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Before 2008-1-31

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Au Caveau de la Huchette

Pour nos temps passés.
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/29 - 19:22

Mon Pays

Mon Pays
(Continues)
Contributed by Carles Viadel Mestre 2008/1/29 - 13:05

Hiroshima

C'est vrai que beaucoup de fois,
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/29 - 12:38

Les Goliaths des nouveaux temps

Quand on tourne la tête,
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/29 - 12:21

De Combien de vies on a besoin pour les tuer?

J'ai vu les grandes atrocités
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/28 - 20:36

Changer le monde

Je crois encore
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/28 - 20:10
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Honest Lullaby

Honest Lullaby
title track dell'album del 1979
Testo e musica di Joan Baez, ninna nanna dedicata al figlio Gabriel Harris
Early early in the game
(Continues)
Contributed by carles viadel 2008/1/28 - 19:14

Gaza's Protest Song

Gaza's Protest Song
Testo e musica di Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
Lyrics and music by Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
What right do you have for forbidding people
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/28 - 17:59
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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The Highwayman

The Highwayman
a) Phil Ochs' Version / Versione di Phil Ochs:
1965
A poem [1906] by Alfred Noyes (1880-1958)
Poesia di A poem [1907] by Alfred Noyes (1880-1958)
Musica / Music: Phil Ochs
Album: I Ain't Marching Anymore [1965]

b) Loreena McKennitt's Version / Versione di Loreena McKennitt
1993
A poem [1906] by Alfred Noyes (1880-1958)
Poesia di A poem [1907] by Alfred Noyes (1880-1958)
Musica / Music: Loreena McKennitt
Album: The Book of Secrets [1997]

"The Highwayman is a narrative poem by Alfred Noyes, published in 1906. The poem was written when Noyes was a young man, and brought him immediate and long-lasting success. It tells the story of a nameless highwayman who is in love with an innkeeper's beautiful daughter named Bess. Tim, the insanely jealous hostler (stableman) betrays the highwayman to the authorities; an action which paves the way for the brutal death of the lovers." - en.wikipedia


Questa... (Continues)
Part One
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/28 - 12:40
Although with some delay and due to the difficulty in building a page like this, our website too wants to celebrate the Day of Memory of January 27, reminding that every day is memory for AWS, with no exception. We have chosen a basic musical composition of the past century, composed in a prison camp in 1941 by Olivier Messiaen: the Quartet for the end of Time. Thanks to our friend and contributor Renato Stecca for entering the page.
Riccardo Venturi 2008/1/27 - 23:50
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Quatuor pour la fin du Temps

Quatuor pour la fin du Temps
[1940/41]
Quatuor pour la fin du Temps
en hommage à l'Ange de L'Apocalypse, qui lève la main vers le ciel en disant: «Il n'y aura plus de Temps»
In omaggio all'Angelo dell'Apocalisse, che alza la mano verso il cielo dicendo: "Non ci sarà più il Tempo"
Musique: Olivier Messiaen
Musica: Olivier Messiaen

I. Liturgie de Cristal
II. Vocalise, pour l'Ange qui annonce la fin du Temps
III. Abîme des oiseaux
IV. Intermède
V. Louange à l' Éternité de Jésus
VI Danse de la fureur, pour les sept trompettes
VII. Fouillis d'arcs-en-ciel, pour l'Ange qui annonce la fin du Temps
VIII. Louange à l'Immortalité de Jésus
In occasione della Giornata della Memoria, la benemerita RADIO3 sta trasmettendo questa composizione di Messiaen, in una versione già eseguita anni fa che prevede tra un movimento e l'altro la lettura di alcune pagine tratte dagli scritti del compositore.
Vi invio quanto ho recuperato... (Continues)
Nella pagina testuale, trattandosi di composizione strumentale, inseriamo i video che siamo riusciti a reperire dei vari movimenti:
(Continues)
Contributed by Renato Stecca & CCG/AWS Staff 2008/1/27 - 13:01
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L'ennesima nota

L'ennesima nota
Dall'album "In perenne riserva" del 2007.
L’ennesima nota suonan le dita
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/1/26 - 14:25
...and among an AWS and the other, our webmaster, Lorenzo Masetti, gives his contribution to Clemente Mastella's shwo-up. You don't believe it? Read the article on "La Repubblica"!
Riccardo Venturi 2008/1/25 - 19:35

C'est une Paix qui devienne quotidienne

Quand on a vu
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/25 - 14:40
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La ballata del sì e del no

La ballata del sì e del no
[1994]
Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG
Era lunedì, si sentì uno schianto,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/24 - 18:01
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Bandera de manos

Bandera de manos
[2007]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"

Questo brano è un messaggio umanitario di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.

