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Refusez !

Refusez !
Refusez !

Chanson française – Refusez ! – Marco Valdo M.I. – 2013

Mon cher ami Lucien l'âne, j'apprends que maintenant en Italie, il y a des jeunes qui désertent les cours de religion catholique...

Il était temps, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents. On est quand même au vingt et unième siècle. Depuis le temps que ça dure cette comédie religieuse, je te jure vraiment qu'il est temps que ça cesse... Si l'humanité veut advenir et ensuite, survivre, il faut que les gens deviennent un peu moins crédules et un peu plus sensés et ne se laissent plus embobiner par des racontars fols.

Donc, je te disais qu'en Italie, je veux dire, même en Italie, un des pays les plus crédules du monde et des plus infestés par la religion – dans son cas, catholique, les jeunes commencent à se rebeller et à refuser en masse de se soumettre à ses diktats. J'apprends cela au travers d'un article de la revue... (Continues)
Monsieur le Directeur
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/9 - 19:34
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Me llamarán

Me llamarán
‎[1955]‎
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata ‎‎“Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in ‎Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime ‎stavano finalmente morendo...‎

Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco ‎Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al ‎‎Don Chisciotte di Cervantes.‎



‎“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta ‎‎Gabriel Celaya ‎‎in una sua famosa poesia.‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 15:32
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Police Beat

Police Beat
‎[1982]‎
Un brano originariamente scritto dalla band SSD (Society System Decontrol) e incluso nel loro ‎disco intitolato “The Kids Will Have Their Say”‎
Ripreso più tardi dai più famosi concittadini, i bostoniani Mighty Mighty Bosstones nel loro disco ‎intitolato “Don't Know How to Party” del 1993.‎

Police pick me out of the crowd,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 14:51
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Women’s Prison

Women’s Prison
‎[2004]‎
Parole e musica di Loretta Lynn, dal suo ultimo album intitolato “Van Lear Rose”, prodotto da Jack ‎White dei White Stripes

I'm in a women’s prison
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 13:35
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Judge Dread

Judge Dread
‎[1967]‎
Parole e musica di Prince Buster, nome d’arte del musicista giamaicano Cecil Bustamente ‎Campbell.‎
Nell’album intitolato “Judge Dread Rock Steady”‎.
Testo trovato su Passagen



Parodia del tipo di giustizia riservata ai “ragazzi di strada”, ai “rude boys”, la controcultura ‎giovanile sviluppatisi in Giamaica all’inizio degli anni 60 che, con i suoi generi ska, rocksteady e ‎reggae, ha tanto influenzato e modificato il panorama musicale inglese e mondiale, fino ai giorni ‎nostri.‎
‎(You're rough, you're tough, you're rough, you're tough)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 13:14
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Sing Sing Prison Blues

Sing Sing Prison Blues
‎[1924]‎
Scritta da Porter Grainger & Freddie Johnson.‎
Incisa da Bessie Smith nel 1924, in seguito nella raccolta intitolata “The Empress” pubblicata nel ‎‎1971.‎



Canzone “femminista” in cui, per una volta, è la donna che ammazza il proprio maschio, stanca dei ‎tradimenti e delle violenze subite: ‎
- “Perché Bessie hai ammazzato il tuo uomo?”‎
‎- “Giudice, tu non puoi capire perché non sei una donna. Puoi mandarmi dove vuoi, anche nel ‎braccio della morte a Sing Sing: ho ucciso il mio uomo e non sono affatto pentita, non chiedo ‎perdono!”
Gonna journey up the Hudson‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 11:48
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Black Betty

Black Betty
‎[Anni 20 del 900?]‎
Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. ‎D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas. ‎
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.‎
Testo trovato su Early American Crime, ‎dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.‎



Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.‎



Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu ‎detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta ‎nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.‎


Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.‎



Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione... (Continues)
Oh, Lawd, Black Betty,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 10:35
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Chastity Belt

