Song Itinerary Apartheid, Institutionalized Racist Shame
The Men of Rivonia
They have sentenced the men of Rivonia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/18 - 13:16
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Asimbonanga (Mandela)
“...DOPO LE SEI SOLO IL VENTO E IL SILENZIO CIRCOLAVANO PER LE STRADE...”
UN RICORDO DELL'AMICA FEBE CAVAZZUTTI ROSSI
(Gianni Sartori)
Nella notte del 2 febbraio 2016 se ne è andata Febe Cavazzutti Rossi. Pastora valdese, ha vissuto gran parte della sua vita a Padova. Una presenza costante nella chiesa metodista di questa città, come organista e predicatrice, e una testimonianza immensa di fede, serenità e forza d'animo.
Febe era nata nel 1931 a Vicenza (dove in seguito tornerà come insegnante di inglese) e aveva trascorso parte degli anni giovanili a Firenze. In questa città suo padre, il pastore metodista Gaspare Cavazzutti (già collaboratore di Henry James Piggot) si distinse per aver salvato molti cittadini di religione ebraica negli anni delle persecuzioni nazi-fasciste.
Di quel periodo buio Febe ricordava con particolare amarezza la tragica fine di due ragazze sue amiche, nipoti... (Continues)
UN RICORDO DELL'AMICA FEBE CAVAZZUTTI ROSSI
(Gianni Sartori)
Nella notte del 2 febbraio 2016 se ne è andata Febe Cavazzutti Rossi. Pastora valdese, ha vissuto gran parte della sua vita a Padova. Una presenza costante nella chiesa metodista di questa città, come organista e predicatrice, e una testimonianza immensa di fede, serenità e forza d'animo.
Febe era nata nel 1931 a Vicenza (dove in seguito tornerà come insegnante di inglese) e aveva trascorso parte degli anni giovanili a Firenze. In questa città suo padre, il pastore metodista Gaspare Cavazzutti (già collaboratore di Henry James Piggot) si distinse per aver salvato molti cittadini di religione ebraica negli anni delle persecuzioni nazi-fasciste.
Di quel periodo buio Febe ricordava con particolare amarezza la tragica fine di due ragazze sue amiche, nipoti... (Continues)
Gianni Sartori 2016/3/15 - 23:34
Crossroads
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979
Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”
Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
Crossroads is a high-density township in Cape Town, South Africa.
An added motivation for the initial settlers in what was then unsettled Cape Flats Dune Strandveld was the opportunity for families to build individual, more respectable homes than the hostels of Gugulethu allowed for. Since the Apartheid authorities considered the settlement temporary, orders to evict and dismantle it were issued in 1975.
These orders were not enforced due to the efforts of a Men's Committee and a Women's Committee that had been formed to oppose the... (Continues)
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979
Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”
Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
Crossroads is a high-density township in Cape Town, South Africa.
An added motivation for the initial settlers in what was then unsettled Cape Flats Dune Strandveld was the opportunity for families to build individual, more respectable homes than the hostels of Gugulethu allowed for. Since the Apartheid authorities considered the settlement temporary, orders to evict and dismantle it were issued in 1975.
These orders were not enforced due to the efforts of a Men's Committee and a Women's Committee that had been formed to oppose the... (Continues)
When you hear the dogs bark
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 10:56
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Ghettos
光輝歲月 [Glorious Years]
It's all awesome
I just love this song so much, the chinese poetic words are so inspiring that I want to give it a try to translate my version of Glory Age.
Hope there will be different versions of translation that expresses the complex and poetic Chinese language.
I just love this song so much, the chinese poetic words are so inspiring that I want to give it a try to translate my version of Glory Age.
Hope there will be different versions of translation that expresses the complex and poetic Chinese language.
THE AGE OF GLORY
(Continues)
(Continues)
Contributed by James Wu 2015/12/9 - 08:28
Nelson Mandela
2006
Quelle drôle de Terre!
Quelle drôle de Terre!
