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Der Mussolini

Der Mussolini
[1981]
Scritta da Robert Görl e Gabriel "Gabi" Delgado-López
Celeberrimo singolo estratto dall’album “Alles ist gut”

"Alzati, batti le mani, scuoti i fianchi, balla il Mussolini, balla l'Adolf Hitler, muovi il culo, balla il Gesù Cristo, balla il comunismo."… Elettronica iconoclasta.
Geht in die Knie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/22 - 08:51
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Another Day

Another Day
[February 23, 2015]

Lyrics and music by Lesya Padalko,

What if more of us cared more and said “no” to the spread of evil? Then maybe, we, united, could have stopped any war at its very beginning? With this song we would like to raise more awareness about the war in Ukraine.
Another Day
(Continues)
Contributed by Lesya Padalko 2015/10/22 - 04:53

Katheline suppliciée

Katheline suppliciée
Chanson française – Katheline suppliciée – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 8

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Nous voici, Lucien l’âne mon ami, à la huitième canzone de l’histoire de Till le Gueux. Les sept premières étaient, je te le rappelle :

01 Katheline la bonne sorcière Katheline, la bonne sorcière
02 Till et Philippe Till et Philippe
03. La Guenon Hérétique La Guenon Hérétique
04. Gand, la Dame Gand, La Dame
05. Coupez les pieds ! Coupez les pieds !
06. Exil de Till Exil de Till
07. En ce temps-là, Till

Je ne l’avais pas oublié… Mais voyons ce que tu as à dire de la huitième…

La huitième raconte l’histoire atroce du supplice de Katheline, la bonne sorcière, celle-même qui mit au monde... (Continues)
Katheline la bonne sorcière, en ce temps-là,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/21 - 22:53
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Józef K.

Józef K.
[2003]
feat Marcin Świetlicki

Testo, musica e tutto Krzysztof „Grabaż” Grabowski, Artur Stanilewicz, Marcin Świetlicki
Dal disco "Koncertówka 2. Drugi szczyt". Presente anche sull'album "Bułgarskie Centrum" (2004)
testo trovato sul sito ufficiale sito ufficiale
Ludzie z pierwszych stron gazet
(Continues)
Contributed by Krzysi€k 2015/10/21 - 22:45
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Nad ranem śmierć się śmieje

Nad ranem śmierć się śmieje
{1985}
Testo e musica di Lech Janerka
Dall'album "Klaus Mitffoch"
da bibliotekapiosenki
Pracował dzień i noc
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/10/21 - 21:55
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Joe Stalin's Cadillac

Joe Stalin's Cadillac
[1986]
Nell’album intitolato alla band, con la collaborazione di Eugene Chadbourne

Continuando sul tema dei Dictators, una canzone in puro stile CVB…
“La cadillac di Pinochet – che poi è uguale a quella di Reagan – ha la caratteristica che non può girare a sinistra…”
Joe Stalin's Cadillac
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/21 - 16:22
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(White Man) in Hammersmith Palais

(White Man) in Hammersmith Palais
[1978]
Scritta da Joe Strummer e Mick Jones
Lato A di un 45 giri, sul B “The Prisoner”
Poi nella versione per il mercato USA del debut album “The Clash” del 1979

Una canzone di disillusione, prima a partire da un concerto di musica giamaicana cui Joe Strummer assistette e che lo deluse molto per il taglio molto “pop” e poco “riot”. Poi lo sguardo di Strummer si sposta su altri temi più generali relativi alla situazione nella Gran Bretagna di allora, dove si andava preparando la grande “svolta” thatcheriana… La violenza della polizia, l’incapacità dei giovani ad organizzare una resistenza efficace, la finta attitudine ribelle di molte band, il fascismo strisciante,… “Oggi Adolf Hitler verrebbe ben accolto e trasportato in limousine…”
Midnight to six man
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/21 - 15:43
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Trans

Trans
1994
Peter Pan
Se mi vedeste di giorno
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 15:26
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Dictator

