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Missa Pro Pace

Missa Pro Pace
A.D. 2000
Musica di Wojciech Kilar
Prima esecuzione: 12 I 2001, Warszawa; Chór i Orkiestra Filharmonii Narodowej (Coro e orchestra della Filarmonica Nazionale di Varsavia); solisti: I. Kłosińska (S), J. Rappe (A), Ch. Daniels (T), R. Tesarowicz (B), diretto da. K. Kord.

http://wojciechkilar.pl/utwory-wokalno...
Missa pro pace na głosy solowe, chór mieszany i orkiestrę (2000)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/1/3 - 19:52
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Postkort fra Port Stanley

Postkort fra Port Stanley
1990
Postkort fra Port Stanley
Nu smiler Lady Margaret Thatcher
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/3 - 17:04
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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Admiral William Brown

Admiral William Brown
1987
A sense of freedom

William Brown, conosciuto anche come Guillermo Brown (Foxford, 22 giugno 1777 – Buenos Aires, 3 marzo 1857), è stato un ammiraglio irlandese, naturalizzato argentino. Le sue vittorie nella guerra di indipendenza, nella Guerra argentino-brasiliana e nell'episodio del blocco navale anglo-francese del Río de la Plata guadagnarono il rispetto e l'approvazione della popolazione argentina, per la quale è considerato un eroe nazionale. Creatore e primo ammiraglio delle forze marittime del Paese, è comunemente conosciuto come "il padre della Marina militare argentina"
From a county Mayo town came a man of great renown
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/3 - 16:53
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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1097-2001

1097-2001
[2003]
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Perle per porci” del 2003.

Il titolo allude ovviamente alla Prima Crociata indetta da papa Urbano II nel 1095 (due anni più tardi i crociati giunsero a Costantinopoli) e all’11 settembre 2001, con tutto quello che ne seguì…
Di sonni tranquilli
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:13
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Deus Vult!

Deus Vult!
[2003]
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Perle per porci” del 2003.
La stòria ch'a stâg par cuntèr
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:12
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La guera di inbezell

La guera di inbezell
[2005]
Testo originale in italiano di Elric Blackcrow (sessionista del gruppo) tradotto ed adattato in bolognese da Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Carmina Pagana” del 2005.
Totti daterminè merciavàn a la guêra
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:10

Inno della Rivoluzione

Anonymous
Inno della Rivoluzione
[Fine 800]
L' “Inno della Rivoluzione”, noto anche con il titolo de “La Rivolta”, viene erroneamente fatto risalire agli anni della rivoluzione russa, tra il 1917 e il 1921. In realtà il testo appare già nell’edizione statunitense (1904 o 1905) in lingua italiana del “Canzoniere dei Ribelli”, quello che per primo fu il giovane tipografo anarchico svizzero Carlo Frigerio (1878-1966) a dare alle stampe in quel di Berna nel 1899.
È quindi plausibile una datazione della canzone alla fine dell'Ottocento.
Testo trovato su Il Disco Logoro, nella sezione dedicata ai canti anarchici.

Sull’ Archivio Sonoro della Puglia scopro che nel 1977 l’ “Inno della Rivoluzione” fu raccolto a San Nicandro Garganico dalle voci di Antonio e Maria Gravina, marito e moglie, braccianti, nati entrambi nel primo decennio del secolo scorso.

Il testo del canto è presente nel volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Presto all'armi o fratelli chiamiamo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:08
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Al Têrz Inpêr

Al Têrz Inpêr
[2007]
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese.
Musica dei Malnàtt (da non confondersi con i Malnatt, band skinhead fascia di Milano)
Dall’album intitolato “Happy Days” 2007
Ai é arivè al nôv åurden
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 10:34
Song Itineraries: Extermination camps

