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4th Reich

4th Reich
Questa canzone è stata scritta da Timo Tolkki nel 1994, inserita nell'album Dreamspace contro il nazismo, definendolo un male che sta purtroppo mettendo piede in varie parti del Mondo. Basti pensare la settimana scorsa quegli innocenti uccisi durante un attentato ad Oslo,in Norvegia da parte di un "cristiano fondamentalista", di estrema destra Anders Behring Breivik, 32 anni in guerra contro il lassismo del partito laburista nei riguardi della penetrazione islamica nel paese e, più in generale, contro un'Europa incapace di difendersi dall'invasione multietnica.
Sign of the times and writings on the wall
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2011/7/29 - 14:31

Storia di Capodanno

Storia di Capodanno
[1958]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici
Da “Cantacronache. Un’avventura politico-musicale degli anni cinquanta”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL-Scriptorium 1995.

Fine 1957, notte di Capodanno. Angelo Favrello, un bimbo di quattro mesi, morì di freddo e di denutrizione in una “casa minima” di Orbassano. Il padre Francesco, immigrato dal Veneto, era disoccupato da mesi e la famiglia – la moglie Carla, il piccolo Angelo ed altri due bimbetti – era stata sfrattata in pieno inverno da un alloggio di via Passo Buole perché non pagava più l’affitto. Ad Orbassano i Favrello si erano sistemati in un freddo tugurio con una piccola stufa a legna, ma la legna spesso non potevano nemmeno permettersela, così come il cibo… (fonte: Archivio de La Stampa, La Nuova Stampa di mercoledì 1 gennaio 1958)

Straniero e Liberovici sul tristissimo episodio scrissero di getto questa canzone, destando grande fastidio nell’amministrazione dell’allora sindaco democristiano Amedeo Peyron.
Schioccano i tappi dello spumante
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/29 - 13:25
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A bujdosó

A bujdosó
[1930; origini del XVI/XVII secolo]
Da “Magyar népdalok” [Canti popolari ungheresi], editi a Vienna nel 1932.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Una canzone popolare ungherese, raccolta sul campo e poi arrangiata da Bartók, che risale addirittura al XVI/XVII secolo, alla dominazione turco ottomana instauratasi dopo la battaglia di Mohács del 1526, evento che abbiamo già incontrato a proposito di Blood And Gold / Mohacs delle Silly Sisters, canzone che, non a caso, fu anch’essa originariamente raccolta da Béla Bartók in Romania.

Ideje bujdosásimnak,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/29 - 09:14
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Töltik a nagy erdő útját

Töltik a nagy erdő útját
[1917]
Da “Nyolc magyar népdal” [8 Canti popolari ungheresi)] editi a Vienna nel 1922.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale. E il fatto mi pare significativo, anche se la canzone risale probabilmente alla seconda metà del 700, quando l’imperatrice Maria Teresa decise di costituire in Transilvania un corpo di guardie di frontiera a controllo dei confini con l’impero Ottomano e per fare questo iniziò a reclutare, volenti o nolenti, migliaia di giovani Romeni e Siculi dei Carpazi… I Siculi si opposero ad una coscrizione siffatta, chiedendo garanzie e pretendendo che vi fossero Siculi anche tra gli ufficiali di comando ma... (Continues)
Töltik a nagy erdő útját,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/28 - 15:39
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Olvad a hó

Olvad a hó
[1917]
Da “Nyolc magyar népdal” [8 Canti popolari ungheresi)] editi a Vienna nel 1922.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Uno dei tanti canti popolari raccolti da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali d’Ungheria.
Canto di rabbia e di rassegnazione contro la coscrizione militare ed il suo supremo simbolo, “Cecco Beppe”, ininterrottamente imperatore d’Austria (e re apostolico d’Ungheria) per quasi 70 anni, dal 1848 al 1916, e particolarmente odiato dai magiari perché nel primo anno del suo regno fu il responsabile – per mano dell’alleato russo - della sanguinosa repressione della rivoluzione anti asburgica guidata da Lajos Kossuth, che si concluse nel settembre del 1849 con un’impiccagione di massa nella città transilvana di Arad.
Per questo quattro anni più tardi, a Vienna, un giovane ungherese,... (Continues)
Olvad a hó, csárdás (*) kisangyalom, tavasz akar lenni,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/28 - 14:35

A Ballad for Sophie Scholl

A Ballad for Sophie Scholl
Sophie Scholl was your name;
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2011/7/28 - 14:19

Franco dans son berceau

Franco repose dans son berceau,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2011/7/28 - 14:16
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Fehér László lovat lopott

Fehér László lovat lopott
[1904/05]

Da “Magyar népdalok” (Canti popolari ungheresi), edito a Budapest nel 1963.
Canzone popolare magiara risalente chissà a quando, visto che il testo compare già in raccolte ottocentesche.

