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Before 2005-3-13

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L'uomo di Monaco

L'uomo di Monaco
1988
Ancora Nomadi

"Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto."
(Bertolt Brecht)
E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
(Continues)
Contributed by Silvia (Eungiorno su IFMG) 2005/3/9 - 16:53

Tout le contraire

Tout le contraire
Un’altra canzone anonima sulle delizie della vita militare.
Quand on arrive en permission
(Continues)
2005/3/9 - 16:01
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Jerusalem

Jerusalem
(1997)

Forse la più nota canzone di Alpha Blondy, con parti anche in arabo e in ebraico. Una canzone di pace e di speranza scritta da un africano profondamente religioso per Gerusalemme, città sacra per tre religioni.

NB: Le parti in arabo e in ebraico sono fornite anche nella trascrizione interlineare in caratteri latini.

(Riccardo Venturi)

(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/9 - 14:09
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Brigadier Sabari

Brigadier Sabari
(1987)

Dall'album "Rasta Poué".
Soufé yara magni dê
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/9 - 14:04
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Boulevard de la Mort

Boulevard de la Mort
Una canzone un Dioula e in francese del 1986, rivolta contro gli aiuti forniti dal presidente francese Giscard d'Estaing alle peggiori dittature africane (come quella dell' "imperatore" centrafricano Bokassa).
A kun tchira, a boro kari la
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/9 - 14:02
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Le service militaire

Le service militaire
[1966]
Paroles et musique de Pierre Perret
Testo e musica di Pierre Perret
C'est bien parce que j'aime autant l'armée que les flics
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/8 - 23:12
Song Itineraries: fuckin' conscription

Charité et Devoir

Charité et Devoir
Un’altra canzone anonima sulla quale non sono riuscito a reperire ulteriori notizie.
Oui, c’est un vrai métier de gendarme
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/8 - 20:28
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Nixon

Nixon
Un monologo dallo spettacolo "Dialogo tra un impegnato e un non so", del 1972. E' scritto assieme a Sandro Luporini.
Uhè, Nixon! Eh? Una bella carriera, eh? Poi dal niente, eh? Duecento milioni di americani, tu il primo!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/8 - 20:17

Senza titolo [Se qualcuno proprio vuole, può chiamarla Acqua]

Inviata da "I Fermentivivi".

Questo il loro commento:

Questo non è il testo di una canzone.
Verso la seconda metà degli anni 70, in una mostra di disegni e dipinti tenuta in Italia, erano esposti dei dipinti anche di una ragazza palestinese scampata al massacro di Tell Al Zaatar avvenuto nel 1976 - 20 giugno/12 agosto, quando circa 2000 palestinesi vennero uccisi dopo 52 giorni di assedio e il campo che ospitava 20.000 profughi, venne raso al suolo dai "cristiani" maroniti con l'appoggio dell'esercito siriano.
Nel massacro furono uccisi combattenti e civili senza alcuna distinzione.
Nei quadri di questa ragazza palestinese c'era anche una poesia, della quale ricordo solo un frammento che ho letto all'epoca e non sono mai riuscito a dimenticare.

Così, ora, anche se non è proprio il testo di una canzone, vorremmo proporlo, perché lo riteniamo un piccolo grande grido non solo contro quel... (Continues)
Ho spremuto l'acqua dalla roccia più dura,
(Continues)
Contributed by I Fermentivivi 2005/3/8 - 15:46
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust

Pourquoi l'on chante

Pourquoi l'on chante
La canzone fa parte anche del Quaderno del soldato Hector Mandrillon. La presente versione è quella ortograficamente corretta.
Quand nous faisons une marche militaire,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/8 - 15:12

Pourquoi l'on chante

Pourquoi l'on chante
La canzone è di Montehus, e viene inserita anche nella specifica sezione a lui dedicata.
Nel manoscritto viene specificato l’autore: "....de Monthéus [sic], St. du Trompète Loire-Pierre – 4ème Art.".
Avvertenza: manteniamo qui l'ortografia originale del quaderno, senza correggere i diversi errori di ortografia; per la versione corretta si veda la versione sotto il nome di Montehus.
Quand nous faisons une marche militaire,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/8 - 15:09
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Left Right

Left Right
Album: "Push The Button" (2005)
“Left, Right” in background
(Continues)
Contributed by babazuf 2005/3/7 - 11:37
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Tout le long du Mékong (À des enfants soldats)

Tout le long du Mékong (À des enfants soldats)
Paysages d'abandon
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/5 - 01:30
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Manuel

Manuel
(1979)
Dis-moi, mon ami l'arbre
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:50
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Vladimir

Vladimir
La canzone è dedicata a Vladimir Vysotskij.
Vladimir, tu chantais au nez des loups
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:49
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Le village

Le village
Il y avait un village tranquille
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:38
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Ô monde!