Dictator
[1985]
Scritta da Joe Strummer e Bernard Rhodes
La traccia che apre l’album intitolato “Cut The Crap”
All’epoca Joe Strummer e Paul Simonon erano rimasti gli unici membri della formazione originaria

Certamente Joe Strummer scrisse questo brano col pensiero alla pletora di dittatori, più o meno sanguinari, sostenuti dai governi USA per “tenere ordine” nel loro “cortile di casa”…
Voglio però dedicare qui la canzone ad uno dei tanti dittatori in carica, quel gran bastardo di Recep Tayyip Erdoğan, “imperatore” turco corrotto, liberticida ed assassino del proprio popolo – si veda l’ultimo, terribile attentato compiuto ad Ankara contro una manifestazione pacifica - doppio e triplo giochista che se la fa con i nazisti tagliagole dello Stato Islamico e massacra i curdi che invece lo combattono; Erdoğan, un figlio di puttana, ma in questo momento “il nostro figlio di puttana”, come direbbe la... (Continues)
Yes I am the dictator the more guns I got the better
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/21 - 14:41
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Colpa della fame

Colpa della fame
2015
In riforma della sentenza emessa dalla III corte d'assise di Roma in data 5 giugno 2013 assolve Fierro, Cordi, Bruno, De Marchis Preite, Di Carlo perché il fatto non sussiste
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 10:29
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Cara madre

Cara madre
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio; testo: “cara madre” di Sante Geronimo Caserio)
Cara madre, vi scrivo queste poche righe per farvi sapere che la mia condanna è la pena di morte.
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 09:14
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A sarà dura

A sarà dura
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio; testi: emsi Caserio, Simona Ivan)
feat. Simona Ivan
RIT - SIMONA IVAN: Gente che non ha paura, e canta in coro, a sara dura.
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 09:11
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La carta brucerà

La carta brucerà
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat e testo: emsi Caserio)

feat. Leleprox
la carta è solo carta, e dopo notti in barca, c'accoglie la finanza. Sempre che non ci lascino morire in
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 09:09
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All cops are bastard

All cops are bastard
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat e testo: emsi Caserio)
Ti ho visto col santino di benito sul cruscotto. Da sempre un impedito infatti hai fatto il poliziotto.
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 09:07
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Bombe contro pietre

Bombe contro pietre
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio, Leleprox; testi: emsi Caserio; scratch: Leleprox)
feat. Leleprox
Lacrime sui volti dei bambini in medio-oriente, bombe come sveglia, la scuola non c'è più. E' colpa
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 09:05
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Piazza dei tre martiri (Rimini antifascista)

Piazza dei tre martiri (Rimini antifascista)
2015

Tre Martiri è la denominazione che accomuna i tre partigiani Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani impiccati il 16 agosto 1944 nella piazza principale di Rimini, a loro intitolata dal 1946. Essi rappresentano il simbolo della Resistenza e dei caduti nella lotta di Liberazione nel territorio della Provincia di Rimini.

I tre giovani partigiani, attivi nella Resistenza riminese sin dai primi giorni successivi all'Armistizio, nell'estate del 1944 facevano parte del medesimo Distaccamento della 29ª Brigata GAP "Gastone Sozzi". Durante una operazione di sabotaggio ad una trebbiatrice, con l'obbiettivo di impedire la trebbiatura del grano da consegnare ai nazifascisti, un gappista riminese fu riconosciuto e denunciato.

Catturato, fu costretto sotto tortura a denunciare i compagni di lotta. A causa di queste informazioni i tre partigiani, che avevano come sede operativa la vecchia... (Continues)
Quando arrivò al patibolo
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/21 - 01:39

La pompe à merde (Marseillaise des Vidangeurs)

Anonymous
La pompe à merde (Marseillaise des Vidangeurs)
[fine 800 / primi 900?]
La “Marsigliese dei Vuotatori di Latrine” è una chanson paillarde - goliardica, certamente, ma anche rivoluzionaria - fra le più celebri, probabilmente nata alla fine dell’800 nella “salle de garde” di qualche collegio universitario, come il famoso Internat des Hopitaux di Parigi, che dal 1802 al 2004 ha accolto gli studenti in medicina.

