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Before 2014-11-12

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Sesto San Giovanni, its factories, its struggles: not only the famous song by The Gang, but also two struggling songs written and sung, in 1979 on hard strike, by an industrial worker, Franco Rusnati, and performed together with other workers and Ezio Cuppone. They are Gli sfruttati (“The Exploited”) and Padroni ci volete spaventare (“Masters, you Want to Frighten us”). There's no struggle without songs, and yesterday's struggles turn into today's struggles.
Riccardo Venturi 2014/11/12 - 16:43
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Le lapin et les chameaux

Le lapin et les chameaux
[1953]
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Un riche et vieux sultan possédait en Afrique
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 01:00
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Hanna från Arlöv

Hanna från Arlöv
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Interpretata da/Performed by/Sjungen av: Maria Grahn
Album: Livet är en fest

Arlöv è un grosso sobborgo industriale della città di Malmö, la metropoli della Svezia meridionale. Grossi zuccherifici, altre industrie, immigrazione, e lavanderie. Avete mai sentito parlare delle lavanderie industriali? L'industria di qualsiasi tipo produce un sacco di panni sporchi, e dove si lavano i panni sporchi c'è da sudare come bestie. Qui comincia la nostra canzone, che è una delle più famose dell'intero progg svedese. Con il nome di progg (abbreviazione di progressiv) si indicava in Svezia un movimento e stile artistico degli anni '70, caratterizzato da forti tematiche sociali e rivoluzionarie. Accanto agli Knutna Nävar, più dichiaratamente comunisti e rivoluzionari, il gruppo gotemburghese del Nationalteatern... (Continues)
Jag jobba' på tvätten i Arlöv
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/11 - 23:10

Addio mammina addio

Anonymous
Addio mammina addio
[1943-45]
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
“Addio mammina addio”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 15:44
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Che Italia è?

Che Italia è?
[2012]
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
La gente muore di fame
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 14:29
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La ballata della piccolo-borghese

La ballata della piccolo-borghese
La canzone nasce nel 1965; quando i due autori (Gianni Famoso scrisse la musica)la composero non potevano prevedere il 68, ma, col senno di poi, il canto preannuncia, in qualche modo, la critica spietata a una borghesia chiusa e noiosa.
Il mio primo grande amore
(Continues)
Contributed by Francesco 'Ciccio' Giuffrida 2014/11/11 - 10:48
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Broken Soldier

Broken Soldier
2013
I want to be able to close my eyes with you
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 03:37
Song Itineraries: Anti War Love Songs, Heroes
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Hungry Eyes

Hungry Eyes
A crowded canvas cabin in a crowded labor camp
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 02:43
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Er testamento d’un arbero

Er testamento d’un arbero
Versi di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, in arte Trilussa (1871-1950), nella raccolta intitolata “Cento favole” pubblicata nel 1934

Messa (parzialmente) in musica da Marco Schunnach, direttore del coro “Ensemble vocale Note...volmente”.
Esiste pure un vecchio disco intitolato “Trilussa” dove questa e molte altre sue poesie sono interpretate da Ubaldo Lay, Fulvia Mammi e Renato Rascel.

Più recentemente interpretata dai TRILÙ nel disco Canto alla natura (2023)

Una poesia in passato - ma ancora oggi, purtroppo - indecorosamente censurata e violentata dalle “anime belle” (che Dio le strafulmini!), che osano proporla priva degli ultimi, bellissimi e drammatici versi che ne virano improvvisamente e completamente l’apparente significato iniziale.
“Er testamento d’un arbero”, in versione italiana, è stato di recente messo in musica da Marco Schunnach, in un adattamento per il coro da... (Continues)
Un arbero d'un bosco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 23:29
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La canzone di Marinelli

Teatro Valle Occupato, 9 agosto 2014
Le conclusioni dell'assemblea in forma di canzone.

testo Teatro Valle Occupato su musica di Fabrizio De André

Il teatro Valle è un teatro di Roma. Si trova nel rione Sant'Eustachio, ed è il più antico teatro della capitale. La sua attività si è conclusa l'11 agosto 2014.

Con la definitiva dismissione dell'Ente Teatrale Italiano, il teatro Valle ha concluso temporaneamente l'attività il 19 maggio 2011. La gestione verrà affidata attraverso un bando di gara europeo.

