Francamente io non riscontro tutta questa arroganza nell'intervento di Flavio. Si è limitato, da appassionato di un artista, a chiedere da dove provenisse una informazione sulla sua partecipazione a un'incisione. Probabilmente nel sito ci sono altre migliaia di sviste di questo tipo che aspettano che qualcuno se ne accorga. Comunque tromba o sax che sia, niente è tolto alla bellezza di questa canzone e all'ottimo commento introduttivo scritto da Alessandro.
Lorenzo 2017/5/30 - 12:31
Fare delle note a dei commenti o articoli che dir si voglia in tempo reale è proprio il bello della condivisione della conoscenza, che questo nuovo strumento di comunicazione offre allo scrittore e al fruitore, che diventa parte attiva a sua volta.
Non è una vetrina per "il più bravo" del mese e Flavio Poltronieri ha solo puntualizzato un fatto di sua conoscenza. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di rispondere alla rimostranze di Alessandro Carènzan, senonchè a me capita spesso di fare interventi del genere di quelli di Flavio e ora mi viene il sospetto di dare fastidio invece che di un contributo..
...'Non ci sarebbe nemmeno bisogno di rispondere alla rimostranze di Alessandro Carènzan'...
Noto e apprezzo la coerenza fra le intenzioni e le azioni.
Rispondo soltanto a Cattia Salto, ché per il resto queste discussioni assurde in "stile Facebook" mi interessano zero. Non devi, Cattia, aver nessun sospetto di dare fastidio qua dentro; e non vedo proprio perché. I tuoi interventi, come quelli di Flavio, non hanno assolutamente nulla di sconveniente o altro, e se urtano qualche "suscettibilità", il problema è dell'eventuale suscettibile. Saluti cari e stai serena.
Venturi, stai calmo e abbassa la cresta, io ho apportato un contributo al tuo sito, non volevo certo scatenare polemiche tossiche e isteriche sul nulla, semplicemente gli interventi di Poltronieri mi sono parsi un po' eccessivi e arroganti, e i sono permesso di farlo presente, non vorrei aver osato troppo, ma in tal caso il problema è tutto e solo tuo.
Atterra sul pianeta realtà, che mi pare che tu sovente ti dia arie da extraterrestre.
E comunque, se non pubblichi il commento (magari ora lo farai) mi darai la certezza di essere solo un buffone che gioca al'anarchico ma poi censura gli interventi sgraditi.
Prova a rilassarti ogni tanto, e a considerare di non essere un semidio come il tuo ego ipertrofico ti fa credere, sei uno scemotto come tanti, per cui, se ce la fai da solo, e ne dubito, bene, altrimenti fatti aiutare e atterra sul pianeta terra e torna in te, fra noi, al mondo e nella realtà, mentecatto!
Ma chi cazzo ti credi di essere? Pensi davvero che uno che apporta un contributo al tuo sito, ma poi sta lì, a farsi prendere a pesci in faccia da un esaltato come te?
Come vedi, caro Càrenzan, o Carenzàn, ho senz'altro approvato i tuoi "interventi", ci mancherebbe altro. Anche perché, come dire, sono "interventi" di una tale natura, che si autocensurano da soli. Ammesso e non concesso che tu sia un personaggio reale, diletto Cårenzan "from Naples", in venti e passa anni di Internet mi sono talmente abituato a queste sciocchezze, da non esserne più minimamente toccato. Il solito volgarissimo troll, con tutte le tecniche del troll: l'attacco della briga su una quisquilia, gli insulti e le offese "ad personam" a dritta e a manca, le scalcagnate "considerazioni psicologiche" sul bersaglio scelto e la speranza malcelata che ti si risponda in modo altrettanto violento, in modo da scatenare il "flame". Tu sapessi quante ne ho viste di storielle del genere, esimio Carenzàn. Reale o non reale, il solito buffo attaccabrighe internettaro; ma stai tranquillo, non... (Continues)
Venturì (tu storpi il mio nome, io ti "ricambio la cortesia), vedo che ti sei prodotto in una ricerca sulla mia persona (lo evinco dal "from Naples" e dalla, quella sì, scalcagnata, anzi sgarrupata allusione alla professione che potrei svolgere... belìn, non pensavo di parlare con un agente del fu KGB, ancora in opera nella tua mente che gioca all'anarco-comunismo), ma non eri, tu, quello sideralmente estraneo e lontano all'universo facebookiano? O forse hai scomodato qualche sodale all'uopo? Del resto don ti mancano i subalterni a darti manforte vedo, subito a rincalzare le balordate che proferisci. Ma tranquillo, neh, benché io sapessi della tua esistenza solo per la sporadica frequentazione di questo sito (che pure apprezzo, meno, molto meno il suo co-gestore), non intendo produrmi in demenziali alterchi con uno di cui non me ne fotte un cazzo, francamente, e verso il quale non ho certo... (Continues)
io non capisco tutto questo astio del Carènzan che per quel poco che ho letto (negli interventi in questo sito, ad esempio questo su una canzone di un artista che apprezzo particolarmente) mi sembrava prima dell'esplosione su questa pagina, persona pacata e intelligente. E tutto per un piccolo errore di attribuzione di un sax a un famoso trombettista. Mah... Errore fra l'altro neanche suo ma di chi ha scritto l'introduzione che il Carènzan si è limitato a copiare e incollare (cosa perfettamente lecita, naturalmente, ma magari la prossima volta abbi cura di citare la fonte). Insomma quello che mi sembra abbia bisogno di una calmata non mi sembra sia il Venturì... e non lo dico per amicizia o per partito preso ma proprio alla luce di quanto scritto qui.
