Волки и вороны
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 2-2-2022
I lupi e i corvi
(Continues)
(Continues)
2022/2/2 - 21:51
Praga
Chanson italienne – Praga – Massimo Bubola – 1989
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (Continues)
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (Continues)
PRAGUE
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2022/2/2 - 12:01
Волки и вороны
@ Donatella Leoni
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Riccardo Venturi 2022/2/2 - 09:09
Любовь во время войны
Bellissima. Sto scoprendo con meraviglia questo autore storico del rock sovietico e ora del rock progressivo. Grande, grande, grande poeta.
Donatella Leoni 2022/2/1 - 23:25
Sunday Bloody Sunday
Bono & The Edge - Sunday Bloody Sunday - January 30 2022
Francamente non mi piace molto questa versione, sembra un po' una cover band che improvvisa... soprattutto The Edge poteva impegnarsi di più nel controcanto. Comunque molto significativo che abbiano voluto riproporla nel cinquantenario del Bloody Sunday.
Francamente non mi piace molto questa versione, sembra un po' una cover band che improvvisa... soprattutto The Edge poteva impegnarsi di più nel controcanto. Comunque molto significativo che abbiano voluto riproporla nel cinquantenario del Bloody Sunday.
Lorenzo 2022/2/1 - 20:23
Tuareg
TUAREG E CURDI: DUE NAZIONI SENZA STATO IN BILICO TRA SPERANZE DI AUTODETERMINAZIONE E POSSIBILI STRUMENTALIZZAZIONI
Gianni Sartori
Sinceramente. Scrivendo (vedi: https://ogzero.org/il-deserto-diventa-...) che in fondo i tuareg si potevano considerare come i curdi dell’Africa, intendevo solo cogliere, suggerire un’analogia. Tra due popoli, due Nazioni senza Stato, i cui territori ancestrali (Kurdistan e Azawad) erano stati egualmente frantumati, divisi tra vari Stati. Niente altro. Ovviamente per entrambi si registravano periodiche ribellioni e lotte di liberazione, ma dall’esito piuttosto incerto. Comunque non mi aspettavo che si profilasse una sorta di scenario- fotocopia come quello che si intravede (almeno come possibilità) nei recenti sviluppi. Riassumendo in breve: il progressivo scollamento di alcuni stati del Sahel (tra cui quelli dove vivono e si spostano i Tuareg, il Mali in... (Continues)
Gianni Sartori 2022/2/1 - 17:50
Sorrow
"Let me take you to the herding ground" significa "Lasciati condurre sui terreni da pascolo"
Attenzione: herding, e non hurting
Attenzione: herding, e non hurting
Luca 2022/2/1 - 15:05
Dal Rojava una voce
MENTRE I CURDI MUOIONO PER CONTRASTARE DAESH, L’OCCIDENTE CHE FA?
Gianni Sartori
Mentre il bilancio delle vittime dell’attacco islamista del 20 gennaio alla prigione di Ghwayran diventa sempre più tragico, di ora in ora direi, sarebbe forse il caso che l’Occidente (in senso lato) si mettesse una mano sulla coscienza. Così come tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel contenzioso (eufemismo) che percorre il nord e l’est della Siria e i territori circostanti.
Oltre ai poveri curdi e alla Siria stessa, anche la Turchia, gli USA, la Russia, l’Iran…
E anche in Europa, domandarsi se qualche migliaio di jihadisti di nuovo in circolazione (questo era presumibilmente lo scopo dell’attacco al carcere), oltre a fornire manovalanza a basso costo al governo di Ankara, non avrebbero rappresentato una mina vagante per il vecchio continente.
Esprimendo perlomeno riconoscenza per coloro, i curdi... (Continues)
Gianni Sartori 2022/2/1 - 14:51
Il sono del Mistral
MURI TURCO-EUROPEI CONTRO I MIGRANTI O CONTRO I CURDI? ENTRAMBE LE COSE PROBABILMENTE
Gianni Sartori
La denuncia era partita dalla copresidente dell’Associazione Göç-Der di ricerca sulle migrazioni .
Gülşen Kurt sosteneva che “dal 2021 la Turchia sta utilizzando i fondi europei per costruire muri sulla frontiera con l’Iran”.
Muri destinati non solamente a fermare i flussi migratori, ma anche a spezzare i legami tra la popolazione curda del Rojhilat (Kurdistan dell’Est, sotto amministrazione iraniana) da quella del Bakur (Kurdistan del Nord, sotto occupazione turca).
Un medesimo popolo anche qui artificialmente separato dalle frontiere statali. Frontiere che - ricordo - sempre più spesso costituiscono il tragico scenario della morte per assideramento di migranti (in buona parte di origine afgana, numerose le donne) fermati dai soldati turchi e rispediti indietro, nella neve e nel gelo.... (Continues)
Gianni Sartori 2022/1/31 - 10:44
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