Anonymous
Chastity Belt
‎[Primi anni 60?]‎
Canzone goliardica che probabilmente ebbe origine nelle accolite o nelle società rugbystiche ‎universitarie di Cambridge o di Oxford. Si troverebbe pubblicata per la prima volta su di un numero ‎del 1962 della rivista musicale inglese “Sing!”.‎
Io l’ho trovata inclusa in un EP datato 1963 dei Four For Fun, gruppetto di giovani musicisti ‎costituito dai fratelli scozzesi Rory ed Alex McEwen, da Richard Dick Fariña e dalla sua ‎compagna di allora, Carolyn Hester.‎



Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café‎

Un’allegra canzoncina sul – potrebbe dirsi – meglio fare l’amore che fare la guerra, ma anche sul ‎‎“quando il gatto non c’è [in questo caso il nobile Sir Oswald partito per la guerra] i topi [in questo ‎caso lo straniero di passaggio ed infine il servo furbo] ballano”… non fosse per quella stupida ‎cintura di castità imposta dal “cunning old Celt” alla sua bella... (Continues)
Oh, say, gentle maiden, may I be your lover?
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 09:38
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España, aparta de mí este cáliz

España, aparta de mí este cáliz
‎[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) ‎che danno il titolo alla sua ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎ ‎Poco tempo dopo sarebbe scomparsa anche la Spagna repubblicana, ingoiata dalle tenebre del ‎fascismo...‎


Musica di Noel Nicola, dal disco intitolato “Noel Nicola canta a César Vallejo” del 1986.

“Se la madre Spagna cadesse – dico per dire – bimbi del mondo, uscite, andate a ‎cercarla!”
Niños del mundo,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 16:29
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Cindecinquande

Cindecinquande
(O. Mannarini)

2010
Girano le pale
Vene la scimmie e se fasce padrone de la vigne
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/7 - 14:29
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Trece Rosas

Trece Rosas
‎[2005]‎
Scritta da Fernando Bastos
Nel disco intitolato "Gente que no sabe nada de la vida"‎

Si vedano anche Hasta siempre, Tensi, Pétalos e Canción de la cárcel de Ventas.‎
Eran casi adolescentes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 12:01
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Canción de la cárcel de Ventas

Anonymous
Canción de la cárcel de Ventas
‎[1940]‎
Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, ‎all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por ‎la Memoria‎

Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere ‎femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino ‎a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un ‎eufemismo…‎

Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato ‎con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e ‎poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse ‎dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, ‎miliziane repubblicane passate per... (Continues)
Cárcel de Ventas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 11:20
It was rather obvious that a page devoted to Katyusha would become immediately a “monster” page; it is one of the most celebrated and famous songs in history. So famous, that it is considered by most people to be a folksong; but it was written in 1938 by Michail Vasiľevič Isakovskij and set to music by Matvei Blanter. It is about a young woman lamenting for her husband who has been sent to the front, but, in its long and incredible history, it gave its name to a type of rocket-launchers, was turned into a partisan song in Italy and Greece, was used as a base for pop songs and even turned into parody by students. A page starting with translations and versions in 35 languages is not everyday's matter; and this is only the beginning...
Riccardo Venturi 2013/10/7 - 02:35
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Testament ‘95

Testament ‘95
[1995]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Pochwała łotrostwa"
Testo scavato qui
W trzydziestym ósmym roku życia
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/6 - 22:05
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Imidiwan ma tenman

Imidiwan ma tenman
2011
Tassili

Circa la storia più antica dei tuareg si sa poco di preciso. Ogni confederazione conserva tradizioni relative all'arrivo nelle sedi storiche. Spesso il progenitore ancestrale è una donna (per esempio Tin Hinan presso i tuareg del Nord), e quasi sempre si ricorda la presenza anteriore di altre popolazioni (gli Isebeten, dalla lingua un po' diversa e dai modi più primitivi).

