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Before 2007-9-3

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Promontory [Theme From the Motion Picture The Last Of The Mohicans]

Promontory [Theme From the Motion Picture <i>The Last Of The Mohicans</i>]
[1992]
From the Soundtrack of the Motion Picture "The Last of the Mohicans"
Dalla colonna sonora del film "L'ultimo dei Mohicani"


Directed by Michael Mann
Produced by Michael Mann - Hunt Lowry
Written by Michael Mann
Christopher Crowe
Starring: Daniel Day-Lewis
Madeleine Stowe
Wes Studi
Russell Means
Eric Schweig
Jodhi May
Steven Waddington
Patrice Cheréau
Maurice Roëves
Music by Randy Edelman - Trevor Jones - Daniel Lanois
Cinematography by Dante Spinotti
Editing by Dov Hoenig - Arthur Schmidt
Distributed by 20th Century Fox (USA)
Warner Bros. (UK, Germany, France, Brazil, Argentina)
Release date(s): September 25, 1992
Running time: 112 min


Ambientato nel 1757 durante la guerra franco-indiana, è un film basato (seppure non con assoluta fedeltà) sul famoso romanzo di James Fenimore Cooper. Una terribile vicenda di guerre coloniali, un film "contro la guerra" di... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/9/3 - 01:39
AWS VIDEOS BEING EMBEDDED. Someone will have noticed that a number of videoclips available are being directly embedded in the relevant song pages. A new feature making our pages still more enjoyable. An exemple is Zombie.
Riccardo Venturi 2007/9/3 - 00:40
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Danos un corazón

Danos un corazón
Danos un corazón
(Continues)
Contributed by Gabriele Guccione 2007/9/2 - 16:12

La mano più forte

La mano più forte
A Carlo Giuliani, ragazzo
Da quando l'Inferno bussò alle tue porte
(Continues)
Contributed by adriana 2007/9/2 - 14:32
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È arrivata la bufera

È arrivata la bufera
[1939]
Testo e musica di Renato Rascel

«"La Bufera" nacque in Africa Orientale quando Rascel conobbe Italo Balbo che era allora Governatore della Libia. Renato gli pose la domanda che tutti gli italiani avevano sulla bocca: "L'Italia entrerà in guerra al fianco dell'alleato tedesco?". Balbo rispose con perfetto accento emiliano: "Mo senta mo bene, signor Rascel, se l'Italia fa la guerra con Hitler io mi taglio i cosiddetti...". Rascel tornò in Italia e disse a tutti di stare tranquilli, ma quando la guerra arrivò non gli rimase che cantare "È arrivata la bufera / è arrivato il temporale / chi sta bene e chi sta male / e chi sta come gli par!"» (Giancarlo Governi in "TuttoRascel", Roma, Gremese, 1993)
Nel 1939, durante una pausa in camerino, Renato Rascel scrive di getto le prime strofe di quella che suona come un'altra delle sue surreali filastrocche: "È arrivata la bufera / è arrivato... (Continues)
Quando scende in ciel la sera
(Continues)
Contributed by Archimede Pitagorico 2007/9/1 - 18:55
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Zombie di tutto il mondo unitevi

Zombie di tutto il mondo unitevi
[1977]
Dall'album omonimo
Scritta assieme a Ricky Gianco
E attraverso i muri
(Continues)
Contributed by Mohamed il Lavavetri 2007/9/1 - 15:10
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L'orologio del dottor Guida

L'orologio del dottor Guida
[1969]
L’orologio del dottor Guida
(Continues)
Contributed by Mohamed il Lavavetri 2007/9/1 - 14:58
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Lijepa Alma

Lijepa Alma
[2001]
Album: Bog vozi Mercedes ("Dio guida una Mercedes")

Ecco un'altra canzone degli Zabranjeno Pušenje, questa volta del 2001. Il tema è un'altra delle amare eredità che la guerra di Bosnia si è lasciata dietro, quella delle vedove di guerra.

