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Before 2016-8-5

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Svegliati (Calabria version)

Svegliati (Calabria version)
Mi staiu cca ca u sula arriva stu caddu non mi sfianca su calabrisa
(Continues)
Contributed by Paola 2016/8/4 - 22:59

Prima che venga l'inverno

Una ballata molto semplice dedicata a chi per le più svariate ragioni si trova a vivere sulla strada.
Prima che venga l'inverno,
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/4 - 19:10
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Home Movies

Home Movies
[ENG] An anti-war song with a more "humanistic" approach,
describing the conflict as seen through the eyes of a fictional father/soldier caught in a seemingly never-ending war, who sees his son grow up only thorough the "home movies" he gets from his family.
Initially set in a kind of SF scenario, it gradually
incorporated elements from the Iraq war (broken promises of troops withdrawal from presidents, sexual assaults on women soldiers at the hands of their own "colleagues", etc)

[ITA] Una canzone pacifista con un approccio quasi "romantico", nel descrivere la situazione di un padre al fronte di un conflitto interminabile, che vede crescere suo figlio solo attraverso i filmini (home movies) che riceve da casa.
Inizialmente ambientata in uno scenario fantascientifico, la canzone è mutata, incorporando parecchi elementi caratteristici della guerra in Iraq e toni di invettiva contro la politica estera US.
You run for shelter from the sparks
(Continues)
Contributed by Andrea Imberciadori 2016/8/4 - 16:43
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Terroristango

Terroristango
Me dicen terrorista por querer cambiar este mundo, lleno de desigualdades que agoniza sufriendo un dolor profundo, por eso te lo digo bien clarito, rapidito, no me confundo, todo esto esta muy sucio, apesta, hay un olor inmundo.
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/4 - 16:19
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Pepe mendigo (o Cuento de Navidad)

Pepe mendigo (<em>o</em> Cuento de Navidad)
[1965]
Parole e musica di Víctor Jara, che compose la canzone per uno spettacolo del teatro dei mimi di Enrique Noisvander.
Poi inclusa in una riedizione del 2001 dell’album “Canto por travesura”, originariamente pubblicato giusto nel settembre del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Vamos a contarles la historia de Pepe "el Flaco", una historia generosa, poco habitual. Sucedió cuando el pino se cubre de algodón y luces de colores alegran a los niños. La casa del rico se llena de regalos y el tarro de basura es más codiciado por el pobre. Una historia que sucedió en mi ciudad…
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/4 - 09:13
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Cuando voy al trabajo

Cuando voy al trabajo
[1973]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “Tiempos que cambian”, pubblicato postumo nel 1974
L’album è noto anche con i titoli alternativi di “Tiempos nuevos”, “Canciones póstumas”, “Manifiesto” e “Presente”.



“Cuando voy al trabajo” è una canzone d’amore ma fu composta da Jara in omaggio all’amico Roberto Ahumada, ucciso da un cecchino fascista durante una manifestazione nel maggio del 1973 a Santiago. Lo slogan della mobilitazione era “No a la guerra civil!” ma quando il corteo stava percorrendo l’Avenida O’Higgins (che i locali chiamano La Alameda) qualcuno comincià a sparare sui manifestanti dalle finestre della sede del partito democristiano.

A principios de 1973, la situación de conflicto que vivía el país se había agudizado considerablemente. Para evitar el peligro de un golpe de estado, Allende había otorgado varias carteras ministeriales a algunos militares... (Continues)
Cuando voy al trabajo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/4 - 08:53

Avete sentito? La guerra è finita

Antiwar Songs Blog
Avete sentito? La guerra è finita
Il 23 novembre 1967 Phil Ochs pubblica sul Village Voice un articolo intitolato Have You Heard? The War is Over! che è praticamente la presentazione del concetto alla base della sua canzone “The War Is Over“, l’idea di dichiarare dal basso la fine della guerra. La trovata era di Allen Ginsberg che aveva scritto l’anno […]
Antiwar Songs Staff 2016-08-03 21:54:00

