"Puppet Presidents command / Puppet troops to burn the land" secondo me vuole dire che i presidenti fantocci ordinano alle truppe di bruciare la terra, come traduce Poltronieri nel suo adattamento. Sbaglio?
Non sbagli, Leonardo, ma è esattamente quel che intende anche la mia traduzione dalla sintassi un po' particolare ("terra bruciata" e oggetto in dipendenza di "comandano"). Saluti.
William Pierce or William Pierce, Jr. (1753 – December 10, 1789) was an army officer during the American Revolutionary War and a member of the United States Constitutional Convention of 1787.
d’après la traduction italienne de Nicola Crocetti
d’une chanson grecque – Η σονάτα του σεληνοφώτος (I sonata tou selinofotos) – Yannis Ritsos / Γιάννης Ρίτσος – 1956
Paroles : Yannis Ritsos /Γιάννης Ρίτσος
Musique : Ludwig van Beethoven – Klaviersonate nr. 14 op. 27 nr. 2 (1° movimento)
Interprètes :
1. Moni Ovadia
2. Christos Tsagas / Χρήστος Τσάγκας
3. Melina Mercouri / Μελίνα Μερκούρη
4. Karyofyllia Karabeti / Καρυοφυλλιά Καραμπέτη
L’événement heureux et singulier proposé par la première interprétation (celle de Moni Ovadia) est la rencontre de trois mondes qui se pénètrent mutuellement, des événements et des temps difficiles : la Grèce, où est née la civilisation occidentale ; l’Europe centrale, un monde nouveau, s’étendant vers des horizons toujours changeants ; la culture juive, un monde ancien, moins visible, mais qui a traversé l’histoire avec des processus d’inculturation troublés... (Continues)
LA SONATE AU CLAIR DE LUNE (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/11/26 - 12:27
Marco Valdo,
je pense que Yannis Ritsos serait bien joyeux pour ton ouvrage et te remercierait . A mon avis, on pourrait dire qu’il te remercie car un homme et ses idées continuent à vivre dans la mémoire de ceux qui aiment dédier du temps et un morceau de n’importe quoi pour les accueillir quelque fois parmi nous.
À la prochaine.
Riccardo Gullotta
el diablo rock satanico quante cazzatte ....imparate a leggere i testi dei litfiba no a cantarli dall 1984 ad oggi......non c e nessun cambiamento!!! è'un continuo urlare di ciò che sarebbe accaduto ,,ha cercato di avvisare il popolo
e ancora oggi nessuno ha capito una mazza!!!!
ma lui continuerà all infinito
"Abitavo allora in una casa enorme in piena campagna, munita persino di una torre con l'orologio fermo alle 8,20 di chissà quale secolo. Quando mettevo il CD di Kay McCarthy e si arrivava alla canzone, spegnevo la luce e mi facevo tranquillamente venire i bordoni, proprio nella famosa torre dove mi ero ricavato una stanza coi libri e un tavolo. Come rivedere una scena di ventidue anni fa." Così scrivevo nell'introduzione oltre due anni fa. La versione incisa da KayMcCarthy nel 1995 per un cd pubblicato dalla defunta rivista "Avvenimenti" è finalmente in rete (sembra inserita dalla stessa Kay McCarthy):
Di anni ne sono passati ora ventiquattro, quasi venticinque e l'effetto è stato lo stesso, anni e anni dopo che non la ascoltavo. Ho spento la luce e mi sono fatto venire i bordoni.
La "riscrittura" di questa canzone si deve con tutta probabilità a Pino Masi, che la interpreta. Che Pino Masi abbia interpretato un intero album di traduzioni di canzoni di lotta nordirlandesi non è un caso: nella sua vita incredibile e leggendaria, è noto che si ritrovò di persona anche alla Bloody Sunday di Derry del 30 gennaio 1972. Da notare nel testo, la "Via delle Cascate" col nome "tradotto", per fare la rima con "barricate": ma si tratta di una traduzione sbagliata (si veda la traduzione italiana del testo originale). Le "cascate" non c'entrano niente. [RV]
LIBERA BELFAST (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/11/25 - 13:35
Grazie a Lucone per la segnalazione autoriale, relativa anche a "Libera Belfast" (che aveva, peraltro, già segnalato nella relativa pagina). Nell'introduzione è stata inserita una nota al riguardo. Purtroppo, per ora non siamo riusciti a reperire indicazioni biografiche (ma solo discografiche) relative a Owen McDonagh; continueremo la ricerca.
Bella è proprio, specie se Benedetta suona quel meraviglioso strumento a percussione che non so come si chiama...
Non sono esperta di maggi, ma mi vien da pensare che i riferimenti alla guerra, alle battaglie,a Marte, come antagonisti dell'abbondanza e del piacere, possano affiorare dalla poesia epica rinascimentale, che tanto ispirò e piacque ai poeti e cantori popolari toscani
Se mai leggeranno questa versione, le ragazze rosignano-empolesi sappiano che un verso di essa l'ho rubato addirittura a William Shakespeare. Però non dico quale: se lo trovano, vorrà dire che l'hanno letta e mi farà molto, molto piacere. Con un saluto grosso come la Solvay. [RV]
Cara Roberta, la tua osservazione mi sembra quantomai azzeccata e pertinente. Nel Rinascimento toscano, espresso in tutte le sue possibilità culturali, l'antagonismo tra i “piaceri della vita” e la “guerra” è un riferimento costante, e ha anche una sua ben precisa valenza politica. Per fare un esempio lampante: Lorenzo il Magnifico, colui che scrive il “Lamento di Bacco e Arianna”, è anche colui che si adoperò affinché non si avessero conflitti tra i vari stati italiani, tanto da essere definito l' “Ago della Bilancia”. Per un motivo assai preciso: la signoria Medicea, al culmine con Lorenzo, aveva oltremodo chiaro che la guerra impedisce sì i piaceri della vita, e soprattutto impedisce i commerci e gli affari. Tutto il Rinascimento toscano nasce e prospera, fondamentalmente, dal mercantilismo e non bisogna celarselo storicamente. La fioritura delle arti è in diretta discendenza da una pace... (Continues)
Un'interpretazione alternativa dei Maggiaioli dalla loro pagina "Tiktogram" (sarà qualcosa che ha a che fare con Instagram? Boh!). Per visualizzare il video, qui non riproducibile, scorrere la pagina finché non lo si trova: altro non saprei dirvi.
Se non mi sbaglio e se ricordo bene quello che hanno detto presentando la canzone al Teatro l'Affratellamento durante lo spettacolo sulle canzoni contro la guerra, il testo è originariamente una poesia del 1700 ma la musica è stata scritta dal gruppo che ha ritrovato il testo, forse proprio questi Maggiaioli?
finora inserita come "Fuck The War" in realta il titolo corrispondente al testo è Do it Like a G.O. Lo stesso album contiene una canzone intitolata "Fuck a War" che vado prontamente a inserire con quei 15 anni di ritardo.