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Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor)

Hapishane Şarkısı III (<em>ya da</em> Geçmiyor günler, geçmiyor)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Una poesia che negli anni 70 fu messa in musica da Kerem Güney (1939-2012), importante musicista e cantautore, nel suo disco intitolato "Tapusuz Memed" del 1977.
Poi anche nel repertorio di Ahmet Kaya (1957-2000), cantautore rivoluzionario di origine curda.

Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo... (Continues)
Burda çiçekler açmıyor,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/2 - 21:03
Song Itineraries: From World Jails
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Ho parlato con la gente, e tutti mi hanno detto...

Ho parlato con la gente, e tutti mi hanno detto...
"Ho parlato con la gente, e tutti mi hanno detto..." è un flusso di coscienza e una riflessione dei Casa del Fico sull'uomo e sulla società.
Ho la dannata percezione della degenerazione
(Continues)
Contributed by chicosbligo 2018/3/2 - 18:23
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Troisième monde

Troisième monde
2016
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica, tastiere
Enrico Melozzi: violoncelli
Mauro Romano: basso
Said Benmsafer: oud, ney
Francesco Del Prete: batteria
Giovanni “Mamadì” Maione: percussioni
Mike Varlet : dobro
Dean Bowman: cori

Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la partecipazione di Eugenio Bennato e... (Continues)
Si tu vas là-bas, de l’autre côté de la mer,
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 17:11
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Dette Coloniale

Dette Coloniale
2016
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso, cori
Antonio Ragosta: chitarra elettrica
Matteo “Mammolo” Mammoliti: batteria
Bifalo Kouyate: djembé
Giovanni “Mamadì” Maione: shekeré
Fabio Renzullo: tromba
Davy Deglave: cori

Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la partecipazione di Eugenio Bennato... (Continues)
Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 17:05
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Ce n’est pas ça

Ce n’est pas ça
2016
Migrant

Eugenio Bennato: voce
Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso
Simon Demouveaux: chitarra elettrica, cori
Francesco Del Prete: batteria
Bifalo Kouyate: djembé
Giovanni “Mamadì” Maione: shekeré
Danilo Dipaolonicola: fisarmonica
Davy Deglave: cori

Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la... (Continues)
Ce n’est pas ça qui les arrêtera
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 15:47
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Elmando

Elmando
2016
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso
Antonio Ragosta: chitarra elettrica
Matteo “Mammolo” Mammoliti: batteria
Bifalo Kouyate: djembè
Giovanni “Mamadì” Maione: shekerè
Fabio Renzullo: tromba
Claudio Domestico, Dario Sansone, Massimiliamo Giliberti: cori

C’è poi “Elmando”, canzone che ha anche ricevuto il patrocinio dell’Unhcr. E’ la storia di un ragazzo apolide, fuggito anni fa dal Congo e arruolato per alcuni anni come bambino soldato. “Ha fatto un viaggio lunghissimo prima di arrivare a Parigi dove l’ho incontrato. Arrivava dal Congo, ma era apolide, non riconosciuto, cioè, da nessuno stato. L’ho visto in un centro commerciale, era appoggiato a una parete che raffigurava una foresta– spiega Joyeux –Viveva come un poeta metropolitano, regalando cioè poesie ai passanti. Lo ricordo come una sorta di barbone celeste, siamo diventati subito amici”.
redattoresociale.it
Quand les rumeurs de la guerre arrivèrent jusqu’au village,
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 15:40
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Rinascimento

Rinascimento
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

È possibile che la gran massa di un paese perda del tutto quel che potremmo chiamare senso del bene comune? È possibile. È possibile che un paese già notoriamente individualista di suo perda quel che potremmo chiamare necessario sentimento di solidarietà che rende un insieme di gente ben diverso da un’unità? È possibile. È anche possibile che io stia mettendo giù la cosa in modo assai leggero riferendomi forse a principi nobili e doverosi nei rapporti umani. Per cui meglio dire le cose in modo più diretto e senza tanti giri di parole. Viviamo in un paese che non ho alcun problema a definire mafioso. Mafioso negli atteggiamenti e nei rapporti tra la gente, visto che del criminale con la coppola... (Continues)
In ogni giorno che ti svegli in questa vita tua
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 15:11
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Donald Trump

Donald Trump
2017
Orso Giallo
Ragazzi, studenti, classe, dai a posto, a posto
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/2 - 10:19
Song Itineraries: Donald Trump
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Aremu rindineddha

