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Before 2013-1-14

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We Are Not Evil

We Are Not Evil
‎[2012]‎
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che ‎l’accompagnano in questo concept album. ‎
Album “The Violence”‎



‎“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada ‎del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo ‎originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la ‎persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese ‎era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e ‎sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su ‎‎OndaRock)‎

‎The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials ‎during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (Continues)
We are not evil, we are not unkind,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/14 - 15:23
Song Itineraries: Witches
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Impossible Times

Impossible Times
‎[2012]‎
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che ‎l’accompagnano in questo concept album. ‎
Album “The Violence”‎

‎“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada ‎del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo ‎originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la ‎persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese ‎era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e ‎sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su ‎‎OndaRock)‎

‎The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials ‎during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (Continues)
We are alive, through impossible times,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/14 - 12:21
Song Itineraries: Witches
The story of Ciccio Busacca, the Sicilian folksinger who went to the Moon with a Fiat 600 Multipla. Because there's nobody who makes war / and there's true freedom on the Moon!
Riccardo Venturi 2013/1/14 - 04:04
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Mi 'nni vaju 'nta la luna

Mi 'nni vaju 'nta la luna
[1971]
Scritta da Ciccio e Concettina Busacca
Written by Ciccio and Concettina Busacca
Prima pubblicazione e incisione:
First published and recorded:
1972 - 45 Dischi del Sole LR 45/18
Mi 'nni vaju 'nta la luna / Comu canciari stu mundu


Storia di Ciccio (che andò sulla Luna con una 600 Multipla)
di Riccardo Venturi.

Francesco Busacca, detto Ciccio (o meglio, Cicciu), nato a Paternò in provincia di Catania il 15 febbraio 1925, girava la Sicilia, anche nei paesi più sperduti e dimenticati, a bordo della sua vecchia Fiat 600 Multipla col tetto apribile. A bordo aveva poche cose: un paio di chitarre, delle corde di ricambio e il tabellone che illustrava le storie che raccontava in musica. I disegni se li faceva da sé; le storie, a volte, le scriveva assieme alla sorella Concettina. Era un cantastorie, ma non di quelli come oggi si compiacciono (spesso a sproposito) di essere definiti... (Continues)
Vi saluto cari amici
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/1/14 - 02:07
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The Police: Every Breath You Take

The Police: Every Breath You Take
(1983)
The Police

Album: Synchronicity
Words and music by Sting


La canzone dello stalker

Questo classico dei Police è una delle canzoni più famose e più fraintese della musica pop. Al primo ascolto può sembrare una confortante canzone d'amore, ma si tratta di ben altro. Il protagonista della canzone è in realtà un personaggio sinistro, completamente ossessionato dalla donna "amata" a cui si rivolge, di cui osserva, come una sorta di grande fratello, ogni respiro ed ogni mossa.

Una volta una coppia fermò Sting dicendogli: "Adoriamo la tua canzone. E' stata la nostra canzone al nostro matrimonio!", "Beh" - pensò il cantante - "buona fortuna...".

Ora guardate il video in bianco e nero. Se davvero è una canzone d'amore, perché quell'espressione accigliata?

La grandiosità del testo sta nel fatto di essere costruito a partire da alcuni dei più triti luoghi comuni delle più classiche... (Continues)
Every breath you take
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2013/1/14 - 00:12
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وحدتنا الوطنية (We7detna)

وحدتنا الوطنية (We7detna)
In mancanza del testo in arabo ne forniamo al momento un'immagine.
Contributed by DonQuijote82 2013/1/13 - 19:25
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Abuso Di Donna

Abuso Di Donna
[2010]
Music by Tallulah Kidd

This violin track is about Domestic Violence..
[Instrumental]
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/1/13 - 18:42
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Nuraxi

Nuraxi
[1996]

Album:A sa muta

Versos: FABIO CORONAS
Musica: MARCO CAU
Arranzamentos: ASKRA

NURAXI FIGUS, il cavallo di battaglia del gruppo scritto da Fabio Coronas, denunciava in tempi non sospetti, la pietosa condizione a cui erano costretti a sottostare i minatori del Sulcis che protestavano davanti a Montecitorio con lo slogan "Meglio sottoterra che su un’Italia di merda"
Una oke, s'intendet su lamentu,
(Continues)
Contributed by adriana 2013/1/13 - 17:09
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Avdei Far'oh

Avdei Far'oh
[2010]
Album: Seeds of Revolt Demo - EP
Another day, in this deserted hell
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/1/13 - 10:31

Don Michè

Don Michè
11/1/2013
Sull'aria di "Don Raffaè" di Fabrizio De André.

