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Author Hanns Eisler

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Bauernkantate

Bauernkantate
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎


Testo ispirato al romanzo “Pane e vino” (1936) di ‎‎Ignazio Silone (1900-1978), antifascista, scrittore ed ‎intellettuale, insofferente ad ogni totalitarismo e ad ogni gerarchia, “socialista senza partito” e ‎‎“cristiano senza chiesa”.‎


Scritto nel biennio 1935-36, in gran parte a Zurigo, dove Silone si era trasferito dal 1931, “Pane e ‎vino” apparve in traduzione tedesca a cura di Adolf Saager nel 1936 e l'anno dopo in «edizione ‎italiana per l'emigrazione », a cura dello stesso autore. Successivamente rielaborato, in Italia vedrà ‎la luce solo nel maggio del 1955 col titolo “Vino e pane” nella collana “Narratori Italiani” di ‎Mondadori. (fonte: Centro Studi Ignazio Silone)‎

A. Mißernte
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/12 - 13:05
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Begräbnis des Hetzers im Zinksarg

Begräbnis des Hetzers im Zinksarg
Versi di Bertolt Brecht, da “Lieder Gedichte Chöre”, raccolta di composizioni scritte tra il 1918 ed ‎il 1933 e pubblicata nel 1934‎
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎

‎ ‎
Hier in diesem Zink liegt ein toter Mensch,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/12 - 11:39
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In Sonnenburg

In Sonnenburg
‎[1933]‎
Versi di Bertolt Brecht, da “Lieder Gedichte Chöre”, raccolta di composizioni scritte tra il 1918 ed ‎il 1933 e pubblicata nel 1934‎
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎

‎ ‎

Come in An die Kämpfer in den Konzentrationslagern, anche qui Brecht raccontava di quanto veloce, efficace ed efficiente fosse stata ‎la macchina della repressione nazista dopo l’incendio del Reichstag (27 febbraio 1933), evento ‎costruito ad arte dal nuovo regime per poter sospendere tutte le garanzie costituzionali e procedere ‎all’arresto, all’internamento e all’annientamento di tutti gli oppositori, quelli comunisti in ‎particolare.‎

Così, mentre Brecht ed Eisler fuggivano dalla Germania ormai caduta definitivamente nelle grinfie ‎di Hitler, i campi di concentramento di... (Continues)
Es steht in Sonnenburg
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/12 - 09:39
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Zu Potsdam unter den Eichen

Zu Potsdam unter den Eichen
La poesia – oltre che essere interpretata da Ernst Busch in “Es kommt der Tag”, ottava ‎pubblicazione della serie “Rote Reihe” dell’Aurora-Schallplatten – fu messa in musica anche da ‎‎Hanns Eisler nella sua “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il 1935 ed ‎il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎
Dead End 2013/2/11 - 17:12
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An die Kämpfer in den Konzentrationslagern

An die Kämpfer in den Konzentrationslagern
‎[1933]‎
Versi di Bertolt Brecht, da “Lieder Gedichte Chöre”, raccolta di composizioni scritte tra il 1918 ed ‎il 1933 e pubblicata nel 1934‎
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎



Sembra incredibile che nel 1933 Brecht già parlasse di campi di concentramento. Eppure già nella ‎primavera di quell’anno, con Hitler appena insediato al potere, erano entrati in piena attività almeno ‎tre campi (di prigionia, di lavoro, di transito, di raggruppamento, chiamateli come vi pare), quelli di ‎Breitenau, di Dachau e di Oranienburg, tutti in Germania, dove finirono per primi i dirigenti e ‎militanti comunisti e dell’opposizione rastrellati dalle SA dopo il rogo del Reichstag…‎

Eisler compose i primi movimenti della “Deutsche Sinfonie, Op. 50” quasi nell’immediatezza... (Continues)
Kaum Erreichbare ihr,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/11 - 16:21

Ich lese von der Panzerschlacht

Ich lese von der Panzerschlacht
‎[1940]‎
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio in Finlandia, contenuti nella raccolta intitolata ‎‎“Steffinsche Sammlung” dedicata a Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che lo seguì ‎anche in esilio e che morì di tubercolosi nel 1941 a soli 33 anni.‎



Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎

Du Färberssohn vom Lech, im Kluckerspiele
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 14:10
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Winterspruch

Winterspruch
‎[1930]‎
Versi di Bertolt Brecht, estratto dall’opera teatrale “Die heilige Johanna der Schlachthöfe” (“Santa ‎Giovanna dei macelli”)‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎

Brecht, attento descrittore dei suoi tempi ma anche profeta di situazioni schifosamente attuali, e ‎penso a tutto il luridume che si nasconde dietro vicende più o meno recenti, come i mutui subprime ‎certificati da Standard & Poor’s, il Monte dei Paschi e la sua “Banda del 5%”, l’ENI di Scaroni e le ‎tangenti per centinaia di milioni in Algeria, i crack Parmalat e Cirio, i “tango bond” venduti dalle ‎banche a decine di migliaia di piccoli investitori proprio mentre l’Argentina si preparava a ‎dichiarare bancarotta…‎