Il testo si trova già nella “Anthologie hospitalière et latinesque: Recueil de chansons de salle de garde anciennes et nouvelles, entre-lardées de chansons du Quartier Latin, fables, sonnets, charades, élucubrations diverses, etc” a cura di Edmond Bernard Dardenne, pubblicata a Parigi nel 1911.
Ne esistono molte versioni. Quella che propongo è un potpourri (molto pourri) di alcuni dei tanti testi reperibili nella Rete.
Entendez-vous, plac'de la République,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/20 - 18:43
Song Itineraries: Shit, our sister
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Faccia di cane

Faccia di cane
[1985]
Parole di Roberto Ferri e Fabrizio De Andrè, quest’ultimo non ufficialmente accreditato (il brano fu depositato alla SIAE a firma del solo Ferri)
Musica di Nico Di Palo, Vittorio De Scalzi, Gianni Belleno e Ricky Belloni
Nell’album intitolato “Tour”, dove “Faccia di cane” è la prima traccia, la seconda è “Quella carezza della sera”…
Oh oh oh oh…
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/20 - 11:47

Tra de record

Tra de record
[1995]
Nel disco intitolato “A toun souléi”, con Fabrizio De André, Dori Ghezzi, Alan Stivell, Franco Mussida, Gabriel Yacoub ed il Jabbar Karyagdy trio, ensemble azero che accompagna Li Troubaires nel brano qui presentato.
Testo trovato su Via del Campo
I.à qu'un chamin sus terro,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/20 - 09:59
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Mégapocalypse

Mégapocalypse
[1972]
Scritta da Herbert Pagani, E. Lombardi e B. Moraschi
Si tratta in realtà dei due brani, “Mégapocalypse” e “Le Printemps d'après la fin du monde”, costituenti il quarto e conclusivo capitolo di “Mégalopolis”, opera musicale che divenne poi uno spettacolo vero e proprio, ripreso anche nel 1999.

Un racconto distopico del suicidio dell’umanità (lo stesso in corso oggi, e senza nemmeno scomodare scenari di guerra nucleare) che però si conclude, a sorpresa, con il quadretto piuttosto idilliaco di un piccolo gruppo di sopravvissuti (di “eletti”, direi, visto che dicono di aver previsto tutto perchè sono “poeti” e i poeti hanno il dono della preveggenza..) che, obbedendo ad un misterioso richiamo comune, si sono ritrovati in un remoto monastero: sono gli eredi della Terra perduta e la ricostruiranno secondo Natura, con l’aiuto del Signore.
C’è l’Apocalisse, descritta nel Nuovo Testamento... (Continues)
Tout a commencé
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/19 - 23:08

Nous an pres la vido

Nous an pres la vido
[1972]
Versi di Sergio Arneodo, scrittore e poeta occitano
Musica di Alberto Garelli
Canzone che dà il titolo all’esordio del gruppo occitano della Valle Grana, Cuneo
Testo trovato sul portale dell'Associazione Chambra d'Òc.

Una canzone contro la cementificazione nelle valli alpine…
Lou pra-sabè-qu'i aviho dareire,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/19 - 10:43
Song Itineraries: War on Earth

Inno dei contrabbandieri

Anonymous
Inno dei contrabbandieri
[dopo il 1866]
Testo trovato su Veja.it

I territori di Ala (Trento) e della Lessinia (per la maggior parte nella Provincia di Verona) sono stati per molto tempo terre di confine tra l’impero austro-ungarico e il regno d’Italia. Dopo l’annessione del Veneto a quest’ultimo, nel 1866, la politica doganale dello Stato e la miseria della gente rinvigorirono il contrabbando transfrontaliero che fin dal 700 fioriva e sfioriva a seconda delle alterne vicende che investivano il Südtirol. Il mestiere di contrabbandiere era faticoso e pericoloso ma redditizio. Basti pensare che alla fine della Grande Guerra, quando i territori furono unificati, molti dei loro paesi si spopolarono perché era venuta a mancare la fonte di reddito principale. (tratto da Contrabbando tra Ala e la Lessinia su it.wikipedia)
Sul contrabbando si veda anche la Ninna nanna del contrabbandiere di Davide Van De Sfroos
Noàntri contrabandéri
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/19 - 09:32
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Io so