Coro dei nihilisti

Coro dei nihilisti
[fine 800]
Versi el poeta ucraino Giorgio Dolstoievski (da non confondersi con lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij). Su costui non sono riuscito a reperire altre informazioni né, tanto meno, il testo originale della sua poesia.
Non so se la melodia sia quella originaria e a chi attribuirla. Pietro Gori la utilizzò per il suo Amore ribelle.
Versione italiana risalente al 1881 ad opera di Domenico Ciampoli (1852-1929), scrittore, bibliotecario e insigne slavista, e del suo collaboratore W.E. Foulques (di natali russi).
Il “Coro dei nihilisti” fu pubblicato per la prima volta sul quotidiano napoletano "Corriere del Mattino" del 16 marzo 1881 e ripreso poche settimane dopo dal giornale internazionalista "Il Grido del Popolo", sempre di Napoli.
Ho trovato il testo di questa canzone e la sua storia su questa pagina, nel racconto del toscano Pier Carlo Masini (1923-1998), importante storico... (Continues)
Noi siam come l'aria che tutto circonda
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 09:45
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U2: One

U2: One
[1991]
Lyrics: Paul David Hewson (Bono)
Testo: Paul David Hewson (Bono)
Musica / Music: U2 [Original riff by David Howell "The Edge"]
Produced by / Prodotta da: Daniel Lanois & Brian Eno
Album: Achtung Baby
Released: November 18, 1991
Uscita: 18 novembre 1991

La musicassetta che si vede nella foto, una “Basf Ferro Extra 1” da 60 minuti, ha più di vent'anni; si legge la data in cui è stata registrata, il 16 maggio 1993. Non so neppure se sia ancora ascoltabile; contiene l'album Achtung Baby degli U2. Sul retro si scorge il nastro avvolto ad un certo punto; quasi sicuramente lo è in corrispondenza di una canzone. One.

Prima di parlare della canzone, di quella canzone, vorrei raccontarvi una cosa a proposito della musicassetta. E' l'unica e ultima cosa che mi rimane di una persona; ogni altra cosa è scomparsa. Reciso ogni più impercettibile filo dallo scorrere del tempo e dagli... (Continues)
Is it getting better
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/3 - 02:43
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Inno della Libertà

Anonymous
Inno della Libertà
[Fine 800]
Parole di anonimo operaio del bresciano.
A trascriverle nel 1893 fu Camillo Prampolini (1859-1930), tra i fondatori nel 1892 del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, antimilitarista e anticolonialista.
Da cantarsi sull’aria della canzone napoletana “Funiculì Funiculà” (musica di Luigi Denza, 1880)
Interpretata da Michele L. Straniero, ma ignoro da quale disco provenga l’incisione.

Che fosse questo l’inno originario del Partito Socialista Italiano? Intendo dire, non quello che noi abbiamo avuto la sfortuna di conoscere ma quello che combattè accanto ai Fasci siciliani contro la corruzione, l’autoritarismo e la violenza del governo protofascista di Francesco Crispi e che da questi fu sciolto nel 1894…
Le plebi sotto il giogo del borghese
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 15:37
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Argentiina

Argentiina
1982
Album: Tie Vie


The Finnish rock band Eppu Normaali published a song Argentiina on their LP Tie Vie, comparing the war of Falkland to a bad football game with cheating, an incompetent referee (who only understands baseball) and "the choir of the disappeared" as the cheerleaders.
On yllämme raitapaidat Argentiinan,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/2 - 15:35
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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Ammenta

Ammenta
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra

Una canzone contro le basi e i poligoni militari in Sardegna. Vi si fa riferimento anche alla cosiddetta “rivolta di Pratobello” in Barbagia quando, nel giugno del 1969, la popolazione di Orgosolo protestò contro un reparto dell'Esercito Italiano che aveva occupato un'area del territorio comunale adibita a pascolo libero, con l'intenzione di creare un nuovo poligono di tiro e addestramento. Dopo alcuni giorni di occupazione l'esercito si ritirò.
Si veda al proposito, e per maggiori informazioni sull’episodio, la canzone Pratobello di Niccolò Giuseppe Rubanu.