Coll'aiuto di un dizionario e una grammatica di serbo-croato-bosniaco, sto imparando piano piano a districarmi tra le declinazioni e i verbi irregolari del bosniaco ... e il video su YouTube dovrebbe essere una conferma che gli svarioni non sono troppi (i pretendenti con i fiori in mano ci sono!) [Marco Ferrero]
Evo ima godinama
(Continues)
Contributed by Marco Ferrero 2007/9/1 - 13:03
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Amore vittorioso

Amore vittorioso
Anno della prima pubblicazione: 1591 in Balletti a cinque voci (No.10)

Cari amici del sito, dopo tanto tempo che manco al vostro cospetto, torno a segnalare una canzone che non conoscevo, ma che ha tovato credo nel deposito una ragazza che ha bisogno di documentarsi per preparare un esame di ammissione a una scuola teatrale. Ha trovato una canzone del periodo napoleonico di un certo Giocanni Gastoldi "Amor vittorioso" Possibile che non ci sia nel vostro archivio? Provo a inviarla così confronterete, Ciao e spero a presto Gildo. Salutoni a Riccaro Venturi
Tutti venite armati
(Continues)
Contributed by Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 2007/9/1 - 12:18
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Solstizio di Nassirya

Solstizio di Nassirya
Testo e musica di Salvatore Azzaro.

Canzone stupenda per la pace a Nassirya.
Una canzone che contiene quattro canzoni: "Solstizio di Nassirya", "Quel mazzolin di fiori", "Sciuri, sciuri", "Bella ciao".
Fantastica!!!
Buon giorno o mia dolce amata
(Continues)
Contributed by Salvo 2007/8/31 - 02:23
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Non c'è il mare

Non c'è il mare
Da "Çiùscia -Il Satiro Danzante"
(Testo e Musica: Salvatore Azzaro)


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche della musica folk siciliana,... (Continues)
“…ho molte perplessità
(Continues)
Contributed by salvo 2007/8/31 - 01:57
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Figlio ImPastato d'amore

Figlio ImPastato d'amore
Figlio impastato d’amore
-Testo e Musica: Salvatore Azzaro-
versione: 7 dicembre 2004 - a donna Felicia.


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche... (Continues)
Oh Dio che è stato quel tuono
(Continues)
Contributed by Salvo 2007/8/31 - 01:50
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Çiùscia

Çiùscia
Çiùscia
-Il Satiro Danzante-
(Testo e Musica: Salvatore Azzaro)


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche della musica folk siciliana,... (Continues)
Ddassutta, intra ô mari scuru, çiùscia lu ventu,
(Continues)
Contributed by salvo 2007/8/31 - 01:43
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Louisiana

Louisiana
da "Litfiba 3" (1988)
Testo e musica di Antonio Aiazzi, Ringo De Palma, Gianni Maroccolo, Piero Pelù e Ghigo Renzulli.
Arrangiamento dei Litfiba e di Francesco Magnelli

L'album "Litfiba 3" chiude la cosiddetta "trilogia del potere" di cui fanno parte anche Desaparecido e 17 Re.
Si tratta dell'album più politico del gruppo fiorentino. Politico già dalla copertina in cui è ritratto Willy Nelson Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Florida il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza, espressi anche da alcuni membri della giuria. Ed al tema della pena di morte è dedicata anche la terza traccia dell'album (la splendida Louisiana).

da Wikipedia
Oh, Louisiana
(Continues)
2007/8/30 - 16:33
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Auschwitz

Auschwitz
Una spoken song dove l'incubo è racchiuso nella snow-ball di una bambina.
When I was a little girl
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/8/30 - 16:00
Song Itineraries: Extermination camps
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L'homme fossile

L'homme fossile
[1968]
Parole e musica di Pierre Tisserand
Nell'album “Serge Reggiani” pubblicato nel 1968

(B.B.)
V'là trois millions d'années que j'dormais dans la tourbe
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2007/8/30 - 15:02
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Boy Soldier

Boy Soldier
Lyrics and music by Johnny Clegg
Testo e musica di Johnny Clegg
Album: One Life

"My continent as well as part of South America and Asia have seen a dramatic rise in the use of children as soldiers in civil wars, private milicias, run by warlords and drug cartels." -Johnny Clegg.