"Bandiere diverse sorrette da mani di colori diversi, lingue diverse e diverse culture... ma siamo tutti esseri umani e questo ci rende uguali." Juanes
Hagamos todos, una bandera con manos negras
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/1/24 - 12:49
Video!

Diamante

Diamante
[1989]
Zucchero, Francesco De Gregori, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese

dall'album "Oro incenso e birra"

La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neomogli e neomariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono",... (Continues)
Respirerò,
(Continues)
2008/1/24 - 09:13
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Minas piedras

Minas piedras
[2007]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"

Juanes, da sempre impegnato nel sociale, ha scritto questa canzone dopo aver conosciuto le vittime delle mine antiuomo a Cocorná, provincia di Antioquía, Colombia.
Questa è la seconda canzone (la prima è stata Fíjate bien) con la quale il cantante colombiano ha cercato di attirare l'attenzione verso il problema delle oltre 100 mila mine inesplose messe a terra dalle FARC, forze armate rivoluzionarie della Colombia, in tutto il territorio.
Juanes ha dichiarato di essere rimasto colpito non solo dalla tragica storia di queste persone ma dalla loro voglia di andare avanti, di studiare e di superarsi.
Persone piene di speranza nonostante le avversità.

In Colombia, bambini e adolescenti sono ancora molto vulnerabili alle conseguenze del conflitto armato in corso ed il numero... (Continues)
Son caminos de caminos
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/1/23 - 19:24
Video!

Empty Walls

Empty Walls
Una canzone contro la guerra dal cantante dei System Of A Down
Your empty walls,
(Continues)
2008/1/23 - 19:01
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Driva’ Man

Driva’ Man
Lyrics by Oscar Brown Jr.
Music by Max Roach



"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa... (Continues)
Love for sale, appetizing young love for sale...
(Continues)
Contributed by Carles viadelo mestre 2008/1/23 - 18:33

Garçon joyeux (avec une arme)

J'ai vu un garçon
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/23 - 12:10

Canzone della scelta

Canzone della scelta
In gennaio sembra morta la terra
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/23 - 11:06

L'ultima spiaggia

L'ultima spiaggia
Testo di Mario Mansuelli, musica di Luca Ricci e Paolo Predieri

La canta Paolo Predieri accompagnato dalla fisarmonica di Emanuela Degli Esposti in “Dulcis in Fungo”(album ecopacifista del 1979)
Sotto gli alberi appena potati
(Continues)
Contributed by flavio marcolini 2008/1/23 - 11:00

Il varco della storia

Ho scoperto che a molti dei nostri amici anche più affezionati, è sfuggito che da oltre un anno è possibile ascoltare e scaricare una canzone sul nostro sito(link diretto: www.nonviolenti.org/content/view/421/60/ , sennò si va su www.nonviolenti.org poi si cerca la sezione "nonviolenza e musica" e qui si trova "Il varco della storia" ). Questa stessa canzone è ora disponibile sul Cd-Rom "Mattoni di pace", prodotto dal Comitato Italiano per il Decennio e distribuito dal Mir di Padova. Visto che sul Cd non ci sono notizie sulla storia della canzone e sui collaboratori, mi trovo a parlare di "roba mia", soprattutto per ringraziare e far conoscere la storia che ci sta dietro e chi ha reso possibile l’impresa. Con suggerimenti di tanti amici della nonviolenza e una spolverata di frasi prese dai testi più o meno "sacri" è nato il primo testo: potremmo organizzare un piccolo concorso fra chi scopre... (Continues)
Nelle periferie della memoria
(Continues)
Contributed by piercarlo racca 2008/1/23 - 10:56

Ballata dell'obiettore

Gastone Pettenon
Ballata dell'obiettore
1973

Un incontro imprevisto. Ricordi che affiorano e riportano alla luce momenti mai dimenticati. Trentacinque anni fa (23 dicembre 1972) gli obiettori uscivano dalle carceri militari con il congedo in mano e con la legge che ha poi permesso a quasi un milione di giovani di svolgere il servizio civile alternativo come obiettori di coscienza. Fra questi Alberto Trevisan: "certo ne è passato di tempo - racconta - ma devo dire che non ho cambiato opinione e sono un inguaribile ottimista soprattutto quando mi rapporto con i giovani che adesso scelgono di continuare, in altro modo, il servizio civile volontario. Se i giovani sono curiosi, sono anche impegnati a seguire le nostre strade e c'è un veicolo naturale che li unisce e che ci unisce: la musica". Ed ecco che Alberto, dopo 35 anni, ritrova Gastone Pettenon, autore della "Ballata dell'obiettore" composta e poi cantata tante volte davanti... (Continues)
Sai chi ti chiama ragazzo mio a fare il militare
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/23 - 10:46
Video!

