Francamente non ho capito la scelta di ritirare fuori questa canzone veramente bruttina, e sono convinto che tutte e tre potrebbero fare molto meglio, ma insomma...
Grazie. Nella giornata internazionale contro le MGF vi ringerazio di cuore. Sto organizzando un evento gratuito sul tema e vorrei leggere e anche far ascoltare la vostra ballata. Posso?
martina 2020/2/6 - 10:17
Martina, questo non è il sito ufficiale di Anna Luppi, dovresti contattare lei direttamente. Se trovi un link per ascoltare la canzone, faccelo sapere.
Песня "Последняя поездка", основана на печальной истории еврейки, Каролины Ломброзо и ее четырех детей, депортированных в Освенцим в 1944 году. Цель песни - снова рассказать молодым об абсурде фашизма и нацизма.
ПОСЛЕДНЯЯ ПОЕЗДКА (Continues)
Contributed by Евгений Виноградов 2020/2/6 - 06:26
Allo scoppio della 1^ Guerra Mondiale nel 1914 la Grecia si dichiarò neutrale. Ciò portò ad uno scontro drammatico tra i sostenitori di Venizelos, che propugnavano l’entrata in guerra a fianco degli Alleati contro l’Impero Ottomano in vista di espansioni territoriali e un ruolo di potenza regionale della Grecia, e il re Costantino, decisamente contrario in quanto interessato a mantenere buoni rapporti con gli Imperi Centrali. La situazione divenne insostenibile: tra il 1916 e il 1917 ci furono due governi in Grecia. Venizelos autorizzò l’insediamento di truppe Alleate, inglesi, francesi, russe, serbe e un contingente italiano per dare supporto ai serbi impegnati in Macedonia contro i turchi. Quando scoppiò l’incendio c’erano circa 100.000 soldati a Salonicco. L’intervento dei militari alleati fu decisivo per contenere le dimensioni della catastrofe. Infatti in Grecia non... (Continues)
L’ INCENDIO DI SALONICCO (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/2/5 - 09:14
Grazie Riccardo Gullotta per la traduzione e il commento e le note. Sempre molto preciso e informato.
Non mi sono molto chiari due versi nella quarta strofa: "Las palombas van volando / haciendo estrución"... La tua traduzione è senz'altro corretta, ma cosa significa "I piccioni volavano diffondendo distruzione"? Mi riesce difficile pensare ai piccioni che servono da innesco nella propagazione dell'incendio...
Non c’è dubbio: uno svarione di cui mi scuso. Uno dei significati del verbo hacer adoperato transitivamente secondo il Diccionario de la Real Academia Española è: Recorrer un camino o una distancia . Vero è che tale accezione, per quanto ho potuto appurare, non è frequente, ma occorre anche considerare che si tratta di un testo ladino. Peraltro estrucion è vocabolo estremeñu, lingua parlata nell’Estremadura.
Quindi: “I piccioni volavano percorrendo la distruzione” o, liberamente, con un’interpretazione più aderente al contesto e alla sensibilità dell’autore, a mio avviso: “I piccioni volavano misurando la distruzione”.
In mancanza di interpretazioni più consone pregherei la Regia di rettificare.
David aveva perso la fidanzata Christine Hinton poco tempo prima in un tragico incidente stradale, infatti la sua voce in questo pezzo è quasi irriconoscibile, non dolce piana e ispirata come al solito ma quasi disperata...rotta. Potrebbe essere che dopo quella morte, che lo ha profondamente segnato per anni, lui abbia pensato di tagliare i capelli e che non l'abbia fatto perché sarebbe stato come un tradimento a Christine, compagna di ideali e di vita. Se non risultasse che la canzone fosse stata scritta prima della morte della ragazza, questo mi sembra il senso più vero delle sue parole. Sicoramente comunque, il contenuto emozionale dell'interpretazione, che sembra abbia avuto solo un take, è influenzato da questo fatto.
Una delle canzoni Maltesi più significative. Un soggetto sempre difficile da trattare; ci piace pensare che in un'isola piccola di quattrocento mila persone, l'abuso fisico e mentale contro i bambini e i più deboli, non esiste.
Invece, eccoci qua.
Walter e` schietto nelle parole. Anche la melodia in minore, con accordi semplici, rende bene l'idea.
One of the most significant Maltese songs. A hard topic to talk about; we would like to think that in a small island of four hundred thousand people, physical and mental abuse against children and the weak in society is non-existant.
