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'O cunto 'e Masaniello

Anonymous
'O cunto 'e Masaniello
Interpretazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare nell'album Li Sarracini adorano lu sole [EMI, 1974]

Un canto di poco posteriore alla figura storica di Masaniello, forse risalente ai primi anni del XVIII secolo quando già la sua figura si era trasformata in leggenda e mito. La NCCP lo propose nel suo storico album del 1974, "Li Sarracini adorano lu sole", dove pure è presente il Canto dei sanfedisti.


LA RIVOLUZIONE DI MASANIELLO
di Umberto De Fabio

Il 29 Giugno 1620 in Vico Rotto al Mercato, a Napoli, nasce Tommaso Aniello d'Amalfi (detto Masaniello) da Francesco d'Amalfi e Antonia Gargani. Va subito chiarito un fatto: d'Amalfi indica il cognome e non il luogo di provenienza. Poche, confuse ed a volte discordanti sono le descrizioni dell'aspetto fisico di Masaniello. Comunque molto probabilmente era basso di statura, bruno di carnagione, capelli castani con un piccolo codino dietro... (Continues)
A lu tiempo de la malora
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/2 - 00:06
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Tutt'eguale song 'e criature

Tutt'eguale song 'e criature
Enzo Avitabile & Bottari
Dall'album "Salvamm 'o munno"
Vivene sott terr a Bucarest
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2006/8/30 - 09:09
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Tamburo

Tamburo
[Teresa De Sio, Francesco Bruno]

Album: Africana (1985)

Bass – Gigi De Rienzo
Electronic Drums – Pasquale Minieri
Guitar Synthesizer – Francesco Bruno
Keyboards – Brian Eno
Lead Vocals, Vocals – Teresa De Sio
Ma che d'è e va a verè
(Continues)
Contributed by Maurizio 2006/8/8 - 22:06
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Quando fernesce 'a guerra

Quando fernesce 'a guerra
Dall'album "Medina" del 1992.

L'autore della canzone è il chitarrista Corrado Sfogli.
(Giorgio)
Quando fernesce 'a guerra e vene 'o sole
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/6/23 - 22:51
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Brigante se more

Brigante se more
[1979]
Di Carlo D'Angiò ed Eugenio Bennato
Dall'album "Briganti se more"
voce solista: Carlo D'Angiò
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello



Il testo è stato riscritto semifoneticamente seguendo la pronuncia effettiva.

La più famosa canzone del gruppo Musicanova, e l'inno contro la guerra scatenata dai piemontesi contro il Meridione subito dopo l'unità d'Italia. Con tutta probabilità una delle principali cause dell'impoverimento di tutto il Sud, le cui conseguenze si avvertono ancora oggi. Una tragedia che è stata consegnata ai libri di storia come "brigantaggio"; ma si sa bene che la storia la fanno sempre e solo i vincitori.

"Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini... (Continues)
Ammə pusatə chitarrə e tammurə
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/2 - 16:59
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Dissubbidance

Dissubbidance
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano, Luigi Magurno, Renato Salvetti

Praticamente un rifacimento di If I Had A Hammer.
E datemi un martello
(Continues)
2006/5/16 - 16:43
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El me gatt

El me gatt
'A jatta: La versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Neapolitan version by Gennaro Esposito and Daniele Sepe [1997]
'A jatta: La version napolitaine de Gennaro Esposito et Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Gennaro Espositon ja Daniele Sepen napolinkielinen versio [1997]


In ordine cronologico, ed al netto di altre versioni dialettali di cui non siamo (per ora) a conoscenza, la versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe è la prima mai effettuata in un dialetto diverso dal milanese. A nostro modestissimo parere rimane la migliore versione del Me gatt mai effettuata al di fuori di Milano: l'adattamento al napoletano è semplicemente perfetto, non solo linguisticamente ma anche musicalmente. Tant'è che la sua incisione è quantomeno singolare: non è infatti contenuta in un album di Daniele Sepe, ma di Ivan Della Mea stesso come “guest song”. L'album è Ho male all'orologio, pubblicato nel 1997 dai Dischi del Manifesto. [RV]