Io so
2015
Capolavoro

Omaggio a Pier Paolo Pasolini e alla sua Io so
Io conosco i nomi che non ho dimenticato
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/18 - 23:45

Adresse aux religions et aux religieux

Adresse aux religions et aux religieux
Adresse aux religions et aux religieux

Chanson française – Adresse aux religions et aux religieux – Marco Valdo M.I. – 2015



Lucien l'âne mon ami, je me demande si tu te rappelles qu'il y a déjà un certain temps, deux années peut-être, j'avais fait une version française d'une chanson espagnole de Joan Manuel Serrat qui s'intitulait Los macarras de la moral Los macarras de la moral et à laquelle j'avais donné le titre de LES MACS DE LA MORALE.

Si je m'en souviens ? Et comment donc ! Comment, Marco Valdo M.I., mon ami, peux-tu en douter un seul instant ? J'y avais fait un joli petit commentaire assez acide…

En effet, et c'est précisément de ce commentaire que j'ai tiré une chanson et je l'ai intitulée : « Adresse aux religions et aux religieux ». En fait, je te dois mes plus grands mercis, car finalement, je n’ai pas eu grand-chose à faire. Il m'a suffi de transformer ton commentaire en... (Continues)
Ô grands moralisateurs !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/18 - 23:11
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Ali está o rio

Ali está o rio
[1978]
Parole e musica di José Afonso, adattamento da "A Excepção e a Regra", traduzione portoghese di Luís Francisco Rebelo de “Die Ausnahme un die Regel”, breve dramma didattico scritto da Bertolt Brecht nel 1930.
Nell’album intitolato Enquanto há força del 1978

I dischi “Com as minhas tamanquinhas” del 1976 e “Enquanto há força” sono cronache del Portogallo tra la fine della dittatura ed il trionfo della Rivoluzione.
E mi pare che questa canzone in particolare riveli tutto l’orgoglio di José Afonso per quella vittoria, frutto di una lunga battaglia, e insieme la preoccupazione per il futuro del nuovo paese democratico. Credo che il monito sotteso sia quello di non abbassare mai la guardia, che i nemici della libertà sono sempre in agguato nell’ombra…
Ali está o rio,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/16 - 13:54
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Tinha uma sala mal iluminada

Tinha uma sala mal iluminada
[1978]
Parole e musica di José Afonso
Nell'album intitolato Enquanto há força" pubblicato nel 1978.

I dischi “Com as minhas tamanquinhas” del 1976 e “Enquanto há força” sono cronache del Portogallo tra la fine della dittatura ed il trionfo della Rivoluzione.
E mi pare che questa canzone in particolare riveli tutto l’orgoglio di José Afonso per quella vittoria, frutto di una lunga battaglia, e insieme la preoccupazione per il futuro del nuovo paese democratico. Credo che il monito sotteso sia quello di non abbassare mai la guardia, che i nemici della libertà sono sempre in agguato nell’ombra…
Tinha uma sala mal iluminada
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/16 - 13:13
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Enquanto há força

Enquanto há força
[1978]
Parole e musica di José Afonso
La canzone che apre e intitola l’album del 1978

I dischi “Com as minhas tamanquinhas” del 1976 e “Enquanto há força” sono cronache del Portogallo tra la fine della dittatura ed il trionfo della Rivoluzione.
E mi pare che questa canzone in particolare riveli tutto l’orgoglio di José Afonso per quella vittoria, frutto di una lunga battaglia, e insieme la preoccupazione per il futuro del nuovo paese democratico. Credo che il monito sotteso sia quello di non abbassare mai la guardia, che i nemici della libertà sono sempre in agguato nell’ombra…
Enquanto há força
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/16 - 12:55

En ce temps-là, Till

En ce temps-là, Till
En ce temps-là, Till

Chanson française – En ce temps-là, Till – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 7

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).



