E perchè, caro Dq82, l'hai contribuita con una formattazione "in prosa"? Ci voleva tanto a sistemarla all'ascolto o anche solo a copiarla ed incollarla da qui o da qui?
E' una canzone, è una poesia, e anche bella, sia come testo che musicalmente... Ma ci voleva molto?!?
Comunque, splendida. Grazie a Carlo Valente per questo gioiello (che spero venga qui al più presto più degnamente valorizzato)
caro B.B.
Mi capita spesso di contribuire le canzoni tramite un telefono Android e Android perde molto facilmente la formattazione. Capita che io le inserisca e non le approvi, in attesa poi di passare da un pc e risistemarle formattate adeguatamente.
Capita anche che inavvertitamente qualcun altro le approvi, fidandosi del fatto che l'abbia contribuita io.
Come vedi la questione è più semplice di quanto tu creda e soprattutto dovuta a motivi ben diversi alla sciatteria che molto spesso mi atttribuisci.
Mi sono permesso, sulla scorta anche di questa pagina, di riportare il testo del Lied anderseniano all'effettiva grafia dell'epoca (il danese ha subito nel tempo diverse riforme ortografiche; quella attuale risale a poco prima degli anni '50 del XX secolo). Non si tratta soltanto di ortografia: il danese di Andersen è per forza di cose arcaico, e così la poesia è stata redatta (ad esempio con tutte le forme plurali dei verbi, che sono da secoli fuori uso nel danese parlato e da circa un secolo anche da quello scritto). Il testo riportato da BB è in grafia moderna, e chi lo ha trascritto si è lasciato sfuggire delle forme linguistiche moderne.
Danese e bassotti a parte, forse la canzone potrebbe essere inserita anche nel percorso sui Disertori.
E' vero che nella canzone non viene specificato il motivo dell'esecuzione del soldato, ma il fatto che venga fatto fucilare dai commilitoni e non da un plotone della polizia militare mi pare possa indicare un'esecuzione "esemplare" che normalmente veniva riservata proprio ai disertori o ai "vigliacchi di fronte al nemico"...
Hai assolutamente ragione per quanto riguarda il percorso sui disertori, e vado subito a provvedere. Per quanto riguarda le riforme ortografiche, è una delle cose più curiose non solo del danese, ma di tutte le lingue scandinave continentali. In generale, la loro ortografia storica era pesantemente influenzata dal tedesco (avrai forse notato che nella grafia originale del tempo di Andersen, i sostantivi si scrivevano con l'iniziale maiuscola, ad esempio). Le lingue scandinave erano arrivate a non utilizzare la lettera "v", e usavano invece la "w" tedesca; e così via. In generale, le riforme ortografiche, specie dopo la II guerra mondiale, hanno avuto uno scopo ben preciso: quello di allontanare quanto più possibile la grafia da quella tedesca. Chissà perché...