista - anche se ironico - aveva proprio bisogno di essere riscritto.
The commandments of I, Saffiyah Khan
(Continues)
2019/2/24 - 15:18
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Black Skin Blue Eyed Boys

Black Skin Blue Eyed Boys
(1970)
Parole e musica di Eddy Grant

Un inno alla diversità e alla tolleranza da una band inglese composta da due bianchi e tre neri che univa l'antirazzismo alla protesta contro la guerra nel Vietnam. The Equals hanno influenzato innumerevoli gruppi, tra cui i Clash e gli Specials che hanno anche recentemente inciso una cover di questa canzone.
People: white is white
(Continues)
2019/2/24 - 13:10
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Argentovivo

Argentovivo
[2019]
Parole e musica di Daniele Silvestri
Featuring Rancore e Manuel Agnelli
Singolo poi nell'album "Scusate se non piango"

“Argentovivo” è il brano presentato al Festival di Sanremo 2019 da Daniele Silvestri, in collaborazione con Rancore, Manuel Agnelli e Fabio Rondanini, questi ultimi due rispettivamente frontman e batterista degli Afterhours.
“Argentovivo” si è classificata sesta al Festival di Sanremo 2019 ed ha vinto il Premio della Critica Mia Martini, il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e il Premio Sala stampa Lucio Dalla.
Ho sedici anni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/23 - 21:18
Song Itineraries: Child Abuse, From World Jails
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Collemaggio

Collemaggio
2009
Collemaggio

Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città... (Continues)
I cuori dei vivi accanto ai cuori dei morti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/23 - 18:53
Song Itineraries: Earthquakes
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Боец молодой

Боец молодой
Bojec mołodoj
Ты собрался в бой, ты выбрал себе путь,
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/2/22 - 20:04
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Un tempo la fuga era un'arte

Un tempo la fuga era un'arte
2016
La via del sale

Uno dei brani più belli, sorprendenti e spiazzanti di tutto il disco è “Un tempo la fuga era un’arte”. La codardia tipica dell’epoca moderna ha cancellato anche il saper fuggire nel momento giusto? Che cosa intenti per fuga?

Fuga dal presente faticoso, fuga dalla vita in generale che è faticosa tout court, ma anche fuga da situazioni intollerabili come la guerra. Fuga da una società in cui è rivoluzionario anche solo dire se si preferisce la pasta o il risotto, fuga dalla propaganda, fuga dai matrimoni non scelti “nel buio della notte che unisce / ciò che gli uomini hanno diviso”. Fuga è anche il genere musicale portato alla perfezione da Bach, dal quale cito in apertura di canzone il tema appunto de “L’arte della fuga”, per poi trasformarlo, sporcarlo in una polka ignorante, più adatta a descrivere la nostra fuga caotica di uomini-formiche dal nostro formicaio-Europa…... (Continues)
Un tempo la fuga era l'arte dei profeti, degli indovini
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/21 - 19:47
Song Itineraries: Deserters
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Terra di nessuno

Terra di nessuno
"Terra di nessuno" è un brano del 2018, presente nell'album "Nomadi Dentro". La canzone si presta a numerose interpretazioni, data la genericità del testo, ma sicuramente può essere associata a tante situazioni di conflitto nel mondo, dove popoli oppressi occupano terre di nessuno.

A questo link è possibile trovare il testo con accordi:
Note tra le righe - testi e accordi delle canzoni dei Nomadi
Terra di nessuno
(Continues)
Contributed by gabriele 2019/2/20 - 13:10

Un domani diranno

Un domani diranno
2015
Memorie ritrovate

Ringraziamo l'autore che ci ha inviato i testi direttamente dal libretto del CD
Un domani diranno che tutto non è mai accaduto
(Continues)
Contributed by Dq82 + Andrea Sigona 2019/2/20 - 09:52

Stazzema

Stazzema
2015
Memorie ritrovate
Ho visto sudare di sangue nell'ora della pioggia e del fuoco.
(Continues)
Contributed by Dq82 + Andrea Sigona 2019/2/20 - 09:43
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Chant des volontaires français

Anonymous
Chant des volontaires français
Inno dei volontari francesi alla guerra di Spagna, che ci tengono a precisare di non essere soldati di mestiere.

Per certi versi non esattamente una canzone pacifica (nei confronti dei fascisti, ovviamente), salvo per il ramo d'ulivo che dicono di portare sul petto.
Traversant des mers et des terres
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/2/18 - 23:55
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Come un miracolo

Come un miracolo
Album: Modern Art (2017)


Credo che sia insieme a “1xUnAttimo” ed “Il punto in cui tornare” il punto più alto del mio disco. Per me questa canzone ha una importanza fondamentale, l’ho scritta dopo la strage del Bataclan: la paura crea odio, divide e indebolisce.
intervista su rockol
Lo so lo so che sbaglierò
(Continues)
2019/2/18 - 23:32
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1xUnAttimo

1xUnAttimo
Album: Modern Art (2017)

È sicuramente “LA” canzone pacifista. In questi tempi in cui dovremmo essere davvero tutti connessi quindi tutti “1xUnAttimo” usiamo male i social, ce ne freghiamo della gente che muore, eppure lo sappiamo che l’unione fa la forza e che la divisione indebolisce! L’ho scritta dopo uno degli ultimi attentati il cui intento è quello di disseminare paura, al contrario noi dobbiamo avere tanto coraggio e dobbiamo anche indignarci perché credo sia possibile stare bene tutti quanti nel mondo".

rockol


Devo dire che leggendo il testo sembra di una banalità assoluta, ma ascoltandola con la musica non è malissimo...
Ogni volta muoio un po'
(Continues)
2019/2/18 - 23:24
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H-Block Escape

H-Block Escape
[2019]
‘Hovels Of The Holy’

25 settembre 1983: Fuga da Maze
Trentotto prigionieri repubblicani evasero dalla prigione di massima sicurezza di Maze, in Irlanda del Nord.
Una guardia carceraria rimase uccisa ed un’altra gravemente ferita durante l’evasione potrata a termine dai prigionieri dell’Irish Republican Army detenuti nella prigione vicino Lisburn.
I prigionieri fecero entrare di nascosto pistole e coltelli per sopraffare le guardie carcerarie prima di sequestrare un camion di trasporto del cibo, grazie al quale uscirono dal cancello principale di Maze.
38 in ‘83
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/18 - 18:39
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Niente scuse

Niente scuse
2017
Niente scuse

Testo: S.Bonito
Musica:A.Usai-S.Bonito-Wogiagia crew

La band romana, dopo più di 16 anni di attività, non abbandona l’idea che la generò nel lontano 1999: l’importanza di pensare con la propria testa, di non adeguarsi alle ingiustizie e alle disparità sociali e di seguire la propria strada lontano da competizioni sterili, populismi inquietanti, divisioni arbitrarie e convenienze discutibili.
In un’epoca difficile come questa, l’unico modo per resistere è rimanere uniti; è non perdere i propri ideali e il contatto con le proprie radici attraverso l’auto critica costruttiva, la condivisione e la consapevolezza di non essere soltanto dei passeggeri casuali in questo mondo o, peggio, dei bravi e solerti consumatori.
La ballad “Niente scuse”, suonata a 22 mani e arricchita dal flauto traverso di una guest d’eccezione, Francesco Gualerzi (ex Nomadi), è un “manifesto musicale”... (Continues)
Aspettando epoche nuove
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/18 - 12:53
Song Itineraries: Deserters
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Gli angeli del Novecento

Gli angeli del Novecento
2013
Angeli del novecento
Fischia il vento infuria la bufera
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/18 - 12:45




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