Assis au bord du temps
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:36
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De l'autre côté du pont

De l'autre côté du pont
1995
La Vie Comme Elle Passe

Sulla storia di Admira Ismić e Boško Brčkić, i due fidanzati di Sarajevo uccisi assieme dai cecchini sotto il ponte di Vrbanje, si veda Admira e Boško di Alberto Cantone.

They were 25 and had been together for nine years, having met at school. Seeking safety, they decided to flee the besieged city of Sarajevo in May of 1993. Both muslim and christian officials had granted them safe passage and had promised them that they would not be hurt. However, as they crossed over the Vrbanja bridge, they were deliberately gunned down by christian snipers. Bosko died immediately and Admira, wounded crawled through the mud towards her childhood sweetheart. She put her arm around him tenderly and without trying to escape to save herself, died by his side. Their bodies lay there for five days.

Dal sito dedicato a Admira e Boško.


Amira et Bochko s'aimaient d'amour tendre
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:20
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's, Bridges
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Mon douloureux orient

Mon douloureux orient
Mon Orient déchiré
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:16
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Le monde a mal

Nous y voilà,
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/4 - 02:13
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Alors, marchez!

Alors, marchez!
1992
Rêveur De Fond
J'aime pas la musique militaire
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/3 - 04:29
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On se bat toujours quelque part

On se bat toujours quelque part
Où vas-tu l'ami de ce pas?
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2005/3/3 - 04:18
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Senti Senti

Senti Senti
(Giacalone - Pisanelli - Giacalone)

da "Love To The People"

Una canzone di tolleranza e di pace, dalla Sicilia a Firenze

Voce: Jaka // Cori: Jahmento, Tony, Jaka
Band: Michelangelo Buonarroti
Senti ù Jaka comu ta canta
(Continues)
2005/2/25 - 19:48
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Bobby Sands

Bobby Sands
Scritta da Duilio Garzolino dei Polverfolk per ricordare Bobby Sands giovane dell'Irlanda del Nord lasciatosi morire per fame in carcere in segno di ribellione contro il regime inglese. Tratta dall'albun eponimo dei Polverfolk uscito nel 1994.

Bobby Sands nasce nel 1954 a Rathcoole, una quartiere a maggioranza protestante nella periferia settentrionale di Belfast. A diciott'anni entra nell'Ira e, nell’ottobre del 1972 viene arrestato per possesso di armi e condannato a tre anni e mezzo di reclusione. Resta nel carcere di Long Kesh fino al 1976 e, una volta scarcerato, riprende la lotta con il movimento repubblicano. Sei mesi dopo, in seguito ad uno scontro a fuoco, viene nuovamente arrestato dai Ruc, mentre la moglie Geraldine è incinta di quattro mesi. Condannato a 15 anni di carcere, rifiuta di rispondere alle domande degli inquirenti e incomincia la protesta contro le condizioni di detenzione.... (Continues)
They gave me for home a narrowness cell
(Continues)
Contributed by Neva Maroccolo 2005/2/21 - 21:57
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Quanno turnammo a nascere

Quanno turnammo a nascere



Perla di Carlo D'Angiò scritta per i Musica Nova nel 1979 che riportiamo nella versione che Teresa De Sio (che, giovanissima, ha fatto parte del progetto Musica Nova), ha riproposto venticinque anni dopo nell'album del 2004 "A sud A sud!". La prima strofa, quella in italiano ed esplicitamente contro la guerra, non è presente nella versione originale.

Così Teresa de Sio commenta la nuova versione

"Solo io, la mia voce e la chitarra, suonata in quel modo che mi sono inventata che è a metà strada tra come faceva qualche volta Modugno e l’idea di suonare una chitarra come una percussione."
Oi padreterno padreterno mio s'io torno a nascere
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/2/21 - 21:50
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Tom Traubert's Blues

Tom Traubert's Blues
Traducción de ibn
in es.ciencia.medicina.depresion
EL BLUES DE TOM TRAUBERT
(Continues)
2005/2/21 - 20:13
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Velha Chica

Velha Chica
VIEJA CHICA
(Continues)
Contributed by laura 2005/2/20 - 23:29

Escrit a la paret

Escrit a la paret
Inserita nella compilation No més guerres della rivista catalana "El periodico"
Una ràdio a les trinxeres, Lennon canta "Give Peace A Chance",
(Continues)
2005/2/20 - 14:24
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Excomunió

Excomunió
Versione libera, molto libera, in catalano di "God Save The Queen" dei Sex Pistols.