‎“Santa Giovanna dei Macelli” è un'opera ambientata a Chicago, durante la ‎grande crisi economica del 1929. Nel dramma i protagonisti sono più d'uno.... (Continues)
Der Schnee beginnt zu treiben.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 13:28

Gedenktafe für im Krieg des Hitler gegen Frankreich gefallene

Gedenktafe für im Krieg des Hitler gegen Frankreich gefallene
‎[1940]‎
Nota anche con il titolo “Epitaph auf einen in der Flandernschlacht Gefallene”, questa poesia è ‎inclusa nella raccolta intitolata “Steffinsche Sammlung” dedicata da Brecht a Margarete Steffin, sua ‎preziosa collaboratrice che lo seguì anche

Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎



Epitaffio in memoria di quanti morirono nel tentativo di opporsi all’invasione nazista di Belgio, ‎Paesi Bassi, Lussemburgo e Francia.‎

Parigi, 14 giugno 1940
Daß er verrecke! ist mein letzter Wille.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 11:45
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Gedenktafel für 4000, die im Krieg des Hitler gegen Norwegen versenkt wurden

Gedenktafel für 4000, die im Krieg des Hitler gegen Norwegen versenkt wurden
‎[1940]‎
Versi di Bertolt Brecht, contenuti nella raccolta intitolata “Steffinsche Sammlung” dedicata da ‎Brecht a Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che lo seguì anche in esilio e che morì di ‎tubercolosi nel 1941 a soli 33 anni.‎



Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎



Un epitaffio per i marinai e soldati (in gran parte britannici, ma anche norvegesi, polacchi e ‎francesi) che morirono nel tentativo di opporsi all’invasione nazista di Norvegia e Danimarca. ‎
Alcuni degli scontri più sanguinosi furono navali ed ebbero luogo nei due bracci di mare tra lo ‎Jütland danese e la Norvegia chiamati Skagerrak e Kattegat.‎
Wir liegen allesamt im Kattegatt.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 11:16
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Spruch

Spruch
‎[1939-42]‎
Versi di Bertolt Brecht, contenuti nella raccolta intitolata “Steffinsche Sammlung” dedicata da ‎Brecht a Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che lo seguì anche in esilio e che morì di ‎tubercolosi nel 1941 a soli 33 anni.‎

Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎

Dies ist nun alles und ist nicht genug.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 10:33
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Die Flucht

Die Flucht
‎[1940]‎
Versi di Bertolt Brecht, dalla raccolta di poesie intitolata “Finnische Landschaft”, scritte durante la ‎breve permanenza a Marlebäck, Finlandia, ospite nella casa di vacanza della scrittrice Hella ‎Wuolijoki, durante i mesi di relativa calma che intercorsero tra la “Guerra d’inverno” (1939-40) e la ‎‎“Guerra di continuazione” (1941-44) che videro fronteggiarsi i finlandesi, vicini alle forze ‎dell’Asse, e l’Unione Sovietica.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎



La fuga di Brecht attraverso l’Europa incalzato dai nazisti ha un sapore davvero epico: ‎Cecoslovacchia, Austria, Svizzera, Francia, Danimarca, Svezia, Finlandia, e dietro sempre le ‎canaglie inseguitrici. E lui, con l’orecchio sempre incollato alla radio – come in questa poesia e ‎molte altre, da An meinen kleinen Radioapparat a Hotelzimmer 1942‎ - che combatte viaggiando... (Continues)
Auf der Flucht vor meinen Landsleuten
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/8 - 09:01
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Über den Selbstmord

Über den Selbstmord
‎[1938-40]‎
Versi di Bertolt Brecht, estratto dall’opera teatrale “Der gute Mensch von Sezuan” (“L'anima buona ‎di Sezuan”) le cui musiche furono originariamente composte da Paul Dessau.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎

L’opera di Brecht da cui sono tratti questi versi fu interpretata nel 2008 dalla compianta Mariangela ‎Melato nella parte della prostituta Shen-Te che, ricompensata con molto denaro dagli dèi per la sua ‎ospitalità e bontà, finirà assediata da una torma di miserabili intenzionati ad approfittare della sua ‎generosità e anche del suo amore. Parabola dell’impossibilità di essere buoni in un mondo cattivo.‎

Propongo questa poesia/canzone in memoria di tutti coloro che, travolti dalle difficoltà dovute in ‎gran parte alla grave crisi economica di questi ultimi anni, sono stati costretti o hanno preferito ‎rifiutare l’insopportabile vita con gesto certamente di disperazione ma anche di estrema dignità.‎
In unserem Lande
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/7 - 16:03

Die Pfeifen (Auf der Flucht)‎

Die Pfeifen (Auf der Flucht)‎
‎[1933?]‎
Versi di Bertolt Brecht, che fanno riferimento alla sua precipitosa fuga dalla Germania avvenuta il ‎‎27 febbraio del 1933, giorno dell’incendio del Reichstag a Berlino, l’episodio che servì da pretesto ‎al cancelliere Adolf Hitler per prendere definitivamente il potere e schiacciare l’opposizione, i ‎comunisti in particolare
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎
Da ich die Bücher, nach der Grenze hetzend,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/7 - 14:45
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Finnische Landschaft (Frühling 1942)‎