Credo infine che gli ultimi versi si riferiscano alla costellazione di Orione e ai sui “Re Magi”, tre delle stelle più brillanti dell’intera volta celeste. E’ proprio dalle Istentàles (“stelle brillanti”?) che prende il nome un altro importante gruppo musicale sardo già presente sulla CCG con diverse canzoni.
Intendhe tzoccu de sas bombas in Lula
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 13:49
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Cantendhe pro non pranghere

Cantendhe pro non pranghere
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra
Una gherra infernale nos istan preparendhe e cren de fagher assu.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 12:52
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Shosholoza

Anonymous
Shosholoza
Canto popolare Ndebele
(ca. II metà XIX secolo)
Ndebele folksong
(about 2nd half of 19th century)

Qualcuno dice che Shosholoza è il “secondo inno nazionale del Sudafrica”. Può essere; in effetti, a prescindere dalla sua valenza di “inno”, è sicuramente un simbolo della nazione sudafricana oltre ad essere conosciuto in tutto il mondo. Quel che più interessa (e deve interessare) a questo sito è però la sua origine, che è quella di un canto di lavoro e, molto spesso, di prigionieri.

In origine, Shosholoza era un canto popolare Ndebele in stile “chiama e rispondi”, nato nello Zimbabwe, ma divenuto popolare in Sudafrica. Le sue origini sono da ricercare nei lavoratori migranti Ndebele che si recavano nelle miniere sudafricane a bordo di treni. L'autore è sconosciuto; in breve divenne la canzone principale dei minatori che emigravano nelle miniere d'oro e di diamanti. Gli Ndebele vivono principalmente... (Continues)
Shosholoza
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/2 - 11:44
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Su testamentu

Su testamentu
[Fine 1900 o inizio 1901?]
Testo trovato in “Peppino Mereu. Poesie complete”, a cura di Giancarlo Porcu, traduzione di Giovanni Dettori, Marcello Fois, Alberto Masala, Edizioni Il Maestrale, 2004.
Trovata su YouTube in un’interpretazione dei Tenores di Orgosolo risalente al 1961.

Una poesia forse davvero scritta in punto di morte, comunque non compresa nella raccolta originaria “Poesias” del 1899. In ogni caso quella di Mereu fu una vita intera trascorsa “in punto di morte”, che fu sempre di salute inferma e che morì a soli 29 anni, probabilmente per una grave forma di diabete. Ciò non gli impedì di cantare con forza, con coraggio e con ferocia la sua Sardegna afflitta dalla fame, dalla malaria e dal sopruso e dalla brutalità di “barones” e “feudatarios” e dei loro sgherri.

«Senza distinziones curiales devimus esser, fizzos de un'insigna, liberos, rispettados, uguales.»
«Senza distinzioni di casta dobbiamo essere tutti figli di un simbolo, liberi, rispettati, uguali.»

Peppino Mereu
Como chi so a lettu moribundu
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 10:57
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La filanda

La filanda
[1972]
Parole di Vito Pallavicini (1924-2007), paroliere italiano.
Musica di Alberto Fialho Janes (1909-1971), compositore e paroliere portoghese.
Singolo del 1971 poi nell’album “La filanda e altre storie” del 1972.
Cover italiana del brano di Amália Rodrigues intitolato “É ou não è” del 1971.




Caso di cover con un testo completamente diverso dall’originale e che nella versione di Pallavicini e Milva diventa una sorta di “contrasto” (seppur risolto intimamente, che la voce è una sola) tra la povera filandera, ingallata dal figlio del padrone, ed il padrone stesso, che ovviamente non ne vuole proprio sapere di averla come nuora. Purtroppo la canzone parte arrabbiata ma non si conclude con una rivendicazione di genere e di classe bensì con la triste e rassegnata accettazione che nel mondo ci sarà sempre chi comanda e chi ubbidisce (chi lo ficca, e chi ne patisce le conseguenze) e, anzi, con una parziale assunzione di responsabilità, ammissione d’ingenuità, della povera ragazza abusata ed inguaiata dal giovane riccastro…
Cos'è, cos'è
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 09:07
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Tango Atlantico

