Song Itinerary Trains
Povero treno
[1994]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Se son rose fioriranno
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Se son rose fioriranno
La notte era ancora lì
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/13 - 18:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, Trains
Niente di nuovo
2025
Fandango
Fandango
Bom, yapapapom, yapapapom.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/3/28 - 10:06
Freedom Train Blues
Melvin "Lil' Son" Jackson - Freedom Train Blues - 1948
I hear protest in this song in a couple of ways. First of all, every single person who left the Jim Crow south to escape racial oppression left someone and something behind: a home, friends, a lover, family -- maybe even a husband or wife who refused to leave for one reason or another. You shouldn't have to abandon your home and family in order to find freedom. But that's what happens in this song: a man's woman, possibly his wife, leaves him to search for freedom.
Second, many black listeners must have heard the song as directing racial protest at the city of Chicago. And that's because the song's protagonist is lamenting losing his woman, who is leaving Chicago to find freedom in the west. Chicago, Detroit, and other northern cities weren't exactly beacons of freedom in 1948, which is the year this song was recorded. Conditions in... (Continues)
I hear protest in this song in a couple of ways. First of all, every single person who left the Jim Crow south to escape racial oppression left someone and something behind: a home, friends, a lover, family -- maybe even a husband or wife who refused to leave for one reason or another. You shouldn't have to abandon your home and family in order to find freedom. But that's what happens in this song: a man's woman, possibly his wife, leaves him to search for freedom.
Second, many black listeners must have heard the song as directing racial protest at the city of Chicago. And that's because the song's protagonist is lamenting losing his woman, who is leaving Chicago to find freedom in the west. Chicago, Detroit, and other northern cities weren't exactly beacons of freedom in 1948, which is the year this song was recorded. Conditions in... (Continues)
You know, the girl I love, oh man, she road that Freedom Train
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2025/2/12 - 18:48
Song Itineraries:
Trains
...e penso ai treni
[2025]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Mogol-Battisti, E penso a te
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Mogol-Battisti, E penso a te
Io lavoro, e penso ai treni
(Continues)
(Continues)
2025/1/19 - 16:17
Song Itineraries:
Trains
Sotto 'n artro cielo
Ancora me ricordo che m'hai detto quella sera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/11/2 - 17:29
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, Trains
La leggera
Anonymous
Canta, bevi e ridi, ridi (trad., canzone, Val San Martin)
Canto popolare della Val San Martin (Val Germanasca, Alpi Occidentali)
Cantato in francese, seconda lingua dei numerosi valligiani di fede valdeana e del vicino Delfinato. Un'esortazione ad assaporare la vita ogni giorno, boccone dopo boccone.
La Leggera (trad., canzone, Emilia Romagna)
Canto popolare di lotta dell'Appennino Tosco-Emiliano
Cantato in italiano, “La Leggera” è anche il nome del treno che agli inizi del '900 portava i contadini dalle montagne al lavoro stagionale in Maremma. “Leggera” era un termine dispregiativo per chiamare gli emigranti e i lavoratori stagionali poverissimi che viaggiavano senza nulla (“leggera” significa “leggero”). Siamo all'inizio delle lotte dei proletari e degli sfruttati, mentre viaggiano, cantano e sognano. Il loro sogno è una settimana lavorativa in cui nessuno lavori e tutti vengano pagati. Davvero un bel sogno.
Commence la semaine qu’en dites-vous, cher voisin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/2/23 - 20:46
Different Trains
Non era un autista di autobus, semmai un cuccettista dei treni della notte fra le due coste degli USA.
Stefano Maggi 2024/2/19 - 16:53
Il treno che viene dal sud
Versione di entrambe le canzoni di Antonio Calderaro, Giorgio Salvatore e Daniela Fava.