Finnische Landschaft (Frühling 1942)‎
‎[1942]‎
Versi di Bertolt Brecht, dalla raccolta di poesie intitolata “Finnische Landschaft”, scritte durante la ‎breve permanenza a Marlebäck, Finlandia, ospite nella casa di vacanza della scrittrice Hella ‎Wuolijoki.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎

‎ ‎
Fischreiche Wässer! Schönbäumige Wälder!‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/7 - 14:07
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Die Maske des Bösen

Die Maske des Bösen
‎[1940]‎
Parole di Bertolt Brecht, da“Flüchtlingsgespräche”, in Italia “Dialoghi di Profughi”, Einaudi 1977.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook” ‎‎(1942/43)‎
An meiner Wand hängt ein japanisches Holzwerk,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/7 - 13:44
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Ballade von der Billigung der Welt

Ballade von der Billigung der Welt
[1932]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
In «Der Brecht und ich – Hanns Eisler in Gesprächen und Liedern»
Interpretata da Ekkehard Schall (1930-2005), attore tedesco membro del «Berliner Ensemble», la compagnia teatrale fondata da Brecht ed Helene Weigel nel 1949.

Una ballata che ha per protagonista un cinico opportunista come tanti... Il suo è il cinismo di tanti, anche oggi echeggia per le strade... Tutto normale, niente di che preoccuparsi, dunque... Solo che allora, quando Brecht scriveva questi versi, i tempi non erano normali per niente, l’imbianchino di Braunau am Inn, il caporale coi baffetti, stava per fare il grande passo... dell’oca!

E noi, oggi, siamo poi così certi che i nostri siano tempi normali e che non ci sia qualcuno - non so, magari un ricco faccendiere oppure un posato professore o un manipolo di banchieri - che, approfittando anche del cinico opportunismo di molti e del silenzio di tanti, ci stia preparando qualche amara sorpresa?
1
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/2 - 00:14
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Die Heimkehr (oder Die Rückkehr)‎

Die Heimkehr (oder Die Rückkehr)‎
‎[1944?]‎
Versi di Bertolt Brecht, scritti probabilmente verso la fine del 1944, al culmine dei massicci ‎bombardamenti alleati sulle città tedesche.‎

‎‎

Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook”, opera ‎composta durante l’esilio americano, più volte rivista e implementata.‎

Die Vaterstadt, wie find ich sie doch?
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/1 - 15:09
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Spruch 1939‎

Spruch 1939‎
‎[1939]‎
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler, nella raccolta “Gesammelte Werke – Band I/16. Lieder für eine ‎Singstimme und Klavier“, Leipzig 1976.‎
In den finsteren Zeiten ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/1 - 13:29

In den Weiden am Sund

In den Weiden am Sund
‎[1938]‎
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante la prima fase del suo esilio, quella danese, quando si stabilì ‎sull’isola di Funen nei pressi di Svendborg. Infatti il brano fa parte dei “Svendborger Gedichte” ‎‎(“Poesie di Svendborg”) ed è precisamente la terza parte della composizione intitolata ‎‎“Frühling 1938” (di cui sul sito è già presente la prima, Ostersonntag). Il nome “Sund” che compare al ‎primo verso dovrebbe riferirsi al canale tra Funen e Vindeby a Svendborg.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook”, opera composta ‎tra il 1938 ed il 1943 durante l’esilio newyorkese.‎
In den Weiden am Sund ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/1 - 10:38
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Hotelzimmer 1942‎

Hotelzimmer 1942‎
‎[1942]‎
Versi di Bertolt Brecht (non sono sicuro in quale raccolta siano inclusi, forse nella cosiddetta ‎‎“Steffinsche Sammlung”, dedicata da Brecht a Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che lo ‎seguì anche in esilio e che morì di tubercolosi nel 1941 a soli 33 anni.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook”, opera composta ‎tra il 1938 ed il 1943 durante l’esilio newyorkese.‎



Amari versi d’esilio, di solitudine e di rabbia, che ne ricordano molto altri dello stesso autore già ‎presenti su questo sito… Sono passati qui ormai 9 anni da quando Brecht scriveva An meinen kleinen Radioapparat nel ‎corso della prima fase del suo esilio, in Danimarca, e nulla è cambiato. La radio, unica compagna ‎nella solitudine di una stanza di un motel americano, restituisce ancora la stessa odiata voce ‎gutturale del nemico di sempre… Era il 1942 e la guerra... (Continues)
An der weißgetünchten Wand steht der schwarze koffer mit den Manuskripten. ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/2/1 - 09:19
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Mein junger Sohn fragt mich (Der Sohn II)‎

Mein junger Sohn fragt mich (Der Sohn II)‎
‎[1940]‎
Versi di Bertolt Brecht, una delle 8 poesie che compaiono sotto la voce “1940” nella cosiddetta ‎‎“Steffinsche Sammlung”, raccolta dedicata da Brecht a Margarete Steffin, sua preziosa ‎collaboratrice che lo seguì anche in esilio e che morì di tubercolosi nel 1941 a soli 33 anni.‎
Musica di Hanns Eisler dall’ “Hollywooder Liederbuch / Hollywood Songbook”, opera composta ‎tra il 1938 ed il 1943 durante l’esilio newyorkese.‎

