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On ne voit ça qu'ici, à Berlin

On ne voit ça qu'ici, à Berlin
On ne voit ça qu'ici, à Berlin

Canzone française – On ne voit ça qu'ici, à Berlin – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 94
An de Grass 95

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Petite illustration

Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne raconte un moment et cette fois-ci, un moment berlinois de l'année 1995.C'est en fait la transposition d'un récit en chanson et comme pour chacune des précédentes, on entend un narrateur particulier ; en l'occurrence, ici, cette fois, un journaliste parlé, du genre reporter ou envoyé spécial d'on ne sait quelle radio qui suit une manifestation en direct. Cette manifestation, qui se répète depuis dans presque toutes les villes du... (Continues)
Berlin sera toujours Berlin
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/8/27 - 14:16
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
POVERA CECIJA
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/8/27 - 12:48
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La complainte des nazis

La complainte des nazis
À mon sens,cette Complainte des Nazis ne peut avoir été chantée par Charles TRENET, mais plus que certainement par Pierre Dac - à partir de Radio-Londres. Une chanson de résistance (Ora e sempre : Resistenza !). Voici une adresse où la retrouver :

http://www.youtube.com/watch?v=znkNbrajrO8

Cordial
et tous en choeur...

Lucien lane
Lucien Lane 2013/8/27 - 11:02
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2s. Haydi barikata: la versione turca dei Bandista
2s. Haydi barikata: Turkish version by Bandista




La versione turca preparata dal gruppo militante ska-dub e world fusion Bandista è del 2009 e apre l'album intitolato (in latino!) De te fabula narratur. I membri di Bandista, pur apparendo in pubblico, sono anonimi: una semplice questione di sopravvivenza e incolumità nella Turchia attuale. Certo è che, a differenza di tante versioni più vecchie, questa, recentissima, sulle barricate ci è finita subito: l'album, infatti, è stato registrato in Italia ed è stato distribuito gratuitamente in piazza Taksim nei mesi scorsi, durante le proteste per Gezi Park. L'ultimo album dei Bandista, Sınırsız-Ulussuz-Sürgünsüz (2010) è stato dedicato a Festus Okey, un immigrato nigeriano vittima della polizia turca. [RV]
HAYDI BARIKATA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/27 - 01:10
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
1c. La "Bella Ciao delle mondine" tradotta in ungherese da Ferenc Baranyi
1c. The "Bella Ciao of Riceweeders" translated in Hungarian by Ferenc Baranyi
Eljött a hajnal, ébredni kell már,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/26 - 23:57
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Bella Ciao

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24a. Bella ciao (Versione polacca del Krakowski Chór Rewolucyjny "Coro Rivoluzionario di Cracovia")
24a. Bella ciao (Polish version by Krakowski Chór Rewolucyjny "Krakow Revolutionary Choir")


"Bella Ciao z tekstem w języku polskim, w wersji wykonywanej przez Krakowski Chór Rewolucyjny. Nie wiemy, kto jest autorem lub autorką tłumaczenia na język polski." - Czerwony Sztandar

“Bella Ciao” in polacco, nella versione eseguita dal Krakowski Chór Rewolucyjny. L’autore o autrice della versione è sconosciuto/a. Esistono video del KCR che canta la canzone, ma nell’originale italiano; nel video sotto, invece, la versione polacca viene eseguita da Paula Marcinkowska, che naturalmente riporta il testo con le forme verbali al femminile (p.es. zbudziłam al posto di zbudziłem ecc.)



Nel video che segue, invece, Paolla Sofia canta la versione mantendendo le forme verbali al maschile (e facendo riferimento alla "Casa di Carta"):



La versione appare come quella polacca "standard". [RV]
Pewnego ranka, gdy się zbudziłem,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/8/26 - 20:21
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La Lega (Sebben che siamo donne)

Anonymous
La Lega (Sebben che siamo donne)
Ferenc Baranyi magyar fordítása
BÁR NŐK VAGYUNK...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/26 - 19:00
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

Anonymous
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori
Magyar fordítás a blogról A Nagy Háború írásban és képben