Ma sì, dai. Proprio carini quei due, li si direbbe culo e camicia. Inesistenti l'uno senza l'altro. E pensare che qualcuno ancora credeva che il sig. Santoro Michele fosse un "resistente", il baluardo della "libera informazione democratica & di sinistra" in tivvù, il martire cacciato fuori dalla Rai grazie alle manovre di Silvio Berlusconi, genio del male. E' andata a finire che, la sera del 10 gennaio 2013, il "martire" s'è fatto una bella slinguazzata proprio col suo mortàl nemico, creandogli praticamente un consenso da risorgente. E, dobbiamo dire, la cosa in fondo non ci stupisce affatto. Santoro, quello che in gioventù voleva "servire il popolo", ha servito alla perfezione soltanto una cosa: se stesso. L'altra sera, con la sua "performance" nella quale lui e il fascista forcaiolo Travaglio sono stati letteralmente ridicolizzati... (Continues)
Io mi chiamo Michele Santoro
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/1/12 - 14:47
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The Violence

The Violence
‎[2012]‎
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che ‎l’accompagnano in questo concept album. ‎
Album “The Violence”‎

‎“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada ‎del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo ‎originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la ‎persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese ‎era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e ‎sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su ‎‎OndaRock)‎

‎The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials ‎during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (Continues)
The wood splits and gives you splinters, bark tears the tissue,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/11 - 11:52
Song Itineraries: Witches
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The fin du monde

The fin du monde
‎[1979]‎
Scritta da Gaya Bécaud e Basil Leroux
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di ‎Soundforce, nell’album “The fin du monde”, genere elettronicadancesperimentale‎
Testo trovato su Bide & Musique
Bon, c'est la… c'est la fin du monde
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/11 - 09:00
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Joe Le Trader

Joe Le Trader
(2012)
Album: Ladilafé
Trader,
(Continues)
2013/1/11 - 00:08
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Printemps arabe

Printemps arabe
(2012)
Album: Ladilafé

Paroles trouvées ici
40 ans de dictature
(Continues)
2013/1/10 - 23:58
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Tout va très bien, Madame la Marquise

Tout va très bien, Madame la Marquise
Tout va très bien, Madame la Marquise

Chanson française – Tout va très bien, Madame la Marquise – Ray Ventura et les Collégiens – 1935

Paroles : Paul Misraki & Bach et Laverne
Musique: Paul Misraki 

Lucien l'âne mon ami, connais-tu ce petit refrain qui enchanta la France au point d'être une scie à l'égal du Petit Chemin de Mireille et Jean Nohain et que je m'en vais illico te fredonner, on verra si tu suis et si tu m'emboîtes le pas.

« Tout va très bien...
...Madame la Marquise. Tout va très bien tout va très bien... ».

Évidemment que je le connais. Ici, tout le monde le connaît, même si on ne se rappelle plus trop la suite et les détails. C'est devenu une phrase qu'on utilise à tout propos et de façon certainement ironique. Généralement, quand, de fait, cela ne va pas très bien et même, pas bien du tout.

Tout va très bien Madame la Marquise est devenu une expression proverbiale... (Continues)
Allô ! Allô ! James ! Quelles nouvelles ?
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/10 - 22:40
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Esodi

Esodi
Canzone scritta nel 1993 e ispirata alla guerra nei balcani.
A tutta la gente costretta a fuggire dalla loro casa solo perche' era della religione "sbagliata"
Su quel confine
(Continues)
Contributed by Laura 2013/1/10 - 20:47
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Le mercenaire de Marseille

Le mercenaire de Marseille
‎[1985]‎
Parole e musica di Richard Berry
Testo trovato su Bide & Musique



Un sarcasmo che mi ha ricordato Aux armes etc. e Parachutiste…‎
Il était mercenaire comme d'autres sont marins,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 16:09
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Tout va très bien

Tout va très bien
‎[1982]‎
Scritta da Pierre-André Dousset, autore e compositore francese, e Rika Zaraï, cantante israeliana ‎che ha fatto tutta la sua carriera in Francia.‎
Testo trovato su Bide & Musique