Versió lliure ¿molt lliure!- del "God Save The Queen" dels Sex Pistols, aquí rebatejada com a Excomunió.
Déu salvi als seus.
(Continues)
2005/2/20 - 12:56
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No a la guerra

No a la guerra
No, no, no a la guerra no.
(Continues)
2005/2/20 - 12:42

Johnny Walker the taleban man

Johnny Walker the taleban man
John Walker Lindh, americano. Facente parte dei guerriglieri talebani in Afghanistan contro i suoi stessi nazionali. Catturato nel novembre 2001 a Mazar-i-Sharif, nel nord dell'Afghanistan (si veda anche John Walker's Blues di Steve Earle).
Forse prima di puntare il dito bisognerebbe sempre porsi delle domande.

www.leradeau.it
La candela illumina appena
(Continues)
Contributed by Sauro 2005/2/19 - 16:00
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The Love Of Richard Nixon

The Love Of Richard Nixon
Album: Lifeblood (2004)
The world on your shoulders
(Continues)
Contributed by alex 2005/2/17 - 17:53

Vi ricordate quel venti di luglio

Vi ricordate quel venti di luglio
Caro Pardo, non sono del tutto d'accordo con quello che dici comunque è una bella ballata. Un saluto
Jhonny 2005/2/14 - 22:22
A new group: the list of legally downloadable songs.
Now you will be able to listen to some antiwar songs and not only to read the lyrics!
Lorenzo Masetti 2005/2/9 - 23:15
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New Word Hawdah

New Word Hawdah
mi piacerebbe sapere se esistono traduzioni delle poesie di LKJ.

lascio la mia mail per chi volesse darmi questa informazione
grazie

ok.computer@katamail.com
gabriele 2005/2/9 - 13:04
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Al di là degli alberi

Al di là degli alberi
2004
Al di là degli alberi
Un giorno d'estate
(Continues)
Contributed by Alessio Gentili 2005/2/8 - 22:07
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Caro professore

Caro professore
Il professore è colui che predica la guerra e non la fa.
Caro professore
(Continues)
Contributed by Lino Gaetano 2005/2/8 - 20:17
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La rana

La rana
A mio parere..ha scritto di più che contro la guerra.... Perchè la realtà è Maya, come ha scoperto la fisica subatomica, "La realtà non esiste".
Quando viviamo siamo un centro di ruota....
E lui è stato il primo cantautore e il solo ad averlo capito...
Forse cantautore è in questo caso un'etichetta riduttiva.

Grazie Claudio!!!
Patrizia 2005/2/7 - 11:15
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
ROMANESCO / MODERN ROMAN DIALECT / DIALECTE ROMAIN MODERNE / ROOMAN MURRE (ROMANESCO)
Versione in romanesco di Dario
A version into modern Roman dialect by Dario
Version en dialecte Romain moderne par Dario
Darion käännös Rooman murreeseen (Romanescoon)

«Questa è la traduzione di questa stupenda poesía/canzone nel dialetto che si parla a Roma»
A version into modern Roman dialect by Dario.
"The following is the traslation of this splendid poetic song into the dialect spoken in Rome".




Auschwitz in Rome: Francesco Guccini live, 23-01-2009
AUSCHWITZ
(Continues)
Contributed by Dario 2005/2/5 - 15:34
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La vera storia di Jan di Leida

La vera storia di Jan di Leida
Ispirata dalla lettura di Q?
Già, peccato che però questa canzone sia del 1994, ossia 5 anni buoni prima della pubblicazione del romanzo in questione...
lucia 2005/2/4 - 14:37

L'oro di Milcik

L'oro di Milcik
Tratta dal breve omonimo racconto di Chiara dell'Albani.
Il giovane Sauro, innamoratosi dello scritto, ha contattato l'autrice e con il suo assenso si è liberamente ispirato al testo. Ne è nata una delle canzoni più intime ed emozionanti di tutto il repertorio del gruppo.