We Don't Need Another Hero

We Don't Need Another Hero
[1985]
Written by Terry Britten and Graham Lyle
Scritta da Terry Britten e Graham Lyle
Album: Mad Max Beyond Thunderdome (soundtrack)
Then: Simply The Best [1991]
The Collected Recordings [1994]

"We Don't Need Another Hero (Thunderdome)" was the hit theme song to the 1985 film Mad Max Beyond Thunderdome. Written by Terry Britten and Graham Lyle, the song was performed by Tina Turner, who also played the role of Aunty Entity in the movie, and produced by Terry Britten. It was released at the peak of Tina Turner's musical career, during her Private Dancer era. The song's lyrical content and theme is mostly a statement of anti-war and anti-violence. There are two versions of the song, the movie version, and the radio version. The version played during the film differs from the radio version. To date, the film version has not been released. The song received a Golden Globe nomination for... (Continues)
Out of the ruins
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/23 - 00:56
Song Itineraries: Heroes
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I Don't Want To Be A Hero

I Don't Want To Be A Hero
[1987]
Scritta al tempo della guerra nelle Falklands
Oh, send me off to war
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/23 - 00:31
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War, Heroes
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Can We Go Higher ?

Can We Go Higher ?
Nenad Bach wrote this song when war in Croatia broke out.
Its meaning is to get above the eavil and hatred in the world. In addition, he has performed all over the world with a wide range of artists, including Luciano Pavarotti, Bono & The Edge (U2), Brian Eno, Indigo Girls, Richie Havens, Garth Hudson & Grateful Dead, Martin Sheen, Michael York, John Malkovich, Ellen Burstyn, and many more. He performed at Woodstock '94, and in 1998 he made a compilation album with Bruce Springsteen, Leonard Cohen and Allen Ginsberg.
A thousand candles in the air
(Continues)
Contributed by Teo Zokvich 2008/1/22 - 23:24
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's

Ballata della pace

Ballata della pace
Scritta e utilizzata per uno spettacolo dei frati cappuccini dell’Emilia Romagna negli anni settanta. In stile “deandreiano”, resta una delle più belle canzoni in assoluto sul tema pace-guerra. Non risulta purtroppo registrata da nessuna parte. L’autore, frate cappuccino, è stato vicedirettore della bellissima rivista “Messaggero Cappuccino” e oggi vive nei campi nomadi della periferia di Bologna.
Il re grande sovrano mandò i suoi cavalieri
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/22 - 16:12
Video!

All Africa

All Africa


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
The beat has a rich and magnificent history,
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/22 - 15:20
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Freedom Day

Freedom Day


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
Whisper, listen, whisper, listen,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/22 - 14:45

Famine

People die without Hope
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/22 - 14:25

We Like the Flowers

We Like the Flowers
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (Continues)
We like the flowers, we like the vegetables
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 14:15
Downloadable!

We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)

We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (Continues)
We are gentle angry women
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:32

At the Peace Camp

The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (Continues)
When you're alone and life is making you lonely,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:17

Chant Down Greenham

Chant Down Greenham
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (Continues)
35 women, campers for peace
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:09
Video!

We Are The World

We Are The World
ogni volta che ascolto questa canzone, la sua melodia, il suo significato mi vengono i brividi, è bella bella bella!!!!!!!! :-)
Bene 2008/1/21 - 13:46
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Peace On Earth

Peace On Earth
Brano composto da Coltrane nel 1966 dopo la sua visita al Sacrario di guerra a Nagasaki.


Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"

"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/21 - 12:03

Oh, Mr. Rich !

Many times I’ve seen
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2008/1/21 - 11:40

Money Drives The World

It’s completely true
(Continues)
Contributed by C:Viadel 2008/1/21 - 11:38
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Sueños

Sueños
SONHOS
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/1/21 - 11:28
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Ho visto un re

Ho visto un re
La più popolare versione di questa canzone è tuttora sicuramente quella incisa nel 1968 da Enzo Jannacci nel 45 giri della ARC (casa sussidiaria della RCA) (il relativo video è visibile nell'apposita sezione)

L'arrangiamento - a sua volta godibilissimo - è di Luis Bacalov (che all'epoca, assieme ad Ennio Morricone, si occupava della quasi totalità degli arrangiamenti e delle orchestrazioni in RCA), ed è di recente così stato commentato dallo stesso Bacalov nel libro "C'era una volta la RCA" (2007), di Maurizio Becker, editore Coniglio, pagina 163:

Becker: Però i suoi arrangiamenti di quel periodo sono bellissimi e tutt'altro che standard ...

