d’après la version italienne – FERMATE IL GIOCO de Riccardo Venturi – 18 novembre 2005
d’une chanson suédoise – Stoppa matchen – Hoola Bandoola Band – 1975
Texte et musique : Björn Afzelius et Mikael Wiehe
En 1975, dans le cadre de la Coupe Davis, la plus importante manifestation tennistique internationale par équipes nationales, la Suède, alors la nation leader dans ce sport grâce au légendaire Björn Borg et à Mats Wilander, devait affronter le Chili. La rencontre devait se dérouler dans les installations du club de Båstad (où depuis 1948 se déroule généralement le Tournoi de Suède), mais dès l’annonce du match, commença en Suède une énorme campagne pour le boycottage de la rencontre avec l’équipe chilienne, formée de dirigeants et joueurs favorables à la junte de Pinochet et expression de l’« upper class » (haute classe) chilienne qui avait dès le début soutenu le putsch contre Salvador... (Continues)
ARRÊTEZ LE JEU ! (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/9 - 22:39
È vero che nel 1976 prevalsero le « ragioni dello sport » ma bisogna anche ricordare che in quell'occasione Panatta e Bertolucci indossarono durante la finale due magliette rosse.
Stupisce trovare tra le CCG questa canzone che mi pare faccia parte dell'irridentismo più trito e quindi estranea a una cultura contraria alla guerra.
Stupisce anche trovarla corredata e introdotta da una citazione di wikipedia ovvero quel luogo in cui i neofascisti stanno cercando di depositare una certa quantità di letame nel vissuto storico italiano.
Il percorso Destra e reazionarismo contro e nella guerra esiste proprio per questo. Contiene a tutt'oggi una quarantina di canzoni che, in modo estremamente sorvegliato da parte dello Staff del sito, illustrano un modo di pensare, di affrontare certi eventi, di andare a vedere da vicino i suoi aspetti (ivi compresa l'appropriazione, o i tentativi di appropriazione), le "mitologie", le tradizioni e quant'altro. Questo non è un sito fatto per piacere a questo o a quello, ma per documentare e fornire testimonianze, volendo anche sgradevoli. Contiene questa quarantina di canzoni dichiaratamente di destra, ma attinenti al suo tema; così come contiene canti di guerra (o "nella guerra", come siamo soliti chiamarli), canzoni cattoliche e religiose, canti stalinisti e anche un cospicuo numero di emerite stronzate "pacifiste" e quant'altro. Non deve quindi stupire più di tanto... (Continues)
Aggiungo solo che la "Fascinazione di Wikipedia" segnalata da Luca Monducci è un problema che abbiamo ben presente e più volte riscontrato su queste pagine.
Saluti
Chiedo scusa ignoravo ( e non avevo capito il senso di questo percorso essendo io in sostanza allergico alle fogne).
Resta il fatto che si rischia di fare depositare queste scorie.
Ad esempio il prologo alla canzone è tratto come dichiarato da wilkipedia ma le fonti - a cui si rimandano su wilkipedia- sono appunto link interrotti.
In quanto autore del contributo in questione e di altri contributi appartenenti al medesimo percorso tematico, mi sento di dovere una precisazione. In primo luogo, credo fermamente nella pluralità, nel confronto e nell'apertura ad interpretazioni della realtà e del mondo diverse dalla mia, motivazioni che mi hanno spinto ad interessarmi al filone della musica alternativa di destra pur non appartenendo affatto all'area politica a cui fa riferimento. Per alcuni autori, come ad esempio gli Ianva, nutro sincera stima artistica e apprezzamento musicale. Nel caso di altri, artisticamente meno dotati, trovo che abbiano scritto canzoni che trovano un proprio valore nell'interpretare la realtà da una prospettiva differente dalla mia, e che appartengono a pieno titolo alla suddetta categoria all'interno di questo sito. Aggiungo, come peraltro già evidenziato dagli admin, che dal mio punto di vista... (Continues)
Questo percorso è nato a suo tempo grazie (o "su istigazione", volendo) di un'antica canzone antimilitarista toscana: il celeberrimo Canto dei coscritti, o "Partirò partirò", dovuto al cantastorie codino e reazionario cutiglianese Anton Francesco Menchi. Personalmente, ho molto apprezzato l'intervento chiarificatorio di Andrea Marconi, e gli dico che il suo non è neppure il primo caso del genere qua dentro: il Mercenario di Lucera fu ad esempio contribuito a suo tempo da Piersante Sestini, una persona tutt'altro che di destra. Ripeto che si tratta comunque di un percorso "altamente sorvegliato", ma all'amico e sodale di lungo corso Luca Monducci vorrei dire una cosa per me fondamentale: per il sottoscritto, l'unica vera e puzzolentissima fogna si chiama "purezza", la quale è anche -peraltro- una delle manifestazioni più eclatanti del fascismo. Ho avuto in sorte, nella mia vita, di avere a... (Continues)
Ciao, sono Paolo, colui che ha scritto, cantato e suonato il basso in questa canzone. Per caso l'ho ritrovata in questo sito. E mi sono commosso. Grazie per averla inserita tra le canzoni contro la guerra e per la condivisione. per me e per il mio gruppo, i Catrame, è UN ONORE
nous souhaitons chanter cette super chanson pour le 11 novembre prochain.
Nous sommes l'école de musique de Faverges en Haute Savoie.
Auriez-vous la partition avec la grille d'acccords piano ?
Cover dei Nomadi, testo italiano di Tonino Verona
Come potete giudicar/La mia libertà (1966)
Il 7 ottobre 1992 ci lasciava Augusto, già 26 anni fa. E questo inserimento vuol essere un omaggio a lui.
Come spesso accadeva allora si prendeva la musica di un successo inglese o americano e si inseriva un nuovo testo o che solo vagamente ricordava il testo originale.
I Nomadi (e siamo nel 1966), reclamano il diritto ad essere giudicati per le azioni e non per essere dei "capelloni"