Comunque sia, per secoli i Tuareg sono vissuti come dominatori del deserto, esercitando l'allevamento, il commercio transahariano e la razzia, il che portava a frequenti scontri tra tribù. Oggi allevano dromedari e vivono in villaggi provvisori formati da tende.

Sottomessi (almeno nominalmente) dai Francesi intorno agli inizi del Novecento, i Tuareg poterono mantenere a lungo i propri capi e le proprie tradizioni. Ma con la decolonizzazione videro il loro paese frammentato in una serie di Stati, con la... (Continues)
Imidiwan ma tennam dagh awa dagh enha semmen
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/6 - 15:54
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L'Altro Soldato

L'Altro Soldato
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Ah che caldo che faceva
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/5 - 22:54
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Barabba Superstar

Barabba Superstar
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Senti me sentimento
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/5 - 22:44

Stop it

Voci per la libertà 2013
We are a slow vibration ready to explode
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 20:41

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 18:41
Song Itineraries: The Tibetan Drama

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:34
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 14:20
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El burro i l’àguila reial

El burro i l’àguila reial
‎[1974]‎
Parole e musica di Francesc “Quico” Pi de la Serra
Dall’album intitolato “No és posible el que visc” (lo tradurrei con “Non credo ai miei occhi”)‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎
interpretata anche da Cesk Freixas

Chi sono l’asino e l’aquila reale? Eccoli qua!‎
Qui fa i desfà quan vol sense manies,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/4 - 10:54
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Катюша

Катюша
FINLANDESE / FINNISH [2]

La versione di Orvokki Itä da fi.wikipedia
Orvokki Itä's version from fi.wikipedia.

"Orvokki Itä" era il nome collettivo con il quale firmavano le loro composizioni lo scrittore e cantautore Reino Helismaa (1913-1965) e il musicista Toivo Kärki (1915-1992); "Orvokki Itä" è l'anagramma di "Toivo Kärki". Toivo Kärki è ricordato per essere un famoso compositore di tanghi.

"Orvokki Itä" was the "collective name" the writer and folksinger Reino Helismaa (1913-1965) and the composer Toivo Kärki (1915-1992) signed their works with; "Orvokki Itä" is the anagram of "Toivo Kärki". Toivo Kärki is best known for being a main figure in the so-called "Finnish tango". [RV]
Silloin tuoksui tuomet rantamalla,
(Continues)
Contributed by RV 2013/10/3 - 20:37
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Il campo

Il campo
Parbuckling
di Riccardo Venturi

Ho come la vaga impressione che, a Lampedusa, non ci sarà nessuna operazione di parbuckling. E che non se ne continuerà a parlare a distanza di anni. La legge per vietare gli “inchini” l'hanno fatta subito dopo la grande impresa del comandante Schettino, mentre un po' più in giù si continua ad applicare la Bossi-Fini. Si arrestano gli “scafisti”, ma non ci si interroga nemmeno un po' perché gli scafisti esistono. Eppure dovrebbe essere chiaro: esistono perché niente consente alle persone di immigrare legalmente. Esistono perché la clandestinità è un business. Esistono per il profitto. Pare che, negli ultimi anni, nel Mediterraneo siano morti circa 6000 immigrati, seimila; e viene il sospetto che quelli di oggi facciano notizia solo perché la cosa è avvenuta a cinquecento metri dalla riva e non al largo. Perché i cadaveri sono stati allineati coi teli sopra... (Continues)
2013/10/3 - 19:33
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I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier

I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
nel libro "Bollettino di guerra" di Edlef Köppen,a pagina 41 (edizione Oscar Mondadori, 2009, nella traduzione di Luca Vitali) viene citata questa canzone in questo modo:

"A New York, in tutti i varietà, nei music-hall, per le strade e nei saloon viene cantata una canzone di protesta contro la guerra, che tradotta nella nostra lingua fa all'incirca cos':

Non ho allevato mio figlio per farne un soldato,
l'ho cresciuto perché sia vanto e gioia della mia vecchiaia,
chi ha il coraggio di mettergli in mano un'arma,
perché uccida i figli cari a un'altra madre?