Aremu rindineddha
[pubbl. / publ. 1900]
Poesia di Giuseppe Aprile
A poem by Giuseppe Aprile
(Calimera, 1878 /1864?/ - 1944)
Musica / Music: m.o Costanzo (?)
Raccolta / Collection:
Alan Lomax / Diego Carpitella, 1954
Martano, Salento, Italia

Non ci può essere alcun dubbio sul fatto che questo (peraltro assai celebre) canto in griko salentino appartenga al medesimo "filone" storico e psicologico italiano meridionale di Riturnella: la rìnnina del canto calabrese e la rindineddha del canto salentino sembrano parenti strette. Così come il canto calabrese, anche Aremu rindineddha è generalmente percepito come un canto di emigrazione, e su questo -immaginiamo- avrebbe avuto molto da dirci il nostro scomparso amico Franco Corlianò, il cui Klama è oramai diventato, nella coscienza di molti delle sue zone e in Grecia, un canto popolare. Ma poiché Franco Corlianò (al quale va il nostro ricordo) non può dirci,... (Continues)
Aremu rindineddha-mu
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2018/3/1 - 22:01
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Lili Marleen

Lili Marleen
(2016)
Singolo, inedita in album

La Lili Marleen dei Baustelle non è una cover della famosissima canzone, ma il riferimento alla guerra, nel testo, è palese. Si parla di Parigi, città occupata dalle SS e negli ultimi anni presa di mira dallo Stato islamico. Si parla di Allah e di Dio, di kalashnikov e kamikaze. Si cita David Bowie: pensando a Heroes, con l’immagine del muro di Berlino sullo sfondo, il riferimento appare tuttaltro che casuale. E poi Joseph Kosma, Jacques Prevert (il primo ha messo in musica alcune poesie del secondo), Michel Houellebecq (scrittore accusato prima di “islamofobia” e poi di essere un simpatizzante dell’Islam) e il poeta Guillaume Apollinaire.

La Stampa
Siamo bambini rapiti sepolti in un bar
(Continues)
Contributed by Letizia 2018/2/28 - 23:42
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)
All You Can Do

feat. Dia Frampton
Interpretata dal vivo anche con Raquel Rodriguez

This song is about the story of Admira and Bosko, a couple killed in Sarajevo during the Bosnian Civil War in 1994. One was Muslim and one was Christian and they were shot trying to flee the city. My mom comes from a Christian family and my dad is Jewish and I wanted to write a song about the transcendental power of love. - Watsky

*

La canzone parla della storia di Admira e Bosko, una coppia uccisa a Sarajevo durante la guerra civile nel 1994. Lei era musulmana e lui cristiano e furono uccisi mentre cercavano di scappare dalla città. Mia mamma viene da una famiglia cristiana e mio papà è ebreo, e volevo scrivere una canzone sul potere trascendente dell'amore. - Watsky


And they wonder what our parents say
(Continues)
2018/2/28 - 23:15
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Translucent Carriages

Translucent Carriages
Purtroppo l'11 scorso a Melbourne, in Florida, anche Tom Rapp se n'è andato.
Flavio Poltronieri 2018/2/28 - 21:14
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Campesino

Campesino
2015
Foc!

A “Campesino” hi apareixen fragments de veu de José Mújica, Che Guevara, Rigoberta Menchu i Fidel Castro.

"Yo soy campesino puro
y no empecé la pelea,
pero si me buscan ruido
la bailan con la más fea"
Cançó popular dels guerrillers del sud de Tolima (Colòmbia)
Cau el sol, cau el món als cerros invisibles
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/28 - 17:44
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Il mare di Valona

Il mare di Valona
2014
Fuori dal pozzo
E fu mio padre a farmi scendere
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/28 - 15:45
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Conformismo e resistencia

Conformismo e resistencia
2000
The punks are alright
Colocamos correntes
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/28 - 12:11
Song Itineraries: Native American Genocide
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Juste quelques flocons qui tombent

Juste quelques flocons qui tombent
Testo italiano di Herbert Pagani
CADE QUALCHE FIOCCO DI NEVE
(Continues)
Contributed by Enzo Viscuso 2018/2/27 - 23:43

Les Chimpanzés

Les Chimpanzés
Pour ceux qui voudraient en savoir un peu plus sur les relations familiales dans la famille des Homos, je suggère cette petite explication scientifique :

Anatomie comparée de l'Homme et du singe

Ainsi Parlait
Lucien Lane
Lucien Lane 2018/2/27 - 15:36
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Aquitania

Aquitania
Ogni volta che la sento, mi commuovo. Canzone bellissima.
2018/2/27 - 14:31
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Die Erde war nicht immer so

Die Erde war nicht immer so
Chanson allemande – Die Erde war nicht immer so – Cochise – 1984


Dialogue maïeutique

Évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, que la Terre n’a pas toujours été ainsi. Cela dit, je me demande ce que cette canzone peut raconter avec un titre pareil.