L'articolo di Natasa Gajdarova Két dal a Doberdóról (Due canzoni su Doberdò) contiene anche una traduzione ungherese di Fuoco e mitragliatrici, che qui si riporta. [RV]
TŰZ ÉS GÉPPUSKÁK
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/26 - 18:42

Que le sang retombe sur vous

Que le sang retombe sur vous
‎[1910]‎
Versi di gaston Couté pubblicati sul settimanale socialista e antimilitarista “La Guerre Sociale”, ‎fondato nel 1906 e diretta da Gustave Hervé (1871-1944, personaggio contradditorio che fu prima ‎socialista rivoluzionario, poi nazionalista interventista e infine simpatizzante nazifascista).‎
Sull’aria di “Le Midi bouge”, canzone militare rislaente alla guerra franco-prussiana del 1870.‎
Nella raccolta “La chanson d'un gâs qu'a mal tourné”, le opere complete di Gaston Couté pubblicate ‎in cinque volumi dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedite nel 2013 dalle ‎edizioni “La Matière Noire” (“Que le sang retombe sur vous” si trova nel quarto volume).‎

Canzone dedicata a Jean-Jacques Liabeuf (1886-1910), calzolaio con alcuni piccoli precedenti per ‎furto contro il quale la polizia di Parigi si accanì con particolare attenzione. Dopo diversi brevi ‎soggiorni... (Continues)
Voilà que Liabeuf dit
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/26 - 16:55
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Chanson de moisson

Chanson de moisson
‎[1899]‎
Versi di Gaston Couté pubblicati sul settimanale anarchico “Le Libertaire” fondato a Parigi da ‎Sébastien Faure.‎
Nella raccolta “La chanson d'un gâs qu'a mal tourné”, le opere complete di Gaston Couté pubblicate ‎in cinque volumi dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedite nel 2013 dalle ‎edizioni “La Matière Noire” (“Chanson de moisson” si trova nel quarto volume).‎



Canto in cui i mietitori dalle braccia cotte dal sole pensano, nel gesto del falciare il grano, ai propri ‎padroni sfruttatori… E tra le messi i papaveri sembrano delle bandiere rosse che si muovono al ‎vento della rivolta….‎
Sous l'aube qui blanchit leurs fronts
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/26 - 16:01

Hélas ! quelle douleur‎

Hélas ! quelle douleur‎
‎[1911]‎
Scritta da Gaston Couté pochi giorni prima di morire.‎
Pubblicata sulla rivista “La Guerre Sociale”, fondata nel 1906 e diretta da Gustave Hervé (1871-‎‎1944, personaggio contradditorio che fu prima socialista rivoluzionario e poi simpatizzante ‎nazifascista).‎
Nella raccolta “La chanson d'un gâs qu'a mal tourné”, le opere complete di Gaston Couté pubblicate ‎in cinque volumi dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedite nel 2013 dalle ‎edizioni “La Matière Noire” (“Hélas ! quelle douleur” si trova nel quarto volume).‎

La sua ultima canzone il grande poeta e cantautore libertario la dedicò ad alcuni “flic” che nel ‎reprimere una manifestazione operaia indetta in occasione del 1° Maggio “caddero, vittime del ‎dovere”…‎
Su “La Guerre Sociale” (numero del 17 maggio 1911) il testo della canzone era accompagnato dalla ‎seguente nota esplicativa:‎
‎“Faralicq,... (Continues)
Hélas ! quelle douleur
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/26 - 14:13

Marche des gardes civiques

Marche des gardes civiques
Versi di Gaston Couté e Seider (?)‎
Musica di Alcib Mario, pianista (lo stesso di Gloire à Rousset)‎
Nella raccolta intitolata “La chanson d'un gâs qu'a mal tourné”, le opere complete di Gaston Couté ‎pubblicate in cinque volumi dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedite nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire” (La “Marche des gardes civiques” si trova nel secondo ‎volume).‎