E' giunto il momento di gettare le armi,
non potrebbe mai più esserci alcuna guerra
se lo gridassero tutte le mamme del mondo:
non ho cresciuto mio figlio per farne un soldato!
"
giuseppina dilillo 2013/10/3 - 18:37
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Катюша

Катюша
FINLANDESE / FINNISH [1] - KARJALAN KATJUUSA (La "Katiuscia di Carelia")
KARJALAN KATJUUSA (The "Katyusha of Karelya")




Che una “Katiuscia” finlandese provenga dalla Carelia non è un caso: la Carelia, finlandese di lingua e di tradizioni, faceva parte dell'URSS ed era occupata dai tedeschi (la Finlandia, invece, era stata occupata dai russi e non nutriva particolari sentimenti filosovietici). La “Katiuscia careliana” deve essere una delle primissime versioni di Katyusha in una qualche lingua: la compose nel 1943 Niilo Sauvo Pellervo Puhtila, noto come Saukki, che all'epoca aveva soltanto 15 anni (è nato nel 1928 ed è ancora vivo); fu cantata da A. Aimo, vale a dire Aimo Vilho Andersson. Nel video di questa pagina, invece, la “Karjalan Katjuusa” è interpretata dal cantante Vili Ronkainen.

It is not by chance that the Finnish Katyusha comes from Karelia: Karelia, Finnish for its language... (Continues)
KARJALAN KATJUUSA
(Continues)
Contributed by Riku Pentturi 2013/10/3 - 15:40
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Катюша

UNGHERESE / HUNGARIAN [2]

La pagina di hu.wikipedia riporta però anche una “versione tradizionale” di Katiuscia in ungherese, che appare come una vera versione cantata.

The hu.wikipedia page also mentions a “traditional version” of Katyusha in Hungarian, which appears to be a true version made for singing:
KATYUSA
(Continues)
Contributed by RV 2013/10/3 - 15:30
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Катюша

UNGHERESE / HUNGARIAN [1]


La versione (letterale) ungherese ripresa da hu.wikipedia
The Hungarian (literal) translation reproduced from hu.wikipedia

A Katyusa (Катюша) egy orosz nyelvű szovjet katonadal, melyben egy lány várja a kedvesét, aki a háborúba ment. A dallamot Matvej Iszaakovics Blanter, a szöveget pedig Mihail Vasziljevics Iszakovszkij írta 1938-ban. A dal a második világháborúban vált igen népszerű indulóvá. Először Valentyina Batyiscseva énekelte el 1938. november 27-én egy moszkvai koncerten (Дом Союзов) .

A Katyusa a Kátya becenév kicsinyítőképzős változata, a Kátya pedig a Jekatyerina (Katalin) név becézett formája.

A dal után kapta nevét a II. világháborúban használt BM–13 Katyusa rakéta-sorozatvető. A Katyusa külföldön is hamar népszerűvé vált a háború alatt és után. Az olaszok Katarina és Fischia il vento címmel dolgozták át. Ugyanerre a dallamra íródott az „Ellopták... (Continues)
KATYUSA
(Continues)
Contributed by RV (Orbán Viktor meg kell halni!) 2013/10/3 - 15:23
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Катюша

GRECO / GREEK [2] - ΥΜΝΟΣ ΤΟΥ ΕΑΜ (INNO DELL'EAM)
ΥΜΝΟΣ ΤΟΥ ΕΑΜ (HYMN OF EAM)