Bacalov: Forse perchè mi sforzavo di immettere qualcosa di diverso, di ispirarmi alla mia formazione classica. Con Jannacci ad esempio mi sono divertito molto.

Becker: C'è un arrangiamento che giudica significativo, in questo senso?

Bacalov: Quello di "Ho visto un re": seppur in maniera molto semplificata, è una rivisitazione di un certo modo di scrivere tipico di Stravinsky.
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 03:41
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Quelli che

Quelli che
QUELLI CHE … IL CALCIO: La sigla principale originaria del programma omonimo.
QUELLI CHE... IL CALCIO
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 00:38
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Quelli che

Mi infastidisce un poco, personalmente (ma non credo di essere la sola) il fatto che una certa trasmissione televisiva, ormai da tempo totalmente snaturata rispetto ai suoi esordi, si chiami ancora "Quelli che ... il calcio".
Una volta ciò aveva un senso, eccome, dato che era stato lo stesso Jannacci a riadattare e stravolgere - assai gustosamente - in chiave calcistica questo suo brano di culto per farne la sigla delle prime edizioni del programma in questione.

Debbo al mio amico toscano Massimo la conoscenza della pre-sigla e della sigla vera e propria jannacciane; eccone i testi. [AB]
QUELLI CHE … ASPETTANO (pre-sigla originaria di “Quelli che … il calcio”)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 00:37
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Lyndon Johnson Told the Nation

Lyndon Johnson Told the Nation
20 gennaio 2008
LYNDON JOHNSON HA DETTO ALLA NAZIONE
(Continues)
2008/1/21 - 00:06
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Disastro aereo sul canale di Sicilia

Disastro aereo sul canale di Sicilia
Nessuna relazione tra una canzone di De Gregori ed il disastro aereo di Montagna Longa, è una bufala.
Qualcuno ha supposto che Francesco De Gregori avesse scritto la canzone "Buona notte Fiorellino", dedicandola alla prima moglie deceduta nel disastro aereo di Montagna Longa.
Non è così.
Luciano 2008/1/20 - 22:03
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General Custer

General Custer
20 gennaio 2008
IL GENERALE CUSTER
(Continues)
2008/1/20 - 21:56
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Mestizaje

Mestizaje
grazie mille !!!!!!!!
la traduzione è perfetta!!!!!
kiocciolina 6 la mia salvezza tvtttb(ske)
ALBERTO 2008/1/20 - 21:19
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The Byrds: He Was A Friend Of Mine

The Byrds: He Was A Friend Of Mine
[1965]
The Byrds

Ho appena scoperto questa canzone; il sito AllMusic mi dice che è di McGuinn/Traditional; il sito in cui ho trovato il testo che è di McGuinn/Crosby. Non so dirvi quale sia la versione giusta. La canzone è nell'album "Turn! Turn! Turn!" del 1965 e ve la invio, qualunque sia il mio/vostro giudizio su JFK e sulla violenza dell'assassinio politico.

Penso che sia un adattamento di un traditional cantato anche da Dylan
L.

Una lunga, lunghissima riflessione prima di approvare la canzone seppure fra gli "Extra". Da un lato, certo, l'assassinio di JFK considerato generalmente un "uomo di pace" (crisi di Cuba ecc, new frontier ecc.; per dirla con Guccini, "i due Giovanni e pace un po' alla buona"); dall'altra il fatto che questo "uomo di pace" fu pur sempre quello che ordinò l'invasione della Baia dei Porci. Forse la cosa più corretta da dire è che JFK altro non fu che un...presidente.... (Continues)
He was a friend of mine, he was a friend of mine
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/1/20 - 16:24
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My Son John

My Son John
20 gennaio 2008
MIO FIGLIO JOHN
(Continues)
2008/1/20 - 14:38
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Brigante se more

Brigante se more
vorrei dire a quel gran signore di Bennato di non sparare cavolate!!!e soprattutto di non appropriarsi di una canzone popolare della mia terra di cui lui non e' originario!!!!solo xche' ha successo!!!
cosi ha fatto con altre canzoni o tarante dice che son tutte sue!!!! ma perfavore!!!non ci faccia ridere signor Bennato!!!
(lady)

