Stupida razza
Benvenuti in questo mondo ricoperto di cemento
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2009/12/25 - 18:04
Are You a Citizen Or Are You a Slave ?
[2003]
Songwriters: Victor René Sadot & Cindy Abramowicz Hubschmitt
Album: Broadsides & Retrospectives [2005 - Crazy Planet Band]
Written with Cindy Hubschmitt, the song challenges cynicism and apathy about social justice issues. It could become an anthem if it gets heard...
Comments by Vic Sadot (1 2)
Songwriters: Victor René Sadot & Cindy Abramowicz Hubschmitt
Album: Broadsides & Retrospectives [2005 - Crazy Planet Band]
Written with Cindy Hubschmitt, the song challenges cynicism and apathy about social justice issues. It could become an anthem if it gets heard...
Comments by Vic Sadot (1 2)
Are you a Citizen? - Or are you a Slave?
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/12/24 - 19:57
The Patriot Call
[2005]
Song about what patriotism REALLY should be: taking care of one's country...
"I was motivated to write this song due to the misinterpretation that patriotism is about killing people when a leader shoves an unwilling country into war."
Song about what patriotism REALLY should be: taking care of one's country...
"I was motivated to write this song due to the misinterpretation that patriotism is about killing people when a leader shoves an unwilling country into war."
In this country there's a choice
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/12/24 - 19:48
Migranti
1999
In tel vento sonà
In tel vento sonà
Ci sono giorni passati a inventare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2009/12/24 - 19:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Darquier
[1979]
Pubblicata su di un 45 giri nel 1979, poi eseguita dal vivo in una tournée del 1980 e inserita nell’album live “Répression dans l'Hexagone”, registrato nel corso di quella tournée ma pubblicato solo nel 1992.
Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox
Una canzone dedicata a Louis Darquier de Pellepoix, uno dei tanti cani fascisti che all’interno del governo di Vichy servirono i nazisti durante l’occupazione della Francia.
Figlio di famiglia alto borghese, Darquier de Pellepoix vantava origini nobili e si faceva chiamare col titolo di barone… Fancazzista, disonesto, nazionalista, virulento antisemita, il “barone” era l’uomo ideale per i nazisti, che lo vollero – contro il parere del maresciallo Pétain, che giudicava Darquier de Pellepoix un esaltato torturatore e un ladro – a capo dell’ufficio affari ebraici del governo di Vichy. Fu proprio Darquier de Pellepoix, insieme al... (Continues)
Pubblicata su di un 45 giri nel 1979, poi eseguita dal vivo in una tournée del 1980 e inserita nell’album live “Répression dans l'Hexagone”, registrato nel corso di quella tournée ma pubblicato solo nel 1992.
Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox
Una canzone dedicata a Louis Darquier de Pellepoix, uno dei tanti cani fascisti che all’interno del governo di Vichy servirono i nazisti durante l’occupazione della Francia.
Figlio di famiglia alto borghese, Darquier de Pellepoix vantava origini nobili e si faceva chiamare col titolo di barone… Fancazzista, disonesto, nazionalista, virulento antisemita, il “barone” era l’uomo ideale per i nazisti, che lo vollero – contro il parere del maresciallo Pétain, che giudicava Darquier de Pellepoix un esaltato torturatore e un ladro – a capo dell’ufficio affari ebraici del governo di Vichy. Fu proprio Darquier de Pellepoix, insieme al... (Continues)
L'homme respecté
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 14:38
Song Itineraries:
Extermination camps
Nouveau Monde
[1997]
Album "T'es fou"
Canzone dedicata alla "conquista che non scoprì l'America", per dirlo con Eduardo Galeano...
Album "T'es fou"
Canzone dedicata alla "conquista che non scoprì l'America", per dirlo con Eduardo Galeano...
Quand je bois de l'eau, de l'eau, de l'eau,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 13:02
La rose et le réséda
[1943]
Album “Les Choses de rien”
Una poesia di Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista (si veda su questo sito Boulevard Aragon, canzone a lui dedicata da Serge Reggiani).
Apparve per la prima volta nella primavera del 1943 su di un giornale di Marsiglia e l’anno successivo Aragon la incluse nella sua raccolta intitolata “La Diane Française”, aggiungendovi una dedica a quattro membri della Resistenza, due cristiani (“Colui che crede al cielo”, la reseda, una pianta erbacea con proprietà calmanti) e due comunisti (“Colui che non crede al cielo”, la rosa), assassinati dai nazisti:
À Gabriel Péri et d’Estienne d’Orves
comme à Guy Môquet et Gilbert Dru
Gabriel Péri era un giornalista ed attivista del Partito comunista. Honoré d'Estienne d'Orves era un ufficiale della marina francese, vicino... (Continues)
Album “Les Choses de rien”
Una poesia di Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista (si veda su questo sito Boulevard Aragon, canzone a lui dedicata da Serge Reggiani).