E’ nei primi anni del 900 che il grande compositore ungherese conobbe il linguista ed etnomusicologo (e pure lui compositore) Zoltán Kodály ed insieme visitarono i villaggi magiari più remoti raccogliendo antiche canzoni e melodie popolari. Tutta l’opera successiva di Bartók fu fortemente influenzata dalle radici folkloriche del suo paese.

“Fehér László ha rubato un cavallo” fu poi tradotta in inglese dal folksinger Albert Lancaster Lloyd (1908-1982), amico e collaboratore di Ewan MacColl, con il titolo di “Laszlo Thea stole a stallion” e quindi approdò in America dove fu ripresa ed adattata da Judy Collins e da Bob Dylan che ne fecero due loro grandi successi, rispettivamente “Anathea” (da “Anna... (Continues)
Fehér László lovat lopott
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/28 - 11:47
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La caccia alle streghe (La violenza)

La caccia alle streghe (La violenza)
[1968-69]
Parole e musica di Alfredo Bandelli (anche se a volte viene erroneamente attribuita a Giovanna Marini).
Nel disco intitolato “Fabbrica, galera, piazza” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1974.
Interpretata anche da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano.




Inserita da Jean-Luc Godard nella colonna sonora del suo “Adieu au langage”, presentato in questi giorni nella selezione ufficiale al Festival del cinema di Cannes. (alla fine del trailer)
È cominciata di nuovo
(Continues)
Contributed by Daniel(e) Bellucci - 27.07.11 - con la testa fracassata di polvere e rumori - Nizza 2011/7/27 - 22:22
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
Canzone sulla pena di morte e su come il potere se ne approfitti sempre, da sempre. Canzone tradizionale raccolta da Costantino Nigra riproposta in diverse versioni e dialetti da Gang, Crifiu, Novalia, Ponentino trio, Andrea Capezzuoli e Compagnia, Caterina Bueno, Takadum Orchestra, ChiaraBlue

Cecilia, insieme a La pesca dell'anello, è la ballata più diffusa in Italia.
Cecilia è un canto tradizionale popolare che è andato via via modificandosi all’interno dei molti contesti storici, geografici e antropologici in cui si è tramandato, dei quali porta, nelle sue numerose varianti, le tracce. Lo studio di Cecilia è così di estremo interesse – se affrontato con un approccio plurimo e integrato qual è quello adottato dall’autrice – perché consente di focalizzare l’attenzione sulle varianti dei testi sia sul piano diacronico che sincronico, dando conto delle modalità in cui il testo è stato recepito,... (Continues)
La povera Cecilia piange il suo marì,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 05:02
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Represion

Represion
(S.Saletti-R.Simeoni)
Tema vocale ispirato dal brano cipriota "Ajia Marina". testo omaggio agli Inti Illimani (Creemos el hombre nuevo). Colonna sonora del film "Sotto la luna" - regia di Franco Bernini.
Creemos el hombre nuevo cantando
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 04:46
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Rachel

Rachel
[1969]
Scritta dal songwriter inglese Raymond Froggatt.

La canzone racconta degli orrori della guerra dagli occhi di un'infermiera di un ospedale da campo e potrebbe ben riferirsi alla guerra in Vietnam, visto che fu scritta quando già da quattro anni i soldati australiani venivano spediti nel sud-est asiatico a combattere e a morire...
Gather round on ma's knee,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 e Bartleby 2011/7/27 - 04:31

Tell Me Why

we lived a nightmare
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 04:09
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Beirut

Beirut
Non sono in grado di capire il testo, né ho trovato una traduzione in inglese, ma sul canale ufficiale youtube della band viene catalogata come una canzone contro la guerra. (E come al solito è scritta in caratteri latini e non nel corretto alfabeto)
Wala ma kaan ala balee ya hawaa.
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 03:59
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We Are All One

We Are All One
On and on, on and on
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 03:20
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Bleed Red

Bleed Red
(2011)
Let's say we're sorry before it's too late
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/27 - 02:06
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Tri ratna havera

Tri ratna havera
[1997]
Album: Ja nisam odavle

Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa quanto bene ma perlomeno capace di rendere l’idea di questa storia. Una storia, probabilmente, di tantissimi nella Sarajevo in guerra e sotto assedio: tri ratna havera, appunto.

