Thank you, Satan!
28 luglio 2008
Due parole su questa traduzione.
Dico "nuova" perché ne avevo fatta una, due secoli fa, circa a diciassett'anni. Chissà dove diavolo (appunto!) è finita, ma c'era. Di alcuni punti me ne ricordavo e li ho messi in questa traduzione; ma non sono molti.
Cercare una traduzione italiana in rete, già esistente, si è rivelato improbo. C'è questa, ma in diversi punti è purtroppo gravemente sbagliata. Allora è stato opportuno rifarla; e, nel rifarla, mi sono preso qualche libertà.
Nel titolo e nel ritornello. A qualcuno, forse, potrà sembrare un po' azzardato rinunciare al "Thank you Satan" fondante; ma la canzone, palesemente e diabolicamente, è in forma di litania religiosa, un vero e proprio inno a Satana. Da qui il mio ricorso ad una formula italiana pienamente da messa, "Ti sian rese grazie, Satana". Anche in alcuni punti del testo mi sono leggermente allontanato dal significato... (Continues)
Due parole su questa traduzione.
Dico "nuova" perché ne avevo fatta una, due secoli fa, circa a diciassett'anni. Chissà dove diavolo (appunto!) è finita, ma c'era. Di alcuni punti me ne ricordavo e li ho messi in questa traduzione; ma non sono molti.
Cercare una traduzione italiana in rete, già esistente, si è rivelato improbo. C'è questa, ma in diversi punti è purtroppo gravemente sbagliata. Allora è stato opportuno rifarla; e, nel rifarla, mi sono preso qualche libertà.
Nel titolo e nel ritornello. A qualcuno, forse, potrà sembrare un po' azzardato rinunciare al "Thank you Satan" fondante; ma la canzone, palesemente e diabolicamente, è in forma di litania religiosa, un vero e proprio inno a Satana. Da qui il mio ricorso ad una formula italiana pienamente da messa, "Ti sian rese grazie, Satana". Anche in alcuni punti del testo mi sono leggermente allontanato dal significato... (Continues)
TI SIAN RESE GRAZIE, SATANA
(Continues)
(Continues)
2008/7/28 - 21:13
Quarant'anni
Chanson italienne – Quarant' anni – Modena City Ramblers – 1994
C'est une chanson consacrée aux quarante ans de la République italienne.
En fait, elle raconte l'histoire d'une femme de quarante ans qui se retourne sur son passé et sur toutes ses aventures, sur les gens qu'elle a fréquentés, sur la façon dont elle a mené sa vie et le bilan n'est pas des plus reluisants. Quant à ses souvenirs, ils valent ce qu'ils valent, ce sont ceux d'une femme à la mémoire un peu fantasque, un peu embrumée, peut-être s'est-elle trop regardée à la télévision ...
Telle est la chanson de la république parue sous les traits d'une femme de quarante ans dont la vie ne fut pas rose, ni la vie que ceux qui l'avaient portée au jour au travers de la résistance, de la mort de dizaines de milliers d'entre eux... auraient voulu qu'elle ait...
En fait, ses « bons amis » l'avaient déjà déviée du droit chemin en faisant... (Continues)
C'est une chanson consacrée aux quarante ans de la République italienne.
En fait, elle raconte l'histoire d'une femme de quarante ans qui se retourne sur son passé et sur toutes ses aventures, sur les gens qu'elle a fréquentés, sur la façon dont elle a mené sa vie et le bilan n'est pas des plus reluisants. Quant à ses souvenirs, ils valent ce qu'ils valent, ce sont ceux d'une femme à la mémoire un peu fantasque, un peu embrumée, peut-être s'est-elle trop regardée à la télévision ...
Telle est la chanson de la république parue sous les traits d'une femme de quarante ans dont la vie ne fut pas rose, ni la vie que ceux qui l'avaient portée au jour au travers de la résistance, de la mort de dizaines de milliers d'entre eux... auraient voulu qu'elle ait...
En fait, ses « bons amis » l'avaient déjà déviée du droit chemin en faisant... (Continues)
QUARANTE ANS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Märco Valdo M.I. 2008/7/28 - 14:36
Lettera dal fronte
Chanson italienne – Lettera dal fronte – Modena City Ramblers – 1997
LETTRE DU FRONT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mârco Valdo M.I. 2008/7/28 - 09:51
Minas piedras
LA VIDA… ES UN RATICO (“La vita è un momento”) è il quarto album in studio di Juanes ed è uscito ad ottobre 2007 in tutto il mondo, facendo seguito al fortunato “Mi Sangre”, che grazie alla hit “La Camisa Negra” in esso contenuta, ha spopolato anche in Italia. Questa nuova versione italiana dell’album contiene il duetto inedito “Dove le pietre sono mine (Minas piedras)” con la partecipazione di Pau dei Negrita, nato dall’incontro tra i due lo scorso gennaio a Milano e sfociato in uno showcase, dove Juanes ha avuto modo, sia di presentare l’album che di salire sul palco con Pau e Drigo dei Negrita e presentare il brano per la prima volta. Juanes, oltre ad essere il leader della scena mondiale latina, con ben oltre 9 milioni di dischi venduti nel mondo e ben 12 Grammys Latini nel suo palmarès, è soprattutto un cantautore e musicista socialmente impegnato. Il suo messaggio musicale di pace... (Continues)
DOVE LE PIETRE SONO MINE
(Continues)
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2008/7/27 - 12:30
Buráky
(popolare + una versione piu' rock di Alkehol)
NOCCIOLINE
(Continues)
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Contributed by Stanislava Sebkova 2008/7/26 - 15:06
Ni Dieu ni Maître
Tant qu'à être excommunié, exclu de partout, persécuté dans la guerre sociale, poursuivi, dénoncé, rejeté de leur société, vilipendé et traité d'anarchiste, autant chanter Ni Dieu, ni Maître avec Léo Ferré.