Durante la guerra civile greca (1946-1949) i partigiani greci (αντάρτες) che avevano già combattuto contro gli invasori nazifascisti (tedeschi e italiani) dal 1941, composero la loro versione di “Katyusha”: al pari di Fischia il vento, la musica di “Katyusha” servì per un canto partigiano. Si tratta dello 'Υμνος του ΕΑΜ (“Inno dell'EAM”), vale a dire dello Εθνικό Απελευθερωτικό Μέτωπο (Fronte di Liberazione Nazionale) controllato dal Partito Comunista Greco e formatosi il 27 settembre 1941 a Salonicco. Il canto fu, molti anni dopo, inciso da Thanos Mikroutsikos e cantato da Maria Dimitriadi:

During the Greek Civil War (1946–1949) Greek partisans who had also fought against the Nazi-fascist invasion in 1941, wrote their version of "Katyusha": like the Italian Fischia il vento, the tune of Katyusha was used for... (Continues)
Τρία γράμματα μόνο φωτίζουν
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/10/3 - 14:57
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Катюша

GRECO / GREEK [1]

La seguente traduzione di "Katiuscia" in greco è stata preparata il 17 ottobre 2010 nell'ambito del forum phorum.gr - Διαδικτυακή Κοινότητα dall'utente "phi", in una discussione intitolata " 'Ενα τραγούδι - μία ιστορία" ("Una canzone, una storia"). L'utente ha preparato una versione cantabile in greco, accompagnandola però dalla traduzione letterale (tra parentesi quadre). In questo caso riproduciamo le due versioni una di fianco all'altra, come nell'originale. Scrive "phi" per introdurre: Στα Ρωσικά «Κατιούσα» είναι το χαϊδευτικό του ονόματος Αικατερίνη, "Κατερινούλα", λοιπόν. Τα σοβιετικά ρουκετοβόλα BM-8, BM-13 και BM-31Η ονομάστηκαν έτσι από ένα δημοφιλές ρωσικό τραγούδι του 1938. Οι στίχοι του μιλούν για ένα κορίτσι που λαχταρά τον αγαπημένο της που υπηρετεί στον στρατό στα σύνορα.. Προσπάθησα να μεταφράσω το τραγούδι με τέτοιο τρόπο ώστε να μπορεί να τραγουδηθεί με... (Continues)
ΚΑΤΙΟΥΣΑ
(Continues)
Contributed by RV 2013/10/3 - 14:18
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:52
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Катюша

Катюша
BULGARO / BULGARIAN

Una traduzione bulgara ricavata dai sottotitoli di questo video ruTube. E' accompagnata da una trascrizione in caratteri latini.

A Bulgarian translation reproduced from the subtitles of this ruTube video. The translation is followed by a transcription into Latin characters. [CCG/AWS Staff]
КАТЮША
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/10/3 - 12:50
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:48
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Катюша

Катюша
GIAPPONESE / JAPANESE [1]

La traduzione giapponese di "Katiuscia" è stata ripresa dalle "info" di questo video YouTube. Alla questione della "Katiuscia giapponese" (Kachūsha no uta) abbiamo voluto dedicare uno spazio apposito in questa pagina, sebbene si tratti di una canzone del tutto autonoma e, anzi, assai precedente alla "Katjuša" sovietica.

The Japanese translation is here reproduced from the infos of this YouTube video. There's another Katyusha in Japanese (Kachūsha no uta), to which we have devoted a special section in this page although it is a fully independent song written much earlier than the Soviet Katyusha. [CCG/AWS Staff]

「カチューシャ」(ロシア語: Катюша)はソビエト連邦の時代に流行したロシアの歌曲である。作詞はミハイル・イサコフスキー、作曲はマトヴェイ・ブランテル(Матвей Блантер)である。日本でもいわゆるロシア民謡を代表する一曲として[1]広く親しまれている。
目次

