Author Lucio Dalla
Come è profondo il mare
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Lucio Dalla
Album / Albumi: "Come è profondo il mare"
Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...
"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Lucio Dalla
Album / Albumi: "Come è profondo il mare"
Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...
"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi... (Continues)
Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/1/31 - 10:59
Song Itineraries:
Cats & Bad cats
Corso Buenos Aires
[1977]
Testo e musica di Lucio Dalla
Da "Come è profondo il mare"
L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. "Come è profondo il mare" (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
"Come è profondo il mare" è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track,... (Continues)
Testo e musica di Lucio Dalla
Da "Come è profondo il mare"
L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. "Come è profondo il mare" (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
"Come è profondo il mare" è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track,... (Continues)
“Io non ho visto niente, non ho visto la sua faccia. Passavo di qua, con mia moglie andavo a caccia..”
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/1/31 - 10:34
Pablo
[1975]
Da "Rimmel" (come tutti dovrebbero sapere)
In questa canzone viene spesso accreditato come coautore Lucio Dalla; in realtà, come specificato dallo stesso Dalla, il suo contributo (musicale) fu assai limitato.
From the album "Rimmel" (as everybody should know)
This song has often been co-credited to Lucio Dalla; in fact, he gave to this song a very limited (musical) contribution (as stated by Dalla himself).
Può essere che questa sia, se non la più famosa canzone del Deg, senz'altro una delle più celebri, cantate, ricantante, urlate, berciate, sentite. "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!"...
Per anni e anni tutti si sono chiesti chi fosse Pablo. E' stato tutti. In realtà, la canzone sembra parlare di un emigrante spagnolo in Svizzera morto sul lavoro; un tema che, al momento dell'inserimento di questa canzone, non rientrava nel "topic" del nostro sito. Ma l'argomento delle migliaia... (Continues)
Da "Rimmel" (come tutti dovrebbero sapere)
In questa canzone viene spesso accreditato come coautore Lucio Dalla; in realtà, come specificato dallo stesso Dalla, il suo contributo (musicale) fu assai limitato.
From the album "Rimmel" (as everybody should know)
This song has often been co-credited to Lucio Dalla; in fact, he gave to this song a very limited (musical) contribution (as stated by Dalla himself).
Può essere che questa sia, se non la più famosa canzone del Deg, senz'altro una delle più celebri, cantate, ricantante, urlate, berciate, sentite. "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!"...
Per anni e anni tutti si sono chiesti chi fosse Pablo. E' stato tutti. In realtà, la canzone sembra parlare di un emigrante spagnolo in Svizzera morto sul lavoro; un tema che, al momento dell'inserimento di questa canzone, non rientrava nel "topic" del nostro sito. Ma l'argomento delle migliaia... (Continues)
Mio padre seppellito un anno fa,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/12/28 - 13:08
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Washington
Testo di Lucio Dalla
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Sto andando a Washington,
(Continues)
(Continues)
2005/1/5 - 22:52
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [2] - Luigi Tenco
La versione italiana di Luigi Tenco. Rimasta inedita a lungo, è stata eseguita pubblicamente la prima volta il 30 agosto 1979, a cura di Enrico de Angelis e grazie alla disponibilità del fratello di Tenco, Valentino, al Teatro del Casino Municipale di Sanremo, nel corso di un Ricordo di Boris Vian tenuto nell’ambito della 6a Rassegna della canzone d’autore organizzata dal Club Tenco.
Il testo di Tenco era già stato pubblicato, invece, in un periodico del Club Tenco di Venezia, nel lontano 1969.
(grazie a Enrico de Angelis stesso per la preziosa segnalazione)
Italian version by Luigi Tenco. It was left unperformed for a very long time, until it was performed for the first time in Sanremo on August 30, 1979, by Enrico de Angelis (kindly supported by Luigi Tenco's brother, Valentino), on an evening performance in memory of Boris Vian in the... (Continues)
La versione italiana di Luigi Tenco. Rimasta inedita a lungo, è stata eseguita pubblicamente la prima volta il 30 agosto 1979, a cura di Enrico de Angelis e grazie alla disponibilità del fratello di Tenco, Valentino, al Teatro del Casino Municipale di Sanremo, nel corso di un Ricordo di Boris Vian tenuto nell’ambito della 6a Rassegna della canzone d’autore organizzata dal Club Tenco.
Il testo di Tenco era già stato pubblicato, invece, in un periodico del Club Tenco di Venezia, nel lontano 1969.
