La protesta non-violenta (anche se un po' puzzolente) scandalizza la Torino con la puzza sotto il naso e colpisce nel segno: gli immigrati crepano nei centri di detenzione, la gente fa fatica a dar da mangiare ai figli e voi, riccastri dimmerda, vi ingozzate come oche!
Ullallà, per un po' di merda!?!
E c'è pure quel merdoso di Agostino Ghiglia che ne approffitta per riprendere la sua litanìa sulla chiusura dei centri sociali... Proprio quella merda di Agostino che, con i suoi sodàli di AN, si è sciolto nel PdL come una gigantesca diarrea!
... e intanto il PD piemontese (Chiamparino e Saitta in testa) condanna con "fermezza" l'azione degli "em-merdeurs": attenti a troppa fermezza, cari piddini, che si rischia la stitichezza!
« Il problema dell'altra origine del "buono", del buono come lo ha concepito l'uomo del ressentiment, esige la sua risoluzione. — Che gli agnelli nutrano avversione per i grandi uccelli rapaci, è un fatto che non sorprende: solo che non v'è in ciò alcun motivo per rimproverare ai grandi uccelli rapaci di impadronirsi degli agnellini. E se gli agnelli si vanno dicendo fra loro: "Questi rapaci sono malvagi; e chi è il meno possibile uccello rapace, anzi il suo opposto, un agnello — non dovrebbe forse essere buono?" su questa maniera di erigere un ideale non ci sarebbe nulla da ridire, salvo il fatto che gli uccelli rapaci guarderanno a tutto ciò con un certo scherno e si diranno forse: "Con loro non ce l'abbiamo affatto, noi, con questi buoni agnelli; addirittura li amiamo: nulla è più saporito di un tenero agnello." »
(F. Nietzsche in Genealogia della morale, pag. 33-34 [6])
Ma sììììììììì, non c'è bisogno di mobilitare Nice!
E' solo un po' di merda, mica li hanno impallinati quei rapaci seduti al Cambio! Lo sanno tutti che i rapaci sono protetti e che invece degli agnellini si fa strage! E poi, un po' di merda non fa mai male, ci riporta coi piedi per terra, ai sani profumi di una volta, e ci ricorda anche di cosa siamo fatti, in fondo, un po' tutti quanti... salvo, ovviamente, quelli che di questi tempi possono permettersi un depuratore direttamente innestato nel culo!
Ah ça ira ça ira ça ira!!!
Les aristocrates à la merde!!!
Perfettamente d'accordo con Don Curzio.
Dire che Anastasio Somoza sia fascista è una "bestemmia politica".. non bisogna confondere il fascismo (esistito SOLO in italia) con le varie dittature sud americane, europee, africane etc.
(Tommaso Di Michele)
Va bene, su, allora diciamo che Rigoberto López Pérez ha ucciso quel maledetto comunista di Anastasio Somoza al soldo del KGB e di Mosca? Che dici, non bisogna confondere il fascismo "esistito solo in Italia" con il nazismo, che dal fascismo italiano prese ispirazione decisiva fin dalle parole di Hitler nel "Mein Kampf"? (l'ho letto, sai, mica mi son tappato il naso!) Oppure, per andare a qualche dittatura sudamericana, non bisognerà confonderlo -che so io- con il regime di Perón, che fin dal 1943 si dichiarava "ammiratore di Mussolini" e della sua organizzazione corporativa dello stato? Non lo vogliamo confondere con il Paraguay di Stroessner,... (Continues)
2009/3/23 - 13:31
No, un lacchè al servizio di quelle che in gergo mussoliniano sono le grandi "demoplutocrazie"...
(Don Curzio )
Che i vari Somoza ecc. siano stati i lacchè e i "fedeli servitori" dello zio Sam non v'ha dubbio alcuno, però continuo a chiedermi -e converrai che non è una domanda illegittima- come mai il fior fiore del nazismo sopravvissuto e del neofascismo sia andato proprio a rifugiarsi -ben protetto- in quegli stati dei lacché al soldo delle "demoplutocrazie". A quanto mi risulta, Eichmann fu "prelevato" in Calle Garibaldi, a Buenos Aires; Erich Priebke se ne stava bello tranquillo a Bariloche; dal Paraguay stroessneriano, i neofascisti italiani colà rifugiati scrivevano: "Qui è un paradiso...sono tutti anticomunisti!" (il risultato è gli "anticomunistissimi" paraguayani, una volta recuperata un po' di libertà vera, hanno mandato attualmente al potere un ex-vescovo di sinistra), il tutto... (Continues)
Inspirée d'un personnage réel, (et réellement connu par Piero Ciampi), cette chanson devait originairement s'intituler « Dario di Ancona »; pour des raisons d'opportunité, Ciampi « déplaça » arbitrairement Dario vers sa ville natale. [R.V.]