Il mio continente, così come parte del Sud America e dell'Asia, hanno visto un drammatico aumento dell'utilizzo dei bambini soldato nelle guerre civili, nelle milizie private, finanziate dai signori della guerra e dai cartelli della droga." - Johnny Clegg.
I am a boy soldier
(Continues)
Contributed by CCG staff 2007/8/30 - 13:17
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Por paco

Por paco
Marjorie Boulton/Gianfranco Molle
da/from/de Iam Venos Libero
Jen mia propono,
(Continues)
Contributed by Nicola Ruggiero & Riccardo Venturi 2007/8/30 - 12:42
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Zu Potsdam unter den Eichen

Zu Potsdam unter den Eichen
[1928]
Text: Bertolt Brecht. Musik: Kurt Weill
Lyrics: Bertolt Brecht. Music: Kurt Weill
Testo: Bertolt Brecht. Musica: Kurt Weill

Interpreti / Performers:

Lotte Lenya
Ute Lemper
Milva


Faceva originalmente parte del Berliner Requiem (Requiem Berlinese), "piccola cantata dopo le poesie di Brecht", commissionato dalla Reichs-Rundfunkgesellschaft per essere trasmesso dalla stazione radio di Francoforte. Fu eseguito per la prima volta nel maggio del 1929. La canzone fu scritta soltanto per voci maschili, con accompagnamento di orchestra a fiati; fu poi arrangiata come "coro operaio" per le corali amatoriali (ora come allora diffusissime in Germania). Dopo la morte di Weill, il direttore d'orchestra Walter Goehr eseguì un altro arrangiamento per voce solista, espressamente per Lotte Lenya.

This piece was part of the original Berliner Requiem, "a little cantata after poems by Brecht",... (Continues)
Zu Potsdam unter den Eichen
(Continues)
Contributed by jacopo 2007/8/29 - 23:30
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Politik Kills

Politik Kills
Trascritta all'ascolto... dall'album di prossima uscita (4 settembre), "La Radiolina"...
Politik kills
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/8/29 - 22:39
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Asimbonanga (Mandela)

Asimbonanga (Mandela)
[1987]
Lyrics and Music by Johnny Clegg & Savuka
Testo e musica di Johhny Clegg & Savuka
Album: Third World Child

Also performed by Joan Baez in her album "Recently"
Interpretata anche da Joan Baez nel suo album "Recently"

Grazie a Manuela per avermi mandato, appena rientrata dal Sudafrica, questa canzone. E grazie per averlo fatto con queste parole: "...contro ogni razzismo, per scuotere tutti quelli che ancora non vogliono vedere... E io la voglio personalmente dedicare alla giunta comunale fiorentina "di sinistra", quella che intitola il palazzetto dello sport a Nelson Mandela e poi fa le ordinanze anti-lavavetri. Mi piacerebbe che Nelson Mandela scrivesse a questi loschi figuri chiedendo loro di intitolare il palazzetto alla razzista fascista Oriana Fallaci (quella che voleva cacciare gli "sporchi somali" da Firenze), sarebbe più adeguato. Ricordiamo che nel 1987, quando... (Continues)
Asimbonanga
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/29 - 10:32
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Live and Let Live

Live and Let Live
da "Forever changes" (1967)

Stamattina in un musicstore ho trovato un giovane addetto insolitamente loquace e preparato che era entusiasta dell'uscita di un cofanetto dedicato ai Love di Arthur Lee... siccome non conoscevo la band ma il cofanetto in questione costava una paccata di soldi, allora mi ha detto "Se vuoi avvicinarti ai Love, devi assolutamente ascoltare il loro capolavoro, 'Forever Changes' del 1967... è un disco imperdibile ed è pure in offerta!"
Così l'ho preso e ci ho trovato questa canzone... vi chiedo di valutare se può entrare nelle CCG/AWS perchè non è proprio di immediata comprensione (specie l'attacco, che io traduco con "il moccio si è rappreso sui miei pantaloni...") ma alcuni passaggi ("... riconosco la tua artiglieria / l'ho vista molte altre volte prima / una volta quando ero un indiano / e me ne stavo sulla mia terra...") mi fanno pensare che "Vivi e Lascia Vivere"... (Continues)
Oh, the snot has caked against my pants
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/8/28 - 15:17
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Fildžan viška