Mein junger Sohn fragt mich: Soll ich Mathematik lernen?
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/31 - 15:45
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Die römische Kantate, opus 60

Die römische Kantate, opus 60
‎[1937]‎
Musica di Hanns Eisler
Si tratta di una delle sette cantate che il compositore austriaco scrisse a partire dai romanzi di Silone ‎‎“Vino e pane” (1937) e “Fontamara” (1930)‎
Sia “Fontamara” che “Vino e pane” furono scritti da Silone durante il suo esilio in Svizzera ed ‎entrambi furono infatti pubblicati per la prima volta in lingua tedesca.‎


“Although Eisler returned to the twelve-tone style ‎during his exile years, he continued to write for economical musical forces: his chamber cantatas ‎from this period are sung by one voice with limited instrumentation. The choice of texts is ‎revealing: in the Römische Kantate (Roman Cantata) Eisler chose the Italian novelist Ignazio ‎Silone—a novelist who was popular with European exiles not only from Italy but also the other ‎countries overrun by fascism. In a way, turning to Silone was a quiet protest against Stalinist ‎interference... (Continues)
‎1. Das große Rom
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/31 - 14:14
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Ideal und Wirklichkeit

Ideal und Wirklichkeit
‎[1929]‎
Questa sarcastica ed amara poesia, scritta da Kurt Tucholsky poco prima di arrendersi al fascismo ‎ormai dilagante in Germania, fu messa in musica da Hanns Eisler alla fine degli anni 50, ‎su richiesta di Ernst Busch che volle interpretarla.‎

‎Tucholsky fu un grande giornalista e scrittore satirico. Profondamente ‎innamorato del cabaret, tanto da trasferirsi in Francia nei primi anni 20 per assaporarlo nella sua ‎migliore espressione (anche se quello di Weimar non era certo da meno, e Tucholsky diede il suo ‎prezioso contributo scrivendo moltissimi sketches), nei suoi scritti, anche quelli più apparentemente ‎‎“leggeri”, traspare prima tutta la sua speranza per la fase democratica apertasi in Germania nel ‎primo dopoguerra, con la promulgazione della Costituzione del 1919, poi, più tardi, tutta la ‎delusione e la disperazione per la fine di quel sogno – che nel 1929, anno di componimento... (Continues)
In stiller Nacht und monogamen Betten
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/31 - 09:17
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Sonet 66 (Tired With All These, for Restful Death I Cry)‎

Sonet 66 (Tired With All These, for Restful Death I Cry)‎
‎[Fine 500 / Inizio 600]‎
Uno dei 154 “Sonnets” pubblicati nel 1609.‎
Messo in musica da molti compositori tra i quali i russi Alexander Glazunov e Dmitrij ‎Šostakovič, l’austriaco Hanns Eisler e più recentemente il tedesco/statunitense Gary ‎Bachlund. Presente anche nel disco collettivo dedicato ai “Sonnets” intitolato “When Love Speaks” ‎dove la poesia è interpretata dall’attore inglese Alan Bates.‎

Tired with all these, for restful death I cry,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/30 - 14:04
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Nein

Nein
‎[1937]‎
Musica di Hanns Eisler
Testo ispirato ad un passo del romanzo “Vino e pane” di ‎‎Ignazio Silone (1900-1978), antifascista, scrittore ed ‎intellettuale, insofferente ad ogni totalitarismo e ad ogni gerarchia, “socialista senza partito” e ‎‎“cristiano senza chiesa”.‎
Si tratta di una delle sette cantate che il compositore austriaco scrisse a partire dai romanzi di Silone ‎‎“Vino e pane” (1937) e “Fontamara” (1930)‎
Sia “Fontamara” che “Vino e pane” furono scritti da Silone durante il suo esilio in Svizzera ed ‎entrambi furono infatti pubblicati per la prima volta in lingua tedesca.‎
Testo tedesco trovato sul sito del Chorwerkstatt Berlin ‎

Scritto nel biennio 1935-36, in gran parte a Zurigo, dove Silone si era trasferito dal 1931, “Pane e ‎vino” apparve in traduzione tedesca a cura di Adolf Saager nel 1936 e l'anno dopo in «edizione ‎italiana per l'emigrazione », a cura dello... (Continues)
In unserem Land bringt ein Mensch, ein beliebiger Mensch, ein beliebiger kleiner Mensch die ‎öffentliche Ordnung in Gefahr. Tonnen bedruckten Papiers verbreiten die Parolen; tausende ‎Lautsprecher, Scharen von Rednern wiederholen bis zur Besessenheit, bis zur Verblödung aller die ‎Phrasen des Regimes. Aber es braucht nur ein Mensch, ein beliebiger Mensch, ein beliebiger ‎kleiner Mensch Nein zu sagen, seinem Nachbarn nur in die Ohren zu flüstern oder ‎‎Nein nachts an die Mauer zu schreiben, so ist die Ordnung in Gefahr! Denn in unserm ‎Land beruht alles auf Einstimmigkeit. Es genügt, wenn einer Nein sagt, und der Zauber ‎ist verflogen, die Ordnung ist in Gefahr, die Revolte hat begonnen und muß unterdrückt werden. ‎Aber wenn unser Mann, unser beliebiger Mann gefaßt und getötet wird?
Einen ... (Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/30 - 11:58
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Die den Mund auf hatten