Della vicenda narrata della canzone è forse bene fare una sorta di riassunto esplicativo; ma ancor prima, bisognerebbe soffermarsi sul titolo tradotto, forse sbrigativamente, “tre amici in guerra”. Le traduzioni, di solito, funzionano assai poco; da una traduzione, ad esempio, non può risultare come mai –ad esempio- non sia stato utilizzato... (Continues)
Noć pred gašenje Olimpijskoga plamena
(Continues)
Contributed by Anto Simic 2011/7/26 - 19:19
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Inno dei lavoratori siciliani

Inno dei lavoratori siciliani
[1894]
Testo di Pietro Gori
Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli

"Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli, risale con tutta probabilità al dicembre 1893/gennaio 1894, epoca della repressione dai Fasci siciliani da parte di Crispi. Aggiunto nella seconda edizione di Canti d'esilio. Poesie varie (Milano, Editrice Moderna, 1948) era già stato pubblicato in numerosi canzonieri. Non è mai stato registrato sul campo"
Fonte:A Rivista Anarchica

Scritto in occasione dei "Fasci Siciliani", importante movimento che in tutta la Sicilia vede i lavoratori e il popolo protestare contro il governo chiedendo meno tasse: la risposta governativa si traduce in una violenta repressione dei moti che dalla Sicilia si allargano comunque in Toscana, specie nella zona di Carrara. Il primo atto repressivo avviene il 10 dicembre 1893 a Giardinello dove si spara sulla folla. Il bilancio è di dieci morti e... (Continues)
Compagni la forte Sicilia s'è desta
(Continues)
Contributed by adriana 2011/7/26 - 17:04
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Inno dei lavoratori del mare

Inno dei lavoratori del mare
[1894/96]
Scritto da Pietro Gori


Leoncarlo Settimelli lo raccoglie da "Napoleone Murzi, ex lavoratore marittimo, di Rio Marina (Isola d'Elba) e l'inno è anche stampato sul libretto personale di lavoro del Murzi, ultima pagina, rilasciato dalla Società Cooperativa di Navigazione Garibaldi di Genova; ma il libretto non reca la data dell'anno di edizione."

Si tratta sicuramente della "Cooperativa Garibaldi", fondata a Genova da G. Giulietti il 18 settembre 1918 a bordo del transatlantico "Giuseppe Verdi" e la scelta di inserire una poesia di Gori nel libretto di lavoro dei marittimi aderenti alla cooperativa di "capitan Giulietti", come è da tutti chiamato, non deve sorprendere proprio per la singolarità del personaggio: mazziniano, mostra simpatia per gli anarchici (è lui che si adopera per far rientrare in Italia segretamente E. Malatesta), amico di G. D'Annunzio contribuisce alla riuscita... (Continues)
Lavoratori del mar s'intoni
(Continues)
Contributed by adriana grazie ad Antonino 2011/7/26 - 16:41

Blues della Carità

Caddero i buoi
(Continues)
Contributed by nat 2011/7/26 - 13:10
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La banda Viola

La banda Viola
[1997]

Album:CANTI & BRIGANTI

Berardino Viola, capo dell'omonima banda,
nato a Teglieto in provincia di Rieti nel 1838
e morto in carcere nel 1877.

"Né mercante, negoziante o trafficante,
né maestro d'arte alcuna,
vissi con la professione di brigante"
Se luna tu me recopri coll'occhi tei
(Continues)
Contributed by adriana 2011/7/26 - 11:27
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Il sorriso di Michela

Il sorriso di Michela
[2010]
Canzone dedicata alla brigantessa campana Michelina De Cesare (1841-1868).