Ancora abbastanza attuale, n'est-ce pas?‎

“Con gli stessi soldi ieri ho fatto il pieno all’auto e oggi ci ho caricato ‎l’accendino…Grazie, signori presidenti!” ‎
‎“A colpi di manganelli e di blindati ho ridecorato tutta casa, ed ora non ho più paura dei furti perché ‎dormo tranquilla nella mia prigione… Grazie, signori presidenti!”‎
‎“E’ facile distinguere i cattivi dai buoni: i cattivi sono quelli che fanno la guerra e i buoni quelli che ‎forniscono i fucili… Grazie, signori presidenti!”


La “navette” nell’ultima strofa è ovviamente la navetta spaziale americana Columbia, che aveva ‎iniziato le sue missioni nel 1981.‎
Avec l'argent, hier, du plein d'essence
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 15:50
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L'apocalypse, c'est dans ta tête

L'apocalypse, c'est dans ta tête
‎[1982]‎
Scritta da Gaya Bécaud e Paul Breslin
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di ‎Soundforce nell’album “Gaya’ Soundforce 3”, genere elettronicadancesperimentale (?)‎
Testo trovato su Bide & Musique

T'es allongé sur ton lit, bien au chaud avec une bonne couverture.
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 14:35
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Ouvrez les frontières

Ouvrez les frontières
‎[1988]‎
Scritta da Michel Robakowski e Jean-Claude Daigle.‎
Con la partecipazione di Patricia Journo, Nathalie ed il coro les Petits chanteurs d’Asnières, in ‎favore della “Ligue internationale contre le racisme et l'antisémitisme” (LICRA)‎
Testo trovato su Bide & Musique

Ouvrez les frontières
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 14:15
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Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)‎

Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)‎
‎[1976]‎
Parole di Maurice Druon (1918-2009), scrittore e uomo politico, membro della Resistenza francese, ‎autore insieme a Joseph Kessel e Anna Marly del celeberrimo Chant des Partisans
Incisa su disco Pathé-Marconi nel 1976 ma sicuramente risalente alla fine della seconda guerra ‎mondiale.‎
Si tratta del lato A di un singolo realizzato per l’associazione “Union National des Evadés de ‎Guerre” (UNEG). Sul lato B – naturalmente – il “Chant des Partisans”.‎
Testo trovato su Bide & Musique

Quelli che se lo prendono nel culo sono qui ovviamente nazisti e collaborazionisti di Vichy…‎
Ed il baritono d’opera comica Michel Dens dovette cantarla con una certa soddisfazione, visto che ‎gli era personalmente capitato di rimanere prigioniero in Germania…‎
Un jour un homme se mit en tête
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 13:41
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They Were Only Playing Leapfrog

Anonymous
They Were Only Playing Leapfrog
Sulla melodia di “John Brown's Body”‎

Direttamente dalle trincee anglofone della Grande Guerra, un’allegra canzoncina diretta dai soldati ‎ai loro superiori… Inutile spiegare che “playing leapfrog”, “giocare alla cavallina”, ha una chiara ‎allusione sessuale…‎
Dalla colonna sonora di “Oh! What a Lovely War”, commedia radiofonica di Charles Chilton del ‎‎1961, poi subito trasposta in musical teatrale (Joan Littlewood) ed in film (Richard Attenborough)‎
Si trova anche nella colonna sonora della miniserie televisiva australiana “Anzacs” del 1985, ‎dedicata alla partecipazione dei volontari australiani nella prima guerra mondiale.‎

Sull'aria della celebre marcia della Guerra Civile Americana, viene sparso il sarcasmo della truppa ‎sugli azzimati ufficiali degli stati maggiori. Nel suo film del 1969 Attenborough lascia questo ‎compito ad un gruppo di stravaccati australiani, in quanto gli “Aussies” erano noti nell'esercito ‎alleato per la loro insofferenza alla disciplina (da ‎‎Cinema: gli anni della ‎contestazione.‎
One staff officer jumped right over another staff officer's back.‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 12:24
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Quand la banlieue descendra dans la ville

Quand la banlieue descendra dans la ville
‎[2000]‎
Parole di Hubert-Félix Thiéfaine
Musica di Hubert-Félix Thiéfaine e Franck Pilant
Album: “Défloration 13”‎