D’accord, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange est assez énigmatique et on peut en tirer grand-chose ou alors, au contraire, on peut en tirer tout ce qu’on voudra. Cependant, en dépit de ce titre ambigu, c’est une canzone fort intéressante et en quelque sorte, prophétique, sans pour autant invoquer des entités absurdes, évoquer des voix d’outre-tombes ou des prêches du néant.

Oh, dit Lucien l’âne en riant, il y a là comme un écho à la Ballade des Pendus de François Villon, du moins pour le ton et qui dirait « Frères humains, qui après nous vivez… », mais je te l’accorde et il faut le souligner, sans qu’il s’y trouve nulle référence aux jingles... (Continues)
LA TERRE N’A PAS TOUJOURS ÉTÉ AINSI
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/2/27 - 13:02
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The Band: The Weight

The Band: The Weight
1968

Probabilmente la più famosa delle canzoni della band canadese, una canzone evocativa, costantemente in equilibrio tra il sacro e il profano, tra versi evocativi, biblici. In continue allegorie, narra la storia di un uomo partito per portare qualcosa di buono, di portare un peso da togliere agli altri, ma trova ciò che no si aspetta: la diffidenza e la rassegnazione altrui. Così stanco decide di tornare a casa dove può sollevare questo suo peso, necessita di cambiamento. Per una lettura più attenta e dettagliata vedere questo link La filosofia della donnola

The Weight è una canzone del 1968 del gruppo canadese The Band, pubblicata come singolo, ed estratta dal loro album di debutto Music from Big Pink.
The Weight è una delle canzoni più conosciute del gruppo, e una fra le più celebri della controcultura della fine degli anni sessanta.

L'importanza del brano è stata testimoniata... (Continues)
I pulled into Nazareth, was feelin' about half past dead
(Continues)
Contributed by Dave21 2018/2/27 - 00:27
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Another Day in Paradise

Another Day in Paradise
Album: ...But Seriously - 1989

Così come il brano Man on the Corner, scritto da Collins ai tempi in cui faceva parte dei Genesis, Another Day in Paradise affronta il tema dei senzatetto, con uno stile musicale completamente diverso da quello utilizzato dal cantante fino a quel momento.
She calls out to the man on the street
(Continues)
Contributed by Dave21 2018/2/27 - 00:16
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Đurđevdan / Ђурђевдан

Anonymous
Đurđevdan / Ђурђевдан
GIORNO DI SAN GIORGIO
(Continues)
2018/2/27 - 00:10

Corri indiano

Anonymous
Se non sbaglio questa è una delle canzoni inventate da Cataldo con altri ragazzi del reparto nel 1984 a isola del Gran Sasso
Massimo 2018/2/26 - 10:20
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Crystal Blue Persuasion

Crystal Blue Persuasion
He's doing rock rewind 1967 through 1969 on PBS and during a concert in Atlanta somebody handed him a poem titled crystal blue persuasion. Now how much of that poem is actually in the song he doesn't say.
David Mediate 2018/2/26 - 01:07
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Sporco clandestino

Sporco clandestino
(2017)

Testo e musica di Maldestro, pseudonimo di Antonio Prestieri

dall'album "I muri di Berlino"
Signor Capitano ricordi che sono un bambino
(Continues)
Contributed by Silva 2018/2/25 - 18:03
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A Maria Teresa

A Maria Teresa
[2011?]
Versi di Alfiere di Sabbia, pseudonimo di ???
Musica e voce e chitarra di Diego Turatto, cantautore di Este, Padova
Testo trovato su Rosso Venexiano

"17 Dicembre 1968 due balordi: Calleri e Rosso, entrarono per rubare in una stanza dell'abitazione di Pasquale Borgnino, a Villafranca d'Asti, vi trovarono inaspettatamente una ragazzina tredicenne, la rapirono ritenendo la famiglia molto più facoltosa di quanto fosse.
Si trattava di Maria Teresa Novara, di tredici anni, residente a Bricco Barrano, frazione di Cantarana, ma che nel periodo scolastico per comodità si trasferiva presso gli zii dato che nel suo paesino non c'erano le scuole medie.