En ce temps-là… Ça me rappelle quelque chose, dit Lucien l'âne.

Bien sûr que ça doit te rappeler quelque chose, car c'est une manière ancienne de raconter les contes, les légendes, les épopées, les sagas, les fables, etc. Et en l'espèce, je n'ai fait que reprendre le récit de Charles De Coster qui lui-même s'efforçait de donner cette tonalité à son roman, de sorte à l'inscrire dans une tradition et à donner l'impression qu'il était d'époque. Ça l'authentifiait…

Un peu j'imagine comme le font les metteurs en scène de théâtre ou de cinéma.

Exactement. Mais il faut ajouter... (Continues)
En ce temps-là, Till s'en allait
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/15 - 18:43
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Celui qui a mal tourné

Celui qui a mal tourné
[1957]
Parole e musica di Georges Brassens
Nel suo quinto album, comunemente identificato con il titolo della canzone d’apertura, “Oncle Archibald”

E’ per via della fame e della miseria che un poveraccio è finito sulla strada del crimine e, dopo poco, in prigione. Tutti i “comuni mortali” avrebbero goduto a vederlo appeso sulla forca, per poi magari farsi dei bei pendagli portafortuna con la corda del cappio… Ma, dopo un secolo di galera, ecco che il nostro ha espiato la sua condanna e, ormai vecchio e malfermo sulle gambe, non può far altro che tornare sui suoi passi, nelle stesse strade dove ebbe inizio la sua disavventura terrena. E non si aspetta nulla, anzi, intimorito, occhi bassi, rasente ai muri, s’immagina che la gente lo scansi o lo prenda a calci… E invece, “Ehilà, sei tornato finalmente? Quasi non ti si aspettava più! Come stai?”… Il poveraccio, rinfrancato e commosso, scoppia... (Continues)
Il y avait des temps et des temps
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/15 - 13:49
Song Itineraries: From World Jails

Ode au Pape

Ode au Pape
Chanson française – Ode au Pape – Marco Valdo M.I. – 2015



Quoi ? Quoi ? Voilà-t-il pas que tu te mets à écrire des odes à présent et au Pape de surcroît ? En voilà une idée étrange… Tu aurais pu choisir une autre tête de Turc… Mais, tu m'étonneras toujours…
Mais enfin, Lucien l'âne mon ami, il n'y a rien d'extraordinaire à écrire des odes ; ça fait bien longtemps qu'on en compose. Et puis, j'en ai déjà écrit des odes. Certes, j'en conviens, l'ode est un genre poétique un peu solennel et un peu désuet. Il est d'ailleurs régi par certaines règles que je ne suis pas vraiment sûr de respecter. J'aurais aussi bien pu intituler cette chanson Oraison au Pape. Cependant, tu connais mon goût pour la parodie, genre quelque peu ironique. Cette ode-ci, note-le, est une parodie de cette Ode à Kesselring, version française (que je fis) du très beau texte de Piero Calamandrei : Lo avrai camerata Kesselring... (Continues)
Tu l'auras,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/14 - 20:32
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Le pluriel

Le pluriel
[1966]
Parole e musica di Georges Brassens
Nel disco intitolato Supplique pour être enterré à la plage de Sète

Chissà se nel 1966 Brassens e Brel si frequentavano, visto che quasi contemporaneamente da uno uscì questa “Le pluriel” e dall’altro Ces gens-là…
All’ostentato anarco-individualismo di Brassens rispose l’anno seguente, piccato, quel “comunistaccio” di Jean Ferrat con la sua En groupe en ligue en procession, a commento della quale, già ben dieci anni fa, Riccardo, citava proprio il ritornello di Brassens… Ma proseguendo nella lettura di quelle strofe mi sono accorto che “Le Pluriel” potrebbe avere – secondo me ce l’ha – la dignità di una CCG DOC:

Io non salgo sul loro treno, io non vado alle loro parate e fanfare, io non sostengo le loro battaglie in nome di ideali sempre trasformati in incubi, non mi vedrete mai a reggere i loro fasci littori, i loro simboli di morte, non parteciperò... (Continues)
"Cher monsieur, m'ont-ils dit, vous en êtes un autre",
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/14 - 14:31
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Coro dos tribunais

Coro dos tribunais
[1974]
Parole e musica: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Album: Coro dos tribunais

Canzone del 1974, a dittatura appena terminata, rovesciata, derrubada secondo le memorabili parole di Salgueiro Maia (“estamos aqui para derrubar este governo de merda”, sul Terreiro do Paço). Canzone dove si ricorda l'operato della magistratura (per usare una terminologia comune ancora oggi nel giornalismo di regime), e lo si ricorda in tempi allora parecchio recenti: magistratura asservita al potere, vale a dire il suo compito precipuo sotto qualsiasi regime. Gli sciacalli vengono sostituiti dai tribunali, ed è una sostituzione che avviene per natura, senza nessuno scossone. I tribunali, in coro, distribuiscono ingiustizia, morte e ladrocinio. Poi accade che, in certi frangenti storici, la vorrebbero pure far passare per baluardo democratico o roba del genere, come... (Continues)
Foram-se os bandos dos chacais
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/14 - 12:32
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Epígrafe para a arte de furtar

Epígrafe para a arte de furtar
[1970]
Parole e musica di José Afonso
Lyrics and music by José Afonso
Letra e música de José Afonso
Album: Traz outro amigo também

Dalle canzoni scritte da José Afonso durante la dittatura appare una costante: il furto. Rubare, fregare, acchiappare, vampiri, entrano nelle case di notte, portano via chi dorme e rubano tutto, e così via. Non c'è nulla di strano: una dittatura non si limita certo a rubare cose squisitamente astratte come la libertà e la coscienza, ma ruba ben più concretamente denaro, oggetti, proprietà, affetti. Ed ecco così questa canzone del 1970, scritta in un Portogallo cui hanno rubato davvero tutto quel che c'era da rubare, magari per finanziare guerre coloniali fuori dal tempo oltre che per arricchirsi personalmente. Così José Afonso si ritrova a cantare di come gli abbiano rubato ogni cosa di materiale e di immateriale, Dio, il Diavolo, la patria, l'umanità, la... (Continues)
Roubam-me Deus
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/13 - 19:15
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Dieu s'il existe

Dieu s'il existe
Che ne diresti Riccardo, che ne direste o perfidi Admins, di ricondurre questa canzone direttamente al suo autore? D'altra parte è l'unica, delle sue parecchie postume, che sia stata finora attribuita al Bertola...
Bernart Bartleby 2015/10/13 - 16:16
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La bala

La bala
Album: La makinita (2010)
¿Quién tiró la bala para Víctor Jara?
(Continues)
2015/10/12 - 21:59
Song Itineraries: Víctor Jara
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Vengo

Vengo
(2014)
dall'album "Vengo"

In questo "Columbus Day" (chiamato in Spagna "Día de la Hispanidad" - che brutto nome!) , nell'anniversario della "conquista che non scoprì l'America", non poteva mancare questo bel pezzo anticolonialista della cilena Anita Tijoux, che unisce con freschezza la musica andina all'hip hop.
Vengo en busca de respuestas
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2015/10/12 - 20:58
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Partigiano di Valle Susa

Louis Bernard (Fulvio Davì)
Partigiano di Valle Susa
Nella terza strofa c'è sicuramente un "adattamento". Infatti "balda schiera ci invita ad eroi" non ha molto significato.
Molto probabilmente il testo era " balda schiera invitta d'eroi".
"Invitta" era termine ostico e poco conosciuto che è stato trasformato in " C'invita".
Ne ho parlato con Elio Pereno ma lui ricorda di aver sempre sentito "c'invita".
La musica è probabilmente quella di una canzonetta dell'epoca, la struttura strofa in minore e ritornello in maggiore sembra confermarlo.
Se volete posso passarvi la trascrizione del canto con accordi.
Orla Mario 2015/10/12 - 19:09
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Valigie di cartone

Chanson italienne – Valigie di cartone – Peos – 1963

Texte de Nuccio Ambrosino
Musique de Giampiero Borella

Encore des valises ?, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents.