Il 14 giugno 201 il Teatro Valle è stato occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo,attivisti e liberi cittadini per protesta affinché lo stabile venga mantenuto pubblico attraverso partecipazione popolare e gestito con criteri di trasparenza. Nei tre anni di autogestione, gli occupanti hanno elaborato nuove proposte di gestione dei teatri pubblici ma più in generale come ripensare... (Continues)
Questa di Marinelli è la storia vera 
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/10 - 22:38
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Ils cassent le monde

Ils cassent le monde
Versi di Boris Vian, probabilmente nella raccolta intitolata Je voudrais pas crever che comprende poesie composte tra il 1951 ed il 1953 e pubblicata postuma nel 1962.

Musica di Jean-Louis Aubert (1955-), cantautore, chitarrista e produttore francese.
Nell’album di Jean-Louis Aubert intitolato “Bleu Blanc Vert”, 1989

Semplicemente bellissima.
Ils cassent le monde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 16:12
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Lied der Steinklopfer

Lied der Steinklopfer
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Una poesia messa in musica da The Ex, famigerata band anarco-punk neerlandese.
Singolo del 1989 (in collaborazione con gli scozzesi Dog Faced Hermans) poi incluso in diverse compilation successive. La foto di copertina è la stessa che John Heartfield utilizzò a commento dei versi di Tucholsky.
Wenn jeder Stein ein Richter wär,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 14:19
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Prolet vor Gericht

Prolet vor Gericht
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 22 giugno 1925. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Stehst du in dem Menschenschrank?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 13:39
Song Itineraries: From World Jails
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Gebet für die Gefangenen

Gebet für die Gefangenen
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 23 dicembre 1924. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch, ma anche da altri artisti su musica propria, come Peter Janssens e Leon Boden con Bernd Klinzmann.

Dopo la repressione della rivoluzione spartachista del 1919, le carceri della Repubblica di Weimar (neonata dalla stretta di mano tra imperial esercito e socialdemocrazia) si riempirono di comunisti, sicchè poi nel 1933 le SA di Hitler finirono solamente l’efficace lavoro iniziato in quell’occasione dai “Freikorps” della Repubblica, gli assassini di quasi... (Continues)
Herrgott!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/9 - 22:48
Song Itineraries: From World Jails

L’Autre Côté du Mur

Antiwar Songs Blog
L’Autre Côté du Mur
Il muro è caduto, sicuro! Ma da un lato solo… Ci resta da abbattere l’altro lato del muro. Il lato della miseria e dello sfruttamento, quello della disoccupazione, quello della ricchezza che si nutre della povertà. Ci resta da abbattere il liberalismo che per assicurarsi le sue rendite e la sua dominazione uccide gli uomini, […]
Antiwar Songs Staff 2014-11-09 21:24:00
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Die Welt ist rund

Die Welt ist rund
Die Welt ist rund

Erich Kästner
1929
Die Welt ist rund. Denn dazu ist sie da.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/9 - 21:23
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Why Can't the English?...

Why Can't the English?...
This song is part of the My Fair Lady Musical Soundtrack, 1956. The song was played and interpreted by the character of Henry in My Fair Lady.

This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.

Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.

It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (Continues)
Look at her, a prisoner of the gutters,
(Continues)
Contributed by Josephine Manuelle 2014/11/8 - 12:07
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Versos de Ayotzinapa

Versos de Ayotzinapa
[2014]

Por los 43 estudiantes desaparecidos de Ayotzinapa
Yo no sé cómo empezar
(Continues)
Contributed by adriana 2014/11/8 - 08:11
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Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa

Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa
[1975]
Testo di Beppe Chierici
Musica di Beppe Chierici e Daisy Lumini
Album: Il paese dei bambini con la testa"
I Dischi dello Zodiaco VPA 8248