Fildžan viška
[1997]

Ciao! Mi chiamo Mario, vivo a Torino sono appassionato di ogni angolo della ex-Yugoslavia (dove sono già stato 4 volte dal 1996), e ho scoperto i Zabranjeno Pušenje grazie a un viaggio recente e alla vostra bellissima traduzione di Kanjon Drine.

Mi sono imbattuto di recente in un altra canzone, "Fildžan viška", che merita di essere segnalata perché piena di nostalgia per la Sarajevo prima degli eventi 1992 ... un posto in cui si lasciava sempre una tazzina di caffé in più per gli ospiti o gli sconosciuti. Appartiene al primo album che gli Z.P. (intendo la parte del gruppo che è rimasta a Sarajevo, non chi ha seguito Kusturica a Belgrado) hanno scritto dopo la fine della guerra nel 1997.[Mario Ferrero]
69-a moj stari i ja,
(Continues)
Contributed by Mario Ferrero (per tramite di RV) 2007/8/27 - 23:48
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Changes

Changes
Interpretazione di The Way It Is
Come on come on
(Continues)
Contributed by Campo Oro Regna 2007/8/27 - 01:24
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Le chat de la voisine

Le chat de la voisine
[1959]
Paroles: R. Lagary
Musique: Philippe-Gérard
© Emi Publishing France

C'è chi dice che, durante i brutti periodi -una guerra, una crisi, un frangente d'incertezza- bisognerebbe "divertirsi", magari con qualcosa di "leggero", di poco o pochissimo "impegnato". In effetti, proprio durante questi periodi è tutta una fioritura di motivetti allegri, di papaveri e papere, di margherite; cose fatte, si dice, per non pensare alle brutture che si hanno davanti agli occhi. Già ci sono, perché cantarle? Yves Montand non era uno che la pensava a questo modo. Meglio cantare la strofetta insulsa sul gatto della vicina che parlare del soldato che ha paura, dell'operaio sfruttato, della ragazza precocemente sfiorita da una vita dura? Non aveva dubbi, lui, il monsummanese di Francia. Ed ecco che ne venne fuori, con questa canzone "double face". [RV]
Le chat de la voisine
(Continues)
Contributed by Silva 2007/8/26 - 19:10
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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Prayers For A Nation

Prayers For A Nation
Prayers for a Nation, a powerful song by the singer and songwriter José Luis Sepúlveda. A song that really touches the heart of the people and a song that has caused a lot of controversy on the Internet with even calls to censure it by several Internet forums.

Prayers for a Nation will take you through a period of uncertainty lived by several countries involved in this war. The racial hatred caused by governments and general injustice that these countries are going through. Not many people realise the effects of war and many turn around at hard issues – Prayers for a Nation has no fear in denouncing “Detention Centres” and other important problems of society.

This a song that should not be ignored!

The song is only available for streaming and it is part of the Album “Millennium Portraits”.

I wish that Lord,
(Continues)
Contributed by Anonymous 2007/8/25 - 00:38
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The Rasmus: Funeral Song

testo tratto da questo sito
I dumped you again
(Continues)
Contributed by Silva 2007/8/24 - 12:19
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In The Ghetto

In The Ghetto
(1969)
Words and music by Mac Davis

Non sono uno sfegatato fan di Elvis Presley, però ne riconosco l'importanza "storica". In occasione del trentennale della sua scomparsa vi invio questa che, secondo me, è una delle sue più belle canzoni; non parla di guerra, ma ogni volta che la sento mi fa pensare a quanti "poveri piccoli piccini" hanno lasciato i ghetti d'America per andare a morire in Vietnam.