Tango Atlantico
1986
Big world
It's Christmas time again
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/1 - 23:31
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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L'arrivo di Mao Tse Tung in Paradiso

L'arrivo di Mao Tse Tung in Paradiso
[1977]
Parole e musica di Alberto Camerini
Dal disco «Gelato metropolitano»

Buffa, no?
Solo non ho idea di chi sia l’Eligio citato più o meno a metà canzone...
Giulio, «Il Divo», invece sappiamo tutti bene chi era...
Adesso vi vorrei cantare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/1 - 22:07
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Mao Mao

Mao Mao
[1967]
Scritta da Gérard Guégan (1940-), scrittore giornalista e critico cinematografico francese, all’epoca militante comunista.
Musica di Gérard Hugé, direttore d’orchestra e compositore.
Nella colonna sonora del film di Jean-Luc Godard «La Chinoise», 1967.

Un anno prima del Maggio francese, cinque ragazzi si chiudono in un appartamento per confrontarsi sul «che fare?». L’unico testo a loro disposizione sembra essere il «libretto rosso» di Mao Tse-tung, in innumerevoli copie. Ciascuno reagisce diversamente al confronto, all’isolamento, all’indottrinamento. Véronique è la più radicale di tutti e decide di uccidere un ministro sovietico in visita a Parigi. Riuscirà nell’intento, non prima però di aver ucciso anche un malcapitato per errore. Alla fine sembra che tutti i protagonisti (tranne uno che si suicida) tornino ad una normale vita borghese. (Non ho visto il film, ho solo fatto una... (Continues)
Le Vietnam brûle et moi je hurle Mao Mao
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/1 - 21:39
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La nuova Lega

La nuova Lega
[1972]
Da «Apro gli occhi di donna su 'sta vita»

Aggiornamento de La Lega (Sebben che siamo donne)...
Ci siam prese per la mano e in catena
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/1 - 20:36
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Di u populu

Di u populu
[2013]

1973-2013 Altri Menti

Parolle: Ghjuvan' Federicu Terrazzoni
Musica: Jean-do Leca
Sentu batta i rimori
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/1 - 15:03
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Madiba

Madiba
[2013]

Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini

1973-2013 Altrimenti
Madiba...
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/1 - 14:30

Viva quel comunista

Anonymous
Viva quel comunista
[1924]
Trattandosi di un frammento di canzone popolare facilmente ormai perduta, mi sono preso la libertà di intitolarla dal suo primo verso noto.

In memoria di Giovanni Corvi, l’unico che subito vendicò - occhio per occhio, dente per dente - l’assassinio di Giacomo Matteotti.
Scaricato dalla sinistra (anche perchè il dirigente fascista vittima della vendetta era stato un repubblicano ed amico di Nenni), considerato un esaltato, Giovanni Corvi si fece 20 anni di manicomio, di galera e di confino, per poi essere ammazzato a Cocconato d’Asti nel 1944, in un ultimo dell’anno come oggi, dalle guardie repubblichine che lo stavano trasferendo in qualche campo di prigionia.
Le circostanze precise della sua morte non sono mai state chiarite.

«Nemmeno nei pochi versi, arrivati in qualche modo fino a noi, di questa canzone, probabilmente scritta a caldo, si fa menzione del nome di Giovanni Corvi.... (Continues)
[...] Viva quel comunista
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/1 - 00:32
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Himno del Batallón Mateottí

Himno del Batallón Mateottí
[1936]
Parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti.
Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.