概要

カチューシャという娘が川の岸辺で恋人を思って歌う姿を描いた歌曲である。カチューシャとはエカテリーナ(Екатерина)の愛称形である。

この歌の制作は、イサコフスキーとブランテルが1938年に出版社の仲介で引き合わされたことに端を発する。2人は依頼された新刊雑誌のための歌曲を完成させると、帰りの車中で早くも次の作品への構想を立てた。ブランテルが自らの率いる国立ジャズ・オーケストラのための曲作りを持ちかけると、イサコフスキーはその場で自作の詩を暗誦した。ブランテルは歌詞を書きとめながら、その時すでにリズムと旋律が頭の中に浮かんでいたという。

当初の歌詞は2番までしかなく、カチューシャの恋人が兵士として徴用されていることを示唆する内容はなかった。しかし当時の不穏な世界情勢を反映して、国境警備に当たる若い兵士を故郷の恋人が思って歌うという設定で3番と4番の歌詞が書き足された。こうして完成した「カチューシャ」は、1938年11月27日にワレンチナ・バチシェワ(Валентина... (Continues)
カチューシャ
(Continues)
Contributed by RV 2013/10/3 - 12:19
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Don Juan

Don Juan
DON GIOVANNI
(Continues)
Contributed by Paola 2013/10/3 - 11:45
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A por el mar

A por el mar
‎[1976]‎
Scritta da Luis Eduardo Aute, che la incise personalmente nel 1978 nel suo album intitolato ‎‎“Albanta”.‎
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
El mar, que fue una palabra
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:58

Los clandestinos

Los clandestinos
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Pocos saben sus nombres, sus apellidos;
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:56
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Las canciones que ahora nacen

Las canciones que ahora nacen
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il marito José Luis García Sánchez, regista cinematografico
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Las canciones que ahora nacen
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:55
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Σιγά μην κλάψω, σιγά μη φοβηθώ

Σιγά μην κλάψω, σιγά μη φοβηθώ
La dichiarazione di Mikis nel corso di un concerto all'Erodio Attico il 28 settembre 2013 in un video postato in youtube da Spitha Neas Ionias.
Gian Piero Testa 2013/10/2 - 23:25
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Катюша

Катюша
ISLANDESE / ICELANDIC


Vertu til er vorið kallar á þig di Tryggvi Þorsteinsson
Vertu til er vorið kallar á þig by Tryggvi Þorsteinsson.



Sull'aria di “Katiuscia” viene cantata in Islanda una popolare canzone intitolata Vertu til er vorið kallar á þig (“Stai qui prima che la primavera ti chiami”), una strofa scritta da Tryggvi Þorsteinsson, di cui diamo qui anche la traduzione italiana e inglese. Nel video, girato in Islanda, la soprano russa Aleksandra Černyšëva canta “Katyusha” in russo, seguita dal coro islandese che canta la canzone nella propria lingua al quale si unisce poi la stessa soprano.

A popular Icelandic song is sung to the tune of “Katyusha”: Vertu til er vorið kallar á þig (“Stay here before spring calls you”), a verse written by Tryggvi Þorsteinsson followed here by an Italian and English translation. In the video, turned in Iceland, the Russian soprano Aleksandra Chernyshova... (Continues)
Vertu til er vorið kallar á þig,
(Continues)
Contributed by Ríkarður V. Albertsson 2013/10/2 - 23:14
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (Continues)
[strumentale]
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 14:24
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Neno orfo con cabalos ao fondo

Neno orfo con cabalos ao fondo
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da César del ‎Caño e da Antón Seoane (Pilocha).‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo, qui descritto come cavalli al ‎galoppo di notte, portatori di un vento scuro e mortale, cavalli che al loro passaggio hanno lasciato ‎il poeta – che nel 1936-39 era un giovane uomo – orfano di tutto, persino della propria dignità, ‎giacchè allo scoppio della guerra civile Celso Emilio Ferreiro fu costretto ad arruolarsi tra i ‎falangisti “come unico modo di aver salva la vita e di garantire tranquillità alla famiglia”. Ma già ‎nel 1937, di ritorno dal fronte delle Asturie, fu arrestato e detenuto per alcuni giorni per aver ‎pronunciato discorsi antifascisti. Fu salvato dalla fucilazione,... (Continues)
Pasaron os cabalos da noite e veu a ialba. ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 12:12
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Espranza