Scheda su wikipedia
As the snow flies
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/8/24 - 09:15
Song Itineraries: Ghettos
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Tinna

Testo di Enzo Matarazzo
Musica di Saverio Coletta, Massimo Amoriello e Gabriele Canelli

Il testo ci è stato gentilmente inviato da Enzo Matarazzo stesso, che ringraziamo di cuore. [RV]

TINNA è il famoso brigante lucano (al secolo Giuseppe Fasanella), celebre per le sue sortite notturne sul monte Pollino contro i piemontesi.
A lui è dedicata questa canzone che definirei "celebrativa e commemorativa". (dq82)
Uocchie re 'ggelo comm'a quanno jocca a la muntagna
(Continues)
2007/8/23 - 23:32
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Theme From Schindler's List

Theme From Schindler's List
[1993]
by John Williams






Presentiamo qui esclusivamente in video (trattandosi di un pezzo strumentale) la celebre colonna sonora del film di Steven Spielberg, vincitrice del Premio Oscar per la migliore soundtrack nel 1993. Il film non ha nessun bisogno né di presentazione, né di commento; ma chi proprio non lo conoscesse può leggersi la sua scheda su Wikipedia.
Contributed by Silva 2007/8/23 - 21:04
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Le déserteur

Le déserteur
SVEDESE / SWEDISH / SUÉDOIS [2] - Lars Forssell

"Jag står här på ett torg" ("sto qui in una piazza") - la libera versione svedese del poeta e cantautore svedese Lars Forssell (1958). Pur mantenendo la musica originale, è piuttosto un'amara canzone contro la guerra e sulla responsabilità dei potenti (vi si nomina espressamente De Gaulle). La canzone di una donna che ha perso il suo uomo in guerra e si pone certe domande. Si noti che la canzone di Boris Vian era nota a Lars Forssell nel 1958, ovvero nel suo "periodo di oblio" dopo la censura. E' stata approntata di seguito al testo una traduzione italiana.
Lars Forssell è scomparso lo scorso 26 luglio 2007 all'età di 79 anni.

"Jag står här på ett torg" ("I am here in a square") - a free version by the Swedish folksinger and poet Lars Forssell (1958). Though keeping the original tune, it is rather a bitter meditation against war and on the... (Continues)
Jag står här på ett torg.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/23 - 17:38
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Tears Are Falling Down

Tears Are Falling Down
A great folk song with Marino Severini (Gang) as special guest
The night is full of scary sounds
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2007/8/23 - 16:30
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Only Starlight

Only Starlight
Songwriter: Sara Marlowe
Da/From New Songs For Peace
How beautiful is this day, when everything familiar has changed
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/23 - 15:00

Guerra di merda

Guerra di merda
Ammesso che tu sia davvero "quel" Ferretti Lindo Giovanni, mi pregio di dirti che fai cacare tu, in blocco e senza remissione.
Riccardo Venturi 2007/8/22 - 22:48

Soomalaay dirira

Soomalaay dirira

Somali exiles use music to slam war

NAIROBI: Upon entering a tiny recording studio in a grimy Nairobi building, Felis removes her face veil, slides headphones onto her ears and starts singing in a high voice: “Girls are raped. Warlords are to blame”.

Over a soundtrack of world music and rap, Felis Abdi and the group Waayaha Cusub, made up of some 20 young Somali refugees, crudely slam the war that has torn up their country for 16 years, almost all their lives.

“All the people have been killed. Let us repair the country. There is no school, there is no peace,” sings Waayaha Cusub, which means “New Era” in Somali.

“People listen to you more when you sing than when you speak,” says Abdiwali Ibrahim Garyare, one of the group’s singers, who has lived in Kenya for 17 years.

“We can make a difference because the young generation listens to us,” adds 17-year-old Felis, who has a gap between... (Continues)
Soomalaay diriroo dagaalama
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/22 - 15:03
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Dhib iyo qaxar

Dhib iyo qaxar

Somali exiles use music to slam war

NAIROBI: Upon entering a tiny recording studio in a grimy Nairobi building, Felis removes her face veil, slides headphones onto her ears and starts singing in a high voice: “Girls are raped. Warlords are to blame”.

