Ne approfitto per dirti un paio di cose, Krzysiek.
Ora, d'accordo che di Rodolfo De Angelis ci abbiamo già altre canzoni, e che ci abbiamo pure il famoso percorso Destra e reazionarismo eccetera. Che sono stato peraltro io a volere e fondare, pensa tu! Però sarebbe bene cercare di non esagerare, quelle due che avevi messo in approvazione sono canzoni fasciste di propaganda e basta. Metti pure tutte le canzoni "antibolsceviche" che ti pare, ce ne sono a decine e decine nel sito, e sia riconosciuta pure l'importanza del De Angelis (cosa che è stata fatta); ma un po' di...juicio non fa male. Sennò qui, fra un po' si arriva a mettere "Faccetta nera" come canzone antirazzista. Siamo un sito dalle maglie parecchio larghe, ma non un contenitore di qualsiasi cosa passi per la testa a qualcuno. Una canzoncina dove si parla di "bombe, bombe, bombe", di siluri, di Savoia-Marchetti, di Breda e Caproni, e di Mas (quelli della X Mas, vorrei ricordare), mi sembra che debba stare nella fogna della storia, non in questo sito. Saluti cari.
[1936]
Testo trovato sulle pagine dell’Istituto Centrale dei beni Sonori ed Audiovisivi, nato nel 2007 da una costola di quella Discoteca di Stato che fu proprio il De Angelis a promuovere negli anni 20.
Sempre – direi – per il percorso “Destra e reazionarismo contro e nella guerra”, un’altra allegra canzoncina del grande Rodolfo De Angelis dedicata, come E se non fosse vero? e la mitica “Sanzionami questo!”, all’embargo (fasullo) che la Società delle Nazioni (l’ONU di allora) decise contro l’Italia dopo l’aggressione all’Etiopia. In realtà fu poi solo la Gran Bretagna ad applicarlo, e pure blandamente.
Rodolfo De Angelis, futurista sarcastico e di libera opinione, denuncia senza mezzi termini l’ipocrisia di quel consesso e dei suoi partecipanti e quanto all’avventura coloniale italiana non si perde ad incensarla ma semplicemente mostra un Hailé Selassié molto preoccupato ed interdetto... (Continues)
manca l'ultima strofa:
i signori affamatori che son là
oilì,oilà
hanno detto "più la guerra non si fa"
oilì, oilà
niente guerra sui confini, la faremo sui bambini
sulle donne, sugli infermi affamando le città
oilì,oilà
ma l'Italia se ne frega e avanti va
oilì, oilà
se ne frega, se ne frega e avanti va
Una canzone di epoca fascista ma quanto mai attuale, in un momento in cui gli speculatori finanziari si stanno accanendo contro la povera Grecia e a noi ci tengono tutti buoni con la prospettiva di sacrifici "lacrime e sangue" necessari per superare una Crisi che hanno reso interminabile e che vale solo per i poveracci mentre loro, i ricchi e i potenti, continuano a concentrare ricchezze e ad oliare eserciti... Un altro dei vari stratagemmi nella solita "Guerra dei Centomila Anni che i ricchi fanno ai poveri", come direbbe il nostro Marco Valdo M.I....
"Ci sono brani che hanno una magia intrinseca che ci li fa amare spassionatamente sin dal primo ascolto, riuscendo ad ascoltarli anche dieci volte di fila senza mai annoiarci.
Tra tali capolavori, il sottoscritto mette sicuramente questo simpatico motivetto del 1933 che portò grande fortuna al suo autore ed interprete tale Rodolfo... (Continues)
Si lamenta l’impresario che il teatro più non va (Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/21 - 22:53
Fantastico ! Ricordavo il ritornello che sentii per la prima volta a Roma nel1933 e avevo allora 6 anni ...sembra scritta oggi !!! In particolare 'le riunioni ' dei vari Governi..!!
Chanson italienne - Ma cos'è questa crisi ? – Rodolfo De Angelis – 1933
Fantastique ! Elle me rappelle la ritournelle que j'entendis pour la première fois à Rome en 1933 ; j'avais alors six ans... On dirait qu'on l'a écrite aujourd'hui !!! En particulier, les réunions de gouvernements....