'A jatta
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/10 - 21:52
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Quanno sona la campana

Quanno sona la campana
Testo e musica di Eugenio Bennato a partire da versi tradizionali che ricorrono in varie regioni e dialetti del Sud Italia
Dall'album "Briganti se more"
Voce solista di Loredana Mauri
Flauto dolce: Enzo Avitabile
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello

Quando i potenti scatenano le guerre è sempre il popolo a rimanere fregato: "pe sta gente ca n’ha mai vuttàto e mane (letteralmente: menato le mani, cioè usato violenza) o padrone vene sempe da luntano, quanno sona la campana"



La vicenda dei briganti è la metafora del più lungo percorso che sarebbe apparso nel destino delle popolazioni meridionali, costretti a lasciare le proprie terre per le Americhe lontane. E mentre provavo a tradurre in musica, a tradurre in melodia e in ritmo quella fuga per la sopravvivenza, mi vennero in mente... (Continues)
All'arme all'arme la campana sona
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/2/14 - 23:15

Lettera a Sacco [P'o figlio suoio]

Lettera a Sacco [P'o figlio suoio]
[27 maggio 1927]
[May 27, 1927]
Lyrics and Music: Ambro's-Ferraro
Testo e musica: Ambro's- Ferraro

"Lettera a Sacco" (sottotitolato "P'o figlio suoio") è un brano realizzato dal duo Ambro's-Ferraro il 27 maggio 1927. E' inciso da Alfredo Bascetta, il quale decide di affrontare a testa alta la polizia americana, con un comizio intitolato "L'America dei vinti". "Lettera a Sacco" è eseguita da Bascetta, per la prima volta, durante il comizio.
Il brano narra dell'incontro del padre di Nicola Sacco con suo figlio nel carcere di Charlestown. Durante quest'incontro c'è la richiesta di Sacco di raccontare alla sua figlioletta, un domani, che il papà non ha mai ucciso nessuno e che perdonerà chi lo ucciderà. Poi, uno straziante abbraccio di pochi minuti con il genitore che lascia il figlio con la frase "Cu tutt"o core mio, te voglio bbene... addio!".

Anche questa composizione, come sopra, non... (Continues)
Mio caru figlio doppo 7 anne mo te l'aggio ditto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/6 - 14:04
Song Itineraries: Sacco and Vanzetti
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'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]

'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]
[1924]
Parole di Gaetano Esposito (Pasqualotto)
Lyrics by Gaetano Esposito (Pasqualotto)
Musica di E.A. Mario
Music by E.A.Mario
Prima interpretazione di Maria Rosa Liberti (Ria Rosa)
First performed by Maria Rosa Liberti (Ria Rosa)



"Mamma sfurtunata" (sottotitolata "A seggia elettrica") è un brano scritto da Gaetano Esposito (Pasqualotto) e musicato da E.A. Mario nel 1932 (come ha affermato il poeta E.A. Mario nel fascicolo musicale di Piedigrotta del 1959). Dopo diverse ricerche, invece, si è trovata la vera data di pubblicazione del motivo: 24 marzo 1924.

La canzone, scritta nel 1924, non è mai stata inserita in nessun fascicolo di Piedigrotta (in questa data), poiché la polizia americana perseguita chiunque spendesse una parola a favore di Sacco e Vanzetti. Gli stessi dischi sono considerati materiale sovversivo e quindi da tenere sotto sequestro. E.A. Mario, per paura d'eventuali... (Continues)
Quanno liggette 'o nomme int'e giurnale
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/6 - 13:52
Song Itineraries: Sacco and Vanzetti
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Lacreme 'e cundannate

Lacreme 'e cundannate
[5 maggio 1927]
Testo e musica di Alfredo Bascetta
Lyrics and Music by Alfredo Bascetta