‎“Ogni domenica il bravo brussellese, per il re e per la patria, assume delle sembianze militaresche. ‎Tutti i cittadini di Moolenbeck [Molenbeek-Saint-Jean, nella regione Bruxelles-Capitale, ndr], dal ‎panettiere al farmacista, scendono sul piede di guerra… Allora bisogna vederli passare così ‎combinati, canticchiando tutti compresi questo piccolo ritornello: Maledizione! ‎‎[“Godfordom”, da “God verdoeme”… credo sia neerlandese. In fiammingo si usa anche “God ‎verdomme de nonn de Djeu!”,... (Continues)
Chaqu’Dimanch' le bon Bruxellois
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/26 - 13:24
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Les taureaux

Les taureaux
‎[1899]‎
Nella raccolta intitolata “La chanson d'un gâs qu'a mal tourné”, le opere complete di Gaston Couté ‎pubblicate in cinque volumi dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedite nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire” (“Les taureaux” si trova nel quarto volume).‎

Bourgeois! nous sommes des taureaux
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/26 - 11:44
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I Have A Dream

I Have A Dream
Martin Luther King: I Have a Dream

di Alessandro Portelli
25 agosto 2013

Cinquant’anni fa, 250.000 persone si raccolsero a Washington in una grande manifestazione “for jobs and freedom” – per il lavoro e la libertà, organizzata da Philip A. Randolph, storico sindacalista militante nero e da Bayard Rusting, pacifista nero, gay, in odore di comunismo. Intervennero sindacalisti , leader religiosi, protagonisti dei movimenti, artisti. Il tutto culminò con lo storico discorso di Martin Luther King, e la sua celebre perorazione: “Ho un sogno…” Sono parole memorabili e in un certo senso sfortunate perché la loro eloquenza ha finito quasi per farci dimenticare le centinaia di migliaia di persone senza le quali quel discorso sarebbe rimasto solo un grande esercizio di retorica, e ridurre questa realtà di massa all’icona di una persona sola. E, riciclata e avvilita in tanti modi (dal caffè Kimbo... (Continues)
2013/8/26 - 10:28
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Kimegyek a doberdói harctérre

András Széles
Kimegyek a doberdói harctérre
Il testo a suo tempo inviato dall'amico Tamás Sajó (che salutiamo se ci legge) era incompleto: mancavano infatti due delle quattro strofe. Sono state recuperate dall'importante blog A Nagy Háború írásban és képben (La Grande Guerra in documenti e immagini) e sottoposte a traduzione italiana e inglese integrativa.
Riccardo Venturi 2013/8/25 - 13:10
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Sexologie

Sexologie
SESSUOLOGIA
(Continues)
2013/8/25 - 00:17
Libertà mi fa schifo se alleva miseria (Freedom is disgusting when it raises misery) by Cesare Basile, a beautiful and essential song to reaffirm once again our opposition to M.U.O.S. (Mobile User Objective System), the ultra-high-frequency satellite network designed to serve the U.S. Navy, and to all military bases.
Lorenzo Masetti 2013/8/24 - 22:40
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Les chevaliers Cathares

Les chevaliers Cathares
24 agosto 2013
I CAVALIERI CATARI
(Continues)
2013/8/24 - 19:08
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Ja nus hons pris

Ja nus hons pris
Ja nu[n]s hons pris nell'esecuzione dell'Ensemble Modo Antiquo.
Direttore: Federico Maria Sardelli
Voce principale: Ugo Gallasso
Controcanto: Bettina Hoffmann




E' la versione nella quale ho conosciuto questo canto e sono veramente lieto di averla ritrovata finalmente su YouTube. Se qualcuno ama la musica medievale autentica, gli consiglio di ascoltarla bene anche perché i Modo Antiquo hanno rispettato alla lettera l'antica notazione originale di Riccardo Cuor di Leone (autografa). Un capolavoro. [RV]
Riccardo Venturi 2013/8/24 - 17:35
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Les chevaliers Cathares

Les chevaliers Cathares
Mi chiedo quante migliaia di tesori nascosti nasconda oramai questo sito. Oggi, spinto dalla Notte di San Bartolomeo, mi sono messo a ricercare anche canzoni sui Catari, e mi sono accorto che questo capolavoro di Francis Cabrel, a suo tempo spedito da Alessandro, non era stato nemmeno mai inserito nel percorso Cataro. Ma non ne faccio una colpa a nessuno, oramai questo sito avrebbe bisogno di un ufficio redazionale in piena regola per starci dietro a dovere. Si fa quel che si può in una decina di scalzi e gnudi; ma, forse, proprio questo gli dà il suo carattere davvero unico. Intanto mi dedico a rifare la pagina, compresa l'introduzione.
Riccardo Venturi 2013/8/24 - 16:37
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La nuit de la Saint-Barthélemy

