Ti ringrazio Riccardo, una lode scritta da te è un onore inesprimibile. Forse occorreranno piccoli cambiamenti di natura strettamente cosmetica, ma già così la versione funziona. Ovviamente come ogni traduzione letteraria, si differenzia un po' dall'originale, ma come sempre, cerchavo di farla in maniera fedele e vicina allo spirito del testo italiano. Mi stavo scervellando sul plurale del verbo "arrossano" in questi due versi:
"Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color",
perché sia il libro di Fasoli che il sito dedicato a Faber li riportano così:
"Il sangue del Principe del Moro
arrossano il cimiero d'identico color",
senza la congiunzione e solo dopo aver scoperto il mistero ho controllato sulle CCG, che impeccabilmente presentano la versione correta. È anche il mio record personale, due canzoni abbastanza lunge di De André, tradotte nelle versioni cantabili in una settimana sola. Sono esausto : )
Salud!
e grazie ancora.
p.s.
Credo comunque che "krzysiana" suoni meglio : D
Sempre a riguardo "Johnny I Hardly Knew Ye" siccome non credo che molti lo sappiano, mi permetto di invitarvi ad ascoltare "Prayer for the dead", in Saints & Tzadiks di Susan McKeown e Lorin Sklamberg (meravigliosa voce dei Klezmatics)che contiene questa canzone mescolata con "Kh'bin oysgeforn felder, velder, oy vey!" (un lamento yddish basato su una canzone ucraina risalente alla prima guerra mondiale), mentre la parte finale in latino/irlandese è "Deus meus adiuva me" scritta nell'undicesimo secolo dal poeta Mail Iosa O Brolchàin. Una vera delizia.
Flavio Poltronieri
Solo una precisazione sulla nota: credo che "schwarz-rot-gold" si riferisca piuttosto al Reichsbanner Schwarz-Rot-Gold, l'organizzazione paramilitare di "centro-sinistra" che l'SPD di allora utilizzò molto contro i comunisti e molto poco contro i nazisti. Infatti si squagliò come neve al sole nel 1933.
D'altra parte l'apparato di divise e mostrine era più o meno lo stesso delle SA hitleriane...
Bernart Bartleby 2014/4/22 - 23:22
Evidentemente mi ero confuso, nella nota; anche perché, debbo dirlo, non conoscevo l'esistenza di questa "milizia socialdemocratica" che, comunque, aveva i colori della bandiera tedesca. Tutto questo, comunque, mi ricorda la famosa esclamazione di un professore del liceo Foresi di Portoferraio, un'insegnante di mia cugina Rosalba. Costui, ogniqualvolta voleva redarguire severamente un alunno, soleva dirgli: "Sei peggio dei socialdemocratici". Si riferiva sicuramente a quelli italiani di Longo, Nicolazzi, Saragat e compagnia bella, ma tant'è...
Conoscevo dell'esistenza del Reichsbanner Schwarz-Rot-Gold dalla lettura di "Come si diventa nazisti" di William Sheridan Allen ("The Nazi Seizure of Power: The Experience of a Single German Town 1930-1935"), un libro che ho già consigliato su queste pagine:
Ricordo che l'autore raccontava di come a Thalburg (nome fittizio, in realtà Nordheim), la cittadina presa in esame nella sua analisi, mentre disoccupazione, disagio e violenza crescevano giorno dopo giorno, il Reichsbanner e il NSDAP non facevano altro che sfidarsi a colpi di continui meeting di massa, dove vinceva chi portava più partecipanti e mostrava più i muscoli in termini di divise, mostrine e bastoni. Ovviamente i "militanti" venivano incoraggiati alla partecipazione dai fiumi di birra e dai grossi würstel che venivano offerti dagli organizzatori (anche meglio delle saponette, no?). Tant'è che in molti erano del SPD ma anche... (Continues)
d'après la traduction italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Seifenlied – Julian Arendt – 1928
Texte de Julian Arendt (1895-1938), écrivain juif allemand, auteur de nombreux textes pour le cabaret pendant la République de Weimar.
Musique d'Otto Stransky (1889-1932), compositeur autrichien.
Interprétée par Ernst Busch, au « Larifari », un cabaret itinérant au contenu fortement politique fondé en 1928 à Berlin par Rosa Valetti, une célèbre actrice de cinéma et de cabaret et chanteuse, et par Erich Einegg, pianiste et compositeur.
La chanson se trouve dans les disques de Busch intitulés « Die Goldenen Zwanziger Jahre » de 1964 et d'« Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933) » de 1970.
Une chansonnette de cabaret qui ridiculise gaiement les sociaux-démocrates allemands, dont les candidats, pendant la campagne électorale de 1928, distribuaient aux meetings des savons... (Continues)
Non conosco lo jidish
Non conosco il greco
Ma sono comosso
Come un poro geco
Che percorre i muri
Quando sole brucia
Di notte cammina
Si nutre di bruchi
Ciechi
i bastardi detentori dei diritti hanno fatto chiudere l'account audio di youtube per violazione del copyright...spero davvero che qualcuno più bravo di me riesca a trovare gli accordi da qualche parte o a rimettere on line un qualsiasi file audio, anche se è difficile da trovare...viva i menestrelli e affanculo i copyright!!!
Ottenuta mediante l'affidabile ausilio del tool di Google Translator. Continuo a specificarlo sia per onestà, sia perché continuo a ritenere assai probabile che molti non credano che tale strumento automatico offerto dal "babelfish" di Google sia affidabile; invece lo è. [RV]