En ce jour de carnaval dans ma ville, au son des fifres et des tambours, traduisant Dario de Livourne, il me revenait à la mémoire et j'en tirais un vif plaisir, un film un peu oublié, intitulé « Le Roi de Cœur ». Il repassait dans ma tête et je revoyais cette ville remplie de fols et de folles, seuls habitants d'une ville évacuée par les nazis. Un soldat anglais, éclaireur, est envoyé dans la ville afin de constater le départ des Allemands. Il y est accueilli d'une façon étonnante – pour lui et est proclamé « Roi de Cœur » dans une cérémonie, digne des plus imposants couronnements. La suite à l'écran.
Au passage, je ferai remarquer que ce monde de fols... (Continues)
DARIO DE LIVOURNE (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/23 - 12:58
Ah ! les correcteurs automatiques, quelle plaie ! Ils sont pourtant bien utiles, mais parfois, les coquins nous jouent des tours. Quand je m'en rends compte, j'en reste tout interdit !
Alors dans ces quelques vers, il m'a eu deux fois le correcteur...
La première :
D'abord, sa phrase :
"Où il apprit que tous les fous ne vient pas en liberté."
et celle que j'avais cru écrire et qui est la bonne :
"Où il apprit que tous les fous ne vivent pas en liberté.."
Ensuite et c'est pire - et sans doute dû, au retour à la ligne :
"Et ce faut ainsi qu'un triste journaliste
Dario tira sur un commissaire"
au lieu de - ce qui est la bonne phrase :
"Et ce fut ainsi qu'un triste jour
Dario tira sur un commissaire"
Je ne sais si Dario fut un jour journaliste, mais en tout cas, pas dans cette chanson.
Avec de telles bourdes, je préfère m'expliquer.
Il faudrait sans doute mieux se relire... Ce que je fais la plupart du temps, mais...
Je l'ai traduite cette chanson ni parce que je la trouve belle, ni parce que j'y étais contraint. Je l'ai traduite car je pense réellement que certains délires méritent d'être connus. Il ne sert à rien de les ignorer, ni de les dissimuler. Il ne sert à rien de taire l'existence de l'Opus Dei ou la remontée massive du fascisme. Bien au contraire, il y a intérêt à savoir et à connaître les divers aspects – y compris la propagande – de la droite et de ses diverses postures – qu'elles se camouflent sous le nom de libéralisme ou s'affirment plus nettement.
Je l'ai traduite cette chanson aussi pour pouvoir la commenter et remettre certaines pendules à l'heure. Et notamment de redonner à la révolution française son sens historique, car en Italie (et pas seulement), depuis le Ventennio et même auparavant, cette révolution est déconsidérée. Cette... (Continues)
LA VENDÉENNE (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/22 - 17:48
Ecco di sopra la vulgata filorivoluzionaria... (Don Curzio )
Don Curzio caro, qui non si tratta né di "vulgata" (ché qui siamo peraltro ben lontani dalle bibbie, come ben sai) né di "filo-qualcosa". Qui siamo semplicemente nel campo delle opinioni. E come ospitiamo la canzone controrivoluzionaria, così ospitiamo altrettanto volentieri il commento rivoluzionario. Spero che la cosa sia oltremodo chiara e che vada bene a tutti quanti. Saluti! [RV]
Segnalo come - ancora nel 1990 - due parti del testo fossero state riprese, lievemente elaborate e poi musicate per Chitarre Di Pace:
MIO GENERALE
Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente:
spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale,
il tuo bombardiere
è una macchina potente:
vola più rapido di una tempesta
e porta più di n elefante
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale,
l’uomo fa di tutto
può volare e può uccidere
l’uomo fa di tutto
può volare e può uccidere
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
può pensare.
LA GUERRA CHE VERRA'
La guerra che verrà non è la prima,
prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’eran vincitori e c’eran vinti.
La guerra che verrà non è la prima,
prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima... (Continues)
Guerra al lusso Lanci di sterco fra i tavoli vip
La protesta non-violenta (anche se un po' puzzolente) scandalizza la Torino con la puzza sotto il naso e colpisce nel segno: gli immigrati crepano nei centri di detenzione, la gente fa fatica a dar da mangiare ai figli e voi, riccastri dimmerda, vi ingozzate come oche!
"Voi vi ingozzate e nei CPT si crepa"
Ah ça ira ça ira ça ira!!!
Les aristocrates à la merde!!!