Le jour la nuit
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 10:33
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Madiba
2015
Ancora inedito su disco
Ancora inedito su disco
La notte era colma di stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/5 - 15:39
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Keep Our Love Alive
[1990]
Parole e musica di Stevie Wonder
Singolo che non credo sia mai stato inserito in un album
Sulla copertina la frase “Free us from Apartheid”
Parole e musica di Stevie Wonder
Singolo che non credo sia mai stato inserito in un album
Sulla copertina la frase “Free us from Apartheid”
Feeble is the mind that says they don't care
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/23 - 13:00
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Botha the Mosquito
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (Continues)
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (Continues)
Ever since the abolition of slavery,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/23 - 10:06
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
It's Wrong (Apartheid)
Traduzione inglese di alcuni dei versi in zulu, a cura di Vinnie Silva:
Qhas = No
Ubuqaba Babo Bucacile = Their barbarism is clear
Ngoba Nosathane Uyabugxeka = For many critics
Lobuqaba = Pagan
Nkululeko Iyeza = Freedom is coming.
Qinisani = Strengthen
Qinisani Umhlaba Wonke Unathi = Strengthen the world within us
Qhas = No
Ubuqaba Babo Bucacile = Their barbarism is clear
Ngoba Nosathane Uyabugxeka = For many critics
Lobuqaba = Pagan
Nkululeko Iyeza = Freedom is coming.
Qinisani = Strengthen
Qinisani Umhlaba Wonke Unathi = Strengthen the world within us
Bernart Bartleby 2015/11/20 - 14:26
Spirit of Biko
[1978]
Nell’album intitolato “Jonkanoo Dub”.
The Revolutionaires sono stati uno dei tanti progetti dell’inossidabile coppia di artisti reggae giamaicani Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robbie Shakespeare).
Brano strumentale dedicato alla memoria di Steven Biko, militante anti-apartheid assassinato dalla polizia sudafricana nel 1977.
Nell’album intitolato “Jonkanoo Dub”.
The Revolutionaires sono stati uno dei tanti progetti dell’inossidabile coppia di artisti reggae giamaicani Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robbie Shakespeare).
Brano strumentale dedicato alla memoria di Steven Biko, militante anti-apartheid assassinato dalla polizia sudafricana nel 1977.
[strumentale]
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/20 - 13:46
The Death of Stephen Biko
New Alternative last verse for Vic & Rob Sadot version:
Stephen Biko was the victim of a racist legal system
(Continues)
(Continues)
2015/11/20 - 13:42
Free Africa
[1978]
Parole e musica dei fratelli Norman e Ralston Grant, from Falmouth, Jamaica.
Nell’album intitolato “Love”
Parole e musica dei fratelli Norman e Ralston Grant, from Falmouth, Jamaica.
Nell’album intitolato “Love”
If Africa no free, black man caan free.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/20 - 11:55
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Shoot Them Before They Grown
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
Two white men fighting one another
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/20 - 10:06
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Township Beat
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Some of us work and some of us play
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 14:44
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
1999
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Mutilate that poster face
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 14:11
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Grensvegter
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…
“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…
“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
I) Grensvegter:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:49
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Underground
[1988]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Sleep Armed”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Sleep Armed”
The power lines have fallen down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:10
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Independence Day
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
its independence day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:00
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
September 84
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
something on page three caught me eye
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 12:52
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Don't Dance
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.
Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (Continues)
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.
Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (Continues)
ok people get up off your feet
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 11:31
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Deserters
Shot Down
[1984]
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.
James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (Continues)
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.
James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (Continues)
Long have we all waited
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/18 - 16:08
Nelson Mandela, Sus Dos Amores
NELSON MANDELA, I SUOI DUE AMORI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/6/2 - 13:13
Mandela, pendant ce temps
(2015)
Album: In Extremis
Le immagini di una buona parte della vita del cantante, dalla passione per il rock, ai primi concerti, ai figli che nascono. E intanto Mandela è nella sua prigione per ventisette lunghi anni.
Album: In Extremis
Le immagini di una buona parte della vita del cantante, dalla passione per il rock, ai primi concerti, ai figli che nascono. E intanto Mandela è nella sua prigione per ventisette lunghi anni.
J’étais un presque-adolescent
(Continues)
(Continues)
2015/5/8 - 22:34
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)
RIPORTATE INDIETRO NELSON MANDELA (PORTATELO A CASA)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lela Mee 2015/4/21 - 20:43
#36 (Everyday)
C'è gente per la quale un assassino come Janusz Waluś continua a essere un eroe. In Polonia da poco è uscito un libro che racconta le circostanze di questi dramatici fatti, scritto da Michał Zichlarz e intitolato: "Zabić Haniego. Historia di Janusz Waluś" (Uccidere Hani. La storia di Janusz Waluś).
https://www.youtube.com/watch?v=LxZ_K3m57KE
https://www.youtube.com/watch?v=LxZ_K3m57KE
Krzysiek Wrona 2015/3/5 - 21:03
A Night to Remember
Parole e musica di Jeremy Taylor.