Nata in una frazione di Mignano Monte Lungo (cittadina che oggi si trova in provincia di Caserta ma che all’epoca era compresa nella provincia significativamente denominata “Terra da Lavoro”), fin da piccola Michelina visse di furti e di espedienti. Nel 1862 conobbe Francesco Guerra, ex soldato borbonico aggregatosi alla banda del brigante Domenicangelo Cecchino detto “Rafaniello” e divenutone il capo alla morte di quest’ultimo, e ne divenne la compagna se non addirittura la sposa. Però Michelina non fu una “donna del capo” ma capo banda lei stessa.
Le scorrerie della banda Guerra nella zona di Mignano durarono sette anni. Poi, nel 1868, le nuove tecniche di controinsurrezione adottate dal generale genovese Pallavicini di Priola (quello che qualche anno dopo catturò Carmine Crocco), diedero i loro frutti.... (Continues)
Bella 'sta storia
(Continues)
Contributed by Bartleby & Giorgio 2011/7/25 - 15:30
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Un millón de sueños

Un millón de sueños
Album: "Cecilia 2" (1972)
Ahora vivo a costa
(Continues)
2011/7/25 - 00:06
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Pregonando (War Is Not The Solution)

Pregonando (War Is Not The Solution)
[2003]
Album: Enchilao
War is not the solution
(Continues)
2011/7/24 - 21:05
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Permites Madrecita

Permites Madrecita
Mimi Maura participa de tu último disco, en el tema “Permites madrecita”, dedicado a la lucha de las Madres de Plaza de Mayo, ¿cuál es tu relación con el grupo?

Nos conocimos a través de un seguidor compartido por Internet. Él nos puso en contacto y, claro, nos gustan los mismos boleros, el reggae… Así que pronto estuvimos cantando juntas. Las dos voces sonaban muy bonitas y propusimos que había que grabar. Yo grabé con ella un bolero y la invité a participar en "Permites madrecita", que registramos en Buenos Aires.

Entrevista a Amparo Sanchez
Permites madrecita, te vengo a acompañar
(Continues)
2011/7/24 - 20:42
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Walzer

Tempi duri, grande repressione, un politico di merda per televisione,
(Continues)
Contributed by Enrico Shot in System HC 2011/7/24 - 18:25
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Somos viento

Somos viento
[2002]

Album : Somos Viento
Comenzar es dificil
(Continues)
Contributed by adriana 2011/7/24 - 16:45
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Tira, nimicu miu

Tira, nimicu miu
[1848]
Testo e Musica di Mimmo Strafaci detto "Palma"

Caso più unico che raro, il capobrigante Strafaci, detto "Palma", non era analfabeta. e si dilettava a comporre brevi poesie popolari che firmava con l'appellativo di "Re di la Montagna". Sfidava possidenti e 'galantuomini' con questo canto:
"Tira, nimicu miu, tira la pinna.. "

Le classi subalterne calabresi sono state costrette storicamente a sopportare la volontà della Natura, del Destino, della Chiesa, dei Potenti, che hanno entificato, metafisicizzando ciò che è umano o, comunque, modificabile dall'uomo. La loro individualità difficilmente trova modo di esplicarsi, essendo la loro vita costretta fin dall'inizio sui binari preformati, regolata minuziosamente da norme eteronome che possono essere, indifferentemente, quelle ecclesiastiche o quelle convenzionali, seguite perché «si deve far così», «si è sempre fatto così», perché... (Continues)
Tira, nimicu miu, tira la pinna
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/24 - 09:21
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Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo

Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo
[1966]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Circolare a tutte
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci 23 luglio 2011 - La malta ammazza ! 2011/7/23 - 22:48
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Concerto pour la main gauche en ré majeur

Concerto pour la main gauche en ré majeur
(1933)
Concerto per la mano sinistra in re maggiore

Cari amici, mi è venuto in mente che questo pezzo sinfonico per pianoforte e orchestra (tra l’altro molto bello e importante) può essere degno di far parte del sito, considerando che Ravel l’ha scritto tra il 1929 e il 1930 per il pianista Paul Wittgenstein, che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale.

Mi sembra che fare qualcosa di così concreto per chi (non so quanto volente) ha combattuto in una guerra, sia molto meglio che gridare tanti slogan antimilitaristi spesso ipocritamente, come vediamo fare ancor oggi.

Per saperne di più vi rimando a Wikipedia.
Contributed by Renato Stecca 2011/7/23 - 15:17
And so we are back in Genoa, ten years later. Never forget.
Lorenzo Masetti 2011/7/23 - 12:17
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Si yo fuera tu amante

Si yo fuera tu amante
La experiencia de tomar conciencia y estar convencidos de que "todos los hombres pueden más que uno solo", es decir, la experiencia que supone la solidaridad contra la injusticia y como camino para la paz y la no violencia.