Eh oui, mon ami l'âne Lucien, dit Marco Valdo M.I. en clignant les yeux. Encore… Ainsi l'autre jour, je disais :

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la... (Continues)
VALISES DE CARTON
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/12 - 19:08
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Don Juan

Don Juan
Une version québecoise des Vigoureux acochymes... Très jazzy...



Lucien Lane
Lucien Lane 2015/10/12 - 18:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
12 ottobre 2015
I FUNERALI DI UN TEMPO
(Continues)
2015/10/12 - 15:09
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Questo è un grande paese

Questo è un grande paese
[2014]
Nell’album “L'Italia peggiore”, released June 2, 2014
Feat. Max Collini (Offlaga Disco Pax) & Piotta

“Non si può definire una canzone, così come questo luogo che viviamo fatica a definirsi comunità. E' un insieme di immagini di ironia, sarcasmo e demenzialità raccolte dentro la grande festa che celebra la miseria della sostanza e il ridicolo della forma. E' un pezzo con tante voci che stilisticamente viene dalle nostre origini radiofoniche, è un concentrato della nostra narrativa orale e delle esperienze della band vissute negli anni di tour e di bar.” (Lo Stato Sociale)
Vieni da noi, questo è un grande paese,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/12 - 14:59
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Prepotencia Mundial

Prepotencia Mundial
Jaula De Grillos (2006)
Norteamérica
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/12 - 14:21
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Madre Tierra

Madre Tierra
Jaula De Grillos (2006)
Sintiendo el sufrimiento de la vieja madre Tierra.
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/12 - 14:13
Song Itineraries: War on Earth
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Georges Brassens: Philistins

Georges Brassens: Philistins
La traduzione integrale della poesia di Jean Richepin (1876)
Di Riccardo Venturi, 12 ottobre 2015

Due parole del traduttore. Jean Richepin, come scrisse René Fallet, "aveva una gran barba e fu accademico di Francia". Dopo la regolare gioventù da poeta romantico arrabbiato, nell'età matura assunse il "ventre rond" che tanto odiava da giovanotto, e un buon posto tra gli Immortali (addirittura col n° 2 dell'epoca); onore a Brassens che sapeva scovare autenticamente delle perle anche in personaggi improbabili. Da notare, e molti lo avranno sicuramente già notato, che la poesia originale di Richepin termina con una strofa che ci suona parecchio familiare: le "rose che nascono dalla merda" (propriamente, nell'originale francese: "da uno stronzo"). Sono, i pratica, i fiori che nascono dal letame di Via del Campo di De André. Insomma, ci sarebbe da sospettare una derivazione diretta, visti i legami di De André con Brassens. Tanto più che nel Recitativo del medesimo De André si nominano pizzicagnoli e notai...
CANZONE DELLE CAMPANE A BATTESIMO
(Continues)
2015/10/12 - 14:07
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La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)

La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
“Noi siamo rimasti la turba / la turba dei pezzenti, / quelli che strappano ai padroni / le maschere coi denti.”

Poesia di Rocco Scotellaro, scritta all’indomani del trionfo democristiano alle elezioni politiche del 1948. Nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

POZZANGHERA NERA IL 18 APRILE

Carte abbaglianti e pozzanghere nere
hanno pittato la luna
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno si era tutti fratelli,
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita è finita
quest’altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.