Nel suo disco dal vivo “Live in Chicago” del 2005
Testo trovato su 3rd Ear Music
Nei pressi di Grahamstown, Sudafrica, notte del 18 agosto 1977.
Due agenti della South African Police hanno allestito un posto di blocco. Hanno l’ordine di intercettare ed arrestare un “kaffir”, un negro che pare abbia pisciato troppo lungo e deve essere fermato.
Si aspettano anche che il ricercato sia accompagnato da qualcuno di quegli spregevoli bianchi traditori ebrei comunisti che se la fanno coi sovietici...
I due aspettano pazienti, parlando in afrikaans del più e del meno: il dovere, l’ordine, quel che ha detto loro il superiore, che è Dio ad aver creato differenti i bianchi e i neri, come il sole e la luna, che non possono mescolarsi mai, checchè ne dicano gli agitatori, sporchi kaffir o bianchi comunisti...
Poi il rumore di un’auto, fari nel buio...
“Fermate... (Continues)
Nel suo disco dal vivo “Live in Chicago” del 2005
Testo trovato su 3rd Ear Music
Nei pressi di Grahamstown, Sudafrica, notte del 18 agosto 1977.
Due agenti della South African Police hanno allestito un posto di blocco. Hanno l’ordine di intercettare ed arrestare un “kaffir”, un negro che pare abbia pisciato troppo lungo e deve essere fermato.
Si aspettano anche che il ricercato sia accompagnato da qualcuno di quegli spregevoli bianchi traditori ebrei comunisti che se la fanno coi sovietici...
I due aspettano pazienti, parlando in afrikaans del più e del meno: il dovere, l’ordine, quel che ha detto loro il superiore, che è Dio ad aver creato differenti i bianchi e i neri, come il sole e la luna, che non possono mescolarsi mai, checchè ne dicano gli agitatori, sporchi kaffir o bianchi comunisti...
Poi il rumore di un’auto, fari nel buio...
“Fermate... (Continues)
The night is dark and starry
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/17 - 22:56
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Black-White Calypso
[1961]
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa nello spettacolo intitolato “Wait A Minim!”
Un classico di Jeremy Taylor offerto all’interno di uno spettacolo musicale, diretto da Leon Gluckman, che andò in scena a Londra a metà degli anni 60. In Sudafrica, ovviamente, non fu mai rappresentato durante l’epoca dell’Apartheid. E anche in Gran Bretagna l’ultima strofa, quella che parla di coppie miste come soluzione al problema di pelli troppo scure o troppo bianche, fu censurata. (fonte: 3rd Ear Music)
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa nello spettacolo intitolato “Wait A Minim!”
Un classico di Jeremy Taylor offerto all’interno di uno spettacolo musicale, diretto da Leon Gluckman, che andò in scena a Londra a metà degli anni 60. In Sudafrica, ovviamente, non fu mai rappresentato durante l’epoca dell’Apartheid. E anche in Gran Bretagna l’ultima strofa, quella che parla di coppie miste come soluzione al problema di pelli troppo scure o troppo bianche, fu censurata. (fonte: 3rd Ear Music)
The other day reading Drum magazine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/17 - 22:07
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Piece of Ground
[1964]
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa in uno spettacolo intitolato “Wait A Minim!”
Interpretata da Miriam Makeba e da Vusi Mahlasela, tra gli altri.
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa in uno spettacolo intitolato “Wait A Minim!”
Interpretata da Miriam Makeba e da Vusi Mahlasela, tra gli altri.
(Bernart Bartleby)
When the white man first came here from over the sea
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/17 - 21:40
The Wind of Change
La canzone, presentata qui in un nuovo arrangiamento, in origine venne incisa dagli Swapo Singers nel 33 giri dal titolo "One Namibia One Nation".
Amandla è una parola Xhosa e Zulu che significa " potere". Fu un popolare grido di battaglia nei giorni di resistenza contro l'apartheid, utilizzato dal Congresso Nazionale Africano e dei suoi alleati. Al grido di "amandla", la folla rispondeva con "ngawethu" che significa "per noi", completando così (nella versione sudafricana) il grido di battaglia "power to the people". La parola è ancora associata alle lotte contro l'oppressione e le ingiustizie sociali, infatti dopo la fine dell'apartheid, la gente ha iniziato ad utilizzare il grido di battaglia 'amandla' per esprimere le proprie rimostranze contro le nuove politiche governative, comprese quelle dell'ANC.