Y la experiencia del amor. Es incuestionable que la injusticia, la violencia, la pobreza, la guerra... desaparecerían del planeta si fuéramos capaces de tratarlo como a la persona a la que amamos..., con el mismo cariño..., con la misma pasión..., con la misma ternura.

Cantemos como quien respira
Que podria pasar si tu fueras el mundo,
(Continues)
2011/7/22 - 23:40
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)

Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
[1974]
Testo e Musica di Otello Profazio
Album: Qua si campa d'aria

« Non ti preoccupare » mi rassicura l'amico Bartleby. E infatti io non mi preoccupo. Certo coi Borboni – ci hanno tramandato i nostri nonni – si stava meglio, « Beati i tempi dî Burbùna ! » dicevano, pare fosse un vero paradiso..
ma anche adesso, a voler esser sinceri, non si sta male... Pensate che abbiamo studiato un sistema per abolire la fame.. e conseguenzialmente il fastidio quotidiano dell'ingerire alimenti per mantenersi in vita.. Vi pare poco? Un padrone cerca di prenderti per fame -e tu lo puoi mandare allegramente affanculo.. Niente male davvero..
E non è tutto. ..Questo è un segreto, ma a voi posso dirlo, purché rimanga fra noi.. sshh..
Abbiamo eliminato anche.. la morte e il lavoro!… sshh!..in barba all'antica maledizione del Padreterno (il padrone dei padroni, il re dei re)!. Ricordate il passo della... (Continues)
Il Sud è 'nu paése bellu assai,
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/22 - 19:13
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John Brown's Body

Anonymous
John Brown's Body
Canzone popolare statunitense, usata come marcia durante la Guerra Civile, ne esistono diverse versioni. Il testo riprende la fine dell'attivista John Brown, convinto abolizionista dello schiavismo e sostenitore della parità dei diritti tra bianchi e neri. La morte di John Brown (avvenuta prima della Guerra di Secessione, nel 1859) avvenne per impiccagione dopo un fallito tentativo di far insorgere gli schiavi neri della Virginia Occidentale, irrompendo nell'arsenale del villaggio di Harper's Ferry. Additato come traditore e cospiratore, venne giustiziato nella più profonda vergogna. Nelle note delle canzone è narrata questa vicenda e vengono esaltati i valori in cui Brown credeva e per cui, pochi anni dopo, divenne inevitabile la secessione tra Nord e Sud. L'anima di John Brown, seppur priva del suo corpo, continua a camminare insieme ai suoi compagni, per la libertà e l'uguaglianza di tutte... (Continues)
John Brown's body lies a-mold'ring in the grave
(Continues)
Contributed by Damiano 2011/7/22 - 15:43
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Piazza Alimonda

Piazza Alimonda
In risposta al sindaco di Milano Pisapia che ha definito Carlo Giuliani "un ragazzo che sognava un futuro migliore per il nostro Paese e per il mondo, cui sentiva di appartenere e che desiderava più giusto, più libero, più democratico" (Pisapia è stato anche l'avvocato della famiglia Giuliani), il deputato Pdl Riccardo De Corato ha dichiarato:

"Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri. È forse questo il cittadino modello che Pisapia vuole proporre? Se questa è la logica, Giuliani sarà senza dubbio il candidato al prossimo Ambrogino. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo più giusto, più libero, più democratico che Pisapia auspica".

E infatti! Sciogliamole una volta per tutte queste forze del (dis)ordine, cominciando proprio dalle squadracce che abbiamo visto in azione a Genova e in Val Di Susa!
Francesco 2011/7/22 - 11:07
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Tuppe tuppe a llu pòrtóna

Tuppe tuppe a llu pòrtóna
Chanson pugliaise (Foggiane) – Tuppe tuppe a llu pòrtóna – Matteo Salvatore – 1963
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.

« Une jeune fille, poussée par la misère, frappe timidement à la porte d'un riche personnage pour lui offrir ses services ; après quelques jours, le patron, reluque la fraîche beauté de l'adolescente et tente d'en profiter... Mais... »

Histoire ordinaire de l'abus dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...