Il battaglione delle Brigate internazionali intitolato al nostro Giacomo Matteotti nacque nel 1936 da una scissione avvenuta all’interno della Colonna Italiana a causa dei soliti, frequenti contrasti tra le diverse anime, quella anarchica e quella comunista prime fra tutte. Nel «Matteotti» confluirono socialisti e comunisti, che nella Colonna Italiana si erano trovati in minoranza. Ma pochi mesi dopo il battaglione si sciolse nella Brigata Garibaldi.
Eredi di quel battaglione, che combattè a Teruel, a Carrascal di Huesca e a Madrid, furono le «Brigate Matteotti», formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Audaces, bravos leones,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 23:56
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Acorda Maria Bonita

Acorda Maria Bonita
[Anni 30]
Parole e musica di Volta Seca, il più giovane tra i cangaceiros che fecero parte della banda di Lampião e che ebbe la fortuna di sopravvivere al suo sterminio avvenuto nel 1938. Abile tiratore,Volta Seca, fu anche un bravo compositore, benchè fosse all’epoca pressochè analfabeta. Si può ben dire che la colonna sonora di quell’ultima, gloriosa stagione del «cangaço» la scrisse proprio lui.

Nel disco «Cantigas de Lampeão» del 1957.
Poi nel disco collettivo curato da Aluízio Falcão dedicato a “A música do cangaço” del 1984.



Ripresa da moltissimi artisti di lingua portoghese e fusa insieme ad un’altra canzone di Volta Seca (o di uno dei vari poeti e cantanti che componevano la numerosa banda di Virgulino Ferreira da Silva detto Lampião) intitolata «Se eu soubesse».

«Acorda Maria Bonita» è anche la base testuale e musicale della «Ballata di Maria Bonita», canzone di Anna Identici... (Continues)
Acorda Maria Bonita
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 21:52
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Le Pénitencier

Le Pénitencier
[1964]

Enregistrée par Johnny Hallyday. Adaptation française d'une chanson étazunienne The House of the Rising Sun The House of the rising sun, faite par Hugues Aufray et Vline Buggy, pour Johnny Hallyday.
En 2011, Hugues Aufray l' a enregistrée et a donné une autre adaptation de The House of the rising sun, sous le titre L'Hôtel du Soleil Levant.

Marco Valdo M.I. en a fait une parodie sous la forme d'une chansonchôme : "La fermeture" .
Les portes du pénitencier
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/31 - 15:56

O mamma mia, tegnìm a cà

Anonymous
O mamma mia, tegnìm a cà
Testo riportato in “I canti popolari italiani. 120 testi e musiche”, a cura di Roberto Leydi, 1973.
Poi anche in “Il folk italiano. Canti e ballate popolari”, a cura di Giuseppe Vettori, 1975.

“Sentòn” e “rudón” sono rispettivamente il cinghione ed il ruotone della motrice (molino) della filanda.
O mamma mia, tegnìm a cà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 14:08
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Amore mio non piangere

Anonymous
Amore mio non piangere
Canto di risaia interpretato sia da Giovanna Daffini (in "Bella ciao" del 1964, poi in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998) che da Anna Identici (in “Alla mia gente…”, 1971)
Testo in “Canti popolari italiani”, a cura di Giuseppe Vettori, 1974.
La versione presente su Il Deposito riporta un’ultima strofa aggiuntiva, non consueta, che ho inserito tra parentesi.

Una canzone che – come molte canzoni popolari - ha stretta connessione con altre di diversa declinazione (nate in ambito partigiano, militare, operaio…), come per esempio “Senti le ruote che girano”, citata da Gian Piero Testa a commento della canzone di naja Cara burbetta
Amore mio, non piangere
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 13:47
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La filanda de Ghisalba

Anonymous
La filanda de Ghisalba
Canzone di filanda (Ghisalba è un paese nel bergamasco) con qualche elemento in comune con Mama mia, mi sun stufa

Nel disco di Anna Identici intitolato “Alla mia gente…”, pubblicato nel 1971
Testo trovato su Wikisource

“Cal” e “poc” (o pocch) erano prove di quantità sul filato prodotto, in particolare il cal si verificava quando la quantità di scarto superava i limiti consentiti; il poc invece quando la filandera, pur rispettando la proporzione fra filato e scarto, aveva prodotto poco filato.
Il “pruvìn” era una verifica sulla qualità del filato. Dopo un certo numero di esiti positivi, la filandera poteva guadagnare la mansione di Maestra o Mistra, con un incremento significativo della paga.

