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Before 2016-10-17

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Crapa pelada

Crapa pelada
[1936]
Non credo che il testo originale in lombardo – probabilmente una filastrocca popolare divenuta qui un divertissement consistente nella ripetizione ossessiva di un ritornello a suon di swing a perdifiato – sia di Tata Giacobetti, come quello successivo del 1945 interpretato dal Quartetto Cetra.
Di certo la musica della prima e della seconda versione è del grande Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.

Questo assoluto capolavoro di swing-jazz venne originariamente interpretato da Gorni Kramer alla fisarmonica insieme all'Orchestra Circolo Ambasciata Milano composta da Aldo Rossi (sax alto e clarinetto),... (Continues)
Crapa pelada la fà i turtei
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/17 - 22:53

Tramonto a Paperopoli

Tramonto a Paperopoli
[2016]
Testo dell'Anonimo Toscano del XXI secolo
Musica dei bambini del Quartiere Agonia

Scrive il misterioso Anonimo Toscano del XXI secolo: “Tramonto a Paperopoli promana, in linea di massima, da un lontano ricordo dell'infanzia e da un incubo ad occhi aperti terribilmente realista. Il lontano ricordo dell'infanzia è quello di una delle più celebri storie di Paperino, se non addirittura la più celebre in assoluto: Zio Paperone e il ventino fatale, del 1952 (fu pubblicata, in Italia, nel n° 37 di “Topolino”). Sarei ancora capace, a distanza di quarantacinque e rotti anni da quando per la prima volta la lessi, di recitare a memoria intere vignette, che ho tuttora negli occhi. Da quella storia prende l'avvio l'incubo ad occhi aperti, che ne è come una continuazione realista e visionaria al tempo stesso. Se nella storia originale l'avidità di zio Paperone viene punita con lo sprofondo di... (Continues)
Indugia un po' sull'orizzonte, e l'orizzonte è rosa,
(Continues)
2016/10/17 - 21:44
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The Waterboys: Fisherman's Blues

The Waterboys: Fisherman's Blues
1988
The Waterboys
Fisherman's blues

The Fisherman's blues è il quarto disco e il più famoso dei Waterboys. Il testo è di Mike Scott, la musica sempre di Scott con il contributo di un "certo" Steve Wickham, il più grande fiddle rock player (suona il violino in Sunday Bloody Sunday degli U2 per intenderci). Il testo è ispirato alla poesia The Night Mail di W.H. Auden.
Il brano si riferisce alla fuga da una qualche prigione, più precisamente una relazione che si è trasformata in una prigione.
Il brano fu registrato in un giorno nei Windmill Lane Studio di Dublino (gli stessi degli U2) insieme a una dozzina di altre canzoni (nel 2006 fu rieditato l'album con l'intera sessione di registrazione di quest'album).

Fisherman's blues è il brano più riprodotto dei Waterboys dal Giappone agli Stati Uniti d'America, passando per l'Italia (Modena City Ramblers) e la Spagna.
songfacts
I wish I was a fisherman
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/17 - 18:11
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Tombstone Blues

Tombstone Blues
(1965)
Album: Highway 61 Revisited
Parole e musica del futuro premio Nobel per la letteratura, Mr. Robert Allen Zimmerman conosciuto come Bob Dylan

Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso

Gli anni '60 sono stati un decennio rivoluzionario. Negli Stati Uniti la società e in particolare i giovani furono protagonisti di una radicale ribellione contro le vecchie morali che limitavano la loro libertà. Lo scontro generazionale si giocava non soltanto sul piano dei costumi. Le nuove generazioni chiedevano un cambiamento radicale in molteplici aspetti della società, dalle battaglie per i diritti civili al superamento di una arcaica morale sessuale, ma... (Continues)
The sweet pretty things are in bed now of course
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/10/16 - 21:51
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Cosa conta

Cosa conta
2016
I Dinosauri

Album in uscita il 28 ottobre.
Delilah Delilah
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/16 - 17:53
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Io come te