Pour accroître leurs richesses, étendre leur domination, assouvir leurs caprices...
En somme, pour le pauvre, le destin est : « Marche ou crève ! », dit Lucien l'âne. Cela dit, il me semble que tu as traduit différemment deux vers exactement semblables dans le texte italien, quand tu dis :
« Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut que je meure.
Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut qu'il meure. »

Oh, oh, Lucien... (Continues)
TOC TOC À LA PORTE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/22 - 10:54
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This Is My Rifle

This Is My Rifle
Back in '69, I didn't have a care
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/22 - 06:09
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Duty Called

Duty Called
From his wheelchair
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/22 - 05:08
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Amor pa' mi

Amor pa' mi
AMOUR POUR TOI
(Continues)
2011/7/21 - 16:21

Mórte a llu pajèse

Mórte a llu pajèse
Chanson pugliaise (Foggiane) -Mòrte a llu pajèse – Matteo Salvatore – 1972
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.

Cette chanson raconte la fin atroce d'une femme qui durant la période fasciste, fut accusée d'avoir tué son patron, un riche propriétaire. Elle fut, par ordre du podestat [le maire fasciste, généralement chef local du parti fasciste], crucifiée sur un arbre.
Un fait-divers qui est une terrible dénonciation de la férocité des patrons et des fascistes, mais aussi de la nécessaire bien que souvent coûteuse rébellion des opprimés...

Juste deux ou trois questions que je me pose, dit Lucien l'âne. Quel est donc le village qui a vécu cette barbarie, qui était cette femme, pourquoi l'a-t-on tuée, pour protéger qui ? Et qui était ce maire, ce podestat – est-il resté maire après la guerre et quels étaient les exécuteurs de cette femme ? Quel fut leur destin ? Les a-t-on... (Continues)
MORT AU VILLAGE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/21 - 15:46
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Ho visto anche degli zingari felici

Ho visto anche degli zingari felici
Dall’album omonimo del 1976

Arrangiamenti e invenzioni strumentali di:
Danilo Tomasetta: flauto traverso, sax tenore, sax contralto
Roberto Soldati: chitarra elettrica, chitarra acustica
Roberto Costa: basso elettrico, percussioni
Adriano Pedini: batteria, percussioni

Tutti appartenenti al Collettivo autonomo musicisti Bologna
Reinterpretata da Lolli anche con Il Parto delle Nuvole Pesanti
Ricantata anche da Luca Carboni e Riccardo Sinigalia (nel video alla fine compare lo stesso Lolli).

Per chi non ha vissuto quegli anni, un brano che è un ottimo esempio della miscela di morte vita elaborazione distruzione sogni incubi speranze realtà e tutto quello che è circolato nelle coscienze e nelle piazze in quel tempo sempre più lontano.

La canzone che darà il titolo al disco nasce nel giugno del 1975, come lunga ballata (nell'LP sarà per questo divisa in due parti) che descrive quello... (Continues)
1.
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2011/7/21 - 14:03
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Hermanos, sí a la vida

Hermanos, sí a la vida
Disco: "Canto a la unidad de verdad" (1978)

Trovato su Catemos como quien respira
Allí donde un hombre muera,
(Continues)
2011/7/21 - 00:14
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
Violeta Parra oltre alle sue bellissime canzoni ci ha lasciato anche opere artigianali di grande bellezza, come i suoi famosi ricami su tela; tra cui uno intitolato "Contro la guerra". Eccolo:

Riferendosi a questo ricamo Violeta ha detto: "Succede spesso che nel mio paese ci siano disordini politici e questo non mi piace. In questa tela ci sono tutti i personaggi che amano la pace. La prima sono io, in viola, che è il colore del mio nome.

Tradotto da Cantemos como quien respira
2011/7/21 - 00:09
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Alegato contra las armas

Alegato contra las armas
(2003)
Album: El pequeño reloj

Enrique, como millones de personas por todo el mundo, nos manifestamos en contra de aquella guerra; él lo hizo, de forma escalofriante y apasionada, incluyendo en el disco su particular "Alegato contra las armas"; cante que musicalizó e interpretó inspirándose en un fragmento del "Claro de Luna" de Beethoven. Os recomiendo que escuchéis aquel tema...
Fernando Lucini
Un mundo, dos mundos, medio mundo se ríe del otro medio.
(Continues)
2011/7/20 - 23:57

Comme les écrevisses

Comme les écrevisses
Comme les écrevisses

Canzone française – Comme les écrevisses – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 42

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Sais-tu, Lucien l'âne mon ami, que le bon Apollinaire disait :
« Je souhaite dans ma maison :
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre. »...

C'est là une pensée bien pacifique, Marco Valdo M.I. mon ami, dont je me réjouis hautement ; mais quand même, je me demande ce qu'elle vient faire ici dans cette histoire d'Allemagne... D'une année si réputée pour ses événements épouvantables...