(grazie a Enrico de Angelis stesso per la preziosa segnalazione)
Italian version by Luigi Tenco. It was left unperformed for a very long time, until it was performed for the first time in Sanremo on August 30, 1979, by Enrico de Angelis (kindly supported by Luigi Tenco's brother, Valentino), on an evening performance in memory of Boris Vian in the... (Continues)
PADRONI DELLA TERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giovanni Branca
Itaca
[1971]
Testo di Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti
Musica di Lucio Dalla
Coro popolare (dei lavoratori della RCA)
Arrangiamenti di Guido e Maurizio De Angelis
Da "Storie di casa mia"
"Storie di casa mia" (1971) conferma la sua vena a corrente alternata, tra piccoli gioielli di struggente pop melodico ("La casa in riva al mare", Per due innamorati e "Il gigante e la bambina", destinato a divenire uno degli hit dell'amico Ron), confusi quadretti naif ("Un uomo come me", "Il bambino di fumo") e vere cadute di stile (il pacchiano coro di "Itaca").
Ma a trascinare il disco è il singolo 4 marzo 1943 [Gesù bambino] di cui sopra, benedetto tra i fiori di Sanremo e lanciato anche in Brasile (nella versione di Chico Buarque De Hollanda), in Francia (a cura di Dalida) e in Giappone. E' una fiaba agrodolce, firmata da Paola Pallottino e accompagnata solo dal violino "alticcio" di Renzo Fontanella:... (Continues)
Testo di Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti
Musica di Lucio Dalla
Coro popolare (dei lavoratori della RCA)
Arrangiamenti di Guido e Maurizio De Angelis
Da "Storie di casa mia"
"Storie di casa mia" (1971) conferma la sua vena a corrente alternata, tra piccoli gioielli di struggente pop melodico ("La casa in riva al mare", Per due innamorati e "Il gigante e la bambina", destinato a divenire uno degli hit dell'amico Ron), confusi quadretti naif ("Un uomo come me", "Il bambino di fumo") e vere cadute di stile (il pacchiano coro di "Itaca").
Ma a trascinare il disco è il singolo 4 marzo 1943 [Gesù bambino] di cui sopra, benedetto tra i fiori di Sanremo e lanciato anche in Brasile (nella versione di Chico Buarque De Hollanda), in Francia (a cura di Dalida) e in Giappone. E' una fiaba agrodolce, firmata da Paola Pallottino e accompagnata solo dal violino "alticcio" di Renzo Fontanella:... (Continues)
Capitano che hai negli occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Song Itineraries:
Primitive AWS
Comunista
da "Cambio" (1990)
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Canzone immancabile in una collezione come la vostra!!!
Proclamiamo guerra alla guerra con l'unico mezzo possibile: LA PACE!!!
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Canzone immancabile in una collezione come la vostra!!!
Proclamiamo guerra alla guerra con l'unico mezzo possibile: LA PACE!!!
Originariamente intitolata "Ho cambiato la faccia di un Dio", faceva parte dello spettacolo "Il futuro dell'automobile e altre storie" che poi Dalla, in rotta con Roversi - autore delle parole - decise di pubblicare in parte nel disco "Automobili". Questa decisione segnò la fine della collaborazione tra Dalla e il poeta bolognese.
La canzone fu pubblicata solo anni dopo nell'album "Cambio" con un titolo diverso.
La canzone fu pubblicata solo anni dopo nell'album "Cambio" con un titolo diverso.
Canto l'uomo che è morto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco
Futura
(1980)
«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino... (Continues)
«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino... (Continues)
Chissà chissà domani
(Continues)
(Continues)
Treno
[1993]
Testo e musica di Lucio Dalla
Lyrics and music by Lucio Dalla
Da "Henna"
Testo e musica di Lucio Dalla
Lyrics and music by Lucio Dalla
Da "Henna"
Era appena uscito fuori che sua madre gli diceva
(Continues)
(Continues)
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Testo e musica di Lucio Dalla
Lyrics and music by Lucio Dalla
Album: Lucio Dalla [1979]
Una canzone cult, entrata di diritto nell'immaginario collettivo di più di una generazione. Già dal conosciutissimo incipit "Caro amico ti scrivo", dichiara la sua dimensione epistolare, inconsueta per una canzone moderna.
In questa lettera a un amico lontano, quelle che sembrano divagazioni e riflessioni private acquistano un significato a tratti politico, inteso come partecipazione ai problemi e alle angosce e speranze di tutti. Molti i temi affrontati: l'incapacità di comunicare, il desiderio di una vita libera, il grande bisogno di poter continuare a sperare.
L'Italia usciva dagli anni di piombo e cavalcava un'inflazione superiore al 20%, ma Dalla non lancia invettive o polemiche a buon mercato: la lingua e lo stile sono quelli di un grande autore, capace di emozionare e divertire, sempre... (Continues)