Il Drone

Il Drone
Ipertecnologica, chirurgica, intelligente: aggettivi che vengono spesso associati alla parola "guerra" per renderla più accettabile a chi la osserva da lontano, senza subirla. In realtà la guerra è mostruosa, stupida, inutile, bestiale, primitiva. È una partita in cui tutti i giocatori perdono.
Un drone, un drone
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/3 - 14:42
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Angelicamente anarchico

Angelicamente anarchico
(Canzone dedicata a Don Andrea Gallo)

Canzone scritta dal cantautore toscano Joe Natta e dedicata a Don Andrea Gallo, Prete di strada e Partigiano italiano, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.



Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)


Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.

Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove... (Continues)
Ci sono uomini che quando se ne vanno
(Continues)
Contributed by Marco 2016/8/3 - 14:10
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Ripetizioni di fascismo in diretta - per studenti pigri

Ripetizioni di fascismo in diretta - per studenti pigri
[2016]

Testo reperito nella pagina facebook dell'autore
Uno studia sui libri il fascismo
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/3 - 07:46
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Wichita Vortex Sutra #3

Wichita Vortex Sutra #3
Poesia di Allen Ginsberg (1966)
dalla raccolta Planet News del 1967
Musica di Philip Glass (1990)
dall'album Hydrogen Jukebox

Wichita Vortex Sutra è una poesia di Allen Ginsberg che ha origine da una registrazione fatta dal poeta su un registratore portatile durante un viaggio nel Midwest. Ginsberg era seduto in fondo a un pullman e cominciò a improvvisare i versi che gli venivano in mente osservando il paesaggio, introducendo pause di un minuto o due tra un verso e l'altro.

Nella poesia Ginsberg giustappone immagini del paesaggio del Kansas con frammenti di notizie sulla guerra nel Vietnam. Secondo Ginsberg la città di Wichita nel Kansas dove Carrie Nation fondò il movimento contro l'alcool precursore del proibizionismo, "dette iniziò a un vortice di odio che ha defogliato il delta del Mekong". Nel buddismo il termine sutra si riferisce alle scritture canoniche, trascrizioni degli... (Continues)
I’m an old man now, and a lonesome man in Kansas
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/8/2 - 23:37
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El lazo

El lazo
[1967]
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.

Lonquén (“luogo in basso”, in lingua mapuche) è il nome di una località nel municipio di Talagante, nella regione metropolitana di Santiago del Cile. Lonquén è anche il nome di una delle due grandi haciendas del posto, latifondi che nell'800 furono persino di proprietà di un grosso politico conservatore, brevemente alla presidenza del Cile.

Pochi giorni dopo l'assassinio di Víctor Jara, detenuto nell'Estadio de Chile, a Lonquén gli stessi militari golpisti assassinarono 15 contadini che avevano tratto in arresto poco prima. I loro resti furono ritrovati nel 1978. Solo nel 2010 a quei resti sono state restituite le rispettive identità, cosicchè il 26 marzo si è potuto... (Continues)
Cuando el sol se inclinaba
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/2 - 23:07
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Abre la ventana

Abre la ventana
[1970]
Parole e musica di Víctor Jara
Nell'album “El derecho de vivir en paz”, pubblicato nel 1971.

In Cile le elezioni presidenziali del 1970 furono vinte dal socialista Salvador Allende, rappresentante la coalizione di sinistra Unidad Popular. Benchè non si trattò certo di un trionfo (solo 40.000 voti di scarto rispetto a Jorge Alessandri, candidato della destra), la festa popolare fu comunque grande, anche se effimera (purtroppo, come sappiamo, “lo más cruel” doveva ancora arrivare). Questa canzone fu composta da Jara in quel clima di festa e di speranza.
María
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/2 - 21:58
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Canción de cuna para un niño vago

Canción de cuna para un niño vago
[1965]
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.
La luna en el agua
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/2 - 18:32
Song Itineraries: Child Abuse
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Caminando, caminando

Caminando, caminando
[1970]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco “Canto libre”
Lalalalala...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/2 - 18:14
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Grazie alla guerra

Grazie alla guerra
"Ma grazie alla guerra
La pace sulla Terra
Presto tornerà"


È il ritornello che massmedia e governi continuano a ripeterci da anni per giustificare azioni militari, che invece di risolvere i problemi, li aggravano, come dimostra l'attuale situazione internazionale. È ciò che da sempre le persone di buon senso pensano e denunciano, ma che nessuno finora aveva "cantato" in maniera così esplicita.