Mentre gli inquirenti svolgevano indagini in modo inconcludente [...], i balordi nel frattempo avevano portato la ragazzina nell'abitazione di uno di loro, una cascina denominata Barbisa, a Canale d'Alba, in provincia di Cuneo, distante una... (Continues)
Perdona quest’alba che nasce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/25 - 17:02
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Un soldatin

Un soldatin
E' un vero peccato che pochi si siano accorti e abbiano quindi potuto apprezzare come merita, l'opera compleata da cui è tratta questa canzone. "Ciamp Dai Perdûz Amôrs" è una Spoon-River carnica non meno bella di quella di Fabrizio de André. Certo, non c'è la sua voce e neppure le fantastiche orchestrazioni del Maestro Piovani, però i testi sono tutti opera originale del grande Giorgio Ferigo (che purtroppo ci ha lasciati oramai più di dieci anni fa, a soli 58 anni)e si tratta di una poesia indimenticabile, che con ironia e protesta, fuoco e tenerezza ti spella vivo. Solo a leggere la scaletta con i titoli tradotti in italiano, chi vuol capire capirà:

- Dal Colle
- Un Soldatino
- Un suicida
- La sua Donna
- Un Emigrante
- Un Incendiario
- Cantata degli Angioletti
- Una Madre

Purtroppo la gran parte di quello che questi testi (assieme a quelli del disco precedente ("Il Timp das... (Continues)
Flavio Poltronieri 2018/2/25 - 12:12
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Sole tra le dita

Dune rosse case vuote e silenti
(Continues)
Contributed by Francesco 2018/2/25 - 03:27
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Aqualung

Aqualung
Uno dei miei primi album. L’altro giorno ho trovato in televisione, RAI5, un concerto per la BBC dei Jethro Tull: stupendo !
Mi son messo a cercare il testo originale di Aqualung. Ho visto il link alla tua pagina e, data la difficoltà oggettiva della traduzione di alcune parti, ci ho cliccato sopra.
Come per l’altra persona, anch’io ci ho messo circa 40 anni a capire il testo, ma alla fine sono arrivato.
Complimenti per la bellissima resa.
Ciro 2018/2/24 - 13:04
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Guarda giù dalla pianura

Guarda giù dalla pianura
Un interessante articolo riguardo alla storia di questa canzone
Dq82 2018/2/24 - 10:28
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La macchina del tempo

La macchina del tempo
2009
Bentornati nel paese dei mostri

Non inserisco la canzone in nessun percorso, ne cita talmente tanti che non avrebbe senso: da Bush alla Palestina, il muro di Berlino, gli eretici al rogo e la repressione Genova, l'emigrazione e i lager nazisti.
MR MADNESS
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/24 - 10:10
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Demandes aux femmes

Demandes aux femmes
Chanson de Claude Réva écrite pour Francesca Solleville.
Elles sont nées pour faire rêver, pour faire rêver
(Continues)
Contributed by Pascal BORTOT 2018/2/23 - 23:06
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Come un cammello in una grondaia

Come un cammello in una grondaia
E' un detto arabo.
2018/2/23 - 02:36
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Ο καημός

Ο καημός
d’après la version italienne (littérale) de Riccardo Venturi – DOLORE ARDENTE – 2018
d’une chanson de Mikis Theodorákis – Ο καημός – 1961
Texte : Dimitris Christodoulou
Μusique : Mikis Theodorakis


Dialogue Maïeutique

Voici, Lucien l’âne mon ami, une traduction moins orthodoxe au regard des normes contemporaines, mais Riccardo m’y incite en invoquant la plus haute Antiquité européenne, le védique et le sanscrit ; il en appelle aussi à Homère ; je ne pouvais donc en faire une chansonnette d’amour, fût-il patriotique et grec. Il m’a fallu tendre à l’intemporel et à la généralité, à gommer ce qui est trop voyant, trop direct. Si j’ai pris des distances avec l’original, c’est pour m’en approcher. Mikis Theodorákis a bien trop de puissance et d’étendue historiques, il a bien trop été poursuivi, enfermé, battu, torturé, compté pour mort, pour conter la fleurette au bord d’une plage et avoir des... (Continues)
AMERTUME
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/2/22 - 17:42

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
E' morto oggi a 76 anni il vignettista spagnolo Antonio Fraguas de Pablo conosciuto come Forges.

Un ricordo da:

Cultura inquieta

El País, giornale in cui l'umorista rappresentava una delle ultime voci libere e lucide.
CCG Staff 2018/2/22 - 10:39




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