Ulteriori info su www.leradeau.it
Io ero un brav’uomo
(Continues)
Contributed by Felice 2005/2/3 - 14:35
Song Itineraries: Extermination camps
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Ritmo e dolore (Kant 1990)

Ritmo e dolore (Kant 1990)
Album: "Ritmo e dolore" (1991)
Oggi alle tre la mente tua
(Continues)
Contributed by Dodo 2005/2/3 - 13:54
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Traducção espanhola / Traduzione spagnola / Spanish translation / Traduction espagnole / Espanjankielinen käännös

Pare che gli stessi Betagarri abbiano fornito anche una traduzione completa del testo di Grândola in lingua spagnola (castigliana), comprensiva della strofa finale in basco aggiunta alla loro versione bilingue. Dico “pare che”, perché la pagina originale dalla quale tale traduzione proviene non esiste più (proveniva da un sedicente “sito dei Betagarri”, e si tenga presente che questa sezione è datata 2005). La traduzione, quindi, rimane testimoniata soltanto da questa pagina -il che conferma la nostra vocazione ad essere non di rado una specie di necropoli preistorica internettara.

Da notare che la traduzione spagnola segue fedelmente il testo originale portoghese, mentre la versione cantata dai Betagarri, come detto, si prende qualche libertà. La traduzione spagnola della... (Continues)
Grándola villa morena
(Continues)
2005/2/2 - 16:17
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Linea gotica

Linea gotica
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.
Dall'album "Linea Gotica" del 1996.

Il riferimento è al libro "I ventitré giorni della città di Alba" dello scrittore e partigiano Beppe Fenoglio.

Linea Gotica, già nell'esplicito titolo, è incentrata su alcuni avvenimenti della seconda guerra mondiale, e sull'occupazione nazifascista in Italia. La canzone si apre con una citazione di un racconto di Beppe Fenoglio, contenuto ne I ventitré giorni della città di Alba con riferimenti alla città piemontese, protagonista di un capitolo della storia della Resistenza italiana. Sono presenti inoltre riferimenti a Germano Nicolini (il "comandante diavolo") e a Giuseppe Dossetti (il "monaco obbediente").
"Alba la presero in duemila il dieci ottobre
(Continues)
2005/2/1 - 23:30
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Pet

Pet
Album: Thirteenth Step
Don't fret precious I'm here, step away from the window
(Continues)
2005/2/1 - 23:12

Monte Nero 'n dove sei

Anonymous
(dal sito "La musica dell'Altritalia")

Una delle più famose canzoni della prima guerra mondiale. La melodia e la prima strofa sono tratte da una nota canzone della malavita milanese, "Il moro della Vedra". Le ultime due strofe vengono a volte aggiunte alla versione originale, la prima all'inizio, la seconda alla fine.

Esiste anche una versione cantata dagli alpini.
Monte Nero 'n dove sei
(Continues)
2005/1/31 - 23:30

Gli Austriaci da Gorizia

Anonymous
Registrazione di Dante Priore a Montevarchi, Arezzo, 1976, inf. Giovanni Brandani, combattente nella prima guerra mondiale.

Correlata naturalmente alle strofette de Il general Cadorna
Gli Austriaci da Gorizia si son buttai fora
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/1/31 - 23:19
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Maledetta la ferrovia

Anonymous
raccolta a Premana, Como.
Maledetta la ferrovia
(Continues)
2005/1/31 - 23:17
Song Itineraries: Trains
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I bersaglieri che vanno in Egitto

Anonymous
dal sito "La musica dell'Altritalia"

Reg. di G. Bosio, 1969, Bizzolano, fraz. di Canneto sull'Oglio, Mantova, inf. Egidio Broglio, bergamino, e Ermes Rossi, oste. La seconda versione è stata raccolta da Silvio Parmiggiani a Campagnola, Reggio Emilia, nel 1964.

Incisioni:
- Nuovo Canzoniere Milanese: Il bosco degli alberi (A. Catacchio, E. Cuppone, F. Mascetti)

Fonti:
- Opuscolo all. al disco "Il bosco degli alberi"
Quei bersaglieri che vanno in Egitto
(Continues)
2005/1/31 - 23:12
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È qui il martello che batte le ore

Anonymous
dal sito "La musica dell'Altritalia"

Villotta, sul tema del soldato che deve partire e lasciare la fidanzata, racc. da R. Leydi e A. Fumagalli, 1966, Santa Croce di San Pellegrino, Bergamo.