E per evitare sermoni tristi e pedanti, i kuTso accostano il realismo dei loro testi ad una musica solare, divertente e trascinante, che ti fa venire voglia di scendere in piazza ad urlare.

“Grazie alla guerra” non è una semplice e ovvia denuncia sociale, ma una nuda fotografia, con cui i kuTso prendono una posizione chiara nel dualismo Occidente – Oriente. E lo fanno con il loro inconfondibile stile ironico che, probabilmente, farà storcere il naso a qualcuno... ma quale arma migliore, se non il sarcasmo, per abbattere i luoghi comuni sulla guerra, sul terrorismo e sull’Islam?!
Tutta colpa di Maometto e quel libretto
(Continues)
Contributed by Pamela Mariano 2016/8/2 - 18:13
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איך פֿור אין קעלצער קאַנט

איך פֿור אין קעלצער קאַנט
Ikh fur in keltser kant
[1940]


Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]

Girava nel ghetto la voce che a Kielce gli ebrei vivessero liberi come era prima della guerra e che il cibo fosse abbondante, in contrasto con il regime "fraterno" di Rumkowski



Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)



Yankele... (Continues)
איך פֿור אין קעלצער קאַנט
(Continues)
Contributed by Dq82 + CCG/AWS Staff 2016/8/2 - 16:37
Song Itineraries: Ghettos
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Progetti contratti

Progetti contratti
[2015]

Album : Canti di lavoro e d'amore precario

Progetti contratti è una canzone d’amore sotto forma di serenata.
Ma è anche una canzone sul lavoro, o meglio su come le condizioni precarie nel lavoro influiscano necessariamente sui progetti di vita di una coppia. Per dirla con il titolo: dai contratti a progetto, ai progetti contratti. Un ipotetico Lui canta il suo irrefrenabile desiderio di convolare a nozze (o almeno così è quello che promette), mentre un’impassibile Lei non gli risponde mai, sfiancata da una serie di sempre più preoccupanti pensieri …
La canzone, tratta dall’album Canti di lavoro e d’amore precario dei Disabilié, ne è forse a livello tematico quella che meglio rappresenta il titolo dell’album.
Disabilié
Vorrei sposarti al più presto vorrei sposarti mio amor
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 15:47
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Scioscie viento

Scioscie viento
[1995]

Album : Sanacore

In memoria di Jerry Masslo, assassinato a Villa Literno.
Scioscie viento puortame ‘a forza pe’ guarda’ annanze
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 15:14

Corri

Un brano dedicato a chi fugge dalla disperazione e si sottopone a fatiche e sofferenze terribili per cercare la possibilità di continuare a vivere.
Corri corri non ti fermare
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/2 - 15:12
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Exotic-menù

Exotic-menù
[2015]

Album : Canti di lavoro e d'amore precario

Exotic-menù è una ricetta sotto forma di canzone grottesca e paradossale.
Volete assaporare il gusto dell’esotico, restando comodi a casa vostra? Bene, ma non ponetevi troppe domande sulla reale provenienza dei prodotti che state cucinando. Il rischio è che ne escano fuori racconti particolarmente indigesti, e “ai vostri ospiti potrebbe anche non risultare del tutto gradito”!
Ingredienti: 300 grammi di gamberetti del Bangladesh, 500 grammi di pomodori del Cilento, 3 banane del Costa Rica, olio del Salento, zucchero di canna del Brasile, un limone di Sicilia, noce moscata del Madagascar.
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 14:54
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Filastrocca del precario