Vorrei ricordare che lo Swapo venne riconosciuto come unico rappresentante del popolo della Namibia dalle Nazioni Unite.
Flavio Poltronieri
Amandla è una parola Xhosa e Zulu che significa " potere". Fu un popolare grido di battaglia nei giorni di resistenza contro l'apartheid, utilizzato dal Congresso Nazionale Africano e dei suoi alleati. Al grido di "amandla", la folla rispondeva con "ngawethu" che significa "per noi", completando così (nella versione sudafricana) il grido di battaglia "power to the people". La parola è ancora associata alle lotte contro l'oppressione e le ingiustizie sociali, infatti dopo la fine dell'apartheid, la gente ha iniziato ad utilizzare il grido di battaglia 'amandla' per esprimere le proprie rimostranze contro le nuove politiche governative, comprese quelle dell'ANC.
Vorrei ricordare che lo Swapo venne riconosciuto come unico rappresentante del popolo della Namibia dalle Nazioni Unite.
Flavio Poltronieri
IL VENTO DEL CAMBIAMENTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/6 - 13:21
Madiba
[2013]
Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini
1973-2013 Altrimenti
Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini
1973-2013 Altrimenti
Madiba...
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Contributed by adriana 2014/1/1 - 14:30
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Tutu
Il testo della versione interpretata da Cassandra Wilson nel suo album Traveling Miles (1999) con il titolo "Resurrection Blues"
RESURRECTION BLUES
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2013/12/21 - 23:43
Whispers in the Deep
Album: Look, Listen and Decide (1986)
Una bellissima canzone del gruppo Stimela del chitarrista Ray Phiri, che proprio nel 1986 raggiungeva la notorietà internazionale grazie alla collaborazione con Paul Simon nell'album Graceland (vedi anche Homeless).
To survive apartheid and indeed any other oppressive regimes across the world, creative musicians went deeper into metaphor and imagery.
This made it easier for groups such as Stimela to evade scrutiny from the apartheid South African regime because on the surface, the song was just a song but deeper, it was a hard-hitting revolutionary tune about the people’s troubles at the hands of the oppressive regime.
Most of their songs depict lovers yearning for a reunion as well as the desire to work together as a people and not as races.
Led by Ray Phiri, most of Stimela’s songs were profound and enthralling. There is one song ‘Whispers in the... (Continues)
Una bellissima canzone del gruppo Stimela del chitarrista Ray Phiri, che proprio nel 1986 raggiungeva la notorietà internazionale grazie alla collaborazione con Paul Simon nell'album Graceland (vedi anche Homeless).
To survive apartheid and indeed any other oppressive regimes across the world, creative musicians went deeper into metaphor and imagery.
This made it easier for groups such as Stimela to evade scrutiny from the apartheid South African regime because on the surface, the song was just a song but deeper, it was a hard-hitting revolutionary tune about the people’s troubles at the hands of the oppressive regime.
Most of their songs depict lovers yearning for a reunion as well as the desire to work together as a people and not as races.
Led by Ray Phiri, most of Stimela’s songs were profound and enthralling. There is one song ‘Whispers in the... (Continues)
Distant sleep right in your eye
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2013/12/15 - 22:41
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
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Parole di Hamish Henderson
Sulla melodia de El Ejército del Ebro, canzone della guerra di Spagna di cui sono note parecchie varianti e talora intitolata come “Ay Carmela!” e “Viva la Quince Brigada”
Trovo il brano interpretato da Roy Bailey in “Leaves From A Tree” (1988) e da Dick Gaughan, in alcune sue performance dal vivo.
Tra il 1963 ed il 1963 il governo razzista di Pretoria processò alcuni celebri militanti e combattenti anti-apartheid, tutti arrestati in una casa di sicurezza dell’ANC a Rivonia, un sobborgo di Johannesburg. Tra di loro non solo neri ma anche bianchi antirazzisti, tutti di fede ebraica.
Tra i molti imprigionati spiccavano i seguenti nomi: Nelson Mandela, Walter Sisulu, Govan Mbeki, Raymond Mhlaba, Andrew Mlangeni, Elias Motsoaledi, Ahmed Kathrada (tutti membri dell’ANC), Denis Goldberg (del Congress of Democrats), Lionel "Rusty" Bernstein (dirigente comunista),... (Continues)