Dal disco LP "Il Paese dei bambini con la testa" di Daisy Lumini e Beppe Chierici (Dischi dello Zodiaco). Una canzone che parla delle Quattro giornate di Napoli del settembre 1943, come Canto allo scugnizzo dei Musicanova. Può essere che, come l'altra, questa canzone parli di Gennarino Capuozzo, anni 12, o di Filippo Illuminati, anni 13, o di Pasquale Formisano, anni 17, o di Mario Menechini, anni 18. E di tutti gli altri ragazzi e ragazzini napoletani che presero le armi per cacciare i nazifascisti da Napoli, la prima città d'Europa ad insorgere con successo. Sarebbe bene ricordare che, durante le giornate dell'insurrezione antifascista, Napoli ebbe 562 morti, tra i quali molti giovanissimi. [CCG/AWS Staff]
Tarantella all'indirizzo
(Continues)
Contributed by Gianfranco 2014/11/7 - 19:19
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Posizione orizzontale

Posizione orizzontale
2003
Sine Frontera

"Posizione orizzontale", una sorta di ipnotico mantra generazionale, dove si parla di rivoluzione ("spegnendo la televisione"), ma sempre "in posizione orizzontale", che è uno strano e piacevole modo per contestare un mondo in verticale.

"Fate l'amore, non fate la guerra"
Avremo luna avremo luce
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/7 - 18:45
Song Itineraries: Make Love, Not War
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Les anneaux de Marianson

Anonymous
Le Romancero populaire de la France, Parigi, 1904, George Doncieux
« Marianson, dame gentil,
(Continues)
Contributed by Andrea 2014/11/7 - 11:38
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Los granaderos

Los granaderos
[1973]
Parole e musica di Judith Reyes
Nell’EP intitolato “Judith Reyes canta corridos de denuncia politica”
Per la “Campaña por la defensa fisica y moral de los presos politicos de Mexico

Canzone dedicata ai “servi dello Stato” per antonomasia (“Servi dei servi dei servi dei servi!”, si urlava un tempo), del Messico in questo caso, ma molto simili tra di loro ovunque si vada...

Tutti i nomi contenuti nel testo si riferiscono a sindacalisti “charristi” (cioè collusi con la controparte governativa) e politici messicani, ancora oggi simbolo della corruzione e dello strapotere esercitato ininterrottamente per oltre 70 anni (1928-2000) dal Partido Revolucionario Institucional (PRI).
Tutti, salvo uno: Demetrio Vallejo Martínez (1910-1985), comunista, segretario generale dei ferrovieri, grande lottatore sociale, più volte incarcerato. Nel 1968 una delle richieste del movimento studentesco messicano, prima di essere schiacciato nel sangue, fu proprio la liberazione dei prigionieri politici, in testa a tutti Demetrio Vallejo.
Si fuera jaripeo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/6 - 23:18
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Henry Joy

Anonymous
Henry Joy
[subito dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Interpretata da molti artisti, tra cui The McPeake Family (1965), Brian McCollum Folk Group (1966), The Irish Rovers e The Folkstones (1968), Tommy Makem (1970), The Battering Ram (1973), Barleycorn (1974), Dé Dannan (1980), Frank Harte e Donald Lunny (1998, in occasione del bicentenario dell’Irish Rebellion).

Henry Joy McCracken (1767-1798), rampollo di una delle più importanti e ricche famiglie di Belfast, imprenditore, di credo presbiteriano, fu fondatore degli United Irishmen, insieme a Wolfe Tone, Samuel Neilson e Thomas Russell. Quando nel 1798 scoppiò la rivolta anti-inglese, Henry Joy McCracken organizzò i ribelli nella contea di Antrim. Il 7 giugno la battaglia per il controllo del capoluogo si... (Continues)
An Ulster man I am proud to be,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/6 - 16:09
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Nelly Gray

Nelly Gray
[1856]
Parole e musica di Benjamin Hanby (1833-1867), compositore, educatore e pastore evengelico, abolizionista, attivista – insieme al padre, anche lui ministro del culto – nell’Undergroud Railroad, la rete segreta attraverso la quale nell’800, prima della Guerra Civile, molti schiavi neri del Sud riuscirono a guadagnare la libertà verso il Nord degli USA.

Benjamin Hanby compose questa canzone nel 1856 a Westerville, Ohio, su richiesta di un ex schiavo nero, tal Joseph Selby o Shelby, mentre la locale chiesa evangelica stava raccogliendo la somma necessaria per riscattare la compagna del fuggiasco, ancora schiava da qualche parte nel sud del paese.