Io come te
2015
Lascia il segno

Io come te è cantata da Massimo Vecchi, contro le violenze e l’avidità
E se a guidare la mia mano non fosse più l'amore
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/16 - 17:31
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Tutti quanti a credere

Tutti quanti a credere
2015
Lascia il segno

Tutti quanti a credere: Massimo Vecchi invita a diffidare da coloro che vogliono avere ragione e di “non essere ostaggio di una vita senza dignità”. E di non credere a tutto quello che ti viene raccontato
Quel giorno aveva la sua voce un po’ insicura
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/16 - 17:29
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Soldatini della NATO

Soldatini della NATO
2016
Sberleffo cantato per i coglioni che mandano i soldati contro la Russia, emuli di Napoleone il Grande ed Hitler l'imbianchino. Bebé Renzi in testa. Parole di Pardo Fornaciari su testo musicale di Mendes e Lucchini
In Lettonia Chiuso al su' gabinetto
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/16 - 17:09
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Popolo che da sempre

Popolo che da sempre
[1971]

Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo".
Popolo che da sempre stai sulla breccia
(Continues)
Contributed by adriana 2016/10/15 - 09:00
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Le Sâr Rabindranath Duval

Le Sâr Rabindranath Duval
Le Sâr Rabindranath Duval

Pierre Dac et Francis Blanche – Le Sâr Rabindranath Duval – 1957 (version 1960)



Lucien l’âne mon ami, en ce jour de gloire où il m’est arrivé de retrouver le texte de ce sketch mémorable entre tous de Pierre Dac et Francis Blanche et de constater qu’on y trouve une des devises les plus antimilitaristes qui soit, je me suis empressé de la présenter dans les Chansons contre la Guerre. Car, vois-tu, le rire est une des manifestations les plus nettes de la joie des hommes et par conséquent, un grand moment de pacifique détente.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, moi, a priori, je suis toujours enthousiaste à l’idée d’entendre ou de voir ou même de lire les élucubrations de Pierre Dac et Francis Blanche. Ce sont des moments fastueux dans l’existence d’un âne.
Et le Sâr Rabindranath n’échappe pas à la règle. Pour ce qui est de l’insérer dans les chansons contre la Guerre,... (Continues)
Mesdames, mesdemoiselles, messieurs,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/10/14 - 21:42

La mubilia ch’a dan a le Növe

Anonymous
La mubilia ch’a dan a le Növe
[Primi del 900]
Canzone di autore anonimo che racconta delle condizioni dei detenuti nelle Carceri Nuove di Torino.

Riferita negli anni 60 a Jona e Liberovici dall'informatore Carlo Sacchetti, romagnolo ma sempre vissuto a Torino, di professione calzolaio, militante comunista (come il padre), arrestato dai fascisti nel 1934 e detenuto nel carcere di Castelfranco Emilia fino al 1937.
Carlo Sacchetti è lo stesso informatore della canzone E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù).
Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)


Chi fossero il signor Rubiola e il signor Scaiola oggi non è più dato sapere, ma forse si trattava di personaggi locali all'epoca noti.
La mubilia ch’a dan a le Növe
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/14 - 21:04
Song Itineraries: From World Jails

E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)

Anonymous
E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)
[Anni 30]
Stornelli comunisti diffusi tra i militanti reclusi nelle carceri fasciste negli anni 30, in particolare a Castelfranco Emilia.
Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
E le fabbriche e le terre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/14 - 18:52

Partigian 'd le muntagne

Anonymous
[1943-45]
Canzone partigiana in dialetto piemontese, di autore anonimo.
Trovata in “Canta ovrié! Canta partigian!” - Canzoni di lotta in lingua piemontese, una piccola pubblicazione della casa editrice Draffin, dedicata a Tavo Burat, al secolo Gustavo Buratti Zanchi (1932-2009), bergamasco d'origine e biellese d'adozione, scrittore e giornalista, studioso delle minoranze linguistiche e delle autonomie locali.
Là tra i munt e le valade
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/14 - 17:26

Boy

Boy
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.

Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare. Infatti ho trovato il testo del brano in Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

George Tipton, Joseph Lewis e il loro sodale Charlie Scott nei primi anni 60 collaborarono con il grande Harry Belafonte. E’ per questo che la canzone si trova da lui interpretata nell’album “Ballads, Blues And Boasters” del 1964.

Una canzone che parla di schiavitù, di fuga e di liberazione. E della celebre “Underground Railroad” – che abbiamo già conosciuto ampiamente su queste pagine – com’era chiamata l’organizzazione clandestina che aiutava gli schiavi neri fuggiaschi a raggiungere gli Stati del Nord degli USA e la libertà: “Ho sentito di questa Ferrovia Sotterranea... (Continues)
Hmmm-mmm-mmm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/14 - 13:51
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Ladri parché?

Ladri parché?
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (Continues)
'Ndemo Romeo, che fra poco col ciaro se fa avanti il controeo e se i ne trova 'sta roba in barca se trovemo dentro fi' al colo. Vaghe ti a spiegar che xe pa 'a zente!
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/14 - 11:21
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La spiaggia di Giare

La spiaggia di Giare
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (Continues)
La laguna è grande ma non è un mare
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/14 - 11:07
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E se i tedeschi

Anonymous
E se i tedeschi
Sull'aria di "Là sul Cervino"
Testo riportato in "Canti della Resistenza italiana", a cura di Savona A. Virgilio e Straniero Michele L., Milano, Rizzoli, 1985.

Incisa da Gualtiero Bertelli, Rudy Assuntino, Guido Boninsegna, Paolo Ciarchi in Canti Della Resistenza Italiana 6 - I Dischi Del Sole – DS 44 (1965)

(fonte delle informazioni: Il Deposito)
Sull'aria di "Vinassa vinassa" canzone della prima Guerra mondiale

(B.B.)
E se i tedeschi ne ciapa di giorno,
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/14 - 10:39
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La ballata di Romeo Isepetto

La ballata di Romeo Isepetto
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (Continues)
Signore e signori di questa bella contrada
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/14 - 10:27
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Vusto meter

Vusto meter
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (Continues)
Vusto meter i fiori co i nasse in april
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/14 - 09:58

Canto degli stracci

Canto degli stracci
[1904]
Versi di tal Romolo Prati, oggi sconosciuto poeta e scrittore della Valsesia, Vercelli, nord Piemonte.
Pubblicati il 1° Maggio 1904, Festa dei Lavoratori, sul giornale socialista valsesiano “La Campana”.

Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
A voi loschi Barabbi e ciarlatani
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/13 - 21:46

Insorgete!

Insorgete!
[1943-45]
Testo di Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini”, partigiano e deputato comunista.
Sull'aria del “Komintern-Lied” composta nel 1929 da Hanns Eisler su testo di Franz Jahnke.
Testo trovato nel volume Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)

Il brano originario era un inno comunista scritto in occasione del decennale della III Internazionale fondata a Mosca nel 1919. Ne esisteva anche una versione italiana, cantata clandestinamente sotto il fascismo. Poi durante la Resistenza il partigiano Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini” - responsabile dell'uffico stampa e propaganda della VI zona operativa ligure, fondatore con Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, della Divisione Garibaldi "Cichero" operante nel genovese - ne scrisse un testo completamente nuovo.
Lasciate le fabbriche, le scuole, le case,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/13 - 21:14
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Dade County Jail