Espranza
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Alfonso ‎Deus Santos (Cumbre), da Jei Noguerol e da Suso Vaamonde.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Erguerémo-la espranza
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 11:51

Aire puro

Aire puro
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Jei ‎Noguerol.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… L’aria pura che reclamava il ‎suo diritto ad entrare in ogni casa era quella stessa libertà che - se accolta da tutti come auspicava il ‎poeta - avrebbe finalmente soffiato via il tanfo del fascismo che appestava la Spagna… ‎

O aire puro da mañá procrama
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 11:24
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Cantata NO MUOS

Cantata NO MUOS
Nella tradizione dei cantastorie, la cantata racconta la nascita del movimento NO MUOS, che si oppone alla installazione della 4° stazione M.U.O.S. (Mobil User Objective Sistem) nella base militare US Navy N.R.T.F. a Niscemi (CT). La storia arriva fino al 30 marzo 2013, giornata della grande manifestazione nazionale a Niscemi, dove è stata presentata per la prima volta.
www.nomuos.info
www.nomuosfilm.it
www.matildepoliti.com
1. Sicilia, nostra terra amata matri
(Continues)
Contributed by matilde politi 2013/10/2 - 10:51

L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)

Antiwar Songs Blog
L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)
“L’arresto degli assassini (come dovrebbe essere)” di Gian Piero Testa   L’assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-02 10:43:00
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Nota necrolóxica

Nota necrolóxica
‎[1972]
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cementerio privado” pubblicata nel 1972.‎
Poesia poi musicata da Luís Emilio ‎Batallán.‎

Si tratta di un epitaffio scritto per sé stesso (il poeta morirà qualche anno più tardi) e per ogni poeta ‎che ha avuto il coraggio di mettere la sua arte al servizio della verità, della libertà, della speranza, ‎della vita, dell’uomo. Questo tipo di poeta non muore ma si trasfonde nella storia. Il poeta può ‎morire ammazzato come un cane ( il “can de palleiro”, razza canina autoctona della Galizia) perché ‎canta una terra ferita e oltraggiata da gente stupida e meschina, ma ogni necrologio risulterà falso, ‎che il poeta – così come tutti i morti ammazzati perché cercavano libertà e verità – non muore, anzi, ‎godrà sempre di ottima salute. Il corpo può essere vinto, la giustizia può essere piegata ma il fuoco ‎che incendia le idee, la ribellione, non sarà mai vinto…‎
Deron os abecedarios
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 09:27
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Inverno

Inverno
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xerardo Moscoso, Xoán Silva e Luís Emilio Batallán, la cui versione è intitolata ‎‎“Chove, chove”.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Chove, chove na casa do pobre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:32
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María Soliña

María Soliña
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Una delle poesie più intense e famose del grande poeta gallego, messa in musica da diversi autori, ‎tra cui Falsterbo 3, Xavier, Amancio Prada, ‎Astarot, Benedicto, Los Tamara, Luar Na Lubre e Carlos Núñez con Teresa Salgueiro, l’ex ‎splendida voce dei Madredeus.

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎



Una poesia in cui Celso Emilio Ferreiro associa l’oscurità dei suoi tempi a quelli dell’Inquisizione, ‎raccontando l’orribile vicenda della persecuzione di María Soliña (o Soliño), una donna vissuta tra ‎‎16° e 17° secolo a Cangas de Morrazo, in Galizia.‎

Nata intorno al 1550, María aveva sposato un pescatore povero ma intraprendente, Pedro Barba, che ‎divenne ben presto un importante imprenditore ittico.... (Continues)
Polos camiños de Cangas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:27




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