"Ancora quel lucido pazzo visionario di Thiéfaine…‎" (Dead End)

Eh sì. Pazzo, lucido e visionario per bene, visto che praticamente, in questa canzone, Thiéfaine ha descritto alla perfezione la rivolta delle banlieues dell'ottobre 2005, vale a dire cinque anni prima che accadesse. Diciamo anche che non ci voleva poi molto a prevederla; ho avuto la ventura di abitarci, in una banlieue francese, e l'unica cosa da chiedersi era, casomai, perché ancora non avessero dato fuoco a tutto quanto. Mi ricordo che, sui muri, si vedeva spesso scritto: La haine. L'odio. Certo era una cosa, probabilmente, ripresa anche dal film di Mathieu Kassowitz; ma era anche e soprattutto quel che si percepiva, ovunque. Tutto già si preparava, ivi compreso quel lurido farabutto di Sarkozy. E si capisce ancor meglio la canzone di Thiéfaine. E ora su, Riccardino, basta con le ciance, e a tradurre! [RV]
Combattants dans les rues qui puent la trique
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 10:19
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La Fin du Saint-Empire romain germanique

La Fin du Saint-Empire romain germanique
‎[1978]‎
Parole e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Da “...tout corps vivant branché sur le secteur étant appelé à s'émouvoir...”, l’album d’esordio.

Uno dei primi “deliri” – come denuncia già la copertina - di Thiéfaine, contenente però alcuni versi ‎che trovo straordinari: “Sono figlio di una società chiaramente finita… A mio padre e a quelli ‎della sua generazione che se ne tornavano dalla Germania, hanno detto di darsi da fare a ripopolare ‎il paese, ed è così che sono venuto al mondo io un bel mattino all’alba… La guerra era appena ‎terminata, ci si rivendeva le fortificazioni… Ma con i germi della guerra non si produce altro che ‎dei cerebrolesi…”
Je suis le fils d'une société
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 09:43
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Est-ce ta première fin de millénaire?

Est-ce ta première fin de millénaire?
‎[1993]‎
Parole e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Album “Fragments d'hébétude”‎
Il n'est de jour si long qui ne trouble tes nuits
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 09:28
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Qui sont-ils les gens qui sont riches ?‎

Anonymous
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?‎
‎[19° secolo]‎

Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-‎‎1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e ‎compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. ‎La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée ‎Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente ‎in ben 7 tomi.‎
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della ‎‎Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean ‎Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).‎
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 09:12
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Мой Гамлет

Мой Гамлет
Я только малость объясню в стихе,
(Continues)
Contributed by Vyacheslav Chetin 2013/1/10 - 00:13
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Make You Crazy

Make You Crazy
Album: "Hope for the Hopeless" (2006)

feat. Femi Kuti
You know it's hard to be yourself,
(Continues)
2013/1/9 - 23:13

Le beau conscrit

Anonymous
Le beau conscrit
‎[19° o addirittura 18° secolo]‎
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les ‎Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da ‎‎Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 ‎‎(rieditata nel 1979).‎

Julien Tiersot è stato un importante musicologo ed etnomusicologo, nonché compositore. Per ‎cinque anni, dal 1895 al 1900, Tiersot percorse i paesi montani della Savoia e del Delfinato alla ‎ricerca delle canzoni popolari delle genti che li abitavano: ne raccolse ed identificò circa 500, ‎pubblicandone 227 divise per temi (canzoni storiche, tradizionali, d’amore, di nozze, dei pastori, dei ‎coscritti e dei soldati, di lavoro, ninne nane e ballabili)‎

Il brano è incluso in un CD edito nel 2004 dal Centre des Musiques Traditionnelles Rhône-Alpes ‎‎(CMTRA) nella collana “Atlas sonore” (n°18), a cura di Evelyne ‎Girardon, fondatrice con Jean Blanchard (già dei La Bamboche) della ‎‎Compagnie Beline di Lyon.‎
‎“Je viens te faire mes adieux
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 13:40
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Ah, le joli mois de Mai à Paris!‎

Ah, le joli mois de Mai à Paris!‎
‎[1968]‎
Scritta per il "Comité d'action du Théâtre de l'Épée de Bois"
Parole e musica di "Jean-Edouard Barbe", ovvero "Jean-Frédéric Brossard, alias Kirjuhel"
Interpretata da Vania Adrien-Sens
Single: "Ah, le joli mois de Mai à Paris! / Les bons citoyens"