Filastrocca del precario
[2015]
Testo e musica: Stefano Onnis

Album : Canti di lavoro e d'amore precario

Filastrocca del precario è una canzone e ispirata a una nota filastrocca popolare di origine toscana.
Come questa usava le lettere dell’alfabeto per giocare con le parole e piano piano far addormentare un bambino, l’idea è stata di ribaltare completamente questa immagine a partire dal fatto che tutte le parole legate a un’attuale condizione di precarietà lavorativa non hanno proprio niente a che fare con la “buonanotte e sogni d’oro”…
Disabilié
A come annuncio di lavoro su un giornale
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 14:31
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Canzone dei Precari

Canzone dei Precari
[2008]

Album : Mentre corre cielo e terra

Testo di Antonella Talamonti e Xavier Rebut
Musica di Xavier Rebut
Al seguito dei governi un nuovo precariato
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 14:01
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Con te

Con te
Dedicata a Giovanna Daffini
Chiudo gli occhi e fuori dal mio tempo,
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 11:54
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Mario il musicista

Mario il musicista
Testo di Sandra Boninelli con la collaborazione di Bruno Grulli.
Musica di Sandra Boninelli

Sono Mario il musicista, sette figli e la mia tromba,
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/2 - 11:38
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I Don't Want Your Pardon

I Don't Want Your Pardon
(1975)

Testo e informazioni tratte da DDPro

Un'opportuna risposta di Tom Paxton alle proposte di amnistia per i renitenti alla leva.

Originariamente pubblicata sulla rivista "Come for to Sing" Vol. 7, No. 2, ma gli accordi pubblicati erano completamente sbagliati (quelli giusti si trovano nella pagina citata). La canzone non fu incisa in nessun album ma Paxton la cantò al concerto celebrativo della fine della guerra in Vietnam, The War Is Over, organizzato da Phil Ochs e svoltosi a New York l'11 maggio 1975.
I don't want your pardon, don't want your amnesty.
(Continues)
2016/8/1 - 23:26
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Day Is Done

Day Is Done
(1968)
Words and music by Peter Yarrow

"Day is Done", scritta da Peter Yarrow, è stato l'ultimo singolo registrato da Peter, Paul & Mary prima dello scioglimento del trio. Peter Yarrow la cantò in pubblico come solista in varie occasioni, in particolare durante la marcia contro la guerra in Vietnam a Washington nel 1969 e al concerto in Central Park del 1975 per celebrare la fine della guerra. In quell'occasione fece seguire la canzone da un breve discorso in cui sosteneva che il premio nobel per la pace non spettasse certo a Kissinger ma a tutti quelli che negli Stati Uniti avevano protestato, cantato contro la guerra, erano scappati in Canada o erano finiti in galera per essersi rifiutati di partire.

"Day is done" è apertamente dedicata ai bambini, alle nuove generazioni con la speranza che riescano a costruire un mondo migliore.
Tell me why you're crying, my son
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/8/1 - 22:59
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Io non mi inchino

Io non mi inchino
2014
Io non mi inchino

«Io Non Mi Inchino» racconta il sud con gli occhi disincantati di chi quel sud lo ha visto e subito sulla propria pelle, grazie alla rilettura dell’esperienza di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, da sempre in prima linea nella lotta ai soprusi e allo strapotere della mafia in Italia e nel mondo.
Le immagini evocative suggerite dal brano sono tutte calabresi e rimandano alle processioni religiose, ancora in uso nella provincia, durante le quali si ha l’abitudine di inchinare la statua portata in processione nei pressi della casa dei mafiosi del luogo. Proprio da questa usanza si sviluppa un testo molto forte che denuncia non solo il fatto in sé, ma piuttosto l’atteggiamento remissivo e indolente di chi non ha il coraggio e la forza di ribellarsi.
dal sito ufficiale

Inserisco questa canzone nel giorno in cui un concerto delle Rivoltelle... (Continues)
Io non mi inchino
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/1 - 21:10
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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Lo único que tengo - Tonada