Ma lascia stare, Lorenzo, e non ti ci sprecare più di tanto. Si vede che al pacato Carènzan gli deve aver dato alla testa il caldo, succede sempre quando scoppia all'improviso. Oppure qualche altra cosa, ma sono perfettamente affari suoi. Les morts sont tous des braves types (G. Brassens). Saluti.
Ma guardate che io non avevo alcuna intenzione di scatenare una simile canea, eh, e l'impressione che avevi ricavato di me, Lorenzo Masetti, come di una persona pacata, ti assicuro che è quella giusta, perché lo sono, qui, forse equivocando, anche da parte mia, e mi riferisco all'interpretazione errata da me fatta degli interventi di Flavio Poltronieri, si è poi degenerato, e certamente ho dato il mio contributo. Al signore chiedo scusa, rileggendo i suoi interventi, riconosco di averli mal intesi, capita, se non fosse successo sarebbe stato meglio.
Resta, per quel che conta e che vale, ossia nulla, l'istintiva ripulsa per un altro individuo, che fa illazioni sulla mia persona (non sono il tipo che passa le sua giornate ad abbaiare su internet, qui, su u social o su qualche blog personale, magari...), e rispetto alle cui farneticanti affermazioni potrei dire molto, ma sono riserve che tengo per me.
Scusate il disturbo e buona serata a tutti, nessuno escluso.
Bella anche questa, ma vorrei correggere la mia svista riguardante l'autore della musica. Fu Przemysław Gintrowski a scriverla per le parole di Kaczmarski. Il brano proviene dall'album "Muzeum" (Museo) che fu distribuito sulle due cassette clandestinamente negli anni 80'.
Qualche precisazione a riguardo la Tua nota. "Cień" e' un sostantivo, d'accordo, ma e' un sostantivo maschile e la sua forma di genitivo al plurale dà "cieni\cieniów". Non ci sono incertezze qua, e' soltanto il genitivo del plurale "cieni".
È sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento.
Lo posto qua perché chi s'è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia.
Ciao, scusa ma sto leggendo solo adesso il messaggio Io sostengo quello che scrivo per i miei due anni di studio, sul personaggio, per la documentazione acquisita, per la testimonianza dei nipoti, per la testimonianza del figlio della moglie in quanto dopo la morte del poeta ha avuto un compagno per le tetimonianze di qualcuno che lo ha conosciuto, ed altro.
Puoi leggere, se vuoi, la mia creatura appena partorita con allegata pure una foto rarissima del poeta. https://www.facebook.com/peppe.schiera... e https://goo.gl/qm8hLG
Un cordialissimo saluto! Roberto Ardizzone
San Ghetto Martire - Santo Protettore delle Periferie
Parodia dei santi e di chi ai santi si rivolge per risolvere situazioni che hanno, invece, responsabili ben precisi.
Maschera originariamente di San Gennaro, realizzata da Felice Pignataro per il Corteo di Carnevale di Scampia del 1999, poi “riciclata” dal GRIDAS per creare San Ghetto Martire che fece la sua prima apparizione nel 2005 per il 1° maggio a Scampia organizzato dai sindacati dopo la faida del 2004/2005.
Parodia della canzone «Viva Sant'Eusebio» dedicata a San Ghetto Martire, realizzata dal Maestro Gianni Tarricone e da Franco Vicario nel dicembre 2010 e incisa nel febbraio 2011, per il 29° Corteo di Carnevale del GRIDAS.