"Lacreme 'e cundannate" (Lacrime di condannati) è, forse, la canzone più completa, descrivendo minuziosamente l'episodio. È una vera e propria denuncia: accusa chi ha vigliaccamente infamato Sacco e Vanzetti, dai giurati ai magistrati che non ascoltando le ragioni di chi è innocente, non hanno fatto giustizia, ma solo vendetta. La canzone si conclude con una preghiera al governatore Fuller, poiché è l'unica persona ancora in grado di abolire la sentenza di morte per i due immigrati.
"Lacreme 'e cundannate" è realizzata il 5 maggio 1927, quando ancora non è annunciata la definitiva condanna a morte. Fino alla fine si spera nella conoscenza della verità, nella speranza che la menzogna sia smascherata. Questo brano entra nel repertorio di Gilda Mignonette, anche se la Regina degli Emigranti, per evitare... (Continues)
Sta tutt'o munno sano arrevutato,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/6 - 13:42
Song Itineraries: Sacco and Vanzetti
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Cildren ov babilon

Cildren ov babilon
Originariamente attribuita ai soli 99 Posse, la canzone è dei Bisca 99 Posse, interpretata insieme nell'album "Incredibile Opposizione Tour" del 1994

E poi incisa in una versione in studio nel 1995 nell'album "Guai a chi ci tocca"
Criature in Cile criature in Palestina
(Continues)
Contributed by Francesco 2005/12/27 - 10:24
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Si vide all'animale

Si vide all'animale
(1947)
Dall'opera "I dieci comandamenti"
Apre l'intera opera, che è possibile leggere in versione integrale su internet.


Interpretata, oltre che dallo stesso Viviani, da Nino Taranto, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare (nel disco "11 mesi e 29 giorni" del 1977) e da Daniele Sepe (in Jurnateri [2001]).




Scritto in collaborazione con il figlio Vittorio tra il 1944 e il 1947, I dieci comandamenti è uno degli ultimi lavori di Raffaele Viviani. Ormai gravemente malato, l'autore immagina uno spettacolo che sia, in qualche modo, summa della sua ricchissima esperienza teatrale e affresco della società che va emergendo dalla Napoli del secondo dopoguerra. Ancora una volta il primo riferimento di Viviani è il "varietà" che, per spregiudicatezza e verve umoristica, ritiene si presti meglio di ogni altra forma teatrale a raccontare la vita della sua "gente".

Pulcinella introduce i... (Continues)
(entra Pulcinella, prima che si alzi il sipario, e canta)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/7/24 - 15:08

Casa Irene: Nuje e 'a pace

[2003]
Testi e arrangiamenti: Casa Irene
Musiche: Irvin Vairetti

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Scassane ‘na casa pe’ senza niente
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/18 - 22:59
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'A Guerra

'A Guerra
[1916]
Testo e musica di Libero Bovio

Forse una delle più note canzoni napoletane di uno dei suoi massimi autori. Null'altro v'è da dire.
E nce pò stà 'na mamma 'ncopp 'a terra
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/11 - 19:21
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'O surdato 'nnammurato

'O surdato 'nnammurato
[1915]

Testo di Aniello Califano
Musica di Enrico Cannio

Una delle più belle (e universali) canzoni napoletane di tutti i tempi, che abbiamo deciso di inserire nella raccolta sotto il nome della grande Anna Magnani, che ne fu interprete memorabile nel film per la televisione "La sciantosa", di Alfredo Giannetti (1970), in cui recitava accanto a Massimo Ranieri. Un omaggio alla grande Nannarella che spero ci sarà perdonato dal punto di vista dell'esattezza storica e dei reali autori della canzone, cui nulla viene tolto.

La canzone 'O surdato nnammurato è del 1915.
Autori del testo e della musica sono, rispettivamente, Aniello Califano e Enrico Cannio, che la pubblicarono per le edizioni musicali Emilio Gennarelli.