Lo único que tengo - Tonada
[1972]
Parole di Víctor Jara, con Alejandro Sieveking (1934-), drammaturgo cileno che fu amico e collaboratore di Jara.
Musica di Víctor Jara. Il ritmo è quello della “tonada”, genere musicale folklorico risalente al dominio spagnolo e ancora oggi molto presente in Argentina, Cile e Venezuela.
Nell’album intitolato “La población”, dove la canzone è interpretata da Isabel Parra

“Lo único que tengo” è la canzone che apre “La población”, un concept album dedicato ai campamentos, agli insediamenti spontanei che in Cile, soprattutto tra gli anni 60 e gli anni 80, sono sorti intorno alle grandi città. Quelli che in altri paesi dell’America Latina si chiamano “favelas”, “barrios bajos”, “villas miseria”, ecc., in Cile vengono chiamati “poblaciones callampa”, dove con il termine callampa ci si riferisce a tutti quei funghi che crescono nei prati dalla sera al mattino: ieri non c’erano e oggi... (Continues)
Quién me iba a decir a mí
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/1 - 09:07
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Nutopian International Anthem

Nutopian International Anthem
(1973)
Album: Mind Games
Silenzio di John Lennon e Yoko Ono

Nutopian International Anthem è una traccia di tre secondi di silenzio che chiude il lato A dell'album di Lennon del 1973, Mind Games.

Il primo d'aprile del 1973, John e Yoko introdussero il concetto della nazione immaginaria di Nutopia durante una conferenza stampa tenutasi a New York City. I Lennon si dichiararono ambasciatori della nazione e chiesero lo status di immunità diplomatica (naturalmente senza successo) per porre così fine ai problemi di immigrazione che affliggevano Lennon durante la loro battaglia per restare negli USA. John presentò la nazione immaginaria di NUTOPIA leggendo la seguente dichiarazione:

«Annunciamo la nascita della nazione concettuale di NUTOPIA. La cittadinanza del Paese può essere ottenuta semplicemente proclamando la propria adesione ad esso. NUTOPIA non ha territorio, confini o passaporti,... (Continues)
...
2016/7/31 - 17:21
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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La Comune di Parigi

La Comune di Parigi
Per non scordare la nostra storia.
"Soltanto dopo una lotta di otto giorni gli ultimi difensori della Comune caddero sulle alture di Belleville e Ménilmontant; e l’eccidio di uomini inermi, delle donne, dei fanciulli, che infuriò con rabbia crescente per tutta la settimana, raggiunse qui il suo punto più alto. Il fucile a ripetizione non uccideva abbastanza rapidamente; i vinti vennero trucidati collettivamente a centinaia dalle mitragliatrici. Il “Muro dei federati” nel cimitero di Père Lachaise, dove fu consumato l’ultimo eccidio in massa, rimane ancor oggi come un muto ma eloquente documento della furibonda follia di cui è capace la classe dominante, non appena il proletariato osa farsi innanzi per far valere i suoi diritti." da F. Engels, Guerra civile in Francia, 1891.

"Sarebbe del resto assai comodo fare la storia universale, se si accettasse battaglia soltanto alla condizione di... (Continues)
La futura umanità
(Continues)
2016/7/31 - 17:15
Song Itineraries: The Paris Commune, 1871
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Ballad of a Deadman

Ballad of a Deadman
Dall'album "Once Upon a Time in the West"
2012
The moon lights up over the battlefield now,
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2016/7/31 - 16:47
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Le Parti des petits Lapins

Le Parti des petits Lapins
Chanson française – Le Parti des petits Lapins – Henri Tachan – 1982