Die den Mund auf hatten
‎[1937]‎
Musica di Hanns Eisler
Testo ispirato ad un passo del romanzo “Vino e pane” di ‎‎Ignazio Silone (1900-1978), antifascista, scrittore ed ‎intellettuale, insofferente ad ogni totalitarismo e ad ogni gerarchia, “socialista senza partito” e ‎‎“cristiano senza chiesa”.‎
Si tratta di una delle sette cantate che il compositore austriaco scrisse a partire dai romanzi di Silone ‎‎“Vino e pane” (1937) e “Fontamara” (1930)‎
Sia “Fontamara” che “Vino e pane” furono scritti da Silone durante il suo esilio in Svizzera ed ‎entrambi furono infatti pubblicati per la prima volta in lingua tedesca.‎
Testo tedesco trovato sul sito del Chorwerkstatt Berlin ‎

Scritto nel biennio 1935-36, in gran parte a Zurigo, dove Silone si era trasferito dal 1931, “Pane e ‎vino” apparve in traduzione tedesca a cura di Adolf Saager nel 1936 e l'anno dopo in «edizione ‎italiana per l'emigrazione », a cura dello... (Continues)
Die den Mund auf hatten, haben ihn jetzt geschlossen. Auf dem Friedhof geschlossen. Oder in den ‎Kerkern geschlossen. Die andern hielten sich vorher still und halten sich jetzt noch stiller. ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/30 - 11:24
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Das Lied vom Klassenfeind

Das Lied vom Klassenfeind
‎[1933]‎
Parole di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Testo trovato qui

‎“… Ed ecco che ho sentito battere i tamburi, e tutti che parlavano di quello, che ora avremmo ‎dovuto fare la guerra per un piccolo posto al sole. E con le voci roche ci promettevano meraviglie, ‎mari e monti. E dei capetti con le pance ben rimpinzate ci urlavano ‘Boia chi molla!’. E così noi ‎pensavamo che era solo questione di ore e che poi avremmo avuto questo e quello. Ma la pioggia ‎continuava a cadere verso il basso e per quattro anni non ci siamo abbuffati che d’erba e radici…”‎

Fin dalle scuole elementari, dove viene inculcato il rispetto per la proprietà, fin da lì viene ‎insegnata la divisione che governa il mondo, tra chi ha la merenda e chi no, tra chi è ricco e ‎potente e chi è povero e non conta un cazzo, tra gregge e macellai, tra chi chiama alla guerra e chi ‎va a morirci, tra chi chiama alle urne e chi va inutilmente a votare… Perché la pioggia cade sempre ‎dall’alto in basso e mai il contrario…‎
Als ich klein war, ging ich zur Schule
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/3 - 10:32
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Das Lied vom SA-Mann

Das Lied vom SA-Mann
‎[1931]‎
Parole di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Testo trovato qui

Una bellissima canzone sul grande inganno del fascismo, che nella crisi spaventa la gente agitando ‎gli spettri della fame e della disocuppazione, poi l’abbaglia sventolando le bandiere della rinascita ‎nazionale e del populismo e infine l’arma per sparare sui fratelli, sui compagni che chiedono pane e ‎lavoro…‎
Un inganno ed un pericolo sempre presenti nel corso della Storia, anche oggi.‎
Als mir der Magen knurrte, schlief ich
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/3 - 09:26

Das Lied vom Anstreicher Hitler

Das Lied vom Anstreicher Hitler
‎[1933]‎
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Nella raccolta intitolata “Lieder Gedichte Chöre” (Canzoni, poesie, cori) pubblicata a Parigi nel ‎‎1934.‎

Der Anstreicher Hitler ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/17 - 13:52
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Lob der Dialektik

Lob der Dialektik
‎[1931]‎
Una poesia presente nella collezione intitolata “Hundert Gedichte” pubblicata nel 1951.‎
Musica di Hanns Eisler, da “Die ‎Mutter, Op. 25”‎
Proposta più volte anche da Ernst Busch, per esempio nel film documentario “Busch singt” ‎del 1982‎

‎ ‎
Das Unrecht geht heute einher mit sicherem Schritt.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/14 - 14:00
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Deutschland

Deutschland
‎[1933]‎
Versi di Bertolt Brecht da “Svendborger Gedichte”, raccolta di poesie scritte durante la prima fase ‎del suo esilio, quando si stabilì in Danimarca dal 1933 al 1938.‎
Musica di Hanns Eisler, da ‎‎“Deutsche ‎Symphonie op. 50 (1936-1958)”.‎
‎“Deutschland, bleiche Mutter“ è anche il titolo di un film del 1980 diretto dalla regista tedesca ‎Helma Sanders-Brahms.‎
Mögen andere von ihrer Schande sprechen,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/14 - 13:31
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Und es sind die finstern Zeiten