"Un altro diverso e più recente Joli mois de Mai…‎
Ho ricavato questo testo un po’ all’ascolto, un po’ da ‎‎questa pagina giapponese e un po’ dai commenti al ‎video presente su YouTube… Sicuramente ci sono degli errori e alcune perplessità le ho segnalate ‎con (?)." [Dead End, aka BB, 09-01-2013]

Riprendendo in mano questa pagina di un BB che allora si firmava “Dead End”, per prima cosa, “motu proprio” ma ovviamente con motivi ben precisi essa è stata attribuita a Evgen Kirjuhel, che ne è autore “in toto” (testo e musica). L'interprete, Vania Adrien Sens, è una cantante che, in seguito, ha pubblicato un paio di album dove perlopiù... (Continues)
J 'ai vu des hommes matraqués‎,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 11:09
Song Itineraries: 1968 and surroundings
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La brouette à Satan!‎

La brouette à Satan!‎
Canzone popolare originaria della Franche-Comté.‎
A quanto riferito sul sito della Compagnie Beline, il testo si troverebbe nei “papiers” di tal Henri Grospierre dello Jura, una ‎delle fonti della raccolta “Chansons populaires comtoises” realizzata nel 1971 da Jean Garneret & ‎Charles Culot.‎
Sicuramente il brano fa parte del repertorio dei Mélusine e si trova, per esempio, nell’album “Voix ‎Contrevoix” del 1990. Lo troviamo anche in un disco del 1975 di Jean-Loup Baly (dei Mélusine) e ‎Jean Blanchard (dei La Bamboche) dedicato all’organetto diatonico.‎




Satana se ne va per il mondo caricando sulla sua carriola tutti quelli che lo insozzano… La riempie ‎per bene di criminali comuni ma soprattutto di usurai, bancarottieri, finanzieri, banchieri, bottegai ‎ladri, sofisticatori, ciarlatani, preti e ministri dei vari culti e sette (“les culs bénit, les bénis oui-oui, ‎tonsurés, circoncis…”) e dei soldati che con le guerre seminano dolore per il mondo e dei politici e ‎potenti che quelle guerre decidono…‎
Satan le roi des enfers, vient faire sa ronde !‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 10:05
Song Itineraries: The Devil
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Affaire Rimbaud

Affaire Rimbaud
[1986]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Météo für Nada


Cher Hubert-Félix Thiéfaine dans les chiottes
par Riccardo Venturi.

Cher Hubert-Félix Thiéfaine, il faut d'abord que je te raconte comment je t'ai connu. Bin, la première fois que je t'ai vu, c'était dans les chiottes d'un petit appart' où j'habitais avec ma copine, dans le Nord. Tu sais, elle était beaucoup plus jeune que moi et aimait bien tes chansons et ta musique; donc, elle avait décidé de mettre un poster de Thiéfaine dans les chiottes. Tout à fait normal, n'est-ce pas? Elle m'avait dit que tu avais écrit une chanson sur la cancoillotte, et je suis peut-être le seul italien qui raffole de ce terrible fromage, même de sa version à l'ail. Il arrivait que je prenne mon p'tit déj' à la cancoillotte; donc, cher Hubert-Félix Thiéfaine, c'était tout à fait logique que je fasse... (Continues)
La jambe de Rimbaud,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/1/9 - 03:15
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Make Love Not War

Make Love Not War
from EP Let The Light In (2004)
Keep on kissin'
(Continues)
2013/1/9 - 00:00
Song Itineraries: Make Love, Not War

Calcutta, ô Calcutta !

Calcutta, ô Calcutta !
Calcutta, ô Calcutta !

Canzone française – Calcutta, ô Calcutta ! – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 86
An de Grass 87

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Calcutta, ô Calcutta !... Quel cul t'as ! Ô Quel cul t'as ! Je t'en prie, avec un titre pareil, on croirait que tu es devenu pornographe, dit Lucien l'âne en levant un œil froid comme un vent de Sibérie. Tu ne vas quand même pas me dire que tu te complais à de tels jeux de mots laids ?

