Riporto una variante tramandata in forma orale da mio nonno (classe 1909), appresa verosimilmente durante il servizio militare, fatto a Bologna. Si tenga presente che stiamo parlando di un contadino abruzzese che aveva una formazione scolastica 'di base'; e oltretutto piuttosto lontano (non solo geograficamente) dal 'melos' delle canzoni di guerra dell'Italia settentrionale.
Quando l'ero piccina picina
il papà mi portava a giocar
mi diceva Rosina vien grande
che ti voglio maritar
Grandicella io son già venuta
all'età di sedici anni
ho già un figlio che chiama già mamma
e non sa chi sia il papà
Il papà l'è alle spiagge del mare
a servire l'imperator
l'è scoppiata 'na guerra Europea
non si sa quando tornerà
GIACERE SUL FONDO non centra niente da guerra....canzone per salitudine e stanchezza...Auguro una buona giornata Vladimir. https://www.facebook.com/profile.php?i...
Comme toujours, il convient de réfléchir à la situation des disons dissidents (dans n'importe quelle société et a fortiori dans la russe, de surcroît soviétique) pour comprendre pourquoi dans cette société, on étouffe et pourquoi on tente de se cacher au plus profond, de, dit-on en français, faire le mort. C'est une attitude de résistance (Ora e sempre : Resistenza !) et vouloir ramener l'étouffement et l'ataraxie à un sentiment personnel et purement psychologique revient à nier l'oppression, qui n'est rien d'autre que la pression sociale, une des formes les plus constantes de la Guerre de Cent Mille Ans. Pour ce qui est de la vodka comme forme de résistance au système, on peut lire Alexandre Zinoviev.
Compagni, la versione che dal sito dei Comunisti Italiani era importata come tradotta da Fernanda Pivano, in pieno stile dilibertiano, mente.
Imperocché proviene sì dal celebre "Blues, ballate e canzoni" del 1972, il quale è generalmente noto come opera di Fernanda Pivano, ma non è.
A quella silloge, la Pivano non altro fece che l'introduzione.
La traduzione e la cernita dei testi colà presenti sono invece opera di Stefano Rizzo. Che nonostante la natività torinese e il cognome, dubito abbia a che fare con Marco Rizzo, ex-Comunista Italiano.
Salvo Lo Galbo 2017/7/25 - 12:52
Grazie Salvo, correggiamo subito l'errore di questi "compagni che sbagliano".
Io avrei qualche dubbio che Bohemian Rhapsody possa essere considerata una canzone contro la pena di morte, comunque vorrei farvi conoscere questa bella interpretazione di Imany:
Lorenzo 2017/7/24 - 21:11
Ciao Lorenzo,
anch'io penso che sostenere "La più accreditata interpretazione del testo è di una elaborata critica alla pena di morte" sia una forzatura, soprattutto se non si citano le fonti che determinerebbero quell'interpretazione che si sostiene come prevalente (e a me non pare proprio che lo sia).
Io credo che "Bohemian Rhapsody" andrebbe spostata negli Extra, a meno che Giacomo non ci spieghi un po' meglio.
Beh forse non è l'interpretazione "più accreditata" però è vero che una possibile interpretazione è che si riferisca a un condannato a morte (che vende l'anima al diavolo?). Come riporta anche wikipedia:
Despite this, critics, both journalistic and academic, have speculated over the meaning behind the song's lyrics. Some believe the lyrics describe a suicidal murderer haunted by demons or depict events just preceding an execution. The latter explanation points to Albert Camus's novel The Stranger, in which a young man confesses to an impulsive murder and has an epiphany before he is executed, as probable inspiration.
Solo quello che non vedo è dove sia la parte CONTRO la pena di morte, se non nel fatto che siamo istintivamente portati a solidarizzare con il protagonista della canzone...
Appunto. Il fatto che il protagonista sia un condannato a morte non fa della canzone "una elaborata critica alla pena di morte", nè tanto meno questa è l'interpretazione prevalente.
Testo violento? Casomai sono le bombe violente! Quando leggo questo tipo di commenti mi viene solo voglia di bestemmiare! Le vostre armi le vostre bombe ficcatevele in culo! Ditelo ai poveri bambini in Siria che questo testo e' violento ! Avete la merda nel cervello
Maurizio 2017/7/23 - 05:03
Caro Maurizio, il commento contestabile era solo uno, era assolutamente pacato e gli si era già risposto pacatamente.
In fondo Facundo Nulli esprimeva semplicemente un suo legittimo punto di vista.
Poi arrivi tu con la tua voglia di bestemmiare, il culo, la merda e tutto il resto... Non ti pare di essere stato inutilmente violento?!?
Se fossi un Admin, mi verrebbe voglia di accogliere la pacifica richiesta di Facundo Nulli e di bannare il tuo inutile e violento intervento...
Lucien l’âne mon ami, toi qui as parcouru de tes petits pas noirs et paisibles le monde depuis tant et tant de temps, tu as dû rencontrer souvent des gens plongés dans des atmosphères terrifiantes, des hommes écrasés par la crainte et tu dois donc bien connaître le sujet de la chanson de Mandura que je viens de mettre en langue française.
Peut-être, Marco Valdo M.I. mon ami, peut-être bien que oui, peut-être bien que non. Je ne pourrai répondre à ta question que quand tu m’auras dit de quoi parle cette chanson.
En effet, Lucien l’âne mon ami, et je ne m’attendais à rien d’autre de toi. Tu es un âne intelligent, je le sais et je le dis ; mais, tu n’es pas un devin ; cela, je le sais aussi. Je me demande cependant si tes pieds si vaillants t’ont un jour mené au pays de Mandura, qui est... (Continues)
Nell'album “Causes perdues et musiques tropicales” del 2010.
ANGOLA (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/7/23 - 21:03
Nel contribuire la versione di Lavilliers, mi sono reso conto delle differenze nella trascrizione del testo in kimbundu...
Però non so che farci, anche all'ascolto è difficile dire se sia corretta una versione oppure l'altra...
Quando l'ero piccina picina
il papà mi portava a giocar
mi diceva Rosina vien grande
che ti voglio maritar
Grandicella io son già venuta
all'età di sedici anni
ho già un figlio che chiama già mamma
e non sa chi sia il papà
Il papà l'è alle spiagge del mare
a servire l'imperator
l'è scoppiata 'na guerra Europea
non si sa quando tornerà