La canzone, come è notissimo, parla di un soldato, lontano dalla sua amata perché è al fronte a combattere durante la prima guerra mondiale.
Interpretata da molti grandi artisti, napoletani e non-napoletani.
Staje luntana da stu core,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 11:52
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
NAPOLETANO / NEAPOLITAN [Salvatore Esposito / Michela Cobino]


La seguente versione in napoletano è ripresa da "Maggie's Farm" (Il sito italiano di Bob Dylan, a cura di Michele Murino) ed è opera di Salvatore Esposito e Michela Cobino.

The following translation into Neapolitan is reproduced from "Maggie's Farm" (Bob Dylan's Italian site, edited by Michele Murino). The translators are Salvatore Esposito and Michela Cobino.
'N COPP' O' VIENTO VULARA'
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/3/28 - 18:48
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Il Pescatore

Il Pescatore
"Assolutamente inesperto per operazioni simili, questo è il risultato. Ho tentato al meglio di rispettare la metrica e mantenere le rime. Per questo ho tradito più volte il testo originale, nello sperato tentativo, però, di conservarne vivo lo spirito."

(Antonio Piccolo nei newsgroup it.fan.musica.guccini e it.fan.musica.de-andre, 4 dicembre 2004).
'O PISCATORE
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2004/12/5 - 12:16
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
[1945]
Testo di Edoardo Nicolardi
Musica di E.A. Mario
Neapolitan Lyrics by Edoardo Nicolardi
Music by E. A. Mario



Nel 1945 Edoardo Nicolardi è dirigente amministrativo di un ospedale di Napoli. Nel reparto maternità succede un fatto "strano": a una ragazza napoletana nasce un bambino dalla pelle nera. Qualcuno cerca delle scuse: forse c'è qualcosa che la scienza non sa spiegare? La realtà è invece chiara. L'anno prima erano entrati a Napoli i soldati americani e fra loro molti uomini di colore: da allora i casi di bambini nati con la pelle nera erano diventati frequenti. Edoardo Nicolardi (che ha già scritto i testi di canzoni napoletane di un certo successo, fra cui la celebre Voce 'e notte del 1904) va a casa e scrive il testo di Tammurriata nera. Il suo consuocero E.A. Mario, celeberrimo musicista (autore fra l'altro della Leggenda del Piave, il più famoso canto storico della... (Continues)
Io nun capisco 'e vvote che succere
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/22 - 01:42
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Ammore nemico

Ammore nemico
da "Sanacore" (1995)

Il testo è semplicemente splendido...

Non ci sono molti versi che esprimano tanto intensamente e sinteticamente lo sprezzo per i "motivi simbolici" addotti per giustificare la guerra come "per colpa di un nome, di una pezza che sbatte, di una preghiera ad un altro dio.."
quando sono riuscita a tradurla mi sono venuti i brividi

“Ammore nemico”, introdotta dalla voce di Marcello Colasurdo del Gruppo Operaio di Pomigliano d'Arco “’E Zezi”, racconta la storia d'amore tra due soldati omosessuali, divisi durante la guerra nell'ex Jugoslavia, ancora in corso in quel periodo.

In questo album abbiamo cercato di affrontare tutti gli aspetti ritmici del reggae e se Sanacore ha una ritmica dancehall, “Ammore Nemico” ha una ritmica one-drop, il ritmo roots per eccellenza che, per il suo incidere sacro, abbiamo sempre pensato potesse andare molto bene con delle napoletane.

... (Continues)
Ammore ammore si’ fujuto ‘a int’ ‘a stu core
(Continues)
Contributed by Elena Lungagnani
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Yankee go home

Yankee go home
2000
La vida que vendrá
Go home
(Continues)
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Io te cerco scusa

Io te cerco scusa
da "Che il Mediterraneo sia" (2002)
Io te cerco scusa ‘e chello c’aggio fatto
(Continues)




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