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Author Rosa Balistreri

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Mamà, chi tempu fa a lu paìsi?

Mamà, chi tempu fa a lu paìsi?
[2007]
Album: Rosa canta e cunta - Rari e Inediti

"Mamà chi tempu fa a lu paisi?" (Mamma, che tempo fa là in paese?) è un brano del repertorio di Rosa rimasto inedito fino al 2007, anno in cui è stato pubblicato, insieme ad altri brani della Balistreri,
nel CD “Rosa canta e cunta”, curato dalla casa discografica palermitana Teatro del Sole. La storia di questa raccolta di rari e inediti è davvero interessante: i brani furono infatti eseguiti in via del tutto informale a Udine, dove la Balistreri era ospite di amici, e registrati quasi in modo amatoriale da Vittorio Vella. Quindi sono stati da questi amorevolmente custoditi fino al recupero che ne ha permesso la stampa dopo oltre venti anni...
Mamà, chı tempu fa a lu paìsi?
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/4/18 - 20:08
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E lu suli ntinni ntinni

Anonymous
E lu suli ntinni ntinni
Canto proveniente dal trapanese, raccolto da Zelinda Ripa, e facente parte del repertorio di Rosa Balistreri, presente nel disco "Vinni a cantari all’ariu scuvertu" del 1978.

Canzone di ribellione dei "jurnatàri" contro il padrone. A farne le spese è il "suprastanti", cioè il guardiano, il "caporale". Ma chi si è ribellato al potere di padroni e mafiosi sarà costretto a fuggire dalla propria terra, lasciando anche il proprio amore...

Il primo verso trae origine dall’espressione rrivari a li ntinni (propriamente “giungere alle vette”), tipica del trapanese, detta del sole prossimo al tramonto.
Nel testo ricorre più volte la forma comunemente usata nel dialetto siciliano che con la semplice ripetizione di certi termini rende in modo estremamente sintetico ed efficace espressioni del tipo “da un posto ad un altro posto uguale” , “da un punto ad un altro punto dello stesso posto” ed altre... (Continues)
E lu suli ntinni ntinni
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/4/18 - 16:49
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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Ch’è autu lu suli

Anonymous
Ch’è autu lu suli
Incisa da Rosa Balistreri nell'album "Amore tu lo sai la vita è amara" del 1972.
Testo trovato sul sito ufficiale della grande cantante, cantautrice e cantastorie siciliana.
Sant’Agata ch’è gavutu lu suli
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/4/18 - 14:38
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Vitti na crozza

Vitti na crozza

Quel capodanno quando Rosa Balistreri chiese di accendere il registratore

di Aldo Migliorisi

La storia di "Vitti 'na crozza"

Com’è strano a volte, il destino di una canzone. C’è un pezzo antichissimo della tradizione siciliana che parla della Morte. In questo canto (alcuni dicono che sia originario dei minatori di Favara, per i quali il termine “cannuni” non significherebbe “cannone”, bensì l’ingresso della miniera) un teschio - na crozza supra nu cannuni- risponde così, “con gran dolore”, alle domande di chi è ancora illuso, vivo: “Morii senza tocco di campana / I miei anni se ne sono andati / andati non so più dove / Se non li sconto qua i miei peccati / li sconterò nell’altro mondo / Oh scellerato! Preparatemi il letto che ormai sono tutto mangiato dai vermi / Ora che sono arrivato agli ottant’anni / chiamo la vita e la morte mi risponde”.

Com’è che una canzone che ha questi versi... (Continues)
Alessandro 2010/4/18 - 11:20
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Ballata dell'anonimo sovversivo

Ballata dell'anonimo sovversivo
[2004]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni

Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (Continues)
Sono emerso dalla Storia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/20 - 01:30
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Carzari Vicaria

Anonymous
Carzari Vicaria
Canto vicariota (proveniente, cioè, dal carcere palermitano della Vicaria, poi trasferito all'altrettanto famigerato Ucciardone). Fu raccolto dal folklorista Pietro Favara, e rielaborato dal musicista e cantante popolare Giuseppe (Peppe) Ganduscio, che lo incise nel disco Lu carzaratu ("Il carcerato"). Trovò la sua fama e la sua grande interprete in Rosa Balistreri. Il testo e la traduzione italiana sono tratti da La musica dell'altra Italia.
Carzari Vicaria, la Favignana,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/24 - 14:44
Song Itineraries: From World Jails
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Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]

Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Testo: Anonimo, sec. XVIII [?]
Pubblicazione: in Raccolta amplissima di canti siciliani
di Lionardo Vigo Calanna, 1857, 5419/5420
Rielaborazione di Dario Fo
1973, Ci ragiono e canto, vol. III, atto 2 (interpretazione di Piero Sciotto e La Comune)
1976, Domenico Modugno, singolo Malarazza / Né con te né senza te
Rielaborazione testuale e musicale di Domenico Modugno, Rodolfo Assuntino e Emma Muzzi Loffredo

La storia di questa canzone siciliana è complicata e tormentata.

Nella forma in cui è più nota, fu incisa e pubblicata nel 1976 da Domenico Modugno, come lato A del singolo Malarazza / Né con te né senza te. La rielaborazione del testo era avvenuta assieme allo storico cantautore Rodolfo Assuntino e alla cantautrice, regista e attrice palermitana Emma Muzzi Loffredo (1941-2017)

Ne susseguì immediatamente un'azione legale per plagio presso il tribunale di Milano, intentata da Dario... (Continues)
Nu servu tempu fa d’intra na piazza
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/3/28 - 16:57




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