Una canzone tristirrima.
There's a low, green valley, on the old Kentucky shore.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/6 - 15:12
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After Blenheim

After Blenheim
[1796]
Versi del poeta romantico inglese Robert Southey (1774 - 1843)
Posti in musica da compositori quali Sidney Homer (1864 - 1953) ed Ernst Bacon (1898 - 1990)

“La battaglia di Blenheim (o Blindheim) fu un episodio decisivo della guerra di successione spagnola. Fu combattuta il 13 agosto 1704, nei pressi del villaggio di Höchstädt am Donnau, in Baviera. La battaglia vide schierati da una parte gli inglesi, guidati dal duca di Marlborough, e le truppe dell’impero Austro-Ungarico, guidati dal principe Eugenio di Savoia. Opposti ad essi, i francesi, guidati da Tallard e Marsin, e i bavaresi, guidati dal principe elettore Massimiliano II Emanuele di Baviera. Gli inglesi e i loro alleati riportarono una vittoria decisiva, che segnò la prima grande disfatta francese in cinquant’anni, salvò Vienna dalla conquista e costrinse la Baviera a ritirarsi dalla guerra, passando in parte sotto il controllo... (Continues)
It was a summer evening,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/6 - 13:50
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
A quanto riporta Walter nel suo libro, tutto l'album, ma specialmente questa canzone, si ispira al poema intitolato "La centrale idroelettrica di Bratsk" di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko.

A questo punto vorrei tralasciare la figura del sommo poeta russo (tuttora vivente a quanto pare), e passare alla sua poesia ispiratrice, un tempo fa musicata dal compositore russo Dmitrij Šostakovič, e ricordare il personaggio di Sten'ka Razin, immortalato nella sua opera Vocal-Symphonic Poem - The Execution of Stepan Razin, Op. 119 .

krzyś 2014/11/6 - 04:46
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Samobójstwo Jesienina

Samobójstwo Jesienina
[1989]
il suicidio di Esenin
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dedicato a Galina Bovy
Trovato qui
Znajoma Rosjanka nad kieliszkiem twierdzi,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/6 - 03:00
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Fernande

Fernande
Traduzione di Jarosław Gugała e Filip Łobodziński
Testo da YT
MAJA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 23:37
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
Conserverei comunque la precedente versione in polacco, visto che i due testi si differenziano abbastanza, cioé il testo che viene proposto da me oggi, pare una riscrittura volta al miglioramento il testo fornito nel lontano 2005 da Rick. Vorrei solamente precisare che Jacek Musiatowicz non é il traduttore della canzone di Brassens. È solamente uno che ha fatto la raccolta personale delle canzoni che gli piacciono. È da notare che la versione polacca sia fatta all'arte, essendo una traduzione piuttosto fedele, comprendente tutte le sei strofe dell'originale, e come si può ascoltare su YT, fedele alla ritmica e alle rime. Anche l'arrangiamento, che nell'introduzione richiama il vecchio evergreen dei Led Zeppelin: "Stairway To Heaven", per svilluparsi in maniera sincopata, tipica del jazz, aggiunge al pezzo uno spirito che risente un po' della beffa goliardica, dando un respiro e rinnovata... (Continues)
ŚMIERĆ ZA IDEE
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 22:58
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Eva tomando el sol

Eva tomando el sol
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une
Chanson espagnole - Eva tomando el sol - Joaquín Sabina – 1988

Une histoire d'amour marginal, de maisons occupées et de dégagements du paradis terrestre racontée par Sabina sous forme de parabole biblique avec simplicité et poésie. Ironie unie à la dénonciation sociale et une trame qui rappelle Bouche de Rose.
ÈVE AU SOLEIL
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/5 - 22:50
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Muerte de Tupac Amaru

Muerte de Tupac Amaru
Un ricordo per i compagni di MRTA assassinati a Lima nel 1997...
ciao, GS

"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)

Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (Continues)
Gianni Sartori 2014/11/5 - 22:15
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Vernichtungsbefehl

Vernichtungsbefehl
5/6 novembre 2014

Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (Continues)
ORDINE DI ANNIENTAMENTO
(Continues)
2014/11/5 - 17:52

The Man From God-Knows-Where

The Man From God-Knows-Where
[1918]
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.

Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.

L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (Continues)
Into our townlan', on a night of snow,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 16:50
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General Munro

Anonymous
General Munro
[dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).

Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (Continues)
My name is George Campbell at the age of eighteen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 15:07
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The Croppy Boy

Anonymous
The Croppy Boy
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Sulla melodia della cinquecentesca “Cailín Óg a Stór”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Se “sans-culottes” era il nomignolo dato ai patrioti francesi del 1789 (che portavano i pantaloni lunghi anziché le “culottes” al ginocchio tipiche di nobili e alto borghesi), “croppy”, o “croppie”, fu il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798, visto che portavano i capelli corti anziché i “parrucconi” aristocratici. A quell’epoca in Irlanda bastava portare i capelli corti per essere sospettati di appartenere agli United Irishmen e quindi rischiare di subire arresto, torture e persino di essere uccisi sul posto.

Questa “broadside ballad” ha molte varianti, come quella in cui il patriota si ferma a confessarsi in chiesa ma il prete è un soldato inglese travisato... (Continues)
It was early early in the spring,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 11:46
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Armando

Armando
2014
Occhio per occhio dentro per dentro

I testi e la musica sono scritti da Filomena e cantano leggende, tradizioni, sogni e problematiche sociali quali la migrazione e il caporalato, come hanno dichiarato sulla loro canzone Armando, scelta per i titoli di coda del cortometraggio di Luca Miniero “Il sogno di Armando”: « A difesa di tutta la gente che si ammazza di lavoro senza essere giustamente rispettata e retribuita, Armando è prima di tutto una canzone contro il “caporalato”, fenomeno tanto diffuso nelle terre del nostro paese che si servono di molta manovalanza straniera. Armando è Karim, Muhammad, Said, Abdallah, nomi impronunciabili dai loro padroni che, “possedendoli”, si sentono anche in diritto di cambiar loro i nomi. Armando è Rosa, Tonino, Maria, Michele, che prendono 20 euro al giorno per un’intera giornata di lavoro. Armando è un inno al rispetto reciproco e un urlo a continuare, andare avanti, nonostante le difficoltà, combattendole queste difficoltà, per la dignità dei lavoratori e dell’uomo.»
Armando detto Armando
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/5 - 11:24
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Darling Betsy Gray

Anonymous
Darling Betsy Gray
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su Traditional Music

Betsy Gray era una giovane contadina di un villaggio nei dintorni di Lisburn, non distante da Belfast, contea nordirlandese di Antrim. Era di origine scozzese, protestante presbiteriana, ma nel 1798 si unì agli United Irishmen e combattè con i ribelli guidati da Henry Munro.
Il 12 giugno a Ballynahinch, contea Down, Betsy Gray, insieme al fratello e al fidanzato, partecipò ad una battaglia dove i ribelli vennero sconfitti e che segnò la fine della rivolta nell’Ulster. Mentre i tre cercavano di mettersi in salvo, furono intercettati da un gruppo di Yeomen, volontari irlandesi al servizio degli occupanti, che li trucidarono sul posto.
I responsabili dell’esecuzione si chiamavano Thomas Nelson e James Little, entrambi di Annahilt.
Testimonianze... (Continues)
In Granshaw she was born and reared,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 10:57
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Pietro il petroliere

Esecuzione di Makardìa
Filomena D’Andrea (testo e musica): voce, chitarra classica
Enzo Perna: chitarra elettrica
Virginio Tenore: percussioni
Antonio Petitto: missaggio

Illustrazioni di Giovanni Spiniello
Antonio ‘Centerbe’ Iandolo: montaggio
Ideato da L'albero Vagabondo

I polmoni verdi e i serbatoi idrici della Campania e del meridione sono minacciati da progetti di ricerca petrolifera in varie fasi di avanzamento: Irpinia e Sannio con i progetti Nusco, Santa Croce, Pietra Spaccata e Case Capozzi, il Vallo di Diano con il progetto Monte Cavallo, respinto per mancanze procedurali. Ancora una volta, invece di proporre un modello di sviluppo sostenibile che rilanci turismo e agricoltura, si pensa di sacrificare le risorse ambientali e i paesaggi del sud per pochi barili di petrolio e senza ricadute economiche per il territorio, come dimostra l’esempio della Val d’Agri in Basilicata,... (Continues)
Buonasera, mi presento:
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/5 - 10:52
Song Itineraries: War on Earth
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La Gueuse

La Gueuse
La Gueuse

Chanson française – La Gueuse – Léo Ferré - 1961


gueuse 1. (ant.) donna di strada |courir la —, (fig.) correre la cavallina

2. (pol. spreg.)la Gueuse, la Repubblica francese (nel linguaggio degli esponenti di estrema destra).