Lucien l’âne mon ami, si je pensais un instant que tu ne connaissais pas Henri Tachan, je me lancerais illico dans une longue histoire à propos de ce chanteur que je connais depuis longtemps. Mais voilà, je sais que tu le connais et qu’il n’est pas nécessaire de te tresser une biographie. Cependant, il me paraît utile de dire deux trois choses à propos de cette chanson. Sans doute, Henri Tachan devait avoir dans l’oreille ou dans un coin perdu de sa mémoire, le souvenir d’une chanson de Pierre Dac et Francis Blanche qui portait un titre fort proche de celui-ci : Le Parti d’en rire et qui abordait l’univers politique avec une forte dose d’acide ironique. Tachan est lui aussi sceptique que ces deux-là et que par exemple, Georges Brassens. Cela dit, à lire son titre, on dirait une chanson enfantine ou une chanson pour... (Continues)
J’ai ma carte, je suis au parti des petits lapins,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/7/31 - 15:16
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La porte à droite

La porte à droite
(1985)
Album: Je ne suis qu'un cri

Opportuna risposta di Ferrat a chi lo accusa di essere un nostalgico, spronandolo a lasciare da parte le sue vetuste idee di sinistra e scegliere la porta di destra...
On m'a dit tes idées ne sont plus à la mode
(Continues)
2016/7/31 - 12:18
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Genova 2001

Genova 2001
Sono tutti figli miei
(Continues)
Contributed by adriana 2016/7/31 - 11:06
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Panem et circenses

Panem  et  circenses
"O divina musa,
(Continues)
Contributed by adriana 2016/7/30 - 17:13
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Non lavorare stanca

Non lavorare stanca
L’Altoforno. L’Ilva nei racconti e nelle canzoni di un cantautore di Taranto, libro e Cd, Stilo editrice, 2012.

Per cinquant’anni è stato difficile poter parlare dell’Ilva di Taranto, oggi invece diventa necessario discuterne. L’altoforno comprende due racconti che hanno l’uno per protagonista e l’altro sullo sfondo la fabbrica tarantina: in Sisifo Re la minaccia di Sifone e dei suoi fratelli (le numerose ciminiere dell’Ilva) è concreta e personificata, e la resistenza della popolazione si struttura intorno al dissidente Sisifo; in Mala Estate Taranto è scenario delle aspirazioni di un giovane in cerca della propria collocazione ma oscillante fra ambizione e disincanto.

Il CD allegato comprende le tracce L’Altoforno (già presente nell’album ‘Non so più che cosa scrivo’) e Non lavorare stanca, inedita. I testi delle canzoni sono in appendice al libro.
Non lavorare stanca e già la testa imbianca
(Continues)
Contributed by adriana 2016/7/30 - 16:30
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Power in the Blood

Power in the Blood
Parole originali e musica / Original lyrics and music: Alabama 3 (2002)
Nuove parole/New Lyrics: Buffy Sainte Marie (2015)
Album: Power In The Blood

Conosciuta come cantante folk, protagonista del folk revival degli anni '60, fiera e autentica voce dei nativi americani, Buffy Sainte Marie si avventura a più di settant'anni in sonorità che fanno pensare più a Bjork che a Joan Baez. Nella title track dell'album riscrive le parole di un classico della musica elettronica trasformandolo in una potente canzone contro la guerra (che nella prima strofa si scaglia anche contro gli OGM).

The wisdoms inherent in our own DNA are our real power, and we won’t be goaded into war by feudal system racketeers who can outgun us.

I wrote new words to the Alabama3 classic, and they lent me samples from their original recording. I re-wrote some of the words, turned it into an anti-war song. Strange: we seem so different musically and personally, but we’re mutual fans and I love the cross-pollination in the song.

Buffy Sainte Marie
GMO GMO has got to go
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/7/29 - 23:13
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17 Words

17 Words


English
Italiano

This song, released in 2016, is dedicated to the memory of Norman Morrison and his act of self-immolation, performed below Secretary of Defense McNamara's Pentagon Office, in protest against the Vietnam War and devastating impacts on the Vietnamese people.

The "17 words" refer to the brief letter he sent, hours before the fact, to his wife Anne, explaining his decision. The chorus remembers the conflicting reaction to his extreme act, while the second part of the song recalls the consequences it had on his family and how he achieved "hero status" in Vietnam.
Questa canzone, pubblicata nel 2016, è ispirata al sacrificio di Norman Morrison, che si immolò il 2 novembre del '65 sotto gli occhi del segretario della difesa americano McNamara, in segno di protesta contro la Guerra del Vietnam e, in particolar modo, le sue tragiche conseguenze per il popolo vietnamita.