Ora, noi non lo sappiamo se il sig. Bennato legga o meno questo sito, e questa pagina in particolare. Pensa un po' però, lady, se lo facesse; e se magari arrivasse qui con tutti gli estremi del deposito alla SIAE [che iddio non l'abbia in gloria!] della canzone, i manoscritti, le registrazioni ecc...; cioè, ti rendi conto di quel che stai dicendo? Si può discutere quanto si vuole sull'origine di questa canzone, ma stai accusando un artista di plagio. Ti dico allora che ogni artista attinge comunque le sue fonti alla tradizione popolare; la quale, propriò perché è "popolare", è patrimonio libero di tutti quanti. Insomma, cerca di essere un po' più cauta! Saluti! [CCG/AWS Staff]
2008/1/19 - 17:07
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Ascoltate o popolo ignorante

Anonymous
Ascoltate o popolo ignorante
Composizione da cantastorie sulla stessa melodia assunta consuetamente da Addio padre e madre addio e, con minor frequenza, da O Gorizia tu sei maledetta, con le quali canzoni ha d'altronde più strofe in comune.

L'informatore ha cantato in altra occasione anche questa strofa (quale seconda):

Quando il foglio ci giunse in chiamata
sotto l'armi ben noi si tornò
per l'Italia da noi tanto amata
di combattere il cuore giurò


Portatore: Vittorio Renoldi (Belochio). Ricerca e registrazione di Gianni Bosio. Acquanegra sul Chiese (Mantova), 11 dicembre 1965. Depositato all'Istituto Ernesto De Martino.
(note tratte dal libretto di "Ci ragiono e canto")

cirag


Ascoltate o popolo ignorante
(Continues)
2008/1/19 - 16:45
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
ITALIANO [4 - Andrea Buriani]




Versione italiana (o "traducanzone") di Andrea Buriani
Italian version (or "translasong") by Andrea Buriani
RISPOSTE NEL VENTO
(Continues)
Contributed by Andrea Buriani 2008/1/19 - 16:02
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Uno come noi

Uno come noi
NON HO PAROLE
PACIFISTA
nO gLOBAL 2008/1/19 - 14:05
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Electric Funeral

Electric Funeral
FUNERALE ELETTRICO
(Continues)
Contributed by Adriano 2008/1/18 - 20:14
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Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
[2005]
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti


Con una dedyca a noi folly
di Ahmed il Lavavetri

Noi siamo nati il ventuno a Primavera, oppure il venticinque in autunno, il sette in estate o il quindici in inverno. Siamo nati sempre, perché siamo completamente pazzi, matti, folli, straniti, esagitati, cupi, infuocati, mesmerici, lattiginosi, verdi, levitanti, e non ci accontentiamo di realtà precostituite. Zolle? Noi apriamo qualsiasi cosa. Tempesta? Scateniamo anche la calma, la bonaccia, la pacificità che dichiarano più vento, quando ci sta, quando ci va, di un ciclone tropicale. Noi folly, che sovvertiamo le vocali, che innalziamo persino beffardi canti agli dèi quando il buio della mente sembra inghiottire ogni cosa, quando l'oscuro si fa vincente. Non ci resta che fabbricarcela, una luce tutta... (Continues)
Sono nata il ventuno a primavera
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/18 - 18:34
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Le beatitudini

Le beatitudini
RINO VIVE
FEDE78 2008/1/18 - 17:37

Year Of Change

In a brilliant spring of 1968,
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2008/1/18 - 13:22
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Dogs Of War

Dogs Of War
[1995]
Album: "Dogs of War"
Lyrics/Testi: Byford/Glockler
Music/Musica: Saxon
Come to the reaper sing the song
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/1/17 - 21:32
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Walk On

Walk On
Una canzone che ha assunto nel tempo un doppio significato: nata come omaggio ad Aung San Suu Kyi, la leader del movimento per il ritorno della democrazia nel Myanmar, nel 2001 è diventata una canzone simbolo della reazione del popolo statunitense agli attentati dell'11 settembre.

Altre canzoni su Aung San Suu Kyi:
Operation Visit Myanmar - Walk On - Aung San Suu Kyi - Guns and Bombs - Aung San Suu Kyi - Per San Suu Kyi - Lady, Lady - Suddenly - Peacock


Dall'album "All That You Can't Leave Behind" del 2000.

"The song was written about and dedicated to Aung San Suu Kyi. It is written in the form of a supporting, uplifting anthem, praising her for her activism and fighting for freedom in Myanmar. She has been intermittently under house arrest since 1989 for her efforts. Due to the political tribute of this album, those in Myanmar caught with possession of either the single for this song... (Continues)
And love is not the easy thing
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/17 - 09:40




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