Je n'ai certes rien d'un cycliste et Günter Grass encore moins... Je sais bien qu'un tel titre renvoie d'une certaine façon à Clovis Trouille, à son fameux tableau et à la comédie musicale déshabillée qui s'ensuivit aux Zétazunis, puis... (Continues)
Calcutta, ô Calcutta
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/8 - 22:24
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Sotto la croce Mmaria

Sotto la croce Mmaria
2002 Aedo malinconico ed ardente fuoco ed acque di canto - Vol I

L'inserimento di questa canzone mi è venuta in mente da un'introduzione fatta da Gastone Pietrucci ad un concerto a Roma un po' di anni fa che paragonava Maria sotto la croce ad una mamma che ha perso un figlio in Iraq piuttosto che giustiziato dal potere.

Antico canto religioso umbro (ricostruito da Pierluigi Felici, di Spoleto) che rappresenta Maria come da secoli l’ha vista e cantata il popolo, come una tenera, spaesata, angosciata madre terrena.

"Questo è un brano che di solito eseguiamo dopo La ballata del Bellente. Questa è una preghiera religiosa vista non dalla parte della chiesa ma dalla parte del popolo, qui il canto di intitola Sotto la croce Mmaria e qui c'è il pianto di Maria vista non come regina dei cieli ma come una madre terrena, come una madre iraqena, dell'Africa, dell'Afganistan che vede il suo... (Continues)
Sotto la croce Mmaria
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/1/8 - 19:45
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La Tempête (ou Les adieux de La Tempête)‎

Anonymous
‎[Fine 17° / inizio 18° secolo?]‎
Canzone di autore francese anonimo, probabilmente risalente – visto il riferimento alla presenza ‎delle truppe francesi in Piemonte - alle guerre tra regno di Francia e Ducato di Savoia, quella a ‎margine della cosiddetta “Guerra della Grande Alleanza” (1688-1697) oppure la successiva, quella ‎per noi culminata nell’assedio di Torino del 1706, nel quadro del conflitto per la successione al ‎trono di Spagna (1701-1713)‎
Secondo Wikitrad la ‎canzone farebbe parte del repertorio dei Malicorne e di ‎‎Marc Robine, ma non ho riscontri precisi al proposito.‎ Sicuramente è invece è stata interpretata da La Chifonnie nel loro primo album del 1977.

Sul Tubo si trova invece spesso eseguita – pensate un po’! – da un coro militare, quello della ‎‎“Promotion Capitaine de Cacqueray”.‎
Je m’en vais de par la ville
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/8 - 15:29
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Joli mois de Mai

Joli mois de Mai
‎[XV secolo?]‎
Dall’album intitolato “Jeu à monter sans colle” del 1976‎

Canzone tradizionale di autore anonimo originaria probabilmente dell’Auvergne ma diffusa in tutta ‎la Francia e anche nelle province francofone del Canada.‎
Arrangiamento musicale di Jean Blanchard, ‎uno dei fondatori de La Bamboche, virtuoso dell’organetto diatonico, del violino e della cornamusa.‎
Fa parte anche del repertorio del gruppo canadese (Québec) “Alizé” di Gordon Bonnet, Laurie Hart ‎e Julia Lapp.‎

Un vento di rivolta soffia in questo brano, dove alcune ragazze assistono fiere alla partenza dei loro ‎amori alla volta della città, per combattere contro i “gens d’armes”, i gendarmi “più feroci dei lupi”, ‎gli sgherri di qualche potente incaricati del reclutamento forzato dei giovani… (fonte: dal sito di ‎‎Laurie Hart del gruppo canadese “Alizé”)‎
Il était trois filles sous un pommier doux ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/8 - 13:03
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Tout fout l'camp

Tout fout l'camp
Bisogna ricordare che Edith Piaf durante il periodo di occupazione nazista in Francia, fece per cosi' dire "buon viso a cattivo gioco " con gli occupanti. Usò la tecnica del compiacimento per continuare la sua attività pubblica di chanteuse, ma pochi sanno che protesse degli ebrei (uno dei quali era suo compagno e pianista all'epoca, Norbert Glanzberg), e non si risparmiò di passare illegalmente dei passaporti falsi, nei campi dove erano reclusi i francesi e cantò per loro, aiutò le loro famiglie personalmente rischiando la vita per questo...inoltre molte delle canzoni da lei interpretate nei music hall, erano testi a doppiosenso come "Tu es partout" che non parla di amore ma in realtà di resistenza. Insomma una donna coraggiosa e furba alla quale però non venne riconosciuto alcun merito.. il popolo però che partecipò numerosissimo al suo funerale la ripagò di tanta gloria. Il testo di questa... (Continues)
Nous sommes maîtres de la terre
(Continues)
Contributed by valentina castiglione 2013/1/8 - 12:42
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Où sont-ils mes petits copains?