Over a soundtrack of world music and rap, Felis Abdi and the group Waayaha Cusub, made up of some 20 young Somali refugees, crudely slam the war that has torn up their country for 16 years, almost all their lives.

“All the people have been killed. Let us repair the country. There is no school, there is no peace,” sings Waayaha Cusub, which means “New Era” in Somali.

“People listen to you more when you sing than when you speak,” says Abdiwali Ibrahim Garyare, one of the group’s singers, who has lived in Kenya for 17 years.

“We can make a difference because the young generation listens to us,” adds 17-year-old Felis, who has a gap between... (Continues)
Anigoon maryaha xiran aqoon oon martabad gaarin
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/22 - 15:01
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Dadka yaa xasuuqay

Dadka yaa xasuuqay

Somali exiles use music to slam war

NAIROBI: Upon entering a tiny recording studio in a grimy Nairobi building, Felis removes her face veil, slides headphones onto her ears and starts singing in a high voice: “Girls are raped. Warlords are to blame”.

Over a soundtrack of world music and rap, Felis Abdi and the group Waayaha Cusub, made up of some 20 young Somali refugees, crudely slam the war that has torn up their country for 16 years, almost all their lives.

“All the people have been killed. Let us repair the country. There is no school, there is no peace,” sings Waayaha Cusub, which means “New Era” in Somali.

“People listen to you more when you sing than when you speak,” says Abdiwali Ibrahim Garyare, one of the group’s singers, who has lived in Kenya for 17 years.

“We can make a difference because the young generation listens to us,” adds 17-year-old Felis, who has a gap between... (Continues)
Dadka yaa xasuuqay
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/22 - 14:58
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L'Internationale

L'Internationale
BIRMANO [2] / BURMESE [2]

Versione birmana dell'Internazionale di Billy Bragg, segnalata e contribuita da Arisztid.
Da Questo blog. La versione è riprodotta con un'immagine snapshot png data la sopravvenuta indisponibilità del font Zawgyi da utilizzare.

Burmese version of Billy Bragg's Internationale contributed by Arisztid.
From This blog. As the Zawgyi font is no more available for download, the version is displayed with a snaphsot png image.
Contributed by Arisztid 2007/8/22 - 00:37
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Pratobello

Pratobello
KENZE NEKE HO SARDINNIA
2007/8/21 - 23:22

Le ragazze lungo il fiume

Le ragazze lungo il fiume
[2007]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Inedito

Canzone dettatami direttamente da Massimiliano, Firenze, via del Ponte alle Mosse 25 a casa dell'Eleonora, ore 23.34 del 20 agosto 2007. Farà parte di un prossimo album. Due sere fa Massimiliano così l'ha introdotta: "Ci sono molti modi per scrivere una canzone contro la guerra. Io ho immaginato un ragazzo, un giovane soldato, che per un attimo lascia il fucile e scende al canale dove ci sono delle ragazze che lavano." Un momento di tregua e di sogno per un ragazzo che guarda delle sue coetanee "scambiarsi letture e segreti", immaginare per un momento che non ci siano le armi e la guerra. Aggiungiamo: una delicata e bella canzone in pieno stile larocchiano, che rimanda dritta alle stesse atmosfere di Nel nome della bella, quella I guerra mondiale strettamente legata al discorso della civiltà contadina che è uno dei capisaldi del cantautore fiorentino caro a Dino Campana. [RV]
Le ragazze lungo il fiume
(Continues)
2007/8/20 - 23:39
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Simple Song Of Freedom

Simple Song Of Freedom
UNA SEMPLICE CANZONE DI LIBERTÀ
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/8/20 - 17:15
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Voglio armarmi

Voglio armarmi
la canzone mi fa impazzire dice proprio la verità gli americani sono assassini

(Gabriele)

D'accordo, ma se fossi in te eviterei simili generalizzazioni. Si fa presto a dire "gli americani sono assassini" allo stesso modo in cui si dice "i tedeschi sono nazisti", "gli italiani sono mafiosi", "i negri sono sporchi", "i musulmani sono invasori-kamikaze-imburkatori di donne" eccetera. Saluti. [RV]
2007/8/20 - 16:18
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La nuova Auschwitz

