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Author Giorgio Gaber

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Noci di cocco

Noci di cocco
Chanson italienne – Noci di cocco – Giorgio GABER – 1972

Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)

Avec la parodie des naufragés, GABER « vulgarise » sympathiquement la vieille théorie – commencée par Rousseau et ensuite reprise par les pères du socialisme – du « communisme primitif » de la préhistoire fondé hélas sur la pénurie alimentaire, et l'« invention » de l'État qui présenté comme une nécessité d'organisation devient ensuite – en instituant la propriété privée – l'expression et le moyen de la domination des privilégiés au détriment des autres, d'une classe sociale sur une autre.

J.J.Rousseau ouvrait la seconde partie de son « Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes » (1754) en disant :
« Le premier qui, ayant enclos un terrain, s'avisa de dire Ceci est à moi, et trouva des gens assez simples pour le croire, fut le vrai fondateur de la société... (Continues)
NOIX DE COCO
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/11 - 19:30
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Giorgio Gaber: I reduci

Giorgio Gaber: I reduci
Chanson italienne – I reduci – Giorgio Gaber – 1976

En voilà encore une fois, un de ces titres de chanson qui évoque mille choses, dit Lucien l'âne en râpant d'un sabot rugueux le sol de gravillons qui s'étale jaunâtre devant lui. Les anciens combattants... depuis le temps que je cours le monde, j'en ai rencontrés de toutes les sortes et revenant de toutes sortes de guerre. Je me souviens assez bien de ceux qui revenaient de la guerre de Troie, par exemple, de la guerre des Gaules ou des guerres d'Espagne. Ceux qui s'en étaient allés avec Roland et bien entendu étaient revenus... Don Quichotte et Sancho... Ceux qui avaient fait les campagnes de Russie... Là d'ailleurs, il y en eut bien des vagues et de toutes les couleurs. Sans compter ceux qui s'en étaient allés à la croisade ou au Tonkin ou même en Chine ; ceux de Carthage ou de Rome, ceux qui avaient été dans les bataillons d'Afrique... (Continues)
LES ANCIENS COMBATTANTS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/9 - 23:04
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Gente d'altri tempi

Gente d'altri tempi
[2003]
Parole e musica di Enzo Jannacci e del figlio Paolo, con gli arrangiamenti di Paolo Jannacci e Mauro Pagani
Dal disco “L’uomo a metà”, ultimo album in studio di Jannacci, dedicato a Giorgio Gaber (1939-2003).
Testo trovato sul sito di Enzo Jannacci
Può sembrare strano
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/3/30 - 11:58
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Giorgio Gaber: Suona chitarra

Giorgio Gaber: Suona chitarra
‎[1965 o 1967]‎
Scritta da Giorgio Gaber con Federico Monti Arduini (in arte “Il Guardiano del Faro), cantautore, ‎compositore e produttore discografico, conosciuto anche con lo pseudonimo di Arfemo.‎
Lato A di un 45 giri del 1967 (ma sul sito ufficiale di Gaber la canzone è datata al 1965)‎
Poi in alcuni album, primo di tutti “L’asse di equilibrio” del 1968.‎



Una canzone importantissima nel percorso artistico di Giorgio Gaber perchè fu la canzone che ‎anticipò la svolta, l'abbandono delle platee televisive e l'approdo al teatro-canzone… (da ‎un’introduzione su YouTube)‎
Se potessi cantare davvero
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/19 - 11:39
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Snoopy vs. The Red Baron

Snoopy vs. The Red Baron
SNOOPY CONTRO IL BARONE ROSSO
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/5 - 12:55
Someone was a Communist, someone else was a truck driver and everything could be also read in Polish (and in English too)... A very peculiar "Extra", and a lot of thing to think about together with Giorgio Gaber, now that it would be urgent to say: Someone was a capitalist.
Riccardo Venturi 2012/7/22 - 14:50
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La ballata dell'immaginario R.M., P.B. e altri

La ballata dell'immaginario R.M., P.B. e altri
‎[1980]‎
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Dall’album “Pressione bassa”‎
Questa è un'ipotesi di storia strana
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/28 - 15:02
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Canta che ti passa la paura

Canta che ti passa la paura
‎[1967]‎
Testo di Herbert Pagani e musica di Tony De Vita (1932-1998), pianista, compositore e direttore d'orchestra, celebre per le sue conduzioni musicali di programmi RAI e Mediaset dagli anni 60 fino agli 80.