Und es sind die finstern Zeiten
‎[193?]‎
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata anche da Udo Lindenberg

Non son stato buono a trovare in che anno preciso Brecht scrisse questa poesia poi musicata da ‎Eisler, ma la commistione fra paura e speranza me la fanno collocare proprio a ridosso della presa ‎di potere nazista, nel 1933.‎
Und es sind die finstern Zeiten
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 10:58
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Keiner oder alle

Keiner oder alle
[1934]
Testo di Bertolt Brecht, con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.
In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro quella minoritaria delle “Teste a punta”. Alla fine l’obiettivo sarà raggiunto: i ricchi di nuovo saldamente al potere ed il popolo più oppresso di prima.
Sklave, wer wird dich befreien?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/27 - 09:11
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Ballade Vom Neger Jim

Ballade Vom Neger Jim
[1931]
Testo di David Weber, pseudonimo di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
La musica fu composta da Hanns Eisler nel 1930.

Una canzone dettata dall’inevitabile paragone tra le leggi segregazioniste statunitensi, note come “Jim Crow Laws”, e le analoghe normative che ormai si profilavano tristemente all’orizzonte contro gli ebrei (ma anche contro Rom e nomadi, disabili e omosessuali) nella Germania alla vigilia del definitivo avvento di Hitler.
Als Neger Jim sich ein Ticket nahm
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/11/23 - 12:45
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Einheitsfrontlied

Einheitsfrontlied
[1934]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Bertolt Brecht
Musica / Music / Musique / Sävel: Hanns Eisler
Prima esecuzione / First execution / Première exécution / Ensimmäinen juoksu: Strasbourg 1935
Prima incisione / First recording / Premier enregistrement / Ensimmäinen kaiverrus: Ernst Busch, 1937 (mit Chor und Orchester – Dirigent: Otto Dobrindt)



Italiano
English
Français
Suomi


Lo Einheitsfrontlied (letteralmente: "Canzone del fronte unito" in tedesco) è una delle più famose canzoni del movimento operaio tedesco, con testo di Bertolt Brecht e musica composta da Hanns Eisler. La versione più nota è stata eseguita da Ernst Busch.



Dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler nel gennaio 1933, la situazione dei movimenti di sinistra in Germania si deteriora notevolmente. L'antagonismo tra il Partito socialdemocratico e il Partito comunista divide a lungo la sinistra tedesca. Dopo la... (Continues)
Und weil der Mensch ein Mensch ist,
(Continues)
Contributed by Marcia 2009/4/6 - 19:13

Get Out!

Lyrics by John Hamilton
Music by Hanns Eisler

Testo di John Hamilton
Musica di Hanns Eisler
We’re marching and singing for freedom,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:57
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Kälbermarsch

Kälbermarsch
[1943]
Text/Testo: Bertolt Brecht
Musik/Musica: Hanns Eisler
Aus/Da: Schweyk im Zweiten Weltkrieg / Schweyk nella II Guerra mondiale

Il testo è ripreso dall'articolo dell'edizione tedesca di Wikipedia dedicato all'inno nazista Horst-Wessel-Lied, alla sezione Parodien





"Eine der bekanntesten Parodien des Horst-Wessel-Liedes ist der „Kälbermarsch“, ein Stück aus Bertolt Brechts Schweyk im Zweiten Weltkrieg (1943). Ursprünglich sollte dieses Drama mit Musik von Kurt Weill am Broadway aufgeführt werden. Weill hielt das jedoch nicht für aussichtsreich, daher arbeitete Brecht mit dem Komponisten Hanns Eisler zusammen, der alle Songs vertonte. Die Uraufführung fand erst 1957 im Theater der polnischen Armee in Warschau statt.

"Das Lied wird in folgender Situation eingeführt: Im Militärgefängnis in Prag befinden sich tschechische Häftlinge, die von den Deutschen zum Militär eingezogen werden... (Continues)
Hinter der Trommel her
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/1/15 - 15:24
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Das Lied von der Moldau

Das Lied von der Moldau
Testo: Bertolt Brecht
Musica: Hanns Eisler - Bedřich Smetana

Ispiarata al poema sinfonico "Die Moldau" (La Moldava, in ceco Vltava) composto da Smetana nel 1874, adattata melodicamente al canto da Eisler per le parole di Brecht, "La Canzone Della Moldava" (questo il suo titolo in italiano) compare nell'opera drammaturgica "Svejk Nella Seconda Guerra Mondiale" (titolo originale: Schweyk im zweiten Weltkrieg) scritto fra il 1941 e il 1944.

Il Lied ha forte valenza antibellica, antinazista e rivoluzionaria, sia per il contesto drammaturgico in cui è posto (a cui fa anche da chiusura in epilogo), sia per lo stesso testo pervaso dalla speranza propositiva che "il tempo verrà" e che "i piani grandiosi dei duci si arrestano un giorno".