Incisioni:
- Italia 3. Il canto lirico e satirico, la polivocalità
- Giovanna Daffini: Una voce, un paese
- Duo di Piadena: Il Po, l'Emilia del Duo di Piadena
- Nanni Svampa: Milanese 10. I donn a lavorà e numm a soldà

Altre versioni in:
- Cultura tradizionale in Lombardia ("Addio Lignano addio" Testo, racc. da Eva Tormene, 1971, Castelbelforte, Mantova, inf. Maria e Anna Martini)
- Le mondine di Villa Garibaldi

Fonti:
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
È qui il martello che batte le ore
(Continues)
2005/1/31 - 23:09

Ascoltate amici cari

Anonymous
da "La musica dell'Altritalia"

Canzone sui disagi della vita militare, raccolta da Sergio Liberovici, 1967, Ronco Canavese, Torino, inf. Recrosio Besso.

Incisioni:
- Il 29 luglio del 1900 (reg. orig.)

Fonti:
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
- Opuscolo all. al disco "Il 29 luglio del 1900" (m)
- R. Leydi - Canti sociali italiani
Ascoltate, amici cari
(Continues)
2005/1/31 - 23:05

Alle sei suona la sveglia

Anonymous
da "La musica de L'altritalia"

Reg. di A. Vigliermo, 1971, Loranzè, Torino.
Nessuna incisione su disco.

Fonti:
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
- A. Vigliermo - Canti e tradizioni popolari. Indagine sul Canavese (m)
E alle sei suona la sveglia
(Continues)
2005/1/31 - 23:03
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Soldato

Soldato
di Mei-Cerquetti-Carletti,dal nuovo dei Nomadi (Corpo estraneo, 2004).

Quando l'ho sentita, tra le varie immagini evocate mi sono tornati in mente alcuni fotogrammi di Fahrenheit 9/11 di Michael Moore... ho pensato ai soldati non di mestiere, comunque...
Attraverso un bicchiere di Rum
(Continues)
Contributed by Silvia (eungiorno su IFMG) 2005/1/31 - 19:06
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Treno di ferro

Treno di ferro
(2000)

"Ai ragazzi che partono, in pace e in guerra" è il sottotitolo di questo brano, tratto da La disciplina della terra; ed è una canzone in cui soldati o divise sono solo "immaginati", allusi, caricati su quel "treno di ferro", che pare invincibile eppure, passa in secondo piano anche lui, rispetto a chi, per gridare un quintale d'amore, "viaggia (o solo si volta) in direzione ostinata e contraria" (come Fossati scrive con De Andrè in Smisurata preghiera), e riesce a fermare quella macchina... Non si parla mai di soldati o divise; forse perché tutti "siamo stati piccoli soldati, senza amare la guerra" (da Naviganti), e forse perché tutti dobbiamo buttarlo, sulle rotaie, quel quintale d'amore...
(Ai ragazzi che partono, in pace e in guerra)
(Continues)
Contributed by Silvia (eungiorno su IFMG) 2005/1/31 - 18:59
Song Itineraries: Trains
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American Idiot

American Idiot
i green day sono a dir poco M I T I C I.le loro canzoni sono stupende: continuate così!!!
billyna 2005/1/29 - 18:38
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Coronel

Coronel
Aquí ya hemos terminado amigo mío, se acabó.
(Continues)
2005/1/28 - 10:09
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
SESSANTA ANNI DALLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ - 27 GENNAIO 2005
(Silvia "eungiorno" dal newsgroup it.fan.musica.guccini)

Auschwitz è sempre stata una delle canzoni di Guccini che ho amato (anche quando, fino a non molto tempo fa, ero più "lontana" e lo conoscevo meno).
In più, me la ricordo da quando ero bambina (mia mamma ascoltava i Nomadi) e mi ha sempre impressionato. Allora, per quell'attacco "Son morto che ero bambino...": era, intuitivamente, un racconto tremendo. In seguito, per la forza dell'espressione artistica. Credo che poche canzoni abbiano parole così semplici da dire tutto l'orrore, e insieme la pietà; il ripudio della violenza e l'appello (e in questo, al di là di tutto la speranza) alla coscienza (intesa anche come conoscenza e consapevolezza) dell'uomo. A volte le parole devono essere pietre. E scalfire come le selci dei primitivi.
Incidere anche i sassi. Semplicemente... (Continues)
2005/1/27 - 21:04
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Mosh

Mosh
ele non sono molto d'accordo con te! è gia tanto che parli della guerra!
Solo un rapper non può far nulla contro il presidente e tutti coloro che amano la guerra, riflettici!
Shady 2005/1/27 - 17:17




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