Les samedi 18 février, vendredi 17 mars et mercredi 26 avril 1961, Léo Ferré enregistre un 25-cm de chansons censurées à la radio, Les Chansons interdites de Léo Ferré, qui comprend Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups, Pacific Blues, Regardez-les, Mon Général et La Gueuse. Ce disque est interdit à la publication et le pressage est détruit (il n’en demeure qu’un 45-tours portant le même titre et proposant Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups).

Censure à la radio



Mon ami Lucien l'âne, par parenthèse, c'est pas pour dire, mais quand même il n'y a pas beaucoup de gens qui ont pour ami un âne, je veux dire un... (Continues)
T'as ton fichu
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/5 - 00:45
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
What books are you embarrassed not to have read yet?
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.

*

Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"

Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
2014/11/4 - 21:58

Evviva i disertori!

Antiwar Songs Blog
Evviva i disertori!
Antiwar Songs Staff 2014-11-04 20:18:00
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Bagenal Harvey's Lament

Anonymous
Bagenal Harvey's Lament
[1798]
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Nonostante fosse un ricco proprietario e fosse protestante, Beauchamp Bagenal Harvey (1762-1798) di Wexford, capoluogo dell’omonima contea, fu uno dei comandanti locali degli United Irishmen durante la sollevazione contro gli inglesi nel 1798. Al fallimento dell’insurrezione cercò di riparare in Francia, ma fu tradito da un informatore (sicuramente irlandese, magari cattolico). Arrestato e processato, Bagenal Harvey fu impiccato a Wexford Bridge il 28 giugno 1798. Il suo cadavere fu poi decapitato, la testa innestata su di una picca esposta di fronte al palazzo di giustizia, il corpo gettato a fiume, dove venne recuperato dagli amici che gli diedero sepoltura.
Farewell to Bargy's lofty towers, my father's own estate
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/4 - 11:58
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Dunlavin Green

Anonymous
Dunlavin Green
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Incisa da innumerevoli autori e in un numero notevole di dischi compilativi. Per citarne alcuni, in ordine cronologico: Patrick Galvin (1956), Wallace House (1959), Frank Harte (1973), Christy Moore (1978), Dolores Keane (1997), Karan Casey (2008).
Nella compilation “Canti della Resistenza irlandese”, versione italiana per la Albatros dell’“Irish Rebellion Album” pubblicato dalla Folkways Records nel 1975, la canzone è interpretata da Paddy Mahone.

La canzone racconta un episodio della feroce repressione dell’insurrezione irlandese del 1798.
Il 26 maggio di quell’anno fatidico, a Dún Luáin (Dunlavin), un paese nella contea di Wicklow, a pochi chilometri da Dublino, i soldati britannici furono protagonisti di una delle tante esecuzioni extragiudiziali di prigionieri irlandesi.

La rivolta... (Continues)
In the year one thousand seven hundred and ninety eight
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/4 - 11:12
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Eva tomando el sol

Eva tomando el sol
EVA CHE PRENDE IL SOLE
(Continues)
2014/11/3 - 22:23
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Hommage à Rémi Fraisse

Hommage à Rémi Fraisse
[2014]

Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback



30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (Continues)
C’est l’histoire de deux enterrements. Voilà deux enterrements qui tombent nez à nez, face à face.
(Continues)
Contributed by adriana 2014/11/3 - 15:10
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The Liberty Tree

Anonymous
The Liberty Tree
[1798]
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.

Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.

The Winds Begin To Sing
It was the year of '93
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 14:35
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The Liberty Tree

The Liberty Tree
[1775]
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”


In a chariot of light from the regions of day
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 14:08
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Waiting for the Snow

Waiting for the Snow
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Feed us with your left hand
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 13:30




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