Le Canzoni degli Emigranti 2. Antonio Giorgio e Daniela. (I dischi dello Zodiaco, 1971)
Le Canzoni degli Emigranti 2. Antonio Giorgio e Daniela. (I dischi dello Zodiaco, 1971)
Dq82 2024/2/7 - 18:47
Richard Anthony: J'entend siffler le train
E IL TRENO VA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/17 - 10:50
People Get Ready
Vogliamo ricordare anche qui il grande Jeff Beck morto lo scorso 10 gennaio con questa ormai classica versione di People Get Ready con Rod Stewart. Senza naturalmente dimenticare la sua partecipazione a What God Wants (Part I, II & III) di Roger Waters, autentico capolavoro e i pezzi degli Yardbirds con Beck alla chitarra solista, ad esempio You're a Better Man Than I e soprattutto Shapes of Things poi ripresa anche nella carriera solista in una versione memorabile.
2023/1/14 - 21:55
El tren blindado
Anonymous
Una versione della canzone popolare da cui è ripresa la melodia de "El tren blindado" è stata inclusa da Federico García Lorca nella sua Colección de Canciones Populares Antiguas. Nel 1931 il poeta incise per "La Voz de su Amo" cinque dischi con dieci canzoni in totale (una canzone per facciata) tra cui "¡Anda, jaleo!". La canzone era interpretata da una cantante nota come La Argentinita che cantava e suonava le nacchere mentre lo stesso García Lorca la accompagnava al pianoforte. Questa è l'unica canzone in cui è presente anche un accompagnamento orchestrale.
Non esistono registrazioni della voce di Lorca (anche se qualcuno sostiene che sia lo stesso Lorca a fare i cori in una delle altre canzoni, la "Nana de Sevilla") ma possiamo sentirlo suonare il piano in questa e in altre incisioni della serie.
Proprio grazie a questa incisione la canzone divenne estremamente popolare e fu riadattata durante la guerra civile.
Recentemente è stata ripresa da Rozalén nel suo album "Matriz".
ANDA JALEO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2022/12/30 - 21:49
Galleria Del[l]e Armi
3 marzo ‘44 / A Balvano nella Galleria della memoria e dell’orrore
di Vincenzo Esposito
Salerno Sera online, 2 marzo 2019
Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai accaduto in Italia. La tragedia di 75 anni fa, nota come “Sciagura del treno 8017”, è tra i più gravi disastri ferroviari della storia: 517 i morti benché le stime siano tuttora oggetto di discussione e il numero potrebbe essere maggiore, arrivando a oltre 600 vittime. L’evento è evocato nell’articolo che segue dall’antropologo culturale Vincenzo Esposito, docente presso l’Università di Salerno.
Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai... (Continues)
di Vincenzo Esposito
Salerno Sera online, 2 marzo 2019
Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai accaduto in Italia. La tragedia di 75 anni fa, nota come “Sciagura del treno 8017”, è tra i più gravi disastri ferroviari della storia: 517 i morti benché le stime siano tuttora oggetto di discussione e il numero potrebbe essere maggiore, arrivando a oltre 600 vittime. L’evento è evocato nell’articolo che segue dall’antropologo culturale Vincenzo Esposito, docente presso l’Università di Salerno.
Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai... (Continues)
Riccardo Venturi 2022/3/3 - 08:55
×
Migration Blues del 2017.
Il brano ha le sue origini nei canti di dominio pubblico degli schiavi afro-americani del sud degli Stati Uniti a partire dall'800.
Titolo e tema sono analoghi al tradizionale " This Train (is Bound for Glory)"
Nella accezione religiosa di questi canti il treno è simbolo del ritorno alla casa del Padre per chi crede nel Paradiso ove ogni peccato della vita terrena sarà perdonato e una nuova gioiosa vita ricomincerà.
"All my sins been taken away" è presente in tutte le cinque strofe.
Ma il treno rappresenta anche il mezzo materiale di fuga dalle sofferenze morali e limitazioni fisiche della schiavitù o comunque dalle difficoltà e angosce di ogni giorno sia nei canti religiosi che nei Blues.
In questo brano l'Autore cita versi presenti in altri Spiritual come "Every link was Jesus name " di "Hold... (Continues)