La nuova Auschwitz
Il cantautore cattolico Claudio Chieffo si è spento pochi giorni fa per un male incurabile, all'età di 62 anni. Ne do notizia con rispetto, sebbene Chieffo non fosse certamente tra i cantautori che mi stavano più congeniali (soprattutto poco congeniale mi era il suo riconosciuto impegno per il movimento integralista "Comunione e Liberazione").
Riccardo Venturi 2007/8/20 - 12:43
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Ballata dell'anonimo sovversivo

Ballata dell'anonimo sovversivo
[2004]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni

Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (Continues)
Sono emerso dalla Storia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/20 - 01:30
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Pas maintenant

Pas maintenant
lyrics : A.Red
music : D.Seff
Quelque chose sous mon pied
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2007/8/19 - 23:07

Waayaha Cusub

Waayaha Cusub

Somali exiles use music to slam war

NAIROBI: Upon entering a tiny recording studio in a grimy Nairobi building, Felis removes her face veil, slides headphones onto her ears and starts singing in a high voice: “Girls are raped. Warlords are to blame”.

Over a soundtrack of world music and rap, Felis Abdi and the group Waayaha Cusub, made up of some 20 young Somali refugees, crudely slam the war that has torn up their country for 16 years, almost all their lives.

“All the people have been killed. Let us repair the country. There is no school, there is no peace,” sings Waayaha Cusub, which means “New Era” in Somali.

“People listen to you more when you sing than when you speak,” says Abdiwali Ibrahim Garyare, one of the group’s singers, who has lived in Kenya for 17 years.

“We can make a difference because the young generation listens to us,” adds 17-year-old Felis, who has a gap between... (Continues)
Anoo baahidaaydiyo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 21:26
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Piccola storia ignobile

Piccola storia ignobile
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Via Paolo Fabbri 43


QUANTE PICCOLE STORIE IGNOBILI
Introduzione di Riccardo Venturi

L'ultimo percorso istituito dalle CCG, quello sulla violenza sulle donne, non sarà mai semplice da gestire, e non soltanto per l'argomento trattato, per le sue problematiche e per la sua stessa consistenza. Ogni canzone che vi figura o vi figurerà deve essere ben situata, analizzata e introdotta. Così, stasera, con questa canzone vogliamo parlare di due o tre cose a proposito dell'aborto, o interruzione volontaria della gravidanza, e dei suoi "oppositori". Ne vogliamo parlare in quanto riteniamo che ogni tentativo, legislativo e "morale", di opporsi alla libera procreazione e alla maternità responsabile sia una vera e propria violenza compiuta sulle donne, e tra le più gravi.

Non a caso... (Continues)
Ma che piccola storia ignobile
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 20:24
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Mała armia

Mała armia
[2001]
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Małe żołnierzyki piją krew
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 19:28
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Dezerter

Dezerter
[2001]
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Żyjesz wolny i beztroski
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 19:21
Song Itineraries: Deserters
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Souvenirs de Calédonie [Le chant des captifs]

Souvenirs de Calédonie [Le chant des captifs]
[1887]
Paroles de Louise Michel
Testo di Louise Michel

Ripreso da La Toupie. "Le chant des captifs", ricordo della deportazione dell'autrice in Nuova Caledonia, dopo la Comune di Parigi, è un canto visionario dove la "Vergine Rossa" fa intravedere un "mondo nuovo" dove "plana la libertà".
Ici l'hiver n'a pas de prise,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 18:57
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
19 août 2007
STRANGELOVE
(Continues)
2007/8/19 - 18:27
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Come un cammello in una grondaia

Come un cammello in una grondaia
Nice 19.08.2007 forse per oggi mi fermo con questa. ciao
COMME UN CHAMEAU DANS UN CHENEAU
(Continues)
2007/8/19 - 16:54
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Banane e Coca Cola

Banane e Coca Cola
Nizza 19.08.2007
BANANES ET COCA-COLA
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci - Nizza - 19.08.2007 2007/8/19 - 16:37
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Io vorrei essere là