Apparve per la prima volta nella primavera del 1943 su di un giornale di Marsiglia e l’anno successivo Aragon la incluse nella sua raccolta intitolata “La Diane Française”, aggiungendovi una dedica a quattro membri della Resistenza, due cristiani (“Colui che crede al cielo”, la reseda, una pianta erbacea con proprietà calmanti) e due comunisti (“Colui che non crede al cielo”, la rosa), assassinati dai nazisti:
À Gabriel Péri et d’Estienne d’Orves
comme à Guy Môquet et Gilbert Dru
Gabriel Péri era un giornalista ed attivista del Partito comunista. Honoré d'Estienne d'Orves era un ufficiale della marina francese, vicino... (Continues)
Celui qui croyait au ciel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 12:30
Fleur de Paris
[1944]
Parole di Maurice Vandair
Musica di Henri Bourtayre
Cette chanson que chante Maurice Chevalier est pleine de symbolisme. En général, la « fleur de Paris » est la patrie ou l’esprit français. Mais aussi, presque chaque vers décrit un autre aspect que la fleur symbolise en particulier.
Les premiers vers disent «mon épicier l’avait gardée dans son comptoir, le percepteur la conservait dans son tiroir.» Je crois que c’est une référence aux faux papiers que les Résistants faisaient. Ce qu’ils cachaient peut être aussi le procès verbal des rentrées d’argent. Par exemple, si un percepteur ne reportait pas la vraie quantité qu’on avait produite c’était une forme de résistance.
Le cinquième vers dit : «l’ex-caporal en parlait à l’ex-général». Ce vers parle de Charles de Gaulle et les Forces Françaises Libres ainsi que ceux qui se sont battus contre les Nazis. Le sujet de la chanson est... (Continues)
Parole di Maurice Vandair
Musica di Henri Bourtayre
Cette chanson que chante Maurice Chevalier est pleine de symbolisme. En général, la « fleur de Paris » est la patrie ou l’esprit français. Mais aussi, presque chaque vers décrit un autre aspect que la fleur symbolise en particulier.
Les premiers vers disent «mon épicier l’avait gardée dans son comptoir, le percepteur la conservait dans son tiroir.» Je crois que c’est une référence aux faux papiers que les Résistants faisaient. Ce qu’ils cachaient peut être aussi le procès verbal des rentrées d’argent. Par exemple, si un percepteur ne reportait pas la vraie quantité qu’on avait produite c’était une forme de résistance.
Le cinquième vers dit : «l’ex-caporal en parlait à l’ex-général». Ce vers parle de Charles de Gaulle et les Forces Françaises Libres ainsi que ceux qui se sont battus contre les Nazis. Le sujet de la chanson est... (Continues)
Mon épicier l'avait gardée dans son comptoir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 11:42
Soldats sans armes
[1966]
Parole di Maurice Vidalin
Musica di Maurice Jarre
Si tratta della canzone presente sul lato B di un 45 giri pubblicato nel 1966. Sul lato A, Paris en colère
Dopo l'omaggio ai combattenti della Liberazione, ecco quello alle migliaia di "soldati senza armi", i civili sconosciuti che quella liberazione resero possibile con la loro resistenza di tutti i giorni, costata un altissimo tributo di sangue.
Parole di Maurice Vidalin
Musica di Maurice Jarre
Si tratta della canzone presente sul lato B di un 45 giri pubblicato nel 1966. Sul lato A, Paris en colère
Dopo l'omaggio ai combattenti della Liberazione, ecco quello alle migliaia di "soldati senza armi", i civili sconosciuti che quella liberazione resero possibile con la loro resistenza di tutti i giorni, costata un altissimo tributo di sangue.
La guerre était perdue
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 11:23
Paris en colère
Que l'on touche à la liberté
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 11:14
Il y avait une ville
Una canzone sull'olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki, scritta nel 1958 e poi inclusa nell'EP "Claude Nougaro" del 1964.
Que se passe-t-il?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/12/24 - 10:31
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
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Scritta durante le sessions di No line on the horizon, non è poi stata inclusa nell'album ma solo nella colonna sonora del film Brothers
insieme a White as Snow.
Vedi anche Wikipedia
Proponiamo prima la versione acustica tratta dai titoli di coda di "Brothers"