Interpretata anche da Giorgio Gaber
Album “L’asse di equilibrio”‎ del 1968
Senza una lira mi sono messo in viaggio
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/28 - 08:45
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Porta Romana bella

Anonymous
Porta Romana bella
Canzone popolare milanese [XIX secolo]
A Folksong from Milan [19th Century]
Chanson populaire milanaise [19ème siècle]



Dicono che la più famosa canzone popolare milanese sia O mia bèla Madunina (che poi, a dire il vero, un autore ce l'ha: Giovanni D'Anzi, che la compose nel 1935); sarà. A mio immodestissimo parere, è invece Porta Romana bella. La quale è, peraltro, una canzone popolare sul serio, ed è una canzone di galera. Chi la conosce superficialmente si ferma alla prima strofa, con le sue famose ragazzine che te la danno (prima la buonasera e poi la mano); bisognerebbe invece conoscerla tutta e perbene, questa canzone. Vicino a Porta Romana c'è piazza Filangieri; in piazza Filangieri c'è il numero 2; e al numero 2 di piazza Filangieri, c'è il carcere di San Vittore; il resto lo dice questa canzone, che è ben lungi dall'essere una canzone allegra e da cabaret. Non credo che esista... (Continues)
Porta Romana bella, porta Romana,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/4/30 - 17:47
Song Itineraries: From World Jails
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Si può

Si può
Album: Il Teatro Canzone (1992)
SI PUÒ
(Continues)
2012/4/28 - 15:49
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Si può

Si può
Album: La mia generazione ha perso (2001)
SI PUÒ
(Continues)
2012/4/28 - 15:46
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L'America

L'America
Canzone di Michel Sardou, un artista sempre al centro di polemiche, variamente accusato nel tempo di essere sessista, omofobo, fascista ecc. ecc. e attaccato spesso da sinistra e pure da destra. La canzone che segue (1967, musica di Guy Magenta) fu condannata a sinistra, perchè filoamericana in un momento in cui divampava la guerra in Vietnam, e a destra, perchè i gaullisti la ritennero un oltraggio alla resistenza francese.

LES RICAINS

Si les Ricains n'étaient pas là
Vous seriez tous en Germanie
A parler de je ne sais quoi,
A saluer je ne sais qui.

Bien sûr les années ont passé.
Les fusils ont changé de mains.
Est-ce une raison pour oublier, dis,
Qu'un jour on en a eu besoin?

Un gars venu de Géorgie
Qui se foutait pas mal de toi
Est venu mourir en Normandie,
Un matin où tu n'y étais pas.

Bien sûr les années ont passé.
On est devenus des copains.
A l'amicale du fusillé,
On... (Continues)
Bartleby 2012/1/30 - 15:46
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L'elastico

L'elastico
Chanson italienne – L'elastico – Giorgio Gaber – 1973
L'ÉLASTIQUE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/12/21 - 22:43
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Si può

Si può
Chanson italienne – Si può (Seconda Versione) – Giorgio Gaber – 1992
ON PEUT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/12/21 - 21:43
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Non insegnate ai bambini

Non insegnate ai bambini

Bambini e soldati
di Michela Murgia

Sono curiosa di vedere se il governo Monti, tra un aumento d'aliquota e un innalzamento di età pensionabile, intenda usare le forbici anche sulle spese militari. Ignazio La Russa, prima che si chiudesse il dimenticabile intervallo in cui è stato ministro della Difesa, aveva infatti annunciato investimenti militari per il 2012 pari a 21.342 milioni di euro, cifra di cui farei fatica a capire la portata se non sapessi che è quasi 4 volte superiore a quella stanziata per il sistema universitario.

Quello militare e quello scolastico hanno bisogni diversi, obietterà qualcuno. Ma forse non poi così diversi, visto che le forze militari continuano a considerare la scuola pubblica come luogo di educazione privilegiata della cultura militare e che ogni tanto la scuola pubblica si comporta come se volesse dar loro ragione. Succede per esempio il 4 novembre, quando... (Continues)
2011/12/21 - 14:38
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Io non mi sento italiano

Io non mi sento italiano
Lele, in un certo senso c'entra con la guerra, dato che è una canzone che smonta sistematicamente molti luoghi comuni che sono alla base del nazionalismo e che spesso sfociano nelle "camicie nere al tempo del fascismo".

Ed è una canzone che si rivolge direttamente a quel presidente che rompeva le scatole con "un tricolore in ogni casa". Inoltre in questo sito abbiamo un debole per le lettere ai presidenti. Poi certo qualche passaggio non convince molto, passi Garibaldi ma gli altri eroi gloriosi chi sono? staranno lì per fare rima...

E comunque allo "svizzero che dice italiano pizza spaghetti mandolino" Gaber sbatte in faccia cos'è il Rinascimento. Capito presidente (vale anche per quello attuale)? Il Rinascimento, non il Risorgimento! :)
Lorenzo 2011/12/17 - 00:22




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