Dade County Jail
[1964]
Scritta da Vince Martin & Fred Neil
Nell’album “Tear Down the Walls”, con la collaborazione di Felix Pappalardi (1939-1983, cantante, bassista, compositore, produttore dei Cream e fondatore dei Mountain) e John Sebastian (1944-, fondatore de The Lovin' Spoonful)
Ho trovato il testo su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Una canzone di protesta che racconta di come nei primi anni 60 ai detenuti nel carcere minorile di Miami (Miami-Dade County Jail) non fosse nemmeno garantito un letto dove dormire, costretti a dormire in terra. L’amministrazione spendeva bei soldi per il tribunale, per la chiesa e per altri servizi alla comunità e non trovava i soldi per garantire una branda ai giovani detenuti…
You know, Dade County Jail is nine stories tall
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/13 - 15:31
Song Itineraries: From World Jails
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Big Red

Big Red
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.
Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare (anche se i temi ecologisti, come sappiamo, sono sempre stati molto cari al grande e misconosciuto cantautore nato in Ohio e vissuto in Florida)
Ho trovato il testo di questo curioso brano su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Gli appellativi “Redwood” e “Big Tree” designano in America la Sequoia sempervirens, la Sequoia, l’albero più alto del mondo (fino ad oltre 110 metri) e anche uno dei più longevi (1.200-1.800 anni). Il cugino Sequoiadendron giganteum, la Sequoia Gigante, è molto più raro, limitato ad una ristretta zona della Sierra Nevada, California, ed è possibilmente ancora più longevo (fino a 3.500 anni), anche se più tozzo,... (Continues)
Timber
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/13 - 14:39
Song Itineraries: War on Earth
Dario Fo (1926-2016)
Lorenzo Masetti 2016/10/13 - 09:33
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Sette anni fa

Sette anni fa
1967
Pino Masi e Riccardo Bozzi

Ferando Tambroni nell'aprile 1960 formò un governo con la fiducia dell'MSI. Nel giugno 1960 l'MSI convocò il congresso a Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza. Il 30 giugno la contro manifestazione sfocia in scontri con le forze dell'ordine che oltre ai lacrimogeni usano anche armi da fuoco.
Sette anni fa, luglio infuocato:
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/12 - 13:23

Rime dell'Alto Lazio

Rime dell'Alto Lazio
[1970]
Ottave raccolte da Giovanna Marini, da lei interpretate nello spettacolo L'aria concessa è poca.
Mai incise su disco
Non dico mica di piantare il grano,
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/12 - 13:13
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Vedrai com'è bello

Vedrai com'è bello
Canzoniere Popolare Veneto, LP Addio Venezia, addio, Dischi del Sole, DS 173/75, 1968

Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
M'hanno detto a quindici anni
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/12 - 12:59
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Die Ballade vom Wasserrad

Die Ballade vom Wasserrad
[1932-34]
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.

In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (Continues)
Von den Großen dieser Erde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 21:16

Reformiertes deutsches Kirchenlied

Reformiertes deutsches Kirchenlied
[1933]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (Continues)
Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 16:27
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Das Hungerlied

Das Hungerlied
[1844]
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Verehrter Herr und König,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 08:48
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Requiem

Requiem
[1975]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.



Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (Continues)
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2016/10/11 - 02:38

Wahlen im Dritten Reich

Wahlen im Dritten Reich
[1936]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (Continues)
Das ist die Zeit der großen Wahl.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/10 - 22:06
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Le Mambo du Légionnaire

Le Mambo du Légionnaire
Le Mambo du Légionnaire

Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958


Dialogue maïeutique

Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.

Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.

En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (Continues)
Sur un piano systématiquement faux,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/10/10 - 18:58
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The Dolphins

The Dolphins
[1966]
Parole e musica di Fred Neil

La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
This old world may never change the way it's been
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/10 - 14:28
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Si potrebbe

Si potrebbe
2013
Portavérta

“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Si potrebbe cantare l'amore
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/10 - 10:55
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Le due storie

Le due storie
(2012)
dal mixtape "Spiraglio di periferia"

Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.

E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
E' na matin e novembr e comm a semp for chiov,
(Continues)
2016/10/9 - 23:10
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Der Tantenmörder

Der Tantenmörder
[1901-04]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.

Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.