Il naspo, o aspo (o aspe, al femminile plurale, quando l’attrezzo è inserito in batteria nella filatura meccanizzata) era un attrezzo per avvolgere in matassa il filo di seta. E’ dal nome di questo... (Continues)
La filanda de Ghisalba
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 13:18

A mezzanotte in punto

Anonymous
A mezzanotte in punto
Canzone diffusa in tutta l’Italia settentrionale sul tema del contrasto tra figlia e padre padrone.

Per esempio, nel volume con CD intitolato “Voix d’Italie” (1999), a cura di Ignazio Macchiarella, docente universitario in Etnomusicologia.

Faceva parte anche del repertorio di Paolina “Lina” Mazzola, classe 1923, di Pompiano, Brescia, ultima sopravvissuta del Coro delle Mondine di Opera, scomparsa nel 2011. (fonte: Coro Ingrato)
A mezzanotte in punto, la bella la si risveglia.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 11:28

E la vita dei mondine

E la vita dei mondine
Dal repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).

Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questo collage di canti di risaia.
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro Ingrato di Milano)
E la vita dei mondine
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 10:01

È arrivato il 18 aprile

È arrivato il 18 aprile
[1948]
Canzone di autore anonimo, nel repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).
Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questa “E’ arrivato il 18 aprile”
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro... (Continues)
È arrivato il 18 aprile - paraponziponzipò
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 09:46
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Ai fratelli Cervi, alla loro Italia

Ai fratelli Cervi, alla loro Italia
28 dicembre 1943 - 28 dicembre 2013
70 anni dopo la loro memoria è ancora viva

Poesia di Salvatore Quasimodo Nella raccolta intitolata «Il falso e vero verde», pubbicata nel 1956

(Bernart Bartleby)
Interpretata in musica da Mario Rossi e l'Orchestra Del Circolo Arci Arturo Toscanini nel Concerto Per la Resistenza Torino 1964

In tutta la terra ridono uomini vili,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/12/30 - 09:29
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La bella partigiana

La bella partigiana
Il titolo originale di questa canzone è «La bella partigiana» e autrice ne è Ivana Monti (1947-), importante attrice italiana, moglie del giornalista Andrea Barbato, nota soprattutto per le sue interpretazioni sia nel teatro drammatico che in quello brillante, con Strehler, Eduardo De Filippo, Dario Fo e Franca Rame, Lando Buzzanca, Walter Chiari e Andrea Giordana.
La canzone fa parte dello spettacolo intitolato «Mia cara madre. Ricordi e voci della nostra terra dal 1913 alla Liberazione» (1996) di cui la Monti è autrice oltre che interprete, ma che riprende, aggiorna ed arricchisce uno spettacolo precedente ideato dal Coro delle mondine di Novi che aveva un titolo anche più bello, «Eva sempre ribelle». Nello spettacolo della Monti al coro citato si uniscono e si alternano il Coro delle mondine di Correggio ed il Coro Matildico Van Dolo di Toano (formazione interamente maschile). Le musiche... (Continues)
E le l'andava in bicicletta
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/12/29 - 22:28
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Povre filandere

Anonymous
Povre filandere
Il testo di questa canzone appare anche su Il Deposito accompagnato da questa nota:

Dal repertorio della filanda. Raccolta da [Gianni] Bosio, Boccardo e Vailati a Cologno al Serio [Bergamo] nel 1966.
In GiuseppeVettori, «Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974», Roma, Newton Compton, 1975.


Aggiungo che la canzone appare in diversi dischi, per esempio in quello di Anna Identici del 1971 intitolato «Alla mia gente. I canti delle mondine e delle filandere». Poi anche in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’IIstituto Ernesto De Martino, 1998. E pure in «Italian Folk Music. Lombardia. Vol. 7», interpretata da Sandra e le Mondine (?).