Où sont-ils mes petits copains?
Durante l'occupazione tedesca Edith Piaf, pur accettando la censura nazista sulle parole, si prese alcune libertà che avrebbero potuto procurarle dei guai grossi: nel 1940 ad esempio registò la canzone ‘Ou sont'ils mes petits copains?’ e durante uno spettacolo comparve in scena avvolta in una bandiera francese.

da Music and the Holocaust
Où sont-ils, tous mes copains
(Continues)
Contributed by valentina castiglione 2013/1/8 - 12:10
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BOOOM!!!

BOOOM!!!
(2012)
Piangendo su una lapide,
(Continues)
Contributed by Matteo Arrigoni 2013/1/8 - 11:52
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Oh! It's A Lovely War!

John P. Long & Maurice Scott
Oh! It's A Lovely War!
Charles Chilton, a longtime radio writer and producer for the BBC who developed the concept for a satirical antiwar musical of the 1960s, “Oh, What a Lovely War!,” died Jan. 2 in England. He was 95. British newspapers reported his death, but the cause and circumstances were not immediately available.

read more on Washington Post
2013/1/8 - 11:48

Monsieur l'Dauphin pardonne (Les trois dragons)

Anonymous
La versione dei Mélusine, dall’album “La prison d’amour” del 1976‎
Monsieur l'Dauphin pardonne (Les trois dragons)
Questa ha davvero un bel lieto fine…‎
LES TROIS GENS D'ARMES
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/8 - 09:56
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Make Love Not War

Make Love Not War
Album: "Elephant Dreams" (2000)
The world is round, and we all suffer.
(Continues)
2013/1/8 - 00:03
Song Itineraries: Make Love, Not War
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Margherita Bradamante

Margherita Bradamante
Chanson italienne – Margherita Bradamante – Enrico Ballardini – 2010

Te souviens-tu, Lucien l'âne mon ami, toi qui as traîné dans tous les coins de la Méditerranée, toi qui as parcouru la Sicile et y as vu les aèdes aveugles (vrais ou faux) qui racontaient les histoires de Roland et les grandes luttes moyenâgeuses des chevaliers contre les Sarrasins, te souviens-tu de ces paladins et de leurs exploits, si bien évoqués également par l'Opera dei pupi à Catane, par exemple, où un temps, le commandeur Insanguine, présenta au Théâtre Garibaldi ces fabuleuses histoires des Paladins. Il le faisait avec des marionnettes, presque aussi grandes qu'une personne, avec de beaux visages, des armures ciselées, des habits et des armes qui pesaient de vingt-cinq à trente-cinq kilos pièce, elles étaient portées par le haut et animées par deux aides, deux jeunes qui récoltaient les agrumes le jour et qui le... (Continues)
MARGHERITA BRADAMANTE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/7 - 23:29
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Cervantes

Cervantes
[1979]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski



Lepanto (Ναύπακτος), Etolia-Acarnania (Grecia):
Il monumento a Miguel de Cervantes (con iscrizione bilingue in greco e -sbagliata- in spagnolo)


Sebbene tutti conoscano il Don Chisciotte (talmente a menadito, da decidersi persino a leggerlo, un giorno o l'altro), sarà bene far presente che questa canzone di Jacek Kaczmarski è dedicata al suo autore, Miguel de Cervantes Saavedra. Cervantes, come si sa, aveva combattuto nel 1571 a Lepanto (sulla galea Marquesa, che faceva parte della flotta della Lega Santa); in quella battaglia rimase ferito da un'archibugiata e, per la rottura d'un nervo, perse per sempre l'uso della mano sinistra. Ricoverato per mesi all'ospedale di Messina, Cervantes assunse il cognome Saavedra (al posto del matronimico) da un termine gergale spagnolo (derivato dall'arabo... (Continues)
"Ach, gdyby ludzie się dzielili
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/1/7 - 19:57
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Sny i sny

Sny i sny
In tema di Don Kichot dal sito http://www.kaczmarski.art.pl

Jacek Kaczmarski
10.5.1993
Don Kichot:
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/1/7 - 19:52
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Pożytek z odmieńców