Oh, il n'y a pas de quoi faire in champion, une vedette, un héros, mais un homme, oui, sûrement !
C'est d'ailleurs la seule façon...
Ne jamais se soumettre ! (ni à un dogme, ni à un parti, ni à une église, ni à une religion, ni à un pouvoir, ni à un Dieu, ni à plusieurs Dieux, ni à un Maître, ni à plusieurs Maîtres...) : la seule façon de vivre debout, c'est de ne jamais courber l'échine.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I. vous souhaitant, comme Léo Ferré, NI DIEU NI MAITRE.
Oh, il n'y a pas de quoi faire in champion, une vedette, un héros, mais un homme, oui, sûrement !
C'est d'ailleurs la seule façon...
Ne jamais se soumettre ! (ni à un dogme, ni à un parti, ni à une église, ni à une religion, ni à un pouvoir, ni à un Dieu, ni à plusieurs Dieux, ni à un Maître, ni à plusieurs Maîtres...) : la seule façon de vivre debout, c'est de ne jamais courber l'échine.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I. vous souhaitant, comme Léo Ferré, NI DIEU NI MAITRE.
Marco Valdo M.I. 2008/7/26 - 14:50
Volver a los diecisiete
In fondo a questa pagina, ci piace inserire uno straordinario video in cui Violeta Parra, in francese (ma sottotitolata in spagnolo), racconta tutta la sua vita mentre tesse. Qualcosa da guardare e ascoltare in silenzio.
Riccardo Venturi 2008/7/25 - 17:33
Who's Gonna Fight in the Third World War?
CHI COMBATTERA' NELLA TERZA GUERRA MONDIALE?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/25 - 15:45
Elegia per gli impiccati di Bassano
Ecco il boia di Bassano
da L'Espresso Online, 24 luglio 2008
Articolo di Paolo Tessadri
Si chiama Karl Franz Tausch, ha 85 anni, vive in una villetta a Langen, in Assia. È autore di una delle più orribili stragi naziste: 31 giovani impiccati agli alberi del corso centrale di Bassano del Grappa il 26 settembre 1944. Lui e gli altri responsabili, tedeschi e italiani, non sono mai stati processati.
L'immagine rimarrà indelebile nella storia degli eccidi nazisti in Italia. La foto ritrae trentuno corpi di giovani senza vita che penzolano dagli alberi del lungo viale di Bassano del Grappa. Un impiccato per ogni albero, con i piedi, per alcuni, a pochi centimetri dal suolo. Appesi a piante che appaiono dei grandi funghi. Le mani legate dietro, davanti, sul petto, un cartello con la scritta "bandito". Lasciati lì, appesi per venti lunghe ore in segno di spregio e per terrorizzare la popolazione.... (Continues)
da L'Espresso Online, 24 luglio 2008
Articolo di Paolo Tessadri
Si chiama Karl Franz Tausch, ha 85 anni, vive in una villetta a Langen, in Assia. È autore di una delle più orribili stragi naziste: 31 giovani impiccati agli alberi del corso centrale di Bassano del Grappa il 26 settembre 1944. Lui e gli altri responsabili, tedeschi e italiani, non sono mai stati processati.
L'immagine rimarrà indelebile nella storia degli eccidi nazisti in Italia. La foto ritrae trentuno corpi di giovani senza vita che penzolano dagli alberi del lungo viale di Bassano del Grappa. Un impiccato per ogni albero, con i piedi, per alcuni, a pochi centimetri dal suolo. Appesi a piante che appaiono dei grandi funghi. Le mani legate dietro, davanti, sul petto, un cartello con la scritta "bandito". Lasciati lì, appesi per venti lunghe ore in segno di spregio e per terrorizzare la popolazione.... (Continues)
Riccardo Venturi 2008/7/24 - 18:28
Aida
Grande Rino, cantore della patria balorda, ma grazie anche a voi per questa SPLENDIDA recensione di Aida! Non avrei potuto desiderare di aver spiegata meglio questa poesia...
Lia 2008/7/24 - 14:58
×
La metto qui:
a Riccardo,
perché lo stimo e perché questo tipo di scritti me li ha fatti amare lui
ciao Rino,
come stai? Ti scrivo dopo più di trent’anni perché ieri, dal mio letto bianco di calce di un corridoio d’ospedale – le stanze erano piene –, ti ho pensato. Sai perché ero lì? Ho finalmente trovato il coraggio di operarmi al fegato.
Lo so che starai sorridendo indulgente; starai pensando: «Ma era un gioco verbale! “Non hai il coraggio di operarti” si può anche dire con “non hai fegato”, e allora come fai a operartelo?». Lo so. Però la scienza ha fatto passi da gigante in questi trent’anni e non ci lasciano più nemmeno il fascino delle metafore: hanno trovato un donatore compatibile e dalle sue cellule hanno clonato il fegato e me l’hanno trapiantato; poi birra e whisky hanno fatto il resto e nel... (Continues)