La nuit de la Saint-Barthélemy
[1994]
Original Soundtrack from the motion picture La reine Margot
Colonna sonora originale del film La regina Margot
Lead Vocal: Zdravko Čolić
Canto principale: Zdravko Čolić



La reine Margot
La regina Margot



La Regina Margot (La Reine Margot) è un film del 1994, diretto da Patrice Chéreau e basato sull'omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre. Il film, una coproduzione franco-italo-tedesca sostenuta dal "fondo Eurimages" del Consiglio d'Europa, vinse il Premio della giuria al 47º Festival di Cannes, durante il quale fu presentato, e fu candidato agli Oscar per i migliori costumi. Virna Lisi, per l'interpretazione di Caterina de' Medici, ottenne il premio per la miglior attrice a Cannes, il Nastro d'argento e una nomination come miglior attrice nella 40ª edizione del David di Donatello. Ben 5, infine, le nomination ai César: migliore attrice, migliore attrice non protagonista,... (Continues)
Canto Nero
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/24 - 14:51
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
On August 13, 1961, 52 years ago, the Berlin Wall was built up. So, we thought it well to make a little tour just around it together with the old Communist Grandma Meume, and passing through 1968 East Berlin, by the Chausseestraße where, at number 131, was confined her "most beloved grandchild", that is Wolf Biermann. A basic and historical album which has been fully translated (into Italian for the moment).
Riccardo Venturi 2013/8/24 - 13:09
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Muos Muos Muos

Muos Muos Muos
Nonò Salamone & Roy Paci
Mous mous mous
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/24 - 10:02
Video!

Pieśń o szczęściu

Pieśń o szczęściu
Testo: Krzysztof Kamil Baczyński - i frammenti dal poema "Szczęśliwe drogi"
Musica: Czesław Mozil

La canzone dal singolo di promozione del film "Baczyński" [2013] nella regia di Kordian Piwowarski. Viene eseguita da Mela Koteluk, Czesław Mozil e il gruppo "Czesław śpiewa"
Dziś rano cały świat kupiłem
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/8/23 - 20:25
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Wiersze wojenne

Wiersze wojenne
La canzone dall'album di Ewa Demarczyk "Ewa Demarczyk śpiewa piosenki Zygmunta Koniecznego" ("Ewa Demarczyk canta le canzoni di Zygmunt Konieczny") [1967]

Testo: i frammenti provienienti delle poesie di Krzysztof Kamil Baczyński: "Niebo złote ci otworzę…", "Pioseneczka",
"Gdy za powietrza zasłoną…" e "Z lasu", scelti e messi insieme
da Zygmunt Konieczny nell'interpretazione di Ewa Demarczyk
Musica: Zygmunt Konieczny
Niebo złote ci otworzę,
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/8/23 - 19:52
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Il tutto è falso

Il tutto è falso
[anteriore al 2003]
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Written by Giorgio Gaber and Sandro Luporini
Album: Io non mi sento italiano

Scrivevano talmente tutto insieme, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, che alla fine manco più li si distingueva; nella foto sopra, ditemi un po', se vi riesce, chi dei due è Gaber e chi Luporini visto che non sono in piedi (Sandro Luporini, in gioventù nazionale italiano di pallacanestro, è alto quasi due metri). Canzone straordinariamente bella, e da maneggiare con estrema cura. Scritta poco prima della morte di Gaber e pubblicata nell'album postumo "Io non mi sento italiano", è a mio parere una delle cose più distruttive scritte in lingua italiana; qualcosa che non sembra lasciare la benché minima speranza. Per questo, da alcuni, è stata vista come un insopportabile inno al nichilismo più totale. Di converso, nel dire che tutto ciò che il mondo offre... (Continues)
Questo mondo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/23 - 17:33
Song Itineraries: Truth and Lie




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