Marco - 23/2/2012 - 11:26
Une chanson de l'époque fasciste mais malgré tout actuelle, au moment où les spéculateurs financiers sont en train de s'acharner contre la pauvre Grèce et nous tiennent tranquilles avec la perspective de sacrifices "de larmes et de sang" nécessaire pour surmonter une Crise qu'ils ont rendue interminable et qu'il vaut seulement pour les pauvres pendant qu'eux, les riches et les puissants continuent à concentrer richesses et à engraisser leurs armées... Un autre de leurs nombreux stratagèmes dans la sempiternelle "Guerre de Cent Mille Ans que les riche font aux pauvres", comme... (Continues)
Beh, come ho detto introducendo Schiocca la frusta, Rodolfo De Angelis non era certo un antifascista, anzi, tutta la sua parabola artistica si consuma nel Ventennio... Basti poi ascoltare una canzone come "Sanzionami questo", dedicata alla "perfida Albione"che a partire dal 1935 fu di fatto il solo membro della Società delle Nazioni a sanzionare l'Italia per l'invasione dell'Etiopia. Eppure, anche in una canzone come quella, così intrisa di patriottismo da essere sempre salutata su YouTube dai soliti "A noi!" ed "Eia eia alalà!", Rodolfo De Angelis manteneva l'ironia ed il sarcasmo che lo contraddistingueva, prendendosi piuttosto gioco dell'ipocrisia dei potenti e della cosiddetta "comunità internazionale. Un discorso quanto mai attuale.
E nel marasma dei commenti fascistoidi al video di cui sopra, soltanto uno - quello di tal klingon055 - descrive bene quel che ho cercato malamente... (Continues)
Zio Camillo dice sempre: "Non temere, stai tranquillo! Tutto quello che posseggo quando muoio lascio a te, solo a te, tutto a te, mio Cecè" seh seh... (Continues)
[1937]
Testo trovato nel repertorio del gruppo musicale Pane e Guerra (dove erroneamente si indica come interprete del brano Petrolini che invece era morto l’anno precedente)
Rodolfo de Angelis fu seguace del futurismo, amico di Marinetti e con lui fondatore del Teatro della Sorpresa. Lasciate precocemente le scene nel 1924, si dedicò alla scrittura di canzoni e di opere sul teatro di varietà.
Basta leggere le strofe di questa sua “Schiocca la frusta” per capire quanto De Angelis fosse poco allineato al fascismo o per lo meno disincantato rispetto ai suoi metodi, dal controllo dell’informazione al bellicismo (chiaro il riferimento nella seconda strofa al laboratorio del secondo conflitto mondiale che fu la Guerra di Spagna), e alle sue “conquiste” (la canzone si chiude con una netta denuncia della forte sperequazione sociale in atto), metodi e conquiste "a suon di frusta"..
.
Signore, ci parli della radio che frigge in quell’armadio... (Continues)
Ora, d'accordo che di Rodolfo De Angelis ci abbiamo già altre canzoni, e che ci abbiamo pure il famoso percorso Destra e reazionarismo eccetera. Che sono stato peraltro io a volere e fondare, pensa tu! Però sarebbe bene cercare di non esagerare, quelle due che avevi messo in approvazione sono canzoni fasciste di propaganda e basta. Metti pure tutte le canzoni "antibolsceviche" che ti pare, ce ne sono a decine e decine nel sito, e sia riconosciuta pure l'importanza del De Angelis (cosa che è stata fatta); ma un po' di...juicio non fa male. Sennò qui, fra un po' si arriva a mettere "Faccetta nera" come canzone antirazzista. Siamo un sito dalle maglie parecchio larghe, ma non un contenitore di qualsiasi cosa passi per la testa a qualcuno. Una canzoncina dove si parla di "bombe, bombe, bombe", di siluri, di Savoia-Marchetti, di Breda e Caproni, e di Mas (quelli della X Mas, vorrei ricordare), mi sembra che debba stare nella fogna della storia, non in questo sito. Saluti cari.