En effet, en effet, mais précisément, combien n'ont-ils pas été les hommes... (Continues)
Avec mon Leica, on était sur les bords de la Volga
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/20 - 22:12
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Fiore rubato

Fiore rubato
testo e musica meravigliosi, viva la nostra terra
giuseppe mascia 2011/7/20 - 16:51
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Incubo numero zero-Dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani

Incubo numero zero-Dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani
Rifacimento del brano di Lolli Incubo numero zero del 1977

Un breve brano della straordinaria composizione del saxofonista Nicola Alesini, una suite in tre tempi dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani con l'intervento di Claudio Lolli (Disoccupate le strade dai sogni).

Il concerto di Claudio Lolli, accompagnato da Nicola Alesini (sax) e Paolo Capodacqua (chitarra) si è tenuto a Genova il 10 Luglio 2011 a Villa Imperiale.

La serata è stata organizzata dal Forum Cultura per il decennale dei fatti del G8 (Genova 2001 - 2011)
Il giorno di solito comincia sporco
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/7/20 - 16:16
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Ricchi e povari

Ricchi e povari
Chanson calabraise ( Sicilien calabrese centro meridionale) a – Ricchi e povari – Mattanza – 2003

Le texte est de Francesco Salvatore Filocamo (1902-1984), poète calabrais, originaire de Siderno Superiore.
RICHES ET PAUVRES
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/20 - 14:55

Il domatore

Il domatore
[2001]
Musica di Pardo Fornaciari
Parole di Marco Guercio.
Dedicata a Luigi Pagliuso, 36 anni, napoletano, operaio, morto nel 2000 precipitato dal ponte di una nave prossima al varo nel cantiere navale Fratelli Orlando (oggi Azimut-Benetti) di Livorno.
L’autore del testo, Marco Guercio, è anche uno degli avvocati che sta seguendo la famiglia Pagliuso nella causa civile intentata contro le aziende coinvolte nella “morte bianca” di Luigi. Ma non sarà facile perché gli indagati sono già stati assolti in sede penale, come se Luigi sia morto di morte naturale invece che per l’elusione da parte dell’azienda di misure di sicurezza dovuta alla fretta per l’imminente inaugurazione dello scafo appena ultimato.



“LIVORNO. Tre morti in dieci mesi: una lunga scia di sangue tra il dicembre del 1999 e il settembre del 2000 in quello che si chiamava ancora Cantiere Navali Fratelli Orlando. La prima... (Continues)
Il domatore del circo dei "F.lli Orlando"
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/20 - 14:23

L'hanno ammazzato Umberto Primo

Anonymous
L'hanno ammazzato Umberto Primo
[1900]

Testo trovato su questa pagina di Pardo Fornaciari con la seguente introduzione:
Gaetano Bresci, 26 anni, di Prato, tornò dagli USA dov'era emigrato per fare giustizia [dopo la strage di Milano realizzata dal feroce monarchico Bava su mandato di Umberto I, il “re buono”, nel 1898], ed il 29 luglio del 1900 uccise a Monza il re. Il popolo non capì il suo gesto, esecrato persino dai suoi compagni anarchici italiani. Solo una strofetta degli inizi del secolo lo ricorda:
L'hanno ammazzato Umberto Primo
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/20 - 09:40
Song Itineraries: Gaetano Bresci
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Caryl Chessman

Caryl Chessman
Sempre a proposito di trafficanti d'armi...

E' notizia di oggi - invero piuttosto relegata in secondo piano - che un enorme carico di armi (decine di migliaia di fucili d'assalto, milioni di pallottole, centinaia di razzi katiuscia ed anticarro) sequestrato nel 1994 a dei trafficanti (era l'epoca delle guerre balcaniche) e che i giudici allora stabilirono fosse distrutto dalle autorità italiane, beh, quell'arsenale non è stato affatto distrutto ma ben conservato nella base militare della Maddalena in Sardegna e recentemente trasportato verso destinazione ignota (ribelli libici?) utilizzando per alcuni tratti anche navi di linea piene di ignari passeggeri...

Alle interrogazioni di consiglieri regionali e parlamentari la presidenza del Consiglio ha opposto il segreto di Stato...


Maddalena, un arsenale da anni sotto sequestro consegnato ai ribelli libici?

Il mistero dei missili e delle... (Continues)
Bartleby 2011/7/20 - 08:30




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