Le... (Continues)
He scribbled down what’d be his last
(Continues)
Contributed by Andrea Imberciadori 2016/7/29 - 17:03
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L’altoforno

L’altoforno
[2011]

Album : Non so più che cosa scrivo

L’Altoforno. L’Ilva nei racconti e nelle canzoni di un cantautore di Taranto, libro e Cd, Stilo editrice, 2012.
Lavoro, poco male però mi so arrangiare
(Continues)
Contributed by adriana 2016/7/29 - 09:05
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Le costole africane

Le costole africane
[2014]

Album : Il mio garage
Le costole africane sono pane per i pesci
(Continues)
Contributed by adriana 2016/7/29 - 09:00
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Odessa (2 maggio 2014)

Odessa (2 maggio 2014)
Testo e musica Banda POPolare dell'Emilia Rossa & Massimo Ovo Gilioli
dall'album "Viva la lotta partigiana" (2016)

Trascritta all'ascolto (ci può essere qualche imprecisione).

Canzone dedicata all'eccidio di Odessa alla Casa dei Sindacati ad opera dei nazisti ucraini, il caso di stragismo terrorista più rimosso nella storia recente.

Si veda Donbass: da che parte stare su Carmilla online.
Se accosti l'orecchio puoi ancora soffrire
(Continues)
2016/7/28 - 22:50
Song Itineraries: Wars in Ukraine
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FMI

FMI
(2011)

Uscita su due EP e nell'edizione deluxe dell'album Écoute s'il pleut
Ça sonne les conséquences,
(Continues)
2016/7/28 - 00:05
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ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען

ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען


Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)



Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.

L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.

I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa... (Continues)
dq82 2016/7/27 - 18:05
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ציגײַנערליד

ציגײַנערליד


Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)



Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.

L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.

I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa... (Continues)
dq82 2016/7/27 - 18:01
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Hoka Hey

Hoka Hey
A me sembra che la canzone condanni l'imperialismo colonizzatore ed esalti il diritto dei popoli ad autodeterminarsi e a vivere liberamente e senza costrizioni nella propria terra d'origine. Non vedo come tutto questo possa essere in contraddizione con gli ideali leghisti.
Detto questo non è affatto importante la collocazione politica di Davide, ma certamente è ridicolo il tentativo di ricondurre sempre tutto al pensiero unico dominante.
Luca Ghezzi 2016/7/27 - 13:38
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An einen Springbrunnen

An einen Springbrunnen
Versi del poeta tedesco Johann Klaj (1616-1656)
Una poesia messa in musica da diversi artisti, tra cui il pianista e compositore ebreo ceco Gideon Klein (1919-1945), già incontrato su queste pagine, per esempio in Die Peststadt e Ein Psalm aus Babylon, zu klagen e, soprattutto in Hälfte des Lebens. Infatti anche questa poesia di Klaj insieme a quella di Hölderlin fa parte della trilogia “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” che Klein compose nel 1940.

Tre poesie, di tre diversi grandi autori tedeschi, che Gideon Klein mise in musica nella sua Cecoslovacchia sotto occupazione tedesca, mentre su di lui e su tutti gli ebrei cechi ed europei si stava per chiudere la morsa nazista.
E tutte e tre le poesie hanno la medesima ispirazione, il medesimo andamento: una prima parte traboccante di vita, di pace, di serenità ed una seconda dove improvvisamente irrompe l’incertezza del domani, la... (Continues)
Hellglänzendes Silber! mit welchem sich gatten
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/27 - 09:03
Song Itineraries: Extermination camps

Sov mitt barn i ro

Sov mitt barn i ro
NUKU RAUHASSA LAPSENI
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Contributed by Juha Rämö 2016/7/27 - 07:01




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