Ripresa da una lunga serie di artisti e gruppi (Katja Ebstein, Gisela May, Milva, Dagmar Krause, Barbez ecc.) nelle più diverse forme stilistiche di genere ed... (Continues)
Am Grunde der Moldau wandern die Steine
(Continues)
Contributed by Greta Giavedoni 2007/1/4 - 17:33
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Deutsches Lied 1937

Deutsches Lied 1937
[1937]
Text: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler

Testo: Bertolt Brecht
Musica: Hanns Eisler
Sie sprechen wieder von großen Zeiten
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/6 - 18:41
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Ballade vom Weib und dem Soldaten

Ballade vom Weib und dem Soldaten
[1922]
Text: Bertolt Brecht
aus Bertolt Brechts Hauspostille
Musik: Hanns Eisler, 1928; später überarbeitet von Paul Dessau für Mutter Courage und ihre Kinder

Testo: Bertolt Brecht
dal Libro di devozioni domestiche di Bertolt Brecht
Musica: Hanns Eisler, 1928; poi riarrangiata da Paul Dessau per Madre Coraggio e i suoi figli





Erste Intepretation: Ernst Busch
Prima interpretazione: Ernst Busch
Das Schießgewehr schießt, und das Spießmesser spießt
(Continues)
Contributed by Adriana e Riccardo 2006/8/31 - 19:04
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An die Nachgeborenen

An die Nachgeborenen
[1938]
Lyrik: Bertolt Brecht
Poesia di Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler
Musica: Hanns Eisler

Scheda proveniente da The Lied and Art Song Texts Page, il database mondiale della canzone artistica



English
Italiano

I did not know, until yesterday, that also An die Nachgeborenen had been set to music and sung. I imagine it, maybe, as sung by Ernst Busch’s voice, that could be hoarse though he was an opera tenor. Had I known it before, it would have been no doubt one of the first texts to be included in this site.

Now I will explain the reason why the image I have chosen to illustrate this most famous song/poem by Brecht, is Art Spiegelman’s In the Shadow of No Towers. No sooner said than done. On 5,33 am of September 12, 2001, I was sitting alone in my room in Leghorn, and I could not sleep. No use. The TV was turned on since hours. I, and not only I, had the feeling that the third... (Continues)
1.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/31 - 12:01
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Lied einer deutschen Mutter

Lied einer deutschen Mutter
[1941]
Poesia di Bertolt Brecht
Messa in musica da Paul Dessau e da Hanns Eisler

Scheda da The Lied And Art Song Texts Page, il database mondiale della canzone artistica
Mein Sohn, ich hab dir die Stiefel
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/31 - 11:51

Lied gegen den Krieg von Bert Brecht

Lied gegen den Krieg von Bert Brecht
[1939]
Worte: Gedicht von Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler

Testo ripreso da questa pagina.
Der Prolet wird in den Krieg verladen
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/5 - 12:37
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Der müde Soldat

Der müde Soldat
Poesia di Klabund [1919]
Gedicht von Klabund [1919]

Musica di Felicitas Kukuck [1996]
Musik: Felicitas Kukuck [1996]

Da/aus ...und kein Soldat mehr sein


La poesia che dà il titolo all'intero ciclo di Lieder gegen den Krieg che Felicitas Kukuck musicò nel 1996. Klabund (pseudonimo del poeta Alfred Henschke, 1890-1928), la scrisse fingendo che si trattasse di una traduzione dal cinese, o forse sotto il preciso influsso delle poesie cinesi che traduceva in tedesco. Fa parte del dramma pacifista Der Kreidekreis ("Il cerchio di gesso", 1919, che in seguito ispirò Bertolt Brecht per Der kaukasische Kreidekreis ("Il cerchio di gesso del Caucaso"). Klabund, all'inizio della guerra fervente interventista (scrisse anche ballate patriottiche e militaristiche), nel corso di uno dei suoi frequenti ricoveri in sanatorio, nel 1916 (era ammalato di tubercolosi fin dall'età di 16 anni), si convertì... (Continues)
Nach dem Chinesischen.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/4/23 - 18:51
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Der Graben

Der Graben
Testo di Kurt Tucholsky
Worte: Kurt Tucholsky

Musica di autore sconosciuto, da un'antica canzone popolare; rielaborazione di Hanns Eisler
Musik: aus einem alten Volkslied; Bearbeitung von Hanns Eisler

Interpretata da Linard Bardill nell'album Strampedemi: Lieder gegen den Krieg [1991]
Interpretation: Linard Bardill im Album Strampedemi: Lieder gegen den Krieg [1991]

Si tratta di una famosa poesia antimilitarista di Tucholsky sugli orrori e sui lutti della I guerra mondiale ripresa dallo Schwarz-rotes Liederbüchlein dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 21. Linard Bardill, lo scopritore di Pippo Pollina, la ha interpretata nel suo album del 1991 interamente dedicato alle canzoni contro la guerra: Strampedemi, Lieder gegen den Krieg. Strampedemi [Wir zogen in das Feld] è il titolo di una canzone dei Lanzichenecchi del 1509.
Mutter, wozu hast Du Deinen Jungen aufgezogen,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/11/3 - 01:44
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Gegen den Krieg

Gegen den Krieg
[1933-1938]
Testi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler

Texte: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler

Texts by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler

Il brano, celeberrimo, è in realtà basato su una serie di poesie brechtiane, tra le quali General, dein Tank ("Generale, il tuo carro armato"), in parte recitate ed in parte cantate. Eisler compose la musica nel 1936 in base ai principi della dodecafonia (elaborati in primis da Arnold Schönberg; il brano è interpretato da un coro misto a cappella. I testi provengono dalla Kriegsfibel, scritta da Brecht in esilio a partire dal 1933; la composizione ebbe il suo carattere definitivo nel 1938.