“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (Continues)
Ich hab’ meine Tante geschlachtet,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 17:21
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Der Anarchist

Der Anarchist
[1905]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Reicht mir in der Todesstunde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 16:45
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Der Zoologe von Berlin

Der Zoologe von Berlin
[1899?]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Hört ihr Kinder, wie es jüngst ergangen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 16:32
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Im Heiligen Land

Im Heiligen Land
[1898]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE

Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (Continues)
Der König David steigt aus seinem Grabe,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 15:36

Det gäller

Testo / Lyrics / Paroles / Text: Jose Fredensstjärna (Josefina Fagerholm)
Fonte / Source / Källa: Fredsfacklan
Det gäller att verka för fred och frid
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/10/9 - 13:04
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La guerra degli elefanti

La guerra degli elefanti
(2012)
title track del secondo album della band veronese

«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».

«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (Continues)
La finestra è rimasta chiusa
(Continues)
2016/10/8 - 23:08
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Εκτός ελέγχου

Εκτός ελέγχου
Ektós elénhou
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (Continues)
Killah P
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/10/8 - 21:02
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί

Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
Sia grazie a L.L. che al prestito interbibliotecario ho adesso a disposizione la traduzione di Nicola Crocetti e Dimitri Makris. Diciamo che, per ora, siamo a un salomonico 2-2 in quanto a improprietà e abbagli (ma clamoroso quello mio, che avevo preso la croce uncinata spaccata da Glezos per "sopracciglia ricurve"!). Ovviamente le dizioni corrette sono state inserite nella mia traduzione, ma sarebbe disonesto non renderne conto. Un ringraziamento ancora a L.L. per la gentilezza, scusandomi per la mia ben nota lentezza nel rispondere a qualsiasi cosa che assomigli a una missiva elettronica.
Riccardo Venturi 2016/10/8 - 17:17
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Our War

Our War
MEIDÄN SOTAMME
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/10/8 - 17:04
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Les oiseaux de passage

Les oiseaux de passage
Русская версия 1: Юлия Архитекторова
Versione russa 1 / Russian version 1 / Version russe 1 / Venäjänkielinen versio 1:
Julija Architektorova

ПЕРЕЛЕТНЫЕ ПТИЦЫ
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/10/8 - 14:05
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The Emigrant

The Emigrant
2016
The Emigrant

(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)

L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (Continues)
The lonliness of the emigrant
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/8 - 11:10
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L'impossibile

L'impossibile
(2016)
Eutòpia

Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.


"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".

Piero e Ghigo
Hey!
(Continues)
2016/10/7 - 23:42
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Cad é sin do'n té sin?

Anonymous
Cad é sin do'n té sin?
Ho il ricordo di una canzone composta su questa melodia da un cantautore tedesco, Tommi, il cui testo era più o meno (tradotto) "i capitalisti vogliono rovinare tutto ciò che di bello c'è al mondo". Ma non l'ho trovata in rete...
Claudia Cernigoi 2016/10/7 - 21:01

Spuk in der Kaserne

Spuk in der Kaserne
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (Continues)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/7 - 12:56
Song Itineraries: Extermination camps

Maykäfer, flieg!

Anonymous
Maykäfer, flieg!
LENNÄ, LEPPÄKERTTU
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/10/7 - 10:34
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Supper's Ready

Supper's Ready
Innanzitutto complimenti per il lavoro fatto.
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Afah 2016/10/7 - 08:41
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
O Cecilia, bella Cecilia
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 17:12
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I Had a Dream

I Had a Dream
NÄIN UNTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/10/6 - 14:33
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Those Three Are On My Mind

Those Three Are On My Mind
Robb - I read about Harry Belafonte singing this song at a social justice event last weekend in Atlanta. The article incorrectly stated that it was a new song. I found another reference that misidentified Frances Taylor as Frances Parker. I'm interested in learning more about Frances Fink Taylor and would be very interested to get some information from you. Her story deserves to be told. - Ken kmliss@gmail.com
Ken 2016/10/6 - 13:13




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