Yet, here we are.
Walter is direct with his lyrics. Even the melody, in simple minor keys, gives us a good perspective.
IL MIO AMICO NELL'ARMADIO DELLA CUCINA (Continues)
Contributed by Conrad Aquilina 2020/2/4 - 13:07
@ Conrad Aquilina
Prima di tutto, grazie infinite per la traduzione: un piacere doppio, sia per la canzone in sé, sia perché il mio appello di oltre due anni fa...è stato raccolto. Nella tua traduzione italiana, Conrad, ho effettuato solo qualche lievissimo aggiustamento ortografico; per il resto il tuo italiano è perfetto. Naturalmente, se vuoi e se puoi, puoi inviare anche una traduzione inglese della canzone.
Ti chiedo infine una curiosità personale: sei per caso parente del prof. Joseph Aquilina? Te lo chiedo perché, pur non avendo praticamente nessuna conoscenza pratica della lingua maltese, tra i miei libri ho da decenni il suo Teach Yourself Maltese. Sadly enough, I've never taught myself Maltese with that book....but who knows! Tanti carissimi saluti e grazie ancora!
Non ho potuto non collaborare! Trovare il testo in Maltese e` stato difficile anche per me, Maltese di nascita. Quindi, quando trovo il testo in un sito non Maltese, ho pensato di ringraziare con la traduzione :)
Allego la traduzione in Inglese.
Riguardo se sono parentato con il Prof. Aquilina, sfortunatamente non lo sono. Vedo che era anche preside della facolta` delle arti presso il mio posto di lavoro, l'Universita` di Malta.
Non e` mai tardi per imparare, dicono. Lingua bellissima, che ruba dal Arabo, dal Inglese, dal Italiano, ma che e` sempre unica nel suo genere!
Per prima cosa, grazie anche per la tua traduzione inglese della canzone di Walter Micallef. Come puoi vedere, per motivi pratici e di presentazione, l'ho scorporata dal tuo commento, al quale sto rispondendo.
Se ti capiterà ancora di dare un'occhiata al "mare magnum" di questo sito un po' particolare, potrai facilmente vedere che siamo piuttosto abituati ed inclini a cose uniche nel loro genere, e soprattutto a lingue non comunemente frequentate. Come mi capita spesso di dire, questo è un sito che ha tra le sue caratteristiche la biodiversità linguistica.
Poiché di famiglia provengo anche io da un'isola, più piccola di Malta, capisco bene il fatto che tu non sia imparentato con il prof. Aquilina: nelle isole, i cognomi di famiglia sono sempre gli stessi, e "girano". Ho avuto due zii, ad esempio, che si chiamavano lui Dino Dini e lei Sebastiana Dini. Lo stesso cognome,... (Continues)
AMNISTIATO DA ERDOGAN L'ISLAMISTA TURCO RESPONSABILE DELLA STRAGE DI SIVAS
(Gianni Sartori)
Quello che viene ricordato come il “pogrom di Sivas” risale al 2 luglio 1993.
A Sivas era stato organizzato un festival culturale per ricordare il poeta alauita Pir Sultan Abdal ucciso alla fine del XVI secolo all'epoca dell'Impero ottomano. Il 1 luglio numerosi artisti e intellettuali (scrittori, poeti, musicisti...in maggioranza di confessione alauita) si erano ritrovati nella città natale di Pir Sultan Abdal.
Il giorno successivo, dopo la preghiera del venerdì, migliaia di islamo-nazionalisti (circa 20mila) si radunarono davanti all'hotel Madimak dove si svolgeva l'incontro circondando l'edificio e dandolo poi alle fiamme. Risultato: 37 morti nel rogo. La maggior parte tra gli intellettuali qui riuniti. Due vittime erano impiegati dell'hotel e altri due facevano parte degli assalitori. Mentre... (Continues)
Sul sito della Biblioteca Libertaria Armando Borghi di Castel Bolognese, nella collana Quaderni del Centro Studi Libertari “Camillo Di Sciullo”, si può leggere il testo de Il calvario di Erich Müsham, traduzione italiana risalente al 1959, ad opera di Aldo Battaglia, del volumetto di memorie "Der Leidensweg Erich Mühsams", scritto nel 1935 da Kreszentia Müsham, moglie di Erich.
Video da rai play
Francamente non ho capito la scelta di ritirare fuori questa canzone veramente bruttina, e sono convinto che tutte e tre potrebbero fare molto meglio, ma insomma...