In tema di Don Kichot dal sito http://www.kaczmarski.art.pl

Jacek Kaczmarski
7.5.1993
Na gościńcach kurz i wrzaski, stopy grzęzną w gnoju,
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/1/7 - 19:47
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
7 de janeiro de 2013
BALADA DOS ENFORCADOS
(Continues)
2013/1/7 - 18:42

La confession d'un gueux

Parole di H. Delattre et Antoine Queyriaux
Musica di Adelmar Sablon‎

Ignoro l’anno cui risale questo brano
Un’altra canzone composta da Sablon (“Bonsoir M'amour”) fornì il tema musicale per la La chanson de Craonne
Quoi, monsieur l’ Curé, faudrait que j’vous dise ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 15:06

Défends-toi, Paris !‎

Défends-toi, Paris !‎
‎[Settembre 1870]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo... (Continues)
Entends-tu les pas d’une armée,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 14:06

Madeleine et Marie‎

Madeleine et Marie‎
‎[1857]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di ‎Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.‎

Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise ‎Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di ‎questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di ‎privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (Continues)
Dans un faubourg tout brumeux d’industrie,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 13:24
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Il sangue e la polvere

Il sangue e la polvere
2012
Il sangue e la polvere
feat. Enrico (Los Fastidios)

2015
Without People We're Nothing
Feat. Robi (Atarassia Gröp)
Vorrei che la pace non fosse una bandiera
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/1/7 - 12:38
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Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)

Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)
[1966]
Scritta da Dario Fo
Written by Dario Fo
Da/From Ci ragiono e canto







Quello che vedete qui sopra è uno dei tanti supermercati della famosa catena Esselunga, quella dei “prezzi corti” e, va da sé, di svariati casi di sfruttamento selvaggio dei dipendenti, del tutto tipici della grande distribuzione di ogni orientamento e paese (dalle Coop “rosse” a Auchan, dalla “mafia e carrello” a Carrefour). Quando, nel 1966, Dario Fo scrisse per “Ci ragiono e canto”, lo spettacolo di canzoni popolari preparato assieme all'Istituto Ernesto De Martino, a Cesare Bermani e Franco Coggiola, questo suo “Merdometro” voleva fare senz'altro del paradosso, anche se non troppo: alla catena di montaggio i tempi son sempre stati cronometrati, e non è certo escluso che il “paradosso” di questa canzone accadesse sul serio. Poi la realtà, come sempre, supera la fantasia; e così, ad esempio all'Esselunga,... (Continues)
Signor padrone non s'arrabbi
(Continues)
Contributed by Ahmed il Lavavetri 2013/1/7 - 11:40
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Sur la route de Louviers

Sur la route de Louviers
‎[1820?]‎
Si tratta di una canzone di autore anonimo che però Bruant reinterpretò e rese popolare all’inizio del ‎‎900. ‎
Successivamente interpretata da molti, tra i quali Colette Renard, Maurice Chevalier e ‎Lucienne Vernay con Les Quatre Barbus.‎
Ne esiste anche una versione canadese (Québec) quasi identica intitolata “Sur la route de Berthier” ‎e pure una versione “paillarde” nota come “La belle et le cantonnier” (“Sur la route de ‎Louviers il y avait un cantonnier qui baisait comme un voyou au lieu d' casser des ‎cailloux…”)‎
Sur la route de Louviers
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 11:16
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L'Internationale

L'Internationale
L'Internazionale (censurata) diretta da Arturo Toscanini - 1944
The (censored) Internationale directed by Arturo Toscanini - 1944




In 1944, to honor the Allied victory in Italy, the great Arturo Toscanini--a refugee from Fascisim in his home country--decided to conduct a performance of Verdi's "Hymn of the Nations". "Hymn" is a composition that Verdi orginally built around the national anthems of Britain, France, and Italy. In order to honor all four of the major Allies, Toscanini decided to add "The Star Spangled Banner" for the U.S. and "The Internationale" for the Soviet Union. The music was performed by the NBC Symphony Orchestra, with the Westminister Choir and the great tenor Jan Peerce as soloist; conducted by Toscanini. It was filmed as a featurette to be shown in movie theaters, and was narrated by Burgess Meredith.

In the early 50's, at the height of the Red Scare,U.S. censors... (Continues)
Riccardo Venturi 2013/1/7 - 10:57




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