E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/10/12 - 13:55
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
Mi attacco qui, per analogia o assonanza....ciao, GS

CANTI POPOLARI VENETI DI LOTTA E RESISTENZA
Anche cantare, come scrivere, può essere RESISTENZA.
La canzone popolare veneta ha trovato nel “Canzoniere Vicentino” dei cultori attenti non solo alle sue valenze musicali, ma al contesto storico, sociale e umano in cui ha avuto origine. Sfatando anche qualche stereotipo.

Un incontro con il IL CANZONIERE VICENTINO
(Gianni Sartori)

Il primo L.P. del Canzoniere Vicentino “S’è rivà el Torototela” ha rappresentato una pietra miliare nel panorama della musica popolare veneta. È quindi assai auspicabile che quanto prima venga data al gruppo la possibilità di ripetere l’esperienza: il materiale non manca e la capa- cità neppure. Il secondo LP dovrebbe presentare un repertorio un po' diverso. Il primo è stato sostanzialmente una antologia mentre stavolta vorrebbero, attorno ad un pezzo che usano... (Continues)
Gianni Sartori 2015/10/12 - 10:55
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Noi che facciamo?

Noi che facciamo?
[1946]
Versi di Rocco Scotellaro, pubblicati nell’aprile del 1949 prima su “The New York Times Magazine” e poi su “L’Avanti”.
In seguito nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

La poesia è stata messa in musica dal gruppo Têtes de Bois nel loro disco intitolato “Avanti Pop” del 2007. La traccia s’intitola “Rocco e i suoi fratelli”. Purtroppo non ne ho trovato il testo – sempre che sia difforme dall’originale – ma il brano si avvale della partecipazione de “Il Coro dei Lucani”, costituito da Rocco De Rosa, Rocco Papaleo, Canio Loguercio, Ulderico Pesce e Claudio Santamaria.
Ci hanno gridato la croce addosso i padroni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/12 - 10:04
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Georges Brassens: Saturne

Carissima Daniela -k.d.-, non so se ti ho mai raccontato di Agrippa d'Aubigné, il poeta francese che fu il cantore degli Ugonotti. Quando ero in seconda liceo, e avevo quindi davvero i famosi diciassette anni e mezzo che dico sempre di avere, la professoressa di greco e latino, la famosa Asselle che sempre nomino, parlò in classe della sua opera principale, il "Poema tragico" (Les Tragiques), che poi è la narrazione in poesia di tutte le guerre di religione di quell'epoca e della Notte di San Bartolomeo. Un'opera poetica stupefacente, che tant'è vero corsi subito a comprare (nelle edizioni della BUR) e che ho tuttora in casa. Pensa dunque che cosa sei andata a "smuovere" nominandomi D'Aubigné, che conosco quasi a memoria. Quando abitavo in Svizzera, una volta feci un giro a Ginevra; bene, ti dico che volli di riffa o di raffa salire alla cattedrale protestante, che oltre ad essere parecchio... (Continues)
Riccardo Venturi 2015/10/12 - 01:39
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Nude

Nude
(1981)
All lyrics by Susan Hoover
except "Please Come Home" (Andrew Latimer)
Concept devised and written by Susan Hoover
Lyrics from Camel Website

Vorrei segnalare un concept album dei Camel del 1981 dal titolo NUDE
I testi sono scritti da Susan Hoover (tranne uno) e si racconta la nota storia Hiroo Onoda che, a dire il vero, nel disco è quasi completamente romanzata e contiene inesattezze molto significative come si può ben notare consultando Wikipedia

Le note e i testi del disco raccontano in musica la vicenda di Hiroo Onoda (detto "Nude"), soldato giapponese ritrovato molti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale sulla piccola isola filippina di Lubang in mezzo all'Oceano Pacifico, a combattere una guerra che per lui non era mai finita e in verità forse neppure mai iniziata. E siccome di rifiutava di credere che la guerra fosse realmente finita, per questo motivo venne... (Continues)
1942 saw a world torn apart. Daily routines had been taken over by a harsher order that drastically altered the lives of millions of people.
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2015/10/11 - 23:23




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