(I dati provengono da: http://www.musiklk.de/2003/47eisler.htm, pagina in tedesco alla quale si rimanda per ulteriori notizie sulla composizione, anche di carattere tecnico).

This most famous suite is based in reality on a number of poems by Brecht,... (Continues)
Als der letzte Krieg vorüber war,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/8/27 - 00:21
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Ami Go Home

Ami Go Home
Testo di Ernst Busch
Musica di Hanns Eisler

Der Text dieses Liedes stammt von Ernst Busch; und Hanns Eisler komponierte die Musik nach einem alten amerikanischen Volkslied.

Il testo di questa canzone è di Ernst Busch; Hanns Eisler compose la musica basandosi su una vecchia canzone popolare americana
Was ist unser Leben wert,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/26 - 21:08
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Resolution der Kommunarden

Resolution der Kommunarden
[1951]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler

In un primo momento la canzone (o meglio, la sua traduzione italiana) era stata attribuita a Paolo Pietrangeli. La vera paternità della canzone ci è stata segnalata in un commento da Michele, che qui ringraziamo. Rimediamo quindi celermente all'errore. [RV]
In Erwägung unserer Schwäche machtet
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/6 - 07:41
Song Itineraries: The Paris Commune, 1871
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Das Solidaritätslied

Das Solidaritätslied
[1931]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Prima interpretazione di Ernst Busch
Dalla colonna sonora originale del film:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regia di Slatan Dudow

Text: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler
Erstaufführung: Ernst Busch
Aus der Tonspur des Films:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regie: Slatan Dudow

A poem by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler
First performed by Ernst Busch
From the original soundtrack of the motion picture:
Whither Germany? (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt)
directed by Slatan Dudow

Poème de Bertolt Brecht
Musique: Hanns Eisler
Interprétation originale: Ernst Busch
De la bande sonore originale du film:
Ventres Glacés (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt) [1932]
Dirigé par Slátan Dudow

Bertolt Brechtin runo
Sävel: Hanns Eisler
Ensimmäinnen tallennus: Ernst Busch
Elokuvan Kuhle... (Continues)
Vorwärts und nicht vergessen,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:29
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Auferstanden aus Ruinen

Auferstanden aus Ruinen
Testo di Johannes R.Becher [1949]
Musica di Hanns Eisler [1949]
Ex inno nazionale della Repubblica Democratica Tedesca (DDR)

Per una storia completa di tale testo e delle sue vicissitudini, si veda questa pagina in lingua tedesca e Wikipedia (inglese).


Auferstanden aus Ruinen, che fu il (bellissimo) inno nazionale della DDR dal 1949 al 1989, l'anno della riunificazione e che tante volte abbiamo probabilmente sentito suonato alle Olimpiadi e in altre manifestazioni sportive (nonché nel film Good Bye Lenin), è una poesia altamente patriottica, ma anche di pace e fratellanza scritta da un comunista pacifista che era stato esiliato quando ancora la Germania intera era sotto il tallone hitleriano. Nel 1949, l'allora segretario generale della SED, Wilhelm Pieck, decise di farne l'inno dello stato tedesco socialista, e chiese al celebre musicista Hanns Eisler (1898-1962, allievo di Arnold Schönberg... (Continues)
Auferstanden aus Ruinen
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/26 - 19:36
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
[1933]
Testo / Lyrics / Worte / Paroles / Sanat:
Johann Esser - Wolfgang Langhoff
Rielaborato da/ Reworked by/ Bearbeitet von / Réélaboré par / Tekstin muokkasi: Hanns Eisler
Musica / Music / Weise / Musique / Sävel: Rudi Goguel


Die Moorsoldaten, il più noto canto della Resistenza tedesca e forse anche il più bello in assoluto del movimento operaio tedesco, nacque nell'estate del 1933 nello Staatlicher Preussischer Konzentrationslager I Börgermoor-Papenburg (“Campo di Concentramento Statale Prussiano I Börgermoor-Papenburg), nella regione dell'Emsland, in Bassa Sassonia, uno dei primi lager istituiti dal regime nazista per rinchiudervi principalmente i più pericolosi oppositori politici (socialisti, comunisti, anarchici). Il KZ-Börgermoor (“Torbiera di Börg”) faceva parte di un complesso di campi di concentramento eretti nella regione dell'Emsland (Emslandlager), e di cui facevano... (Continues)
Wohin auch das Auge blicket,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi




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