Io vorrei essere là
Nissa, 19 agosto 2007
JE VOUDRAIS ÊTRE LÀ
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci (Nissa) 19 agosto 2007 2007/8/19 - 16:17
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Longo è lo cammino

Longo è lo cammino
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Colonna sonora del film "Brancaleone alle Crociate" (1970) di Mario Monicelli

Abbiamo spesso detto in questo sito che la comicità e la satira sono un mezzo irrinunciabile per sbeffeggiare i cardini del militarismo. E come dimenticare due capolavori di Monicelli, "L'armata Brancaleone" ed il sequel "Brancaleone alle Crociate" che raccontano un medioevo lontano dalle rappresentazioni cavalleresche e mitologiche tipiche di tanta letteratura romantica, con un'operazione simile a quella di Paolo Villaggio e De André con Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello.

Inconfondibile anche la colonna sonora di Carlo Rustichelli: («Branca, Branca, Branca, Leon, Leon, Leon, Fiii... Bum!») che vinse per il primo episodio il Nastro d'Argento 1967.

Quest'inno cantato dall'armata Brancaleone diretta alle Crociate è probabilmente più verosimile di qualunque poema cavalleresco.
Longo è lo cammino,
(Continues)
2007/8/19 - 13:16
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Le Grand Coureur

Le Grand Coureur
E si, la questione della pronuncia del Grand Coureur mi riporta alle questioni di pronuncia riguardanti Vite Perdite e guarda caso anche li la questione è G dura o G molle. Io sono abituato a dare per buono quello che sento anche se va contro la logica, e a Nantes, dove ho sentito per la prima volta questa bella canzone in una cantina abitata da simpatici vecchietti pescatori, pronunciavano inequivocabilmente jaiment, e allora secondo me le successive registrazioni del brano risentono di una correzione "unificante" al francese moderno. Così è la storiella...
(Daniele Sepe)

Oh, allora può benissimo darsi che a Nantes/Naoned (stupenda città, tra le altre cose) una pronuncia locale voglia che si dica "jaiment" (ma escludo qui un'influenza bretone: nel bretone il suono "j" alla francese è presente...solo in parole prese di peso dal francese, e non è autoctono). Ad ogni modo, quel che conta... (Continues)
2007/8/19 - 12:20
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L'Internationale

L'Internationale
BENGALESE / BENGALI
Versione in lingua bengalese
Bengali version





Translated by Mohit Bandopadhay (or Hemanga Biswas?)

Transferred onto Wikipedia - courtesy Souparno Adhikary
Mohit Bandhopadhay translated 'The Internationale' and 'Soviet Land' into Bengali with original score (Pradhan, S. (1985) Marxist Cultural Movement in India, Mrs. Santi Pradhan, Kolkata)

English literal translation

Arise, arise, arise proletarians,
And prisoners of starvation,
The workers have responded today,
Our liberation has been confirmed.
All ancient worn out superstitions;
Break those and arise, masses,
Get rid of your poverty and sorrows,
By fighting till death.

The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.
The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.

English literal translation by Wikipedian Srijon

L'Internazionale... (Continues)
ইন্টারন্যাশনাল
(Continues)
Contributed by Ashim 2007/8/19 - 08:13
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Ballad Of A Crystal Man

Ballad Of A Crystal Man
[1965]
Lyrics and Music by Donovan Leitch
Testo e musica di Donovan Leitch
Album: Fairytale

Ancora dallo stesso "EP Track" del 1965 contenente Universal Soldier, e ancora una delle primissime canzoni mai scritte sulla guerra nel Vietnam. Che rimane probabilmente una delle più belle e impressionanti.
Walk along and talk along and live your lives quite freely
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 01:48
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The War Drags On

The War Drags On
19 agosto 2007
E LA GUERRA VA AVANTI
(Continues)
2007/8/19 - 01:42
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We Were All Wounded At Wounded Knee

We Were All Wounded At Wounded Knee
1972
We were all wounded at Wounded Knee, you and me!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 00:55
Song Itineraries: Native American Genocide




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