(Bernart Bartleby)
Povre filandere, non gh’avrì mai ben,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/12/29 - 22:19
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Ricordate brava gente

Ricordate brava gente
1970
da ildeposito

La versione qui pubblicata è quella integrale, così come era stata inizialmente scritta da Antonio Catacchio e Diego De Palma. Nella successiva registrazione su Cd vennero cancellate le strofe 6/7/8 (qui in corsivo) in quanto riguardavano quel particolare momento storico-politico e quindi oggi fuori tema rispetto al fatto politico più grave: la programmata strage di Stato
Ricordate brava gente
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/12/29 - 21:50
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Walc

Walc
È morto un gran compositore polacco Wojciech Kilar.
Krzysztof Wrona 2013/12/29 - 11:07
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Trauma of War

Trauma of War
[2013]
Album :The mediator between head and hands must be the heart
Children watch their mothers die
(Continues)
Contributed by adriana 2013/12/29 - 11:02
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A Song for Alan Turing

A Song for Alan Turing
[2002]
Lyrics and Music by Stephen J Pride
Testo e musica di Stephen J Pride

Per la storia di Alan Turing si veda The Apple
Manchester, southern England
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/27 - 19:07
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Todo cambia

Todo cambia
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
anna maer 2013/12/27 - 17:46
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'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu)

'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu)
d'après L’ASINO, version italienne de MondOrchestra
d'une chanson sicilienne – 'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu) o U Sceccu – MondOrchestra – 2003

De l'album “Banditi, Pirati e Carrettieri”

Un morceau traditionnel, un réarrangement de Rocco Pollina du MondOrchestra, remontant à la révolution indépendantiste sicilienne ou « Printemps des peuples » de 1848, une révolution anti-bourbonique qui eut comme centre moteur Palerme. Pendant 16 mois, jusqu'en mai 1849, la Sicile se gouverna en État indépendant avec Ruggeru Sèttimu à la tête du gouvernement. Ensuite les Boourbons reprirent en main la situation et Ruggeru Sèttimu fuit à Malte où il mourut en exil en 1863.

(J'imagine que cette chanson plaira à Marco Valdo M.I et, surtout, à son inséparable Lucien Lane.)

Bien sûr qu'elle nous a plu et d'ailleurs, on l'a traduite en français... ou plutôt, on l'a réarrangée en une... (Continues)
L'ÂNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/27 - 16:24
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Piccola storia ignobile

Piccola storia ignobile
Si un nuevo aplazamiento no lo impide, previsiblemente el Consejo de Ministros aprobará su anteproyecto de ley del aborto, y España, en este asunto, volverá 30 años atrás de un plumazo. La norma, que llega con la firma del ministro de Justicia, Alberto Ruiz Gallardón, eliminará el sistema actual de plazos, en el que el aborto es un derecho de la mujer durante las primeras 14 semanas de embarazo, y retomará el anterior sistema de supuestos: el mismo que rigió entre 1985 y 2010; pero, previsiblemente, con supuestos más restringidos. Sería, así, la ley más dura en tres décadas.
PEQUEÑA HISTORIA INNOBLE
(Continues)
2013/12/27 - 12:09
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Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni
Romanesco
Borghetti da il porto delle ombre
SESTO SAN GIOVANNI
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/27 - 12:07
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The Apple

The Apple
2013
The Big Other

"The Apple," pays a modern musical homage to Alan Turing—whose tragic demise inspired band member Mike Barrett to write the song. "'It's one of the oldest songs on the album and has always been a favorite to play live," Barrett explained.Turing was a brilliant UK mathematician during the 1930s-1950s, who was found guilty of "gross indecency" with another man back when British law condemned homosexual activity. He was given the difficult choice between being sent to prison or chemical castration. "He chose the latter and was forced to take female growth hormones, which inevitably had a grave effect on his body and mind," Barrett explained. "When he died two years later from cyanide poisoning, a half eaten apple was found next to his bed. Some suspect his suicide was a recreation of a scene from his favorite fairytale, Snow White."Barrett shared that he first learned about... (Continues)
They said Alan
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/26 - 23:32
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Isn't It a Pity

Isn't It a Pity
... perfidi ma giusti, per l'appunto.
Grazie!
Bernart Bartleby 2013/12/26 - 22:49




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